La risoluzione è passata con 13 voti a favore, zero contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia. Non chiede, tuttavia, una tregua immediata e il testo non include nemmeno l'originaria frase "urgente sospensione delle ostilità". Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione. Le Nazioni Unite lanciano un nuovo allarme: "Almeno 570mila persone muoiono di fame nella Striscia"
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione a favore degli Emirati Arabi Uniti che prevede maggiori aiuti a Gaza. La risoluzione è stata approvata con 13 voti a favore, zero voti contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia. La risoluzione è stata approvata con 13 voti a favore, zero contrari e due astensioni: Stati Uniti e Russia. Non chiede, tuttavia, una tregua immediata e il testo non include neanche l'originaria frase "urgente sospensione delle ostilità".
Hamas rifiuta la proposta di Israele per una settimana di tregua in cambio di 40 ostaggi: nessun dialogo se non dopo la fine dell'"aggressione" israeliana.
Continuano le operazioni nel sud della Striscia di Gaza e in particolare a Khan Yunis dove l'esercito ha scoperto "numerose armi all'interno di una residenza, inclusi ordigni esplosivi, munizioni ed equipaggiamento militare". Israele ordina l'evacuazione del campo el-Bureij.
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Medioriente, i Biden ricordano americano ucciso da Hamas
I Biden hanno dichiarato di avere il "cuore spezzato" dalla sorte di un anziano americano, che sarebbe stato ucciso il 7 ottobre da Hamas e il cui corpo sarebbe poi stato portato ugualmente a Gaza. "Jill e io - ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, in una nota diffusa dalla Casa Bianca - abbiamo il cuore spezzato dalla notizia che l'americano Gad Haggai risulta essere stato ucciso da Hamas il 7 ottobre". La notizia della morte è stata data dal kibbutz Nir Oz. Haggai, 73 anni, era considerato ufficialmente tra gli ostaggi. La moglie, Judy Weinstein, 70 anni, era rimasta ferita durante il blitz dei terroristi e poi era stata portata a Gaza. "Noi - ha aggiunto il presidente - continuiamo a pregare perchè torni sana e salva la moglie Judy". Biden ha parlato al telefono con la figlia e definito "intollerabile" la tragedia. "Oggi - ha continuato - preghiamo per i loro quattro figli, sette nipoti e per tutti coloro colpiti da questa tragedia". "Io - ha concluso - ribadisco l'impegno che abbiamo fatto a tutte le famiglie di coloro che sono tenuti in ostaggio: non smetteremo di lavorare fino a quando non li riporteremo a casa".
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. CHI SONO
Medioriente, la Spagna sta ancora decidendo su partecipazione in Mar Rosso
Il governo socialista spagnolo ha dichiarato di non aver ancora deciso se prenderà parte alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti per sedare gli attacchi degli Huthi alle navi in transito nel Mar Rosso. "La Spagna non parteciperà mai a un'operazione da un punto di vista unilaterale. Tutte le decisioni saranno sempre prese sotto l'ombrello dell'Unione Europea e della NATO", ha dichiarato la portavoce del governo Pilar Alegria in una conferenza stampa. Lunedì gli Stati Uniti hanno annunciato una coalizione di 10 nazioni per sedare gli attacchi missilistici e con droni degli Huthi contro le navi che transitano nel Mar Rosso, con Gran Bretagna, Francia, Bahrein e Italia tra i Paesi che aderiscono all'"iniziativa di sicurezza multinazionale". Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato che la coalizione di sicurezza comprende anche Stati Uniti, Canada, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna. Ma il ministero della Difesa spagnolo ha dichiarato martedi' che il Paese "dipende dalle decisioni dell'Unione Europea e della NATO e, pertanto, non partecipera' unilateralmente". Il capo dell'opposizione conservatrice spagnola del Partito Popolare (PP), Alberto Nunez Feijoo, ha dichiarato in una conferenza stampa separata che il Primo Ministro Pedro Sanchez gli aveva detto che Madrid aveva "deciso di non intervenire, almeno non alle condizioni richieste dagli Stati Uniti". Non si è dilungato.
Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"
Il marchio sportivo non vestirà più la Nazionale israeliana di calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a sottolineare che la decisione è dettata da logiche finanziarie. LEGGI
Medioriente, Biden ribadisce impegno a riportare a casa gli ostaggi di Hamas
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la First lady Jill si dichiarano straziati dalla notizia della morte per mano di Hamas dell'americana Gag Haggai. Lo si legge in una nota in cui il presidente ribadisce il suo "impegno" a continuare a lavorare senza sosta fino a quando gli ostaggi non torneranno a casa.
Zara, campagna ritirata dopo le proteste social: "Quei manichini offendono vittime a Gaza"
Nel mirino alcune fotografie che ritraevano statue senza arti avvolte in teli bianchi, simili a corpi nei sudari. Le immagini sono state rimosse "come parte della normale procedura di aggiornamento dei contenuti", è la spiegazione ufficiale. Ma sul web cresce il numero di persone che spinge per il boicottaggio dell'azienda spagnola LEGGI
Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS
Medioriente, Blinken telefona a Gallant su aiuti e ostaggi
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto ieri una telefonata relativamente rara con il ministro della Difesa Yoav Gallant per discutere di "sforzi attivi" per garantire il rilascio degli ostaggi a Gaza e facilitare l'ingresso di maggiori aiuti umanitari nella Striscia, dice il Dipartimento di Stato, lo scrive il Times of Israel. Blinken non chiama Gallant dal 16 ottobre, secondo il Dipartimento di Stato, poichè il capo del Pentagono Lloyd Austin è il normale canale dell'amministrazione con il ministro della Difesa israeliano. Blinken ha parlato piu' spesso con il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, ma aumentare gli aiuti umanitari a Gaza è una delle priorità dell'agenda americana e il ministero Gallant ha maggiore autorità su questo sforzo.
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Usa: "Iran molto coinvolto in attacchi Houthi nel Mar Rosso"
L'Iran è "profondamente coinvolto" negli attacchi commessi dagli Houthi contro le navi nel Mar Rosso. Lo afferma la portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale Adrienne Watson. "Sappiamo che l'Iran è profondamente coinvolto nella pianificazione delle operazioni contro le navi commerciali nel Mar Rosso", ha messo in evidenza Watson.
Pentagono: "Oltre 20 Paesi in coalizione anti Houthi"
Oltre 20 Paesi hanno deciso di partecipare alla coalizione internazionale per combattere le azioni dei miliziani yemeniti Houthi contro le navi nel Mar Rosso. Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, il Maggiore Generale Pat Ryder, in una conferenza stampa. Gli Houthi stanno ''attaccando il benessere economico e la prosperità delle nazioni di tutto il mondo'', diventando di fatto ''banditi lungo l’autostrada internazionale che è il Mar Rosso'', ha detto Ryder.
Le forze della coalizione ''funzioneranno come una sorta di pattuglia autostradale, controllando il Mar Rosso e il Golfo di Aden per rispondere, e assistere se necessario, navi commerciali che transitano su questa vitale via d’acqua internazionale'', ha affermato Ryder invitando gli Houthi a cessare i loro attacchi.
Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"
Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Hamas: risoluzione Onu su Gaza è insufficiente
Hamas giudica come "un passo insufficiente" la risoluzione su Gaza votata oggi all'Onu e accusa gli Usa di aver "svuotato" il testo. "Negli ultimi cinque giorni, l'amministrazione statunitense ha lavorato per svuotare questa risoluzione della sua essenza e presentarla con questa formula debole... che sfida la volontà della comunità internazionale e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite di fermare l'aggressione di Israele contro il nostro popolo palestinese indifeso", si legge nella dichiarazione diffusa da Hamas di cui dà conto Harretz sul suo sito web citando Reuters.
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Ue: risoluzione Onu getta le basi per la fine della guerra
L'Ue accoglie "con favore" la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il testo "chiede una consegna rapida, sicura e più ampia degli aiuti alla popolazione di Gaza e getta le basi per la fine delle ostilità", scrive su X la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, evidenziando che l'Ue è "al lavoro con i partner per affrontare l'emergenza umanitaria e prepararsi già al dopo". La fornitura degli aiuti al popolo di Gaza "è ciò che l'Ue chiede", evidenzia il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, plaudendo "all'enfasi posta sulla necessità di creare le condizioni per un cessate il fuoco sostenibile".
Cina: "Risoluzione Onu è barlume di speranza"
Per ragioni a tutti note, questo progetto di risoluzione ha avuto numerose modifiche". Lo afferma il rappresentante della Cina al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Secondo lui gli aggiustamenti non soddisfano le aspettative della Cina, che però ha votato s'ì a causa della crisi umanitaria a Gaza. Secondo il rappresentante cinese la risoluzione Onu fornisce un "barlume di speranza", ma la questione è se la risoluzione possa essere attuata sul campo. Il rappresentante cinese prosegue dicendo che solo un cessate il fuoco può impedire che le cose sfuggano ulteriormente al controllo.
Cohen dopo voto Onu: "Continueremo a ispezionare aiuti"
Il ministro degli Esteri israeliano ha dichiarato che il suo Paese continuerà a ispezionare tutti gli aiuti umanitari destinati a Gaza, dopo che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha approvato una risoluzione in cui si chiede che tali aiuti vengano consegnati su "larga scala" e "senza ostacoli". "Israele continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale, ma per ragioni di sicurezza esaminerà tutta l'assistenza umanitaria a Gaza", ha scritto il ministro Eli Cohen su X (ex Twitter).