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Guerra Gaza, Israele all'Aja: "Accusa di genocidio contro di noi distorce la realtà"

©IPA/Fotogramma

E' proseguito anche oggi presso la Corte dell'Aja il processo a Israele per genocidio. Secondo il membro della squadra di difesa israeliana Tal Becker, il Sudafrica ha presentato "un quadro fattuale e giuridico profondamente distorto". Attacchi contro postazioni degli Houthi in Yemen dopo che i miliziani hanno sfidato il monito a non intralciare il commercio internazionale sul Mar Rosso. Intesa Mossad-Qatar: nei prossimi giorni gli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza da oltre tre mesi riceverannno le medicine

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Save The Children, 10mila bambini uccisi a Gaza dal 7/10

"Secondo il ministero della Sanità di Gaza, più di 10.000 bambini sono stati uccisi dagli attacchi aerei e dalle operazioni di terra israeliane a Gaza in quasi 100 giorni di violenza, con altre migliaia dispersi, presumibilmente sepolti sotto le macerie". A denunciarlo è Save the Children, secondo cui l'1% della popolazione infantile totale dell'enclave "è stata uccisa" dal 7 ottobre. E i bambini sopravvissuti alla violenza "stanno sopportando orrori indicibili, tra cui ferite mortali, ustioni, malattie, cure mediche inadeguate e la perdita dei genitori e di altre persone care".

Israele: 'all'Aja Sudafrica ha raccontato solo metà storia'

"Il Sudafrica ha raccontato solo la metà della storia". Lo ha detto, citato dai media, l'avvocato Malcom Shaw che difende Israele nell'udienza all'Aja. Inoltre,"se ci fosse il caso, e non c'è, che forze israeliane abbiano trasgredito qualche regola del conflitto, allora - ha aggiunto - questo sarebbe  affrontato al momento opportuno dal solido e indipendente sistema giuridico israeliano". "Ma - ha ribadito Shaw - non c'è alcun intento di distruggere in tutto o in parte il popolo (di Gaza, ndr) in quanto tale". "Affermazioni di soldati - ha spiegato - non rappresentano la linea di condotta: ciò che proviene dal Capo di stato maggiore dell'esercito ha chiaramente mostrato l'intento di prevenire e ridurre le perdite civili e di attenersi alle regole di guerra". 

Oman: 'grande preoccupazione per sviluppi raid nello Yemen'

Il ministero degli Esteri dell'Oman ha messo in guardia dal rischio espansione del conflitto nella regione a seguito del raid statunitense-britannico condotto contro obiettivi Houthi in diverse città dello Yemen. "Denunciamo il ricorso all'azione militare da parte degli alleati mentre Israele persiste nella sua guerra brutale senza che sia chiamato a risponderne", si legge in una nota in cui si aggiunge che il Paese segue con "grande preoccupazione" gli sviluppi dei raid.

Parolin: Santa Sede continua attività diplomatica

"Il Papa continua a ripetere i suoi appelli", se funziona il detto secondo cui "la goccia scava la pietra, speriamo che gli appelli del Papa facciano breccia". Cosi' il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di una conferenza sul tema "La Santa Sede e gli scenari di Pace", all'Accademia dei Lincei a Roma, riguardo al conflitto in Medio Oriente che si sta allargando, nonostante i ripetuti appelli alla pace del Pontefice. Parolin ha assicurato che la Santa Sede continua la sua attività "discreta e di tipo diplomatico" per cercare di raggiungere gli obiettivi principali, "la liberazione degli ostaggi, il cessate il fuoco, l'aiuto umanitario e l'avvio di una soluzione permanente, definitiva, della problematica dei Palestinesi".

Tajani: avvertiti dagli Usa sull'intervento nel Mar Rosso

"Siamo impegnati a garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso, partecipiamo alla missione europea Atalanta e chiederemo anche che questa missione possa avere competenze più larghe oppure dare via a una nuova missione europea per garantire la libera circolazione delle merci. Dell'attacco di questa notte noi siamo stati informati dagli Stati Uniti con parecchie ore di anticipo ma non possiamo, perché la Costituzione non lo permette, inviare o agire in azioni di guerra senza un dibattito del Parlamento. E' giusto difendere la libertà di navigazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.

Israele, Hamas ha investito decine milioni dollari in tunnel

Hamas ha realizzato sotto al suolo di Gaza una rete di tunnel militari che si sviluppa su centinaia di chilometri: questa la stima pubblicata dal portavoce delle forze armate israeliane dopo mesi di operazioni sopra e sotto il terreno della Striscia. Secondo l'intelligence di Israele per realizzare quei progetti sono state utilizzate ''oltre 6.000 tonnellate di cemento e 1.800 tonnellate di metallo, per un costo di decine di milioni di dollari''. ''Piuttosto che investire in infrastrutture civili e di sviluppo a beneficio degli abitanti - ha aggiunto il portavoce - Hamas ha fatto ricorso ad ingenti quantità di soldi e di altre risorse, per molti anni, per realizzare una rete di tunnel da utilizzare per la propria mortale attività terroristica''. Le forze armate sono determinate a far sì che quei tunnel non rappresentino più una minaccia per Israele, ha concluso il portavoce.

Nato definisce "difensivi" attacchi in Yemen

La Nato afferma che gli attacchi aerei condotti da Stati Uniti e Gran Bretagna contro i ribelli Houthi in Yemen sono stati "difensivi", invitando i ribelli a fermare i loro attacchi. "Questi attacchi erano difensivi e miravano a preservare la liberta' di navigazione in una delle rotte marittime più importanti del mondo", ha detto Dylan White, portavoce dell'Alleanza. "Gli attacchi degli Houthi devono finire", ha aggiunto.

Cremlino, illegittimi attacchi Usa e Gb in Yemen

Sono "illegittimi dal punto di vista del diritto internazionale" gli attacchi aerei condotti la scorsa notte dagli Stati Uniti e dal Regno Unito contro obiettivi degli Houthi nello Yemen e per questo motivo "li condanniamo". Lo ha indicato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. Allo stesso tempo Peskov ha sottolineato che la Russia ha più volte fatto appello agli houthi a cessare gli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso, ritenendo "estremamente sbagliata" questa pratica.

Oms, ospedale Shifa a Gaza ha ripreso in parte l'attività

L'ospedale Al-Shifa di Gaza, il maggiore della Striscia, ha ripreso in parte l sua attività. Lo ha detto su X Tedros Adhanom Ghebreyesus direttore dell'Oms aggiungendo che una delegazione dell'organizzazione ha raggiunto l'ospedale per la prima volta in due settimane portando carburante e medicinali. "Dopo più di due settimane, il team @Who e i partner - ha detto - sono riusciti a raggiungere oggi l'ospedale Al-Shifa nel nord #Gaza e consegnare 9.300 litri di carburante e forniture mediche per coprire 1.000 pazienti traumatizzati e 100 pazienti sottoposti a dialisi renale". 

M.O., portavoce Houthi: 73 attacchi 5 morti 6 feriti

Yahya Sarea, portavoce militare degli Houthi, ha dichiarato che un totale di 73 attacchi hanno preso di mira la capitale yemenita, Sana, e altre quattro regioni, uccidendo almeno cinque combattenti e ferendone altri sei.

Hezbollah rivendica un attacco contro l'esercito israeliano

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa un attacco contro una postazione militare israeliana in Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione con il Libano.   Lo riferisce la tv al Manar dello stesso movimento armato filo-iraniano, secondo cui è stata colpita la base di Hanita, nel settore occidentale della linea del fronte.

Israele, 'la richiesta del Sudafrica è da respingere, è libello'

La richiesta del Sudafrica dovrebbe essere respinta "per quello che è: un libello". Lo ha detto all'Aja Tal Becker rappresentante di Israele in risposta alle accuse del Sudafrica. "Hamas - ha denunciato - ha sistematicamente e illegalmente incorporato la sua struttura militare in scuole, moschee, ospedali e altri luoghi sensibili". "Questo è un metodo di guerra pianificato e ripugnante. Israele - ha aggiunto - sta lottando contro l'inumanità di Hamas". Becker ha poi detto, riferendosi all'accusa di genocidio avanzata dal Sudafrica che " manca totalmente l'elemento chiave di questa denuncia, ovvero l'intenzione di distruggere un popolo in tutto o in parte".

Iraq, attacco Yemen violazione leggi internazionali

Il segretario generale del movimento iracheno Asaib Ahl al-Haq, Sheikh Qais al-Khazali, ha confermato che l'aggressione contro lo Yemen rappresenta una flagrante violazione delle leggi internazionali. "Condanniamo l'ingiusta aggressione contro il popolo fraterno dello Yemen, a causa del suo sostegno alla causa palestinese", ha detto lo sceicco Al-Khazali in un tweet rilanciato dall'Agenzia di stampa irachena.

Mezzaluna rossa, 9 morti in raid israeliano a El Balah

La Mezzaluna Rossa palestinese denuncia che 9 palestinesi sono stati uccisi e 13 feriti in un attacco aereo israeliano nella zona di al-Masha'la di Deir El-Balah. Lo riporta Al Jazeera.

Legale Israele alla Cig: 'guerra imposta da Hamas, ogni nostra azione è giustificata'

"La guerra ci è stata imposta da Hamas. I terroristi di Hamas hanno fatto irruzione in Israele e hanno commesso atti orribili. Gli aggressori hanno mostrato con orgoglio la loro barbarie. Ogni azione intrapresa da Israele è giustificata al fine di mantenere la sicurezza dei civili dopo gli attacchi del 7 ottobre". Ad affermarlo è Tal Becker, il consulente legale del ministero degli Esteri israeliano all'apertura del secondo giorno di udienze presso la Corte internazionale di Giustizia (Cig) sottolineando che i firmatari della denuncia "hanno presentato un quadro manipolativo degli eventi e hanno erroneamente utilizzato il termine 'genocidio', svuotandolo di contenuto". Il professor Malcolm Shaw, che far parte del team che rappresenta Israele, ha spiegato: "Non tutte le guerre sono un genocidio, il vero genocidio ha avuto luogo il 7 ottobre: un attacco delle forze armate di Hamas contro civili disarmati. Secondo le convenzioni internazionali, Israele ha il diritto di difendersi".

Borrell vede ministro Oman su tensioni Mar Rosso

L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri dell'Oman, Badr Albusaidi. "Abbiamo parlato delle crescenti tensioni nel Mar Rosso e della necessità di preservare la libertà di navigazione; la necessità di una pausa nelle ostilità per affrontare la terribile situazione umanitaria a Gaza e liberare tutti gli ostaggi; lavorare verso una soluzione a due Stati", ha scritto su X Borrell.

Libano, ripresi intensi bombardamenti di Israele nel sud

Sono ripresi intensi stamani i bombardamenti di Israele nel sud del Libano. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui i raid nemici hanno preso di mira le località di Jebbine, Mays al Jabal, Tayr Harfa e Hula, nel settore occidentale e centrale della linea di demarcazione tra i due Paesi. 

Yemen, Gb: colpiti con successo due siti di lancio degli Houthi

Quattro jet britannici Typhoon della Raf hanno preso parte agli attacchi condotti nella notte da Usa e Regno Unito contro le basi dei ribelli Houthi nello Yemen. Lo ha dichiarato il viceministro James Heappey, numero due del ministero della Difesa di Londra, secondo cui sono stati colpiti "con successo" due obiettivi nel nord-ovest del Paese mediorientale, entrambi "siti di lancio per missili e droni contro le navi nel Mar Rosso". Secondo Heappey, gli Houthi erano stati avvertiti una settimana fa sul fatto che il Regno Unito e gli Stati Uniti "non avrebbero tollerato" attacchi alle navi da guerra. Gli aerei sono decollati dalla base della Raf di Akrotiri a Cipro e hanno dovuto compiere il rifornimento in volo per portare a termine la missione. Il ministero della Difesa ha diffuso alcuni video degli obiettivi colpiti nel corso dei raid.

Giordania, 'verso guerra regionale per colpa di Israele'

Israele rischia di trascinare il Medio Oriente in una guerra regionale. Lo ha indicato il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, dopo che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno colpito nella notte obiettivi Houthi nello Yemen in risposta agli attacchi lanciati dal gruppo sostenuto dall'Iran contro le navi in transito nel Mar Rosso. Secondo Safadi, Israele sta guidando il Medio Oriente nella "fornace di una guerra regionale" che minaccia la sicurezza e la stabilità dell'area. Il capo della diplomazia di Amman, citato dal Times of Israel, ha chiesto alla comunità internazionale di "assumersi le proprie responsabilità e fermare l'aggressione e l'arroganza israeliana", sostenendo che in caso contrario "permetterà al primo ministro israeliano (Netanyahu, ndr) e ai ministri dell'estremismo, dell'odio e del razzismo nel suo governo" di trascinare la regione in una guerra su larga scala.


Israele all'Aja, atti di genocidio sono stati contro di noi

Il Sud Africa ha presentato "un quadro fattuale e giuridico profondamente distorto. L'intero caso si basa su una descrizione deliberatamente decontestualizzata e manipolatoria della realtà delle attuali ostilità". Così un membro della squadra di difesa israeliana Tal Becker ha aperto la seduta in cui Israele replica alla corte dell'Aja all'accusa di genocidio. Lo riporta Haaretz. Becker descritto il "massacro, le mutilazioni, gli stupri e rapimenti su vasta scala" compiuti da Hamas il 7 ottobre e ha detto che "se ci sono stati atti di genocidio, sono stati perpetrati contro Israele". 

Becker ha fatto ascoltare una registrazione del 7 ottobre in un kibbutz israeliano in cui un terrorista di Hamas si vanta di aver ucciso ebrei. Ha anche mostrato un'intervista in cui un funzionario di Hamas, Ghazi Hamad, giurava che l'attacco del 7 ottobre contro Israele era solo l'inizio, promettendo di lanciare "un secondo, un terzo, un quarto" attacco fino a quando il paese non fosse stato "annientato".

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