Guerra Israele-Hamas, Netanyahu a Biden: "La guerra continuerà"
Colloquio tra il presidente Usa e il premier israeliano. Idf: ucciso responsabile fornitura armi di Hamas. Wall Street Journal: Joe Biden convinse Israele a non lanciare un attacco preventivo contro le forze di Hezbollah in Libano lo scorso 11 ottobre. Ufficio Netanyahu replica: "Falso volessimo attaccare il Libano". Hamas ha fatto sapere di aver perso i contatti con un gruppo che teneva 5 ostaggi a Gaza
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Nella sua telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Benjamin Netanyahu "ha chiarito che Israele continuerà la guerra finché tutti i suoi obiettivi non saranno raggiunti". Secondo il Wall Street Journal, Joe Biden convinse Israele a non lanciare un attacco preventivo contro le forze di Hezbollah in Libano lo scorso 11 ottobre. L'ufficio Netanyahu replica: "Falso volessimo attaccare il Libano".
Hamas ha fatto sapere che sono stati persi i contatti con un gruppo di miliziani che teneva prigionieri 5 ostaggi e di ritenere che sono stati tutti uccisi in un raid aereo israeliano. L'esercito e lo Shin Bet hanno invece fatto sapere di aver ucciso Hassan Atrash, responsabile del commercio, della manifattura e del contrabbando delle armi per Hamas.
La risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu chiede maggiori aiuti per Gaza, ma non una tregua immediata. Il testo non include neanche l'originaria frase "urgente sospensione delle ostilità".
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Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. CHI SONO
Biden a Netanyahu: necessario proteggere i civili
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la quale ha messo in evidenza la necessità di proteggere la popolazione civile a Gaza e coloro che sostengono le attività umanitarie. Il presidente americano ha anche osservato l'"importanza di consentire ai civili di spostarsi in modo sicuro dalle aree dei combattimenti" .
Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"
Il marchio sportivo non vestirà più la Nazionale israeliana di calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di non rinnovare l'accordo di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a sottolineare che la decisione è dettata da logiche finanziarie. LEGGI
L'Italia nel Mar Rosso con la fregata Virginio Fasan contro gli Houthi
Gli Stati Uniti guideranno l'operazione Prosperity Guardian per contrastare la presenza dei ribelli yemeniti nelle acque della zona del Canale di Suez, dove in risposta alla guerra a Gaza stanno attaccando da tempo imbarcazioni occidentali. Roma ha deciso che invierà una sua fregata, ma il Ministero della Difesa precisa che la mossa è nell'ambito della già esistente missione Atalanta. LA GALLERY
Guerra Israele-Hamas, cos'è e come funziona il sistema Gospel usato per colpire Gaza
L'esercito ebraico utilizza l'intelligenza artificiale per individuare e bombardare gli obbiettivi dei terroristi all'interno della Striscia. Ma dato il numero di civili palestinesi rimasti uccisi, alcuni analisti internazionali nutrono dubbi sulla sua accuratezza. IL FOCUS
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Mezzaluna rossa palestinese, 93 camion di aiuti entrati oggi nella Striscia di Gaza
Sono 93 i camion carichi di aiuti entrati oggi nella Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stata la Mezzaluna rossa palestinese. Con la Mezzaluna rossa egiziana sono arrivati attraverso il valico di Rafah 70 camion che trasportavano acqua, cibo, aiuti e materiale medico. Anche gli altri 23 camion sono entrati nella Striscia attraverso Rafah.
Idf, caccia israeliani colpiscono quartier generale Hezbollah in Libano
Caccia israeliani hanno colpito un quartier generale militare di Hezbollah in Libano in risposta agli attacchi di oggi nel nord di Israele, uno dei quali ha provocato il ferimento di un soldato. A darne notizia sono state le forze di difesa israeliane, citate da Times of Israel. L'IDF ha anche reso noto di aver effettuato bombardamenti di artiglieria in aree vicino al confine, per sventare attacchi pianificati da Hezbollah.
Biden, parlato con Netanyahu, non ho chiesto cessate fuoco
"Ho avuto una lunga conversazione con Netanyahu oggi, è stata una conversazione privata. Non ho chiesto il cessate il fuoco". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Gb, oggi "incidente" per nave nel mar Rosso
La Maritime Trade Operations (UKMTO), l'agenzia britannica che vigila sulla sicurezza maritttima, ha segnalato oggi un incidente nel mar Rosso, vicino allo stretto di Bab el-Mandeb, 45 miglia nautiche a sud-ovest di Saleef, nello Yemen. Le autorità stanno attualmente conducendo indagini.
Ehud Olmert a Sky TG24: "Israele deve fornire una visione politica"
Il governo Netanyahu e le forze di estrema destra al suo interno, ci dice l’ex premier israeliano, non vogliono il negoziato. L'INTERVISTA
La guerra Israele-Hamas tra racconto giornalistico e fake news
Il dibattito tra la direttrice di QN Agnese Pini, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Corriere della Sera Luciano Fontana e di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, sul racconto del conflitto in medioriente, nella ricerca quotidiana di un equilibrio nella narrazione dei fatti e sul rischio sempre presente della diffusione di fake news. LEGGI L'ARTICOLO
Manifestazioni contro Netanyahu in Israele
Migliaia di manifestanti sono nelle strade di Tel Aviv per chiedere le elezioni. Lo scrivono Al Jazeera e i media israeliani. Centinaia di persone sono state segnalate nella città settentrionale di Cesarea. "Una grande maggioranza pensa che quest'uomo spregevole che manda soldati in guerra ma ha paura di partecipare ai loro funerali dovrebbe tornare a casa", ha detto al quotidiano Haaretz a Cesarea Roni Neiman, il cui nipote è stato ucciso il 7 ottobre.
Idf, ampliate operazioni al sud contro tunnel Hamas
L'esercito israeliano ha ulteriormente ampliato le operazioni nel sud di Gaza, in particolare contro le infrastrutture sotterranee di Hamas. A renderlo noto è stato il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, citato da Times of Israel. "Fin dal loro ingresso nelle nuove basi di Hamas, le truppe sono impegnate in pesanti battaglie", ha aggiunto.
Nell'area di Khan Younis, l'esercito israeliano sta operando "molto intensamente" per smantellare i tunnel del gruppo terroristico palestinese. Finora le forze di terra hanno distrutto o sequestrato circa 30mila armi esplosive, tra cui missili anticarro e RPG, in tutta la Striscia di Gaza.
Nell'area dei quartieri di Daraj e Tuffah a Gaza City, le forze israeliane hanno trovato un deposito di armi in una scuola, contenente molti ordigni esplosivi, razzi e mezzi "strategici" appartenenti alle unità navali di Hamas, che secondo Hagari avrebbero potuto essere usate contro le navi della Marina israeliana.
Hamas, se Israele rivuole ostaggi fermi la guerra
Il rappresentante di Hamas a Beirut, Osama Hamdan, afferma che le dichiarazioni del gabinetto di guerra israeliano sull'"eliminazione della resistenza sono minacce vuote che esprimono solo il loro naufragio". Hamdan ha anche detto: "Non ci saranno negoziati sullo scambio di prigionieri finché non finirà l'assalto contro Gaza. Se Israele vuole recuperare vivi i suoi prigionieri, deve fermare la guerra".
Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere
Un video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'ANALISI
Ammiraglio Cavo Dragone visita la nave Vulcano
Il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha visitato il contingente della nave Vulcano della Marina Militare ormeggiata al porto di Al - Arish in Egitto dal 3 dicembre scorso per portare assistenza sanitaria ai feriti civili del conflitto Israele. L'ammiraglio ha dapprima visitato l'ospedale con capacità Role 2 dove si è intrattenuto con i pazienti, in particolare modo con la mamma della neonata Italia Ilin: "Grazie per questo dono, la nascita della piccola Ilin è un messaggio di speranza", così Cavo Dragone alla giovane palestinese. Successivamente, rivolgendosi all'equipaggio della nave e al personale sanitario, ha espresso "gratitudine per quanto state facendo" aggiungendo che "anche se ci fosse un solo paziente varrebbe comunque la pena lo sforzo che la Difesa sta facendo, i sacrIfici che voi state facendo lontani dai vostri affetti, in questo periodo di festività natalizie. Sono orgoglioso di voi come vostro Comandante e come cittadino italiano". Circa 40 tra personale specialistico sanitario delle Forze armate, medici della Fondazione Rava e colleghi di Egitto, Quatar e Yemen, operano senza sosta per garantire cure mediche, anche interventi chirurgici complessi, accompagnate sempre da una concomitante azione di decompressione psicologica per cercare di aiutare il paziente, soprattutto i più giovani, a superare il trauma della guerra e, in molti casi, anche quello derivante da menomazioni fisiche permanenti.
Netanyahu a Biden, guerra fino a raggiungere obiettivi
Nella sua telefonata di oggi con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Benjamin Netanyahu "ha chiarito che Israele continuerà la guerra finché tutti i suoi obiettivi non saranno raggiunti", tra cui il rovesciamento del gruppo terroristico Hamas e il ritorno a casa degli ostaggi tenuti dai terroristi palestinesi nella Striscia. Lo riferisce l'ufficio del premier citato dal Times of Israel. Il premier israeliano "ha espresso il suo apprezzamento per la posizione degli Stati Uniti nel Consiglio di sicurezza", riferendosi all'impedimento da parte di Washington di una richiesta vincolante delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco a Gaza.
Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed esplosivi, ecco le tattiche che vengono adottate. L'APPROFONDIMENTO
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Israele, 'a Gaza requisiti e distrutti 30 mila ordigni'
Nel corso delle operazioni terrestri i militari israeliani hanno sequestrato e distrutto a Gaza "circa 30 mila ordigni, razzi anticarro e altri razzi" di Hamas. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. "Anche oggi, nel rione Daraj-Tuffah di Gaza, all'interno di una scuola abbiamo trovato ordigni, razzi e mezzi di combattimento dell'unità navale di Hamas". Hagari ha precisato che Israele si trova ad affrontare sul terreno "una guerra lunga, che richiederà tempo".
Mar Rosso, segnalato 'attacco' nei pressi di Bab el-Mandeb
L'agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) comunica di aver ricevuto segnalazione di un "attacco - incidente" nei pressi dello Stretto di Bab el-Mandeb, a 45 miglia nautiche a sudovest di Salif, in Yemen. "Le autorità indagano", viene precisato su X, mentre per le imbarcazioni c'è l'indicazione a "transitare con cautela".
Telefonata tra Biden e Netanyahu, parlato di Gaza
Il premier Benyamin Netanyau ha parlato oggi con il presidente Usa Joe Biden. Lo riportano i media segnalando che i due hanno discusso della situazione tra Israele e Gaza.
Ufficio Netanyahu, 'falso volessimo attaccare il Libano'
Israele non voleva attaccare preventivamente il Libano l'11 ottobre e non c'è stato alcuna opera di convincimento a tal proposito del premier Benyamin Netanyahu da parte del presidente Usa Joe Biden. Lo riferisce l'ufficio del premier definendo "non corretta" l'indiscrezione riportata dal Wall Street Journal. "Già il primo giorno di guerra, Netanyahu - ha spiegato il suo ufficio - decise che Israele avrebbe prima dovuto lavorare per raggiungere una vittoria decisiva nel sud e al tempo stesso scoraggiare un attacco dal nord. Questa è stata la politica scelta dal gabinetto di guerra".
Israele, morti altri 5 soldati a Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato che nelle ultime 24 ore altri cinque soldati sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Due di essi - ha riferito il portavoce militare - sono morti in scontri avvenuti nel sud della Striscia ed un altro nel settore nord. Inoltre due soldati sono morti nella deflagrazione di un potente ordigno in cui 5 altri militari sono rimasti feriti in modo grave. Il totale dei soldati morti dall'inizio, otto settimane fa, delle operazioni terrestri è salito a 144.
Onu, accordo tra Houthi e governo Yemen per cessate il fuoco
I ribelli Houthi e il governo dello Yemen si sono impegnati a un nuovo cessate il fuoco e hanno concordato l'avvio di un processo di pace per porre fine al conflitto, ha annunciato l'inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen. A seguito di una serie di incontri in Arabia Saudita e Oman, Hans Grundberg "accoglie con favore l'impegno delle parti a un pacchetto di misure volte ad attuare un cessate il fuoco in tutto il Paese e a impegnarsi nei preparativi per la ripresa di un processo politico inclusivo sotto gli auspici delle Nazioni Unite", secondo la dichiarazione dell'Onu.
'Biden convinse Israele a non attaccare Hezbollah'
Joe Biden convinse Israele a non lanciare un attacco preventivo contro le forze di Hezbollah in Libano lo scorso 11 ottobre. Lo rivela il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli aerei israeliani erano in volo in attesa del via libera a procedere quando il presidente americano parlò con il premier Benyamin Netanyahu e gli disse di ritirarsi e di pensare alle conseguenze che l'azione avrebbe avuto. Israele aveva optato per l'attacco preventivo sulla base di informazioni di intelligence - ritenute affidabili dagli Stati Uniti - che indicavano che i combattenti di Hezbollah erano pronti ad attraversare il confine.
Idf, ucciso a Rafah responsabile forniture armi di Hamas
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso a Gaza Hassan Al Atrash, responsabile delle forniture militari per il braccio armato di Hamas, Brigate Ezzeldin al Qassam, nel corso di un raid effettuato ieri a Rafah.
I militari israeliani identificano Al Atrash come "responsabile delle forniture e della produzione di armi per Hamas, oltre che del contrabbando di armi da vari paesi verso la Striscia di Gaza" e della "fornitura di armi a terroristi" in Cisgiordania
Crosetto, mi auguro de-escalation e Onu nella Striscia
"Mi auguro che ci sia un percorso dí de-escalation a Gaza. Essendo il primo che ha capito la necessità di Israele di mostrare deterrenza, di dover reagire, il primo ad aver detto che Hamas è un'organizzazione terroristica che non doveva più trovare in nessuna parte del mondo appoggio o tolleranza, sono stato anche tra i primi a dire che andava rispettato il popolo palestinese, i civili, uomini donne e bambini. Spero si avvii un percorso di pace, che ci sia una cessazione delle armi. Ed è giusto l'Onu si faccia parte in causa, perché non c'e null'altro che l'Onu per garantire la pace e la stabilità della Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Malbork in Polonia, dove ha visitato il contingente italiano. "L'Italia - ha ricordato il ministro - è stato il primo Paese a muoversi per portare aiuti umanitari a Gaza, siamo stati i primi a immaginare una missione di aiuto. Sono contento che sulla nostra nave Vulcano sia nata una bambina palestinese come simbolo di quanto una nave militare possa rappresentare come costruzione della pace, come aiuto alle popolazioni colpite, innocenti, perchè la popolazione palestinese non ha nulla a che fare con Hamas".
Hamas, il bilancio a Gaza sale a 20.258 morti
Le autorità di Hamas hanno annunciato che il bilancio nella Striscia di Gaza è salito a 20.258 morti.
Fonti Gaza, voci di un imminente ingresso di tank da Kerem Shalom
Fonti a Gaza hanno riferito di voci - al momento senza nessuna conferma - che indicano un imminente ingresso di tank israeliani dal passo di Kerem Shalom diretti verso il cosiddetto 'Asse Filadelfia', pista che corre lungo la frontiera tra l'enclave palestinese e l'Egitto. Al tempo stesso autorità del valico palestinese di Rafah - citate da fonti sul posto - hanno smentito che Israele abbia avvisato l'Egitto dell'imminenza di un'operazione nella zona.
Hamas, 'persi i contatti con gruppo che teneva 5 ostaggi'
Hamas ha fatto sapere che sono stati persi i contatti con un gruppo di miliziani che teneva prigionieri 5 ostaggi e di ritenere che sono stati tutti uccisi in un raid aereo israeliano. Lo ha fatto sapere il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida.
Media, per Israele da Iran drone su nave Oceano indiano
Israele ritiene che il drone sparato contro una nave mercantile al largo delle coste dell'India sia stato lanciato direttamente dall'Iran. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12, senza per ora trovare conferme ufficiali. La nave cisterna per prodotti chimici e merci battente bandiera della Liberia, ha subito danni ma non ci sono state vittime, hanno detto due agenzie marittime, una delle quali ha riferito, senza conferma, che l'imbarcazione è collegata a Israele. Non c'è stata alcuna rivendicazione, ma l'attacco è solo l'utimo di una serie di raid con droni e missili da parte degli Huthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, su una rotta di navigazione vitale nel Mar Rosso, lanciata in solidarietà con Gaza.
Libano, 'altri 2 combattenti Hezbollah morti'
Gli Hezbollah libanesi confermano la morte di altri due combattenti nel sud del Libano nel contesto delle tensioni con Israele innescate dal conflitto a Gaza. Il 'Partito di Dio' dà notizia della morte dei miliziani Hasan Abdel Nabi Talis e Ali Hussain Harb senza altri dettagli.
Nelle ultime ore Israele ha riferito di operazioni contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Paese dei Cedri.
Ieri il sito israeliano di notizie Ynet riferiva di almeno 121 morti tra le fila di Hezbollah dal terribile attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele e l'avvio delle operazioni militare israeliane nella Striscia di Gaza.
Consigliere Netanyahu, 'uccisi palestinesi disarmati? Propaganda Hamas'
"Propaganda di Hamas". Così Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyhu, ha bollato la denuncia dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo cui almeno 11 palestinesi disarmati sarebbero stati uccisi a Gaza City davanti ai loro familiari lo scorso 19 dicembre.
In un'intervista a Sky News, Regev, si è rivolto alla popolazione di Gaza dicendo che un cessate il fuoco potrebbe essere concesso "domani" se Hamas acconsentisse a rilasciare i più di 100 ostaggi ancora nelle sue mani. "Siamo pronti per un'altra pausa umanitaria, come abbiamo fatto a novembre", ha precisato il consigliere di Netanyahu.
Gaza, 'almeno 18 morti in raid israeliani'
Almeno 18 persone sarebbero morte in raid israeliani sulla parte centrale di Gaza. Lo riporta la Cnn che cita fonti mediche. I corpi senza vita delle vittime sono stati portati all'Ospedale dei martiri di Al Aqsa, secondo quanto riferito dal portavoce della struttura, Khalil Al Daqran. Stando alle denunce di Daqran alla Cnn, si tratta di vittime di bombardamenti israeliani che hanno colpito le aree di Deir al-Balah e del campo profughi di Al Nusairat.
L'agenzia palestinese Wafa ha denunciato il bombardamento da parte di caccia israeliani di un'abitazione lungo la Al-Eshrin Street, a est del campo, con un bilancio di almeno 18 morti e decine di feriti.
Sirene di allarme anti razzi a nord e a sud di Israele
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a sud e a nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che in particolare a nord sono scattate a Kiryat Shmona e a Manara.
Mo: salgono a 99 i giornalisti uccisi da inizio guerra a Gaza
E' salito a 99 il numero dei giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato l'ufficio stampa del governo di Hamas sul suo canale Telegram, precisando che l'ultimo giornalista che ha perso la vita si chiamava Muhammad Khalifa ed è morto in un bombardamento israeliano che ha preso di mira l'abitazione della sua famiglia nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia.
Guterres, in 75 giorni a Gaza uccisi 136 addetti dell'Onu
In 75 giorni di guerra a Gaza sono rimasti uccisi 136 addetti delle Nazioni Unite, una cosa "mai vista" nella storia dell'Onu, secondo quanto dichiarato dal segretario generale, Antonio Guterres, sul suo account su X, che chiama le vittime "nostri colleghi". "Molti del nostro personale sono stati costretti ad abbandonare le loro case. Rendo omaggio a loro e alle migliaia di operatori umanitari che rischiano la vita nell'aiutare i civili a Gaza", scrive ancora Guterres sul suo tweet.
Fonti mediche di Gaza, '20 morti in raid su Deir al-Balah'
Fonti mediche nella Striscia di Gaza riferiscono che almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attacco compiuto stanotte nel campo di Nuseirat e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz, secondo cui i media nella dell'enclave hanno riferito questa mattina di attacchi da parte dell'Idf in diverse località lungo la Striscia, da Jabaliya nel Nord a Rafah nel Sud. A Jabalya sono stati segnalati scontri a fuoco e pesanti bombardamenti nei quartieri orientali e in diverse località, e Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che i loro uomini stavano conducendo scontri a fuoco con l'esercito israeliano.
Autorità Gaza, '76 membri di una famiglia uccisi in raid'
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l'Associated Press sul proprio sito web citando funzionari dei soccorsi dell'enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid avvenuto ieri contro un edificio della città. L'attacco "è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza, fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie e i loro cinque figli.
Iran, 'risoluzione Consiglio Sicurezza è insufficiente'
E' "insufficiente" la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvata ieri e che chiede un incremento degli aiuti per la popolazione di Gaza e "pause umanitarie", ma senza citare esplicitamente un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in una nota citata dall'agenzia Fars.
"È estremamente deplorevole che, quasi 80 giorni dopo l'inizio degli attacchi israeliani su Gaza, il governo degli Stati Uniti blocchi ancora l'approvazione di una risoluzione vincolante presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per fermare la guerra e porre fine ai crimini di guerra e al genocidio del regime sionista nella Striscia sotto assedio", ha affermato Kanani. Il portavoce ha aggiunto che l'invio di aiuti all'enclave è praticamente "impossibile" a causa dei bombardamenti israeliani in corso su Gaza.
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Gaza, colloquio telefonico tra presidenti Iran ed Egitto
Colloquio telefonico tra i presidenti di Iran ed Egitto. La situazione nella Striscia di Gaza è stata al centro della conversazione tra Ebrahim Raisi e Abdel Fattah al-Sisi, appena confermato per un terzo mandato al potere. "Nella prima conversazione telefonica (tra i leader dei due Paesi, con gli attriti che possono essere fatti risalire alla Rivoluzione Islamica del 1979), Raisi si è congratulato con al-Sisi per il nuovo mandato", ha scritto in un post su X il vice capo di gabinetto dell'ufficio di Raisi, Mohammad Jamshidi. "Hanno parlato degli sviluppi a a Gaza dell'importanza dell'unità islamica - ha aggiunto - I due presidenti hanno concordato passi tangibili per una soluzione definitiva delle questioni tra i due Paesi".
Idf e Shin Bet: '200 terroristi di Hamas arrestati la scorsa settimana'
Oltre 200 terroristi di Hamas sono stati arrestati la scorsa settimana nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito i portavoce dell'Idf e dello Shin Bet, aggiungendo che i terroristi sono stati condotti in Sraele per essere sottoposti a interrogatorio. I 200 terroristi arrestati sono soltanto una parte delle centinaia di altre persone fermate a Gaza, anch'esse arrestate perché sospettate di coinvolgimento in attività terroristiche a Gaza. In totale, sono stati interrogati più di 700 agenti di organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza.
Iran: 'Chiuderemo Mediterraneo se continuano crimini Gaza'
Un comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana ha affermato che il Mediterraneo potrebbe essere "chiuso" se gli Stati Uniti e i loro alleati continuassero a commettere "crimini" a Gaza. Lo riferisce la Reuters sul suo sito. "Dovranno aspettarsi presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altri corsi d'acqua", ha detto Mohammad Reza Naqdi, comandante dei pasdaran citato da Tasnim. L'Iran non ha accesso diretto al Mediterraneo e non è chiaro come possa tentare di chiuderlo, anche se Naqdi ha parlato di "nascita di nuove potenze di resistenza e chiusura di altre vie d'acqua".
Attacco a nave in Oceano indiano, per Israele drone partito da Iran
Israele ritiene che è partito dall'Iran il drone che nelle scorse ore ha attaccato al largo delle coste indiane una nave cisterna adibita al trasporto di prodotti chimici battente bandiera della Liberia e, secondo diverse fonti, legata allo Stato ebraico. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 12.
Lanciati razzi da Gaza contro sud Israele dopo pausa 48 ore
Alcuni razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele dopo una pausa di 48 ore. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che le sirene d'allarme sono scattate nel kibbutz di Kfar Aza, in larga parte già evacuato. Secondo testimoni locali, 4 missili intercettori hanno abbattuto i razzi. Il ritmo degli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico è rallentato significativamente nelle ultime settimane, mentre prosegue l'operazione di terra delle truppe israeliane nella Striscia di Gaza.
Usa: 'Iran profondamente coinvolto in attacchi Houthi nel Mar Rosso'
Gli Stati Uniti hanno accusato l’Iran di essere “profondamente coinvolto” negli attacchi dei ribelli Houthi contro navi commerciali nel Mar Rosso, dopo le notizie di un’altra nave mercantile affiliata a Israele colpita. Il sostegno di Teheran al gruppo ribelle yemenita include sia armi che intelligence tattica, ha affermato la Casa Bianca presentando informazioni recentemente declassificate che dimostrerebbero il coinvolgimento iraniano - negato da Teheran - negli attacchi.
Msf: 'Risoluzione Onu non risolverà crisi umanitaria, serve cessate fuoco immediato'
"La risoluzione del Consiglio di Sicurezza è dolorosamente lontana da ciò che è davvero necessario per affrontare la crisi a Gaza: un cessate il fuoco immediato e duraturo. Questa risoluzione è stata annacquata al punto che il suo impatto sulle vite dei civili sarà quasi insignificante". E' quanto afferma in una dichiarazione diffusa da Medici Senza Frontiere (Msf) la direttrice generale dell'organizzazione negli Stati Uniti, Avril Benoît, a seguito della risoluzione adottata ieri dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Gruppi per i diritti dei prigionieri: arresti in Cisgiordania sono 4.685
Le forze israeliane hanno arrestato almeno 8 palestinesi, tra cui due bambini, in Cisgiordania nel corso di raid compiuti nella notte e nella mattinata. Lo hanno reso noto la Commissione per gli affari dei detenuti e il Club dei prigionieri della Società Palestinese. I raid hanno avuto luogo in diverse città, tra cui Hebron e Jenin, hanno riferito i gruppi per i diritti dei prigionieri, aggiungendo che il numero totale di arresti effettuati dal 7 ottobre ammonta a 4.685.
Unrwa: Israele fa evacuare gente in posti non sicuri
L'ultimo ordine di evacuazione israeliano per i civili nella Striscia di Gaza centrale li costringerebbe a trasferirsi in aree "dove sono in corso attacchi aerei". Con la conclusione che ormai per la popolazione "nessun posto e' piu' sicuro". Lo ha detto l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, spiegando che nell'ordine di evacuazione emesso ieri, l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti del campo profughi di Bureij e delle aree circostanti di "partire immediatamente per la propria sicurezza" e di dirigersi verso la città di Deir al-Balah piu' a sud. "Le persone a Gaza sono persone. Non sono pezzi su una scacchiera: molti sono gia' stati sfollati piu' volte", ha scritto sui social media Thomas White, direttore di Gaza per l'agenzia.
Krajewski: 'Mi hanno raccontato l'inferno di Gaza'
Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, inviato dal Papa in Terra Santa, racconta ai media vaticani la giornata piena trascorsa ieri fra la gente e le realtà ecclesiali di Betlemme, sullo sfondo del conflitto nella Striscia: "ho parlato con alcuni giovani scampati, una ragazza ha perso dodici familiari. Abbiamo pregato addolorati ma non senza speranza", riporta Vatican News. Ci vuole un cuore grande per fare spazio al dolore e rivestirlo di speranza quando tutto - una casa, un affetto, una vita - hanno perso all'improvviso certezze e calore e una precarietà piena di paure è diventata la nuova normalità. Dopo le innumerevoli visite in zona di guerra nel teatro ucraino, per il card. Krajewski è arrivata l'ora di portare l'abbraccio e l'aiuto del Papa per il Natale sull'altro fronte che dal 7 ottobre scorso ha piombato la Striscia di Gaza e tutta la Terra Santa nell'oscurità di un'altra tragedia. Il racconto dell'inviato di Francesco ai media vaticani comincia da Betlemme, dov'è giunto alle 2 di notte per poi trovarsi già di primo mattino in ginocchio nella Basilica della Natività e cominciare subito dopo il giro della città col parroco di Gaza. "Siamo andati in tre orfanotrofi", dice, dove vengono accuditi "anche i neonati tolti dalla strada, due bambini portati proprio ieri dalle suore". Il porporato si è fermato un po' con loro per pregare insieme: "Ho lasciato anche da parte del Santo Padre un aiuto concreto per loro perché vivono con grande difficoltà". Quindi sosta per il pranzo nel seminario del Patriarcato di Betlemme, nel quale vivono 38 seminaristi. Nel pomeriggio arriva il momento di un "incontro molto difficile". Krajewski parla di quattro persone, piuttosto giovani, che sono venute a parlare con lui. Hanno avuto la sorte di uscire da Gaza prima dell'inizio dell'inferno. Perché di questo, ribadisce, si tratta lì. "Tutti i loro familiari sono rimasti. Una ragazza ha perso 12 familiari. Sono venuti per raccontare come stanno le cose, per poter dire al Santo Padre tutto l'inferno che c'è lì, che manca l'acqua, manca la corrente, che la gente che sta attorno alla chiesa sono quasi 600 persone". Abbiamo pregato insieme, aggiunge, "certo molto addolorati ma non senza speranza". Un'intera giornata trascorsa nella terra dove Gesù è nato e dove oggi si transita col contagocce e sotto stretto controllo. "Potevamo entrare da una parte, l'unica entrata, perché i palestinesi non possono uscire da Betlemme, devono stare in città". Domani, dice il cardinale Krajewski, "vedremo dove possiamo andare a sostenere le varie comunità religiose, i sacerdoti che operano in questa situazione molto difficile". Riferisce di aver incontrato anche il vescovo greco-cattolico: "Abbiamo parlato di come possiamo aumentare gli aiuti". Perché nel Natale senza luci di quest'anno la luce che scalda e indica una direzione è solo quella della prossimità.
Msf: 'Risoluzione non risolve crisi Gaza, serve stop alle armi'
La nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "è dolorosamente lontana da ciò che è davvero necessario per affrontare la crisi umanitaria a Gaza", per la quale serve invece "un cessate il fuoco immediato e duraturo": lo scrive in un comunicato l'organizzazione umanitaria internazionale Medici senza Frontiere (Msf), secondo la quale "questa risoluzione annacquata avrà un impatto quasi insignificante sulla vita dei civili". "Il modo in cui Israele sta portando avanti questa guerra, con il sostegno degli Stati Uniti, sta causando morti e sofferenze enormi tra i civili palestinesi ed è incoerente con le norme e le leggi internazionali. Anche la guerra ha delle regole", scrive Avril Benoit, direttrice generale di Msf negli Stati Uniti. "È impensabile che nel bel mezzo di un disastro umanitario senza limiti, in cui ogni minuto conta, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbia trascorso giorni senza trovare un accordo su qualcosa che avrebbe dovuto essere stabilito fin dall'inizio di questa crisi: garantire un rapido flusso di aiuti umanitari e fornire assistenza sicura e senza ostacoli a Gaza".
Pasdaran minacciano: 'Chiuderemo accesso a Mar Mediterraneo'
I Guardiani della Rivoluzione dell'Iran hanno minacciato di chiudere lo Stretto di Gibilterra e l'accesso al Mediterraneo in risposta ai "crimini" commessi dagli Stati Uniti e Israele a Gaza. "Questa non è solo retorica. Si aspettino presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altre vie d'acqua", ha affermato il generale di brigata Mohammad Reza Naqdi, citato dai media della Repubblica islamica. Le minacce dei Pasdaran seguono gli attacchi nel Mar Rosso condotti dallo Yemen dai loro alleati Houthi contro le navi legate a Israele.
Autorità Gaza. '76 membri di una famiglia uccisi in raid'
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l'Associated Press sul proprio sito web citando funzionari dei soccorsi dell'enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid avvenuto ieri contro un edificio della città. L'attacco "è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas", ha detto Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza, fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie e i loro cinque figli.
Guterres: '136 colleghi Onu uccisi, qualcosa mai visto prima'
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha reso omaggio ai 136 lavoratori delle Nazioni Unite uccisi a Gaza negli ultimi 75 giorni, definendo il massacro "qualcosa che non abbiamo mai visto nella storia delle Nazioni Unite". In una dichiarazione su X, Guterres ha affermato che la maggior parte dei lavoratori delle Nazioni Unite a Gaza sono stati "costretti a lasciare le proprie case. Rendo omaggio a loro e alle migliaia di operatori umanitari che rischiano la vita mentre sostengono i civili a Gaza”. La dichiarazione del Segretario generale giunge all'indomani dell'annuncio dell'amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), Achim Steiner, della morte del lavoratore interinale Issam Al Mughrabi insieme a sua moglie e cinque figli, colpiti ieri da un attacco aereo israeliano nella città di Gaza.
Fonti mediche di Gaza, '20 morti in raid su Deir al-Balah' ++
Fonti mediche nella Striscia di Gaza riferiscono che almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attacco compiuto stanotte nel campo di Nuseirat e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz, secondo cui i media nella dell'enclave hanno riferito questa mattina di attacchi da parte dell'Idf in diverse località lungo la Striscia, da Jabaliya nel Nord a Rafah nel Sud. A Jabalya sono stati segnalati scontri a fuoco e pesanti bombardamenti nei quartieri orientali e in diverse località, e Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che i loro uomini stavano conducendo scontri a fuoco con l'esercito israeliano.
Israele: 'Attaccati obiettivi degli Hezbollah in Libano'
L'esercito israeliano ha colpito durante la notte scorsa e questa mattina "diversi obiettivi terroristici di Hezbollah, tra cui infrastrutture operative, infrastrutture terroristiche e un complesso militare". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "l'Idf ha attaccato anche con l'artiglieria in territorio libanese".
Drone colpisce nave al largo delle coste dell'India
Un drone ha colpito una nave commerciale nell'Oceano Indiano, provocando danni ma nessun ferito. Lo hanno riferito due agenzie marittime, una delle quali ha affermato che la nave era collegata a Israele. L'attacco al largo delle coste dell'India, non rivendicato immediatamente, ha provocato un incendio a bordo, secondo la società britannica Ambrey, responsabile delle operazioni commerciali marittime e della sicurezza marittima del Regno Unito, la quale ha affermato che "la petroliera battente bandiera liberiana era affiliata a Israele".
Save the Children: 'Risoluzione Onu non è sufficiente'
"Qualsiasi proposta diversa da un cessate il fuoco definitivo servirà, nella migliore delle ipotesi, solo a rallentare il continuo sprofondare dei bambini di Gaza verso ulteriori inimmaginabili sofferenze, fatte di morte, malattie e l'approssimarsi della carestia". Lo ha dichiarato Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori Palestinesi. "Mentre il Consiglio deliberava per giorni questa settimana, i bambini continuavano ad essere uccisi. I bambini non possono continuare a pagare il prezzo di una politica sbagliata. Al punto in cui si è arrivati, qualsiasi cosa che non sia un cessate il fuoco immediato e definitivo non è sufficiente", ha aggiunto.
Medioriente, Khamenei: risoluzione Consiglio Sicurezza? Usa spudorati
Gli Stati Uniti hanno agito "spudoratamente" in sede di Consiglio di Sicurezza Onu. Lo ha dichiarato la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, all'indomani dell'approvazione della risoluzione su Gaza che, a suo dire, ha fatto "cadere il velo" mostrando il vero volto dell'Occidente. La risoluzione, infatti, pur chiedendo di consentire "un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli" degli aiuti a Gaza non menziona un cessate il fuoco immediato. "La grande vittoria della Nazione palestinese è che ha screditato l'Occidente e l'America e le loro false rivendicazioni sui diritti umani", ha affermato l'ayatollah durante un incontro pubblico, secondo quanto riporta il sito di Press Tv. "Oggi nessuno al mondo ritiene diversi il regime sionista, l'America e l'Inghilterra", ha aggiunto.
Khamenei: 'Regime sionista sarà sradicato dalla terra'
"Senza dubbio la vittoria arriderà al fronte virtuoso. Senza dubbio il regime sionista usurpatore sarà sradicato dalla terra". Lo ha dichiarato la Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, riferendosi al conflitto tra Israele e Hamas, secondo quanto riporta Press Tv.
Medioriente, Israele ordina evacuazione a Deir al-Balah. Unrwa: colpite 150.000 persone'
Oltre 150.000 persone sono colpite dagli ultimi ordini di evacuazione israeliani di trasferirsi dal centro di Gaza a Deir al-Balah, "per estendere l'operazione militare in corso". Lo ha scritto su X il direttore degli Affari dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) Thomas White, aggiungendo che l'area di destinazione "è già sopraffatta, inclusi i rifugi dell’Unrwa".
Medioriente, Lega Araba: risoluzione Onu arriva tardi e non prevede cessate il fuoco
Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, ha criticato la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu ritenendola ancora lontana dall'obiettivo auspicato di un cessate il fuoco permanente, sottolineando che il ritardo nella sua adozione abbia causato un grave danno agli abitanti di Gaza. "L'adozione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla fornitura di aiuti alla Striscia di Gaza è arrivata in ritardo ed è ancora lontana da ciò che si prevede di ottenere, ovvero un cessate il fuoco completo", ha affermato in una dichiarazione citata dall'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
Medioriente, delegazione palestinese della Jihad islamica in arrivo al Cairo
Una delegazione della Jihad islamica palestinese dovrebbe arrivare oggi al Cairo. Lo riferisce l'Autorità israeliana per le telecomunicazioni. All'inizio della settimana, un funzionario del gruppo aveva spiegato che la visita era stata pianificata per discutere le modalità per fermare la guerra a Gaza e un nuovo accordo per liberare i restanti prigionieri all'interno della Striscia. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh è arrivato mercoledì nella capitale egiziana per intrattenere colloqui con le autorità egiziane. Funzionari di Hamas hanno ripetutamente affermato che non ci sarà alcun accordo senza un cessate il fuoco permanente, condizione che Israele ha escluso.
Medioriente, Idf: uccisi decine miliziani Hamas in imboscata sud Gaza
Decine di miliziani di Hamas sono stati uccisi in un'imboscata condotta dalle truppe della brigata di riserva Yiftah durante le operazioni di terra nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf), precisando in una nota che i militari dello Stato ebraico hanno aperto il fuoco in modo ingannevole attirando decine di uomini armati in un edificio utilizzato da Hamas come centro di comando. L'edificio è stato poi bombardato da un jet.
Medioriente, Guterres: nulla giustifica terrorismo Hamas del 7 ottobre
Niente può giustificare i terribili attacchi terroristici lanciati da Hamas il 7 ottobre, o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi". Lo ha detto su X - ripreso dai media israeliani - il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aggiungendo di ribadire il suo appello "affinché tutti gli ostaggi rimasti siano rilasciati immediatamente e senza condizioni". L'intervento di Guterres ha fatto seguito alla Risoluzione sugli aiuti umanitari a Gaza votata ieri in Consiglio di sicurezza al Palazzo di Vetro, nella quale non c'era menzione alcuna di condanna nei confronti dell'attacco terroristico di Hamas.
Medioriente, Israele: esercito continua operazioni a Gaza centro e nord
L'esercito israeliano continua ad operare nel centro, nel sud e nel nord della Striscia di Gaza. Secondo il portavoce militare, nel corso di un'operazione nel sobborgo di Bakshi di Gaza City, è stato scoperto "un deposito di armi nascosto in scatole di giocattoli di una scuola materna". Sono stati sequestrati "decine di colpi di mortaio, elmetti e lancia granate". A sud di Gaza City, nel sobborgo di Issa - secondo la stessa fonte - aerei israeliani e forze di terra hanno "eliminato decine di terroristi". Operazioni anche nel campo profughi di Shati, nel nord dell'enclave palestinese, dove "sono stati uccisi tre terroristi".
Idf: imboscata in Sud Gaza, uccisi numerosi membri Hamas
Durante le operazioni di terra nella parte meridionale di Gaza City, le truppe israeliane della Brigata della Riserva di Yiftah hanno effettuato un'imboscata contro Hamas, provocando la morte di dozzine di agenti terroristici che si stavano preparando ad attaccare le truppe. Lo rende noto Idf secondo quanto riporta Times of Israel. Altri edifici identificati dalla brigata come utilizzati da Hamas nell'area sono stati colpiti da aerei, aggiunge l'esercito.
Medioriente, al Jazeera: pesanti bombardamenti a Jabalia
Le forze israeliane stanno cercando di avanzare nella città di Jabalia da ovest e da est e hanno interrotto tutte le linee di comunicazione nella regione. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che ci sono stati pesanti bombardamenti israeliani sulla zona di al-Jarn dell'insediamento.
Medioriente, Oms: cessate il fuoco immediato a Gaza è requisito più urgente
Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che, pur accogliendo con favore la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un aumento graduale degli aiuti a Gaza, ha affermato che un “cessate il fuoco immediato” è il “requisito più urgente”. "Il bilancio devastante della guerra finora non può essere ignorato, inclusa la perdita di oltre 20.000 vite umane, soprattutto donne e bambini, e oltre 53.000 feriti", ha scritto su X. “Incombe in maniera enorme la minaccia della fame, della carestia e della diffusione delle malattie”.
Medioriente, Guterres: ostaggi vengano rilasciati immediatamente e incondizionatamente
Nulla può giustificare gli orribili attacchi terroristici lanciati da Hamas il 7 ottobre o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi". Lo ha scritto su X il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, chiedendo che "tutti gli ostaggi rimanenti vengano rilasciati immediatamente e incondizionatamente”.
Biden chiama Sa'nchez per nuovo mandato e discutono crisi Gaza
Il premier spagnolo Pedro Sa'nchez ha ricevuto una telefonata del presidente americano Joe Biden. Biden si è congratuato con Sa'nchez, e durante il colloquio è stata anche affrontata anche la "drammatica situazione" a Gaza. Il premier spagnolo racconta in un post del suo profilo su X che Biden, dopo essersi felicitato per la sua investitura a capo del nuovo governo a novembre, ha ribadito la sua volontà di continuare nella cooperazione tra Usa e il suo "socio strategico, alleato e amico" Spagna in questa nuova legislatura. "Abbiamo affrontato la drammatica situazione di Gaza e ho seguito la sua disponibilita' per trovare una soluzione politica che renda possibile la coesistenza di uno Stato della Palestina e di uno Stato di Israele in pace e sicurezza", spiega Sa'nchez. "Condividiamo la necessita' di mantenere ferma l'unità trasatlantica", aggiunge. Anche la Casa Bianca rende noti i termini della telefonata. "Il presidente Biden si è congratulato con il presidente Sa'nchez per il nuovo mandato - si legge in un comunicato - e ha evidenziato la lunga amicizia tra gli Stati uniti e la Spagna, comprsala stretta cooperazione in difesa e sicurezza". Secondo Washington, entrambi i leader hanno affrontato gli ultimi avvenimenti della guerra tra Israele e Hama's, e si sono impegnati a "continuare a facilitare consegna di aiuti umanitari vitali per i civili di Gaza". Allo stesso modo hanno sottolineato "l'importanza di evitare che il conflitto si espanda nella regione" e hanno condannato " gli attacchi dei ribelli huti'es dello Yemen contro le navi commerciali del Mar Rosso".
Medioriente, segnalati attacchi aerei israeliani nel sud del Libano
L'aeronautica israeliana sta effettuando attacchi nell'area di Kafr Kila, nel Libano meridionale, nel contesto dei combattimenti in corso lungo il confine. Non ci sono ancora conferme immediate da parte dei militari. Lo scrive il Times of Israel.
Medioriente, Commissione Ue stanzia oltre 118 mln di euro per Autorità palestinese
La Commissione europea ha adottato un pacchetto di assistenza da 118,4 milioni di euro a sostegno dell'Autorità palestinese nell'ambito dello stanziamento annuale per la Palestina del 2023. Lo ha reso noto la Commissione in un comunicato stampa. Attraverso il meccanismo Pegase dell'Ue, la nuova assistenza finanziaria adottata contribuirà al pagamento degli stipendi e delle pensioni dei funzionari pubblici in Cisgiordania, alle prestazioni sociali per le famiglie vulnerabili mediante il programma di trasferimento monetario in Cisgiordania e a Gaza, al pagamento dei trasferimenti ad ospedali di Gerusalemme Est e al sostegno della capacità amministrativa e tecnica delle istituzioni dell'Autorità palestinese. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "La situazione a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, è molto preoccupante. Abbiamo già quadruplicato l’assistenza umanitaria a Gaza. Dopo un attento riesame dei nostri fondi, annunciamo anche un aiuto indispensabile per l'Autorità palestinese. L'UE rimane il principale donatore internazionale di aiuti ai palestinesi e stiamo già riflettendo su una più ampia serie di misure a medio termine per il prossimo anno allo scopo di contribuire alla stabilità economica e politica di Gaza e della Cisgiordania, una volta che le condizioni lo consentiranno sul campo, nell'ambito degli sforzi internazionali più ampi volti a ristabilire una soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati."