Dalle novità alle ristampe, dalle biografie ai grandi autori del Novecento: ecco cosa ci hanno suggerito scrittori, storici, critici ed editori durante “Incipit”, la rubrica di Sky TG24 dedicata ai libri e curata da Filippo Maria Battaglia
Continua su Sky TG24 la rubrica "Incipit": nata sui social, da qualche settimana va in onda il mercoledì e il sabato anche in tv. Dai classici alle poesie, dai romanzi ai grandi autori italiani del Novecento, ecco quali sono i suggerimenti di alcuni dei più noti scrittori, storici, critici ed editori intervistati da Filippo Maria Battaglia
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Lo psichiatra Paolo Milone, da poco in libreria con "L'arte di legare le persone" (Einaudi), consiglia tre libri in grado di indagare l'abisso: “La città dei vivi” di Nicola Lagioia (Einaudi), “Svegliami a mezzanotte” di Fuani Marino (Einaudi) e “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi (Mursia)
Milone: "La psichiatria è all’80% una posizione etica, il resto è mestieraccio"
È tutto un romanzo di cose e di sottrazioni, l’ultimo di Giulia Caminito. Si intitola "L'acqua del lago non è mai dolce", l'ha pubblicato Bompiani e racconta la storia di una ragazza, Gaia, cresciuta negli anni Duemila, dentro una vita povera e durissima. Caminito consiglia tre romanzi che raccontano della nostra vita e della nostra identità a partire dal nostro modo di relazionarci con gli oggetti. Sono “Gli affamati” di Mattia Insolia (Ponte alle Grazie), “Harvey” di Emma Cline (Einaudi) e “Il grande me” di Anna Giurickovic Dato (Fazi)
Caminito: "Scrivere significa anche riempire di parole nuove i luoghi comuni"
Enrico Vanzina è tornato di recente in libreria con “Una giornata di nebbia a Milano” (HarperCollins): protagonista è un giornalista poco più che trentenne che si ritrova a indagare sull’omicidio del padre. Lo scrittore, regista e sceneggiatore consiglia tre romanzi con protagonista Milano: sono “Le milanesi” di Giuseppe Marotta (Bompiani), “Milano amore mio” di Gaetano Afeltra (Rizzoli) e “Tirar mattina” di Umberto Simonetta (Baldini + Castoldi)
Enrico Vanzina: "Milano ha la bocca cucita, per questo è difficile da decifrare"
Andrea Bajani ha da poco firmato "Il libro delle case" (Feltrinelli), un romanzo con protagonista un uomo raccontato proprio attraverso le sue case. I consigli di lettura dello scrittore sono dedicati a tre grandi case della letteratura dell’ultimo secolo: “Preghiera per Černobyl” di Svetlana Aleksievič (E/O), “Una questione privata” di Beppe Fenoglio (Einaudi) e “La metamorfosi” di Franz Kafka
Bajani: "Una vita si può raccontare anche a partire dal rumore che fa un battiscopa"
Nicola Lagioia di Roma ha scritto diverse volte: nel suo ultimo libro, ad esempio, “La città dei vivi”, un’indagine su uno dei casi di cronaca più discussi e controversi. l'omicidio di Luca Varani. Ma anche nel numero di "The Passenger", il libro-rivista pubblicato da Iperborea, dedicato proprio alla Capitale. I suoi consigli di lettura, stavolta, sono tre grandi voci della poesia e della letteratura che in tempi e modi diversi hanno raccontato la città: Sandro Penna, Amelia Rosselli ed Emanuele Trevi
Lagioia: “Roma è una città ninfomane in cui tutto è già successo”
La scrittrice Teresa Ciabatti è di recente tornata in libreria con "Sembrava bellezza" (Mondadori). Consiglia tre romanzi in cui il corpo è centrale: “Anestesia” di Fumetti brutti (Feltrinelli comics), “Tre donne” di Lisa Taddeo (Mondadori) e “Non superare le dosi consigliate” di Costanza Rizzacasa d’Orsogna (Guanda)
Ciabatti: "La vita più intensa è quella immaginata, per questo sono diventata scrittrice"
Alicia Giménez-Bartlett suggerisce invece tre romanzi con tre protagoniste della letteratura a cui è legata come lettrice prima che come scrittrice: “La Regenta” di Leopoldo Alas, “Anna Karenina” di Lev Tolstoj (Feltrinelli) e “Madame Bovary” di Gustave Flaubert (Feltrinelli)
Giménez-Bartlett: "Non si può raccontare tutto. Serve affidarsi anche al lettore"
Emilio Fabio Torsello e Mara Sabia, che da anni curano il progetto culturale “La Setta dei Poeti estinti”, consigliano invece tre grandi voci della poesia del Novecento: Alda Merini - "Vuoto d’amore" (Einaudi) -, Antonia Pozzi - "Parole" (Ancora) -, e Lalla Romano - "Poesie" (Einaudi)
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Antonella Lattanzi ha da poco firmato "Questo giorno che incombe" (HarperCollins), un romanzo ispirato a una storia vera che ruota attorno alla scomparsa di una bambina. La scrittrice e sceneggiatrice consiglia tre libri in grado di indagare il nostro rapporto con la realtà: “A sangue freddo” di Truman Capote (Garzanti), “Madame Bovary” di Gustave Flaubert (Feltrinelli) e “La città dei vivi” di Nicola Lagioia (Einaudi)
Lattanzi: "L’amore in sé non basta. Per poter stare insieme serve molto altro"
Ogni settimana Sky TG24 sul proprio sito consiglia "Il libro della settimana". Tra i titoli da non perdere "Huck Finn nel West" (NN editore), in cui Robert Coover ripesca Huckleberry Finn, uno dei grandi personaggi della letteratura americana creato da Mark Twain per farsi beffe della retorica di uno degli archetipi statunitensi
Huck Finn è finito nel West e ci racconta tutte le fragilità del mito americano
Tra i libri consigliati anche l'ultimo romanzo di Gianni Solla, “Tempesta madre” (Einaudi)
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È una vera e propria guida all’attività editoriale “Fuori di testo” (Ponte alle grazie) di Valentina Notarberardino. Un saggio divertito e divertente che non rinuncia mai all'aneddoto e - cosa più importante - lo inserisce sempre con misura e intelligenza dentro una cornice e una visione più ampia
Per raccontare una storia serve informarsi e poi selezionare
“Vipp” di Nino Frassica (Einaudi) è un catalogo esilarante sulle “Ver Italian Present Person”, in cui il comico siciliano ci ricorda i nostri tic e debolezze senza mai scivolare nella supponenza e nel cinismo
I “Vipp” di Frassica ci raccontano di noi (ma meglio non dirlo troppo esplicitamente)
Le edizioni e/o nella collana diretta da Goffredo Fofi hanno pubblicato alcuni interventi di George Orwell. Il titolo stavolta è “Sparando all’elefante e altri scritti”. Qui Orwell affronta tra l'altro gli inganni e gli abusi del linguaggio con la solita proverbiale chiarezza
Orwell ci ricorda quanto comunichiamo male (e ci spiega che è colpa della nostra pigrizia)