"Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo". Lo ha detto il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Ilya Yevlash. Secondo la Russia, l'attacco ucraino a Sebastopoli del 22 settembre è stato condotto in stretto coordinamento con Usa e Regno Unito
in evidenza
Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. "Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo", ha riferito.
Secondo quanto riportato dalla Russia, l'attacco ucraino a Sebastopoli del 22 settembre è stato condotto in stretto coordinamento con gli Usa e il Regno Unito. Lo riporta l'agenzia Tass citando la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Intanto Zelensky ha affermato che un'analisi della situazione nell'industria militare russa dimostra che la pressione su Mosca dovrebbe essere aumentata. Il presidente ucraina ha poi nominato l'ex calciatore Andrii Shevchenko suo consigliere freelance. Il decreto di nomina è stato pubblicato sul sito web del capo dello Stato.
"La flotta del Mar Nero assolve con sicurezza i compiti assegnati". Dopo che ieri Mosca ha diffuso un video in cui lo mostrava in vita, oggi l'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero, dato per morto da Kiev nell'attacco al quartier generale della flotta a Sebastopoli, assicura, nel corso di una trasmissione televisiva su Zvezda, riportata da Tass, l'operatività della flotta. Ma la Casa Bianca non conferma nè smentisce la notizia sulla morte.
Gli approfondimenti:
· Yevgeny Prigozhin, chi era il capo del gruppo Wagner
· Russia, la marcia dei ribelli senza sparare un colpo. Cosa è successo
· Diga esplosa in Ucraina: l'evento e le conseguenze. Mappe interattive
· Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
· La storia di Zelensky da ex comico a presidente in guerra. FOTO
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
· La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
· Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
· Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questa diretta finisce qui, per tutti gli aggiornamenti vai al nuovo liveblog di giovedì 28 settembre
Guerra, migranti, Africa: la politica estera di Meloni a un anno dalle elezioni
L’appoggio costante a Kiev contro Mosca, un’Italia atlantista che guarda all’Africa come partner economico e come alleato fondamentale per gestire la questione migranti. I toni aspri con la Francia, la mancata ratifica del Mes, i buoni rapporti con Biden e con gli alleati di sempre, quelli delle destre europee: ecco quali sono stati i temi e gli avvenimenti più caldi per la politica estera dell'esecutivo Meloni, a 12 mesi dalla vittoria alle parlamentari del 25 settembre 2022
Nagorno Karabakh, l’altro fronte della guerra in Ucraina
La città di Stepanakert, capitale del Nagorno Karabakh, è stata travolta da violenti bombardamenti da parte delle forze dell’Azerbaijan e di nuovo, nel Caucaso meridionale, è esplosa la guerra. IL REPORTAGE
Assemblea Generale Onu, Zelensky: "Russia non ha diritto di avere armi nucleari"
Con Lavrov ad ascoltarlo, Zelensky illustrerà oggi al Consiglio di sicurezza Onu i dettagli del piano di pace di Kiev per fermare la guerra con la Russia. Presente anche la Meloni. Il presidente ucraino afferma che "la controffensiva sta avendo successo" e che "Putin non può vincere", tornando però a chiedere F16 agli Usa al più presto. "Se Trump conosce la formula per concludere la guerra ce lo dica", incalza Zelensky LEGGI
Chi è Rustem Umerov, il nuovo ministro della Difesa ucraino scelto da Zelensky
Prende il posto di Oleksiy Reznikov alla guida del dipartimento della Difesa. Appartenente al gruppo etnico dei tatari di Crimea ed ex deputato del parlamento ucraino, Umerov è stato anche negoziatore con la Russia e la Turchia per l'accordo sul grano. LA BIOGRAFIA
Guerra in Ucraina, Poroshenko a Sky TG24: "La Russia è isolata, ha solo Kim"
“Noi ucraini in molte nazioni abbiamo un sostegno bipartisan perché abbiamo il sostegno del popolo, tutto il mondo democratico ci sostiene: è per questo che sono fiducioso che nonostante le elezioni democratiche del prossimo anno il sostegno all'Ucraina rimarrà stabile”, ha aggiunto l'ex presidente parlando degli sviluppi del conflitto LEGGI
Russia, Sokolov sarebbe vivo: comandante flotta Mar Nero apparso in un video
Il Cremlino non ha informazioni sull'uccisione dell'ammiraglio secondo quanto dichiarato dal portavoce Dmitry Peskov citato dalla Tass. LEGGI
Ue denuncia: "Disinformazione russa diffusa, rischi per elezioni"
La vicepresidente della Commissione europea, Vera Jourova, ha spiegato che "i rischi sono particolarmente elevati nel contesto elettorale. Invito pertanto le piattaforme a essere vigili e a fornire garanzie efficaci". Poi attacca Musk: "X è la piattaforma con più disinformazione, deve rispettare regole". LEGGI
Navalny sarà trasferito in cella singola per un anno
Il dissidente russo Aleksei Navalny sarà trasferito per un anno in una cella singola (Epkt) "a causa della sua incorreggibilità" su decisione della direzione della colonia penale in cui è detenuto dopo che il suo ricorso in appello per la condanna a 19 anni di cercare per estremismo è stata respinta, ha denunciato sul suo canale Telegram.
"Ho quindi una nuova cella e una nuova scritta sulla schiena. Un anno di Epkt è la punizione più grave in qualunque prigione. Mi sento come una rockstar stanca in declino. Ho raggiunto vertici delle classifiche e ora non ho più nulla a cui ambire", ha aggiunto. Lo scorso 4 agosto un tribunale aveva condannato Navalny ad altri 19 anni di carcere in "regime speciale" in una colonia penale.
La Lituania invia un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev
Il ministero della Difesa e l'Esercito della Lituania hanno consegnato allìUcraina un nuovo pacchetto di aiuti militari, consistente in un set di radar ad uso delle forze navali di Kiev. "Questo sostegno", ha dichiarato il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, "rafforzerà le capacità di sorveglianza marittima dell'Ucraina, devastata dalla guerra portata dalla Russia. Questi dispositivi radar saranno importanti sia per proteggere le sue acque territoriali che per garantire la sicurezza dei suoi cittadini". Oltre al costante trasferimento di attrezzature a uso civile e militare, la Lituania ha in atto un programma di addestramento per i soldati ucraini, fornisce cure e attività riabilitative e conduce attività di consulenza per le forze armate dell'Ucraina. Nel periodo 2024-'26, la Lituania intende fornire all'Ucraina ulteriori pacchetti di aiuti per un totale previsto di 200 milioni di euro.
Media russi, 'teste di maiale a tre giornalisti pro-guerra'
Secondo quanto riportato dai media russi, tra cui Ria Novosti, negli ultimi giorni almeno tre giornalisti russi favorevoli alla guerra in Ucraina hanno ricevuto teste di maiale mozzate da mittenti sconosciuti. I tre, tra cui l'editorialista dei media statali Timofey Sergeitsev, l'esperto di questioni militari Konstantin Sivkov e il fotoreporter dell'agenzia Tass Mikhail Tereshchenko hanno riferito di aver ricevuto in precedenza minacce di morte. Sergeitsev, autore l'anno scorso di un controverso articolo in cui chiedeva di "deucrainizzare" l'Ucraina, è stato l'ultimo destinatario del macabro avvertimento. Il canale di notizie Telegram Baza, che si presume abbia collegamenti con le forze dell'ordine russe, ha detto che Sergeitsev avrebbe trovato la testa del maiale all'interno di un sacco nero davanti alla sua porta ieri sera. Oggi, l'agenzia di stampa Rossija Segodnja, dove lavora Sergeitsev, ha confermato la notizia e ha detto che è in corso un'indagine della polizia. La Ria Novosti ha in seguito aggiunto che anche all'esperto di questioni militari Sivkov il 19 settembre era stata consegnata davanti a casa una testa di maiale mozzata. Dopo il fatto, "(Sivkov) ha ricevuto una telefonata in cui uno sconosciuto gli chiedeva di rinunciare al suo sostegno (all'invasione russa dell'Ucraina) e minacciava di ucciderlo", ha detto l'agenzia di stampa. Un altro canale Telegram con sospetti collegamenti con le forze dell'ordine russe, 112, ha detto che sempre il 19 settembre anche al fotoreporter della Tass Tereshchenko sarebbe stata consegnata una testa di maiale da un fattorino.
Zelensky: domenica un minuto di silenzio per caduti
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha invitato tutti i suoi connazionali a osservare domenica un minuto di silenzio nelle "piazze e nelle strade" di tutto il Paese in memoria dei soldati caduti. Come ha spiegato lo stesso Zelensky, domenica il Paese celebrera' per la prima volta il Giorno dei Difensori, una data introdotta nel calendario ucraino per onorare coloro che combattono contro le forze d'invasione russe. "Alle 9 del mattino, domenica 1 ottobre. Nelle principali piazze e strade delle citta' ucraine. Un minuto di silenzio. E l'eternita' della memoria per i nostri difensori caduti", ha scritto Zelensky su X. Il presidente ucraino spera che questo minuto di silenzio collettivo "diventi la nostra nuova tradizione".
Papa Francesco: "Sotto la minaccia nucleare siamo tutti perdenti"
"Il possesso di armi atomiche è immorale poiché, come osservava Giovanni XXIII nella Pacem in terris, non è escluso che un fatto imprevedibile metta in moto l'apparato bellico. Sotto la minaccia di armi nucleari siamo tutti sempre perdenti!". Lo dice il Papa con un post su X. LEGGI L'ARTICOLO
Putin vara l'economia di guerra con spese militari al 6% del Pil
Mosca ha lanciato un programma di produzione bellica mai visto prima, con una razionalizzazione sovietica delle catene di montaggio e con investimenti mostruosi. LEGGI L'ARTICOLO
Kiev, Mosca costruisce ferrovie nelle città occupate del Donetsk
La Russia ha iniziato a costruire una rete ferroviaria che permette il collegamento tra le zone occupate dell'Ucraina e i suoi territori. Lo ha dichiarato su Telegram Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio di Melitopol. Le forze russe "stanno cercando di costruire un collegamento ferroviario diretto con Mariupol, Volnovakha e Donetsk" riferisce Andriushchenko spiegando che Mosca ha "iniziato a costruire un ponte ferroviario vicino al villaggio di Hranitne sul fiume Kalmius". L'obiettivo del Cremlino è evitare il passaggio dal ponte di Kerch, bersagliato a più riprese dalle forze ucraine con attacchi drone. Nel caso il progetto dovesse andare a buon fine, spiega il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, "la linea esistente Mariupol-Aslanove-Kalchyk-Volnovakha sarà collegata direttamente a Taganrog e Rostov-on-Don", regioni russe di confine. "In pratica - conclude Andriushchenko - non si tratta solo di una soluzione globale al problema della logistica militare e civile, ma anche di una radicale riduzione della dipendenza dal collegamento ferroviario attraverso il ponte di Crimea".
Ottawa plaude a ex nazista e Mosca chiede processo
Non si placa la bufera politica dopo il malaugurato "plauso" del Parlamento di Ottawa al veterano canadese di origini ucraine Yaroslav Hunka, 98 anni, che aveva combattuto nella Seconda Guerra Mondiale nella 14esima Waffen Grenadier Division delle SS naziste. L'uomo, immigrato anni addietro dall'Ucraina, era stato presentato venerdi' scorso da Anthony Rota, speaker della Camera dei Comuni (oggi travolto dallo scandalo) come "un eroe" nazionale in occasione della visita in Canada del presidente uraino Volodymyr Zelensky. A pochi giorni da quell'improvvido 'omaggio' parlamentare costato la testa di Rota, obbligato alle dimissioni, anche il Cremlino ha dato voce al suo disappunto, chiedendo che il cittadino canadese di origini ucraine sia formalmente tradotto di fronte alla giustizia.
Bulgaria donerà missili era sovietica a Kiev
Il Parlamento bulgaro ha deciso di donare dei missili dell'era sovietica all'Ucraina. "Si tratta di missili terra-aria S-300 difettosi che la Bulgaria non puo' riparare ma che possono essere utilizzati dall'esercito ucraino", ha detto il presidente della Commissione Difesa, Hristo Gadjev. Secondo gli esperti, l'Ucraina dovrebbe essere in grado di ripristinarli o utilizzarli come pezzi di ricambio. La Bulgaria, membro dell'Ue e della Nato, ma storicamente e culturalmente vicino a Mosca, ha rifiutato per mesi di fornire qualsiasi aiuto militare all'Ucraina prima di cambiare rotta a giugno, sotto la guida di un nuovo governo filo-europeo. Da allora il Paese balcanico ha deciso di inviare in Ucraina un centinaio di veicoli blindati e di fornire anche munizioni per armi leggere provenienti dalle scorte della polizia. Ma la classe politica resta profondamente divisa sull'argomento.
Anche in Croazia agricoltori contestano import di grano ucraino
Anche gli agricoltori croati, dopo quelli polacchi e slovacchi, iniziano a lamentarsi che il mercato locale è invaso dal grano ucraino, fatto che contribuisce fortemente al prezzo di vendita dei loro prodotti. Lo riporta la stampa a Zagabria, citando un coltivatore della Slavonia, Petar Pranjić, portavoce di un gruppo di agricoltori, secondo il quale in Croazia negli ultimi mesi sono apparse grandi quantità di grano e di farina di provenienza ucraina. Dopo che la Russia si è ritirata unilateralmente dall'accordo sull'esportazione del grano ucraino e dopo che da settimane bombarda intensamente l'infrastruttura portuale sul Mar Nero, il governo croato ha aperto ad agosto i porti adriatici e quelli sul Danubio per il transito del grano ucraino verso Paesi terzi. Ma la cosa non si sarebbe limitata al solo transito: secondo le denunce degli agricoltori, parte dei carichi di grano andrebbe a finire sul mercato croato. Il primo ministro Andrej Plenković ha invece negato che il grano previsto per il transito e l'export verso Paesi terzi confluisca anche sul mercato nazionale, cosa che sarebbe, a suo dire, anche contraria all'accordo raggiunto quest'estate tra il governo di Zagabria e quello di Kiev sul transito di cereali tramite porti croati verso Paesi terzi. Il ministero dell'Agricoltura di Zagabria ha confermato che la Croazia continua a importare grano ucraino, ma in quantità stabili, come anche in passato, prima dell'invasione russa e il blocco dei porti sul Mar Nero.
Russia: domani Putin vedrà il presidente del Sud Sudan
Domani il presidente russo, Vladimir Putin, avrà un colloquio con il suo omologo del Sud Sudan, Salva Kiir, in visita ufficiale nella Federazione Russa. Lo ha riferito il servizio stampa del Cremlino, precisando che i due leader discuteranno delle relazioni tra i due Paesi e dell'agenda internazionale. Nei mesi scorso Kiir ha parlato dell'interesse del Sud Sudan ad aderire ai Brics.
Stoltenberg, 'la controffensiva Ucraina fa progressi costanti'
"La controffensiva dell'Ucraina continua a fare progressi costanti in alcune aree". Le forze ucraine hanno" messo sotto pressione "le difese della Russia, ma non vediamo alcun segno che gli obiettivi di Putin siano cambiati. Quindi il modo migliore per raggiungere una pace duratura è aumentare il nostro sostegno all'Ucraina". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una dichiarazione stampa dopo un incontro con la premier lettone Evika Siliņa. "Accogliamo con favore i contributi significativi che gli alleati della Nato stanno apportando, compresi i primi carri armati americani Abrams che sono arrivati in Ucraina, aumentando la capacità di reazione dell'Ucraina di respingere le forze russe - ha aggiunto Stoltenberg -. La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina rappresenta la più grande minaccia alla nostra sicurezza da decenni". "La Nato è pronta a difendere ogni centimetro del territorio alleato", ha ribadito il segretario dell'Alleanza.
Esercito Kiev conferma, Wagner di nuovo nell'Est del Paese
Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato in un commento a Rbc-Ucraina che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. "Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo", dopo la fallita insurrezione di Yevgeny Prigozhin il 24 giugno scorso. Yevlash, nella sua dichiarazione, ha sottolineato che i mercenari del gruppo Wagner adesso non rappresentano una svolta per i russi nei combattimenti: "Non rappresenteranno una minaccia significativa, come prima, dal momento che il loro leader, Prigozhin, non c'è più. Queste persone sono effettivamente tra i militari più addestrati dell'esercito russo, ma non diventeranno una minaccia significativa, un punto di svolta", ha concluso detto.
'Russi condannano all'ergastolo 24 soldati del battaglione Azov'
Secondo Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio di Mariupol occupata dai russi, 24 soldati del battaglione Azov che hanno combattuto per la difesa della città sudorientale, sono stati condannati all'ergastolo a Rostov sul Don, in Russia. Sono stati accusati di "presa di potere con la forza" e "partecipazione a un'organizzazione terroristica". Lo riporta Rbc-Ucraina.
Kiev: 'evacuati i bambini da prima linea del fronte'
Le autorità ucraine hanno evacuato oggi tutti i bambini da diverse città e villaggi vicini alla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia (sud), punto focale della controffensiva contro l'esercito russo. "Abbiamo portato a termine il compito assegnato dal governo ucraino" e "abbiamo evacuato tutti i bambini con le loro famiglie" dalle località di Gulyaipole, Preobrazhenka, Yegorivka, Stepnogirsk e Novopavlivka, ha detto in televisione il vice governatore Yevgen Myronenko. Secondo i media ucraini sono stati evacuati complessivamente 59 bambini. L'evacuazione di queste località era stata annunciata ad agosto, a causa della situazione di sicurezza "difficile". Le forze ucraine hanno riportato avanzamenti limitati nelle ultime settimane nella regione di Zaporizhzhia, dove si trovano ad affrontare posizioni fortificate dell'esercito russo. Tuttavia, all'inizio di settembre, le truppe ucraine sono riuscite a riconquistare la città di Robotyné, situata molto vicino alle città e ai villaggi interessati dalle evacuazioni. I combattimenti si svolgono attualmente a est di questo villaggio, vicino a Verbové.
Cnn: "Wagner tornata a Bakhmut con nuovi comandanti"
I mercenari del Gruppo Wagner sono tornati a Bakhmut. Lo riferisce un reportage della Cnn sulla controffensiva in corso nell'est dell'Ucraina durante la quale - precisa l'emittente americana - le forze di Kiev hanno "lentamente, ma inesorabilmente riconquistato decine di chilometri quadrati". "Stiamo sfondando le loro linee di difesa qui e li stiamo colpendo bene", ha affermato alla Cnn un pilota di droni che si fa chiamare 'Groove', annunciando che i mercenari, protagonisti di gran parte dei successi della Russia durante l'inverno, sono tornati nell'area di Bakhmut. "Sì, anche Wagner è qui - ha dichiarato - Sono tornati, hanno cambiato rapidamente i loro comandanti e sono tornati qui".
Ue: "Mosca non può più manipolare i mercati dell'energia"
Mosca "non ha più la forza" di "manipolare" i mercati energetici dell'Ue. Lo scrive su X la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, facendo il punto sui progressi fatti dall'Unione per mettere fine alla dipendenza dalle fonti fossili russe. "La situazione attuale è molto diversa rispetto allo scorso anno. Non siamo ancora del tutto fuori pericolo, ma abbiamo fatto molto", evidenzia Simson, ricordando che "il rischio più grande" per l'Ue "un anno fa era che la Russia potesse ancora manipolare i nostri mercati energetici. Non hanno più questa forza".
Esercito Kiev conferma: "La Wagner di nuovo nell'Est del Paese"
Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato in un commento a Rbc-Ucraina che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. "Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo", dopo la fallita insurrezione di Yevgeny Prigozhin il 24 giugno scorso. Yevlash, nella sua dichiarazione, ha sottolineato che i mercenari del gruppo Wagner adesso non rappresentano una svolta per i russi nei combattimenti: "Non rappresenteranno una minaccia significativa, come prima, dal momento che il loro leader, Prigozhin, non c'è più. Queste persone sono effettivamente tra i militari più addestrati dell'esercito russo, ma non diventeranno una minaccia significativa, un punto di svolta", ha concluso detto.
Zelensky: "Primo ottobre momento silenzio per soldati caduti"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che il primo ottobre si terrà "un grande momento di silenzio nazionale" in ricordo dei soldati caduti. Il momento di riflessione - ha spiegato Zelensky su Facebook - inizierà alle 9 e si svolgerà nelle piazze centrali e nelle strade delle città ucraine. Questo evento segna la prima celebrazione della Giornata dei Difensori dell'Ucraina nella sua nuova data invece che il 14 ottobre.
"Succede che il silenzio può dire più di qualsiasi parola. Questa domenica, il primo ottobre, l'Ucraina celebrerà per la prima volta in una nuova data la Giornata dei suoi Difensori", ha scritto Zelensky.
Kiev: "Wagner torna a Bakhmut con nuovi comandanti"
I mercenari russi del gruppo Wagner sono di nuovo a Bakhmut, città dell'Ucraina orientale che hanno conquistato dopo feroci attacchi durati mesi lo scorso inverno. Lo riferisce la Cnn che ha raccolto le informazioni da piloti di droni ucraini che stanno combattendo intorno alla città-simbolo della guerra: "Sì, anche Wagner è qui (a Bakhmut), sono tornati, hanno cambiato rapidamente i loro comandanti e sono tornati qui". I militari ucraini hanno dichiarato all'emittente Usa che la presenza della milizia, fondata da Yevgeny Prigozhin, serve in parte a compensare la carenza di soldati russi".
Podolyak: "I difensori ucraini continuano a schiacciare le truppe russe, difendendo la democrazia e la libertà, restituendo sicurezza e stabilità al nostro mondo"
Protesta della Russia per esclusione dal vertice Apec negli Usa
Mosca ha chiesto agli altri Paesi dell'Apec di "protestare attivamente contro la linea sbagliata degli Usa" dopo che Washington ha deciso di non invitare la Russia al prossimo vertice dell'organizzazine dei 21 Paesi dell'Asia-Pacifico in programma dall'11 al 17 novembre a San Francisco. "Siamo convinti dell'importanza fondamentale di mantenere l'Apec come una piattaforma costruttiva per un dialogo inclusivo che non può essere usurpata da nessuno per scopi egoistici", ha detto la portavoce, citata dall'agenzia Ria Novosti. "Lavoreremo a stretto contatto con gli altri partner che condividono la nostra posizione", ha detto aggiunto Zakharova.
Mosca impone sanzioni a capo di Stato maggiore Gb e altri 20 cittadini britannici
Il governo di Mosca ha annunciato oggi l'adozione di sanzioni contro oltre 20 cittadini britannici, tra cui il Capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, Tony Radakin, per il suo "appoggio" al "regime neonazista di Kiev". Il ministero degli Esteri russo ha specificato di aver incluso 23 cittadini britannici nella lista delle sanzioni. Tra loro "rappresentanti dell'apparato politico-militare, della stampa e della comunità scientifica". Radakin "cura la supervisione dell'addestramento delle Forza armate ucraine in territorio britannico", afferma il ministero, aggiungendo che nella lista compaiono membri di istituti di "scienze politiche incaricati della raccolta ed analisi di dati ed informazioni utili a combattere la Russia", quali la Fondazione Henry Jackson e l'Istituto Civitas. "Vorremmo nuovamente sottolineare che i tentativi del Regno Unito di incrementare la pressione delle sanzioni sulla Russia riceveranno inevitabilmente una risposta decisiva da parte nostra. Il lavoro di incremento delle sanzioni in risposta alle azioni ostili di Londra continuerà", conclude.
Mosca: "Kiev userà missili Atacms per scopi terroristici"
Kiev utilizzerà i missili americani Atacms "per scopi terroristici" e attaccare le infrastrutture civili delle città del Donbass e della Crimea. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante un briefing con la stampa.
"Per quanto riguarda la fornitura di missili a lungo raggio al regime di Kiev, va inteso che questo tipo di armi saranno utilizzate dal regime criminale di Kiev principalmente a fini terroristici per attaccare strutture sociali e aree residenziali delle città del Donbass e della Crimea", ha dichiarato Zakharova, commentando l'annunciato trasferimento di missili Atacms all'Ucraina.

©Ansa
Kiev: "Importante dialogo con Crosetto per sostegno alla difesa"
Il consigliere presidenziale ucraino Andry Yermak ha reso noto su Telegram di aver avuto un colloquio telefonico con il ministro delle Imprese italiano Adolfo Urso durante il quale è stata sottolineata anche l'importanza della collaborazione tra il nuovo ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e il suo omologo Guido Crosetto. "Ho avuto una conversazione telefonica con il ministro Urso: ha assicurato che l'Italia è pronta a continuare a sostenere l'Ucraina e a partecipare a quei progetti in cui la sua esperienza e il suo sostegno sarebbero utili, inoltre abbiamo affrontato il tema del sostegno alla difesa, in particolare nel contesto della nomina del nuovo ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e dell'importanza di instaurare uno stretto dialogo con il suo omologo italiano Guido Crosetto". "Siamo grati all'Italia per il sostegno all'Ucraina, apprezziamo tutto ciò che questo Paese e Giorgia Meloni personalmente fanno per il nostro Paese e vogliamo mantenere un dialogo attivo", ha scritto Yermak, aggiungendo: "Si è inoltre discusso dell'ulteriore cooperazione e dello sviluppo delle relazioni sia a livello dei due Stati che nell'ambito delle organizzazioni internazionali. L'Italia potrebbe partecipare ai progetti di ricostruzione insieme ad altri Paesi europei. Adolfo Urso ha assicurato che l'Italia è pronta a continuare a sostenere l'Ucraina e a partecipare a quei progetti e a quei settori in cui la sua esperienza e il suo sostegno sarebbero utili".
Kiev: "Mosca lavora a collegamenti ferroviari con città occupate"
La Russia ha iniziato a costruire collegamenti ferroviari diretti con le città ucraine occupate di Mariupol, Volnovakha e Donetsk - nella regione di Donetsk - che potrebbero ridurre la dipendenza logistica di Mosca dal ponte di Crimea: lo ha detto il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, Petro Andriushchenko. Il funzionario, riporta il Kyiv Independent, ha osservato che se questi sforzi avranno successo, la Russia collegherà la linea ferroviaria Mariupol-Aslanove-Kalchyk-Volnovakha nell'Ucraina occupata con le città russe di Taganrog e Rostov-sul-Don. Volnovakha ha un collegamento ferroviario anche con Rozivka e Melitopol nella regione di Zaporizhzhia, oltre che con la Crimea occupata, ha aggiunto. La costruzione di questi nuovi collegamenti sarebbe un vantaggio per la logistica militare e civile russa nei territori occupati e ridurrebbe la dipendenza di Mosca dal ponte di Kerch in Crimea, ha commentato Andriushchenko. Secondo il funzionario, i lavori per le nuove tratte ferroviarie sono già iniziati, in particolare per un ponte sul fiume Kalmius vicino al villaggio di Hranitne, nel Donetsk.
Mosca: "Gli ucraini userebbero Atacms per colpire civili in Crimea"
Se gli Usa forniranno all'Ucraina i missili balistici Atacm, le forze di Kiev li utilizzeranno a "fini terroristici" per attaccare tra l'altro "aree residenziali delle città del Donbass e della Crimea". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass.
Russia, la sentenza in appello per Navalny
Gb: ok a mega giacimento, "contro la tirannia di Putin"
Via libera finale anche dai regolatori dell'autorità indipendente britannica ad hoc ai progetti di sfruttamento di Rosebank, il più grande giacimento petrolifero subacqueo vergine individuato nel mare del Nord, nel territorio della Scozia, 80 miglia a ovest delle Shetland, che si stima racchiuda 500 milioni di barili di greggio. La decisione arriva sulla scia del contestato annuncio del governo conservatore di Rishi Sunak sul rilancio delle trivellazioni nel Regno Unito (in nome della "sicurezza energetica", della situazione economica attuale e dei contraccolpi delle sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina); nonché, a seguire, sull'allentamento di vari impegni intermedi della strategia promossa finora in sede internazionale verso la transizione verde e il raggiungimento dell'obiettivo dichiarato delle emissioni zero di CO2 entro il 2050 in risposta ai cambiamenti climatici. L'authority, nel dare l'ok, ha sottolineato che il progetto dovrà essere reso compatibile col target delle emissioni zero, ma di fatto ha sdoganato l'avvio dei lavori. A dispetto delle proteste di ambientalisti, di parte del mondo politico e di settori delle comunità locali. Il governo Sunak ha da parte sua commentato positivamente lo sblocco della situazione evocando investimenti e benefici economici per "miliardi di sterline" a regime, accanto alla creazione nell'immediato di "1600 posti di lavoro". Il giacimento di Rosebank, a detta di Downing Street, è destinato inoltre a rendere il Regno "più sicuro di fronte a tiranni come Vladimir Putin" che sono alla testa di Paesi leader produttori di gas e petrolio.
Soldato della Azov condannato a 22 anni in Repubblica Donetsk
La Corte suprema dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk, annessa dalla Russia, ha condannato a 22 anni di recllusione un soldato ucraino del battaglione Azov ritenendolo colpevole di avere bombardato a colpi di mortaio una scuola vicino a Mariupol durante i combattimenti della primavera del 2022, conclusisi con la conquista della città da parte delle truppe russe. Il militare condannato si chiama Eduard Varbansky, secondo quanto reso noto dalla Procura militare principale della Russia citata dall'agenzia Tass.
Federcalcio ucraina: "Non parteciperemo ai tornei con i russi"
La Federcalcio ucraina ha condannato la decisione della Uefa di riportare le squadre giovanili russe nelle competizioni internazionali e ha dichiarato che l'Ucraina non parteciperà ai tornei con i russi. "L'Uaf insiste nel mantenere le precedenti decisioni della Uefa e della Fifa per impedire a tutte le squadre russe di partecipare a competizioni internazionali sotto l'egida di queste organizzazioni. L'Uaf conferma che non parteciperà ad alcuna competizione che coinvolga squadre russe e fa appello alle altre federazioni affiliate alla Uefa chiedendo di boicottare eventuali partite che coinvolgono squadre della Federazione Russa".
Zelensky: "Stiamo facendo progressi nel Donetsk"
Le forze ucraine stanno facendo progressi nel settore di Donetsk, nell'est del Paese: lo ha annunciato su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. "Ho ricevuto rapporti sulla situazione al fronte, sulla fornitura di attrezzature e munizioni e sui dati di intelligence - si legge nel messaggio -. Stiamo facendo progressi nel settore di Donetsk. Ci sono altri piani in fase di attuazione".
Bloomberg: "L'Egitto tratta l'acquisto di un milione di tonnellate di grano russo"
L'Egitto è in trattative per l'acquisto di un milione di tonnellate di grano dalla Russia attraverso un accordo tra governi: lo scrive l'agenzia di stampa Bloomberg, che cita fonti vicine all'operazione. I colloqui riguardano la consegna del grano questa stagione, hanno detto le fonti, che hanno chiesto l'anonimato. Non è chiaro però quanto i due Paesi siano vicini ad un accordo, sottolinea Bloomberg.
Ucraina, Zelensky nomina l'ex calciatore Shevchenko suo consigliere
Il decreto di nomina è stato pubblicato sul sito web del capo dello Stato. L'ex calciatore ucraino ha giocato con la Dynamo Kyiv, il Milan e il Chelsea. Dal 2016 al 2021 è stato l'allenatore della nazionale ucraina ed ha anche il titolo di Eroe dell'Ucraina. Inoltre, è il vincitore del Pallone d'Oro, come miglior attaccante della Uefa nel 2006. LEGGI L'ARTICOLO
Podolyak: "La controffensiva avanza, credete nell'Ucraina"
In un post su Telegram, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak respinge la narrazione di alcuni media internazionali secondo cui "l'Occidente è stanco dell'Ucraina", citando i successi sul campo di Kiev ed esortondando a credere nell'Ucraina. "L'Ucraina ha infranto i cieli sopra la Crimea, il dominio russo nel Mar Nero sembra volgere al termine con la smilitarizzazione della Flotta del Mar Nero. I missili Atacms con testate a grappolo costituiranno una minaccia significativa per le truppe russe nell'Ucraina meridionale. La distruzione di un aereo in un aeroporto del governo russo vicino a Mosca dimostra l'assoluta incapacità di difendersi della Russia di fronte alla guerriglia". ha scritto Podolyak. "Ognuna di queste notizie sarebbe stata degna della prima pagina dei media globali, ma purtroppo non si inseriscono nella narrazione editoriale complessiva e ci sono altri titoli: 'L'Occidente è stanco dell'Ucraina', 'L'Occidente fa pressione sull'Ucraina', 'L'Occidente non crede nell'Ucraina'". Ma - dichiara il consigliere presidenziale - "nel frattempo, i difensori ucraini continuano a schiacciare le truppe russe, difendendo la democrazia e la libertà, restituendo sicurezza e stabilità al nostro mondo. Quindi, fatevi una ragione della vostra realtà e credete nell'Ucraina".
Mosca diffonde secondo video di Sokolov
Mosca ha diffuso un secondo video dell'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero, che gli ucraini sostengono di aver ucciso nell'attacco a Sebastopoli della scorsa settimana. In un'intervista al sito militare russo Zvezda Sokolov, vestito in uniforme, afferma che "la flotta del Mar Nero svolge i compiti stabiliti dal comando con sicurezza e successo".
La Casa Bianca non conferma né smentisce la morte di Sokolov
La Casa Bianca non conferma né smentisce la morte del comandante della flotta russa del Mar Nero, Viktor Sokolov. Lo ha detto ieri ai giornalisti la portavoce, Karine Jean-Pierre, a bordo dell'Air Force One diretto in Michigan: lo riporta la stessa Casa Bianca sul suo sito. "Abbiamo visto le notizie e certamente siamo a conoscenza del video", ha affermato Jean-Pierre riferendosi al video diffuso ieri dall'agenzia statale russa Ria Novosti di una riunione di alti ufficiali tenuta ieri stesso in cui compare anche Sokolov. "Al momento non ho nulla da confermare - ha aggiunto la portavoce -. Ma ovviamente siamo a conoscenza delle notizie".
Zakharova: "I crimini barbarici del regime di Kiev non impediscono ai paesi della Nato di fornire armi all'Ucraina"
Sokolov: "La flotta del Mar Nero assolve ai suoi compiti"
"La flotta del Mar Nero assolve con sicurezza i compiti assegnati". Dopo che ieri Mosca ha diffuso un video in cui lo mostrava in vita, oggi l'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero, dato per morto da Kiev nell'attacco al quartier generale della flotta a Sebastopoli, assicura, nel corso di una trasmissione televisiva su Zvezda, riportata da Tass, l'operatività della flotta. "La flotta del Mar Nero sta svolgendo con fiducia e con successo i compiti che le sono stati assegnati dal comando. Le forze di superficie, le forze sottomarine, l'aviazione navale e le truppe di prima linea", ha detto Sokolov.
Mosca: "Attacco a Sebastopoli di Kiev coordinato con Usa-Gb"
Secondo Mosca, l'attacco ucraino a Sebastopoli il 22 settembre è stato condotto in stretto coordinamento con gli Usa e il Regno Unito. Lo riporta la Tass. L'Ucraina ha effettuato l'attacco a Sebastopoli il 22 settembre in stretto coordinamento con i servizi segreti statunitensi e britannici, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. "Il 22 settembre Sebastopoli è stata nuovamente attaccata. Non c'è il minimo dubbio che questo attacco sia stato pre-pianificato con l'uso di mezzi di intelligence occidentali e di attrezzature satellitari e aerei spia della Nato e che sia stato attuato su richiesta e in stretto coordinamento con i servizi segreti statunitensi e britannici", ha dichiarato Zakharova durante un briefing.
Mosca, sanzioni al capo di stato maggiore britannico Radakin
La Russia ha imposto sanzioni contro il capo dello stato maggiore della Difesa britannico, l'ammiraglio Tony Radakin, che supervisiona l'addestramento dei militari ucraini sul territorio britannico, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in un comunicato citato dalla Tass. "L'elenco dei cittadini britannici a cui sarà negato l'ingresso nella Federazione Russa d'ora in poi comprende, in particolare, il capo dello stato maggiore della Difesa Antony Radakin, che supervisiona l'addestramento dei combattenti ucraini sul territorio del Regno Unito, la presidente del Comitato congiunto di intelligence del governo britannico Madeleine Alessandri, che è coinvolta nella formulazione della strategia di Londra in direzione dell'Ucraina, così come la presidente del Consiglio di amministrazione della società di difesa britannica Bae Systems Cressida Hogg", ha dichiarato il ministero. Mosca ha introdotto restrizioni personali anche nei confronti del personale di tre istituti di scienze politiche del Regno Unito, ha reso noto il ministero degli Esteri russo: "Sono state introdotte restrizioni personali anche nei confronti del personale di centri di scienze politiche britannici impegnati nella raccolta e nell'analisi di informazioni per combattere la Russia, come il Royal United Services Institute (J. Bronk, S. Kaushal, N. Reynolds), la Henry Jackson Society (A. Mendoza) e il Civitas Institute (R. Clark)", ha dichiarato il Ministero.
Ungheria: "Piano di Kiev sul grano è inutile, serve azione Ue"
"Nonostante l'Ucraina abbia fato ricorso contro Slovacchia, Polonia e Ungheria all'Omc (Organizzazione mondiale per il commercio), ha presentato anche la sua proposta per un sistema di licenze di esportazione", che "i Paesi interessati hanno considerato non utile, sottolineando la necessità di un approccio unificato a livello Ue". Lo scrive su X Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban, dopo l'incontro tra i ministri dell'Agricoltura dei Paesi del gruppo Visegrád (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia) nella città ceca di Znojmo. Praga, spiega il portavoce, ha proposto "un quadro normativo e un sistema di deposito per garantire il transito del grano, dato che la fine dell'accordo del Mar Nero aumenta la pressione sulle rotte di trasporto terrestri". Nel corso della riunione, fa sapere Kovacs, si è discusso di "azioni coordinate relative alle importazioni di grano ucraino", evidenziando le "difficili condizioni del mercato cerealicolo nei Paesi confinanti con l'Ucraina, che hanno portato Polonia, Slovacchia e Ungheria ad attuare restrizioni nazionali sulle importazioni di grano, sollecitando la Commissione europea a sostenere gli agricoltori dell'Europa centrale e a fornire assistenza per il transito delle merci ucraine verso i porti".
Zelensky: "Domenica un minuto di silenzio per i difensori caduti"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Telegram che domenica primo ottobre l'Ucraina celebrerà per la prima volta la giornata dei suoi difensori in una nuova data. "A volte il silenzio può dire più di qualsiasi parola. E questa domenica, per la prima volta, tutta l'Ucraina si fermerà per un minuto per onorare in silenzio l'impresa del nostro popolo che è morto per difendere il nostro Paese e gli ucraini. Che questa diventi la nostra nuova tradizione", ha scritto Zelensky. "Questa domenica, primo ottobre, l'Ucraina celebrerà per la prima volta la giornata dei suoi difensori in una nuova data. Per tutti coloro che combattono per il bene dello Stato. Tutti coloro che aggiungono forza all'Ucraina. Tutti coloro che hanno dato la vita per l'Ucraina", ha aggiunto, "Nelle piazze e nelle strade delle città ucraine. Un minuto d'onore. Un minuto di silenzio. E l'eterno ricordo dei nostri difensori caduti".

©Ansa
Ucraina, Papa: "Accoglienza evangelica con fratelli e sorelle costretti a lasciare la patria"
Il Papa, salutando i pellegrini polacchi presenti all’udienza generale, ricorda che “Domenica scorsa è stata celebrata la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato il cui tema era: ‘Liberi di scegliere se migrare o restare’”. “Ricordatevi dei vostri fratelli e sorelle dell’Ucraina, costretti a lasciare la propria patria, afflitta dalla guerra, che cercano l’aiuto, il rifugio e la benevolenza nel vostro Paese. Manifestate loro l’accoglienza evangelica. Dio vi benedica”, l’appello del Pontefice.
Il ministero della Difesa britannico: "Improbabile una nuova offensiva russa nelle prossime settimane"
Guerra in Ucraina, la controffensiva di Kiev e gli attacchi di Mosca
Le forze ucraine stanno colpendo sempre più spesso la Crimea, puntando ad esempio ai quartieri generali della Flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Mosca si vendica bombardando Odessa. Tra gli altri fronti caldi: Verbove e Robotyne, Bakhmut e la zona di Kupyansk. LE MAPPE
Ucraina, bombardata Nikopol nell'Est: distruzioni e incendi
L'esercito russo ha bombardato Nikopol, nell'Ucraina orientale, con l'artiglieria pesante, ci sono state distruzioni e incendi, due persone sono rimaste ferite: lo ha reso noto questa mattina il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, citato da Rbc-Ucraina. In seguito agli attacchi a Nikopol e alla comunità di Mirovska, un edificio di due piani ha preso fuoco, un'azienda è stata danneggiata, così come sei abitazioni private e una linea elettrica, ha detto Lysak.
Nella notte vasto incendio a Shchelkovo, vicino Mosca
Un vasto incendio è scoppiato nella notte alle porte di Mosca, nella zona di Shchelkovo, dove si trova la base aerea militare di Chkalovskiy. Media ucraini hanno riferito anche di esplosioni.
Gb: "Poco probabili a breve nuovi attacchi russi concertati"
Sono meno probabili nelle prossime settimane nuove azioni offensive concertate da parte della Russia. Lo scrive su X l'intelligence britannica, spiegando che "è possibile che la Russia abbia schierato elementi della sua nuova 25a armata per la prima volta da metà settembre. Le sue due divisioni - la 67a e la 164a brigata - stanno combattendo al fronte nell'area a ovest di Severodonetsk e Kreminnaya, lungo il confine tra le regioni di Donetsk e Lugansk".
Secondo il ministero della Difesa di Londra, “dall’inizio dell’invasione, la Russia raramente ha mantenuto un contingente militare che potesse potenzialmente costituire la base per un grande attacco offensivo. Con la 25a Armata di armi combinate schierata in maniera frammentata per rafforzare la linea del fronte, nuove azioni offensive concertate da parte della Russia sono meno probabili nelle prossime settimane".
Alexei Navalny, chi è il grande oppositore di Putin
La lotta alla corruzione, i processi, l’avvelenamento e il carcere. Il profilo dell'oppositore di Vladimir Putin, con alle spalle una storia difficile. Nato da una famiglia di origini ucraine, nel partito di opposizione Yabloko esprime le sue critiche nei confronti della leadership del Paese, governato da quelli che lui definisce “ladri e corrotti”. LEGGI L'ARTICOLO

©Ansa
Onu: "Evitare speculazioni su inchiesta sabotaggio Nord Stream"
Il portavoce del segretario generale dell'Onu Stepháne Dujarric ha invitato alla "moderazione e ad evitare speculazioni" nell'inchiesta sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream nelle acque del Mar Baltico, avvenuto un anno fa. "Non siamo in grado di confermare o verificare le diverse affermazioni relative all'incidente. Esortiamo tutte le parti interessate a mostrare moderazione ed evitare speculazioni", ha detto Dujarric durante una conferenza stampa, sollecitando la creazione di una commissione internazionale per svolgere indagini pertinenti attraverso il mandato delle Nazioni Unite.
Documento di Kiev su droni russi, i dettagli emersi
Secondo il documento, 52 componenti elettrici prodotti da aziende occidentali sono stati trovati nel drone Shahed-131 e 57 nel modello Shahed-136, che ha un'autonomia di volo di 2.000 km e una velocità di crociera di 180 km orari. Cinque aziende europee, tra cui una filiale polacca di una multinazionale britannica, sono indicate come i produttori dei componenti identificati. "Tra i produttori ci sono aziende con sede nei Paesi della coalizione per le sanzioni: Stati Uniti, Svizzera, Paesi Bassi, Germania, Canada, Giappone e Polonia", si legge nel documento. Sempre secondo il rapporto, l'Iran ha già diversificato la propria produzione utilizzando una fabbrica siriana nel porto russo di Novorossiysk (sud-ovest) ma la produzione di droni si sta spostando nella regione di Alabuga, nella Repubblica russa del Tatarstan, anche se Teheran continua a fornire i componenti. Separatamente, secondo il portavoce della Marina ucraina Dmytro Pletenchuk, i missili russi contengono da 30 a 50 component di origine straniera e se Mosca riuscirà ad aggirare le sanzioni occidentali, aumenterà la propria produzione. Lo riporta oggi Rbc-Ucraina.
Think tank Usa, la situazione di Sokolov resta "non chiara"
Il destino del comandante della flotta russa del Mar Nero, Viktor Sokolov, di cui gli ucraini hanno rivcendicato l'uccisione ma che i russi hanno mostrato vivo in un video, "non è chiaro": lo ha affermato il think tank americano Institute for the Study of War. "L'Isw non è in grado in questo momento di fare una valutazione sull'autenticità delle riprese di Sokolov da parte del ministero della Difesa russo", ha riferito l'organizzazione, dopo che ieri Mosca ha diffuso un filmato che mostra il comandante della flotta del Mar Nero partecipare a una riunione del consiglio di Difesa in videochiamata. Il giorno prima Kiev ne aveva rivendicato l'uccisione nell'attacco ucraino al quartier generale della flotta russa a Sebastopoli in Crimea.

Documento top secret: "Più di 50 componenti europei in droni Iran usati da Mosca'"
I droni kamikaze iraniani utilizzati dalla Russia nella guerra in Ucraina contengono più di 50 componenti europei: è quanto emerge da un documento top secret inviato da Kiev ai governi del G7 in agosto, in cui il governo ucraino lancia un appello affinché vengano distrutti con missili a lungo raggio siti di produzione in Russia, Iran e Siria. Il documento di 47 pagine, ottenuto dal Guardian, afferma che tra maggio e luglio la Russia ha lanciato più di 600 raid aerei sulle città ucraine utilizzando droni contenenti tecnologia occidentale.
Kiev: "276.990 militari russi uccisi da inizio guerra"
La Russia ha perso nell’ultimo giorno 320 uomini, facendo salire a 276.990 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 276.990 uomini, 4.675 carri armati, 8.950 mezzi corazzati, 6.337sistemi d'artiglieria, 792 lanciarazzi multipli, 534 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 316 elicotteri, 8.792 attrezzature automobilistiche, 20 unità navali e 4.948 droni.
Kyiv Independent: "La consegna degli aerei da combattimento F-16 promessi dai Paesi Bassi all'Ucraina inizierà l'anno prossimo, ha detto il ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren"
Kiev: "Droni iraniani realizzati con componenti europei"
I droni kamikaze iraniani utilizzati negli ultimi attacchi alle città ucraine sono stati realizzati con componenti europei, secondo un documento segreto inviato da Kiev ai suoi alleati occidentali con cui il governo ucraino chiede che missili a lungo raggio attacchino i siti di produzione in Russia, Iran e Siria.
Nella relazione di 47 pagine presentata ai governi del G7 in agosto, Kiev afferma che nei tre mesi precedenti ci sono stati più di 600 raid con veicoli aerei senza pilota (Uav) contenenti tecnologia occidentale. Secondo il rapporto ottenuto dal Guardian, 52 componenti elettrici prodotti da aziende occidentali sono stati rinvenuti nel drone Shahed-131 e 57 nel modello Shahed-136, che ha un'autonomia di volo di 2.000 km e una velocità di crociera di 180 km l'ora.
Cinque società europee, tra cui una filiale polacca di una multinazionale britannica, vengono citate come produttori dei componenti identificati. "Tra i produttori ci sono aziende con sede nei paesi della coalizione: Stati Uniti, Svizzera, Paesi Bassi, Germania, Canada, Giappone e Polonia", sostiene il rapporto, secondo cui l’Iran ha già diversificato la propria produzione utilizzando una fabbrica siriana nel porto di Novorossiysk, ma la produzione di droni si sta spostando in Russia, nella regione centrale tartara di Alabuga.
Media, vasto incendio in aeroporto militare vicino a Mosca
Un vasto incendio è scoppiato la notte scorsa vicino all'aeroporto militare russo Chkalovsky, nella città di Shchelkovo, ad una trentina di chilometri a nord-est di Mosca: lo riportano i media ucraini, che citano canali Telegram russi. Non si conoscono le cause dell'incendio, ma Ukrinform riporta che residenti locali hanno udito esplosioni seguite da una grande colonna di fuoco. Rbc-Ucraina, da parte sua, ricorda che di recente sabotatori non identificati hanno fatto esplodere e danneggiato gravemente due aerei e un elicottero nella base di Chkalovsky. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime o danni.
Umerov: "Abbiamo bisogno di più armi per riconquistare i territori e avere vantaggio sul campo di battaglia"
Medvedev: "325.000 contractor nell'esercito russo nel 2023"
Quest'anno più di 325.000 contractor si sono arruolati nell'esercito russo. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in una riunione sull'organico delle forze armate. "Continuiamo a lavorare per integrare le forze armate con militari a contratto e controllare le attività di combattimento e di rafforzamento del morale", ha aggiunto.
Oslo darà a Kiev 92 milioni di dollari in aiuti umanitari
La Norvegia ha promesso 1 miliardo di corone norvegesi (92 milioni di dollari) in assistenza umanitaria all’Ucraina per aiutare la popolazione per il prossimo inverno. Lo ha annunciato il governo norvegese. L’ultimo sostegno ha lo scopo di garantire l’accesso alla “protezione necessaria” e all’”assistenza vitale” ai civili nei prossimi mesi invernali, mentre si prevede che la Russia intensificherà i suoi attacchi alle infrastrutture del paese.
"La brutale guerra della Russia causa grandi sofferenze alla popolazione civile ucraina", ha detto il ministro degli Esteri norvegese Anniken Huitfeldt all'incontro internazionale di Oslo incentrato sui bisogni umanitari dell'Ucraina. "Gli ucraini stanno facendo uno sforzo eroico per resistere agli attacchi quotidiani contro i civili e le infrastrutture. Hanno bisogno del nostro aiuto per superare un altro inverno di questa guerra". Secondo quanto dichiarato dal governo, la Norvegia ha contribuito con più di 320 milioni di dollari in aiuti umanitari all'Ucraina dall'inizio della guerra.
Zelensky: "Le sanzioni contro Mosca non bastano, ci saranno nostre azioni"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che un'analisi della situazione nell'industria militare russa dimostra che la pressione su Mosca dovrebbe essere aumentata. "C'è stato anche un incontro separato con il Ministero della Strategia e dell'Industria a Stavka - ha affermato il capo dello Stato ucraino - Ho visionato un rapporto dell'intelligence sulla situazione nell'industria militare russa. Possiamo vedere chiaramente quali aree di pressione sulla Russia dovrebbero essere rafforzate affinché le possibilità terroristiche non aumentino. Le sanzioni non bastano. Ci sarà di più. Ci saranno anche altre azioni nostre, ucraine, contro lo stato terrorista. Finché continua l'aggressione della Russia, anche le perdite della Russia dovrebbero farsi sentire".
Ucraina, Shoigu: "Stiamo aumentando la potenza delle forze armate"
"Continuiamo ad aumentare la potenza di combattimento delle forze armate, anche attraverso la fornitura di armi moderne e il miglioramento dell'addestramento delle truppe, tenendo conto dell'esperienza di un'operazione militare speciale". Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu al consiglio del Ministero della Difesa.
"La coerente attuazione del piano di attività fino al 2025 ci consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissati", ha affermato il ministro, aggiungendo che le truppe del Distretto Militare Meridionale (Smd) riceveranno quest'anno cinquemila unità di moderno equipaggiamento militare. "Nel distretto militare meridionale quest'anno verranno implementate più di 170 misure organizzative, le truppe riceveranno cinquemila e cinquecento unità di armi ed equipaggiamenti moderni e sarà completata la messa in servizio di oltre cinquecento infrastrutture".
Shoigu ha anche detto che “dall’inizio dell’anno, il numero degli ufficiali nel distretto è aumentato di 11mila persone e il personale militare a contratto di 30mila unità”. Secondo il ministro, nel distretto militare meridionale “il sistema di addestramento al combattimento viene migliorato, i campi vengono modernizzati e sono introdotti nuovi materiali e mezzi tecnici”.
Ucraina, Zelensky nomina Andrii Shevchenko suo consigliere freelance
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato Andrii Shevchenko suo consigliere freelance. Il decreto di nomina è stato pubblicato sul sito web del capo dello Stato.
Andrii Mykolayovych Shevchenko è stato un calciatore ucraino che ha giocato per la Dynamo Kyiv, il Milan e il Chelsea a Londra. Dal 2016 al 2021 è stato l'allenatore della nazionale ucraina. L'ex calciatore ha il titolo di Eroe dell'Ucraina. Inoltre, è il vincitore del Pallone d'Oro, come miglior attaccante della Uefa nel 2006.

©IPA/Fotogramma
Metsola: "Avviare i colloqui di adesione Ue per Kiev entro l'anno"
"È positivo che ci sia una data sul tavolo" per l'ingresso di nuovi membri nell'Ue, ma occorre soprattutto che Bruxelles sia pronta a "fare i passi necessari: se l'Ucraina e la Moldova sono pronte, i negoziati di adesione dovrebbero essere avviati entro la fine dell'anno". Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in un'intervista al pool di agenzie di stampa riunite nell'European Newsroom. La presidente ha ricordato "il potere trasformativo" del processo di adesione all'Ue. "Ogni Paese ha il suo percorso - ha aggiunto - ma non deludiamo quei milioni di persone che guardano all'Europa come alla loro casa". Nelle scorse settimane, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha proposto che l'Ue si ponga come obiettivo di essere pronta a una nuova fase di allargamento entro il 2030.