Guerra Ucraina Russia. Esercito Kiev conferma: Wagner di nuovo nell'Est del Paese

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"Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo". Lo ha detto il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Ilya Yevlash. Secondo la Russia, l'attacco ucraino a Sebastopoli del 22 settembre è stato condotto in stretto coordinamento con Usa e Regno Unito

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Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. "Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo", ha riferito.

Secondo quanto riportato dalla Russia, l'attacco ucraino a Sebastopoli del 22 settembre è stato condotto in stretto coordinamento con gli Usa e il Regno Unito. Lo riporta l'agenzia Tass citando la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Intanto Zelensky ha affermato che un'analisi della situazione nell'industria militare russa dimostra che la pressione su Mosca dovrebbe essere aumentata. Il presidente ucraina ha poi nominato l'ex calciatore Andrii Shevchenko suo consigliere freelance. Il decreto di nomina è stato pubblicato sul sito web del capo dello Stato.

"La flotta del Mar Nero assolve con sicurezza i compiti assegnati". Dopo che ieri Mosca ha diffuso un video in cui lo mostrava in vita, oggi l'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero, dato per morto da Kiev nell'attacco al quartier generale della flotta a Sebastopoli, assicura, nel corso di una trasmissione televisiva su Zvezda, riportata da Tass, l'operatività della flotta. Ma la Casa Bianca non conferma nè smentisce la notizia sulla morte. 


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Prende il posto di Oleksiy Reznikov  alla guida del dipartimento della Difesa. Appartenente al gruppo etnico  dei tatari di Crimea ed ex deputato del parlamento ucraino, Umerov è  stato anche negoziatore con la Russia e la Turchia per l'accordo sul  grano. LA BIOGRAFIA

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La vicepresidente della Commissione europea, Vera Jourova, ha spiegato che "i rischi sono particolarmente elevati nel contesto elettorale. Invito pertanto le piattaforme a essere vigili e a fornire garanzie efficaci". Poi attacca Musk: "X è la piattaforma con più disinformazione, deve rispettare regole". LEGGI

Navalny sarà trasferito in cella singola per un anno

Il dissidente russo Aleksei Navalny sarà trasferito per un anno in una cella singola (Epkt) "a causa della sua incorreggibilità" su decisione della direzione della colonia penale in cui è detenuto dopo che il suo ricorso in appello per la condanna a 19 anni di cercare per estremismo è stata respinta, ha denunciato sul suo canale Telegram.
"Ho quindi una nuova cella e una nuova scritta sulla schiena. Un anno di Epkt è la punizione più grave in qualunque prigione. Mi sento come una rockstar stanca in declino. Ho raggiunto  vertici delle classifiche e ora non ho più nulla a cui ambire", ha aggiunto. Lo scorso 4 agosto un tribunale aveva condannato Navalny ad altri 19 anni di carcere in "regime speciale" in una colonia penale.

La Lituania invia un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev

Il ministero della Difesa e l'Esercito della Lituania hanno consegnato allìUcraina un nuovo pacchetto di aiuti militari, consistente in un set di radar ad uso delle forze navali di Kiev. "Questo sostegno", ha dichiarato il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, "rafforzerà le capacità di sorveglianza marittima dell'Ucraina, devastata dalla guerra portata dalla Russia. Questi dispositivi radar saranno importanti sia per proteggere le sue acque territoriali che per garantire la sicurezza dei suoi cittadini". Oltre al costante trasferimento di attrezzature a uso civile e militare, la Lituania ha in atto un programma di addestramento per i soldati ucraini, fornisce cure e attività riabilitative e conduce attività di consulenza per le forze armate dell'Ucraina. Nel periodo 2024-'26, la Lituania intende fornire all'Ucraina ulteriori pacchetti di aiuti per un totale previsto di 200 milioni di euro.

Media russi, 'teste di maiale a tre giornalisti pro-guerra'

Secondo quanto riportato dai media russi, tra cui Ria Novosti, negli ultimi giorni almeno tre giornalisti russi favorevoli alla guerra in Ucraina hanno ricevuto teste di maiale mozzate da mittenti sconosciuti. I tre, tra cui l'editorialista dei media statali Timofey Sergeitsev, l'esperto di questioni militari Konstantin Sivkov e il fotoreporter dell'agenzia Tass Mikhail Tereshchenko hanno riferito di aver ricevuto in precedenza minacce di morte. Sergeitsev, autore l'anno scorso di un controverso articolo in cui chiedeva di "deucrainizzare" l'Ucraina, è stato l'ultimo destinatario del macabro avvertimento. Il canale di notizie Telegram Baza, che si presume abbia collegamenti con le forze dell'ordine russe, ha detto che Sergeitsev avrebbe trovato la testa del maiale all'interno di un sacco nero davanti alla sua porta ieri sera. Oggi, l'agenzia di stampa Rossija Segodnja, dove lavora Sergeitsev, ha confermato la notizia e ha detto che è in corso un'indagine della polizia. La Ria Novosti ha in seguito aggiunto che anche all'esperto di questioni militari Sivkov il 19 settembre era stata consegnata davanti a casa una testa di maiale mozzata. Dopo il fatto, "(Sivkov) ha ricevuto una telefonata in cui uno sconosciuto gli chiedeva di rinunciare al suo sostegno (all'invasione russa dell'Ucraina) e minacciava di ucciderlo", ha detto l'agenzia di stampa. Un altro canale Telegram con sospetti collegamenti con le forze dell'ordine russe, 112,  ha detto che sempre il 19 settembre anche al fotoreporter della Tass Tereshchenko sarebbe stata consegnata una testa di maiale da un fattorino. 

Zelensky: domenica un minuto di silenzio per caduti

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha invitato tutti i suoi connazionali a osservare domenica un minuto di silenzio nelle "piazze e nelle strade" di tutto il Paese in memoria dei soldati caduti. Come ha spiegato lo stesso Zelensky, domenica il Paese celebrera' per la prima volta il Giorno dei Difensori, una data introdotta nel calendario ucraino per onorare coloro che combattono contro le forze d'invasione russe. "Alle 9 del mattino, domenica 1  ottobre. Nelle principali piazze e strade delle citta' ucraine. Un minuto di silenzio. E l'eternita' della memoria per i nostri difensori caduti", ha scritto Zelensky su X. Il presidente ucraino spera che questo minuto di silenzio collettivo "diventi la nostra nuova tradizione". 

Papa Francesco: "Sotto la minaccia nucleare siamo tutti perdenti"

"Il possesso di armi atomiche è immorale poiché, come osservava Giovanni XXIII nella Pacem in terris, non è escluso che un fatto imprevedibile metta in moto l'apparato bellico. Sotto la minaccia di armi nucleari siamo tutti sempre perdenti!". Lo dice il Papa con un post su X. LEGGI L'ARTICOLO

Putin vara l'economia di guerra con spese militari al 6% del Pil

Mosca ha lanciato un programma di produzione bellica mai visto prima, con una razionalizzazione sovietica delle catene di montaggio e con investimenti mostruosi. LEGGI L'ARTICOLO

Kiev, Mosca costruisce ferrovie nelle città occupate del Donetsk

La Russia ha iniziato a costruire una rete ferroviaria che permette il collegamento tra le zone occupate dell'Ucraina e i suoi territori. Lo ha dichiarato su Telegram Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio di Melitopol. Le forze russe "stanno cercando di costruire un collegamento ferroviario diretto con Mariupol, Volnovakha e Donetsk" riferisce Andriushchenko spiegando che Mosca ha "iniziato a costruire un ponte ferroviario vicino al villaggio di Hranitne sul fiume Kalmius". L'obiettivo del Cremlino è evitare il passaggio dal ponte di Kerch, bersagliato a più riprese dalle forze ucraine con attacchi drone. Nel caso il progetto dovesse andare a buon fine, spiega il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, "la linea esistente Mariupol-Aslanove-Kalchyk-Volnovakha sarà collegata direttamente a Taganrog e Rostov-on-Don", regioni russe di confine. "In pratica - conclude Andriushchenko - non si tratta solo di una soluzione globale al problema della logistica militare e civile, ma anche di una radicale riduzione della dipendenza dal collegamento ferroviario attraverso il ponte di Crimea". 

Ottawa plaude a ex nazista e Mosca chiede processo

Non si placa la bufera politica dopo il malaugurato "plauso" del Parlamento di Ottawa al veterano canadese di origini ucraine Yaroslav Hunka, 98 anni, che aveva combattuto nella Seconda Guerra Mondiale nella 14esima Waffen Grenadier Division delle SS naziste. L'uomo, immigrato anni addietro dall'Ucraina, era stato presentato venerdi' scorso da Anthony Rota, speaker della Camera dei Comuni (oggi travolto dallo scandalo) come "un eroe" nazionale in occasione della visita in Canada del presidente uraino Volodymyr Zelensky. A pochi giorni da quell'improvvido 'omaggio' parlamentare costato la testa di Rota, obbligato alle dimissioni, anche il Cremlino ha dato voce al suo disappunto, chiedendo che il cittadino canadese di origini ucraine sia formalmente tradotto di fronte alla giustizia.


Bulgaria donerà missili era sovietica a Kiev

Il Parlamento bulgaro ha deciso di donare dei missili dell'era sovietica all'Ucraina. "Si tratta di missili terra-aria S-300 difettosi che la Bulgaria non puo' riparare ma che possono essere utilizzati dall'esercito ucraino", ha detto il presidente della Commissione  Difesa, Hristo Gadjev. Secondo gli esperti, l'Ucraina dovrebbe essere in grado di ripristinarli o utilizzarli come pezzi di ricambio. La Bulgaria, membro dell'Ue e della Nato, ma storicamente e culturalmente vicino a Mosca, ha rifiutato per mesi di fornire qualsiasi aiuto militare all'Ucraina prima di cambiare rotta a giugno, sotto la guida di un nuovo governo filo-europeo. Da allora il Paese balcanico ha deciso di inviare in Ucraina un centinaio di veicoli blindati e di fornire anche munizioni per armi leggere provenienti dalle scorte della polizia. Ma la classe politica resta profondamente divisa sull'argomento.


Anche in Croazia agricoltori contestano import di grano ucraino

Anche gli agricoltori croati, dopo quelli polacchi e slovacchi, iniziano a lamentarsi che il mercato locale è invaso dal grano ucraino, fatto che contribuisce fortemente al prezzo di vendita dei loro prodotti. Lo riporta la stampa a Zagabria, citando un coltivatore della Slavonia, Petar Pranjić, portavoce di un gruppo di agricoltori, secondo il quale in Croazia negli ultimi mesi sono apparse grandi quantità di grano e di farina di provenienza ucraina.  Dopo che la Russia si è ritirata unilateralmente dall'accordo sull'esportazione del grano ucraino e dopo che da settimane bombarda intensamente l'infrastruttura portuale sul Mar Nero, il governo croato ha aperto ad agosto i porti adriatici e quelli sul Danubio per il transito del grano ucraino verso Paesi terzi. Ma la cosa non si sarebbe limitata al solo transito: secondo le denunce degli agricoltori, parte dei carichi di grano andrebbe a finire sul mercato croato. Il primo ministro Andrej Plenković ha invece negato che il grano previsto per il transito e l'export verso Paesi terzi confluisca anche sul mercato nazionale, cosa che sarebbe, a suo dire, anche contraria all'accordo raggiunto quest'estate tra il governo di Zagabria e quello di Kiev sul transito di cereali tramite porti croati verso Paesi terzi. Il ministero dell'Agricoltura di Zagabria ha confermato che la Croazia continua a importare grano ucraino, ma in quantità stabili, come anche in passato, prima dell'invasione russa e il blocco dei porti sul Mar Nero. 

Russia: domani Putin vedrà il presidente del Sud Sudan

Domani il presidente russo, Vladimir Putin, avrà un colloquio con il suo omologo del Sud Sudan, Salva Kiir, in visita ufficiale nella Federazione Russa. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino, precisando che i due leader discuteranno delle relazioni tra i due Paesi e dell'agenda internazionale. Nei mesi scorso Kiir ha parlato dell'interesse del Sud Sudan ad aderire ai Brics. 

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