Zara, campagna ritirata dopo le proteste social: "Quei manichini offendono vittime a Gaza"

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Nel mirino alcune fotografie che ritraevano statue senza arti avvolte in teli bianchi, simili a corpi nei sudari. Le immagini sono state rimosse "come parte della normale procedura di aggiornamento dei contenuti", è la spiegazione ufficiale. Ma sul web cresce il numero di persone che spinge per il boicottaggio dell'azienda spagnola

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Zara, marchio di moda conosciuto in tutto il mondo, ha ritirato dal suo sito e dalle applicazioni una campagna pubblicitaria che ritraeva manichini con arti mancanti. La decisione è stata presa dopo l'ondata di proteste che evidenziavano nella scelta delle immagini una mancanza di rispetto per le vittime della guerra tra Israele e Hamas (GUERRA A GAZA, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Una delle immagini ritirate da Zara dopo le polemiche
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L'azienda spagnola: "Foto scattate a settembre"

Nel mirino delle polemiche sono finite alcune fotografie che ritraevano statue avvolte in teli bianchi, simili a corpi nei sudari. Le immagini sono state rimosse "come parte della normale procedura di aggiornamento dei contenuti", ha dichiarato la società madre Inditex. L'azienda spagnola non ha commentato le proteste dei clienti, ma ha detto che la collezione "Atelier" è stata concepita a luglio e le foto sono state scattate a settembre, prima degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele. Giustificazioni che non sono state considerate sufficienti da molti, a giudicare dalle centinaia di commenti di protesta apparsi sui profili social dell'azienda, divisi tra il boicottaggio di Zara e il sostegno alla causa palestinese.

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