
In serata sono ripresi massicci bombardamenti sulla Striscia, che hanno fatto saltare la rete internet. "La vendetta inizia stanotte", ha detto Mark Regev, consigliere del premier Netanyahu. L'esercito israeliano: "Ampia offensiva, non invasione". Appello ai palestinesi a spostarsi verso Sud. Hamas parla di violenti scontri e di tank che provano ad entrare a Gaza e ha chiamato alle armi i connazionali della Cisgiordania, scesi in piazza in protesta. Usa: "serve azione chirurgica"
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Significativo aumento degli attacchi di Israele su Gaza nelle ultime ore. In serata sono ripresi massicci bombardamenti sulla Striscia, che hanno fatto saltare completamente la rete internet. Nelle stesse ore, le forze di terra dell'esercito israeliano hanno esteso i loro blitz a Gaza, parallelamente all'avanzata degli attacchi aerei. L'esercito ha rinnovato l'appello ai residenti palestinesi di evacuare verso sud. In serata, Tel Aviv ha specificato non si tratta ancora della grande invasione di terra ufficiale annunciata da giorni. "Hamas ha commesso crimini contro l'umanità e sentirà la nostra ira stanotte, la vendetta inizia stanotte", ha detto Mark Regev, consigliere politico senior del premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un'intervista a Msnbc. All'offensiva, Hamas ha risposto chiamando alle armi gli abitanti della Cisgiordania. Gli Usa spingono per un'"azione chirurgica". In giornata, Israele ha comunicato di aver sventato una "minaccia aerea proveniente dal mar Rosso". La "minaccia aerea proveniente dal mar Rosso" - menzionata oggi dal portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa - era rappresentata da ''un aereo senza pilota'' che è caduto a Taba.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
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Nuovo liveblog del 28 ottobre
Hamas vuole una tregua e propone lo scambio di prigionieri
Hamas vorrebbe una tregua di qualche giorno e chiede il rilascio dei suoi sostenitori nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. Lo fa filtrare l'agenzia palestinese Maan citata dall'agenzia russa Tass.
Italia astenuta all'Onu perché manca la condanna di Hamas
"L'Italia si è astenuta" sulla risoluzione Onu per la tregua a Gaza "perché se da un lato riconosce gli sforzi delle parti arabe", questi "non sono stati abbastanza per votare a favore. Manca la condanna inequivocabile degli attacchi di Hamas a Israele, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre". Lo ha detto l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all'Onu.
Israele: respingiamo richiesta cessate fuoco, continueremo ad agire per garantire sicurezza
"Israele respinge categoricamente la decisione presa questa sera dall'Assemblea generale dell'Onu. Ancora una volta, quando le azioni criminali di Hamas vengono smascherate, l'Onu rivela il suo vero volto con una decisione scandalosa. Israele respinge la richiesta di cessate il fuoco e continuerà ad agire per garantire la propria sicurezza e quella dei suoi cittadini". Ad affermarlo è Lior Haiat, il portavoce del ministero degli Esteri israeliano sul proprio profilo 'X'. "Proprio come il mondo si è unito per sconfiggere l’Isis e i nazisti, la comunità internazionale - sottolinea - ha l’obbligo morale di sostenere Israele nella sua lotta contro Hamas. Israele ringrazia il Canada per l'emendamento proposto, che condanna Hamas e chiede il rilascio di tutte le persone rapite, ottenendo il sostegno dei paesi occidentali e una maggioranza significativa dei paesi di tutto il mondo".-
Ambasciata Usa a Beirut, 'gli americani lascino il Libano ora'
L'ambasciata americana a Beirut invita i connazionali a "lasciare immediatamente il Paese". Lo riferisce al Arabiya.
Comunità araba di Cuba solidale con popolo palestinese
Studenti e insegnanti di diversi centri educativi di varie località cubane ad alta densità di presenza araba hanno espresso la loro solidarietà al popolo palestinese di fronte ai raid israeliani a Gaza. Manifestazioni si sono svolte in vari campus, a Ciego de Avila, Chambas, Moron, per condannare in particolare "la barbarie commessa contro civili innocenti nella Striscia di Gaza, dove migliaia di persone, la maggior parte dei quali bambini e anziani, sono state uccise". I membri della comunità arabo-cubana residenti a Ciego de Avila hanno espresso il loro sostegno al popolo palestinese e condannato il "genocidio compiuto da Israele". Il presidente dell'Unione Araba della provincia, Alexis Valdés, ha ribadito il suo sostegno e il suo impegno nei confronti della resistenza palestinese e ha chiesto la fine immediata degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza.
Comitato protezione giornalisti 'allarmato per blackout comunicazioni'
Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (Cpj) si è detto "fortemente allarmato" dalle notizie di un blackout delle comunicazioni a Gaza. In una nota sul suo sito web, il Cpj afferma che il mondo sta "perdendo una finestra sulla realtà" di ciò che sta accadendo a Gaza, poiché gli organi di stampa perdono i contatti con i loro corrispondenti sul campo. "Un blackout delle comunicazioni è un blackout delle notizie. La guerra Israele-Gaza è entrata in una nuova fase con bombardamenti intensificati e operazioni di terra da parte delle forze israeliane" e questo "può portare a gravi conseguenze con un vuoto informativo indipendente e fattuale che può essere riempito con propaganda mortale e disinformazione". "Dal 7 al 27 ottobre 2023, almeno 29 giornalisti sono stati tra gli oltre 8.000 morti di entrambe le parti dall'inizio della guerra".
Manifestazioni pro Palestina anche a Istanbul e Tunisi
Manifestazioni pro Palestina sono in corso anche a Istanbul e Tunisi dopo il massiccio attacco di Israele nella Striscia di Gaza. Lo mostrano le dirette delle tv panarabe.
In Macedonia del Nord raduno a sostegno dei palestinesi
Una manifestazione a sostegno del popolo palestinese si è svolta oggi a Tetovo, nella parte nordoccidentale della Macedonia del Nord. Con lo slogan 'Palestina libera', i dimostranti hanno denunciato il proseguire degli eccidi di civili innocenti a Gaza, osservando come per i governi mondiali le vittime di Gaza abbiano meno valore di quelle israeliane. "Fate sapere alla popolazione di Gaza che dietro di loro ci sono milioni di persone alle quali è rimasto ancora qualcosa di vivo della natura umana", ha detto uno degli organizzatori. "Il governo di Israele dovrebbe sapere che nel corso della storia ogni aggressore che ha disumanizzato la vittima è finito nella pattumiera storica", ha aggiunto. "Sfortunatamente coloro che commettono genocidi e uccidono bambini ricevono ancora sostegno". Tetovo è il centro principale di una regione abitata in prevalenza dalla minoranza albanese (di religione musulmana), che in complesso costituisce il 25% circa dell'intera popolazione della Macedonia del Nord.
Kirby: Usa non tracciano 'linee rosse' per Israele
Il portavoce della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha sottolineato che gli Stati Uniti "non stanno tracciando linee rosse per Israele". "Continueremo a sostenerli" ma "fin dall'inizio abbiamo, e continueremo ad avere, conversazioni". Kirby afferma che gli Stati Uniti stanno ancora valutando l'impatto degli attacchi aerei contro le milizie appoggiate dall'Iran e "non esiteremo a intraprendere ulteriori azioni di autodifesa".
Fonte Casa Bianca: "Biden segue eventi molto da vicino"
La Casa Bianca segue gli eventi a Gaza e in Israele "molto, molto da vicino". Un alto funzionario dell'amministrazione ha fornito maggiori dettagli su come sta reagendo la Casa Bianca. Parlando con la CBS, la fonte ha detto che il presidente Joe Biden e' stato informato questa mattina dal consiglio di sicurezza nazionale. "Sara' aggiornato, ovviamente, durante tutto il fine settimana su quello che sta succedendo sul campo", ha detto "Ovviamente stiamo seguendo la situazione molto, molto da vicino e resteremo in contatto con le nostre controparti israeliane".
Israele: "Operazione per creare condizioni ottimali sul terreno"
"Stiamo ricercando capacità anticarro, distruggendo posti di osservazione e attaccando i terroristi laddove li troviamo in prima linea o nella periferia della Striscia di Gaza", ha detto il portavoce delle forze di difesa israeliane Peter Lerner ad Abc News, aggiungendo che si tratta di una operazione condotta "al fine di creare condizioni operative ottimali sul terreno". Le truppe, ha aggiunto, hanno "condotto queste attività" per "diversi giorni" ma ha affermato di non poter fornire dettagli specifici a causa di "problemi operativi". "Intendiamo smantellare le loro capacità, distruggere il loro governo e assicurarci che non possano mai più utilizzare la Striscia di Gaza come punto di partenza contro il nostro popolo", ha quindi aggiunto.
Iraq, sunniti chiamano alla preghiera contro l'invasione di Gaza
L'Ufficio iracheno per gli affari sunniti ha fatto appello alle moschee di tutto il Paese affinchè si uniscano in una preghiera collettiva contro la paventata invasione di terra a Gaza da parte di Israele. Lo riporta Anadolu. "In questi momenti, i nostri fratelli palestinesi stanno assistendo ad attacchi violenti e sono soggetti a una distruzione globale e genocidio da parte delle forze di occupazione sioniste (israeliane)", ha affermato l'ufficio in una nota. Ha poi aggiunto l' appello "a tutte le moschee irachene a cantare 'Allahu Akbar (Allah è grande)' attraverso gli altoparlanti, in sostegno e solidarietà con i nostri fratelli palestinesi a Gaza". Simili appelli sono stati fatti anche in altri Paesi a maggioranza sunnita. A Jenin, in Cisgiordania, nella ricorrenza del venerdì, si è visto pregare in strada "per il popolo della Striscia di Gaza e la sua resistenza sotto la continua aggressione dell'occupazione".
Hamas chiede a Hezbollah di intervenire
Un alto funzionario di Hamas ha chiesto a Hezbollah e agli altri alleati di svolgere un ruolo piu' importante nel conflitto tra Israele e il movimento islamista. Ghazi Hamad ha dichiarato in un'intervista all'Associated Press che "apprezziamo che Hezbollah stia lavorando contro l'occupazione, ma abbiamo bisogno di piu' per fermare l'aggressione a Gaza. Ci aspettiamo di piu'". Mercoledi' il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha incontrato alti funzionari di Hamas e della Jihad islamica palestinese, ha detto il gruppo libanese. L'ufficio stampa di Hezbollah ha anche diffuso una lettera scritta a mano da Nasrallah - la sua prima dichiarazione dall'inizio della guerra - in cui elogia coloro che sono morti combattendo Israele.
Tajani: 'Stiamo cercando di avere notizie degli italiani a Gaza'
"Siamo in contatto con il nostro consolato a Gerusalemme che aveva contattato stamane, prima dell'attacco, i nostri connazionali" a Gaza. "Adesso non credo siano più raggiungibili, stiamo cercando di avere più notizie dal nostro consolato che è quello che parla con loro". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha risposto, in collegamento telefonico con il Tg3, ad un domanda sulla situazione dei connazionali nella Striscia anche alla luce del blocco delle comunicazioni.
Preghiera per la pace, il Papa: "Mondo in pericolo, ripudiare la follia della guerra"
Il Pontefice si è rivolto alla Madonna nella basilica di San Pietro sottolineando che "è un'ora buia". "Tu, Regina della pace, soffri con noi e per noi, vedendo tanti tuoi figli provati dai conflitti, angosciati dalle guerre che dilaniano il mondo. In quest'ora buia - è un'ora buia Madre - ci immergiamo nei tuoi occhi luminosi e ci affidiamo al tuo cuore, sensibile ai nostri problemi", ha detto Bergoglio. LEGGI L'ARTICOLO
Israele: 'Nessun cessate il fuoco contro Hamas-Isis'
"Con l'aperto rifiuto dello spregevole appello per un cessate il fuoco, Israele intende agire per eliminare Hamas proprio come il mondo ha agito contro i nazisti e l'Isis". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen dopo la risoluzione approvata dall'Assemblea generale dell'Onu.
Hamas: "Sventata un'incursione di terra israeliana"
Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, ha affermato di aver "sventato un'incursione di terra israeliana a Beit Hanoun e nella parte orientale di Bureij" (nel nord-est e nella parte centrale della striscia di Gaza), aggiungendo che ora si stanno verificando "scontri violenti". Lo riferisce al Jazeera online, secondo cui un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha affermato che Israele sta tentando di "creare un'immagine di vittoria". "Tagliare le comunicazioni dalla Striscia di Gaza è un tentativo di coprire i crimini dell'occupazione senza alcuna supervisione o responsabilità", ha aggiunto Hamdan.
Hamas, 'se Netanyahu vuole invadere Gaza la resistenza è pronta'
Hamas è "pronto" per l'invasione di terra di Gaza da parte di Israele. Lo ha dichiarato un alto funzionario del gruppo islamista palestinese dopo che Israele ha annunciato che avrebbe esteso le sue operazioni di terra. "Se il (primo ministro Benyamin) Netanyahu deciderà di entrare a Gaza stanotte, la resistenza è pronta", ha dichiarato Ezzat al-Rishaq, un alto membro dell'ufficio politico di Hamas, sulla piattaforma di social media Telegram. "I resti dei suoi soldati saranno inghiottiti dalla terra di Gaza".
Oms: persi i contatti con nostro personale a Gaza
L'Organizzazione mondiale della sanità non è più in contatto con il proprio personale, le strutture sanitarie e gli altri partner nella Striscia di Gaza sotto assedio. Lo ha comunicato lo stesso direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Questo assedio mi rende gravemente preoccupato per la loro sicurezza e per i rischi immediati per la salute dei pazienti vulnerabili", ha scritto Tedros su Twitter. "Chiediamo la protezione immediata di tutti i civili e il pieno accesso umanitario". Poco dopo in un secondo post Tedros ha aggiunto un laconico: "Perché?". L'azienda palestinese delle telecomunicazioni aveva poco prima affermato che i servizi di comunicazione e internet a Gaza erano inattivi a causa del pesante bombardamento da parte dell'esercito israeliano. Anche la Mezzaluna Rossa palestinese ha scritto su X di aver perso i contatti con tutti i centri operativi e le squadre attive nella Striscia.
Hamas: 'Chiediamo immediata attuazione risoluzione Assemblea Onu'
Hamas accoglie positivamente la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiede una "tregua umanitaria immediata, permanente e continua". E' quanto si legge in una dichiarazione di Hamas pubblicata su Telegram. "Ci auguriamo che la risoluzione dell'Assemblea Generale venga attuata immediatamente in modo da consentire l'apertura dei valichi di frontiera e l'introduzione di carburante e aiuti di emergenza nella Striscia di Gaza".
Israele: non possiamo garantire sicurezza dei giornalisti a Gaza
L'esercito israeliano ha fatto sapere a Reuters e France Presse di non poter garantire la sicurezza dei giornalisti che operano nella Striscia di Gaza. In una lettera alle due agenzie di stampa internazionali, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato che stanno "prendendo di mira tutte le attività militari di Hamas in tutta Gaza", aggiungendo che Hamas ha deliberatamente effettuato operazioni militari "nelle vicinanze di giornalisti e civili". L'esercito nella lettera di cui riferisce il Guardian ha osservato che i suoi attacchi ad alta intensità contro obiettivi di Hamas potrebbero causare danni agli edifici circostanti e che i razzi di Hamas potrebbero anche esplodere e uccidere persone all'interno di Gaza.
brigate al-Quds: "Lanciato razzi verso Israele"
Le Brigate Al-Quds, il braccio armato della Jihad islamica palestinese, affermano in una dichiarazione su Telegram di aver lanciato razzi in Israele verso Ashkelon, Ashdod e Sedrot vicino alla recinzione con Gaza. Lo riferisce Al Jazeera.
Palestinesi isolati chiedono aiuto a Musk, parte campagna #starlinkforgaza
Elon Musk, sii il nostro eroe, apri Starlink, come hai fatto con l'Ucraina!'. Mentre le truppe israeliane avanzano nella zona nord di una Gaza senza luce ne' comunicazioni telefoniche o internet sui profili twitter palestinesi (e non solo) parte una campagna incessante rivolta al miliardario sudafricano. Sotto l'hashtag #starlinkforgaza si moltiplicano gli appelli a Musk affinché garantisce le comunicazioni attraverso il sistema satellitare che è stato così importante nella fase iniziale della guerra in Ucraina (ma anche suscitando di recente alcune polemiche). "Fornirai ai palestinesi l'accesso a Starlink o resterai in silenzio davanti al genocidio di Gaza?" chiede a Musk un utente del social mentre in molti altri messaggi la richiesta è accompagnata da immagini delle sofferenze di bambini della Striscia. Ma dall'imprenditore al momento nessuna risposta, se non poco fa un criptico tweet sul concetto del Tempo.
Proteste in Cisgiordania contro operazioni Israele a Gaza
Molte persone sono scese nelle piazze delle principale città della Cisgiordania per manifestare contro l'esercito israeliano che ha ampliato le operazioni di terra a Gaza. Nelle immagini diffuse da Haaretz si vedono proteste a Nablus, Ramallah, Jenin, Betlemme e Hebron, ma anche in altri numerosi villaggi.
Haaretz: Hamas afferma che sta combattendo truppe israeliane nel nord Striscia
Hamas afferma che sta combattendo le truppe israeliane nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce 'Haaretz'.
Giordania: 'Guerra di terra contro Gaza, risultato sarà una catastrofe umanitaria'
"Israele ha appena lanciato una guerra di terra contro Gaza. Il risultato sarà una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche per gli anni a venire". Ad affermarlo è il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi mentre era in corso il voto della risoluzione Giordana da parte dell'Assemblea dell'Onu che poi è stata approvata e che chiede una tregua umanitaria immediata. "Votare contro la risoluzione araba significa approvare questa guerra insensata, questo omicidio insensato. Milioni di persone guarderanno ogni voto. La storia giudicherà", ha affermato Safadi.
Consigliere Netanyahu: "Alla fine Gaza sarà molto diversa"
Dopo la guerra "Gaza sarà molto diversa" ha detto Mark Regev, consigliere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Stiamo aumentando la pressione su Hamas, le nostre operazioni militari sono in corso", ha detto a Fox News "Continueranno a ricevere i nostri colpi finche' non avremo smantellato la loro macchina militare e sciolto la loro struttura politica a Gaza. Quando tutto questo sarà finito, Gaza sarà molto diversa", ha detto.
Media Israele, palestinesi di Gaza riferiscono di incursione con carri armati
I palestinesi di Gaza riferiscono che le forze di terra delle Forze di difese israeliane stanno operando all'interno della Striscia di Gaza. Lo riferisce The Times of Israel. "Ci sono notizie di pesanti scontri a fuoco tra i soldati e uomini armati", scrive ancora. Le segnalazioni non possono essere verificate nell'immediato e non ci sono commenti da parte dell'Idf.
Consigliere Netanyahu: 'La vendetta inizia stanotte'
"Hamas ha commesso crimini contro l'umanità e sentirà la nostra ira stanotte, la vendetta inizia stanotte". Lo ha detto Mark Regev, consigliere politico senior del premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un'intervista a Msnbc.
Israele contro l'Onu: è il giorno dell'infamia
"Oggi è un giorno che passerà alla storia nell'infamia, un giorno buio per l'Onu, che non ha più un briciolo di rilevanza o legittimità". E' il duro attacco lanciato da Israele dopo il via libera dell'Assemblea Generale alla risoluzione sulla tregua a Gaza. "Israele ha il diritto di difendersi. L'unico modo è sradicare la capacità terroristica di Hamas, e questa risoluzione non nomina neppure Hamas", ha detto l'ambasciatore Gilad Erdan. "Perche' difendete degli assassini, dei terroristi che decapitano bambini? Vergogna", ha detto ribadendo che la risoluzione è "ridicola".
Parrocchia Gaza: 'Rifugiati in chiesa, fuori spari e bombe'
"Siamo tutti rifugiati in chiesa perché temiamo che bombarderanno vicino il complesso parrocchiale". È quanto dichiarano dalla parrocchia latina di Gaza nel corso di un breve contatto telefonico avvenuto poco fa. "Sarà una notte lunga. Bombardamenti sono in corso", hanno comunicato al Sir dalla parrocchia prima che cadesse la linea. "Siamo tutti in piedi, svegli", è il messaggio che arriva dai parrocchiani, "sentiamo spari e bombe all'esterno della parrocchia". Nella parrocchia latina sono ospitati circa 700 sfollati (132 famiglie); il loro numero è cresciuto dopo il raid israeliano alla chiesa greco-ortodossa di San Porfirio.
Tajani: impasse all'Onu per posizioni divergenti
L'Onu è presa di un'impasse sulle crisi mediorientale per via delle posizioni divergenti. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ieri abbiamo chiesto durante la riunione dei capi di governo a Bruxelles una sospensione del conflitto per permettere l'uscita di cittadini europei e questo ancora non ha portato a risultati." ha detto il capo della Farnesina, "Bisogna attendere quando finira' questa offensiva e quando finiranno i lanci di razzi da Gaza verso Israele. Ma mi sembra che con uno scontro militare cosi' acceso non si possa arrivare a una trattativa".
Hamas: 'Violenti scontri nel centro della Striscia'
Le Brigate al-Qassam, ala militare del Movimento di resistenza islamica Hamas, hanno affermato che stanno attualmente affrontando un'incursione di terra israeliana a Beit Hanoun ad est del campo profughi palestinese di Bureij, situato nella parte centrale della striscia di Gaza, e che sul terreno si stanno verificando violenti scontri. Lo riferisce al Jazeera online.
Hamas: "Siamo pronti ad affrontare l'invasione israeliana"
Hamas è "pronto" per un'invasione israeliana di Gaza. "Se Netanyahu decidesse di entrare a Gaza stasera, la resistenza sarebbe pronta", ha detto Ezzat al-Rishaq, membro dell'ufficio politico di Hamas, su Telegram, "I resti dei suoi soldati saranno inghiottiti dalla terra di Gaza".
Israele: ampia incursione ma non è l'offensiva di terra
L'esercito israeliano sta lanciando un'incursione di terra nella Striscia di Gaza più ampia delle precedenti ma non si tratta ancora della grande invasione di terra ufficiale annunciata da giorni. Lo ha detto ad Abc news il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane Peter Lerner. Le forze di difesa israeliane stanno espandendo in queste ore le operazioni, ha detto il portavoce, con la più grande operazione di terra israeliana a Gaza dall'attacco del 7 ottobre. L'esercito israeliano - ha aggiunto - sta facendo tutto il possibile per evitare perdite di civili, ma questa è "una guerra", una guerra che Hamas "ha iniziato".
Usa e Israele votano con altri 12 contro bozza su tregua a Gaza
Sono 14 i Paesi che hanno votato contro la bozza di risoluzione dell'Assemblea Generale Onu sulla tregua a Gaza presentata dalla Giordania, ossia Usa, Israele, Austria, Croazia, Fiji, Cecoslovacchia, Guatemala, Ungheria, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Tonga, Papua Nuova Guinea e Paraguay. Tra i 45 astenuti, invece, Italia, Germania, Bulgaria, Finlandia, Grecia, Giappone, Sud Corea, Ucraina, Gran Bretagna, Slovacchia, Tunisia.
Nyt: Arabia saudita avverte Usa, invasione Israele di Gaza potrebbe essere catastrofica
Negli ultimi giorni "i funzionari sauditi hanno fermamente avvertito gli Stati Uniti che un'invasione di terra israeliana nella Striscia di Gaza potrebbe essere catastrofica per il Medio Oriente". A rilevarlo è il New York Times.
Il senatore democratico e membro Richard Blumenthal, democratico del Connecticut e membro della commissione per i servizi armati, rileva il quotidiano Usa, "è stato uno dei 10 senatori che hanno incontrato lo scorso fine settimana il principe ereditario Mohammed bin Salman, sovrano de facto del regno, nella capitale saudita, Riyadh". La leadership saudita, spiega Blumenthal al 'Nyt', "sperava che un'operazione di terra potesse essere evitata per ragioni di stabilità e per la perdita di vite umane".
Alti funzionari sauditi, scrive ancora il Nyt, "hanno esortato le loro controparti americane in molteplici conversazioni, sollevando le loro preoccupazioni sul fatto che un'invasione di terra potrebbe trasformarsi in un disastro per l'intera regione, secondo un funzionario saudita e una seconda persona a conoscenza delle discussioni". Un funzionario dell'amministrazione Biden, spiega ancora il quotidiano, "ha detto che era evidente che i sauditi non volevano un'invasione israeliana di Gaza".
Hamas, "Stiamo bombardando il sud di Israele"
L'ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam, ha reso noto che le città di Sderot e Ashdod, nel sud di Israele, e Ashkelon sono state prese di mira con "intense salve di missili". I corrispondenti della Bbc ad Ashkelon e Sderot hanno confermato
che hanno suonato le sirene antiaeree. In mattinata razzi palestinesi hanno colpito Ashkelon stamattina, senza essere intercettati dal sistema di difesa missilistico israeliano Iron Dome.
Assemblea Generale Onu ha approvato bozza su tregua a Gaza
L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la bozza di risoluzione presentata dalla Giordania a nome degli Stati arabi che si concentra sulla tregua a Gaza, garantendo l'ingresso degli aiuti e impedendo lo sfollamento forzato. Il testo, che non ha valore vincolante, ha ottenuto 120 voti a favore, 14 contrari (tra cui gli Usa e Israele) e 45 astenuti (tra cui l'Italia). Per passare era richiesta la maggioranza dei due terzi presenti e votanti (gli astenuti non contano).
Hamas: "Pronti se Israele decidesse di entrare a Gaza via a terra questa sera"
"Se il premier israeliano Benjamin Netanyahu decidesse di entrare a Gaza via terra stasera, la resistenza sarebbe pronta. E i resti dei suoi soldati saranno inghiottiti dalla terra di Gaza". Èquanto scrive su Telegram Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico di Hamas. "Proprio come la resistenza ha vinto il 7 ottobre, essa lo sconfiggerà se sarà imprudente e la sua sfortuna lo porterà ad entrare a Gaza", scrive ancora
Amman: "Un'invasione di Gaza sarebbe un disastro"
Il ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, ha esortato l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a votare per una risoluzione non vincolante che chiede un cessate il fuoco immediato. Safadi ha detto su X che un'invasione di terra israeliana a Gaza "sarebbe un disastro"
Hamas chiama alle armi i palestinesi in Cisgiordania
"Questo è il momento delle armi". Così Hamas ha lanciato "un appello urgente al nostro popolo in Cisgiordania" a prendere le armi contro Israele.
Times of Israel: terza incursione con tank a Gaza
Una terza incursione via terra di truppe israeliane è in corso a Gaza. Lo afferma il Times of Israel citando fonti palestinesi secondo cui, dopo che le forze armate dello stato ebraico hanno annunciato l'allargamento delle operazioni, fanteria e mezzi corazzati - inclusi carri armati - sono penetrati nell'enclave e si stanno scontrando con miliziani armati.
Il Papa prega: "Converti chi fomenta odio e conflitti"
Il Papa prega per la pace e invoca la conversione: "Scuoti l'animo di chi è intrappolato dall'odio, converti chi alimenta e fomenta conflitti. Asciuga le lacrime dei bambini", "assisti chi è solo e anziano, sostieni i feriti e gli ammalati, proteggi chi ha dovuto lasciare la propria terra e gli affetti più cari, consola gli sfiduciati, ridesta la speranza" dice il Pontefice rivolto alla Madonna. "Ti consacriamo il nostro mondo, specialmente i Paesi e le regioni in guerra", "apri spiragli di luce nella notte dei conflitti", "ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni". "Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall'odio".
Appello di Hamas al mondo, "fermate bombardamenti su Gaza"
Hamas chiede alla comunità internazionale mondo di "agire immediatamente" per fermare i bombardamenti israeliani su Gaza, che questa sera si sono notevolmente intensificati.
"Chiediamo ai Paesi arabi e musulmani e alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilià e di agire immediatamente per fermare i crimini e i massacri contro il nostro popolo", ha affermato in una nota il movimento islamista palestinese.
Casa Bianca, "necessaria una tregua umanitaria" a Gaza
Gli Stati Uniti ritengono che "potrebbe essere necessaria una tregua umanitaria" per permettere l'arrivo di acqua, cibo e carburante alla popolazione palestinese. Lo ha detto John Kirby, uno dei portavoce della Casa Bianca rispondendo alle domande dei giornalisti nel briefing con i media. Kirby ha inoltre detto che altri 10 camion con aiuti umanitari, tra cui carburante, sono arrivati a Gaza, nonostante l'attacco in corso da parte di Israele.
Usa, sostegno a tregua umanitaria per portare aiuti a Gaza
Gli Stati Uniti appoggiano l'ideda di una "pausa umanitaria" per portare aiuti a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
Usa spingono per azione 'chirurgica',contro invasione Gaza
L'amministrazione Biden sta esortando Israele a ripensare il suo piano per un'offensiva di terra a Gaza e a optare per un'operazione più "chirurgica" usando aerei e forze speciali per raid mirati e precisi. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione è preoccupata dalle potenziali ripercussioni di un assalto totale e dubita sempre di più che possa centrare l'obiettivo di Israele di eliminare Hamas. Un'invasione potrebbe inoltre far deragliare le trattative per il rilascio degli ostaggi.
Medioriente, Usa: abbattuto drone vicino base in Iraq
Un funzionario del Pentagono ha fatto sapere che le truppe americane in Iraq hanno abbattuto oggi un drone vicino alla base aerea di Ain al-Asad, nell'Iraq occidentale, che ospita militari statunitensi e altre forze internazionali. Lo riferisce la Reuters. Il drone, ha precisato la fonte sotto anonimato, è stato abbattuto a pochi chilometri dalla base e non ci sono state vittime. La scorsa notte, l'esercito Usa ha lanciato attacchi aerei su due localita' nella Siria orientale, al confine con l'Iraq, collegate ai Pasdaran iraniani, dopo che nei giorni scorsi obiettivi americani in Iraq e Siria erano stati presi di mira.
Casa Bianca chiede a Israele "quale sia la sua strategia"
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele "quali sono i suoi obiettivi, qual è la sua strategia e come tutto questo puo' finire". Lo ha detto uno dei portavoce della Casa Bianca, John Kirby, nel corso del briefing con i media.
Israele condanna attacchi miliziani Houthi in Egitto
"Israele condanna i danni subiti dalle forze di sicurezza egiziane dopo il lancio di missili e bombe lanciati" dai miliziani sciiti Houthi "che avevano l'obiettivo di danneggiare Israele". Ad affermarlo è il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Haiat riferendosi all'attacco lanciato dallo Yemen che doveva colpire il porto di Eilat, in Israele, ma che ha colpito la città egiziana di Taba sul Mar Rosso colpendo un centro medico e un edificio residenziale. "Gli Houthi sono gli emissari del governo terrorista degli Ayatollah a Teheran, che è dietro le organizzazioni terroristiche Hezbollah, Jihad islamica e Hamas", sottolinea ancora Haiat.
Medioriente, Cnn: progressi significativi per rilascio ostaggi
Ci sono stati "progressi significativi" nei negoziati per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, ma ci sono ancora delle questioni aperte che impongono cautela. Lo afferma una fonte diplomatica citata dalla Cnn secondo cui "Le trattative stanno andando molto bene. Abbiamo una svolta. Ci sono ancora problemi, ma i colloqui sono in corso e rimaniamo fiduciosi", ha aggiunto la fonte. Il sottosegretario di Stato americano per gli affari del Vicino Oriente, Barbara Leaf, è a Doha per incontri con la leadership del Qatar e un funzionario americano, pur riconoscendo che ci sono stati progressi, ha espresso cautela riguardo all'idea che ci sia stata una "svolta decisiva".
Usa: raid anti-Iran in Siria colpito depositi di munizioni
Gli attacchi anti-Iran degli Stati Uniti in Siria hanno colpito depositi di munizioni. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, sottolineando che l'amministrazione si aspetta che i raid abbiano un "impatto significativo" sui gruppi di militanti sostenuti da Teheran.
Guterres: 'Collasso totale del sistema umanitario a Gaza'
"Il sistema umanitario di Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per più di 2 milioni di civili". Ad affermarlo è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres sottolineando che "man mano che i bombardamenti si intensificano, i bisogni diventano sempre più critici e colossali". Prima dell'inizio delle ostilità, osserva, "circa 500 camion al giorno attraversavano Gaza. Negli ultimi giorni sono entrati in media solo 12 camion al giorno, nonostante le esigenze siano di gran lunga superiori a quelle precedenti. Inoltre, le forniture che sono arrivate non includono il carburante per le operazioni delle Nazioni Unite, carburante che è anche essenziale per alimentare gli ospedali, gli impianti di desalinizzazione dell'acqua, la produzione alimentare e la distribuzione degli aiuti. Data la situazione disperata e drammatica, le Nazioni Unite non saranno in grado di continuare a fornire aiuti all'interno di Gaza senza un cambiamento immediato e fondamentale nel modo in cui gli aiuti stanno arrivando".
Casa Bianca non commenta attacco in corso a Gaza
La Casa Bianca non commenta l'attacco di terra lanciato da Israele a Gaza. E' la posizione espressa da uno dei portavoce, John Kirby, nel corso del briefing con i media. Kirby ha anche dichiarato che gli "Stati Uniti non sono interessati a un conflitto con l'Iran", riferimento all'attacco Usa portato ieri notte in siti in Siria legati alla Guardia rivoluzionaria islamica dell'Iran.
Usa all'Onu: 'Risoluzione giordana oltraggiosa, non nomina Hamas'
L'ambasciatore americano all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha definito "oltraggiosa" la risoluzione presentata dalla Giordania all'Assemblea generale dell'Onu per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza. "E' oltraggioso che la risoluzione non menzioni gli autori dell'attacco del 7 ottobre: Hamas", ha detto Thomas-Greenfield, citata da Times of Israel. La rappresentante Usa ha notato che manca anche la parola "ostaggi", anche se il testo che verrà messo ai voti "chiede l'immediato rilascio di tutti i civili". Thomas-Greenfield ha esortato a votare un emendamento presentato dal Canada che condanna Hamas e chiede l'immediato e rilascio degli ostaggi senza condizioni. Infine l'ambasciatrice ha sottolineato che tutti i civili palestinesi, il personale Onu e umanitario devono essere protetti. Ricordando il caso della famiglia del corrispondente di al Jazeera Wael al-Dahdouh perita sotto i bombardamenti israeliani, Thomas-Greenfield ha dichiarato che il suo "cuore sanguina per tutti i civili innocenti" coinvolti nella crisi.
Medioriente, Esercito: sventata una minaccia aerea dal Mar Rosso
Israele ha sventato oggi una "minaccia aerea proveniente dal mar Rosso": lo ha affermato il portavoce militare. "Dopo che la minaccia è stata identificata nell'area del mar Rosso - ha aggiunto il portavoce - l'aviazione ha intercettato obiettivi ostili in quella area". "I civili israeliani - ha precisato - non sono stati esposti ad alcuna minaccia, né è avvenuta alcuna infiltrazione in territorio israeliano". Il portavoce non ha precisato in cosa consistesse la "minaccia aerea". In mattinata la radio militare aveva riferito di un aereo senza pilota giunto dal mar Rosso, che in apparenza l'aviazione non aveva intercettato.
Hamas invita palestinesi Cisgiordania e Gerusalemme Est a mobilitarsi per Gaza
Hamas ha invitato i palestinesi della diaspora, della Cisgiordania, di Gerusalemme Est "a mobilitarsi" a sostegno di Gaza. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita una dichiarazione del gruppo palestinese. Hamas ha affermato di ritenere Israele, gli Stati Uniti e le altre nazioni occidentali che sostengono Israele "pienamente responsabili per la serie di efferati massacri" che sono stati commessi contro la popolazione di Gaza. Il gruppo ha invitato le nazioni arabe e la comunità internazionale ad agire immediatamente per fermare i "crimini e i massacri" contro i palestinesi a Gaza.
Hamas: "Tank israeliani tentano di penetrare a Gaza"
Hamas ha invitato i palestinesi della diaspora, della Cisgiordania, di Gerusalemme Est "a mobilitarsi" a sostegno di Gaza. Lo riferisce 'Al Jazeera' che cita una dichiarazione del gruppo palestinese. Hamas ha affermato di ritenere Israele, gli Stati Uniti e le altre nazioni occidentali che sostengono Israele "pienamente responsabili per la serie di efferati massacri" che sono stati commessi contro la popolazione di Gaza. Il gruppo ha invitato le nazioni arabe e la comunità internazionale ad agire immediatamente per fermare i "crimini e i massacri" contro i palestinesi a Gaza.
Mezzaluna Rossa: persi contatti con le nostre squadre a Gaza
Con un post su X, La Mezzaluna Rossa Palestinese ha annunciato di non essere in grado di entrare in contatto con le sue squadre a Gaza. "Abbiamo perso completamente i contatti con la sala operativa nella Striscia di Gaza e con tutte le nostre squadre che operano lì, a causa delle autorità israeliane che hanno interrotto tutte le comunicazioni fisse, cellulari e Internet", si legge nel testo. "Siamo profondamente preoccupati per la capacità delle nostre squadre di continuare a fornire i loro servizi medici di emergenza, soprattutto perché questa interruzione colpisce il numero di emergenza centrale "101" e ostacola l'arrivo delle ambulanze ai feriti e ai feriti", sottolinea la Mezzaluna Rossa.
Gaza: si rafforza la rivolta del Labour Gb contro Starmer
Prende forza la rivolta fra le file del partito laburista britannico, prima forza d'opposizione nel Regno Unito, contro il leader dello schieramento Sir Keir Starmer, con una precisa richiesta avanzata nei suoi confronti: cambi la linea troppo rigida sul conflitto in corso tra israeliani e palestinesi e si chieda un cessate il fuoco per fermare i bombardamenti condotti dallo Stato ebraico a Gaza così da permettere una adeguata assistenza umanitaria ai civili. Oggi si sono fatti avanti con questo appello dei pezzi da novanta del Labour, come il sindaco di Londra Sadiq Khan, responsabile dell'amministrazione più importante del Regno, e quello di Manchester, Andy Burnham, l'esponente al momento forse più popolare fra la base laburista fra quanti ricoprono incarichi di responsabilità, oltre al leader della compagine politica per la Scozia, Anas Sarwar, di origini familiari pachistane e musulmane come il primo cittadino della capitale. Nonostante le forti pressioni per sostenere una tregua arrivate da quasi un quarto dei suoi deputati e centinaia di consiglieri locali che devono rendere conto ai loro elettori, il neomoderato Starmer ha continuato a difendere il suo allineamento di fatto al governo conservatore di Rishi Sunak. Il primo ministro al massimo ha proposto delle "pause umanitarie" nella guerra escludendo l'opzione di un cessate il fuoco in virtù del diritto di Israele di rispondere ai brutali attacchi terroristici condotti da Hamas nello Stato ebraico il 7 ottobre. Ma più la situazione si aggrava in Medio Oriente e più si allargano le divisioni dentro il partito laburista candidato a tornare al governo a vele spiegate alle prossime elezioni in calendario fra poco più di un anno a fronte del declino dei Tory testimoniato da mesi dai sondaggi.
Medioriente, Biden: dopo 7 ottobre allarme per antisemitismo da noi e all'estero
La "devastante atrocità" degli attacchi del 7 ottobre "ha riportato dolorose memorie lasciate da millenni di antisemitismo e genocidio nei confronti del popolo ebraico: la paura è amplificata da un allarmante aumento di antisemitismo all'estero e da noi". E' quanto afferma Joe Biden in una dichiarazione in occasione del quinto anniversario dell'attacco alla sinagoga di Pittsburgh, in cui rimasero uccise 11 persone. "Sotto la mia presidenza continueremo a condannare l'antisemitismo in ogni forma - ha continuato il presidente - stiamo aumentando la sicurezza attorno ai centri della comunità ebraica in tutto il Paese, il dipartimento di Giustizia ha la lotta ai crimini d'odio tra le sue priorità". "In questi momenti difficili non dobbiamo mai perdere la speranza o rinunciare ad un domani migliore - ha concluso Biden - dobbiamo rinnovare l'impegno a far sentire la nostra voce contro l'intolleranza e l'odio in tutte le sue forme, che sia razzismo, antisemitismo o islamofobia".
Raffica di razzi e sirene nel Sud di Israele
Una raffica di razzi è stata lanciata da Gaza verso il Sud di Israele. Le sirene d'allarme hanno risuonato nelle città di Ashkelon e Sderot, in concomitanza con i massicci raid israeliani sulla Striscia.
Reporter Al Jazeera da Gaza: "Siamo isolati"
"Siamo isolati, non sappiamo cosa sta accadendo nella Striscia...non sappiamo nemmeno se ci state ascoltando o vedendo": è il messaggio lanciato poco fa in diretta tv dal reporter di Aljazeera in inglese, Tareq Abu Azzum, parlando con un telefono satellitare da Khan Yunis, nella Striscia. "Per favore, se mi ascoltate mandate questo messaggio fuori dalla Striscia", ha detto il reporter in diretta tv.
Idf: possibile accordo per rilascio ostaggi? 'Ignorare le voci'
L'Idf smentisce un possibile accordo raggiunto per il rilascio degli oltre 200 ostaggi detenuti a Gaza. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari rispondendo a una domanda su un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi risponde ai giornalisti dicendo loro di "ignorare le voci". Hamas, aggiunge, "usa il terrore psicologico".
Ue a Onu: Israele ha diritto difesa secondo leggi internazionali
"L'Ue ribadisce la sua forte condanna degli attacchi di Hamas, sottolinea il diritto di Israele di difendersi secondo le leggi internazionali e chiede il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore dell'Unione all'Onu, Olof Skoog, alla sessione speciale di emergenza dell'Assemblea Generale. "Esprimiamo la nostra preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e chiediamo accesso continuo per la consegna degli aiuti - ha aggiunto - Lavoriamo con i partner della regione per proteggere i civili e prestare assistenza".
Cnn: residenti Gaza riferiscono raid aerei più forti da inizio conflitto
Diversi residenti di Gaza hanno riferito alla Cnn che i raid aerei israeliani di questa sera sono i più intensi dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre.
Medioriente, Unesco: oltre 200 scuole distrutte a Gaza
L'Unesco ha dichiarato che più di 200 scuole a Gaza, circa il 40% del numero totale degli istituti, sono state danneggiate dal 7 ottobre. "Più di 625.000 alunni e più di 22.500 insegnanti dell'area si trovano in una situazione di estrema vulnerabilità", ha dichiarato l'agenzia Onu. "L'Unesco è seriamente preoccupata per l'impatto delle ostilità su studenti e professionisti dell'istruzione. L'Organizzazione chiede la protezione degli istituti scolastici, che spesso fungono da rifugio per la popolazione, e ricorda che prenderli di mira o utilizzarli per scopi militari costituisce una violazione del diritto internazionale", ha aggiunto.
Intensi raid sulla Striscia di Gaza, interrotto internet
Le connessioni internet nella Striscia di Gaza si sono interrotte a causa dei massicci bombardamenti dell'esercito israeliano. Lo riportano i media locali.
Israele colpisce il nord di Gaza con artiglieria e raid
L'esercito israeliano ha cominciato a colpire pesantemente Gaza con artiglieria e raid massicci contro il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia. Lo riferiscono i media israeliani.
Medioriente, Turchia al lavoro per prevenire dilagare conflitto
La Turchia lavora per prevenire il dilagare del conflitto fra Israele e Hamas. Lo ha ribadito questa sera il ministro degli Esteri di Ankara, Hakan Fidan, che ha poi aggiunto, rivolto a Israele: "deve fare una scelta". "Se Israele vuole vivere in pace deve permettere ai palestinesi di vivere nelle proprie terre e di avere uno Stato. La strategia della violenza non portera' la pace", ha dichiarato Fidan. "Le violazioni di Israele vanno fermate. Non si puo' rimanere in silenzio. A questo punto è vitale evitare il dilagare del conflitto", ha poi ribadito il ministro turco. Fidan è poi tornato su un concetto chiarito dal presidente Recep Tayyip Erdogan: la Turchia non considera Hamas terroristi. "Non consideriamo Hamas una organizzazione terroristica. Allo stesso modo abbiamo detto ad Hamas di non considerarli parte dello stato palestinese. Per noi i terroristi sono Ypg (separatisti curdi in nord Siria ndr) e Feto (i golpisti del 2016)", ha specificato questa sera il capo della diplomazia di Ankara.
Medioriente, Unrwa: 53 membri agenzia uccisi a Gaza dal 7 ottobre
"E' stato confermato che 53 nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre", il giorno dell'attacco di Hamas ad Israele. Lo rende noto l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, in un post pubblicato sul proprio profilo 'X'. "Queste persone - sottolinea l'Agenzia - hanno dedicato la loro vita alla loro comunità. Un collega è morto andando a prendere del pane. Lascia 6 figli".
Medioriente, Hamas: interrotte Internet e comunicazioni a Gaza
Hamas ha annunciato che nella Striscia di Gaza sono state interrotte le comunicazioni, Internet compreso. Sono in corso violenti bombardamenti israeliani, in particolare nel nord dell'enclave palestinese.
Medioriente, nuovi razzi e sirene d'allarme nel centro di Israele
Sono di nuovo risuonate le sirene d'allarme nel centro di Israele. Subito dopo il sistema di difesa aerea Iron Dome è entrato in azione intercettando i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza.
Medioriente, Guterres: collasso totale del sistema umanitario a Gaza
"Il sistema umanitario a Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per più di 2 milioni di civili". E' l'allarme lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sottolineando che "data la situazione disperata e drammatica, le Nazioni Unite non saranno in grado di continuare a fornire aiuti all'interno di Gaza senza un cambiamento immediato e fondamentale nel modo in cui vengono inviati gli aiuti". "Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità - ha aggiunto - Questo è il momento della verità, la storia ci giudica tutti".
Medioriente, Schlein: dirigenti Pd in piazza, tutelare civili Gaza
"Il Partito democratico c'è e ci sarà" alle manifestazioni per la pace in Medioriente "con molti dirigenti e molti militanti come abbiamo annunciato ieir e sta portando in tutte le sedi istituzionali la propria posizione molto chiara sul conflitto, sull'evitare in ogni modo l'escalation e la necessita' di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Quelle di oggi sono manifestazioni a tutela dei civili e anche noi come Pd stiamo insistendo sulla tutela di tutti i civili perche' il numero di vittime è già altissimo. Dobbiamo evitare che continuino a morire innocenti e fare uno sforzo per far riprendere il processo di pace verso Due Popoli Due Stati". Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, arrivando a Mestre per una iniziativa sulla casa.
Medioriente, Ue valuta sostegno aiuti umanitari via mare a Gaza
L'Ue sta valutando la possibilità di sostenere l'invio di aiuti umanitari a Gaza tramite corridoi marittimi. E' quanto spiegano fonti europee al termine del Consiglio. L'idea, riferiscono le stesse fonti, è emersa al tavolo dei leader, aprendo la strada a un dibattito nel quale alcuni Paesi, tra cui la Francia, si sono detti pronti a muoversi. Il lavoro diplomatico per esaminare la reale fattibilità dell'azione proseguirà in queste ore. I nodi da sciogliere - è stato spiegato - sono legati soprattutto ai dettagli tecnici per la consegna degli aiuti e alla necessità di un coordinamento con Israele in tal senso.
Medioriente, Netanyahu: Hamas-Isis sono malati, trasformano ospedali in sede commando centrale
Hamas-Isis sono malati. Trasformano gli ospedali nella sede del commando centrale per creare il loro terrore. La nostra intelligence ha appena diffuso le prove". Ad affermarlo è il premier israeliano, Benjamin Netanyahu sul proprio profilo 'X'.
Medioriente, Lukashenko: se Israele attacca Iran si rischia terza guerra mondiale
"Se Israele e i suoi alleati dovessero attaccare l'Iran potrebbe iniziare la terza guerra mondiale". Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa bielorussa.
Idf, razzi lanciati da Libano su Israele colpiscono Siria
Le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato che alcuni razzi lanciati dal Libano verso il territorio israeliano sono atterrati in Siria, lo scrive il Times of Israel. Il tentativo di attacco fa parte del ripetuto lancio di missili e razzi da parte del gruppo terroristico Hezbollah e delle fazioni palestinesi alleate nel sud del Libano.
Esercito, comando centrale di Hamas nell'ospedale di Gaza
Il comando centrale di Hamas è sotto e all'interno dell'ospedale Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari fornendo foto, video e registrazioni a sostegno di questa affermazione. "Hamas" - ha detto - "gestisce la guerra dagli ospedali e usa i civili come scudi umani".
Onu: 300-400mila palestinesi rimangono nel Nord di Gaza
Sono tra i 300mila e i 400mila i palestinesi che probabilmente rimangono ancora nel Nord di Gaza, target principale dei bombardamenti israeliani nella sua campagna contro Hamas. La stima è di Lynn Hastings, coordinatrice degli Aiuti Umanitari delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi. Tra l'altro, ha ricordato, molti dei residenti che erano partiti per il Sud della Striscia di Gaza, seguendo il diktat di Israele, sono tornati alle loro case nel Nord.
La Turchia accusa Israele di 'crimini contro l'umanità'
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha criticato Israele definendo "crimini contro l'umanità" i raid contro la Striscia di Gaza. "È stato violato il diritto internazionale", ha detto Fidan durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo danese Lars Lokke Rasmussen ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. "Coloro che sono rimasti in silenzio di fronte alle atrocità di Israele sono complici di questa operazione", ha aggiunto Fidan, ribadendo l'idea di creare un "meccanismo di garanzia" per risolvere la crisi tra Israele e Palestina "in cui i Paesi musulmani della regione sono invitati ad avere un ruolo attivo".
Hamas nega l'uso militare dell'ospedale di Gaza
Hamas ha respinto le accuse giunte oggi da Israele secondo cui sfrutterebbe le strutture dell'ospedale Shifa (il principale di Gaza) per gestire dal suo interno la guerra contro Israele. ''Si tratta di menzogne'', ha affermato un suo dirigente, Izzat al-Rashek, citato dai media israeliani. ''Nelle vicinanze dell'ospedale ci sono 40 mila persone. Si tratta di preparativi da parte di Israele di compiere in quel posto un nuovo massacro''.
Sanchez: "Legittimo chiedersi se Israele violi il diritto"
"Penso che sia legittimo porsi questa domanda dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di oltre un milione di persone da tre settimane". Così il premier spagnolo Pedro Sanchez risponde alla domanda se Israele stia o meno violando il diritto internazionale con la sua risposta militare su Gaza.
Sanzioni Usa a otto individui e quattro entità legate ad Hamas
Gli Stati Uniti impongono sanzioni a otto individui e quattro entità legate a Hamas. Lo annuncia il segretario di Stato Antony Blinken, sottolineando che fra gli individui ci sono anche coloro che hanno giocato un ruolo nel facilitare l'evasione delle sanzioni da parte di società affiliate a Hamas.
Raid israeliano dal mare, colpita base commando navale a Gaza
Uomini del commando navale israeliano Shayetet 13 hanno compiuto la notte scorsa un raid dal mare nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto le Forze di Difesa israeliane.
Gli israeliani, afferma l'Idf, hanno distrutto infrastrutture di Hamas e operato in un complesso di edifici utilizzato dai commando navali del gruppo palestinese. All'operazione hanno partecipato altre forze della marina e tutti gli israeliani sono rientrati alla base.
In precedenza, ricorda Times of Israel, Hamas ha dichiarato oggi di aver respinto un attacco israeliano dal mare.
Medioriente, Amb. palestinese Ue: Unione non all'altezza europei
L'accordo raggiunto dai leader Ue sulle conclusioni del vertice europeo in merito alla crisi in Medio Oriente è "ambiguo" e "contrario alle aspirazioni degli stessi popoli europei": lo ha detto l'ambasciatore palestinese presso l'Unione europea in un'intervista al quotidiano egiziano Al Qahera News. Abdalrahim Alfarra, la cui famiglia rimane a Gaza, ha aggiunto che "la posizione ufficiale dell'Europa nei confronti dell'aggressione a Gaza non e' stata all'altezza delle richieste del suo popolo, il popolo europeo, che condanna le uccisioni di bambini" e che "la grande divisione" che si avverte all'interno dell'Unione "è causata da un cieco pregiudizio" a favore di Israele.
Medioriente, Capo Unrwa replica a Biden, cifre su morti a Gaza credibili
"Nessuno in passato ha mai potuto smentire" le cifre sulle vittime palestinesi a Gaza, e le ultime fornite da Hamas in relazione ai raid israeliani di queste settimane riflettono - in termini di proporzione sulla popolazione generale - "più o meno i nostri dati percentuali" sugli impiegati Onu uccisi nella Striscia. Lo ha detto oggi Philippe Lazzarini, commissario genarale dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), citato dalla Bbc britannica a margine di una conferenza stampa, in risposta indiretta ai dubbi sollevati invece ieri dal presidente americano Joe Biden rispetto al pesantissimo bilancio di morti diffusi da Gaza. Lazzarini, interpellato dalla Bbc, ha poi liquidato come "briciole", di fronte alle necessità, gli aiuti lasciati passare negli ultimi giorni verso la Striscia, sottolineando come la popolazione civile palestinese sia allo stremo e continui a sentirsi "abbandonata" dalla comunità internazionale. Il commissario italo-svizzero dell'Unrwa ha infine negato che vi sia qualunque evidenza dell'accusa rivolta da Israele a Hamas di sottrarre parte del carburante destinato ai civili della Striscia per alimentare generatori di corrente vitali per case, ospedali, eccetera.
Reuters: "Con un’economia in rovina e uno Stato fatiscente, il Libano difficilmente può permettersi un’altra guerra tra Hezbollah e Israele"
Raid di Israele "sulla costa di Gaza, distrutte strutture Hamas"
L'esercito israeliano ha effettuato un raid mirato dal mare la scorsa notte nel Sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto lo stesso portavoce di Tsahal secondo cui nella notte, gli uomini del commando Shayetet 13 sono sbarcati sulla costa e hanno distrutto le infrastrutture terroristiche di Hamas, in un complesso utilizzato dai commando navali dell'organizzazione. All'operazione -ha aggiunto il portavoce militare- hanno preso parte navi e aerei militari. Le truppe hanno lasciato l'area alla fine della missione.
Medioriente, Ministero Sanità Hamas, il bilancio supera 7.300 morti
Secondo il ministero della Sanità di Hamas sono ad oggi 7.326 le persone uccise a Gaza dall'inizio di questa fase del conflitto con Israele lo scorso 7 ottobre. Di queste 3.038 sono bambini. Stando alla stessa fonte, sono invece18.967 i feriti.
Macron: "Le operazioni di Israele a Gaza siano mirate"
"È cruciale che Israele agisca in modo mirato contro i terroristi". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue, sottolineando che "il miglior modo di agire non è un'operazione massiccia che mette in pericolo i civili". "Una tregua umanitaria" a Gaza "è cruciale per proteggere i più fragili e per finalizzare i negoziati sugli ostaggi", ha poi aggiunto.

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Intesa Usa-Qatar: "Doha rivedrà rapporti con Hamas dopo crisi ostaggi"
Gli Stati Uniti e il Qatar hanno raggiunto un'intesa in base alla quale Doha rivedrà i suoi rapporti con Hamas dopo l'eventuale soluzione della crisi degli ostaggi, in cui Doha sta svolgendo un attivo ruolo di mediazione. Secondo fonti diplomatiche citate dal Washington Post, l'intesa è stata raggiunta durante il recente incontro tra il segretario di Stato Antony Blinken e l'emiro Tamim bin Hamad al-Thani.
I termini di questa revisione dell'associazione tra Qatar e Hamas non sono ancora chiari, e non si sa se si arriverà fino l'uscita dal Paese dei leader dell'organizzazione militare palestinese, tra i quali il leader supremo Ismail Haniyeh, e il suo predecessore Khaled Mashaal, sopravvissuto ad un tentativo di assassinio israeliano nel 1997.
L'intesa comunque è un segnale della volontà dell'amministrazione Biden di bilanciare l'obiettivo a breve termine di mettere in salvo gli oltre 220 ostaggi - con la mediazione di Doha che ha portato alla liberazione di due dei quattro ostaggi finora rilasciati - e quello a lungo termine di isolare le milizie responsabili degli atroci attacchi terroristici del 7 ottobre in Israele.
Medioriente, Al Arabya: tre israeliani feriti in bombardamento Tel Aviv
Tre israeliani sono rimasti feriti nel bombardamento di Tel Aviv. Lo riporta il corrispondente di Al Arabya. Nella capitale israeliana, come in altre località del centro del Paese, stanno riusonando le sirene anti-razzo.
Governo Hamas: "A Gaza un palestinese ucciso ogni 300"
Almeno 7.326 palestinesi, tra cui 3.038 bambini, sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre. Lo ha detto il ministero della Sanita' di Gaza controllato da Hamas. Le affermazioni non sono state verificate in modo indipendente. Gaza aveva 2,2 milioni di abitanti. Dal 7 ottobre c'è stato quindi un palestinese ucciso a Gaza ogni 300 persone. All'inizio di questa settimana il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva messo in dubbio l'affidabilità dei rapporti del ministero, perchè il ministero della Sanità è gestito da Hamas. Biden non ha offerto ulteriori prove per spiegare la sua posizione. Il ministero della Sanità di Gaza ha risposto con un documento di 212 pagine in cui sono elencati i nomi e i dati di identificazione di migliaia di palestinesi che le autorità di Hamas, che controllano Gaza, hanno dichiarato essere stati uccisi nel bombardamento israeliano. Omar Shakir, direttore per Israele e Palestina di Human Rights Watch, ha affermato di non aver visto prove che i numeri siano stati manipolati . "Monitoriamo le violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza da tre decenni, compresi diversi cicli di ostilità. In generale abbiamo ritenuto affidabili i dati forniti dal Ministero della Salute", ha affermato.
Isw: "I militanti sostenuti dall’Iran hanno preso di mira le forze americane in Medio Oriente per il nono giorno consecutivo"
Polizia Israele: non rispondete a chiamate estere ignote
La polizia, in riferimento alle varie segnalazioni di cittadini, ha avvisato la popolazione di non rispondere o richiamare a telefonate provenienti da numeri esteri sconosciuti". "Scopo delle telefonate - secondo la polizia - potrebbe essere quello di creare panico o molestie o anche di far parte di tentativi di prendere il controllo sull'account di WhatsApp". Sono stati in molti a segnalare di aver ricevuto chiamate e anche video, in maggior parte dall'estero, da numeri a loro sconosciuti.
Editoriale Haaretz: "Biden ha ragione, ora i due Stati"
"Biden ha ragione: dopo la guerra è il momento dei due Stati". Questo è il titolo di un editoriale del quotidiano israeliano 'Haaretz'. "Sono trascorse tre settimane dalla catastrofe del 7 ottobre, eppure i leader politici del Paese, compresi i membri del nuovo gabinetto di guerra, non hanno pronunciato una sola parola sul piano per il dopoguerra. Mercoledi' - sottolinea 'Haaretz' - il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che per israeliani e palestinesi "non è possibile tornare allo status quo del 6 ottobre" e che "quando questa crisi sarà finita, dovrà esserci una visione di cià che verrà dopo. ... una soluzione a due Stati". Queste parole sono state accolte con uno sbadiglio collettivo. Il suo appello alle parti a muoversi verso la pace è caduto nel vuoto". Per 'Haaretz' "gli israeliani stanno ora imparando, in modo tragico, quanto siano fortunati ad avere alla Casa Bianca un leader esperto, equilibrato e solidale come Biden. Ma se gli israeliani non riescono a eleggere una leadership che presti attenzione alle sue sagge osservazioni, nemmeno Biden sara' in grado di salvarli nella prossima guerra".

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Medioriente, Zuppi (Cei): non è previsto che io vada in Terra Santa
Non è previsto assolutamente che vada in Terra Santa". Ad affermarlo e' stato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo in collegamento alla Conferenza internazionale delle Camere di commercio a Torino. "Mi auguro che si abbassi questa tensione - ha detto - e si ritrovi la lucidità per individuare delle risposte che garantiscano i diritti di tutti, unica via perchè il dolore provocato possa indicare delle soluzioni e non provocare altro dolore".
Medioriente, Hamas dà nuovo bilancio morti a Gaza, sono 7.326
Il ministero della Sanità a Gaza, che è gestito da Hamas, ha fornito un nuovo bilancio sulle vittime a Gaza, ora a quota 7.326.
Medioriente, Hamas rivendica razzi: Risposta massacro civili a Gaza
Le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv, che hanno causato il ferimento di tre persone e l'incendio in un edificio, sostenendo che sono la risposta al "massacro dei
civili" a Gaza.
Medioriente, Al Arabya: chiuso aeoroporto dopo attacchi a Tel Aviv
Dopo i ripetuti attacchi su Tel Aviv l'aeroporto Ben Gurion della capitale israeliana è stato chiuso. Lo riporta Al Arabya.
Medioriente, Iran: Israele e i suoi sostenitori subiranno conseguenze
"Presto i criminali, i sionisti e i loro noti sostenitori saranno messi in ginocchio davanti alla determinazione, alla fermezza e alla resilienza del popolo della Palestina a causa dei loro crimini di guerra nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani.
Medioriente, Onu accusa Israele di crimini guerra per punizione collettiva a Gaza
L'Ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di questioni umanitarie ha accusato Israele di commettere crimini di guerra nella Striscia di Gaza avendo messo in atto una ''punizioni collettiva'' della popolazione palestinese dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. ''La punizione collettiva è un crimine di guerra. La punizione collettiva da parte di Israele dell'intera popolazione di Gaza deve fermarsi immediatamente'', ha detto Ravina Shamdasani, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. Anche Hamas, spiega l'Agenzia Onu, ha commesso crimini di guerra e atrocità lo scorso 7 ottobre e continua a compirli tenendo in ostaggio civili. Shamdasani ha quindi chiesto ai gruppi palestinesi di interrompere ''gli attacchi indiscriminati'' contro Israele. In merito all'''assedio'' completo di Gaza dichiarato da Israele, Shamdasani ha detto che ''per le 2,2 milioni di persone che vivono a Gaza è una catastrofe umanitaria e una punizione collettiva''.
Medioriente, sirene allarme razzi da Gaza a Tel Aviv e in centro Paese
Le sirene di allarme anti razzi da Gaza hanno risuonato da poco a Tel Aviv e nel centro di Israele costringendo la popolazione a correre nei rifugi. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. In aria si sono udite esplosioni dovute all'intercettazione di razzi da parte dell'Iron Dome. L'allarme è scattato anche ad Ashdod, città costiera nel sud del Paese.
Medioriente, l'Ue invia altre 51 tonnellate di aiuti umanitari a Gaza
Un nuovo volo umanitario dell'Ue che trasporta 51 tonnellate di medicinali e materiale scolastico per conto dell'Unicef destinati ai civili di Gaza è partito questa mattina da Copenaghen. Lo annuncia la Commissione europea. Nelle prossime due settimane partiranno altri cinque voli come parte del ponte aereo umanitario attraverso l'Egitto.
Berlino, 'Hamas non è per noi fonte di cifre su vittime a Gaza'
Sulle vittime a Gaza "non possiamo citare o verificare cifre precise", perché chi si pronuncia su numeri e specifiche distruzioni è spesso Hamas e "Hamas non è per noi una fonte di informazione". Lo ha detto oggi a Berlino il vice portavoce del governo tedesco, Wolfgang Büchner. Il portavoce ha al tempo stesso sottolineano come sia incontestato che ci siano molte vittime civili, "chiaramente sentiamo e vediamo l'emergenza che vivono le persone nella Striscia di Gaza" e sappiamo che ci sono "situazioni e sofferenze terribili per la popolazione di Gaza". Proprio per questo il governo tedesco "si impegna molto perché sia possibile l'aiuto umanitario" nell'area, ha aggiunto Büchner.
Israele: 'minaccia dal Mar Rosso era un aereo senza pilota'
La 'minaccia aerea proveniente dal mar Rosso' - menzionata oggi dal portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa - era ''un aereo senza pilota'' che e' caduto a Taba (Egitto) dove ha ferito 5 persone. Lo ha affermato la radio militare secondo cui non e' chiaro se sia giunto dallo Yemen o se sia stato lanciato da una nave dalle acque del mar Rosso. ''Velivoli della aviazione militare israeliana hanno cercato di intercettarlo, ma non ci sono riusciti'', ha precisato. ''In ogni caso - ha aggiunto - e' chiaro che c'e' un coinvolgimento dell'Iran''. La emittente ha ricordato in questo contesto che a maggio il ministro della difesa Yoav Gallant ha rivelato che i Pasdaran (i Guardiani della rivoluzione) hanno trasformato alcune navi commerciali in piattaforme di lancio di aerei senza pilota e di anche di missili per creare cosi - secondo Israele - ''basi terroristiche galleggianti'' da dislocare secondo le loro esigenze nei mari del Medio Oriente.
Nuove sanzioni Usa contro Hamas e Iran
Gli Stati Uniti hanno emesso una seconda serie di sanzioni contro il gruppo palestinese Hamas. E' stato preso di mira anche un funzionario di Hamas in Iran e membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha affermato in una nota che le misure hanno preso di mira ulteriori asset nel portafoglio di investimenti di Hamas e persone che facilitano l'elusione delle sanzioni da parte delle società affiliate ad Hamas.
10 medici stranieri entrano a Gaza dal valico di Rafah
E' entrata una delegazione medica composta da dieci medici stranieri attraverso il valico di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, insieme a dieci camion di aiuti che trasportano acqua, cibo e medicine. Lo ha reso noto il portavoce palestinese del valico di Rafah, Wael Abu Omar. Dall'inizio della guerra, sono entrati nella Striscia di Gaza "solo 84 camion di aiuti", ha aggiunto.
Onu, 'preoccupano crimini di guerra in conflitto Istraele-Hamas'
Le Nazioni Unite hanno espresso oggi preoccupazione per "i crimini di guerra che si stanno commettendo" nel conflitto tra Israele e Hamas. "Siamo preoccupati che si stiano commettendo crimini di guerra. Siamo preoccupati per la punizione collettiva degli abitanti di Gaza in risposta agli atroci attacchi di Hamas, che costituiscono anch'essi crimini di guerra", ha detto la portavoce dell'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite Ravina Shamdasani in una conferenza stampa a Ginevra.
Cremlino, Hamas? Serve avere contatti con tutte le parti
La Russia ritiene necessario mantenere i contatti con tutte le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, difendendo la decisione di invitare una delegazione di Hamas a Mosca che ha suscitato l'ira di Israele. Peskov, riporta Interfax, ha aggiunto che la delegazione di Hamas ha incontrato i rappresentanti del ministero degli Esteri russo ma non ha avuto contatti con il Cremlino
Nuove sirene di allarme in comunità Israele a ridosso Gaza
Le sirene di allarme per i razzi da Gaza sono riprese a suonare, dopo ore di relativa calma, nelle comunità a ridosso della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano.
Unrwa, "Abbiamo carburante solo per oggi a Gaza"
Il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha fatto presente che all'organizzazione è rimasto carburante per un solo ultimo giorno di operazioni all'interno della Striscia di Gaza e che l'agenzia ha bisogno di 160mila litri ogni giorno per coprire i bisogni umanitari dell'enclave. In una conferenza stampa a Gerusalemme, Lazzarini ha spiegato che, grazie ad un accordo tra Israele e Qatar, il carburante è entrato nella Striscia e che, solo se l'agenzia avrà accesso a parte di quel carburante, potrà continuare a rifornire i suoi "partner, i panifici e gli ospedali", oltre a poter proseguire con le sue operazioni.
Israele, ucciso comandante di Hamas, 250 obiettivi colpiti
L'esercito israeliano ha ucciso la notte scorsa Madhath Mubashar, comandante del Battaglione occidentale Khan Younis di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Madhath ha preso parte ad attacchi - con esplosivi e uso di cecchini - contro civili, comunità e soldati israeliani. Durante la notte - secondo la stessa fonte sono stati colpiti oltre 250 obiettivi militari di Hamaa nella Striscia, inclusi tunnel, decine di operativi, centri di comando operativi e siti di lancio di razzi. Il portavoce ha aggiunto anche che un drone militare è caduto nell'enclave palestinese per malfunzionamento.
Reuters: "Negli ultimi giorni il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha decisamente cambiato tono sulla crisi Israele-Hamas, passando dal sostegno illimitato a Israele all’enfasi sulla necessità di proteggere i civili palestinesi a Gaza prima di un’incombente invasione di terra israeliana"
Il vice ministro degli Esteri dell'Iran ha incontrato il leader politico di Hamas a Mosca
Il vice ministro degli Esteri iraniano per gli Affari politici, Ali Bagheri Kani, ha incontrato a Mosca il capo della delegazione di Hamas e rappresentante della leadership politica Abu Marzuk. Lo rende noto l'ambasciata di Teheran a Mosca con un post su Telegram. "Ali Bagheri Kani, vice ministro degli Esteri per gli affari politici, arrivato a Mosca su invito del suo omologo russo per uno scambio di opinioni e consultazioni bilaterali, ha incontrato Abu Marzouk, membro del politburo di Hamas", ha detto la missione diplomatica iraniana.
Il viceministro degli Esteri iraniano ha discusso con Hamas un cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Come spiegato dall'ambasciata iraniana, durante l'incontro il viceministro degli Esteri iraniano ha sottolineato il sostegno di Teheran ai palestinesi. "La priorità di Teheran nei negoziati è un cessate il fuoco immediato, fornendo assistenza alla popolazione e revocando l'assedio repressivo di Gaza", ha aggiunto l'ambasciata citando Ali Bagheri Kani.
Israele: "Abbiamo agito in una roccaforte di Hamas"
Il blitz condotto nel rione di Shujaiyya ''rientra nei preparativi per le prossime fasi della guerra'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ''Shujaiyya è una delle principali roccaforti del terrorismo di Hamas. Ieri forze di fanteria, del genio e mezzi blindati - coperti dall'aviazione - hanno condotto una incursione mirata nel centro della striscia di Gaza. Operazione che si è conclusa con successo stamane. Le nostre forze hanno lasciato la Striscia senza aver subito perdite''. Questo genere di incursioni, ha spiegato il portavoce, consentono a Israele di ''far venire il nemico allo scoperto, di uccidere terroristi, di rimuovere ordigni dal terreno e di eliminare postazioni di lancio di razzi verso il territorio israeliano''.
Israele, missile su Taba proveniva da Yemen
L'attacco missilistico nella città egiziana di Taba sul Mar Rosso ha avuto origine "dall'area del Mar Rosso", afferma il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell'IDF, con evidente riferimento allo Yemen. Lo scrive 'Times of Israel'.
"Nelle ultime ore è stata rilevata una minaccia aerea nella zona del Mar Rosso. Aerei da combattimento sono stati fatti decollare nell'area minacciata e la questione è oggetto di indagine", afferma Hagari. "A nostro avviso, l'impatto avvenuto in Egitto ha origine da questa minaccia. Israele lavorerà insieme all'Egitto e agli Stati Uniti e rafforzerà la difesa contro le minacce provenienti dall'area del Mar Rosso", aggiunge. Secondo i media egiziani, sei persone sono rimaste ferite dall'attacco a Taba. Anche la città egiziana di Nuweiba è stata colpita da un razzo. Taba confina con Eilat, recentemente presa di mira dai razzi di Gaza, mentre Nuweiba si trova circa 50 chilometri più a sud e probabilmente fuori dalla portata dell'arsenale di Hamas.
Esercito arresta 36 palestinesi in Cisgiordania, 17 Hamas
L'esercito israeliano ha arrestato in Cisgiordania la notte scorsa 36 palestinesi ricercati e di questi, 17 sono membri di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare riferendosi anche agli scontri armati avvenuti nel campo profughi di Jenin durante i quali sono stati uccisi 3 militanti palestinesi. Uno di questi - ha aggiunto il portavoce - al Amer era della Jihad islamica. L'esercito ha poi cominciato i preparativi per la demolizione della casa di Saleh Aruri, uno dei capi di Hamas, che si trova vicino Ramallah in Cisgiordania.
Israele: "Identificata minaccia aerea dal Mar Rosso"
"Nelle ultime ore abbiamo identificato una minaccia aerea sul mar Rosso. Aerei da combattimento sono stati lanciati verso quella minaccia e l'episodio è ora oggetto di una verifica": lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari, senza precisare la natura di quella minaccia. ''Per quel che comprendiamo, - ha aggiunto - l'attacco avvenuto in Egitto è collegato a quella minaccia''. Si riferiva a notizie della scorsa notte relative al ferimento di cinque egiziani del Sinai a Taba, vicino al confine con Israele. ''Israele - ha concluso Hagari - coopererà con Egitto e Stati Uniti per rafforzare le difesa della Regione di fronte a minacce provenienti dal mar Rosso".
Media: "Hamas rilascerà ostaggi solo con il cessate fuoco"
Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi finché non verrà concordato un cessate il fuoco: lo ha detto al quotidiano russo Kommersant Abu Hamid, il rappresentante della delegazione di Hamas che ieri ha visitato Mosca. Ieri il ministero degli Esteri russo aveva reso noto che durante l'incontro con la delegazione di Hamas Mosca aveva discusso della liberazione degli ostaggi e dell'evacuazione dei russi dalla Striscia di Gaza. La delegazione del gruppo palestinese ha incontrato nella capitale russa Mikhail Bogdanov, viceministro degli Esteri e inviato speciale presidenziale della Russia per il Medio Oriente e l'Africa.
Onu: "8 camion con aiuti entreranno oggi nella Striscia di Gaza"
Altri otto camion con aiuti umanitari dovrebbero entrare oggi nella Striscia di Gaza dall'Egitto. Lo ha detto Lynn Hastings, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. ''Abbiamo avuto circa 74 camion. Ne aspettiamo altri otto circa oggi", ha affermato.
Parolin: "Al lavoro per incontro del Papa con i parenti degli ostaggi"
"Ci stiamo pensando. I parenti degli ostaggi sono qui e sono stati ricevuti a livello italiano. Ancora non c'è una decisione definitiva ma penso che entro oggi si possa preparare l'incontro". Così il cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, su un possibile incontro tra il Papa e i parenti degli ostaggi di Hamas, rispondendo ai giornalisti a margine del convegno organizzato in Campidoglio sulla figura del Cardinale Achille Silvestrini. "Mi unisco all'appello che il Papa ha fatto tante volte durante questo tempo di guerra - ha aggiunto il cardinale Parolin - l"appello è che le ragioni della pace possano prevalere sulla violenza e sulla guerra". "Scendendo al concreto: per la liberazione degli ostaggi e poi per la crisi umanitaria di Gaza - ha spiegato Parolin - questi sono i due focus attorno ai quali si sta concentrando sia l'appello che l'azione della Santa Sede". Sulla mediazione del Vaticano il cardinal Parolin ha detto: "Credo che grandi spazi al momento non ci siano però c'è la presenza in loco della Chiesa attraverso il Patriarcato latino, di Gerusalemme. In questo senso qualche scambio di messaggi, è piu' su quel versante che si sta tentando di fare qualche cosa".

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Unrwa: "Morti 57 membri del nostro staff a Gaza"
L'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i palestinesi, ha "confermato la morte" di 57 membri del suo staff a Gaza.
Esercito Israele: "Gli ostaggi Hamas a Gaza sono 229"
Il numero confermato di persone tenute in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza è aumentato di cinque, arrivando a 229. Lo riferisce l'esercito israeliano secondo quanto riporta il Guardian.
Media: "Nuovo razzo sul territorio dell'Egitto, colpita Nuweiba"
Ancora un bombardamento su terrorio egiziano dopo il missile su Taba lanciato nella notte: secondo quanto riporta l'agenzia Reuters citando due fonti di sicurezza egiziane, un razzo è caduto nella città egiziana di Nuweiba sul Mar Rosso.
Onu: "30mila sfollati tornano nel nord Striscia Gaza"
Circa 30.000 sfollati interni a Gaza sono ritornati nel nord della Striscia, teoricamente la zona dove Israele ha ordinato di evacuare. La causa sono gli intensi bombardamenti che ci sono anche nel sud del territorio e del sovraffollamento in molti rifugi. Lo rendono noto le Nazioni Unite. Nella sua relazione quotidiana, l'Ufficio di coordinamento per gli affari umanitari dell'ONU sottolinea che i rifugi per sfollati ospitano tre volte più persone di quelle inizialmente previste per la loro capacità, in totale circa 641.000 degli oltre 1,4 milioni di abitanti di Gaza hanno lasciato le loro case dal 7 ottobre. Altri 121.700 sfollati sono ospitati in ospedali, scuole e altri edifici pubblici, 79.000 in scuole non dipendenti dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) e circa 700.000 in case di famiglia. Le Nazioni Unite ricordano, citando fonti del ministero della Sanità di Gaza, che nelle ultime 24 ore gli attacchi hanno causato altri 481 morti nella striscia, di cui 209 bambini, portando il totale delle vittime nel territorio dagli attacchi a Israele del 7 ottobre a 7.028, di cui 2.913 minori.
Gaza: "Oltre 480 morti nei raid israeliani nelle ultime 24 ore"
Secondo l’autorità sanitaria di Gaza, almeno 481 persone sono state uccise dai raid aerei israeliani nelle ultime 24 ore.
Dall'inizio del conflitto sono stati uccisi in totale 7.028 palestinesi, il 66% dei quali erano donne e bambini.
Michel: "Richiesta di conferenza di pace è mossa importante"
"Ieri abbiamo preso un'importante decisione sul sostenere una conferenza di pace internazionale e nel giocare un ruolo con altri partner: il dibattito di ieri è stato un passaggio cruciale per le prossime fasi perché questa non è l'ultima volta che affronteremo questo tema al Consiglio". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a proposito delle conclusioni sul conflitto tra Israele e Hamas, sottolineando che 5 ore di discussione significano 10 minuti di intervento per ogni Paese membro. "Abbiamo chiesto l'introduzione di corridoi e pause umanitarie e questo mostra l'efficacia del Consiglio Europeo nel mantenere l'Ue unita: siamo tutti consapevoli che la situazione è pericolosa per il mondo e la regione".
Onu, ambasciatore palestinese: "A Gaza uccisi 3.000 bimbi"
Guerra Israele-Hamas, a Sky TG24 la storia del riservista italiano Edi: "Un dovere partire"
Ventisette anni, ebreo di Roma, Edi ha raccontato la sua vicenda a Sky TG24. “Il 7 ottobre ho seguito insieme a tutto il resto del mondo le notizie che riguardavano Israele e ho ricevuto la chiamata per muovermi. Avrei potuto evitarlo, ma quando uno prende un impegno e, ancora di più, fa un giuramento, bisogna rispettarlo”. Ora, come tanti altri ragazzi, è pronto ad entrare a Gaza. LA STORIA
Colonna: "Portaelicotteri francese in arrivo a Gaza nel fine settimana"
La nave portaelicotteri francese Tonnerre potrebbe arrivare già nel fine settimana al largo della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna in una intervista a radio Rtl. L'arrivo della Tonnerre ''è questione di giorni'', ha affermato, ''penso che forse sarà nella zona alla fine della settimana'', ha aggiunto.
Partita mercoledì da Tolone, la Tonnerre ha come obiettivo quello di partecipare alle operazioni di soccorso a favore della popolazione palestinese. "Le modalità operative sono in fase di definizione con i colleghi delle Forze Armate", ha detto Colonna, sottolineando che ''sono 170'' i cittadini francesi nella Striscia di Gaza e che Parigi vuole evacuare.
"Se contiamo i nostri connazionali, le loro famiglie, ma anche i funzionari della Francia - abbiamo un istituto culturale francese a Gaza - ci sono circa 170 persone di cui vogliamo garantire la protezione",ha detto la ministra.
Israele, gli Usa rafforzano lo scudo antimissile: come funziona
Washington rafforza la sua posizione in Medio Oriente, con navi - e non solo - per intercettare droni e missili. E fornirà a Israele sistemi di difesa aerea Iron Dome dalle riserve del proprio esercito, come ha anticipato un funzionario del Pentagono citato dal Washington Post. IL FOCUS
Comandante Brigata Jenin morto in scontri con Idf in Cisgiordania
Il comandante della Brigata Jenin, Aisar Mohammed al-Amir, è morto in scontri con le Forze della difesa israeliana (Idf) in Cisgiordania. Lo riferisce la Jihad islamica palestinese, come afferma il canale televisivo Al Mayadeen.
Intanto è salito a quattro, come riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, il numero dei palestinesi che hanno perso la vita negli scontri della notte con l'Idf in Cisgiordania. A completare il bilancio sono 12 feriti, aggiunge la Wafa.
Tre morti sono avvenuti nel campo profughi di Jenin dove, afferma la Jihad islamica palestinese, i suoi miliziani si sono scontrati con i soldati israeliani entrati con i bulldozer. Oltre ad al-Amir, nel campo profughi sono stati uccisi Abdullah Basam Abu Al-Haija e Jawad Al-Turki, riferisce la Wafa.
Scontri si sono verificati anche a Qalqilya dove Qassam Abdel Hafez, che era stato in carcere in Israele, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco come riportano i media palestinesi. A Nablus, invece, quattro persone sono rimaste ferite in scontri con l'Idf.
Media, dimessi i feriti dal razzo su Taba
Le sei persone ferite dal razzo lanciato nella notte sulla città egiziana di Taba, vicino al confine con Israele, sono state dimesse dall'ospedale. Lo riportano i media israeliani citando la tv egiziana. Il missile o il razzo sarebbe caduto vicino a un edificio residenziale della città, ha colpito diversi edifici che non sono crollati, e diversi veicoli sono rimasti danneggiati. Nella notte testimoni avevano riferito che il razzo era caduto sulla dependance di un ospedale della città sul Mar Rosso, situata all'estremità nord-orientale del Sinai.
Unrwa: "Accolti 629mila sfollati a Gaza, sovraffollamento pericoloso"
L'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi, ha spiegato di aver accolto 629mila sfollati interni nella Striscia di Gaza. Si tratta di un numero di persone tre volte superiore alla capacità di accoglienza nei rifugi, afferma in una nota. ''Le attuali condizioni di sovraffollamento continuano a destare preoccupazione e rappresentano un rischio per la salute e la protezione'', ha aggiunto l'Unrwa.
Inoltre, si legge nella nota, le scorte di carburante dell'Agenzia Onu sono quasi completamente esaurite, mettendo a repentaglio servizi salvavita come la fornitura di acqua corrente, assistenza sanitaria e panifici.
Guerra Israele-Hamas, colloquio Usa-Qatar: "Doha rivedrà i rapporti con i terroristi"
Media: "Da Hamas no al rilascio degli ostaggi fino a cessate il fuoco"
Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi finchè non sarà concordato un cessate il fuoco. E' quanto scrive il giornale russo Kommesrant, citando una fonte di Hamas, dopo gli incontri di ieri a Mosca tra una delegazione di Hamas con esponenti del governorusso. Secondo la stessa fonte ci vorrà tempo per localizzare tutti coloro che sono stati portati a Gaza dalle varie fazioni palestinesi.

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Sondaggio, quasi la metà degli Israeliani vuole evitare invasione Gaza
Quasi la metà degli israeliani vuole evitare un'invasione di Gaza, secondo un sondaggio pubblicato sul quotidiano Maariv, il che potrebbe indicare un calo di sostegno per la prevista fase successiva della controffensiva contro i militanti di Hamas che detengono circa 200 ostaggi.
Alla domanda se i militari debbano immediatamente passare ad un'offensiva di terra su larga scala, il 29% degli israeliani è d'accordo mentre il 49% ha detto che "sarebbe meglio aspettare" e il 22% è indeciso.
Maariv commenta che i risultati sono in contrasto con il sondaggio del 19 ottobre che rilevava il 65% di sostegno a favore di una grande offensiva di terra.
L'ex ministro Arafat: "Mancano le prospettive di pace"
"Siamo in un momento pericoloso. Israele reagisce a quello che definisce un attacco indiscriminato di Hamas contro i propri civili in un modo ancora più indiscriminato contro Gaza. Ciò genera rischi di guerra con l’Egitto e in Libano con Hezbollah. Ma il peggio è che non vediamo una soluzione politica, mancano prospettive di pace". Lo sostiene dal suo ufficio a Ramallah, in un'intervista al Corriere della Sera, Ghassan Khatib, ex ministro del governo di Yasser Arafat e oggi responsabile del Media Center per la Cisgiordania, affermando di "rifiutare la narrativa trionfante per cui la nuova ondata di guerra sarebbe stata generata da un attacco terroristico. Siamo immersi nel continuo avvitarsi di violenze e contro-violenze nel contesto dell’occupazione israeliana, che si è fatta sempre più brutale e pericolosa negli ultimi anni sotto il tallone del governo guidato da Netanyahu, un misto di fanatici religiosi e nazionalisti xenofobi, impegnato a reprimere e abusare la popolazione palestinese".
"Non è possibile calmare le tensioni ricorrendo sistematicamente alla forza - prosegue l'ex ministro di Arafat - Occorre ricordare che all’origine del problema resta l’occupazione israeliana dei territori palestinesi: soltanto la mediazione e la politica possono cercare la soluzione di compromesso, altrimenti la violenza è destinata a degenerare ulteriormente. Affidare la gestione di Gaza al governo di Abu Mazen? Un’illusione stupida. Nessun leader palestinese andrà a prendere in consegna Gaza a bordo di un tank israeliano. La soluzione della pace in cambio della terra è diventata impraticabile perché Israele ha continuato a costruire ed espandere colonie nel centro di quelle stesse regioni che dovevano costituire il cuore dello Stato palestinese. Se però gli Usa premessero per smantellarle, allora la soluzione tornerebbe sul tavolo".
Nuovo blitz esercito dentro la Striscia, colpita Hamas
L'esercito israeliano con carri armati e soldati - e l'appoggio dell'aviazione - è entrato di nuovo dentro la Striscia di Gaza per blitz limitati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati colpiti operativi e postazioni di Hamas. Il blitz ha interessato la zona di Shujaiyya, sobborgo di Gaza City ben oltre la frontiera. Subito dopo, l'esercito è uscito dalla Striscia senza perdite.
Consiglio Europeo, i 27 chiedono pause umanitarie a Gaza
Reuters: "Quasi la metà degli israeliani vuole evitare qualsiasi invasione di Gaza, secondo un sondaggio. Questo potrebbe indicare un calo del sostegno alla prevista fase successiva della controffensiva contro i militanti di Hamas che detengono circa 200 ostaggi"
L'esperto: "Raid Usa in Siria non sono separati da guerra Israele-Hamas"
Gli attacchi degli Stati Uniti contro obiettivi sostenuti dall’Iran in Siria sono collegati alla guerra Israele-Gaza. Lo ha detto ad Al Jazeera Hassan Mneimneh, un esperto di Medio Oriente e Nord Africa presso il Middle East Institute di Washington, DC, secondo cui i raid americani non possano essere considerati separati dalla guerra dello Stato ebraico in Medio Oriente.
“Ciò si inserisce nel contesto del sostegno degli Stati Uniti a Israele nella sua guerra contro Gaza e quindi non può essere distinto. Non può essere separato”, ha detto Mneimneh. “Ciò di cui possiamo parlare è il fatto che abbiamo incertezza da parte di Washington riguardo le intenzioni di Teheran e, a sua volta, incertezza a Teheran riguardo alle intenzioni di Washington".
“Se l’Iran è certo che questa guerra sta arrivando - ha aggiunto - allora potrebbero decidere di agire in anticipo, prima di essere annientati da Stati Uniti e Israele. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto”.
Mo: F-15 Usa colpiscono obiettivi legati all'Iran in Siria
L'esercito americano ha effettuato attacchi contro due strutture nella Siria orientale utilizzate dal Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane e dai gruppi da esso sostenuti. Lo ha detto il Pentagono, aggiungendo che il raid è in risposta a un'ondata di attacchi contro le forze statunitensi sia in Iraq che in Siria.
Mentre le tensioni aumentano sul conflitto Israele-Hamas, le truppe statunitensi e della coalizione sono state attaccate almeno 19 volte in Iraq e in Siria da forze appoggiate dall'Iran nella scorsa settimana. Un totale di 21 militari americani hanno subito ferite lievi, nella stragrande maggioranza lesioni cerebrali traumatiche.
Gli attacchi hanno preso di mira depositi di armi e munizioni utilizzando aerei F-15, ha detto un funzionario del Pentagono, e non sono stati coordinati con Israele. "Questi attacchi di autodifesa di precisione sono una risposta a una serie di attacchi in corso e per lo più infruttuosi contro il personale americano in Iraq e Siria da parte di gruppi di miliziani sostenuti dall'Iran, iniziati il 17 ottobre", ha precisato in una nota il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin.
Scontri con Israele in Cisgiordania, uccisi 3 palestinesi
Tre palestinesi sono stati uccisi - e altri 12 feriti - in scontri con l'esercito israeliano a Jenin nel nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dall'agenzia Wafa, il direttore dell'ospedale cittadino Wissam Bakr che ha identificato i tre in Abdullah Bassam Abu Al-Haija, Muhammad Al-Amer (24 anni) e Jawad Al-Turki. L'esercito israeliano ancora non ha commentato i fatti.
L'Idf entra a Gaza per la terza volta in 24 ore
L'esercito israeliano è entrato nel nord di Gaza questa notte per la terza volta in 24 ore e ha attaccato postazioni di Hamas, alcune delle quali a Gaza City. Lo rende noto lo stesso IDF secondo quanto riportano i media israeliani. Secondo l'esercito, gli obiettivi sono membri di Hamas, piattaforme di lancio di missili anticarro e quartier generali di Hamas. Nessun soldato è rimasto ferito.
Sale a 6 il bilancio dei feriti in città egiziana di confine
E' aumentato a sei il bilancio dei feriti nella città egiziana di Taba al confine con Israele, provocati nella notte dal lancio di un razzo nella guerra tra Israele e Hamas: lo riferiscono media e testimoni. "Nell'ambito dell'attuale escalation a Gaza, un razzo si è schiantato a Taba, provocando sei feriti lievi", riporta la televisione AlQahera News, vicina all'intelligence egiziana. Testimoni hanno detto all'agenzia di stampa Afp che il razzo ha colpito una dependance di un ospedale.
Biden a Iran: "Niente attacchi contro truppe statunitensi"
Il presidente Usa Joe Biden ha inviato un messaggio al leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, mettendolo in guardia contro gli attacchi contro le truppe statunitensi nel conflitto Israele-Hamas. A darne notizia e' stata la Casa Bianca. "E' stato trasmesso un messaggio diretto", ha confermato ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, rifiutandosi di dettagliare come sia stato trasmesso.
Von der Leyen: "Vigilare su crimini di odio e antisemitismo"
"Dobbiamo continuare a essere molto vigili" su gli atti "antisemiti" e "su tutti gli altri crimini di odio". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine della prima giornata di lavori del vertice Ue, spiegando di aver esortato "i leader a trovare un accordo sulla proposta della Commissione di aggiungere l'incitamento all'odio e i crimini generati dall'odio all'elenco dei reati dell'Ue". I leader, ha detto ancora von der Leyen, hanno riferito che dallo scoppio del conflitto fra Israele e e Hamas si osserva "un aumento molto significativo degli atti antisemiti".
Razzo su città egiziana di confine, cinque feriti
Un razzo lanciato nella guerra tra Israele e Hamas ha ferito cinque persone in una città egiziana al confine. Lo riferiscono i media locali. Il razzo ha colpito giovedì la città di Taba. "Nell'ambito dell'attuale escalation a Gaza, un razzo si è schiantato contro un edificio residenziale", ha riferito la televisione AlQahera News.
Operazioni esercito Israele in Cisgiordania, tre feriti
Tre persone sono rimaste ferite - una delle quali in modo grave - durante gli scontri con le forze israeliane nella città di Jenin, in Cisgiordania. Lo comunica - come riporta Haaretz - la Mezzaluna Rossa. Secondo quanto riferito dai palestinesi, l'esercito israeliano sta conducendo operazioni di arresto su larga scala in tutta la Cisgiordania: molti militari sono entrati a Jenin e nell'adiacente campo profughi. Inoltre, sempre secondo quanto riferisce la Mezzaluna Rossa, una persona è rimasta ferita dal fuoco dell'esercito israeliano a Nablus.
Perché Israele non entra (ancora) nella Striscia?
Israele minaccia tutti i giorni di entrare a Gaza. L’esercito di Tel Aviv cinge di assedio la Striscia, per tre lati dal loro territorio, mentre il confine egiziano si apre solo raramente per gli aiuti umanitari, ma non è certamente una via di fuga per Hamas. Eppure, qualcosa non torna. Perché Israele è incerta su come proseguire? Perché, non è ancora entrata a Gaza? Le ragioni sono diverse e complesse. IL PUNTO
Nili, cosa sono le forze speciali formate da Israele per distruggere i capi di Hamas
Il nuovo gruppo formato da membri selezionati dei due servizi segreti Shin Bet e Mossad ha come scopo l’uccisione degli autori del massacro del 7 ottobre scorso e dei leader di Nukbha, le forze speciali delle Brigate Ezzedin al-Qassam. COSA SAPERE
Quanto è potente l’arsenale di razzi e missili di Hezbollah?
Gli analisti considerano l’organizzazione vicina ad Hamas l’entità più armata al mondo fra quelle che non sono uno Stato: secondo il ministero della Difesa israeliano potrebbe sostenere fino a 1.500 lanci di razzi o missili al giorno. Anche di questo si è parlato in una puntata di “Numeri”, programma di approfondimento di Sky TG24. I DATI
Perché il Qatar può essere decisivo nella liberazione degli ostaggi di Hamas
Il piccolo emirato del Golfo Persico è un alleato importante degli Stati Uniti ma vanta un’influenza crescente nel mondo arabo grazie a decenni di finanziamenti. Il successo della trattativa per il rilascio delle due cittadine statunitensi Judith e Natalie Raanan e di due donne israeliane sembra preludere ad un ruolo centrale di Doha per risolvere la crisi degli altri ostaggi. I DETTAGLI