Guerra Ucraina Russia, media: "Di nuovo chiuso aeroporto di Monaco per voli droni"

©Ansa

Secondo la Bild, le piste dell'aeroporto di Monaco sarebbero rimaste di nuovo chiuse per avvistamento di droni. Polizia ed esercito intervengono anche allo scalo di Praga per una segnalazione di droni in avvicinamento. Putin: "Pericoloso parlare di Tomahawk in Ucraina, questo danneggerà le nostre relazioni anche con gli Stati Uniti". "Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con la Russia e non ne fanno mistero", ha dichiarato il leader del Cremlino

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La polizia ceca, in collaborazione con l'esercito,  è intervenuta all'aeroporto Vaclav Havel di Praga-Ruzyne per una segnalazione anonima di droni in avvicinamento. La polizia ha sottolineato che la minaccia non è verificata, secondo quanto riferisce su X.

Il fotoreporter francese Antoni Lallican, 37 anni, è stato ucciso in un attacco con un drone nel Donbass, nell'Ucraina orientale. Lo hanno annunciato le organizzazioni giornalistiche Efj-Ifj e Snj. Anche un giornalista ucraino, Heorgiy Ivanchenko, è rimasto ferito nello stesso attacco.

"Tutti i Paesi della Nato sono in guerra con la Russia e non ne fanno mistero". Lo ha dichiarato Vladimir Putin citato da Rbc. "Non ci può essere sicurezza per nessuno se la sicurezza di un Paese è realizzata a spese di un altro", ha aggiunto il capo del Cremlino. "Facciamo il possibile per avere gli Usa dalla nostra parte". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Con Donald Trump abbiamo parlato di armi a lungo raggio, dei missili, e ora tutto dipende dalle sue decisioni", ha detto ancora il leader di Kiev arrivando al vertice della EPC. Mosca replica: risponderemo in modo "appropriato" all'eventuale fornitura da parte degli Usa all'Ucraina di missili a lungo raggio Tomahawk.

Una quindicina di droni è stata avvistata nella notte tra giovedì e venerdì sopra l'area militare di Elsenborn, nel Belgio orientale. È il secondo allarme dopo il caso di droni sospetti che hanno portato alla chiusura, sempre nella notte, dell'aeroporto tedesco di Monaco. La base militare di Elsenborn copre un'area totale di 28 chilometri quadrati. Si tratta di un campo di addestramento dell'esercito con una zona di sicurezza dove si svolgono esercitazioni di tiro e vengono testati anche i droni. “È l'ennesima dimostrazione che l'intera Ue è a rischio”, il commento del portavoce della Commissione europea per la Difesa.

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Guerra Ucraina, Russia nel 2026 produrrà 5mila droni al mese. I DATI

I droni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24.

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Trump: “Risolto 7 guerre in 7 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

"In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere non terminabili. Non è avvenuto prima, sono molto onorato di averlo fatto”, ha affermato il presidente americano Donald Trump parlando all'Assemblea Generale Onu il 23 settembre 2025. Circa un mese prima, il 18 agosto aveva detto qualcosa di simile ma con numeri diversi. "So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, aveva scritto sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente ha aggiunto: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”. Il giorno dopo si era corretto, riporta Fox News, parlando di "sette guerre fermate". A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

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Bild: di nuovo chiuso aeroporto di Monaco per voli droni

L'aeroporto di Monaco di Baviera è stato chiuso di nuovo a causa dell'avvistamento di droni venerdì sera. Lo riporta la Bild. Una reporter della Reuters, si legge, che si trovava a bordo di un aereo, ha riferito della comunicazione del pilota. Gli elicotteri della polizia starebbero arrivando sul posto. 

Ucraina, come Trump ha cambiato idea su territori contesi con Russia

Il presidente degli Stati Uniti ha scritto su Truth che Kiev può “combattere e riconquistare” alcune zone e che “i confini originali di quando la guerra è iniziata sono un'opzione”. Un nuovo colpo di scena che arriva dopo le tensioni di febbraio - culminate nello scontro con Zelensky nello Studio Ovale -, la riconciliazione dei due leader in Vaticano ad aprile e il vertice di agosto in Alaska con Vladimir Putin.

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Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili - e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei - i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli.

Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

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Zelensky e l'allarme droni, Tajani: "Putin non attaccherà l'Italia"

Il vicepremier e ministro degli Esteri prova a rassicurare dopo le parole pronunciate dal presidente ucraino ("L'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo"). "Non ci risulta nulla di preoccupante per il nostro Paese", ha detto Tajani. Aggiungendo che "comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta".

Zelensky e l'allarme droni, Tajani: 'Putin non attaccherà l'Italia'

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Bosnia, Dodik vede nuovamente Putin a Soci

Il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik ha incontrato  nuovamente il presidente russo Vladimir Putin, a margine ieri del Forum  'Club Valdaj' a Soci, sulla costa russa del Mar Nero. "Abbiamo discusso  della situazione attuale, delle nostre relazioni bilaterali e analizzato  quanto è stato fatto in precedenza", ha dichiarato Dodik, che non ha  escluso nuovi accordi fra la Federazione russa e la Republika Srpska  (Rs), l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina (BiH) di cui  Dodik è stato presidente fino alla revoca di tale suo mandato nelle  scorse settimane dopo la conferma di una sua condanna a un anno di  carcere e sei anni di interdizione da ogni incarico politico per  disubbidienza reiterata all'Alto rappresentante internazionale in BiH.  Putin da parte sua, come riferito dai media in BiH, ha definito  difficile la situazione in Rs. "Sono molto contento di vederla di nuovo,  questa volta a margine del Clun Valdaj a Soci", ha detto Putin. "Di  recente avete festeggiato la Giornata dell'unità serba, il 15 settembre.  E voglio farle gli auguri. So che la situazione nel vostro Paese è  molto difficile, si potrebbe dire anche complicata", ha aggiunto il  presidente russo. Dodik - che è in ottimi rapporti con Putin e che  sostiene l'intervento militare russo in Ucraina - nei mesi scorsi ha  visto il leader del Cremlino il 9 maggio a Mosca per le celebrazioni  dell'80/mo della vittoria sul nazifascismo, e in giugno a San  Pietroburgo a margine del tradizionale Forum economico internazionale.

Ucraina, 007: "Killer deputato Parubij reclutato da russi"

Il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SSU) ha dichiarato che i suoi investigatori hanno raccolto "prove inconfutabili di alto tradimento" da parte di Mykhailo Scelnikov, sospettato dell'omicidio del parlamentare ucraino Andrii Parubij. Gli e' stato notificato un avviso di garanzia. L'SSU ha scoperto che il sospettato, che viveva a Leopoli, e' stato reclutato dai russi piu' di un anno fa e da allora ha ricevuto incarichi e ha resocontato loro sull'adempimento. Inizialmente Scelnikov segui' e trasmise ai russi le posizioni delle forze di difesa ucraine e cerco' anche di avere notizie sugli orari e i percorsi dei treni che trasportavano carburante. L'SSU ha riferito che, una volta ritenuto Scelnikov pronto per un incarico "piu' complesso", i servizi segreti russi gli hanno ordinato di uccidere Andrii Parubij e hanno finanziato la pianificazione del crimine. Per eseguire l'"ordine" dei servizi segreti russi, l'autore del delitto ha monitorato gli orari giornalieri e gli itinerari di viaggio di Parubij. Gli investigatori hanno anche accertato che l'uomo stava pianificando di fuggire all'estero dopo aver commesso l'omicidio. Gli agenti delle forze dell'ordine hanno impedito al sospettato di andarsene e lo hanno arrestato nell'oblast di Khmelnytskyi, il luogo da cui intendeva lasciare illegalmente l'Ucraina. La Procura di Leopoli afferma: "Sulla base delle nuove prove ottenute, le azioni del sospettato sono state ulteriormente classificate ai sensi dell'articolo 111.2 (alto tradimento commesso sotto la legge marziale), dell'articolo 112 (attentato alla vita di un membro del Parlamento commesso in relazione alle sue attivita' statali o pubbliche) e dell'articolo 263.1 (maneggio illegale di armi) del codice penale dell'Ucraina".

Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo.

Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

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Russia: designata "agente straniero" la giornalista della protesta in diretta tv

Le autorità russe hanno designato  come "agente straniero" la giornalista Marina Ovsyannikova, nota per la  sua protesta contro la guerra fatta in diretta sulla televisione di  stato russa, quindi fuggita all'estero. L'agenzia di stampa statale Tass  ha riportato la notizia citando il Ministero della Giustizia. Ovsyannikova,  all'epoca impiegata presso la televisione di stato russa, ha attirato  l'attenzione internazionale nel 2022, quando è apparsa durante un  telegiornale in diretta con un manifesto di protesta contro la guerra,  poco dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Successivamente  ha lavorato all'estero per un certo periodo con altre testate, tra cui  il quotidiano tedesco Die Welt, prima di tornare in Russia, dove ha  organizzato un'altra protesta contro la guerra. Nell'ottobre 2022, il  suo avvocato ha annunciato che aveva lasciato definitivamente il Paese  per l'Europa. Nel 2023, un tribunale russo l'ha condannata in contumacia  a otto anni e mezzo di reclusione da scontare in una colonia penale.

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri" del 1° ottobre.

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Polizia ceca interviene a scalo Praga per sospetto droni

La polizia ceca, in collaborazione con l'esercito,  sta eseguendo interventi all'aeroporto Vaclav Havel di Praga-Ruzyne. Il  motivo è una segnalazione anonima di droni in avvicinamento. La polizia  ha sottolineato che la minaccia non è verificata, secondo quanto  riferisce su X. A scopo preventivo sono stati schierati cecchini e  protezione anti-droni. Secondo la polizia, la persona che ha chiamato  parlava inglese di unità di droni di livello superiore. 

Droni, incursioni anche in Svizzera: "Acquisito sistema di difesa"

L'esercito svizzero corre ai ripari e annuncia di voler acquisire un sistema di difesa contro i "mini-droni" dopo che sono state segnale diverse incursioni in aree militari elvetiche o dove si svolgevano esercitazioni. E' "essenziale adottare misure efficaci contro i mini-droni nemici", si legge in una nota dell'esercito "Il prossimo passo e' scegliere il modello per introdurre il sistema nel prossimo futuro". La portavoce dell'esercito Delphine Schwab-Allemand ha ammesso che "l'esercito attualmente non dispone di mezzi di protezione e difesa contro microdroni, mini-droni e piccoli droni" e che quest'anno ha "ripetutamente avvistato mini-droni su terreni militari o vicino a esercitazioni militari al di fuori delle aree di addestramento". "Abbiamo assistito a un aumento di questo tipo di incidenti rispetto allo scorso anno", ha aggiunto, sottolineando tuttavia che l'esercito, per motivi operativi, non rivela il numero di tali incidenti, la loro natura o la procedura per rintracciare i piloti. Negli ultimi mesi, l'esercito ha testato sul campo un sistema di difesa in grado di rilevare e intercettare mini-droni che rappresentano una minaccia per le infrastrutture militari. "Le conclusioni positive di questo test, unite alla proliferazione dei droni", hanno spinto le forze armate a cercare "di acquisire questo sistema in via prioritaria e quindi rafforzare la protezione delle truppe, delle infrastrutture e delle attrezzature". Oltre a cercare un sistema anti-drone, l'Ufficio federale svizzero per gli acquisti della difesa ha stipulato contratti quadro con tre fornitori per l'acquisto di mini-droni.

Usa: "Prendiamo molto sul serio provocazioni russe in Europa"

"E' qualcosa che prendiamo molto sul serio": lo ha detto la  portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt nel suo briefing  rispondendo ad una domanda sulla provocazioni russe in Europa, in  particolare la denuncia da parte del governo di Copenaghen di  provocazioni navali russe nelle acque danesi. 

Macron: "Cordoglio per uccisione fotoreporter francese in Ucraina"

''Il nostro connazionale fotogiornalista, Antoni Lallican, accompagnava l'esercito ucraino sul fronte della resistenza. Ho appreso con profonda tristezza del suo decesso, vittima di un attacco di droni russi. Rivolgo le mie sentite condoglianze alla famiglia, ai suoi cari, come a tutti i suoi colleghi che rischiando la vita ci informano e testimoniano della realtà della guerra": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato su X. 

Fotoreporter francese ucciso in Ucraina in raid con drone

Il fotoreporter francese Antoni Lallican, 37 anni, è stato ucciso in un attacco con un drone nel Donbass, nell'Ucraina orientale. Lo hanno annunciato le organizzazioni giornalistiche Efj-Ifj e Snj. Anche un giornalista ucraino, Heorgiy Ivanchenko, è rimasto ferito nello stesso attacco, secondo la Federazione Europea e Internazionale dei Giornalisti e l'Unione Nazionale dei Giornalisti, che hanno riferito che l'attacco è avvenuto questa mattina. 

Bild, droni in Germania anche su un sito militare

I droni che ieri hanno costretto alla chiusura temporanea dell'aeroporto di Monaco in Germania erano stati avvistati già intorno alle 19.30 mentre sorvolavano un centro di innovazione della Bundeswehr, l'esercito tedesco. Lo scrive la Bild sul portale. Si tratta di un luogo in cui si sviluppano droni della prossima generazione. Alle 20.30 i velivoli sono stati avvistati sullo scalo del capoluogo bavarese. L'ultimo avvistamento risale alle 23.30, secondo il tabloid. 

Servizi Kiev: "Parubiy ucciso su ordine dei servizi segreti russi"

Il sospettato dell'omicidio dell'ex presidente della Verkhovna Rada  Andriy Parubiy, ucciso in un agguato a fine agosto in pieno giorno a  Leopoli, ha agito su istruzioni dei servizi segreti russi ed è stato  reclutato l'anno scorso. A sostenerlo è il Servizio di sicurezza ucraino  (Sbu) citato da Rbc Ucraina. Secondo quanto riferito, le forze  dell'ordine hanno scoperto che oltre un anno fa il sospettato aveva  iniziato a ricevere incarichi dai servizi segreti russi e a riferire  sulla loro esecuzione. Inizialmente, l'uomo aveva fornito ai russi le  posizioni delle Forze ucraine e aveva anche cercato di stabilire  l'orario e la direzione dei treni di carburante. "Dopo aver verificato  la disponibilità dell'agente a svolgere un compito più "complesso", i  servizi segreti russi gli hanno ordinato di uccidere Andriy Parubiy e  hanno finanziato la preparazione di questo crimine. Per eseguire  l'ordine, l'assassino ha monitorato l'agenda giornaliera e gli itinerari  di viaggio di Parubiy", ha specificato l'Sbu.

Zuppi: "Non impermeabile a sofferenza chi spera nella pace"

"Saluto con affetto tutti i partecipanti a questo Giubileo davvero della speranza del Mean. Sono i giorni di San Francesco. Pace e bene era il suo saluto per tutti. La speranza per lui significava non scappare in un mondo fuori del mondo, in qualche spazio protetto o impermeabile alla sofferenza che la violenza e l'ingiustizia inevitabilmente producono. Fa come ci chiede Gesu': diventa piccolo, scende dal cavallo, lascia l'armatura e diventa davvero un cavaliere che invece di fare la morte portava vita, protezione, cortesia, pace". E' quanto scrive il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, in un messaggio inviato stamani ai 110 attivisti italiani giunti nella citta' di Kharkiv per vivere in terra ucraina il Giubileo della speranza. Lo riferisce il Sir. Un'iniziativa di pace promossa dal Mean, Movimento europeo di azione non violenta, a cui hanno aderito movimenti ecclesiali e associazioni nonche' sindaci italiani e amministratori locali. Il messaggio e' stato letto questa mattina prima della messa celebrata nella cattedrale cattolica latina di Kharkiv dal vescovo monsignor Pavlo Honcharuk. Hanno concelebrato il nunzio apostolico di Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas, e il vescovo esarca greco-cattolico di Kharkiv, monsignor Vasyl Tuchapets. "Papa Leone ha chiesto alle parrocchie delle comunita' italiane di essere case di pace e non violenza", scrive ancora Zuppi. "Grazie di testimoniare questo e di confortare la speranza dove vediamo le conseguenze della distruzione che sempre la guerra porta con se'! Dio vi benedica. Venga presto la pace giusta e duratura. Un abbraccio".

Droni, Dobrindt: "Tema su tavolo prossimo consiglio Ue Interno"

Il tema della minaccia dei droni nello spazio aereo europeo sara' sul tavolo del prossimo Consiglio Ue Giustizia e Affari interni, che si svolgera' questo fine settimana a Monaco di Baviera, il cui aeroporto ieri notte ha chiuso temporaneamente a causa dei sorvoli di alcuni apparecchi non identificati. Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno tedesco, Alexander Dobrindt, ai cronisti a margine delle celebrazioni per la riunificazione tedesca a Saarbrucken, riporta la 'Bild'. Il vertice europeo avrebbe dovuto occuparsi di immigrazione ma, ha spiegato Dobrindt, sara' occasione per "discussioni piu' ampie sull'identificazione di droni". "Siamo in una corsa tra la minaccia dei droni e la difesa contro i droni. Vogliamo e dobbiamo vincerla", ha detto Dobrindt. Il ministro ha confermato che il primo avvistamento di un drone sopra l'aeroporto di Monaco era stato segnalato intorno alle 21:15 di ieri sera, con ulteriori segnalazioni all'interno della zona vietata intorno all'aeroporto. Dobrindt confermato che "non era ancora possibile" determinare quanti droni fossero coinvolti, o chi li utilizzava e con quale motivazione. Nelle ultime settimane, altri avvistamenti di droni sono stati segnalati sopra la Germania, in particolare nello Schleswig-Holstein, nei cui cieli sono stati visti quadricotteri e "velivoli ad ala fissa" piu' grandi che, ha spiegato Dobrindt, rappresentano "un pericolo maggiore". "Cio' che e' chiaro, tuttavia, e' che gli avvistamenti di droni stanno aumentando, anche sopra le infrastrutture critiche", ha detto ancora il ministro, sottolineando la necessita' di una risposta politica. Dobrindt ha detto che spingera' per modifiche alle leggi sull'aviazione per consentire una risposta militare ai droni per "evitare il pericolo".

Droni, Dobrindt: "Aeroporto Monaco campanello allarme per Europa"

Il sorvolo di droni che ieri notte ha costretto alla chiusura temporanea dell'aeroporto di Monaco di Baviera e' un "campanello d'allarme" per tutta l'Europa, che si trova di fronte una minaccia "sempre piu' difficile" da gestire. Lo ha dichiarato alla Bild il ministro dell'Interno tedesco, Alexander Dobrindt. "La corsa tra la minaccia dei droni e la difesa dai droni sta diventando sempre piu' difficile", ha detto Dobrindt, secondo il quale urgono "piu' finanziamenti e ricerca" nel settore, sia a livello nazionale che europeo. 

Ucraina, Kiev: raid russo su siti gas è il più grave da 2022

L'esercito russo, la notte scorsa, ha lanciato l'attacco piu' massiccio alle infrastrutture di produzione di gas dell'Ucraina dall'inizio della guerra, secondo una dichiarazione della societa' ucraina Naftogaz e truppe russe hanno lanciato l'attacco piu' potente alle infrastrutture di produzione del gas dell'Ucraina dall'inizio della guerra nel febbraio 2022. Secondo Kiev, 35 missili, inclusi missili balistici, e 60 droni sono stati lanciati contro obiettivi nelle regioni di Kharkiv e Poltava. Solo una piccola parte di essi e' stata abbattuta. L'ad di Naftogaz, Serhiy Koretsky, ha dichiarato che l'attacco ha danneggiato un numero significativo di infrastrutture, alcune delle quali "critiche" e ha denunciato che l'attacco non aveva alcuno scopo militare. "Si tratta di un atto terroristico mirato contro le infrastrutture civili che producono e trattano il gas utilizzato per sostenere la vita quotidiana delle persone", ha proseguito. "Questa e' l'ennesima manifestazione della malvagita' russa, volta unicamente a interrompere la stagione del riscaldamento e a privare gli ucraini della possibilita' di riscaldare le proprie case in inverno", ha concluso Naftogaz. Il ministero della Difesa russo ha riferito che nella notte del 3 ottobre l'esercito russo ha lanciato un massiccio attacco "contro le imprese del complesso militare-industriale ucraino e le infrastrutture del gas e dell'energia che ne supportavano le operazioni". Nella regione di Poltava, diversi impianti di produzione di gas sono stati chiusi a seguito dei raid. Nella regione di Sumy, l'energia elettrica e' stata parzialmente interrotta nei distretti di Konotop e Shostka. 

Droni, Soeder: "Polizia sia autorizzata ad abbatterli subito"

La polizia tedesca in futuro dovra' essere autorizzata ad "abbattere immediatamente i droni". Lo ha dichiarato alla Bild il presidente della Baviera, Markus Soeder, a proposito dei sorvoli di velivoli senza pilota che hanno costretto ieri notte l'aeroporto di Monaco a sospendere le operazioni. Soeder ha poi annunciato in proposito una "legge accelerata" che sara' martedi' prossimo sul tavolo del consiglio dei ministri bavarese. "Abbiamo finalmente bisogno di una protezione efficace per tutte le nostre infrastrutture e strutture militari", ha affermato il capo della Csu, ramo bavarese della Cdu, il partito conservatore del cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Russia, Consiglio Ue rinnova di un anno sanzioni minacce ibride

Il Consiglio dell'Unione europea ha deciso di prorogare di un anno, fino al 9 ottobre 2026, le misure restrittive individuali contro i responsabili delle azioni destabilizzanti della Russia all'estero, alla luce delle continue attivita' ibride della Russia, comprese le manipolazioni e interferenze di informazione straniera (Fimi) contro l'Ue, i suoi Stati membri e i partner. In totale, le misure restrittive relative alle attivita' destabilizzanti della Russia si applicano attualmente a 47 persone fisiche e 15 entita'. I soggetti inseriti nell'elenco sono sottoposti al congelamento dei beni, e ai cittadini e alle imprese dell'Ue e' vietato mettere a loro disposizione fondi, attivita' finanziarie o risorse economiche. Le persone fisiche sono inoltre soggette a un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nei territori dell'Ue. L'8 ottobre 2024, il Consiglio ha adottato un quadro di misure restrittive in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia. Il regime sanzionatorio prende di mira coloro che partecipano ad azioni e politiche del governo della Federazione Russa che minano i valori fondamentali dell'Ue e dei suoi Stati membri, nonche' la loro sicurezza, stabilita', indipendenza e integrita'. Il regime sanzionatorio prende di mira anche i responsabili di attivita' ibride contro paesi terzi e organizzazioni internazionali. Nel maggio 2025, l'Ue ha ampliato l'ambito di applicazione del quadro delle misure restrittive per includere i beni materiali legati alle attivita' destabilizzanti della Russia, i finanziatori di tali attivita' e per consentire la sospensione delle licenze di trasmissione dei media russi coinvolti nella disinformazione.

Ucraina: raid russo su allevamento, 13mila capi morti in rogo

Un attacco con un drone russo ha causato un incendio in un allevamento di maiali nell'Ucraina nord-orientale, uccidendo circa 13.000 animali, hanno riferito i Servizi di emergenza. Gli animali non sono stati risparmiati dai tre anni e mezzo di guerra sul suolo ucraino. Precedenti attacchi russi hanno colpito stalle e zoo. "Circa 13.000 maiali sono morti in seguito a un attacco con un drone russo in una fattoria nel villaggio di Novovodolazka" nella regione di Kharkiv (nord-est), ha dichiarato il Servizio Ucraino per le Situazioni di Emergenza, rilevando che un dipendente della fattoria e' rimasto ferito. Le foto diffuse dalle autorita' mostrano carcasse di maiali ammucchiate, parzialmente annerite dalle fiamme, sotto il tetto divelto della loro stalla. I maiali erano distribuiti in otto edifici in totale, per una superficie di poco piu' di 13.000 metri quadri e tutte le stalle sono state distrutte dall'incendio. A settembre, sette cavalli sono stati uccisi nella regione di Kiev durante un attacco russo su larga scala che ha colpito un centro ippico. Anche gli zoo ucraini sono stati danneggiati da quando la Russia ha dichiarato guerra nel febbraio 2022. A giugno, un ariete e' stato ucciso allo zoo di Odessa (sud).

Il Papa vede presidente Svizzera, Ucraina e Gaza tra temi

Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza, nel Palazzo  apostolico vaticano, la Presidente della Confederazione Elvetica, Karin  Keller-Sutter, che ha successivamente incontrato il cardinale Pietro  Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard  Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni  Internazionali. "Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato,  oltre a ricordare il generoso e professionale impegno della Guardia  Svizzera Pontificia, è stato espresso compiacimento per i buoni e  fruttuosi rapporti bilaterali. Ci si è poi soffermati - comunica la  Santa Sede in una nota - su questioni internazionali e ambiti di comune  interesse, con particolare riferimento alle prospettive di pace per la  fine della guerra in Ucraina e a Gaza".

Media: "Nei giorni scorsi altri avvistamenti di droni in Germania"

Il sorvolo di droni sull'aeroporto di Monaco è  avvenuto a pochi giorni da un altro episodio che ha interessato le  autorità tedesche. Proprio la scorsa settimana, ricorda l'agenzia Dpa,  dei droni sono stati avvistati sopra lo Schleswig-Holstein. Le autorità  stanno indagando sui sospetti che i droni abbiano sorvolato  infrastrutture critiche, tra cui una centrale elettrica a Kiel. La  procura di Flensburg ha avviato un'indagine contro ignoti. Visto che  alcuni dei sorvoli dei droni sono stati effettuati contemporaneamente,  si sospetta che lo scopo fosse scattare foto per "mettere a repentaglio  la sicurezza". Secondo Der Spiegel, oltre alla centrale elettrica, nel  mirino per gli inquirenti ci sarebbe stato anche l'ospedale  universitario di Kiel e persino la sede del governo statale. Una nota  interna, sempre secondo Der Spiegel, afferma che la polizia dello Stato  ha osservato i droni e notato che volavano su traiettorie parallele,  apparentemente per misurare con precisione le strutture a terra. Le  autorità stanno indagando per sospetto di spionaggio. Ieri la testata  tedesca aveva riferito che le autorità tedesche stavano seguendo una  pista su una nave cargo sospetta. Fonti di sicurezza avevano infatti  affermato che il comportamento della nave, così come i dati di  inquadratura e posizione, suggerivano che i droni potessero essere  collegati alla nave. La nave cargo è successivamente arrivata in un  porto russo pochi giorni dopo gli incidenti. 

Ucraina, media: "Attaccata una delle maggiori raffinerie russe"

I droni da attacco a lungo raggio ucraini hanno colpito una delle piu' grandi raffinerie di petrolio della Russia, l'impianto Orsknefteorgsintez nella regione di Orenburg, a 1.400 km dall'Ucraina, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda, citando fonti informate del Servizio di sicurezza ucraino. Un video fornito da una fonte a Ukrainska Pravda mostra colonne di fumo nero che si alzano sopra la raffineria di petrolio di Orsk dopo essere stata colpita dai droni. Il governatore della regione di Orenburg, Yevgeny Solntsev, ha scritto sul suo canale Telegram che "e' stato fatto un tentativo di attaccare uno degli impianti industriali della regione utilizzando droni nemici". "Non ci sono state vittime. Le attivisa' dell'impianto non sono state interrotte. I servizi di emergenza sono sul posto", ha scritto Solntsev. Il sindaco di Orsk Artem Vorobyov ha avvertito del pericolo di attacchi di droni all'interno della citta'. In precedenza, Rosaviatsiya, l'agenzia federale russa per l'aviazione civile, aveva imposto restrizioni temporanee all'aeroporto di Orenburg.

Dpfp: ponderare spese difesa, con corsa acquisti rialzo prezzi

Si prospetta che l'incremento della spesa in difesa sara' graduale e si puo' ritenere che la sua incidenza sul PIL possa crescere fino a circa 0,5 punti percentuali entro la fine del triennio coperto dalla legge di bilancio. Lo rileva il Dpfp approvato ieri in Cdm. Il testo sottolinea che le decisioni in materia dovranno essere "ben ponderate, evitando brusche accelerazioni della spesa, considerando i necessari tempi di adeguamento della capacita' produttiva". Questo perche' "un'eventuale 'corsa agli acquisti' da parte dell'Italia e degli altri Paesi europei rischierebbe di generare soltanto un aumento dei prezzi", delle importazioni e della dipendenza verso altri Paesi. Secondo una proiezione realistica, annota il documento, la spesa in rapporto al PIL salirebbe di 0,15 punti percentuali all'anno nel 2026 e nel 2027 e di 0,2% nel 2028. 

Macron: "Difendere nostre democrazie, minacce fuori e dentro"

"È un tempo strano quello in cui un presidente  francese deve dichiarare in Germania che oggi è una sfida difendere la  nostra democrazia".  Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron  parlando a Saarbruecken. "C'è una minaccia esterna ma non dobbiamo  essere naif", la sfida è anche dentro le nostre società, ha spiegato.  "Noi percepiamo che ci sono i segni di una erosione della democrazia.  Dobbiamo difenderla dalle influenze che vengono da fuori", ha spiegato.  "Ma sappiamo che anche dall'interno della democrazia vi siano dei dubbi.  Quante persone ci dicono che lo stato di diritto è un problema. Abbiamo  un problema con noi stessi", ha continuato sottolineando che "serve uno  sforzo collettivo", bisogna essere "più efficienti". 

Macron, Europa si riarma per difendere la pace ed evitare guerra

"Se l'Europa si riarma è per difendere la pace". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, parlando a Saarbruecken. "Non dobbiamo armarci per combattere una guerra, ma per evitarla", ha sottolineato. 

Onu: forte condanna dell'Italia agli attacchi russi su Kiev

L'Italia ha oggi "condannato con forza i recenti attacchi aerei russi" sulla capitale dell'Ucraina Kiev. In un intervento in occasione del Dialogo Interattivo sull'aggiornamento orale dell'Alto Commissario sull'Ucraina, nell'ambito della 60ma sessione del Consiglio Diritti Umani, il Rappresentante Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, ha inoltre denunciato "il significativo aumento delle vittime civili" nel corso dell'anno, le "segnalazioni di violazioni diffuse dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario commesse dalle Autorità russe", gli "attacchi alle infrastrutture strategiche ed energetiche" . Dopo aver riaffermato il "continuo ed incondizionato sostegno dell'Italia al popolo ucraino ed all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale" del Paese, l'Amb. Grassi  ha espresso la grave preoccupazione dell'Italia per "l'impatto devastante della guerra di aggressione della Russia su bambini" e "su altre persone particolarmente vulnerabili, come gli anziani e le persone con disabilità". Il Rappresentante Permanente ha quindi concluso confermando l'impegno italiano "a promuovere l'accertamento delle responsabilità per i crimini internazionali e le violazioni dei diritti umani" ed il sostegno nazionale ad ogni iniziativa per "una pace giusta, duratura e globale in Ucraina, fondata sulla Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale". 

Ucraina: oggi in Coreper 19esimo pacchetto sanzioni alla Russia

Oggi il Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi presso l'Ue, discuterà a Bruxelles il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, annunciato dalla Commissione Europea il 20 settembre scorso. Un via libera è possibile ma non è affatto scontato, secondo più fonti. Secondo una fonte, le probabilità che arrivi oggi l'ok sono al 50%. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto a Copenaghen che è arrivato il momento di "aumentare la pressione" sulla Russia, perché l'economia russa, a suo dire, verserebbe in gravi difficoltà, per via degli elevati tassi di interesse, "al 17%", e per l'inflazione, "elevata in modo costante". 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere l'approvazione del 19esimo pacchetto, per aumentare la pressione economica su Mosca, la cui offensiva militare lanciata in estate è sostanzialmente fallita. Pertanto, quando verrà approvato il pacchetto, l'Ue dovrebbe vietare le importazioni di Gnl russo nei mercati europei, che avevano in parte rimpiazzato le importazioni via metanodotto, più economiche. Per von der Leyen, "è ora di chiudere il rubinetto". 

Kiev, 'attacco russo senza precedenti ai siti del gas'

La Russia ha lanciato il "più grande attacco" contro i siti di produzione di gas in Ucraina nella notte dall'inizio dell'invasione nel 2022, con 35 missili e 60 droni: lo ha reso noto l'operatore statale dell'energia Naftogaz. "Una parte significativa delle nostre strutture è danneggiata. Alcuni danni sono critici", ha affermato su Facebook l'amministratore delegato del gruppo, Sergei Koretsky, denunciando il "terrorismo deliberato" di Mosca contro siti civili. 

Germania, premier Baviera: 'nostra polizia deve essere in grado di abbattere droni'

"La nostra polizia deve essere in grado di abbattere immediatamente i droni" invece di "aspettare". Lo ha dichiarato il primo ministro bavarese Markus Soeder in una intervista alla Bild, spiegando che martedì si parlerà in una riunione del governo locale della necessità di rafforzare la difesa aerea dopo che l'aeroporto di Monaco è rimasto chiuso per ore a seguito di un allarme drone che ha causato la cancellazione di 17 voli e ritardi per circa 3.000 passeggeri. Altri 15 voli sono stati dirottati verso altri aeroporti. ''Le nostre infrastrutture devono rimanere funzionanti in ogni momento. Abbiamo bisogno della sovranità sul nostro spazio aereo", ha dichiarato Soeder alla Bild.

Droni, Berlino: "L'episodio di Monaco è campanello d'allarme"

Per il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt la chiusura temporanea dell'aeroporto di Monaco di Baviera dopo gli avvistamenti di droni è un "altro campanello d'allarme" sulla minaccia rappresentata dai droni, che già hanno causato una serie di simili disagi al trasporto aereo in tutta Europa. Dobrindt ha dichiarato al quotidiano Bild che "la competizione tra la minaccia dei droni e la difesa contro i droni sta diventando sempre più difficile", aggiungendo che "maggiori finanziamenti e ricerche" sulla questione sono urgentemente necessari a livello nazionale ed europeo. 

Ministro belga conferma: "Avvistati diversi droni sospetti"

Il ministro della Difesa belga Theo Francken ha confermato il sorvolo di diversi droni sospetti sul territorio del Paese, avvistati ieri sera sopra la base aerea di Elsenborn, vicino al confine con la Germania. Il ministro non ha precisato il numero esatto di droni coinvolti. Lo riporta Le Soir. Questa mattina il comune di Elsenborn aveva riferito che un drone era stato utilizzato nel suo territorio per la ricerca di un cavallo randagio, ma questa spiegazione è stata respinta dal ministro della Difesa, che ha sottolineato la natura sospetta e sconosciuta di questi sorvoli, osservati tra l'1 e le 2 del mattino. 

Ue: "Droni sul Belgio dimostrano che l'Europa è a rischio"

L'avvistamento di una quindicina di droni nella notte sopra l'area militare di Elsenborn, in Belgio, "dimostra ancora una volta che l'intera Ue è a rischio". Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per la Difesa, Thomas Regnier, nel briefing quotidiano con la stampa, evidenziando che Bruxelles è in contatto con gli Stati membri e "spetta a loro svolgere le indagini" per identificare l'origine e la responsabilità dietro le incursioni dei velivoli sospetti nello spazio aereo europeo.

Onu: "Crescono i rischi di escalation sulla guerra in Ucraina"

La guerra in Ucraina è entrata in una fase ancora "più pericolosa e mortale per i civili ucraini" ed  "ogni giorno, con il protrarsi della violenza, aumentano i rischi di escalation ed espansione", ha ammonito oggi a l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk. "Questa guerra deve finire", ha aggiunto. In un intervento al Consiglio ONU dei diritti umani, riunito in sessione a Ginevra, Türk ha osservato che "quest'anno si sono verificati intensi attacchi lungo la linea del fronte e massicci raid aerei, in gran parte in aree popolate. I danni ai civili ucraini sono aumentati drasticamente, con un numero totale di vittime nei primi otto mesi dell'anno in aumento del 40% rispetto al 2024".  L'Alto commissariato ha aggiunto che le autorità russe "continuano a perpetrare diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani contro i civili ucraini nel territorio da loro occupato nel sud e nell'est del Paese. Queste pratiche riflettono un deliberato tentativo di reprimere il dissenso e l'identità ucraina", ha affermato. "Questa guerra deve finire. Il costo umano per i civili, i soldati e le loro famiglie è sconcertante e straziante". Le recenti segnalazioni di droni militari russi avvistati nei paesi confinanti con l'Ucraina sottolineano i pericoli che "questa guerra rappresenta per la regione e non solo.", ha detto. Per l'Alto commissario, "il popolo ucraino e quello russo hanno urgente bisogno di pace, in linea con la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e le risoluzioni dell'Assemblea Generale, fondate sui diritti umani", ha concluso. 

Droni sospetti, riapre dopo ore aeroporto Monaco di Baviera. VIDEO

Governatore russo: "Raid ucraino su impianto a oltre 1.000 km"

Droni ucraini hanno cercato di attaccare un "impianto industriale" nella regione russa di Orenburg, ad oltre mille chilometri dal confine ucraino verso est, a nord della frontiera con il Kazakhstan. Lo ha detto il governatore, Evgeni Solncev, citato dall'agenzia Tass, aggiungendo che "non ci sono feriti tra la popolazione" e "i processi tecnologici nell'impresa non sono stati interrotti". Il governatore non ha precisato quale sia l'impianto preso di mira, ma secondo il canale militare Dva Mayora, che conta oltre 1,2 milioni di iscritti, si tratterebbe della Orsknefteorgsintez, una delle principali raffinerie russe, situata nella città di Orsk. Lo stesso canale riferisce di un attacco avvenuto ieri contro un impianto chimico russo nella regione di Perm, a 1.600 chilometri dal confine ucraino. 

Bild: "A Monaco 5-6 droni di grosse dimensioni"

È stato l'avvistamento di "diversi droni di grandi dimensioni" a rendere necessaria la chiusura dell'aeroporto di Monaco nella serata di giovedì. È quello che scrive la Bild online citando fonti legate ai circuiti della sicurezza. Secondo quanto appreso dal tabloid, "si trattava probabilmente di cinque o sei droni alari con un diametro di circa un metro". Uno avrebbe avuto "un'ampia apertura alare", si legge ancora. Il numero preciso dei droni non è ancora chiaro, si sottolinea. La polizia sarebbe accorsa molto rapidamente sul posto, ma gli oggetti volanti "erano già scomparsi". Inoltre non è noto quale ne fosse la provenienza. 

Nella notte avvistati droni su una base militare in Belgio

Una quindicina di droni è stata avvistata questa notte sopra l'area militare di Elsenborn, nel Belgio orientale. Lo hanno reso noto i media locali belgi citando il ministero della Difesa che sta indagando sull'incidente. La base militare di Elsenborn copre un'area totale di 28 chilometri quadrati. Si tratta di un campo di addestramento dell'esercito con una zona di sicurezza dove si svolgono esercitazioni di tiro e vengono testati anche i droni.

Mosca, procedimenti contro 1.004 mercenari stranieri in Ucraina

Il Comitato investigativo russo, incaricato delle inchieste sui reati più gravi, ha detto di avere avviato procedimenti in contumacia contro oltre mille mercenari stranieri impegnati a combattere al fianco delle truppe ucraine. "Il Comitato investigativo continua a identificare e perseguire i cittadini stranieri che prendono parte alle operazioni militari a fianco delle unità militari ucraine dietro compenso", si legge in un comunicato citato dall'agenzia Tass. "Fino ad ora - si aggiunge nella nota - 1.004 cittadini stranieri sono stati perseguiti in contumacia e 145 sono stati incriminati". Solo nelle ultime due settimane, sottolinea ancora il Comitato investigativo "sono state completate inchieste su mercenari provenienti da Finlandia, Svezia, Brasile, Regno Unito, Spagna e alcuni altri Paesi". Un cittadino spagnolo è stato inserito nella lista internazionale dei ricercati. 

Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili - e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei - i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli.

Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

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Governatore bavarese: "Bisogna poter abbattere subito i droni"

Il governatore bavarese Markus Soeder (Csu) reagisce con asprezza al sorvolo dei droni che ha mandato in tilt i voli nei cieli del land tedesco: "Gli episodi dei droni mostrano quanto alta sia la pressione. Da adesso deve valere quanto segue: abbatterli invece di aspettare. E in modo conseguente. La nostra polizia deve poter abbattere subito i droni", ha affermato alla Bild l'alleato del cancelliere Friedrich Merz. 

Monaco, droni bloccano aeroporto alla vigilia dell'Unità tedesca. VIDEO

Ucraina, media: "Trump ha notificato al Congresso aiuti per 51 milioni"

L'amministrazione Trump ha notificato al Congresso una vendita di armi all'Ucraina per 51 milioni di dollari, mentre si valuta la fornitura di missili a lungo raggio Tomahawk. Lo hanno riferito fonti del Congresso al Kyiv Post. La politica a doppio binario, è stato spiegato, dà a Kiev una spinta immediata e segnala una posizione più aggressiva della Casa Bianca dopo lo stallo degli sforzi diplomatici. Sui Tomahawk però le posizioni di Washington sono prudenti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato anche ieri a sollecitare Trump. Ma da Vladimir Putin è arrivato un monito: la fornitura di missili a lungo raggio comprometterebbe i rapporti tra Mosca e Washington. Il Financial Times scrive oggi che Trump ha chiesto alle agenzie di intelligence di tenersi pronti a condividere con Kiev informazioni che potrebbero aiutare a colpire obbiettivi a lungo raggio. Ma nell'entourage del presidente c'è secondo FT chi frena, mettendo in dubbio che i Tomhawak rappresenterebbero davvero una svolta nel conflitto. 

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato in una recente puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24.

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

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Ucraina, attacco russo su infrastrutture energetiche a Poltava

L'esercito russo ha sferrato la notte scorsa un attacco combinato con missili e droni sulla regione di Poltava, nell'Ucraina orientale, che ha danneggiato infrastrutture energetiche. Lo ha annunciato su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale di Poltava, Volodymyr Kohut, roiporta Ukrinform. Sempre nella notte, le truppe di Mosca hanno effettuato raid con droni anche nella regione di Dnipro. 

Ucraina, droni di Kiev attaccano grande impianto chimico russo

Droni ucraini hanno attaccato nella notte l'impianto chimico Azot di Perm Krai, in Russia. Lo ha riferito il governatore regionale Dmitry Makhonin, come riporta il Kyiv Independent. Il raid ha brevemente interrotto le attività dell'impianto, uno dei maggiori produttori di fertilizzanti azotati e un fornitore chiave di prodotti chimici utilizzati sia in agricoltura sia nella realizzazione di esplosivi. Situato a circa 1.700 chilometri dal territorio controllato dall'Ucraina, nel sito si producono ammoniaca, urea e nitrato di ammonio, oltre a nitrito di sodio alifatico e cristallino più elevato. 

Danimarca: "La Russia è in guerra ibrida con noi"

"Secondo la nostra valutazione, la Russia sta facendo una guerra ibrida contro la Danimarca" ha dichiarato Thomas Ahrenkiel, capo del servizio di intelligence della difesa danese. "La Russia ci sta mettendo sotto pressione. La Russia vuole mostrare la sua forza militare senza entrare in un conflitto armato vero e proprio" ha aggiunto, riportato dall'emittente di servizio pubblico danese Dr. 

Russia, la petroliera Boracay sequestrata dalle autorità francesi riprende il viaggio

La petroliera russa "Boracay", sequestrata dalle autorita' francesi, ha ripreso il suo viaggio verso il Canale di Suez nella notte di ieri, secondo i siti web specializzati in navigazione Marine Traffic e Vesselfinder.

L'imbarcazione, lunga 244 metri e battente bandiera del Benin, e' stata localizzata al largo di La Rochelle, nel Golfo di Biscaglia, secondo le stesse fonti, che confermano un rapporto proveniente da Ouest-France.

Putin: "Stiamo combattendo contro quasi tutti i Paesi della Nato". VIDEO

Mosca: "Neutralizzati 20 droni di Kiev su regioni russe"

I sistemi della difesa aerea russa hanno intercettato e distrutto nella notte 20 droni ucraini ad ala fissa. Lo ha riferito il Ministero della Difesa di Mosca, precisando che nove droni sono stati distrutti sopra il Mar Nero, quattro sopra la regione di Voronezh, tre ciascuno sopra la regione di Belgorod e la Crimea, e uno è stato distrutto sopra la regione di Kursk. Ieri sera il ministero della Difesa ha segnalato la distruzione di tre velivoli senza pilota ucraini sopra il Mar Nero e la Crimea. 

Kiev: "Attacchi russi hanno danneggiato infrastrutture energetiche"

La regione ucraina di Poltava è stata sottoposta nella notte a un massiccio attacco da parte di missili da crociera e droni russi. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare dell'oblast Volodymyr Kohut.

"Questa notte, il nemico ha effettuato un massiccio attacco combinato nella regione di Poltava utilizzando missili e droni. Ci sono stati colpi e detriti sono caduti in diverse località. Le infrastrutture energetiche sono state danneggiate. Nella comunità di Poltava, le abitazioni private sono state danneggiate dai detriti. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha scritto Kohut su Telegram.

Kiev: Oltre 1500 siti del patrimonio culturale distrutti dall'inizio della guerra

Al 25 settembre 2025, ben 1.599 siti del patrimonio culturale e 2.415 infrastrutture culturali in Ucraina sono stati distrutti o danneggiati a seguito dell'aggressione su vasta scala della Russia. Lo afferma il Ministero della Cultura e delle Comunicazioni Strategiche dell'Ucraina, come riportato da Ukrinform. Tra i siti del patrimonio culturale danneggiati, 149 sono di importanza nazionale, 1.300 di importanza locale e 150 sono monumenti di recente identificazione. Danni sono stati registrati in 18 regioni e a Kiev. Le perdite maggiori sono state subite nella regione di Kharkiv (341 siti), nella regione di Kherson (293), nella regione di Odessa (182), nella regione di Donetsk (173) e nella città e nella regione di Kiev (154). Tra questi figurano 1.175 centri e circoli culturali, 848 biblioteche, 184 istituti di educazione artistica, 133 musei e gallerie, 50 teatri, cinema e filarmoniche, nove riserve naturali, 11 parchi e zoo, quattro circhi e uno studio cinematografico a Kiev. Complessivamente, la distruzione è stata documentata in 326 comunità territoriali in tutta l'Ucraina. Le comunità più colpite si trovano nella regione di Donetsk (46), nella regione di Sumy (37), nella regione di Kharkiv (33), nella regione di Cernihiv (31), nella regione di ZaporiPtPtja (28), nella regione di Mykolaiv (23), nella regione di Dnipropetrovsk (22), nella regione di Kiev (21) e nella regione di Luhansk (12). Il Ministero ha ricordato che quasi tutta la regione di Luhansk e parti significative delle regioni di Zaporizhia, Donetsk e Kherson rimangono sotto occupazione russa, rendendo impossibile valutare con precisione l'entità dei danni subiti dalle istituzioni culturali locali.

Putin: "Con missili Tomahawk a Kiev nuova fase escalation"

"L'arrivo dei missili Tomahawk a Kiev, segnerebbe una fase qualitativamente nuova di escalation, anche nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin a una riunione del Club Valdai, citato da Ria Novosti. "Questo danneggerà le nostre relazioni, che hanno visto un po' di luce alla fine del tunnel? Certo che sì, ma come potrebbe non esserlo? Utilizzare i Tomahawk senza la partecipazione diretta del personale militare americano è impossibile. Ciò segnerebbe una fase di escalation completamente nuova e qualitativamente nuova, anche nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti" ha affermato.

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