Prenderà il posto di Oleksiy Reznikov alla guida del dipartimento della Difesa. Appartenente al gruppo etnico dei tatari di Crimea ed ex deputato del parlamento ucraino, Umerov è stato anche negoziatore con la Russia e la Turchia per l'accordo sul grano
Rustem Umerov è il nuovo ministro della Difesa ucraino scelto dal presidente Volodymyr Zelensky per sostituire Oleksiy Reznikov. Una decisione che, presa nel mezzo della controffensiva ucraina nelle aree occupate dai russi, è stata motivata dalla necessità di “nuovi approcci e di altri formati di interazione sia con le forze armate che con la società nel suo insieme”, ha detto il leader di Kiev. La notizia di un possibile cambiamento all’interno del dicastero ventilava già da qualche settimana: il 19 agosto, l’ex ministro della Difesa Reznikov aveva commentato le voci secondo cui Zelensky stesse cercando un suo sostituto, affermando che l'incarico era per lui "temporaneo". Oggi, sono arrivate ufficialmente anche le sue dimissioni (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULLA GUERRA RUSSIA UCRAINA).
Chi è Rustan Umerov
Tataro di Crimea, deputato, negoziatore con la Russia e la Turchia per l’accordo sul grano, Umerov nasce nel 1982 a Samarcanda nell’allora Uzbekistan sovietico, dove la sua famiglia era stata deportata da Stalin nel 1944 insieme agli altri tatari, il gruppo etnico turco originario della Crimea. Da giovanissimo, Umerov partecipa al programma del dipartimento di Stato americano Future Leaders Exchange e, dopo essersi trasferito momentaneamente negli Stati Uniti, frequenta per un anno una scuola americana. Laureato in Economia con un master in management, fonda nel 2013 una società di telecomunicazioni, la Astem.
L'impegno politico
Nel 2014 diventa co-presidente della Piattaforma Crimea, che coordinava gli sforzi diplomatici contro l'annessione russa della penisola, e per molto tempo anche consigliere del leader storico dei tatari di Crimea, Mustafa Dzhemilev. Nel 2019 entra nel parlamento ucraino come deputato per il partito liberale ed europeista Holos. Dal settembre 2022, guida il Fondo per il demanio che controlla la privatizzazione dei beni pubblici, ente al centro di scandali di corruzione prima della sua gestione.
Attivo per la tutela dei tatari fuggiti dalla Crimea occupata dai russi, Umerov è anche un uomo di dialogo: nel 2017 ha avuto un ruolo nella liberazione di due tatari detenuti in Russia, nel marzo 2022 ha partecipato ai falliti negoziati di pace con Mosca subito dopo l'invasione russa dell'Ucraina e successivamente ha fatto parte della delegazione di Kiev per il raggiungimento dell'accordo sui corridoi del grano nel mar Nero, sotto l'egida di Turchia e Onu.