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Guerra Israele-Hamas, Tel Aviv: "Tank entrati a Khan Yunis, nel Sud di Gaza"

©Getty

Il ministro della Difesa israelinano, Yoav Gallan, ha confermato l'inizio delle operazioni di terra. L'agenzia palestinese Wafa riferisce che "almeno 50 cittadini sono stati uccisi e centinaia feriti" in due diversi attacchi di aerei israeliani "su due scuole". Le famiglie degli ostaggi a Netanyahu: "Riprendere subito i negoziati". Poi annunciato che aumenteranno le proteste se la richiesta non sarà accolta. Il presidente risponde: "Mercoledì un incontro"

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'L'esercito ha cominciato ad operare nel sud della Striscia di Gaza. Il destino dei terroristi dei battaglioni di Hamas sarà lo stesso di quelli al nord, se non peggio. Continueremo fino alla vittoria', ha detto il ministro della Difesa di Israele Gallant. Sono 200, secondo l'esercito, gli obiettivi di Hamas colpiti'. Continuano le evacuazioni degli sfollati. La presidente della Croce Rossa Spoljaric: 'La sofferenza della gente a Gaza è intollerabile'. Secondo il portavoce del ministero della Sanità a Gaza, controllato da Hamas, dal 7 ottobre il numero delle vittime è salito a 15.899, di cui il 70% sono bambini e donne.



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Erdogan su Netanyahu: "Sarà processato per i crimini di guerra a Gaza"

Il presidente turco attacca ancora il premier israeliano: "Andrà  processato come Milosevic" e lancia un appello all'unione del mondo  islamico contro le mire espansionistiche in Cisgiordania dello Stato di  Israele. LEGGI L'ARTICOLO

Israele, morto Jonathan Samerano dj del rave rapito da Hamas il 7 ottobre

Il dj israeliano aveva 21 anni. Era fuggito nel vicino Kibbutz dove era  stato ferito e preso in ostaggio. "Aveva tanti sogni" dichiarano i  genitori della giovane vittima. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A  bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse     salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli     effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area  e    speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della   Difesa   Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai   palestinesi".  L'APPROFONDIMENTO

Oms: Israele chiede di svuotare nostri magazzini a Gaza sud

"Oggi l'Oms ha ricevuto notifica dalle forze di difesa israeliane di rimuovere le nostre forniture dai due magazzini medici nel sud di Gaza entro 24 ore, poiché le operazioni di terra li renderanno inutilizzabili": Lo ha reso noto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus su X. "Facciamo appello a Israele affinché ritiri l'ordine e adotti ogni misura possibile per proteggere i civili e le infrastrutture civili, compresi ospedali e strutture umanitarie". 

Robot localizzatori e gel esplosivo: così l'Idf distrugge i tunnel sotto Gaza

Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell'attaccare    le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei    terroristi, in  quella rete di cunicoli costruiti    sottoterra, a una profondità che va  dai 20 agli 80 metri circa. Tra    pericoli, nuove e vecchie tecnologie ed  esplosivi, ecco le tattiche   che  vengono adottate. LE COSE DA SAPERE

Che cos'è il Captagon, la droga usata dai commando di Hamas che annulla la paura

"È  un prodotto che dà forte eccitazione, composto da anfetamina e     caffeina in dosi elevate, spinge a sentirsi più forti e toglie la     paura", spiega Silvio Garattini, fondatore e direttore dell'Istituto     farmacologico Mario Negri di Milano LEGGI L'ARTICOLO

Video choc, israeliana in ostaggio portata via con la forza

Una donna che oppone resistenza ai suoi assalitori, prima di essere portata via: le drammatiche immagini sono contenute in un video diffuso in Israele che mostra la 40enne Amit Soussana, presa in ostaggio dai miliziani di Hamas, nel giorno dell'attacco del 7 ottobre. Nel video la donna si trova in una zona desertica. Si vede che tenta di opporsi ai suoi aggressori, in sette, tutti a volto scoperto, uno dei quali poi la prende di peso e la trascina via. Si nascondeva nell'armadio di casa sua quando era stata presa prigioniera. Soussana - riferisce il Times of Israel - ha accettato di pubblicizzare il filmato dopo il suo rilascio, il 30 novembre, nell'ultimo gruppo di ostaggi liberati come parte dell'accordo di tregua durato una settimana. Il video è stato trasmesso per la prima volta sui notiziari di Canale 12.

Guerra Israele-Hamas, l'attacco del 7 ottobre: tutto quello che non possiamo vedere

Un  video di 45 minuti con tutto ciò che non è stato mostrato il giorno   dell'attacco di Hamas a Israele. Il bilancio, dopo 40 giorni, ancora è   impreciso: oltre 1200 morti, circa 240 ostaggi. E una data che per   Israele ha il sapore dell’11 settembre americano. L'APPROFONDIMENTO

A Rafah 760 persone in fuga da Gaza in Egitto

Si intensificano al valico egiziano di Rafah gli arrivi da Gaza, a fronte dell'intensificarsi del conflitto tra Israele e Hamas. Oggi dalla Striscia sono uscite 760 persone: 396 di varie nazionalità, la maggioranza statunitensi, 41 egiziani, 60 feriti e i loro accompagnatori. Secondo fonti della sicurezza, sul lato egiziano di Rafah sono arrivati ;;anche 163 palestinesi con permesso di soggiorno in altri Paesi. Ieri le persone in uscita dalla Striscia erano state 860, in gran parte cittadini con doppia nazionalità. Verso Gaza sono invece entrati 15 membri di organizzazioni internazionali, 2 cisterne con 130 mila litri di gasolio e una cisterna con gas da cucina.

Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele

Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i    prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si    adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO

"Razzo Hamas colpì base Israele con missili a capacità nucleare"

Un razzo lanciato probabilmente lanciato dai militanti di Hamas durante l'attacco del 7 ottobre contro Israele ha colpito una base militare israeliana dove, secondo gli esperti, sono basati molti dei missili con capacità nucleare del paese. Lo scrive il New York Times sulla base di una analisi visiva delle conseguenze dell'attacco condotta da un proprio team ad hoc. Benche' i missili non siano stati colpiti, l'impatto del razzo, nella base di Sdot Micha, nella zona centrale di Israele, ha scatenato un incendio che si è avvicinato ai depositi di missili e ad altri armamenti sensibili. Israele non ha mai riconosciuto l'esistenza del suo arsenale nucleare, anche se 'talpe' israeliane, funzionari statunitensi e analisti di immagini satellitari concordano tutti sul fatto che il paese possiede almeno un piccolo numero di armi nucleari. Hans Kristensen, direttore del Nuclear Information Project della Federation of American Scientists, ha detto al Times che stima che nella base ci siano molto probabilmente dai 25 ai 50 lanciatori di missili Jericho con capacità nucleare. Secondo esperti e documenti declassificati del governo statunitense, i missili Jericho di Israele sono equipaggiati per trasportare testate nucleari. Ma le testate molto probabilmente sono conservate in un luogo separato lontano dalla base e quindi non sono state minacciate durante l'attacco, ha osservato Kristensen, che ha studiato la base.

Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve

Ripercorriamo,   attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla  genesi negli anni    del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95  che    rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di     arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione  israeliana    della Striscia di Gaza nel '67 LE MAPPE

Usa: troppi civili innocenti sono stati uccisi a Gaza

"Troppi civili innocenti sono stati uccisi a Gaza". Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa, ribadendo che per gli Stati Uniti "la protezione dei civili in base alle leggi di guerra è fondamentale e deve essere rispettata".

Comunicazioni telefoniche e internet saltate in tutta Gaza

La principale compagnia di telecomunicazioni della Striscia di Gaza ha dichiarato che i servizi di telefonia mobile e le connessioni Internet sono stati interrotti in tutto il territorio palestinese. "Siamo spiacenti di annunciare che tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza sono andati perduti a causa dell'interruzione delle principali linee in fibra dal lato israeliano", ha affermato PalTel in un messaggio sui social media. "Gaza è... di nuovo oscurata".

Guerra Hamas-Israele, Etgar Keret: il 7 ottobre ha rafforzato gli estremismi

Si  è sempre definito un uomo di sinistra, un pacifista e attivista, lo    scrittore e regista Etgar Keret, è tra gli intellettuali più eclettici  e   innovativi della sua generazione in Israele. Oggi, mentre  attraversa  il  suo Paese per leggere ai bambini sopravvissuti alla  mattanza del  gruppo  terroristico palestinese Hamas, che il 7 ottobre  ha ucciso circa  1400  persone e sequestrato quasi 250 israeliani, Keret  a Sky Tg24  racconta  come quel giorno abbia cambiato “la prospettiva  di ognuno” e  come “gli  effetti collaterali” siano stati l’ingigantire  da entrambi le  parti del  divario gli estremismi. L'INTERVISTA

Guterres: "Allarmato per la ripresa delle ostilità a Gaza"

Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, è "estremamente allarmato per la ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas a Gaza, e invita tutte le parti a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario". In una nota del portavoce, le Nazioni Unite continuano a fare appello alle forze israeliane affinché "evitino azioni che potrebbero esacerbare la già catastrofica situazione umanitaria a Gaza". Guterres ribadisce la "necessità di un flusso di aiuti umanitari continuo e senza ostacoli, oltre all'appello per un cessate il fuoco umanitario duraturo e il rilascio immediato degli ostaggi rimasti".

Reporter Cnn: "Nove parenti uccisi e la mia casa distrutta a Gaza"

Per settimane, il reporter della Cnn Ibrahim Dahman, 36 anni, ha raccontato da Gaza degli attacchi israeliani sulla Striscia dopo il 7 ottobre. Dopo quasi un mese, Dahman è fuggito in Egitto con la sua giovane famiglia. Ieri ha saputo che almeno nove parenti intrappolati nel nord dell'enclave sono stati uccisi in un attacco contro l'abitazione di sua zia. E la sua casa d'infanzia a Gaza City è stata distrutta in un altro raid contro un edificio vicino. "Non potrò mai dimenticare ogni pietra e ogni angolo della casa in cui sono nato e cresciuto e in cui sono nati i miei figli", ha raccontato il giornalista, dopo aver saputo della morte dei suoi cari, quando su una chat sono arrivati messaggi secondo cui un attacco israeliano aveva colpito direttamente l'edificio dove vivevano i suoi parenti a Beit Lahia, uccidendo suo zio e la moglie dello zio, la figlia e due nipoti, insieme a sua zia, suo marito e due figli. Almeno altri due parenti sono in condizioni critiche, e altri sono ancora sepolti sotto le macerie. "Erano persone estremamente pacifiche e semplici, la loro intera vita era dedicata esclusivamente al lavoro e alla crescita dei propri figli e figlie", ha detto Dahman. "Non hanno alcuna affiliazione con alcuna organizzazione o gruppo". Un video pubblicato sui social media mostra le conseguenze dell'esplosione che ha ucciso i familiari di Dahman. Si può vedere il fumo salire dall'edificio ridotto alle macerie. Solo due giorni fa, lo zio di Dahman, che lavorava in Israele, si era trasferito con la famiglia a casa di sua sorella dalla loro abitazione nella zona di Sheik Zayed, nel nord di Gaza, dopo che lì i bombardamenti si erano intensificati. La zia di Dahman era malata di cancro. Poco prima di apprendere della morte della sua famiglia, il fratello di Dahman lo aveva chiamato per dirgli che la sua casa a Gaza City era stata distrutta in un bombardamento. "Lì avevo lasciato tutti i miei ricordi, le mie cose. Ora sono andati perduti sotto le macerie".

Usa apprezzano "progresso" di Israele su obiettivi Gaza

Gli Stati Uniti apprezzano i "progressi" delle forze armate israeliane che hanno circoscritto gli obiettivi nell'offensiva sulla Striscia di Gaza e rinnovano l'appello per risparmiare i civili. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha elogiato Israele: "Avevamo detto che dovevano fare ulteriori passi per proteggere i civili", ha spiegato Miller ai giornalisti, comparando la campagna nella parte meridionale della Striscia con quella già condotta nel nord. L'auspicio è che "il numero di persone evacuate sarà minore". Miller ha anche auspicato che venga rispettata la raccomandazione americana di consentire maggiori rifornimenti di carburante nella Striscia rispetto a quanti ce ne sono stati durante la tregua umanitaria dei giorni scorsi.

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