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Guerra Israele–Hamas, Delegazione Hamas a Mosca. Tank israeliani a nord di Gaza. LIVE

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Guerra in Medioriente, a Gaza oltre 6mila morti
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Guerra in Medioriente, a Gaza oltre 6mila morti
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Rappresentanti di Hamas si sono recati a Mosca, lo conferma la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. L'esercito israeliano ha compiuto con tank e fanteria dei "blitz mirati" nel nord di Gaza, dove avrebbe "localizzato e colpito numerosi terroristi". Il raid all'interno della Striscia è il primo del genere dall'avvio delle ostilità. Un portavoce di Hamas ha affermato che circa 50 ostaggi sono morti sotto i bombardamenti israeliani. Lo riferisce la Bbc, sottolineando di non poter verificare

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Rappresentanti di Hamas si sono recati a Mosca, come confermato dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. 

L'esercito israeliano, intanto, ha compiuto con tank e fanteria dei "blitz mirati" nel nord di Gaza, dove avrebbe "localizzato e colpito numerosi terroristi". Il raid all'interno della Striscia è il primo del genere dall'avvio delle ostilità. 

Un portavoce di Hamas ha affermato che circa 50 ostaggi sono morti sotto i bombardamenti israeliani. Lo riferisce la Bbc, sottolineando però di non poter verificare la notizia.

"L'invasione di terra a Gaza ci sarà - ha annunciato il premier israeliano Netanyahu - non si sa quando e come, ma avverrà". A suo dire l'unica via per eliminare Hamas e liberare gli ostaggi è entrare nell'enclave palestinese. 

"Credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare concretezza e tempistica alla questione palestinese. Dare maggiore peso all'Autorità nazionale palestinese. Questo è un ruolo che l'Europa può giocare". Così Giorgia Meloni arrivando al consiglio straordinario europeo a Bruxelles.



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Israele, perché il Qatar può essere decisivo nella liberazione degli ostaggi di Hamas

Il piccolo emirato del Golfo Persico è un alleato importante degli Stati Uniti ma vanta un’influenza crescente nel mondo arabo grazie a decenni di finanziamenti. Il successo della trattativa per il rilascio delle due cittadine statunitensi Judith e Natalie Raanan e di due donne israeliane sembra preludere ad un ruolo centrale di Doha per risolvere la crisi degli altri ostaggi. I DETTAGLI

Medioriente, quanto è potente l’arsenale di razzi e missili di Hezbollah?

Gli analisti considerano l’organizzazione vicina ad Hamas l’entità più armata al mondo fra quelle che non sono uno Stato: secondo il ministero della Difesa israeliano potrebbe sostenere fino a 1.500 lanci di razzi o missili al giorno. Anche di questo si è parlato in una puntata di “Numeri”, programma di approfondimento di Sky TG24. I DATI

Medioriente, Iran all'Onu: se a Gaza continuano, Usa non risparmiati

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha avvertito gli Stati Uniti che se la ritorsione di Israele contro Gaza non finira', gli Stati Uniti "non saranno risparmiati da questo fuoco". Il ministro ha affermato che Hamas e' pronto a rilasciare i suoi ostaggi civili, ma il mondo dovrebbe sollecitare il rilascio di migliaia di palestinesi nelle carceri israeliane.

"Non accogliamo con favore l'espansione della guerra nella

regione. Ma se il genocidio a Gaza continua, non saranno

risparmiati da questo fuoco", ha detto Amir-Abdollahian,

rivolgendosi ai leader americani.

Nili, cosa sono le forze speciali formate da Israele per distruggere i capi di Hamas

Il nuovo gruppo formato da membri selezionati dei due servizi segreti Shin Bet e Mossad ha come scopo l’uccisione degli autori del massacro del 7 ottobre scorso e dei leader di Nukbha, le forze speciali delle Brigate Ezzedin al-Qassam. COSA SAPERE

Guerra a Gaza, perché Israele non entra (ancora) nella Striscia?

Israele minaccia tutti i giorni di entrare a Gaza. L’esercito di Tel Aviv cinge di assedio la Striscia, per tre lati dal loro territorio, mentre il confine egiziano si apre solo raramente per gli aiuti umanitari, ma non è certamente una via di fuga per Hamas. Eppure, qualcosa non torna. Perché Israele è incerta su come proseguire? Perché, non è ancora entrata a Gaza? Le ragioni sono diverse e complesse. IL PUNTO

Medioriente, Hamas: abbiamo bisogno di più da parte di Hezbollah

La Casa Bianca sosterrà ''pause umanitarie'' nella guerra tra Israele e Hamas per Gaza. Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, si tratta di ''pause sul campo di battaglia localizzate, temporanee e specifiche in modo che l'assistenza umanitaria arrivi alla popolazione che ne ha bisogno o che le persone possano lasciare la zona in relativa sicurezza''. Kirby sottolinea che ''pensiamo che sia un'idea da esplorare'' e che le pause potrebbero durare ''ore'' o ''giorni''. Kirby ha spiegato che non si riferisce al ''cessate il fuoco'' chiesto dal Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e da diversi governi. 

Gaza, da dove arrivano i numeri dei morti e perché è difficile verificarli

I media di tutto il mondo fanno riferimento al bollettino quotidiano rilasciato dal Ministero della Salute di Gaza per dare le cifre delle vittime del conflitto in corso: quello del 25 ottobre parlava di 6.546 palestinesi che hanno perso la vita in 19 giorni. Tra l'impossibilità per i giornalisti internazionali di entrare nella Striscia e le difficoltà che incontrano i reporter lì stanziati, non esistono altre fonti ufficiali a cui guardare. L'APPROFONDIMENTO

Medioriente, in arrivo 900 soldati Usa ma non vanno in Israele

Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, afferma che circa 900 soldati statunitensi sono in arrivo o in viaggio verso il Medio Oriente - ma non verso Israele - come parte degli "sforzi per scoraggiare un conflitto più ampio e rafforzare ulteriormente le nostre capacita' di protezione militare". In un briefing afferma inoltre che gli Stati Uniti intendono trasferire due batterie Iron Dome in Israele.

Gaza, le immagini satellitari delle città prima e dopo gli attacchi israeliani

Continuano i raid delle forze israeliane nella Striscia di Gaza, in preparazione dell’attacco di terra volto a colpire le strutture di Hamas. Maxar Technologies ha scattato alcune foto satellitari prima e dopo l’inizio del conflitto, per mostrare cos'è accaduto nelle città palestinesi. LE FOTO

Striscia di Gaza, Erdogan telefona al Papa: "In corso un massacro"

Durante il colloquio, il presidente turco ha anche criticato la mancanza di indignazione da parte della comunità internazionale rispetto agli attacchi contro la Striscia. LA TELEFONATA

Erdogan

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Idf: eliminata cellula terroristica nel sud del Libano

Le Forze di difesa israeliana hanno annunciato di aver eliminato una ''cellula terroristica'' che cercava di lanciare razzi dal sud del Libano verso Israele. L'artiglieria israeliana ha colpito diversi villaggi vicino al confine e ha provocato un incendio vicino ad Aita al-Shaab.

Massiccia raffica di razzi sul centro di Israele, Tel Aviv compresa

Una massiccia raffica di razzi sono stati lanciati da Hamas sul centro di Israele, compresa Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel.  Le sirene dei raid aerei hanno suonato in tutto il centro di Israele, tra cui Tel Aviv, Bnei Brak, Petah Tikva, Lod, Rishon Lezion, Holon, Rehovot e molte altre città.

Guerra Israele-Hamas, a SkyTG24 la storia del riservista italiano Edi: "Un dovere partire"

Ventisette anni, ebreo di Roma, Edi ha raccontato la sua vicenda a Sky TG24. “Il 7 ottobre ho seguito insieme a tutto il resto del mondo le notizie che riguardavano Israele e ho ricevuto la chiamata per muovermi. Avrei potuto evitarlo, ma quando uno prende un impegno e, ancora di più, fa un giuramento, bisogna rispettarlo”. Ora, come tanti altri ragazzi, è pronto ad entrare a Gaza

LEGGI L'ARTICOLO

Fonti spagnole: "L'Ue deve lanciare messaggio chiaro su Gaza"

Il capo del governo Pedro Sanchez ritiene che serva una voce chiara dell'Ue che aiuti il cammino verso una soluzione definitiva del conflitto, oltre che la consegna degli aiuti umanitari, ovvero la soluzione dei due Stati. Israele non può continuare a vivere così e la soluzione è dare alla Palestina una prospettiva: serve qualcosa di concreto e quindi mobilitare la comunità internazionale perché Israele e Palestina convivano in pace e sicurezza. Lo dice una fonte della delegazione spagnola a proposito della posizione di Madrid al Consiglio Europeo. 

Gaza pubblica nomi 7mila uccisi: "Il mondo sappia che dietro i numeri ci sono le storie"

Il ministero della Sanità di Gaza ha deciso di pubblicare i nomi e gli identificativi di 7028 palestinesi uccisi dall'inizio dei raid israeliani dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso. In questo modo, si legge in un comunicato riportato da al Jazeera, "l'intero mondo può conoscere la verità sulla guerra genocida che gli occupanti stanno conducendo contro il nostro popolo". 

"Il mondo deve capire che dietro ogni numero c'e' la storia di una persona, il cui nome ed identità sono note", aggiunge il comunicato. La mossa arriva dopo che ieri Joe Biden ha messo in dubbio l'autenticità delle cifre delle vittime fornite da Gaza. Il  presidente americano Joe Biden ha detto di essere "sicuro che innocenti siano stati uccisi" nei raid israeliani a Gaza, ma di "non avere fiducia nei numeri che i palestinesi stanno dando" per quanto riguarda le vittime.

Medio Oriente, Mattarella: "Barbarie inimmaginabile che ricade su molti"

"Nel Medio oriente vi è un ricorso alla violenza di dimensioni inusitate. Si sono visti episodi di barbarie inimmaginabili. Vi è una spirale di violenza i cui effetti ricadono su molti in maniera drammaticamente ampia". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale i giovani funzionari che hanno superato le selezioni del Programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d'intesa con il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite.

Austria: "Hamas va combattuta, cessate il fuoco è fantasia"

"Se vogliamo la sicurezza dell'Unione europea dobbiamo combattere l'organizzazione terroristica Hamas e sostenere Israele al meglio delle nostre capacità". Lo ha dichiarato il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, al suo arrivo al Consiglio europeo in corso a Bruxelles. Per il leader austriaco "tutte le fantasie sul cessate il fuoco e sulla cessazione delle ostilità hanno portato al rafforzamento di Hamas". 

Casa Bianca: "Numero morti da Hamas non è oro colato"

Il portavoce del Consiglio di Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha detto che il bilancio delle vittime presentato dal Ministero della Sanità di Hamas a Gaza non puo' essere preso "alla lettera". "Sappiamo tutti che il Ministero della Sanità di Gaza è solo una copertura per Hamas", ha detto Kirby. "Non possiamo prendere per oro colato nulla di ciò che viene da Hamas, compreso il cosiddetto Ministero della Salute. C'è un onere aggiuntivo per Israele: assicurarsi che stiano facendo tutto il possibile per ridurre al minimo le vittime civili, e siamo in costante comunicazione con loro al riguardo".

Hamas pubblica elenco di 7.000 nomi: "Sono i morti a Gaza"

Hamas ha pubblicato un elenco di circa 7.000 nomi che sostiene essere le persone uccise nei raid israeliani a Gaza dopo il 7 ottobre. L'elenco è stato prodotto il giorno dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di non credere alle cifre sul bilancio delle vittime fornite dalla fazione palestinese. L'elenco di 6.747 nomi specifica il sesso, l'età e i numeri di carta d'identità delle persone uccise. Il governo di Hamas afferma di essere in attesa della verifica dell'identità di altri 281 corpi. 

Mattarella: "Incomprensibile vedere questa incapacità di dialogo"

"Sono state evocate le difficoltà che la situazione internazionale presenta, le difficoltà che emergono. E' una condizione che richiama la responsabilità collettiva della comunità internazionale. Mi sembra davvero incomprensibile che vi siano queste contrapposizioni così violente, questa incapacità di confrontarsi e di dialogare. Sono sfide che richiederebbero con vigore, in maniera assolutamente ineludibile, cooperazione internazionale". Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando dal Quirinale dove ha incontrato i giovani funzionari che hanno superato le selezioni del Programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d'intesa con il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite. 

Famiglie degli ostaggi: "Pazienza finita, Netanyahu ci riceva"

Centinaia di familiari degli ostaggi e delle persone scomparse nell'attacco di Hamas del 7 ottobre si sono radunati stasera a Tel Aviv per lanciare un messaggio al governo di Benyamin Netanyahu: "La nostra pazienza è finita: riportate indietro gli ostaggi, adesso!". "Chiediamo che il governo ci parli stasera e ci dica come intendono riportarli indietro. Stiamo intensificando la lotta, non aspettiamo più di essere guidati", ha detto Meirav Leshem Gonen, madre di una ragazza rapita, secondo quanto riportato dal Forum delle famiglie. 

Netanyahu

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Esercito Israele: "Nuove incursioni di terra a Gaza"

L'esercito israeliano sta continuando in incursioni di terra "locali" dentro la Striscia e proseguirà, aumentandole di intensità, anche nei prossimi giorni. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.

Mattarella: Onu non va criticato, va rafforzato

"Alle volte che ci si volge all'Onu con spirito critico, sottolineandone i limiti anzichè i successi, ci si dimentica che la capacità dell'Onu dipende dalla disponibilità degli Stati membri. Quindi occorre secondo l'Italia, affermare con chiarezza che le Nazioni Unite sono e rimangono lo strumento più efficace per risolvere le tensioni e le controversie. Per questo l'Onu va rafforzato in tutti i modi possibili, anche con riforme che ne assicurino una maggiore capacità operativa". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Quirinale a giovani funzionari di un programma congiunto tra Farnesina e Nazioni Unite.

Hamas: ci aspettiamo di piu' da Hezbollah contro Israele

Hamas si aspetta un intervento più forte da parte di Hezbollah nella guerra con Israele. Lo ha affermato Ghazi Hamad, membro dell'ufficio politico del Movimento islamico all'Associated Press, sottolineando che il gruppo ha "bisogni di piu'" supporto dagli alleati. "Hezbollah ora sta lavorando contro l'occupazione. Lo apprezziamo. Ma abbiamo bisogno di più per fermare l'aggressione a Gaza ci aspettiamo di più", ha dichiarato dall'ufficio di Hamas a Beirut.

Israele critica Russia per Hamas a Mosca

Israele ha criticato la Russia per aver ospitato una delegazione di Hamas a Mosca. "Israele condanna l'invito di alti funzionari di Hamas a Mosca, che è un atto di sostegno al terrorismo e legittima le atrocita' dei terroristi di Hamas", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lioir Haiat, invitando inoltre la Russia ad espellere immediatamente la delegazione. La critica pubblica di Israele alla Russia è rara, considerando che ha rifiutato l'assistenza militare all'Ucraina per non tagliare i ponti con Mosca.

Israele, 'l'operazione di terra al momento opportuno'

"La manovra militare sul terreno avverrà non appena si saranno create le condizioni opportune": lo ha ribadito il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una conferenza stampa al ministero a Tel Aviv. Gallant ha aggiunto che finora Israele conduce a Gaza "una guerra precisa, micidiale e possente" che fra l'altro semina distruzione nelle strutture militari sotterranee di Hamas. "Abbiamo un solo obiettivo: vincere", ha affermato più volte, aggiungendo comunque che per Israele "la liberazione degli oltre 200 ostaggi è un dovere supremo".

Medioriente, Kuleba a ministro Esteri Riad: proteggere i civili, corridoio umanitario a Gaza

Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio con il capo della diplomazia saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, sulla situazione in Medio Oriente. Lo ha riferito lo stesso ministro degli Esteri ucraino sul social network X. "Il ministro degli Affari Esteri dell'Arabia Saudita, Sua Santità il Principe Faisal bin Farhan, e io abbiamo discusso della situazione in Medio Oriente. Ho sottolineato l'importanza di proteggere i civili in Israele e a Gaza. Abbiamo discusso del problema dell'evacuazione dei cittadini stranieri da Gaza. Ho sottolineato l'urgenza di aprire un corridoio umanitario", ha detto Kuleba.


Medioriente, Metsola: attentati Hamas allontanano pace di anni, forse decenni

"Hamas deve essere fermata, le vite degli innocenti devono essere protette e gli ostaggi rilasciati per questo chiediamo una pausa umanitaria". Così la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, durante una conferenza a stampa a margine dei lavori del vertice europeo a Bruxelles. "Gli attentati di Hamas proiettano un'ombra sulla regione e allontanano la prospettiva di pace di anni o forse decenni", ha spiegato la presidente. "Al contempo non possiamo distogliere l'attenzione dall'altra instabilità geopolitica nella nostra regione, l'invasione russa continua e non possiamo fermare il nostro supporto all'Ucraina. Il Parlamento europeo si aspetta che i negoziati per l'accesso con la Moldavia e l'Ucraina inizino quest'anno", ha spiegato Metsola. 

Attacco hacker anti-Israele a siti aeroporti italiani

Medioriente, domani in piazza per la pace M5s, Pd,Avs, non vanno Iv-Azione

Le forze progressiste dell'opposizione domani saranno in piazza per le manifestazioni per la pace in Medio Oriente organizzate in diverse città italiane da Amnesty International e dall'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), e a cui hanno aderito numerose altre associazioni. Parteciperanno esponenti di Pd, M5s, Verdi e Sinistra italiana. Non ci saranno rappresentanti di Azione e di Iv. A Roma è prevista una fiaccolata in piazza Esquilino, alle 18,30. Ci saranno il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli e il presidente del M5s Giuseppe Conte. "Accantoneremo il simbolo del M5s e useremo i colori della pace - ha annunciato nei giorni scorsi Conte - Aggiungo che a livello personale aderirò anche alla giornata che il Papa ha indetto di preghiera e digiuno". Difficilmente potrà partecipare alle iniziative la segretaria Pd, Elly Schlein, che sarà impegnata a Mestre in un incontro programmato da tempo per presentare le proposte del partito per la casa. In piazza, "tra i molti cittadini - ha detto il responsabile esteri del Pd, Peppe Provenzano - sicuramente ci saranno anche tanti esponenti del Pd". Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, sarà a Milano, dove è in programma una iniziativa alle 19, in piazza Castello.

Medioriente, la storia di Edi, il riservista italiano


Medioriente, "Passeggini vuoti" a Parigi per i bambini ostaggio di Hamas

Operazione "passeggini vuoti" a Parigi, dove a Champ-de-Mars ne sono stati sistemati 30. Su ognuno dei passeggini, il ritratto di un bambino, uno dei 30 tenuti in ostaggio da Hamas. Alcuni di loro hanno soltanto qualche mese. L'operazione - che vuole sensibilizzare i parigini verso la causa di Israele - è stata organizzata dal Crif, il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia. Il presidente dell'organizzazione, Yonathan Arfi, ha spiegato che "al di là delle cifre, quello che vogliamo è che l'umanità abbia la meglio. Questi nomi e questi volti di bambini, vogliamo che dicano qualcosa al cuore e alle coscienze dei francesi". 

Medioriente, amb. palestinese: nostre vittime come 28.000 morti Israele

L'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour ha condannato l'indifferenza della comunità internazionale per il numero di vittime a Gaza. I morti nella Striscia equivarrebbero a 28.000 israeliani uccisi, di cui 12.000 bambini e 6.800 donne, 72.000 feriti e 5,6 milioni di sfollati. "Ora è più scioccante, più inaccettabile, più scandaloso?", ha sottolineato.

Medioriente: 250mila israeliani hanno lasciato le loro case

Sono circa 250mila gli israeliani che hanno volontariamente lasciato le loro case nelle aree al confine con la Striscia di Gaza e con il Libano. Lo ha reso noto il ministero della Difesa , spiegando 126miladi questi hanno ricevuto una sistemazione in aree più sicure nell'ambito di un programma di ricollocamento. Israele ha una popolazione di poco più di nove milioni di abitanti. Le autorità israeliane raccomandano di mantenere l'evacuazione delle zone a rischio fino alla fine dell'anno, ha confermato il portavoce. Tuttavia il governo non ha ancora approvato queste misure, mentre si discute sui costi dell'operazione. 

Medioriente, Palestina all'Onu: a Gaza uccisi 3.000 bimbi

"Fermate le bombe e salvate vite. Le vite dei 2,3 milioni di civili a Gaza, le vite dei bambini, 3.000 bambini innocenti sono stati uccisi da Israele nelle ultime tre settimane". Lo ha detto l'ambasciatore palestinese all'Onu Ryad Mansour alla sessione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale Onu, parlando con la voce rotta. "E' questa la guerra che alcuni di voi stanno difendendo? Questa guerra può essere difesa? Questi sono crimini, sono barbarie. Fermatela per le vite che ancora possono essere salvate". 

Medioriente, il rischio di una espansione del conflitto

Medioriente, Parigi: sono 35 le vittime francesi in attacchi Hamas

Sono 35 i cittadini francesi uccisi durante gli attacchi di Hamas contro Israele. Lo rende noto il ministero degli Affari esteri di Parigi. "La Francia deplora la tragica morte di nuovi cittadini francesi, che porta a trentacinque il numero delle vittime francesi negli attacchi terroristici compiuti da Hamas contro Israele. Inviamo le nostre condoglianze ai loro cari", si legge in una nota del ministero degli Esteri francese pubblicata sui social.

Medioriente, ministro Esteri Iran: Hamas pronto a rilascio civili

Il ministro degli Esteri iraniano, Hussein Amirabdollahian, ha fatto sapere che Hamas è pronto a liberare gli ostaggi civili. Il mondo, ha aggiunto, dovrebbe sostenere la liberazione di 6 mila prigionieri palestinesi. Lo riferisce Reuters. 

Medioriente, Mosca: discusso con Hamas di liberazione degli ostaggi

Secondo quanto riportato dalla Tass, che cita una dichiarazione di Hamas, la delegazione del gruppo palestinese ha incontrato a Mosca Mikhail Bogdanov, viceministro degli Esteri e inviato speciale presidenziale della Russia per il Medio Oriente e l'Africa. Nell'incontro è stato discusso "il rilascio immediato degli ostaggi stranieri che si trovano nella Striscia di Gaza, e le questioni relative alla garanzia della evacuazione dei cittadini russi e di altri cittadini stranieri dal territorio dell'enclave palestinese", ha riferito il ministero degli Esteri russo. "È stata confermata la posizione immutabile della Russia a favore dell'attuazione delle decisioni ben note della comunità internazionale, comprese le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che prevedono la creazione di uno Stato palestinese sovrano entro i confini del 1967 con capitale a Gerusalemme Est e la convivenza in pace e sicurezza con Israele", ha aggiunto. 

Medioriente, Qatar condanna a morte 8 indiani "spie di Israele"

Un tribunale del Qatar ha condannato a morte otto dipendenti indiani di un'azienda qatarina  con l'accusa di spionaggio per conto di Israele sul programma sottomarino militare del Qatar. Secondo i media indiani, citati dal Times of Israel, gli otto uomini sono ufficiali della marina indiana in pensione che lavoravano per la società di consulenza Al Dahra, fornendo consulenza al governo del Qatar nell'acquisizione di sottomarini. Il Ministero indiano degli Affari Esteri afferma in una nota che è in attesa del giudizio dettagliato sul caso: "siamo in contatto con i familiari e il team legale e stiamo esplorando tutte le opzioni legali", si legge nella nota. "Attribuiamo grande importanza a questo caso e lo stiamo seguendo da vicino. Continueremo ad estendere tutta l'assistenza consolare e legale. Discuteremo del verdetto anche con le autorità del Qatar". 

Medioriente, Israele: ucciso il vice capo dell'intelligence di Hamas

L'esercito israeliano rende noto di aver ucciso in un attacco aereo il vice capo dell'intelligence di Hamas, Shadi Barud, considerato il braccio destro del capo politico dell'organizzazione terroristica, Yahya Sinwar. Barud è ritenuto da Israele tra i responsabili della pianificazione dell'attacco di Hamas del 7 ottobre insieme a Sinwar

Medioriente, Scholz: impedire l'escalation e l'intervento di Hezbollah

"È importante fare tutto il possibile per garantire che il conflitto non si intensifichi nell'intera regione" mediorientale e che "Hezbollah non intervenga a nord" con le proprie "attività". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al suo arrivo al vertice Ue, sottolineando che "è richiesta la solidarietà" europea anche per scongiurare un tale scenario

Olaf Scholz al Consiglio europeo di Bruxelles

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Medioriente, Israele a Onu: obiettivo è sradicare completamente Hamas

"Il nostro obiettivo è sradicare completamente Hamas, e useremo qualsiasi mezzo a nostra disposizione per portarlo a termine, non per vendetta ma perche' le sue brutalita' non si ripetano". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, alla sessione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale. Quindi ha sottolineato che "il cessate il fuoco darebbe ad Hamas la possibilita' di riarmarsi". 

Medioriente, vice ministro Esteri Iran a Mosca

Il vice ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani, si trova a Mosca dove incontrerà il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin. Lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, citata da Interfax. Zacharova non ha fornito altri dettagli sulla visita. Interfax riporta la notizia assieme alla conferma della presenza di una delegazione di Hamas a Mosca. L'Iran fornisce droni alla Russia per la guerra in Ucraina e sostiene Hamas nel suo attacco contro Israele.


Medioriente, Israele: 54 cittadini thailandesi tra gli ostaggi a Gaza

Sono cinquantaquattro i cittadini thailandesi tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza, secondo i nuovi dati diffusi dal governo israeliano. Si ritiene che quasi tutti fossero braccianti impiegati nelle comunità agricole. Lo riporta il Guardian. I thailandesi costituiscono anche il gruppo più numeroso di morti e dispersi stranieri, con 24 morti confermati e 21 dispersi, secondo quanto emerge dalle statistiche aggiornate. Secondo le autorità di Bangkok gli ostaggi tailandesi sono invece 18, mentre almeno 33 cittadini sono stati uccisi e 18 feriti.

Medioriente, Meloni: contro Hamas dobbiamo dare maggior peso all'Anp

"Continuo a ritenere che questo", il dare più peso all'Anp e arrivare ad una soluzione dei due Stati "nel medio termine", "sia una delle cose più efficaci per aiutare la de-escalation, ovvero per svelare un bluff che Hamas porta avanti, ovvero che ha fatto delle cose per la causa palestinese", ha spiegato Meloni. 

Orban: niente soldi né all'Ucraina né alla migrazione

 "Non sosteniamo questo tipo di politica migratoria e non vogliamo fornire denaro ai migranti. Né vogliamo stanziare fondi per l'Ucraina a meno che non riceviamo una proposta molto valida". Così il premier ungherese, Viktor Orban, arrivando al Consiglio europeo, in merito alla proposta di revisione di bilancio della Commissione europea. Proposta che per il primo ministro magiaro "non ha alcuna seria argomentazione professionale o politica a sostegno: è improbabile che funzioni, quindi per il momento la respingeremo e vedremo cosa riusciremo a inventarci". 

Medioriente, Hamas: quasi 50 ostaggi uccisi in raid Israele

Le brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno fatto sapere di ritenere che "quasi 50" ostaggi israeliani tenuti nella Striscia di Gaza siano stati uccisi da quando Israele ha iniziato a bombardare l'enclave palestinese in seguito al massiccio attacco del gruppo terroristico il 7 ottobre. 


Medioriente, Meloni: Hamas non c'entra nulla con causa palestinese

“Non credo che Hamas c'entri niente con la questione palestinese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo di Bruxelles. In Medio Oriente, "nell'immediato c'è il tema umanitario, il tema degli ostaggi, dei cittadini stranieri che attendono di uscire, il ripristino del valico di Rafah. Poi c'è un medio termine, che non deve però significare ne riparliamo dopo perché io credo che" arrivare a una soluzione "sia una delle cose più efficaci che si possano fare per aiutare la de-escalation per svelare il bluff di Hamas: dire che le cose atroci che ha fatto le ha fatte per difendere la causa palestinese. Non credo che Hamas c'entri niente con la questione palestinese, credo che sia giusto trovare un modo per ribadirlo a chi lo sa e per raccontarlo per chi non la vede così".

Medioriente, 9 Paesi arabi all'Onu: favorisca cessate il fuoco e fermi attacchi Israele contro civili

I ministri degli Esteri di nove Paesi arabi hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di lavorare per giungere a un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Il comunicato congiunto è stato firmato da Emirati Arabi Uniti, Giordania, Bahrein, Arabia Saudita, Oman, Qatar, Kuwait, Egitto e Marocco. I Paesi hanno condannato quella che hanno definito una ''punizione collettiva'' dei palestinesi di Gaza da parte di Israele per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. ''L'autodifesa non giustifica le violazioni del diritto internazionale e il deliberato disprezzo dei diritti legittimi'' del popolo palestinese, afferma il documento, che condanna anche lo sfollamento forzato dei palestinesi di Gaza.

Ambasciatore di Israele: "Gli ostaggi vanno rilasciati senza condizioni"

"E' importante non dimenticare l'obiettivo umanitario del rilascio degli ostaggi", "vogliamo vedere una condanna forte e incondizionata di Hamas, senza se e senza ma, una condanna chiara, una richiesta forte di del rilascio immediato degli ostaggi, un forte sostegno del diritto di Israele a difendersi". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano Alon Bar, intervistato al Salone della Giustizia, rispondendo alle domande sulla questione degli ostaggi e del sostegno che il suo paese si aspetta dagli alleati europei.

Lagarde: "Monitoriamo gli effetti della crisi in Mo"

"Monitoriamo la situazione, siamo molto attenti alle conseguenze economiche" che la guerra in Medio Oriente può avere, "sia in termini impatto diretto o indiretto sui prezzi dell'energia, sia sul livello di fiducia che gli attori economici continueranno a dimostrare": lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del board. 

Lagarde

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Mo, istituita in Israele una Commissione di inchiesta sull'attacco del 7/10

E' stata istituita in Israele una commissione di inchiesta su l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre che avrà, dopo la fine della guerra, l'incarico di determinare le responsabilità da parte di Israele, ha annunciato il ministro della Cultura, Miki Sohar. Sarà una commissione indipendente su cui "potrà fare affidamento l'intera popolazione israeliana". Forti critiche sono state dirette, da parte dell'opinione pubblica, nei confronti del Premier Benjamin Netanyahu che ha fino a ora rifiutato di assumere responsabilità diretta, politica e militare, per il fallimento delle capacità di intelligence e di difesa di Israele il 7. Ieri Netanyahu ha garantito che si sarà una inchiesta approfondita e tutti, "incluso me" dovranno dare risposte. Ma dopo la guerra.

Pasdaran: "Idf saranno divorate se entrano a Gaza"

Le Forze della difesa israeliana (Idf) saranno ''divorate'' se entreranno nella Striscia di Gaza con un'operazione di terra. E' la minaccia del capo dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, Hossein Salami. ''Non c'è possibilità di vittoria per il nemico in Palestina e non possono fare nient'altro che bombardare con gli aerei. Se faranno qualcosa via terra, il drago di Gaza li divorerà'', ha dichiarato Salami citato dall'agenzia di stampa iraniana Mehr.

''Se gli israeliani mettono un piede a Gaza, lì saranno sotterrati'' e ''la rabbia dei musulmani'' colpirà in qualsiasi momento Israele e i Paesi occidentali che lo sostengono. ''In questo momento i capi dei governi degli Stati Uniti e dei Paesi europei vanno tutti i giorni a Tel Aviv per fare la respirazione artificiale al moribondo regime israeliano'', ha affermato Salami, aggiungendo che Israele ''a Gaza compie ogni genere di crimine e non permette l'ingresso di aiuti nella enclave".

Esercito Israele

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Meloni: "Contro Hamas dobbiamo dare maggior peso all'Anp"

"Credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare concretezza e tempistica alla questione palestinese. Dare maggiore peso all'Autorità nazionale palestinese. Questo è un ruolo che l'Europa può giocare". Lo ha sottolineato Giorgia Meloni arrivando al consiglio straordinario europeo a Bruxelles. 

Meloni: "Con escalation conseguenze inimmaginabili"

"E' un impegno comune per una de-escalation per evitare un conflitto che potrebbe avere oggi delle proprozioni inimmaginabili. Mi pare che ci possa essere unita' d'intenti. Il dibattito di oggi servirà per capire cosa l'Ue nel concreto possa fare. Penso che possa giocare un ruolo importante". Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo al vertice Ue a Bruxelles. "Ribadisco che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare una concretezza e tempstica per la questione palestinese, dando più peso all'Autorità nazionale palestinese. E' un ruolo che l'Ue puo' giocare", ha aggiunto.


Grandi (Unhcr): "Eroico lavoro degli operatori umanitari a Gaza"

"Ciò che l''Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) e tutti gli operatori umanitari e i volontari stanno facendo nella Gaza devastata dalla guerra è a dir poco eroico". Lo scrive in un post su X l' Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. "L'Unrwa deve ottenere le risorse di cui ha bisogno, perché non solo è un'ancora di salvezza per migliaia di persone, ma rappresenta anche uno degli ultimi brandelli di umanità in mezzo alla devastazione". 

Iran: "Hamas ha distrutto Israele, Usa e Gran Bretagna insieme"

L'attacco di Hamas del 7 ottobre ha inflitto "una delle sconfitte più indimenticabili, sorprendenti e senza pari" e "ha fatto crollare gli Usa, la Gran Bretagna e Israele insieme". Lo ha affermato il comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana, il maggior generale Hossein Salami. "Gli Usa sono responsabili degli attuali sviluppi in Palestina dal momento che per anni hanno tentato di dipingere il regime occupante come un angelo della democrazia e creare un'immagine positiva di esso", ha aggiunto Salami, come riporta Press Tv. "Nel mondo musulmano, i sionisti sono come un oggetto estraneo e non voluto che è stato intromesso in questa regione", ha affermato il militare. 

Idf: "Eliminato il comandante del Northern Khan Yunis Rockets Array di Hamas, Hassan Al-Abdullah"

Ambasciatore di Israele: "Le parole di Guterres terribili e inaccettabili"

Le parole del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sono state "terribili" e "inaccettabili", dire che quanto è successo  il 7 ottobre "non è avvenuto nel vuoto" è "immorale", suona come una giustificazione. A dirlo è l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, intervistato al salone della Giustizia. "Collegare il legittimo dibattito su una soluzione sul conflitto israelo-palestinese a donne e bambini uccisi è terribile e inaccettabile", ha aggiunto.  

"Quando si parla di occupazione di Israele, è importante ricordare che Hamas non vuole la pace con Israele. Quando abbiamo avuto l'accordo di pace di Oslo, Hamas ha cominciato a far esplodere gli autobus", ha detto ancora Bar.  

Alon Bar: "Dall'Italia solidarietà senza precedenti"

"Apprezziamo molto la solidarietà dimostrata, che abbiamo trovato in tutte le parti della società italiana", ha detto oggi l'ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar al Salone della Giustizia a Roma, aggiungendo che "abbiamo visto un sostegno senza precedenti da parte del Governo, dal Senato, dalla Camera e nell'ultimo incontro con il sindaco di Roma. Posso dire fermamente che la solidarietà dell'Italia con Israele è forte ed è molto apprezzata". D'altro canto ha affermato, "soffro nel vedere persone che celebrano nelle strade italiane gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. Sfruttano l'opportunità per dire 'liberate la Palestina dal mare al fiume' e questa è una chiamata all'annichilimento di  Israele. Credo che se non diamo una dichiarazione morale molto chiara e non attiviamo la legislazione in questo senso che non consenta l'incoraggiamento della violenza finirà con con degli omicidi anche in Europa, e nelle strade d'Italia". 

Ambasciatore di Israele: "Hamas non deve più rappresentare una minaccia per noi"

Dopo l'uccisone di 1400 civili, il rapimento di ostaggi, "non possiamo permettere che Hamas continui a rappresentare una minaccia per Israele ", "il nostro obiettivo è distruggere le capacità di Hamas". A dirlo è l'ambasciatore d'Israele Alon Bar, intervistato al Salone della Giustizia. "Il nostro nemico non è l'Autorità Nazionale Palestinese, non sono i palestinesi o gli abitanti di Gaza, il nostro nemico è Hamas", ha detto ancora l'ambasciatore, sottolineando che l'interlocutore di Israele è il presidente dell'Anp, Mahmoud Ababs (Abu Mazen) 

Hamas non vuole la pace con Israele, "qualsiasi soluzione di pace deve partire dalla distruzione di Hamas", rimarca il diplomatico, secondo il quale "è difficile fare progressi verso una soluzione se Hamas attacca e Israele deve rispondere". 

Rutte: "L'eliminazione di Hamas non sia a discapito dei palestinesi"

"Se Israele non elimina Hamas, Israele non avrà futuro ma è fondamentale, davvero cruciale, che ciò non avvenga a discapito dei normali palestinesi di Gaza". Lo ha dichiarato il premier olandese, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice Ue. "E' vostro dovere, alla vostra posizione, alla vostra storia, alla vostra enorme posizione nella regione, fare tutto il possibile per garantire che i palestinesi normali abbiano un futuro lì", ha aggiunto Rutte rivolgendosi a Israele. 

Rutte

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Ambasciatore di Israele: "I nemici non sono Anp o palestinesi ma Hamas"

"Abu Mazen e l'Autorità nazionale palestinese continuano a essere nostri interlocutori, abbiamo un certo livello di dialogo e cooperazione. Avevamo sperato in una maggiore trasparenza nella condanna dell'attacco di Hamas, per costruire un'alternativa. Ma il nostro nemico non è l'Anp o i palestinesi e neanche gli abitanti di Gaza. Il nostro nemico è Hamas che non deve essere più in grado di rappresentare una minaccia per Israele". Lo ha sottolineato l'ambasciatore israeliano Alon Bar, intervenendo al Salone della Giustizia.


Sanchez: "Io per il cessate il fuoco, altrimenti almeno pausa"

"Penso che dobbiamo chiedere urgentemente una pausa umanitaria. Come primo ministro spagnolo, vorrei vedere un cessate il fuoco per scopi umanitari, ma se non abbiamo le condizioni, che ci sia almeno una pausa umanitaria per permettere di incanalare l'aiuto umanitario di cui la popolazione palestinese ha bisogno urgente". Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, al suo arrivo al vertice Ue. "Penso che sia importante anche che abbiamo nel nostro orizzonte un summit di pace, dove la comunità internazionale possa impegnarsi per raggiungere un accordo finale di pace tra israeliani e palestinesi che preveda la soluzione dei due Stati. In realtà si tratta della soluzione di uno Stato: perchè la comunità internazionale riconosce già Israele ma quello che ora dobbiamo fare è riconoscere uno Stato palestinese", ha sottolineato. "Io sono assolutamente per la pausa umanitaria. Penso che sia urgente averla: le immagini dalla Striscia di Gaza che stiamo vedendo credo siano inaccettabili", ha evidenziato.


Erdogan: "Quanti bambini dovranno morire prima che l'Ue chieda cessate il fuoco?"

"Gli attacchi a Gaza hanno già superato il limite dell'autodifesa e si sono trasformati in aperta crudeltà, atrocità, massacri e barbarie. La Commissione Europea ha rilasciato ieri una dichiarazione in cui afferma non possiamo ancora chiedere un cessate il fuoco. Quante persone dovranno morire, quanti bambini dovranno morire? Qual è il vostro calcolo? Quando si tratta di parole, coloro che esprimono giudizi sui diritti umani e sulle libertà ignorano da tempo il diritto alla vita del popolo oppresso di Gaza". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, intervenendo all'ottavo Consiglio della famiglia tenutosi presso il Centro culturale e congressuale nazionale di Beştepe, nella provincia di Ankara.

Parigi, passeggini vuoti per chiedere liberazione ostaggi Hamas

Trenta passeggini vuoti, uno per bébé, bambino o adolescente trattenuti in ostaggio da Hamas a Gaza da circa venti giorni sono stati sistemati oggi a pochi metri dalle Tour Eiffel a Parigi. "Vogliamo mettere dei nomi, dei volti, su questi 30 bambini. Vogliamo che ciò tocchi il cuore e la coscienza di ognuno di noi", ha dichiarato il presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif),  Yonathan Arfi, promotore diell'iniziativa che punta alla "liberazione di questi bambini". Simili manifestazioni, ha precisato, sonos state organizzate anche in altre città di Francia come Nizza e Marsiglia. Su ogni passeggino è stato apposto un piccolo manifesto con l'identikit in primo piano dei giovani ostaggi, con la scritta su sfondo rosso: ''Rapito il 7 ottobre''. Sotto il volto, il nome e l'età dei rapiti nonché l'hashtag #BringThemBack (Riportateli). "La Francia ha diversi mezzi di intervento ma ha, in particolare, relazioni privilegiate con il Qatar, l'Egitto, ma anche la Turchia, che possono fare leva su Hamas", sottolinea Arfi, invocando la "rapida attivazione" dell'influenza diplomatica fancese per riportare a casa gli ostaggi. 

Erdogan: "Ue non fa nulla per fermare il massacro"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato ad attaccare l'Europa, colpevole di sostenere Israele in quello che egli stesso definisce "un massacro crudele" e non far nulla per un cessate il fuoco perchè si tratta di "sangue di musulmani". "Ma come è possibile rimanere in silenzio dinanzi a quello sta succedendo a Gaza. La Commissione europea dice che non è ancora il momento per un appello al cessate il fuoco. Quanti altri bambini devono morire? Anche a loro verrà presentato il conto di questa barbarie. Aspetto un loro comunicato per capire quando chiederanno un cessate il fuoco. Faccio politica da 40 anni, mai mi era capitato di vedere qualcuno che preferiva fare lo spettatore dinanzi a queste atrocità", ha detto Erdogan oggi. Il leader turco ha poi accusato tutto l'Occidente, incapace di criticare e fermare Israele. "Tutti i Paesi occidentali stanno dando allo stato ebraico un sostegno incondizionato. Si sono dimenticati dei diritti umani, ripetutamente violati a Gaza da 19 giorni. Che fine hanno fatto le convenzioni sui diritti umani? Non interessa a nessuno perche' quello che scorre è sangue di musulmani. Inviano navi da guerra (gli Usa ndr) ed è evidente che stanno facendo un piacere a una lobby. Uno spettacolo di ipocrisia", ha accusato il leader turco oggi.

Hamas, quasi 3.000 morti a Gaza sono bambini, 1.709 donne

Degli oltre 7.000 morti registrati a Gaza nell'ultimo bilancio delle vittime della guerra, "2.913 sono bambini", segnala il ministero della Sanità di Hamas, che conta anche "1.709 donne". 

Borrell: "Le parole di Guterres distorte, ha il nostro sostegno"

Von der Leyen: "Con guerre flussi verso Ue possono crescere"

Il conflitto tra Israele e Hamas "rischia di estendersi" mentre "i migranti sono spinti verso un a vita migliore da questi conflitti e possono arrivare sulle nostre coste in grandi numeri. Di fronte a tutto questo l'Ue deve essere risoluta". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen arrivando al vertice Ue sottolineando che "la revisione del bilancio è stata proposta per essere capaci di affrontare sfide" come quella ucraina e come quella migratoria. 

Von der Leyen

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Meloni a Bruxelles: "Ue rivesta ruolo primo piano per accesso umanitario a Gaza"

"L'Italia ritiene importante che l'UE assuma un ruolo di primo piano nel garantire l’accesso umanitario" nella Striscia di Gaza, "obiettivo indispensabile per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile". Sarà questo uno dei punti fermi che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, porterà oggi al Consiglio europeo al via Bruxelles, un summit che, naturalmente, avrà tra i temi principali in agenda proprio al crisi in Medio Oriente, dopo le spaccature registrate tra i vertici della Ue.

I Capi di Stato e di governo dell'Unione Europea hanno già espresso la propria posizione sulla drammatica situazione mediorientale, dopo gli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre, con la dichiarazione adottata appena una settimana dopo -il 15 ottobre- nella quale hanno condannato con la massima fermezza gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas, hanno esortato a liberare gli ostaggi, hanno sottolineato il diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale e l'importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario.

Guerra in Medioriente, giornalista perde la famiglia in attacco a Gaza

Sit-in in Iraq blocca camion di petrolio diretti in Giordania

Decine di autocisterne che trasportano petrolio diretto in Giordania vengono bloccate in Iraq da centinaia di manifestanti  che protestano contro gli attacchi israeliani a Gaza. Lo riferisce al Jazeera online secondo cui i manifestanti affermano che non permetteranno che il petrolio iracheno venga esportato verso paesi che hanno accordi di pace con Israele. La manifestazione, a cui partecipano circa 800 sostenitori delle Forze di mobilitazione popolare irachene, un gruppo di milizie sostenuto dall'Iran, è iniziata ieri, aggiunge la stessa fonte ricordando che l'Iraq esporta circa 15.000 barili di petrolio greggio al giorno in autocisterne verso la Giordania.  La manifestazione "ha lo scopo di impedire che il petrolio iracheno, che arriva (in Giordania) a un prezzo agevolato, raggiunga i paesi che hanno normalizzato le relazioni con Israele", ha detto uno dei manifestanti, di nome Karar al-Zamili. 

Sky News: "Israele ha inviato durante la notte carri armati e truppe nel nord di Gaza, nella 'più grande incursione' della guerra finora, secondo l'esercito del Paese"

Palestinese ucciso in scontri in campo profughi a Ramallah

Un palestinese di 17 anni, Asid Hamzi  Hamidat, è rimasto ucciso oggi durante scontri con l'esercito israeliani avvenuti nel campo profughi di Jelazun, presso Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali aggiungono che un altro ragazzo è rimasto ferito in modo grave negli stessi incidenti. La Wafa cita fonti mediche palestinesi secondo cui è salito così a 105 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi in Cisgiordania in scontri con l'esercito dal 7 ottobre, data di inizio del conflitto a Gaza. Il numero degli uccisi dall'inizio dell'anno è 313. 

Il Papa a Erdogan: "Auspico la soluzione dei due Stati"

"Posso confermare che questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra il Papa e il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. La comunicazione, richiesta da quest'ultimo, si è incentrata sulla situazione drammatica in Terra Santa. Il Papa ha espresso il suo dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati e di uno statuto speciale per la città di Gerusalemme". Lo riferisce il portavoce vaticano, Matteo Bruni. 

Papa Francesco

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Israele, ucciso comandante Hamas a Khan Younis

L'esercito israeliano ha ucciso in un attacco sulla Striscia il Comandante di Hamas responsabile del lancio di razzi della zona di Kahn Younis, Hassan Al-Abdullah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Ieri era stato ucciso il suo vice Taysir Mubasher. 

La Cina fornirà 2 milioni di dollari in aiuti umanitari a Gaza

La Cina fornirà circa 2 milioni di in aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'Agenzia cinese per la cooperazione allo sviluppo internazionale (Cidca), aggiungendo che gli aiuti comprenderanno cibo, medicine e altre forniture umanitarie di emergenza. Il contributo si aggiunge al milione di dollari di aiuti forniti in precedenza da Pechino. 

Il 16 ottobre, la Cidca aveva affermato che la Cina avrebbe fornito aiuti all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) e all’Autorità Palestinese per alleviare i bisogni urgenti di cibo, assistenza medica e alloggio.

Erdogan: "Israele sta massacrando la Palestina"

"Gli attacchi su Gaza hanno già superato il limite dell'autodifesa e sono diventati massacri, crudeltà e barbarie". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza trasmessa dalla tv di Stato Trt. "La Commissione europea ha detto ieri che non può chiedere un cessate il fuoco, quanti bambini dovranno ancora morire per arrivare a questo?", ha affermato Erdogan. "Parlano di diritti umani ma stanno ignorando i diritti della popolazione di Gaza da 19 giorni", ha aggiunto il presidente turco. 

Hamas, "oltre 7 mila morti tra cui quasi 3 mila bambini"

Sono oltre 7.000 i morti finora a Gaza, di cui 2.913 bambini e 1.709 donne. Lo ha riferito il ministero della Sanità controllato da Hamas, secondo il quale i dispersi sarebbero 1.650, intrappolati sotto le macerie.

Timmermans: "A Gaza serve il cessate il fuoco immediato"

"A Gaza serve un cessate il fuoco immediato perché la sofferenza dei civili è incredibile, per cui spero che ci sia una posizione comune oggi a riguardo". Cosi l'ex commissario all'ambiente e candidato socialista alla elezioni in Olanda, Frans Timmermans, entrando al pre vertice dei socialisti a Bruxelles. 

Schlein: "Leader Ue chiedano pausa umanitaria"

"Il nostro auspicio è che così come il Parlamento ha chiesto una pausa umanitaria anche i leader europei arrivino alla stessa posizione". Così la segretaria del Pd Elly Schlein a margine del vertice del Partito Socialista Europeo.   "Non è possibile vedere colpiti obiettivi come scuole, ospedali e chiese, servono 'safe zone' e più garanzie per i civili", ha aggiunto Schlein.

Attacco di Israele a Khan Yunis, il bilancio sale a 22 morti

E' salito a 22 morti e oltre 100 feriti il bilancio del raid israeliano su Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Fonti palestinesi segnalano inoltre che è stato bombardato anche il sobborgo di Zwaida, vicino a Deir al Balah nella parte centrale della Striscia, dove tra le vittime ci sono anche la giornalista palestinese Duaa Sharaf, di Al Aqsa radio (la radio di Hamas) e suo figlio. 

Esercito, "Hamas impedisce a popolazione di recarsi a sud"

L'esercito israeliano afferma che Hamas continua ad impedire alla popolazione della Striscia di Gaza di sfollare verso sud. Secondo l'ufficio del portavoce dell'esercito, l'intelligence militare israeliana ha telefonato a decine di palestinesi per esortarli a recarsi a sud, ma questi hanno risposto che Hamas glielo impedisce. In una conversazione registrata distribuita ai media un palestinese risponde al militare israeliano che lo invita a sfollare a Khan Yunis  che "tutte le strade sono bloccate". "Le persone s'incamminano, ma sono rimandate a casa. Sparano alla gente che vuole andarsene", aggiunge l'uomo. 

Onu, "fornitura acqua Gaza temporaneamente migliorata"

La fornitura di acqua nel sud della Striscia di Gaza è "temporaneamente migliorata", secondo quanto riferisce l'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Con l'aiuto dell'agenzia Onu per l'Infanzia (Unicef) e dell'agenzia per i profughi palestinesi (Unrwa), "piccole quantità di carburante sono state recuperate dalle riserve esistenti" e consegnate a impianti chiave". Tale carburante viene usato per le pompe dell'acqua, "tuttavia il carburante disponibile in questi impianti si esaurirà entro il 26 ottobre e la fornitura di acqua nei tubi dovrebbe nuovamente cessare", nota l'Ocha, ricordando che Israele non permette la fornitura di carburante.


Studenti Cambridge cancellano esecuzione 'Saul' di Haendel, 'paralleli' con Hamas

Potrebbe sembrare una scelta assurda ma gli studenti del Center for Musice Performance dell'Università di Cambridge hanno deciso di cancellare l'esecuzione in forma di concerto, prevista da stasera a sabato nella cappella dell'Emmanuel College, dell'oratorio 'Saul' di Haendel perché conterrebbe dei 'paralleli' con l'attacco di Hamas a Israele. Lo riporta la stampa britannica, riferendo anche della forte polemica scoppiata a seguito della decisione, ritenuta un "abominevole" caso di 'cancel culture'. Il 'Saul', oratorio del 1738 di Haendel eseguito per la prima volta al King's Theatre di Londra nel 1739, racconta la storia di Saul, primo re di Israele, e del suo successore David, tratta dal Primo Libro di Samuele della Bibbia. Nel capolavoro del compositore di Halle, David uccide il soldato Golia, appartenente al popolo dei Filistei che 3mila anni fa abitavano la zona di Israele che oggi è la Striscia di Gaza e che ispirarono il nome della Palestina. Per questo gli studenti di Cambridge, con un comunicato, hanno annunciato la cancellazione dello spettacolo, vista "l'attuale situazione politica delicata".   


Ue non ha doppi standard su Gaza, "unità sia nostra forza"

"L'Unione Europea non ha doppi standard" quando si tratta della guerra fra Hamas e Israele. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel poco prima dell'inizio del vertice. "Noi crediamo in un sistema basato sui valori e il rispetto delle regole e sia io che i miei colleghi continuiamo a spiegarlo ai nostri partner del Sud Globale". "Ma c'è chi nel mondo usa questo argomento per attaccare l'Ue e instillare dubbi sulla nostra credibilità: questo momento è importante dal punto di visto geopolitico e la nostra unità sarà la nostra forza nei nostri rapporti con il Sud Globale". 

Ministero Sanità Hamas: "Il bilancio supera i 7.000 morti"

Il ministero della Sanità di Hamas ha reso noto che che il bilancio delle vittime della guerra di Gaza ha supera i 7.000 morti. 

Tajani: "Per Italia Hamas è organizzazione terroristica"

La Turchia "fa parte della Nato e la posizione dell'Italia è chiara, la ripeto: Hamas è un'organizzazione terroristica". Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine dei lavori del pre vertice del Partito popolare europeo (Ppe) a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del presidente turco Recep Erdogan su Hamas. Rispetto alle polemiche che hanno coinvolto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, Tajani ha sottolineato che "Guterres ieri ha chiarito la sua posizione, ha detto cose un po' diverse, ha spiegato di essere stato malinterpretato". "In questo momento - ha aggiunto Tajani - non credo che dobbiamo accendere altre polemiche, dobbiamo lavorare fermo restando che Hamas è un'organizzazione terroristica, non ha alcun diritto di sparare missili contro Israele e' giusto colpire le centrali da cui partono i missili, ma nello stesso tempo bisogna lavorare per impedire che la popolazione palestinese paghi il prezzo dei crimini commessi da Hamas", ha evidenziato.

Consiglio europeo, oggi Meloni a Bruxelles. Sul tavolo Medioriente, Ucraina e migranti

Al via la due giorni che ruoterà intorno alla crisi israelo-palestinese con due punti centrali: la volontà di fornire aiuti umanitari a Gaza e riportare a casa i cittadini europei, ostaggi e non, nella Striscia. Si torna anche sul dossier migrazione, con la richiesta partita dalla Svezia di una maggiore cooperazione tra gli Stati sulla sicurezza e una accelerazione sui rimpatri. I DETTAGLI

Gaza, uccisa l'intera famiglia di un reporter di Al Jazeera in un raid israeliano

Mentre era in onda proprio per raccontare gli attacchi israeliani senza sosta sulla Striscia, il giornalista palestinese Wael Al-Dahdouh ha scoperto di aver perso moglie e figli in un raid. "Quello che è successo è chiaro, si tratta di una serie di attacchi mirati contro bambini, donne e civili", sono state le sue parole tra le lacrime. Il cordoglio dei colleghi. LEGGI QUI

Metsola: "Serve una pausa umanitaria per gli aiuti a Gaza"

"La settimana scorsa abbiamo adottato una risoluzione come Parlamento europeo: Hamas deve essere fermata ed è necessaria una pausa umanitaria per consentire l'ingresso degli aiuti a Gaza e permettere ai civili di avere un'ancora di salvezza che al momento non hanno". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, a margine della riunione del Partito popolare europeo che precede il vertice Ue. 

Tajani: "Erdogan? Hamas è organizzazione terroristica"

"Il segretario generale Guterres ieri ha chiarito la sua posizione, ha detto cose un po' diverse e ha spiegato di essere stato male interpretato. Non credo che dobbiamo accendere altre polemiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del summit del Ppe. Rispondendo a chi gli faceva presente le dichiarazioni di ieri di Erdogan, secondo cui i miliziani di Hamas sono "liberatori", Tajani ha sottolineato: "la Turchia fa parte della Nato. La posizione italiana è chiara, la ripeto: Hamas è un'organizzazione terroristica". 

Razzi da Gaza nel centro di Israele e zona grande Tel Aviv

Una salva di razzi è stata lanciata poco fa verso il centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l'esercito. In aria si sono potute sentire l'eco di forti esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.

Tajani,: "Von der Leyen aveva ragione, attacco Hamas vile"

"Credo che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen abbia avuto ragione ad avere una posizione ferma" dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre, "perché un conto sono le ragioni del popolo palestinese, un conto è l'aggressione vile, andando a cercare casa per casa donne, bambini, innocenti". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del prevertice del Ppe. "Non è stato un attacco militare contro postazioni militari - prosegue - è stato un attacco militare cruento, che puntava ad avere una reazione violenta da parte di Israele. Ma decapitare neonati, prendere in ostaggi novantenni è veramente da vili".

Tank e truppe Israele contro Hamas a Gaza, gli altri blitz dal 7 ottobre

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato stamani di essere intervenute, "in preparazione per le prossime fasi di combattimento", nel "nord di Gaza" con "tank e unità di fanteria" che hanno "colpito numerose cellule terroristiche, infrastrutture e postazioni per il lancio di missili anticarro". "I soldati hanno poi lasciato l'area e sono tornati in territorio israeliano", hanno reso noto sul social X. Un' "incursione mirata", hanno riferito i media israeliani. Per la radio militare è stata "un'operazione più ampia rispetto alle incursioni effettuate finora nelle ultime due settimane nella Striscia di Gaza" controllata da Hamas. Non è la prima volta, ricorda infatti la Bbc, che le Idf confermano un'incursione nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, giorno del terribile attacco di Hamas in Israele. In risposta Israele continua i preparativi per l'annunciata operazione di terra nell'enclave palestinese.


Abbas va a Mosca per colloqui con Putin

Il leader palestinese Mahmoud Abbas visiterà presto Mosca e avrà colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha affermato il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i Paesi africani, il vice capo del ministero degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, parlando alla Società Imperiale Ortodossa Russo Palestinese. "Posso dire che presto Mahmoud Abbas farà una visita ufficiale a Mosca, ci saranno trattative con Vladimir Putin", ha annunciato il vice ministro.

Mezzaluna palestinese, entrati da Rafah 12 camion di aiuti

La Mezzaluna rossa palestinese ha fatto sapere di aver ricevuto oggi al valico di Rafah 12 camion di aiuti umanitari, tra cui cibo, medicine e forniture mediche, dalla sua consorella egiziana. In tutto - secondo alcune stime - sono stati  finora 74 i camion di aiuti passati dal valico di Rafah dall'inizio della guerra, ma nessun rifornimento di benzina.

Tajani: "No cessate fuoco ma pausa per far uscire civili"

"Non puo' esserci un cessate il fuoco, si potrebbe trovare un accordo per una eventuale breve sospensione per far uscire la popolazione civile o i cittadini che hanno anche doppio passaporto, penso anche al gruppo di 19 persone tra i quali ci sono 14 italiani. Vedremo cosa diranno i capi di Stato e di governo, ma la nostra azione è un'azione che punta a costruire la pace con l'obiettivo di due popoli e due Stati. La situazione e' difficile, però non bisogna mai demordere e credere sempre che il dialogo e la diplomazia possano raggiungere risultati positivi. Il terrorismo va sconfitto e lavoriamo anche in questa direzione". Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine dei lavori del pre vertice del Partito popolare europeo (Ppe) a Bruxelles.  

Dall'orrore di Kfar Aza a Tel Aviv, protestano decine di abitanti del kibbutz

Proteste a Tel Aviv. Decine di abitanti di Kfar Aza, una delle zone più colpite durante il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele, stanno manifestando dopo che molti residenti di questa località sono stati uccisi o presi in ostaggio. Lo riferisce il Times of Israel. In piazza, alcuni armati di foto dei loro cari, chiedono al governo di fare tutto il possibile per la liberazione degli ostaggi.

Colpiti oltre 250 obiettivi di Hamas a Gaza

Sono stati più di 250 gli obiettivi di Hamas colpiti da Israele nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati infrastrutture, centri operativi di comando, imbocchi di tunnel e postazioni di lancio dei razzi "piazzati nel cuore di aree civili". Inoltre, la marina israeliana ha colpito una postazione di lancio di missili di superfice nell'area di Khan Younis, nel sud della Striscia. La postazione - ha spiegato l'esercito - era adiacente ad una moschea e un asilo nido: "Un'ulteriore prova che Hamas usa deliberatamente luoghi civili a fini terroristici". 

Hamas blocca strade per popolazione diretta a sud Gaza

Il portavoce militare israeliano ha diffuso il contenuto di una telefonata - registrata - tra un ufficiale dell'intelligence dell'esercito di Israele (unità 504) e un residente della Striscia di Gaza nella quale questi conferma i posti di blocco messi da Hamas per non far andare al sud la popolazione, nonostante gli inviti dell'esercito stesso. Nella telefonata, si può sentire il residente confermare che Hamas ha istituito i posti di blocco. "Per la vostra personale sicurezza - dice l'ufficiale - vi chiedo di andare verso Khan Younis", che si trova nel Sud della Striscia. "Tutte le strade - questa la replica del residente di Gaza - sono bloccate da Hamas che manda indietro la gente". 

Testimone: "Hamas spara a chi cerca di andarsene da Gaza"

Le Forze di Difesa Israeliane hanno pubblicato una registrazione audio di un ufficiale dell'Unità 504 della Direzione dell'Intelligence Militare - specializzata in HUMINT - che parla con un uomo gazanese, durante il quale descrive come Hamas impedisca alle persone di evacuare dalla parte settentrionale della Striscia di Gaza e addirittura spari contro di loro, lo scrive il Times of Israel. L'IDF afferma che i soldati dell'Unita' 504 hanno chiamato i palestinesi nel nord della Striscia di Gaza negli ultimi giorni, istruendoli a lasciare l'area per la loro sicurezza, mentre l'esercito intensifica gli attacchi nell'area di Gaza City in vista di una prevista grande incursione di terra. Nella telefonata, si sente l'ufficiale dell'IDF che invita l'uomo a dirigersi verso Khan Younis, nel sud di Gaza, ma il gazanese risponde dicendo che Hamas sta bloccando tutte le strade.


Conte: "Soluzione non è consentirle di bombardare Gaza"

La posizione del M5s è di "ferma condanna dell'attacco terroristico di Hamas" e di sostegno al "pieno diritto di Israele non solo ad esistere ma anche di difendere il proprio popolo", "però, attenzione, non possiamo pensare che qualcuno abbia licenza di sospendere o calpestare il diritto internazionale umanitario". Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte al Salone della Giustizia. "La soluzione non può essere quella di dire consentiamo a Israele di bombardare Gaza o entrare con l'esercito e succeda quel succeda a scapito della popolazione civile", aggiunge. Sulla "contabilità dei morti", prosegue, "prima abbiamo purtroppo preso atto della contabilità di fonte israeliana, ora di quella fonte palestinese: oltre 2000 bambini palestinesi della striscia di Gaza sono rimasti uccisi e non ci può lasciare indifferenti".  

Netanyahu alla nazione: "Ci stiamo preparando per invadere Gaza"

Il premier israeliano si rivolge al Paese e spiega che l'offensiva a Gaza "ci sarà", ma senza fornire altri dettagli: "Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico", chiarisce. Poi aggiunge: "Anche io dovrò dare spiegazioni sul 7 ottobre". I DETTAGLI

Gaza, da dove arrivano i numeri dei morti e perché è difficile verificarli

I media di tutto il mondo fanno riferimento al bollettino quotidiano rilasciato dal Ministero della Salute di Gaza per dare le cifre delle vittime del conflitto in corso: quello del 25 ottobre parlava di 6.546 palestinesi che hanno perso la vita in 19 giorni. Tra l'impossibilità per i giornalisti internazionali di entrare nella Striscia e le difficoltà che incontrano i reporter lì stanziati, non esistono altre fonti ufficiali a cui guardare. LEGGI QUI

Erdogan al Papa: "A Gaza è in corso un massacro"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che "gli attacchi israeliani contro Gaza hanno raggiunto il livello del massacro" durante una telefonata con Papa Francesco. Lo fa sapere la presidenza di Ankara aggiungendo che, durante il colloquio, Erdogan ha criticato la mancanza di indignazione da parte della comunità internazionale rispetto agli attacchi contro la Striscia.

Israele, il numero aggiornato degli ostaggi è salito a 224

E' salito a 224 il numero aggiornato degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari, dopo che ieri aveva menzionato un numero complessivo di 222. Hagari ha spiegato che Israele compie un vasto sforzo operativo e di intelligence per continuare ad acquisire nuove informazioni sulla loro sorte. "La loro liberazione ha per noi la massima priorità", ha ribadito. 

Israele, incursione terrestre Gaza prepara fasi successive

L'incursione terrestre nel settore nord di Gaza condotta stamane da forze di fanteria e da mezzi blindati israeliani "rientra nei nostri preparativi per la prossima fase della guerra": lo ha dichiarato il portavoce militare Daniel Hagari. Nel corso della operazione, durata alcune ore, i militari "hanno ucciso terroristi, e distrutto infrastrutture terroristiche di Hamas. Hanno disinnescato ordigni, e neutralizzato imboscate. Il tutto per preparare il terreno alle prossime fasi della guerra". Al termine della incursione le forze israeliane hanno lasciato l'area, ha concluso Hagari, ''senza aver subito vittime''. 

Leader Ue verso richiesta corridoi e pause umanitarie

A quanto si apprende i capi di Stato e di Governo dell'Unione europea, che si riuniranno in vertice oggi e domani e a Bruxelles, chiederanno nelle conclusioni "corridoi e pause umanitarie" per permettere l'accesso di aiuti alla popolazione civile a Gaza. Le conclusioni sono ancora in fase di formulazione e non è escluso che saranno gli stessi leader a decidere la versione definitiva. 

Gaza, le immagini satellitari delle città prima e dopo gli attacchi israeliani

Continuano i raid delle forze israeliane nella Striscia di Gaza, in preparazione dell’attacco di terra volto a colpire le strutture di Hamas. Maxar Technologies ha scattato alcune foto satellitari prima e dopo l’inizio del conflitto, per mostrare cos'è accaduto nelle città palestinesi. GUARDA LE FOTOGRAFIE

Colluttazione ebrei-palestinesi in area agricola cisgiordana

Sette persone - cinque palestinesi e due israeliani - sono rimaste ferite oggi nel corso di due colluttazioni fra coltivatori palestinesi e pastori israeliani nei villaggi di Deir Jrar e Taybeh, a est di Ramallah (Cisgiordania). Secondo versioni fornite dalla televisione pubblica israeliana Kan, da un lato, e dalla agenzia di stampa palestinese Wafa dall'altro, gli incidenti sono avvenuti durante la raccolta delle olive. Wafa riferisce che gli agricoltori palestinesi sono stati assaliti da una trentina di coloni israeliani. Kan afferma che in questi incidenti due pastori israeliani sono rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. L'esercito israeliano ha fatto sapere che durante gli incidenti non c'erano soldati sul posto e che non e' al momento in grado di ricostruirne la loro dinamica. 

Hamas, "ostaggi stranieri come ospiti, il 7 ottobre ci fu incontro con Hezbollah"

"Se il nemico entrerà via terra (l'annunciata operazione di terra israeliana nella Striscia di Gaza), ci sarà una pagina nuova e gloriosa per il nostro popolo e sarà una sconfitta senza precedenti per l'occupazione nella storia del conflitto". Sono queste le parole usate dal numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, in dichiarazioni alla tv al-Manar, vicina agli Hezbollah libanesi, in cui ha definito "criminali" i bombardamenti israeliani contro la Striscia, controllata dal gruppo, scattati dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Nell'intervista al-Arouri ha sostenuto che membri di Hamas abbiano incontrato proprio quel giorno il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Al-Arouri ha parlato anche degli ostaggi in mano a Hamas da oltre due settimane (circa 220 secondo le forze israeliane) e ha affermato che gli stranieri "sono considerati ospiti", mentre gli israeliani "saranno coinvolti in uno scambio" con prigionieri palestinesi. 


Onu: "A Gaza 50 mila donne incinte, 5.500 stanno per partorire"

La situazione della popolazione a Gaza è grave ma lo è ancor più per le donne e le ragazze. A lanciare un ulteriore appello per il cessate il fuoco è stata Sarah Hendriks, vicedirettrice esecutiva di UN Women anche sulla base dei dati dell'agenzia delle Nazioni Unite responsabile della salute sessuale e riproduttiva secondo cui circa 50.000 donne a Gaza sono attualmente incinte e più di 5.500 dovrebbero partorire entro il mese prossimo. Hendriks ha, dunque, sottolineato l'urgente necessità per le donne e le ragazze di Gaza di accedere a un riparo sicuro, alla protezione e all'assistenza sanitaria materna. I servizi sanitari, infatti, sono sempre meno tenendo conto che, secondo i dati dell'Oms, un terzo degli ospedali del territorio e quasi due terzi delle cliniche di assistenza sanitaria di base sono stati chiusi. Hendriks ha anche detto anche che "la violenza ha dato vita a quasi 900 nuove famiglie con capofamiglia femminile" e ha evidenziato gli enormi sforzi di queste donne per provvedere alle loro famiglie. Ha messo, inoltre, in guardia contro la minaccia sempre presente della violenza di genere, aggravata dallo sfollamento di massa e dalle condizioni nei rifugi sovraffollati. 

Medioriente, Putin: "Obiettivo è fermare violenza, da conflitto conseguenze oltre la regione"

"Il nostro obiettivo oggi, il nostro obiettivo, è fermare il bagno di sangue e la violenza. Altrimenti, una ulteriore escalation della crisi sarebbe stata gravida di conseguenze gravi, estremamente pericolose e distruttive. E non solo per il Medio Oriente. Potrebbe tracimare ben oltre i confini della regione", ha affermato il Presidente russo, Vladimir Putin, incontrando esponenti russi di diverse religioni. "Non è giusto -ha aggiunto- che anziani, donne e bambini siano uccisi a Gaza per crimini commessi da altri". 



Zuppi: "In Medioriente la soluzione è garantire diritti due parti"

"C'è sicuramente uno sforzo che dobbiamo fare, una soluzione da trovare, che garantisca i diritti delle due parti". Lo ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi rispondendo a una domanda sulla necessità di risolvere il conflitto in Medioriente con la presenza di due Stati. Ne ha parlato a margine alla 40ma assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani. "La formula di papa Francesco delle guerre mondiali 'a pezzi' è intelligente perché non ci sono cose che non ci riguardano, ti riguardano anche conflitti che tendenzialmente sembrerebbero non avere niente a che fare" sottolinea Zuppi. 

Piantedosi incontra familiari vittime e ostaggi Hamas

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha incontrato questa mattina al Viminale una delegazione dei familiari delle persone rapite e delle vittime dell'attacco terroristico di Hamas . "Condivido con voi un dolore così grande - ha dichiarato Piantedosi - frutto della follia dell'attacco di Hamas, e mi aggiungo alle espressioni di incondizionata vicinanza e solidarietà a Israele già espresse da tutte le Istituzioni italiane". 

Zuppi: "Hamas è peggiore nemico del popolo palestinese"

"C'è bisogno di una soluzione che garantisca i diritti delle due parti, c'è tanto bisogno di una leadership palestinese autorevole, in grado di difendere il suo popolo. Hamas è il peggiore nemico del popolo palestinese". Così il presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi interviene sul conflitto in Medio Oriente a Genova a margine alla 40ma assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Forze Israele, "a Gaza colpiti più di 250 obiettivi e distrutte postazioni comando Hamas"

Le forze militari di Israele hanno colpito più di 250 obiettivi e distrutto postazioni di comando di Hamas, tunnel e lanciarazzi nell'incursione nella Striscia di Gaza operata nella notte, ha reso noto un portavoce di Tsahal.

Onu: "Nessun luogo è sicuro a Gaza"

"Nessun luogo è sicuro" a Gaza tra i bombardamenti israeliani: lo afferma l'Onu.

Hamas chiede proteste di massa per 'apertura valico Rafah e stop sterminio a Gaza'

Hamas vuole mobilitare le folle per proteste di massa sotto lo slogan "Aprite il valico di Rafah (al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto) e fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza". Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera secondo cui Hamas, che controlla l'enclave palestinese nel mirino delle operazioni israeliane dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele, "ha invitato tutti i popoli arabi e islamici, tutte le persone libere nel mondo, a una mobilitazione popolare, tutti i giorni, e a partecipare attivamente venerdì e domenica prossimi sotto lo slogan 'Aprite il valico di Rafah, fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza".

Gb, riunione del Cobra sulla situazione di Gaza

Oggi si terrà riunione del comitato governativo Cobra per la risposta alle emergenze, per esaminare la strategia e l'approccio nei confronti di Gaza e del conflitto tra Israele e Hamas, l'ha detto il vice primo ministro Oliver Dowden a Times Radio. La Gran Bretagna chiede una pausa umanitaria nel conflitto e che i britannici a Gaza possano andarsene in sicurezza. 

Australia annuncia altri 15 milioni di dollari in aiuti a Gaza

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha annunciato ulteriori 15 milioni di dollari in aiuti umanitari ai civili di Gaza, portando l’assistenza totale a 25 milioni di dollari. "Ciò si aggiunge ai 10 milioni di dollari che l'Australia ha già stanziato e contribuirà a fornire assistenza salvavita come acqua di emergenza e servizi medici", ha affermato Albanese durante una conferenza stampa congiunta con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Washington. Albanese ha anche condannato “il terrorismo di Hamas” e ha affermato che “siamo addolorati per la perdita di ogni vita innocente, sia israeliana che palestinese”. Ieri l’Australia ha chiesto, attraverso il ministro degli Esteri Penny Wong, “pause umanitarie sulle ostilità” a Gaza per consentire l’arrivo di rifornimenti e un passaggio sicuro per i civili. 

Idf conferma raid in cui sono morti 12 parenti di un giornalista di al Jazeera

Le forze di difesa israeliane hanno confermato di aver effettuato un attacco aereo contro le "infrastrutture terroristiche di Hamas" in un'area di Gaza dove ieri sono stati uccisi 12 membri della famiglia di un giornalista di Al Jazeera. Il raid ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, dove i parenti del capo dell'ufficio di Al Jazeera a Gaza, Wael Al-Dahdouh, si erano rifugiati dopo essere stati sfollati. La moglie, il figlio, la figlia e il nipote di Al-Dahdouh risultano tra le persone uccise. “Gli attacchi contro obiettivi militari sono soggetti alle disposizioni pertinenti del diritto internazionale, inclusa l’adozione di precauzioni possibili per mitigare le vittime civili”, ha affermato l’Idf in una dichiarazione alla Cnn, aggiungendo che, “riguardo a questo caso specifico, l’Idf ha preso di mira l’infrastruttura terroristica di Hamas nell'area".

Radio militare Israele su incursione a Gaza: 'Mai blitz così esteso'

Una "vasta incursione di terra della fanteria e delle truppe corazzate", quella che ha raggiunto "maggiore profondità". Così la radio militare israeliana aveva annunciato "l'incursione mirata" nel nord della Striscia di Gaza confermata poco dopo delle forze israeliane (Idf). Secondo la radio, l'operazione è scattata con "lo scopo" di "attaccare obiettivi di Hamas all'interno della Striscia e rafforzare la difesa" dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza. "Si tratta di un'operazione più ampia rispetto alle incursioni effettuate finora nelle ultime due settimane nella Striscia di Gaza", ha sottolineato l'emittente.

Esercito, 'blitz mirati con i tank nel nord di Gaza'

Il raid della notte scorsa all'interno della Striscia con i tank e i soldati è il primo del genere dall'avvio delle ostilità. In precedenza erano entrati - e poi usciti - dei commando con l'obiettivo di localizzare ostaggi, individuare corpi di israeliani uccisi durante l'attacco dello scorso 7 ottobre, acquisire informazioni ed eliminare sacche di resistenza sul bordo della Striscia.

Raid israeliano nella Striscia, 18 morti a Khan Yunis

Almeno 18 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite in un raid aereo israeliano mirato contro la famiglia di Yunis Al Astal, membro di Hamas, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono all'ANSA fonti locali. 

Fonti, 'rilascio ostaggi potrebbe avvenire in 2 giorni'

Il rilascio di un significativo numero di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire "in pochi giorni". Lo hanno detto fonti israeliane e straniere citate da Haaretz. Una di queste ha aggiunto che le due parti sperano di definire l'accordo "in due giorni, forse anche meno in base all'andamento dei negoziati". Una fonte al corrente delle discussioni ha poi aggiunto che Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che il rimanere coinvolti in una guerra all'interno della Striscia ostacolerebbe la possibilità di rilascio degli ostaggi in una fase successiva. 


Evacuazione israeliani da confine almeno fino 31 dicembre

Il ministero della Difesa intende estendere l'evacuazione delle comunità lungo i confini di Gaza e del Libano fino al 31 dicembre, come riferisce l'emittente pubblica Kan. Una tale mossa costerà allo Stato, che paga l'alloggio in pensioni, miliardi di shekel e che diversi altri ministeri del governo si oppongono a tale dichiarazione in questo momento, definendola prematura. Circa 200.000 israeliani sono sfollati internamente a causa della guerra in corso con Hamas nel sud e delle schermaglie con Hezbollah nel nord.

Nuovo colloquio telefonico Biden-Netanyahu su Gaza e ostaggi

C'è stato un nuovo colloquio telefonico nelle ultime ore tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Uno scambio incentrato sugli "sviluppi a Gaza" e sugli "sforzi per localizzare e assicurare il rilascio" degli oltre 200 ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Al centro della conversazione, ha fatto sapere la Casa Bianca, anche "i colloqui in corso per garantire un passaggio sicuro per i cittadini stranieri" che si trovano nell'enclave palestinese e che vogliono lasciare l'area. Biden ha parlato del "sostegno Usa al flusso continuo di aiuti umanitari per la popolazione civile" della Striscia, nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre. Il presidente americano ha "accolto con soddisfazione gli sforzi per aumentare questo appoggio nel prossimo periodo". E ha ribadito che "Israele ha tutto il diritto e la responsabilità di difendere i suoi cittadini dal terrorismo e di farlo in linea con il diritto umanitario internazionale", insistendo sull'importanza che "dopo questa crisi" si creino le condizioni di una pace duratura. Hamas, ha ribadito secondo la Casa Bianca, "non rappresenta né i palestinesi né le loro aspirazioni".

Amb.Israele in Usa, 'diamo possibilità per rilascio ostaggi'

Israele sta offrendo "un'opportunità affinchè gli ostaggi siano rilasciati". Lo ha detto, parlando con la Radio Militare, Michael Herzog, ambasciatore israeliano negli Usa. "Quello che chiediamo - ha spiegato - è l'immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi". Riferendosi poi alle voci sul fatto che Israele stia dilazionando l'ingresso a Gaza per dare ai mediatori la possibilità di far rilasciare i 222 ostaggi, Herzog ha risposto: "Trattenere ostaggi è un crimine di guerra. Non voglio commentare oltre questo argomento".

Terrorismo: Johansson, rischio enorme di attentati

"C'è un rischio enorme di un aumento della minaccia terroristica nell'Unione europea a causa della situazione in Medio Oriente". La commissaria Ue agli Affari interni, la svedese Ylva Johansson, ha parlato ieri con un gruppo ristretto di quotidiani europei, tra cui il Corriere della Sera che pubblica l'intervista in Italia, e ha fatto il punto sulla sicurezza interna dallo scoppio del conflitto tra Hamas e Israele, "consapevole" del fatto che "è competenza degli Stati membri effettuare questo tipo di valutazione del rischio e che spetta a loro decidere se ritengono che il livello di minaccia sia più elevato o meno". Johansson ha ricordato che da marzo c'è il nuovo sistema di informazione Schengen che prevede "che tutte le segnalazioni relative al terrorismo siano condivise con l'Europol". Sull'eventualità che terroristi possano arrivare con i èmigranti clandestini, la commissaria è cauta: "Naturalmente potrebbero arrivare dei terrorista coperti dal flusso migratorio, ma a mio avviso il rischio macuore e' che persone già presenti qui, radicalizzate, possano commettere attentati. Al momento non vediamo grandi flussi migratori a causa della situazione in Medio Oriente, ma potrebbero verificarsi". 

Biden, nuovo speaker si muova su aiuti a Israele-Ucraina

Joe  Biden ha esortato il nuovo speaker della Camera Usa a "muoversi  rapidamente" sugli aiuti a Israele e Ucraina. Lo riferisce una nota  della Casa Bianca.

Esercito, durante blitz 'colpiti obiettivi terrore'

Durante l'incursione nel nord della Striscia l'esercito israeliano "ha localizzato e colpito numerosi terroristi, infrastrutture terroristiche e postazioni di lancio di missili anticarro, e hanno operato per preparare il campo di battaglia". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.  

Biden sente Netanyahu su Gaza e ostaggi

Joe Biden ha parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu sugli sviluppi a Gaza e sugli sforzi in corso per localizzare e assicurare il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce la Casa Bianca sottolineando che il presidente ha ribadito il diritto di Israele a difendersi e a farlo in linea con le leggi umanitarie internazionali. Biden ha anche sottolineato l'importanza di concentrarsi su quanto verrà dopo la crisi per includere una via per una pace permanente fra israeliani e palestinesi. 

Esercito: blitz mirati con i tank nel nord di Gaza

L'esercito israeliano ha detto di aver condotto "blitz mirati" all'interno del nord della Striscia usando tank" nell'ambito dei preparativi per le "prossime fasi dei combattimenti". "I soldati - ha aggiunto - sono poi usciti dall'area alla fine dell'attività".


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