La collana di Tony Effe, i problemi audio della prima serata, il bacio tra Katia Follesa e Simon Le Bon. Anche la 75esima edizione edizione del Festival verrà ricordata per sorprese fuore copione e imprevisti. Ecco i principali
Non solo musica. Il Festival di Sanremo è anche imprevisti, gaffe e siparietti fuori copione. La 75esima edizione, condotta da Carlo Conti e vinta da Olly con Balorda nostalgia, rispetto ad altre è stata piuttosto tranquilla da questo punto di vista, ma non sono mancate comunque sorprese sul palco dell'Ariston. Ecco le principali.
La prima serata, dall’audio silenziato all’urlo in platea
La kermesse si è aperta subito con un colpo di scena. Dopo l’omaggio a Ezio Bosso che ha dato il via alla prima serata, l’11 febbraio, Carlo Conti è apparso sul palco dell’Ariston e ha esordito con un: “I Conti tornano. E infatti sono tornato”. Poco dopo, però, mentre stava parlando della scelta di omaggiare il musicista scomparso nel 2020, l’audio è saltato e per circa trenta secondi non si è sentito nulla di quello che diceva il conduttore. Tutta Italia ha pensato che il problema fosse del proprio televisore oppure di aver messo involontariamente il muto, invece no. Dopo il silenzio, l’audio è tornato mentre Conti annunciava la prima cantante in gara.
Sempre durante la prima serata del Festival, altro colpo di scena poco prima dell’esibizione di Rose Villain: dopo la presentazione del suo brano Fuorilegge, poco prima che cominciasse a cantare, nel silenzio dalla platea si è alzato un urlo. “Si na pret”, ha gridato dal pubblico un uomo (che poi si è scoperto essere un imprenditore trentenne salernitano). L’espressione, in dialetto napoletano, vuol dire letteralmente “Sei una pietra” e rivolto a una donna avrebbe un doppio significato: indicarla come una pietra preziosa oppure evidenziare la sua perfezione fisica. La frase è subito diventata virale sui social: per qualcuno è stato un momento divertente, per altri catcalling. Rose Villain, nei giorni successivi, ha sfoggiato una maglietta con scritto “Pret”.

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La seconda serata e la gaffe di Malgioglio
Nella seconda serata del Festival, il 12 febbraio, ad accompagnare Conti come co-conduttori c’erano Bianca Balti, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio. Quest’ultimo, in particolare, è stato protagonista di una gaffe diventata subito virale. Mentre annunciava l’esibizione di una cantante, ha avuto qualche difficoltà a pronunciare il nome del direttore d’orchestra: Fabio Gurian nella versione di Malgioglio è diventato “Fabienne”. Conti l’ha subito corretto, ma il co-conduttore ha chiesto da dove venisse il maestro. “Abbia pazienza, maestro, se non me lo dice qui non andiamo avanti”, ha detto Conti divertito. Gurian ha quindi risposto che è nato vicino Padova. “Ah Padova! Va be’ è un po' austriaco”, ha esclamato Malgioglio. Il pubblico dell’Ariston è scoppiato a ridere. E sui social si sono moltiplicati i meme.

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La terza serata, dal traduttore dei Duran Duran alla parolaccia di Iva Zanicchi
Anche nella terza serata di Sanremo, il 13 febbraio, non son mancate gaffe. I super ospiti sono stati i Duran Duran, tornati al Festival dopo quarant’anni dalla prima volta su quel palco. Dopo l’esibizione, Simon Le Bon ha scambiato qualche battuta con Conti. Ma in molti sui social hanno notato l’interpretazione un po’ “libera” del traduttore del cantante. “Pippo Baudo you look amazing!”, ha detto Le Bon a Conti, riferendosi al fatto che quella volta a presentarli ci fosse Baudo. “Simon, non sono Pippo Baudo”, ha replicato Conti. “No, you’re just like Carlo Conti”, ha risposto il cantante. Il traduttore, però, ha reso l’affermazione dell’artista così: “No, in effetti sei semplicemente il migliore di tutti“.
Più tardi un’altra gaffe, questa volta di Iva Zanicchi. La cantante è stata premiata da Conti per la sua lunghissima carriera. Dopo l’esibizione, è arrivato il momento della consegna del premio e Conti ha chiesto al direttore d’orchestra Pinuccio Pirazzoli di salire sul palco per consegnarlo a Zanicchi. La cantante, non vedendolo arrivare, ha detto: "Vieni qua". E ha aggiunto: "È un po’ rinc***ionito…".

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Le gaffe di Mahmood nella quarta serata
La quarta serata del Festival, il 14 febbraio, è stata quella dedicata a cover e duetti. E anche quella con più gaffe e colpi di scena divertenti. I co-conduttori di Conti sono stati Geppi Cucciari e Mahmood. Quest’ultimo, in particolare, ha regalato diversi strafalcioni durante le presentazioni dei vari concorrenti: ha sbagliato e si è inceppato più volte, con la faccia di Conti che - come sottolineato da diverse persone sui social - diceva tutto. Sempre sui social, qualcuno ha anche notato che a un certo punto Mahmood non è più entrato in scena per un po’. Il cantante, ad esempio, ha avuto qualche difficoltà nel pronunciare la parola “napoletanità”. E ha invertito la ventunesima esibizione con la diciannovesima. Ha contagiato anche Conti, che ha sbagliato a pronunciare il nome di Rose Villain e più tardi ha confuso il codice per votare un altro artista in gara.
La gaffe di Max Giusti
Gaffe anche per Max Giusti, presente in platea. Interpellato da Conti per promuovere il suo programma, ha imitato Malgioglio dicendo: “Anche Olivia Newton-John ha visto il Festival insieme a Joan Collins e mi ha detto: ‘Fai i complimenti a Carlo’”. Peccato che Olivia Newton-John sia morta nel 2022. Più tardi, parlando con la Gialappa’s Band, Giusti ha ammesso la gaffe: “Ragazzi, ho pestato un mer**ne. Ho citato Olivia Newton-John. E chi se lo ricordava che era morta, perdonatemi”.

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Il bacio di Marcella Bella e il collana gate
Sempre nella quarta serata del Festival, colpo di scena dopo l’esibizione di Marcella Bella: la cantante ha baciato sulle labbra Carlo Conti. In realtà la vicenda è stata un po’ goffa: il conduttore si è avvicinato all’artista per consegnarle i fiori e baciarla, ma non è riuscito a trovare subito la guancia di Bella che, dopo un momento di indecisione, gli ha stampato un bacio sulla bocca. "Oh, mamma mia", ha esclamato Conti. “È San Valentino”, ha scherzato Marcella Bella.
E a tenere banco nella serata del 14 febbraio è stato ancora il collana gate di Tony Effe, a cui si è aggiunto il maglietta gate di Johnson Righeira. L’artista romano è salito sul palco per il suo duetto con Noemi senza la collana d'oro che, la sera prima, gli era stata fatta togliere all’ultimo per evitare un nuovo caso di pubblicità occulta. Alla fine dell’esibizione, Conti si è avvicinato al rapper e con un sorriso ironico ha indicato il nuovo gioiello, un foulard-collana, che Tony Effe portava al collo. “Ti sei salvato”, ha scherzato il rapper. Che sulle storie Instagram, taggando Conti, poco prima aveva scritto: “Se stasera mi levano i gioielli, sali tu a cantare”. Più tardi anche Johnson Righeira, ospite dei Coma_Cose, ha raccontato che prima di salire sul palco gli è stato chiesto di girare la sua maglietta al contrario.
I nuovi problemi tecnici
Ma la gaffe più grossa della quarta serata è stata di certo di natura tecnica. Durante il duetto di Bresh con Cristiano De Andrè, infatti, ci sono stati problemi di audio e l’esibizione è stata ripetuta tre volte. La prima volta l’orchestra ha iniziato a suonare Crêuza de mä, De Andrè ha iniziato a cantare, ma quando poi è toccato a Bresh non si sentiva la sua voce. Dopo alcuni secondi, l'esibizione è stata interrotta per consentire al reparto dei microfonisti di intervenire. C’è stata quindi una seconda esibizione, che è arrivata fino alla fine ma ha visto ancora qualche piccolo problema che ha richiesto l’intervento di un tecnico sul palco. Conti ha così deciso di far esibire la coppia per la terza volta. Un fuori programma che, come sottolineato dal conduttore attento all’orologio, ha provocato un ritardo di circa sei minuti nella tabella di marcia.

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La finale va in scena senza troppe gaffe o colpi di scena
Ad aprire la serata finale è Gabry Ponte, che presenta il suo singolo Tutta l'Italia (jingle ufficiale di questo Festival). È subito siparietto con Carlo Conti. "Forse non lo sapete ma Claudio è stato un precursore per noi dj", dice ricordando l'esperienza musicale di Conti da giovane. Però sbaglia nome e lo chiama Claudio invece che Carlo. Poi un fuori programma: durante l'esibizione dei The Kolors, sulle note di Tu chi con fai l'amore, Fru dei The Jackals fa irruzione sul palco per un balletto. La serata va poi avanti senza intoppi o colpi di scena particolari, fino a quando la co-conduttrice Alessia Marcuzzi intona una strofa di Volevo essere un duro, il brano in gara di Lucio Corsi. Conti la sgrida: "Non devi cantare le canzoni di Sanremo, cantane un'altra". È questa l'ultima gaffe della finale.
