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Guerra Gaza. Israele: "Commando intensificano operazioni a Khan Yunis"

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Medioriente, pesanti bombardamenti nel sud di Gaza
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Medioriente, pesanti bombardamenti nel sud di Gaza
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Così il portavoce militare israeliano spiegando che "sono stati eliminati molti terroristi, sono stati localizzati e distrutti gli imbocchi dei tunnel ed effettuati decine di attacchi mirati". Almeno 20 persone sono rimaste uccise in un raid contro un edificio residenziale proprio a Khan Younis. Il presidente turco Erdogan contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza: "Netanyahu si comporta come Hitler". Telefonata Netanyahu-Macron: focus su Gaza, Libano e Mar Rosso

in evidenza

I commando dell'esercito israeliano stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che "sono stati eliminati molti terroristi, sono stati localizzati e distrutti gli imbocchi dei tunnel, sono stati effettuati decine di attacchi mirati e sono stati distrutte molte infrastrutture terroristiche".

Almeno 20 persone sono rimaste uccise e diverse decine sono state ferite in un raid condotto dalle forze israeliane proprio contro un edificio residenziale situato di fronte ad un ospedale di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. 

"Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato in serata con il presidente francese Emmanuel Macron". Lo riporta il Jerusalem Post: focus su Gaza, Libano e Mar Rosso.


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L'Italia nel Mar Rosso con la fregata Virginio Fasan contro gli Houthi

Gli Stati Uniti guideranno l'operazione Prosperity Guardian per contrastare la presenza dei ribelli yemeniti nelle acque della zona del Canale di Suez, dove in risposta alla guerra a Gaza stanno attaccando da tempo imbarcazioni occidentali. Roma ha deciso che invierà una sua fregata, ma il Ministero della Difesa precisa che la mossa è nell'ambito della già esistente missione Atalanta. LA GALLERY

Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza

L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e  bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma  dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti  internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS


Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"

Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA


Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli  sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare  le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei  terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una  profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e  vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO


Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Guerra Israele, Iran scrive all'Onu: "Rispondere al regime sionista"

L'ambasciatore del Paese all'Onu ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza". LEGGI QUI

Telefonata Netanyahu-Macron, focus su Gaza, Libano e Mar Rosso

"Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato in serata con il presidente francese Emmanuel Macron". Lo riporta il Jerusalem Post citando una nota dell'ufficio del primo ministro. "Netanyahu ha ringraziato Macron per il coinvolgimento della Francia nella protezione della libertà di navigazione nel Mar Rosso e per la sua disponibilità a contribuire a ripristinare la sicurezza al confine tra Israele e il Libano", prosegue la nota. Il sito Ynet riferisce inoltre che il "primo ministro israeliano ha informato il presidente francese degli sforzi per ottenere la liberazione degli ostaggi e gli ha chiesto di continuare a lavorare per il loro rilascio. Netanyahu ha chiarito che il popolo e il governo di Israele sono determinati a lavorare per riportare con ogni mezzo gli ostaggi alle loro case". 

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre  nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa  già alla tattica da adottare successivamente al  conflitto. Già  convocato un team ristretto con uomini dello Stato  ebraico e del Mossad  e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita  ed Emirati Arabi  Uniti. LEGGI

Cohen: "Leader Hezbollah Nasrallah prossimo obiettivo"

Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah potrebbe essere il prossimo obiettivo di Israele. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', è il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen nel corso di una visita al confine israeliano con il Libano. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, sottolinea, "deve capire che lui è il prossimo" obiettivo di Israele. "Opereremo per sfruttare al meglio l'opzione diplomatica. Se non funziona, tutte le opzioni sono sul tavolo", aggiunge il ministro.

Biden a Congresso, "pronti rispondere attacchi da Iran"

La reazione americana in Iraq "puntava a interrompere la serie di attacchi portati contro gli Stati Uniti e i nostri partner, e a fermare l'Iran dal finanziare le milizie". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una lettera inviata ai leader del Congresso americano. "Siamo pronti - ha aggiunto - a intraprendere altre azioni, necessarie e appropriate, per rispondere a ulteriori minacce e attacchi". Gli Stati Uniti hanno colpito basi in Iraq legate a milizie sostenute dall'Iran e ritenute responsabili di una serie di attacchi con droni che hanno preso di mira soldati americani. Secondo il Pentagono, la risposta Usa ha provocato la morte di "militanti Hezbollah" e la "distruzione di basi usate dalle milizie". 

Guerra Israele, Erdogan su Netanyahu: "A Gaza si comporta come Hitler"

Lo ha detto il presidente turco durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia. L'ARTICOLO

La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news

Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese  Pini, i direttori di  Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della  Sera Luciano Fontana e  di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del  conflitto in  medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio  nella narrazione  dei fatti e sul rischio sempre presente della  diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è  stato mostrato il giorno  dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio,  dopo 40 giorni, ancora è  impreciso: oltre 1200 morti, circa 240  ostaggi. E una data che per  Israele ha il sapore dell’11 settembre  americano. L'ANALISI

Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024

Le elezioni di gennaio a Taiwan  rischiano di  alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in  America Latina  il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana  Esequiba ha  già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e  povertà  flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista"  Mali, Niger  e Burkina Faso. L'APPROFONDIMENTO

Al Sisi e Re Abdallah, no a sfollamento palestinesi

Il Presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, e il Re Abdallah II di Giordania hanno dichiarato congiuntamente che si oppongono a qualsiasi tentativo di porre fine alla causa palestinese o di sfollare i palestinesi da Gaza e dalla Cisgiordania sia all'esterno sia all'interno dei loro territori. "I due leader hanno affermato il loro totale rifiuto di ogni tentativo di porre fine alla causa palestinese o di sfollare i palestinesi fuori dalle loro terre o di sfollarli all'interno, sottolineando che l'unica soluzione che la comunità internazionale deve spingere per la sua attuazione è un cessate il fuoco immediato e l'entrata in vigore gli aiuti umanitari", si legge nella dichiarazione della presidenza egiziana. I leader si sono riuniti oggi al Palazzo Al-Ittihadiya al Cairo. Al Sisi e Re Abdallah hanno anche chiesto una "soluzione equa e globale" al conflitto, che secondo loro dovrebbe includere la creazione di uno Stato palestinese indipendente lungo i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, si legge nella dichiarazione. A novembre, Egitto e Qatar hanno svolto un ruolo fondamentale nella conclusione di un accordo di cessate il fuoco temporaneo che ha portato al rilascio di decine di ostaggi israeliani precedentemente detenuti da Hamas e dalla Jihad islamica nella Striscia di Gaza. 

Gantz avvisa, 'fermate Hezbollah o lo farà Israele'

Nuovo avvertimento di Israele al Libano dopo una giornata di pesanti attacchi contro la Galilea. "La situazione al nostro confine nord richiede un cambiamento. Il tempo per una soluzione di carattere politico sta per esaurirsi", ha affermato il ministro Benny Gantz, ex capo di stato maggiore che fa parte del gabinetto di guerra di Israele. "Se il mondo ed il governo libanese non agiranno per far cessare gli spari contro le nostre località nel nord e non obbligheranno gli Hezbollah ad allontanarsi dal confine, le nostre forze armate provvederanno". 

Herzog a Turchia, paragone Netanyahu-Hitler è offensivo

Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, afferma che le dichiarazioni di Erdogan che paragonano Netanyahu a Hitler "sono profondamente offensivi per ogni ebreo nel mondo e per la memoria dei milioni di ebrei che morirono per mano dei nazisti". Herzog ha anche affermato: "Non esiste lotta più giusta della guerra contro l'organizzazione terroristica Hamas, che ha brutalmente e barbaramente assassinato ebrei, musulmani e persone di altre fedi e nazionalità".

Israele, esercito sia pronto per possibile attacco a nord

Il capo di Stato maggiore israeliano Herzl Halevi, durante una visita al Comando Settentrionale, ha riferito che le forze armate sono in "stato di massima allerta" e devono essere "pronte per un possibile attacco" a nord, al confine con il Libano, dove si sono intensificate le azioni di Hezbollah dopo l'avvio della guerra a Gaza. "La nostra prima missione è riportare i residenti (a nord), e ci vorrà tempo. Fino ad ora, qui la battaglia è stata condotta in modo preciso, ed è così che dovrebbe continuare. Non lasceremo che i residenti tornino senza che siano e si sentano sicuri", ha aggiunto Halevi. 

Casa Bianca, telefonata Blinken-Fidan su guerra a Gaza

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto una conversazione telefonica con l'omologo turco Hakan Fidan. Lo ha riferito la Casa Bianca, precisando che i due hanno parlato dell'ingresso della Svezia della Nato, della guerra a Gaza e dell'importanza di aumentare l'assistenza umanitaria nella Striscia. 

Aeronautica israeliana, 'attacchi precisi e mirati a Gaza'

Un alto ufficiale dell'aeronautica israeliana respinge le accuse secondo cui gli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza sono stati indiscriminati. Per il generale di brigata Omer Tischler, capo di stato maggiore dell'Iaf, gli attacchi che l'aeronautica israeliana sta effettuando sono "precisi e mirati".

"Le nostre procedure operative standard - sottolinea Tischler in un video secondo quanto riferisce 'The Times of Israel - prevedono di colpire obiettivi segnalati dall'intelligence; di colpire e manovrare in aree con una presenza civile minima; di selezionare le munizioni giuste per ridurre al minimo i danni collaterali: questo ci permette di colpire con precisione Hamas anche se opera all'interno di aree civili. Durante gli attacchi monitoriamo l'area bersaglio. Se non è conforme alle nostre procedure operative standard, non attacchiamo", afferma.

Anche le dichiarazioni in merito alle bombe prive di sistemi di guida che permettono di colpire con precisione i bersagli "sono fuorvianti" : "Anche se queste munizioni non sono guidate dal Gps, vengono comunque utilizzate in modo accurato", spiega Tischler.  "Ma lasciatemi essere molto chiaro. In guerra gli errori possono capitare. Anche se sono eccezionali succedono. Li studiamo, impariamo dagli errori e, di conseguenza, apportiamo modifiche al nostro processo", aggiunge.

Raid Israele in Libano, morto membro Hezbollah e due parenti

Un bombardamento israeliano ha ucciso nel sud del Libano un esponente di Hezbollah, Ali Bazzi, la moglie e il fratello libanese-australiano Ibrahim Bazzi. Lo hanno riferito fonti della sicurezza a Retuters, precisando che il raid aereo israeliano ha colpito un'abitazione nel villaggio di Bint Jbeil. In merito, le forze armate israeliane hanno affermato di aver colpito nella notte un sito militare del gruppo sciita filo-iraniano.

Pasdaran, 'risponderemo a Israele per l'uccisione di Mousavi'

 "L'Iran si riserva il diritto di reagire in modo deciso al recente assassinio da parte di Israele dell'importante membro delle Guardie della rivoluzione Seyyed Razi Moussavi in Siria, direttamente o con l'aiuto del fronte della resistenza nella regione". Lo ha detto il portavoce dei pasdaran, Ramazan Sharif. "La ritorsione dell'Iran continuerà in tempi e luoghi diversi", ha aggiunto Sharif, citato da Tasnim. "In alcuni casi in passato ci eravamo già vendicati di Israele ma non ci è stato permesso di rivelarlo ai media", ha affermato il portavoce. L'Iran sostiene gruppi di miliziani nella regione, definendoli il "fronte della resistenza" contro Israele, gli Stati Uniti e i suoi alleati. Le milizie filo Iran si trovano in Palestina, Iraq, Siria, Libano e Yemen.

Israele, 'meglio per Nasrallah se sposta Hezbollah dal confine'

"Nasrallah dovrebbe capire che è il prossimo in linea. Se non vuole esserlo, dovrebbe immediatamente attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu e rimuovere Hezbollah al nord del Litani". Lo ha detto il ministro degli Esteri Eli Cohen che ha accompagnato una serie di ambasciatori stranieri al confine con il Libano e confine settentrionale. "Lavoreremo per esaurire l'opzione politica e, se non funziona, tutte le opzioni sono sul tavolo. Hezbollah, al servizio del governo terrorista iraniano - ha aggiunto -, mette in pericolo il Libano e l'intera regione". 

Pasdaran, distorte nostre parole su raid Hamas 7 ottobre

I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno fatto marcia indietro dopo aver affermato che il massiccio attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele sia stata una risposta all'uccisione del comandante delle forze al-Quds, Qassem Soleimani, il 3 gennaio 2020 in un raid Usa in Iraq. In seguito alla smentita di Hamas, un portavoce dei Pasdaran, Ramazan Sharif, ha sostenuto che le sue dichiarazioni "sono state interpretate male". "Non ho affermato che l'operazione sia stata eseguita come vendetta per l'uccisione di Qassem Soleimani. Ho semplicemente menzionato che uno degli esiti era una forma di ritorsione per l'assassinio", ha spiegato.

Iran, 'se Israele ci attacca, Tel Aviv sarà rasa al suolo'

"Nel caso di qualunque tipo di aggressione contro l'Iran da parte del regime sionista, l'Iran raderà al suolo Tel Aviv". Lo ha affermato Iraj Masjedi, il principale consigliere del comandante delle forze 'Qods' delle Guardie della rivoluzione iraniana, Esmail Qaani. "L'Iran sostiene la resistenza e i palestinesi oppressi ma le forze della resistenza non hanno bisogno dell'assistenza dell'Iran durante la loro guerra contro Israele a Gaza perché sono in grado di sconfiggere il regime da sole", ha aggiunto, citato dalla tv di Stato. L'Iran ha ripetutamente dichiarato di essere pronto a rispondere a qualunque attacco da parte di Israele. Le forze di terra dell'esercito di Teheran hanno annunciato oggi che posizioneranno cinque unità missilistiche in località sensibili all'interno del Paese per combattere qualunque aggressione.     

Israele nessun attacco dai tunnel di Gaza da inizio guerra

L'esercito israeliano ha dichiarato che dall'inizio della guerra a Gaza non ci sono stati attacchi sul suo territorio dai tunnel utilizzati da  Hamas nella Striscia palestinese. "Sebbene ci siano stati diversi incidenti vicino al confine, finora durante la guerra non c'è stato un solo attacco dai tunnel al territorio israeliano", ha dichiarato l'esercito in un comunicato.

Israele:007, minacce estrema destra a comandante in Cisgiordania

Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ha lanciato l'allarme, avvertendo che il comandante in capo dell'esercito israeliano in Cisgiordania, Yehuda Fox, potrebbe essere a rischio a causa delle minacce lanciate contro di lui da attivisti di estrema destra. Si tratta di "un piccolo numero di persone, ma che sono estremiste e kahaniste", ha scritto Bar in una lettera indirizzata al premier Benjamin Netanyahu e al presidente Isaac Herzog, riferendosi ai seguaci del defunto leader di estrema destra il rabbino Meir Kahane, il cui movimento venne messo fuori legge in Israele per terrorismo alla metà degli anni '80 (tra i suoi ammiratori, anche l'attuale ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir). Secondo il capo dello Shin Bet, ad attirare su Fox le ira degli estremisti di destra sono state alcune sue iniziative, come l'applicazione della detenzione amministrativa nei confronti di coloni violenti e la raccolta di armi da fuoco che erano state distribuite a milizie locali senza supervisione.

"I passi compiuti dal capo del Comando Centrale hanno causato una vera e propria escalation nelle critiche contro di lui, che viene presentato come se avesse sangue ebraico sulle sue mani, al punto da decretare un 'din rodef' contro di lui", ha sostenuto Bar. Quest'ultimo è un principio religioso ebraico che consente l'uccisione extragiudiziale di individui che rappresentano un pericolo per gli altri. Un decreto simile era stato emanato nei confronti dell'ex primo ministro Yitzhak Rabin nei mesi precedenti al suo assassinio da parte di un estremista ebreo nel 1995.

Gantz, 'parole di Erdogan dissacrano memoria dell'Olocausto'

Le parole di Erdogan sono "una sfacciata distorsione della realtà ed una dissacrazione della memoria dell'Olocausto". Così il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz critica il presidente turco per aver paragonato le azioni di Benjamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler.  "Hamas è l'organizzazione che ha condotto uno spregevole massacro, rimuovere la minaccia di Hamas per i cittadini di Israele è una necessità esistenziale ed un imperativo morale senza paralleli", ha aggiunto Gantz in un post su X in ebraico ed in inglese.

Cinque soldati israeliani cacciati per violenze su palestinesi

Le forze armate israeliane hanno cacciato cinque soldati a causa delle violenze inflitte a tre palestinesi a metà ottobre. Lo ha riferito una fonte della Difesa, citata da Haaretz. I militari facevano parte dell'unità Sfar Hamidbar, creata alcuni anni fa e composta in stragrande maggioranza da giovani coloni radicali, spesso provenienti dagli avamposti illegali in Cisgiordania. Alla luce di una serie di incidenti violenti di cui si è resa protagonista, l'esercito - dopo averne sospeso le attività - sta considerando di smantellarla definitivamente. L'episodio che ha portato al licenziamento dei cinque soldati riguarda le violenze inflitte a tre palestinesi del villaggio di Wadi al-Seeq, in Cisgiordania, il 13 ottobre scorso. Secondo testimonianze palestinesi riportate dal quotidiano, in quell'occasione i militari picchiarono duramente i prigionieri, spensero sigarette e urinarono loro addosso. Le immagini dei tre uomini bendati, ammanettati e lasciati in mutande fecero il giro dei social. Nella stessa occasione, i militari arrestarono anche degli attivisti di sinistra israeliani presenti sul posto, compreso un minorenne, li ammanettarono, minacciarono di ucciderli e li trattennero per ore. Alcuni furono anche picchiati. All'epoca, le forze armate israeliane aprirono un'indagine e il comandante dell'unità venne sollevato dall'incarico. La fonte della Difesa ha riferito ad Haaretz che i 5 soldati sono stati cacciati anche perché a novembre si sono resi protagonisti di una corsa non autorizzata in auto che portò al ribaltamento di un mezzo e al ferimento di tre militari. Le forze armate si sono limitate a dichiarare che i cinque sono stati allontanati "in seguito a una serie di problemi di sicurezza e incidenti, questioni etiche e mancanza di disciplina". 

Gaza: Difesa, nave Vulcano continua la sua attività umanitaria

Anche in questi giorni di festa, l'equipaggio di nave Vulcano supporta, con la propria attività umanitaria, la popolazione palestinese. Lo sottolinea il ministero della Difesa in un post su X. "Continua incessante l'impegno della Difesa con l'auspicio di donare forza e speranza a chi soffre".

Netanyahu: "Non accettiamo prediche da Erdogan"

''Proprio Erdogan, che commette un genocidio fra i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al regime, è l'ultimo che ci può fare prediche''. Lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Riferendosi all'evocazione di Adolf Hitler da parte del presidente turco per la guerra a Gaza, Netanyahu ha aggiunto: ''Il nostro è l'esercito più morale al mondo, che combatte ed elimina l'organizzazione terroristica più disgustosa e crudele al mondo. Hamas-Isis, che si è macchiata di crimini contro la umanità e che Erdogan invece loda, offrendo anche ospitalità ai suoi dirigenti''. 

Medioriente, compagnie Maersk e Cma-Cgm riprendono rotte Mar Rosso

I due colossi della navigazione, la danese Maersk e la francese Cma-Cgm, hanno ripreso le rotte nel Mar Rosso, interrotte alla luce dei crescenti attacchi dei ribelli yemeniti filo-iraniani Huthi contro i cargo nella regione. "Alcune navi hanno transitato nel Mar Rosso" e "pensiamo di aumentare gradualmente il transito delle nostre navi attraverso il Canale di Suez", ha indicato il gruppo francese Cma-Cgm in un messaggio ai suoi clienti. 

Medioriente, Turchia: raid aerei su 70 obiettivi militanti curdi in nord Siria e Iraq

Raid aerei turchi hanno colpito un totale di 71 obiettivi di militanti curdi nel nord di Siria e Iraq dopo i sanguinosi scontri dello scorso fine settimana. Lo ha confermato il ministero della Difesa di Ankara. Il bollettino ufficiale diffuso dal ministro Yasar Guler parla di "un totale di 59 terroristi neutralizzati in raid aerei e scontri".

Il governo di Ankara usa il termine "neutralizzati" per indicare i militanti del Pkk uccisi o catturati. La Turchia ha avviato un'operazione militare nelle zone di confine di Iraq e Siria dopo che tra venerdì e sabato scorsi almeno 12 soldati turchi sono morti in scontri con il Pkk nel nord dell'Iraq.

Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi

Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. L'ANALISI

Israele: "Armi negli asili nido. Bombe a mano nelle scuole. Missili nascosti vicino alle aule. Hamas sfrutta le scuole e le istituzioni educative per scopi terroristici"

Erdogan: "I prigionieri a Gaza come nei campi nazisti"

I prigionieri nudi e legati, radunati in uno stadio di Gaza ricordano quanto accaduto nei campi di concentramento nazisti. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato la diffusione delle immagini di prigionieri palestinesi mezzi nudi e legati, radunati in uno stadio di calcio vuoto. "Come si può giudicare le immagini che abbiamo visto? Hanno radunato i prigionieri nello stadio come fossero in campi di concentramento nazisti. Che differenza c'è? Nessuna. Siete uguali a Hitler e la Turchia continuerà ad alzare la voce per le vittime musulmane innocenti", ha detto Erdogan oggi. 

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Hamas: "Almeno 20 morti in raid israeliano a Khan Yunis"

Almeno 20 persone sono rimaste uccise e molte altre ferite in un attacco israeliano vicino all'ospedale Al-Amal a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministero della Sanità dell'enclave, controllato da Hamas. L'attacco giunge dopo che il portavoce militare israeliano ha riferito che i commando dell'esercito dello Stato ebraico stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis. 

"Blinken torna in Medio Oriente la prossima settimana"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è atteso in Medio Oriente la prossima settimana. Lo riporta un giornalista di Axios su X citando fonti americane e arabe. Blinken dovrebbe visitare Israele, la Cisgiordania, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita e il Qatar. 

Re Abdallah vola al Cairo per incontrare al-Sisi

Il re Abdallah di Giordania è volato al Cairo per incontrare il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Lo ha riferito una nota di Amman, sottolineando che i due leader "discuterrano i recenti sviluppi nella Striscia di Gaza e modi di raggiungere un cessate il fuoco nella regione". Ieri è arrivato nella capitale egiziana il capo dell'intelligence palestinese, Majd Farej, per incontri con alti funzionari sulla proposta riguardante Gaza: attualmente, le discussioni vertono su una tregua, il rilascio degli ostaggi e l'ingresso di aiuti, ma non si parla del futuro della Striscia una volta terminata la guerra.

Israele, soldato in preda incubi spara in un villaggio militare

Un paracadutista israeliano reduce da prolungati combattimenti a Gaza ha aperto il fuoco dopo essersi svegliato all'improvviso di notte mentre si trovava in un villaggio gestito dall'esercito, durante una vacanza di alcuni giorni organizzata in Israele per la sua compagnia. In preda ad incubi, ha riferito la radio pubblica Kan, il militare ha sparato contro una parete della stanza dove dormiva con alcuni commilitoni. Questi, ha aggiunto la emittente, sono stati feriti in modo superficiale dalle schegge dei proiettili. Il paracadutista è stato poi affidato ad esperti secondo cui egli soffrirebbe di una sorta di 'reazione ai combattimenti'. La polizia militare è stata incaricata di aprire un'indagine sull'episodio, avvenuto alcuni giorni fa, ma per ora aspetterà che il soldato si sia ripreso.

Israele: "Commando intensificano operazioni a Khan Yunis"

I commando dell'esercito israeliano stanno intensificando le operazioni a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che "sono stati eliminati molti terroristi, localizzato e distrutto gli imbocchi di tunnel, effettuato decine di attacchi mirati e distrutto molte infrastrutture terroristiche e dove sono stati rinvenuti armi e documenti di intelligence". I soldati hanno anche fatto irruzione "in una moschea dove c'era un posto di osservazione di Hamas". 

Erdogan: "Netanyahu si comporta come Hitler"

"Quello che fa (il premier israeliano Benjamin) Netanyahu non è da meno rispetto a quello che ha fatto (Adolf) Hitler". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, contestando gli attacchi di Israele contro la Striscia di Gaza. "Oggi la Germania continua a pagare il prezzo di Hitler, per questo motivo non alzano la loro voce", ha aggiunto il leader turco. Durante il suo discorso, Erdogan ha anche criticato le "università in Occidente", dove "c'è stata una caccia alle streghe contro coloro che hanno criticato Israele".

Graduale ripresa di telefoni e servizi internet a Gaza

Le linee telefoniche e i servizi internet stanno gradualmente riprndendo a funzionare nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere la compagnia di comunicazioni palestinese Paltel. "Siamo lieti di annunciare - si legge in una nota - la graduale ripresa dei servizi telecom nel centro e nel sud della Striscia dopo un blackout causato dall'aggressione".

Hamas smentisce l'Iran: "Il 7/10 è risposta a occupazione"

Hamas ha smentito l'affermazione dei pasdaran iraniani secondo cui l'attacco del 7 ottobre in Israele è stato una risposta all'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad. "Neghiamo - è detto in comunicato citato dai media - quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l'operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa (Spianata delle Moschee, ndr). Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all'occupazione e all'aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi".

Hamas: "Il bilancio a Gaza sale a 21.110 morti"

Sale a 21.110 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas citato da Al Jazeera. Sempre secondo Hamas, 55.243 palestinesi sono stati feriti e 7.000 sono ancora dispersi. Inoltre, nelle ultime 24 ore 195 persone sono state uccise e 325 risultano ferite. 

Medioriente, 82/mo giorno guerra: continuano gli attacchi

Nell'82/mo giorno della guerra scatenata dal violento attacco di Hamas in Israele, il 7 ottobre scorso, continuano gli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza, e nonostante i continui appelli internazionali per una tregua, i dirigenti israeliani hanno preannunciato una guerra lunga. Cinque giorni dopo l'adozione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza sugli aiuti umanitari a Gaza, le Nazioni Unite hanno nominato una nuova responsabile per coordinarli, si tratta dell'olandese Sigrid Kaag; nonostante la risoluzione, in questi ultimi giorni non si sono verificati miglioramenti significativi nell'ingresso di aiuti mentre anche i negoziati su una tregua sono fermi. Inoltre restano bloccate tutti i collegamenti telefonici e internet. Stamattina, un nuovo raid israeliano in Cisgiordania ha provocato 6 morti, portando a oltre 300 il bilancio dei morti nella zona occupata. Intanto, il portavoce delle forze armate israeliane Daniel Hagari ha sottolineato che "mentre perseguiamo il nostro obiettivo di sconfiggere Hamas, lo facciamo agendo con cautela e attenzione verso i civili di Gaza che stanno soffrendo in questa guerra che Hamas ha inflitto a tutti noi", e che "continueremo la nostra importante missione per sconfiggere Hamas e salvare i nostri ostaggi, per un futuro migliore della regione". 

Iran: "Attacco del 7 ottobre rappresaglia per uccisione di Soleimani"

Ramadan Sharif, portavoce dei guardiani della rivoluzione iraniana (Pasdaran), ha affermato che l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, nella quale sono state uccise più di 1.100 persone in territorio israeliano, è stata una delle rappresaglie per l'uccisione nel gennaio del 2020 del generale iraniano Qasem Soleimani, a capo della Brigata Qods degli stessi Pasdaran. Lo riferiscono media panarabi che citano l'agenzia di notizie iraniana Mehr. Soleimani, a lungo l'architetto della strategia militare iraniana nella regione, era stato ucciso quattro anni fa nell'aeroporto di Baghdad in Iraq da un drone militare statunitense. 

Gaza Israele

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Medioriente, l'Elemosiniere del Papa: "Non basta un cessate il fuoco , la Terra Santa ha bisogno di pace stabile"

Sta per concludersi la missione dell’elemosiniere del Papa in Terra Santa. “Abbiamo  pregato per la pace con queste parole: ‘O Dio tu hai rivelato che gli operatori di pace saranno chiamati tuoi figli’. Abbiamo chiesto a Dio: concedi a noi di ricercare quella giustizia che solo a noi può garantire una pace stabile e autentica. Ecco, abbiamo pregato per questa pace: stabile e autentica. Non solo di un cessate il fuoco ma di mettere pace nei nostri cuori e fra di noi. La terra di Gaza ha bisogno della pace”, ha spiegato ai media vaticani  il cardinale Konrad Krajewski inviato in Terra Santa nei giorni di Natale per portare la vicinanza del Papa. Oggi per l’elemosiniere l’incontro con le suore missionarie della carità a Gerusalemme con la condivisione della sofferenza per le tre suore che si trovano nella Striscia di Gaza e di cui non riescono ad avere notizie. In serata Krajewski farà ritorno a Roma.

Razzi degli Hezbollah intercettati nel nord di Israele

Diversi razzi sono stati lanciati oggi dal Libano in direzione della localita' israeliana di frontiera di Rosh ha-Nikra' (Alta Galilea). Lo ha reso noto il portavoce militare precisando che alcuni razzi sono stati intercettati dopo che erano entrati nello spazio aereo di Israele, mentre altri sono caduti in zone disabitate. Israele, ha aggiunto il portavoce, ha poi colpito l'area da dove erano stati lanciati quei razzi. In precedenza, ha affermato, l'aviazione israeliana aveva anche attaccato una infrastruttura militare degli Hezbollah nel Libano meridionale. 

Israele, drone dall'Iraq intercettato davanti coste Libano

Un drone di fabbricazione iraniana lanciato dall'Iraq e' stato intercettato con successo di recente da Israele sul mar Mediterraneo, di fronte alla costa di Beirut. Lo ha riferito la radio militare. Il drone e' stato lanciato da una milizia filo-iraniana, ha aggiunto l'emittente, secondo cui in apparenza si e' trattato di una iniziativa locale e non di una richiesta giunta dagli Hezbollah. Israele presume che il suo obiettivo fosse la piattaforma Karish per la estrazione di gas naturale, situata di fronte alla costa settentrionale israeliana. 

Pasdaran: "Ci vendichiamo con Israele, risposta per generale ucciso sarà dura"

I Guardiani della rivoluzione, i Pasdaran iraniani, affermano che l'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele è stato "una delle vendette" per l'uccisione (in un raid Usa in Iraq nel gennaio del 2020) del capo della Forza Quds, Qassem Soleimani. "La 'Tempesta di al-Aqsa' è stata una delle vendette per l'uccisione di Soleimani", ha detto il portavoce dei Pasdaran, Ramzan Sharif, minacciando che Teheran "risponderà" dopo che lunedì è stato ucciso in Siria un comandante dei Guardiani della Rivoluzione. 

"Queste vendette continueranno in luoghi e momenti diversi", ha minacciato, ribadendo - come riporta l'agenzia iraniana Tasnim - che Seyed Razi Mousavi, ucciso lunedì nei pressi di Damasco in un raid attribuito a Israele, "era responsabile di sostenere i Guardiani della Rivoluzione in Siria e rafforzare l'asse della resistenza" e "ha avuto un ruolo significativo nella preparazione di combattenti della resistenza nella lotta contro l'Is".

Il portavoce ha collegato l'uccisione di Mousavi "alla sconfitta irreparabile subita" da Israele il 7 ottobre. "L'uccisione del martire Mousavi è un proseguimento delle violazioni delle leggi internazionali" da parte di Israele, ha accusato, chiedendo agli organismi internazionali di "fermare questo processo". Altrimenti, ha detto, "si metteranno in pericolo la pace e la sicurezza internazionale". L'Iran, ha ribadito, "si riserva il diritto di vendicarsi" e "sarà una vendetta dura". Secondo Sharif, la "risposta sarà una combinazione di azioni dirette e del fronte della resistenza", ovvero gli alleati di Teheran nella regione.

Idf: "I civili a Gaza soffrono per la guerra inflitta da Hamas"

Israele va avanti con l'obiettivo di sconfiggere Hamas, e lo fa "agendo con cautela e attenzione verso i civili di Gaza che stanno soffrendo in questa guerra che Hamas ha inflitto a tutti noi". Lo ha detto il portavoce delle Forze armate israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una dichiarazione diffusa tramite i profili social di IDF. "Attualmente stiamo lavorando per raggiungere i nostri obiettivi nella parte settentrionale di Gaza e c'è ancora molto lavoro da fare nella parte meridionale". "La nostra guerra è contro Hamas, non contro la popolazione di Gaza. Stiamo inviando aiuti a Gaza, alla popolazione di Gaza. Non siamo il collo di bottiglia. Al contrario. Controlliamo più camion di aiuti di quanti ne possano entrare a Gaza", ha aggiunto. "Ci sono limitazioni logistiche e sfide poste dalla capacità delle organizzazioni internazionali di distribuire gli aiuti. Per questo chiediamo alla comunità internazionale di trovare altre soluzioni per la distribuzione degli aiuti, oltre a creare ospedali da campo e rifugi temporanei per gli abitanti di Gaza. Continueremo la nostra importante missione per sconfiggere Hamas e salvare i nostri ostaggi. Siamo impegnati a liberare i nostri ostaggi da Hamas e a liberare Gaza da Hamas, per un futuro migliore della regione" ha concluso Hagari. 

Sky News: "Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha affermato che la guerra a Gaza è più grande di una guerra di sterminio”

Gaza, re Abdullah di Giordania al Cairo da al-Sisi

Re Abdullah II di Giordania ha lasciato Amman alla volta del Cairo per un incontro con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi in Cairo. Lo riferisce l'agenzia Petra. In cima all'agenda, gli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e, si legge, "le modalità per arrivare a un cessate il fuoco" nell'enclave palestinese.

Libano, Hezbollah conferma la morte di un suo combattente: 129 da inizio da ottobre

Gli Hezbollah libanesi confermano la morte di un loro esponente, Ali Bazzi, originario di Bint Jbeil, nel sud del Libano. Lo riferisce il giornale L'Orient Le Jour che in precedenza aveva dato notizia di almeno tre persone morte nella notte in un bombardamento attribuito a Israele che ha colpito un'abitazione a Bint Jbeil. Secondo il giornale, dallo scorso 8 ottobre sono 129 i morti tra le fila di Hezbollah.

Medioriente, Tajani: "La bussola deve essere non creare un conflitto fra Oriente e Occidente"

"Ci sono troppi civili palestinesi morti ma è anche vero che Hamas usa la popolazione civile per provocare una reazione palestinese nel mondo arabo". "La bussola deve essere non creare un conflitto fra oriente e occidente". Così il ministro degli esteri Antoio Tajani che definendo Hamas "un'organizzazione terroristica" afferma: "Abbiamo sempre detto agli israeliani che bisogna avere una reazione proporzionata. Noi stiamo facendo la nostra parte". 

Ong: "In Siria drone su postazione dei combattenti filo-Iran"

Un drone non meglio identificato ha attaccato nelle ultime ore una postazione di combattenti filo-iraniani nella Siria sud-orientale.   Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco ha preso di mira un acquartieramento di miliziani iracheni sostenuti dall'Iran e presenti da anni nel distretto frontaliero siriano di Abukamal, a ridosso del confine con l'Iraq.   L'attacco odierno, che secondo alcuni media siriani è da attribuire a Israele o agli Stati Uniti, giunge 48 ore dopo l'uccisione di un alto rappresentante dei Pasdaran iraniani in Siria, Razi Mossavi. 

Israele, raffica di razzi dal Libano: Hezbollah rivendica

Gli Hezbollah libanesi rivendicano la responsabilità del lancio di almeno 18 razzi contro Rosh Hanikra, nel nord di Israele, affermando di aver preso di mira una postazione militare vicino a una base della Marina. Lo riferisce il Times of Israel precisando che almeno sei razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome e che al momento non vi sono notizie di vittime né di danni.

Razzi

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Tajani: "Troppi civili morti, reazione Israele sia proporzionata"

A Gaza "ci sono troppi civili palestinesi morti, ma è anche vero che Hamas usa la popolazione civile per poi provocare una reazione nel mondo arabo: se aumentano i palestinesi morti Hamas può dire, ecco stanno colpendo i musulmani, anche se poi ci sono anche tanti palestinesi cristiani. La bussola dev'essere una reazione proporzionata, colpire Hamas,  mandare i militari di Hamas fuori da Gaza e arrivare ad una pace, magari con l'interregno di una presenza delle Nazioni Unite sul territorio. Su  Gaza abbiamo sempre detto ai nostri amici israeliani che bisogna avere una reazione proporzionata perché poi troppi morti palestinesi rischiano di essere veramente una macchina per Israele": lo ha detto a Mattino Cinque News il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.  "La bussola - ha proseguito - deve essere quella di non creare un conflitto tra ebrei, cristiani e musulmani, tra Oriente e occidente. C'è un'organizzazione terroristica che ha voluto impedire l'accordo tra Israele e l'Arabia Saudita. Bisogna dar vita a due stati diversi, naturalmente con Hamas fuori dalla striscia di Gaza, con uno stato palestinese che garantisca libertà e indipendenza ai palestinesi, ma nello stesso tempo che rispetti Israele perché anche oggi Israele è vittima di attacchi da parte di missili che partono sia da Gaza sia dal Libano contro la popolazione civile. Ieri è stata colpita una chiesa ortodossa. Nel nord di Israele sono stati feriti civili, non militari, quindi anche la popolazione israeliana è vittima di attacchi di milizie armate".  "Noi - ha ricordato il ministro - stiamo facendo tutta la nostra parte. Come sapete c'è una nave ospedale italiana attraccata in Egitto e la bella notizia dell'altro giorno è che in mezzo a questo disastro una bambina palestinese è nata a bordo della nave militare ospedale italiana Vulcano e la mamma ha deciso di chiamarla come secondo nome Italia, proprio per ringraziare e l'azione dei nostri medici militari".

Medioriente, Guterres: "136 colleghi Onu uccisi, qualcosa di mai visto prima"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha reso omaggio ai 136 lavoratori delle Nazioni Unite uccisi a Gaza negli ultimi 75 giorni, definendo il massacro "qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia delle Nazioni Unite". In una dichiarazione ieri su X, Guterres ha affermato che la maggior parte dei lavoratori delle Nazioni Unite a Gaza sono stati "costretti a lasciare le proprie case. Rendo omaggio a loro e alle migliaia di operatori umanitari che rischiano la vita mentre sostengono i civili a Gaza”. La dichiarazione del Segretario generale giunge all'indomani dell'annuncio dell'amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), Achim Steiner, della morte del lavoratore interinale Issam Al Mughrabi insieme a sua moglie e cinque figli, colpiti ieri da un attacco aereo israeliano nella città di Gaza.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che il modo in cui Israele sta conducendo la guerra a Gaza ha creato “enormi ostacoli” alla consegna di aiuti umanitari nel territorio devastato dove le persone stanno affrontando una carestia. In un breve post sui social media nelle ore successive alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un aumento dei flussi di aiuti umanitari a Gaza, Guterres ha affermato che l’esercito israeliano rappresenta l’ostacolo al raggiungimento di tale richiesta.


Il Papa: "La guerra è un male, preghiamo per chi soffre"

"Per favore, non dimentichiamo di pregare per quanti soffrono le conseguenze terribili della violenza e della guerra, specialmente preghiamo per la martoriata Ucraina e per le popolazioni di Palestina e Israele. La guerra è un male, preghiamo per la fine delle guerre". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale. 

Papa Francesco

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Guerra Israele, Iran scrive all'Onu: "Rispondere al regime sionista"

L'ambasciatore del Paese all'Onu ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza". LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Hamas-Israele, Netanyahu: ecco i tre “requisiti preliminari per la pace a Gaza”

Il premier israeliano ha parlato dei tre requisiti in un commento pubblicato sul Wall Street Journal. “Una volta che Hamas sarà distrutto, Gaza sarà smilitarizzata e la società palestinese inizierà un processo di deradicalizzazione, Gaza potrà essere ricostruita e le prospettive di una pace più ampia in Medi Oriente diventeranno realtà”, ha scritto. Nessun riferimento agli ostaggi. L'INTERVISTA

Israele, sirene d'allarme al confine con il Libano

Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Rosh HaNikrà, al confine di Israele con il libano. Lo ha fatto sapere l'esercito. 

Wafa: "6 palestinesi uccisi da drone Israele a Tulkarem"

L'agenzia palestinese Wafa - che cita fonti mediche - ha riferito che 6 palestinesi sono "stati uccisi questa mattina da un drone israeliano che ha bombardato" il campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Tra i morti - secondo la stessa fonte - c'e' anche un giovane di 17 anni; inoltre sono segnalati diversi feriti. L'esercito israeliano non ha ancora commentato la vicenda. 

Israele: "Centinaia di chilometri di tunnel costruiti a Gaza con tonnellate e tonnellate di cemento e milioni di dollari, tutti investiti nel terrorismo invece di investire risorse in un futuro migliore per i palestinesi innocenti"

Iran all'Onu: "Abbiamo il diritto di rispondere ad Israele"

"Ai sensi del diritto internazionale e dello Statuto delle Nazioni Unite, nel momento opportuno che sarà ritenuto necessario, l'Iran si riserva il diritto legittimo di rispondere con decisione" a Israele per l'uccisione del generale delle Guardie della Rivoluzione Seyyed Razi Mousavi, in Siria. Lo ha affermato in una lettera al Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, l'ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, definendo "un atto terroristico" l'operazione che ha portato alla morte di Mousavi, "a causa di tre missili sparati dalle posizioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupate". L'ambasciatore dell'Iran all'Onu, ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di "condannare le attività maligne del regime di Israele e i suoi atti di aggressione e terrorismo nella regione che rappresentano una seria minaccia alla pace globale e alla sicurezza", riferisce l'agenzia Irna.

Libano: "Raid israeliano su Bint Jbeil, 3 morti"

Almeno tre persone sono morte nella notte in un bombardamento attribuito a Israele che ha colpito un'abitazione a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Le vittime sono una coppia e il fratello dei due. Un'altra persona è rimasta ferita, come riporta il giornale L'Orient Le Jour, secondo cui si tratta della prima operazione israeliana a Bint Jbeil dallo scorso 8 ottobre quando sono iniziate le tensioni tra Israele e gli Hezbollah libanesi nel contesto delle ostilità tra Israele e Hamas.

Il "dopoguerra a Gaza" nel colloquio tra Sullivan e il consigliere di Netanyahu

Ci sono state anche la "transizione a una fase diversa della guerra per concentrare il focus sugli obiettivi di alto valore di Hamas" e la "pianificazione" del dopoguerra a Gaza, "compresi governance, sicurezza e un orizzonte politico per i palestinesi", al centro del colloquio a Washington tra il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Lo ha detto al Times of Israel un portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale.

Dermer, uno dei più stretti consiglieri di Netanyahu, e Sullivan hanno parlato anche della situazione umanitaria a Gaza, dell'impegno per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre in Israele.

Netanyahu: "Hamas va eliminata, Gaza deve essere smilitarizzata e deradicalizzata"

"Hamas deve essere eliminata, Gaza smilitarizzata, la società palestinese deradicalizzata. Sono questi i tre presupposti per la pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi a Gaza". E' quanto afferma il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un intervento pubblicato su La Stampa, convinto che "Hamas, importante emissario dell'Iran, deve essere eliminata" e che "Israele sta combattendo la grande battaglia del mondo civilizzato contro la barbarie". "Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri Paesi appoggiano l'intenzione di Israele di eliminare il gruppo terroristico - sostiene - Per raggiungere questo risultato, è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà 'ancora e ancora'. Per questo motivo, l'eliminazione di Hamas è l'unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità".

"Per distruggere Hamas, Israele continuerà ad agire nell'assoluto rispetto della legge internazionale. Si tratta di qualcosa di particolarmente complicato perché usare i civili palestinesi come scudi umani è parte integrante della strategia del gruppo - afferma - Israele fa del suo meglio per ridurre al minimo le perdite tra i civili". Al contrario, "Hamas fa tutto il possibile per tenere i palestinesi in situazione di pericolo, spesso sotto la minaccia delle armi".

Per Netanyahu, "Israele deve garantire che il territorio di Gaza non sia mai più utilizzato come base di partenza per attaccarci" e "questo impone di istituire una zona temporanea di sicurezza lungo il perimetro di Gaza e di mettere in atto un meccanismo di controllo al confine tra Gaza ed Egitto". 

Medioriente, pesanti bombardamenti nel sud di Gaza. VIDEO

Netanyahu: "L'eliminazione di Hamas unica risposta proporzionata"

"Hamas deve essere eliminata, Gaza deve essere smilitarizzata, la società palestinese deve essere deradicalizzata. Sono questi i tre presupposti per la pace tra Israele e i suoi vicini palestinesi a Gaza".  Lo spiega il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa. "Hamas, importante emissario dell'Iran, deve essere eliminata. Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e molti altri Paesi appoggiano l'intenzione di Israele di eliminare il gruppo terroristico - prosegue -. Per raggiungere questo risultato, è indispensabile che le sue capacità militari siano annientate e il suo dominio politico su Gaza finisca. I capi di Hamas hanno promesso che il massacro del 7 ottobre si ripeterà 'ancora e ancora'. Per questo motivo, l'eliminazione di Hamas è l'unica risposta proporzionata atta a impedire il ripetersi di simili tremende atrocità". Il premier israeliano sottolinea nel suo intervento come la strategia di Hamas sia quella di usare i civili come scudi umani. "Israele fa del suo meglio per ridurre al minimo le perdite tra i civili con lanci di volantini, messaggi di testo e ogni altro mezzo utile ad avvisare gli abitanti di Gaza di allontanarsi e mettersi al sicuro - spiega -. Al contrario, Hamas fa tutto il possibile per tenere i palestinesi in situazione di pericolo, spesso sotto la minaccia delle armi". Gaza inoltre "deve essere smilitarizzata". Questo impone "di istituire una zona temporanea di sicurezza lungo il perimetro di Gaza e di mettere in atto un meccanismo di controllo al confine tra Gaza ed Egitto che soddisfi le esigenze della sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi all'interno di questo territorio". La terza condizione per arrivare ad una pace è quella di deradicalizzare Gaza. "La società civile palestinese deve essere trasformata, cosicché la popolazione sia favorevole a combattere il terrorismo, invece che a finanziarlo", continua.   "Quando Hamas sarà eliminata, quando Gaza sarà demilitarizzata e quando la società civile palestinese inizierà il processo di deradicalizzazione, si potrà ricostruire Gaza e le prospettive di pace in Medio Oriente diventeranno realtà", conclude. 

Netanyahu

Media, delegazione palestinese attesa al Cairo per colloqui su dopoguerra a Gaza

Una delegazione di funzionari dell'Autorità palestinese dovrebbe recarsi nei prossimi giorni al Cairo per colloqui con gli interlocutori egiziani del futuro della Striscia di Gaza. Lo scrive il Times of Israel che rilancia un articolo di Haaretz in cui si cita un funzionario palestinese di alto livello secondo il quale il 'canale' tra Egitto e Autorità palestinese si è aperto dopo che Il Cairo ha proposto un piano in tre fasi per la fine della guerra (la seconda fase includerebbe un "dialogo nazionale palestinese" sponsorizzato dall'Egitto).

E, stando ai rapporti di stampa, il capo dell'intelligence dell'Autorità palestinese, Majed Faraj, sarebbe già partito per Il Cairo per parlare di modifiche alla proposta egiziana. In queste settimane Egitto e Qatar hanno fatto da mediatori tra Israele e Hamas.

Netanyahu: "Diciamo ai terroristi di Hamas: vi vediamo e vi raggiungeremo"

Cisgiordania: "6 morti in raid israeliano su campo profughi"

Almeno sei palestinesi sono morti in un attacco con un drone che ha colpito il campo profughi di Nur Shams, a est di Tulkarem, in Cisgiordania. E' quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui tra le vittime dell'operazione israeliana c'è un 17enne. Le altre vittime hanno tra i 19 e i 29 anni. Un 24enne è rimasto gravemente ferito. 

Israele: "Altri 3 soldati morti a Gaza, 164 da inizio operazione di terra"

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato la morte di altri tre soldati nei combattimenti nel nord di Gaza. Si tratta di un tenente e di due militari con il grado di sergente maggiore, tutti di un battaglione della Brigata Givati. Secondo il bollettino ufficiale sono 164 i caduti tra le Idf dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia di Gaza.

Hamas: "Israele ha rubato organi 80 cadaveri palestinesi"

L'Ufficio stampa governativo di Gaza gestito da Hamas ha accusato Israele di aver rubato organi da 80 corpi di palestinesi restituiti ieri al valico di frontiera di Kerem Shalom. Secondo il movimento islamista Israele "ha rubato la dignità di 80 martiri" riconsegnandoli "mutilati", si legge in un comunicato citato dai media arabi. "L'esame dei corpi indica chiaramente che l'occupazione israeliana ha rubato loro organi vitali", afferma la nota di Hamas sostenendo che non è la prima volta che Israele "mutila" corpi di palestinesi e chiedendo un'indagine internazionale indipendente sull'accaduto. I media israeliani riportano che i cadaveri di 80 palestinesi uccisi a Gaza sono stati restituiti e sepolti in una fossa comune a Rafah, dopo che erano essere stati prelevati dagli obitori e dalle tombe e portati in Israele per verificare che tra di loro non ci fossero ostaggi.

Financial Times, "Ue lavora a piano B da 20 miliardi aiuti per Kiev"

L'Ue sta elaborando un piano di riserva da 20 miliardi di euro di aiuti per l'Ucraina aggirando le obiezioni dell'Ungheria di Viktor Orban, riferisce il Financial Times citando sue fonti. In occasione dell'ultime vertice di dicembre i leader europei non sono riusciti infatti a trovare un accordo su un pacchetto da 50 miliardi per Kiev a causa del veto del premier ungherese. Secondo il quotidiano britannico, in un prossimo vertice in programma il primo febbraio gli stati membri forniranno garanzie al bilancio Ue consentendo alla Commissione europea di prendere in prestito fino a 20 miliardi di euro per l'Ucraina l'anno prossimo. Il Financial Times specifica che questa opzione non richiederebbe garanzie da parte di tutti i 27, consentendo così di aggirare un possibile nuovo veto di Budapest. 

Sullivan riceve Dermer: "Passare a 'fase differente' guerra"

Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il ministro degli Affari strategici israeliani Ron Dermer hanno discusso del passaggio di Israele a "una fase diversa" della sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo rende noto un funzionario dell'esecutivo Usa, in condizione di anonimato. Sullivan ha parlato con l'esponente israeliano vicino al primo ministro Benjamin Netanyahu "della transizione verso una nuova fase della guerra per concentrarsi su obiettivi importanti di Hamas", secondo la fonte ufficiale americana. Durante l'incontro si è discusso anche di "passi pratici per migliorare la situazione umanitaria e ridurre al minimo il danno arrecato ai civili" a Gaza, e di "sforzi" per promuovere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del movimento islamico palestinese.

Medioriente, capo stato maggiore Israele: "Guerra per molti mesi"

Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi ha dichiarato che la guerra di Israele contro i palestinesi di Hamas nella Striscia di Gaza "durerà ancora per molti mesi". "Gli obiettivi di questa guerra non sono facili da raggiungere. La guerra durerà ancora per molti mesi", ha assicurato il capo di stato maggiore in una conferenza stampa dopo aver incontrato i soldati nella Striscia di Gaza.

Medioriente, l'Onu nomina la vice premier olandese coordinatrice aiuti a Gaza

L'Onu ha nominato una ex ministra olandese come coordinatrice della risposta umanitaria a Gaza a pochi giorni dall'approvazione di una risoluzione sulla crisi in Medio Oriente.  "Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha annunciato oggi la nomina della signora Sigrid Kaag", ex ministra delle Esteri e vice premier e ministra delle finanze dal gennaio 2022. In precedenza ha ricoperto numerosi incarichi di alto livello alle Nazioni Unite, tra cui quello di coordinatrice speciale per il Libano e per l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche e la missione delle Nazioni Unite in Siria.

Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024

Le elezioni di gennaio a Taiwan  rischiano di alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in  America Latina il referendum venezuelano per l'annessione della Guyana  Esequiba ha già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e  povertà flagellano soprattutto i tre Paesi della "cintura golpista"  Mali, Niger e Burkina Faso. L'APPROFONDIMENTO

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