La vicepresidente della Commissione europea, Vera Jourova, ha spiegato che "i rischi sono particolarmente elevati nel contesto elettorale. Invito pertanto le piattaforme a essere vigili e a fornire garanzie efficaci". Poi attacca Musk: "X è la piattaforma con più disinformazione, deve rispettare regole"
La vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, parlando a Bruxelles ha evidenziato la persistenza della propaganda e della disinformazione russe su varie piattaforme online, sottolineando che questa è una delle strategie utilizzate dal Cremlino. Jourova ha specificato che le principali piattaforme stanno cominciando a prendere provvedimenti contro i rischi legati all'intelligenza artificiale generativa, adottando misure per informare gli utenti sull'origine sintetica dei contenuti pubblicati in rete. La vicepresidente ha sottolineato: "I rischi sono particolarmente elevati nel contesto elettorale. Invito pertanto le piattaforme a essere vigili e a fornire garanzie efficaci nel contesto elettorale" (LEGGI L'APPROFONDIMENTO: "Così Musk ha favorito la disinformazione di Stato su X": il report di NewsGuard).
Molte piattaforme social hanno ampliato i controlli
"Abbiamo chiesto alle piattaforme di monitorare specificamente le informazioni sulla guerra russa in Ucraina", ha spiegato Jourova, "Google riferisce che tra gennaio e aprile 2023 YouTube ha chiuso più di 400 canali coinvolti in operazioni coordinate di influenza legate alla rete Internet sponsorizzata dallo Stato russo. Il motore di ricerca Google ha inoltre rimosso la pubblicità da quasi 300 siti collegati a siti di propaganda finanziati dallo Stato". "Meta ha riferito di aver ampliato i propri accordi di verifica dei fatti a 26 partner che coprono 22 lingue nell'Ue, che ora include anche il ceco e lo slovacco. Gli sforzi di verifica dei fatti di Tik Tok coprono il russo, l'ucraino, il bielorusso e 17 lingue europee", ha proseguito la vicepresidente della Commissione europea. "In questo contesto sono stati verificati 832 video relativi alla guerra, di cui 211 rimossi. Microsoft sottolinea che la ricerca di Bing ha promosso informazioni o declassato informazioni discutibili in relazione a quasi 800.000 query di ricerca relative alla crisi. Sebbene sia positivo avere questa visione specifica di queste informazioni in tutto il mondo, mi aspetto che le piattaforme facciano maggiori sforzi con risultati migliori", ha affermato Jourova.
leggi anche
Usa: "Mosca usa spie civili per far propaganda in occidente"
"X piattaforma con più disinformazione, Musk rispetti norme"
"X, l'ex Twitter, che non è più soggetto al codice, è la piattaforma con il maggior numero di post con informazione scorretta o disinformazione". E "gli attori della disinformazione hanno significativamente più follower rispetto a quanto tendano ad avere le loro controparti di non disinformazione", ha poi segnalato Jourova. "Non sono stata felice quando Twitter ha abbandonato il codice di condotta", ha aggiunto Jourova, anticipando i contenuti del rapporto sulle principali piattaforme online in merito agli impegni sul codice di condotta contro la disinformazione. "Musk sa che non è esonerato dagli obblighi abbandonando il codice di condotta" per le piattaforme online. Ora "abbiamo la legge sui servizi digitali pienamente in vigore. La applicheremo, abbiamo una nostra unità molto ben attrezzata che monitorerà e supervisionerà ciò che stanno facendo le piattaforme" quindi "il mio messaggio per Twitter è che c'è sempre la dura legge della vita: staremo attenti a quello che stai facendo", ha avvertito Jourova.