"I dati dell'Istituto Superiore di Sanità dimostrano che c'è un calo nell'incidenza e un lieve aumento nei ricoveri ordinari e in terapia intensiva, ma è un qualcosa di controllabile e non a livelli preoccupanti e quindi credo che possiamo stare tranquilli". Lo ha detto il ministro della Salute. Intanto nuovi casi ancora in discesa nell'ultima settimana, ma salgono i decessi. Da inizio pandemia all'8 dicembre 2022 il totale dei casi di Covid-19 è pari a 24.709.404, i deceduti hanno raggiunto la cifra di 182.419
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Bellezza, gli scatenati del ritocco post Covid: "Boom a fine lockdown"
"Francamente immaginavo che dopo il Covid sarebbe stato un disastro, che negli ambulatori di chirurgia estetica si sarebbe creato il vuoto. Invece mi sbagliavo: finito il periodo dei lockdown, chi pensava di ricorrere a un intervento per correggere un inestetismo si è letteralmente scatenato, portando la domanda a livelli superiori a prima". Parola dello specialista in chirurgia plastica Paolo Santanchè, che conferma all'Adnkronos Salute un trend che aveva già rilevato appena superata la fase più dura della pandemia di coronavirus Sars-CoV-2. Ma chi erano questi "scatenati" del ritocco di bellezza post-chiusure? "Dal giorno dopo - riferisce l'esperto - sono partiti subito i filler più urgenti e in generale tutti gli interventi diciamo 'di manutenzione', perché ovviamente erano mesi che non si potevano fare. E poi si è approfittato della possibilità di smart working perché così si poteva tranquillamente trascorrere la convalescenza a casa lavorando, con discrezione senza che nessuno si accorgesse di nulla. Chi lo desiderava poteva benissimo sottoporsi alla procedura senza assentarsi dal lavoro magari per 10-12 giorni finché scomparissero eventuali segni dell'intervento. Dopo questo boom registrato nel post-lockdown e ancora sotto smart working", l'impressione del chirurgo è che sia "tornato tutto come in termi pre-Covid, senza problemi né attese".