Scattano le multe ai no vax over 50 per mancato vaccino Covid

Salute e Benessere
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Con dicembre scattano le sanzioni anche per gli over 50 che non hanno fatto il vaccino anti-Covid. Scaduti i termini massimi per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale

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Con dicembre arrivano le sanzioni anche per gli over 50 che non hanno fatto il vaccino anti-Covid. Sono infatti scaduti i termini massimi per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale, per motivi sanitari o perché nel frattempo si era contratto il Sars-Cov-2. La multa di 100 euro scatta anche per tutte le categorie professionali, tra cui personale sanitario e forze dell’ordine, che dall’8 gennaio al 15 giugno 2022 risultavano non vaccinati. Le sanzioni ammontano complessivamente a 1,9 milioni di euro. Rispetto la propria popolazione, le Regioni con il più alto numero di over 50 non vaccinati sono il Friuli Venezia Giulia, la Calabria e l’Abruzzo.

Vaccini e medici

 

Ora che il Covid è tornato ad alzare la testa in Italia, anche per via dell’arrivo della stagione invernale, si è tornato a parlare di vaccini e richiami. I medici italiani potrebbero essere tenuti a non sconsigliare l’utilizzo dei vaccini e metterne in dubbio la loro valenza dal punto di vista scientifico. Questa la proposta di revisione del codice deontologico della professione avviata dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). Ad anticiparla Filippo Anelli, presidente Fnomceo, durante il convegno 'Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico'. Con questa nuova riforma, "saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione e i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo". I medici che "verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali non potranno non effettuare la somministrazione degli immunizzanti". Tuttavia questo non è un obbligo vaccinale, in quanto "il Codice non può prevedere un obbligo di vaccinazione, poiché questo sarebbe in contraddizione con il dettato costituzionale sulla libertà individuale", ha concluso Anelli.

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Il Covid in Italia

 

Secondo quanto emerge dall’ultimo report settimanale della Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, relativo al 29 novembre, nell’ultima settimana negli ospedali italiani è stato registrato un ulteriore balzo dei ricoveri Covid del 19,5%. Un dato che ha portato Giovanni Migliore, presidente Fiaso, ad affermare che "non dobbiamo più parlare di quarta o quinta dose nel rilanciare l'importanza della vaccinazione contro il Covid. In questa fase endemica di convivenza con l'infezione da Sars-Cov-2, la vaccinazione anti Covid deve essere considerata alla stessa stregua di quella antinfluenzale. Una vaccinazione stagionale che dobbiamo abituarci ad effettuare con l'arrivo dell’inverno". Per quel che riguarda i contagi, l’isolamento e le misure precauzionali anti-Covid, recentemente il ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato che il governo è al lavoro su un disegno di legge per permettere ai positivi al Covid-19 asintomatici di "rientrare nelle loro attività" dopo cinque giorni. Lo stesso ministro ha dichiarato di voler eliminare "eventualmente anche il tampone finale", a chi non ha più sintomi.

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