
Da The Blues Brothers a Scuola di Polizia, le 20 commedie cult degli anni 80. FOTO
Gli anni 80 sono molto lontani ma alcune commedie che in quel decennio sono state realizzate vivono ancora tra noi. E non ci stanchiamo mai di vederle e rivederle. Ecco alcuni suggerimenti di film rigorosamente eighteen da guardare tassativamente in compagnia degli amici più stretti, per una serata leggera fatta di risate imbarazzanti e gag irripetibili

The Blues Brothers (1980) - È una delle migliori commedie realizzate negli anni 80 in cui convivono sapientemente azione, divertimento, battute memorabili e una colonna sonora iconica. Diretta da John Landis e interpretata magnificamente da Dan Aykroyd e John Belushi, qui rigorosamente in abiti neri e i Ray-Ban d'ordinanza. Film cult da rivedere una volta l’anno per poter cantare anche a squarciagola
Moda Anni 80, come vestivano i paninari. FOTO
L’aereo più pazzo del mondo (1980) - Una parodia sui film catastrofici ma anche un magistrale Leslie Nielsen che imperversa per tutta la pellicola riuscendo non solo a rubare la scena a tutti gli altri protagonisti ma ci regala momenti di comicità unici nel suo genere. Oramai un classico delle commedie cosiddette demenziali. Preparate i fazzoletti per potervi asciugare le lacrime. Naturalmente per il ridere
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Una poltrona per due (1983) - Passano gli anni ma l'accoppiata Eddie Murphy e Dan Akroyd continuano a farci divertire. Soprattutto a Natale quando, accanto alle classiche cene delle feste, non possono mancare le disavventure del senzatetto Billy Ray Valentine e dell'agente di borsa Louis Winthorpe III. Costruita con ingegno dal grande John Landis, rimane un pilastro della comicità, una consuetudine imprescindibile di cui non si può fare a meno. Da vedere assolutamente ogni fine anno
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Monty Python - Il senso della vita (1983) - Il meglio della comicità dei leggendari Monty Python divisi in sette momenti come quelli della nostra vita: nascita, crescita e apprendimento, combattersi l'un l'altro, la mezza età, trapianti di organi vivi, gli anni del declino, la morte. Il tutto attraverso una comicità al di fuori degli schemi ancora attualissima, anche se sono passati 40 anni dalla sua uscita nelle sale. Per ridere con intelligenza
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Big (1988) - Divertente e accattivante, questa commedia segna la prima candidatura agli Oscar per Tom Hanks. Diretto da Penny Marshall, il film segue Josh Baskin, un ragazzino di tredici anni che vive a New York. Follemente innamorato di una sua compagna di scuola, molto più grande di lui, Josh non ha il coraggio di dichiararsi e inoltre i genitori lo costringono a fare il baby-sitter alla sorellina. Un giorno al luna park decide di esprimere il desiderio di non essere più un bambino. Al suo risveglio qualcosa è cambiato. Da rivedere per tornare bambino o quasi
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Tootsie (1982) - Il film firmato dal grande Sidney Pollack e interpretato da un poliedrico Dustin Hoffman si è guadagnato nel corso del tempo il titolo di una delle migliori commedie americana di tutti i tempi per la sua intelligenza e profondità. Una pellicola capace di parlarci dell'America di 40 anni fa ma anche di anticipare tematiche attuali come l'identità, il ruolo della donna nella società, il rapporto tra i sessi. Un vero capolavoro da vedere e rivedere perché rasenta la perfezione
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Mystic Pizza (1988) - In una cittadina del Connecticut si intrecciano le vicende sentimentali di tre ragazze cameriere del Mystic Pizza, fra speranze, delusioni e litigi le tre scoprono di avere molto in comune. È questo il film che ha dato a Julia Roberts il suo primo importante ruolo cinematografico, un film divertente e ricco di buoni sentimenti. Da non perdere. soprattutto per vedere quanto già era brava la nostra Julia
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Fletch - Un colpo da prima pagina" (1985) - Il personaggio Irwin M. Fletcher è tra i migliori ruoli interpretati da Chevy Chase ed è una delle commedie più riuscite del regista Michael Ritchie. Lo stesso Chase ha definito Fletch come uno dei suoi film più divertenti. Per questo motivo deve essere rivisto
Da Simon Le Bon a Billy Idol, che fine hanno fatto i cantanti anni 80
Scuola di Polizia (1984) - Chiunque sia cresciuto negli anni ’80 è sicuramente morto dalle risate con l’addestramento dei cadetti sfigati di un’accademia di polizia americana. Una commedia piena di battute, trovate divertenti al limite del politicamente scorretto. Una pietra miliare della pura comicità a stelle e strisce
Da Annie Lennox a Sade, che fine hanno fatto le cantanti degli anni 80
Una pallottola spuntata (1988) - Una delle commedie cosiddette demenziali più spassose di sempre. Una pallottola spuntata, dimostra che saper far ridere è un esercizio senza tempo e si tramanda di generazione in generazione. Possono cambiare i gusti, le mode, le tendenze ma davanti allo stralunato Leslie Nielsen e le sue goffe avances alla collega Jane Spencer, si rimane sbalorditi da questo tipo di comicità, ricca di gag e battute non-sense. Da rivedere perché trattasi di pura satira priva di volgarità
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Balle spaziali (1987) - Anche dopo più di 30 anni dalla sua uscita nelle sale la parodia fantascientifica del Sig. Brooks resta un film estremamente spassoso, che gioca molto con lo spettatore facendolo entrare direttamente all’interno di alcune scene; battute, citazioni geniali e risate dominano l'intera durata del film che con il passare degli anni è naturalmente diventato un vero e proprio cult. Consigliato nei momenti di depressione
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Un biglietto in due (1987) - La commedia vanta due attori del calibro di Steve Martin e John Candy. Diretto da John Hughes, il film segue la storia di Neal Page e Del Griffith, un agente di marketing e un venditore di tendine da doccia che, dopo diversi imprevisti, si incontrano e scontrano cercando di raggiungere casa per la festa del Ringraziamento. Nel cast sono presenti anche Jamie Lee Curtis e Denholm Elliot., John Belushi, Frank Oz, e Giancarlo Esposito
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Arizona Junior (1987) - I fratelli Coen con questa commedia esilarante raccontano la storia di un criminale interpretato da Nicolas Cage che si innamora di una poliziotta (Holly Hunter), nel momento dello scatto delle foto segnaletiche. Dopo il suo rilascio i due decidono di sposarsi, ma la sterilità di lui, non permette di avere o di adottare dei bambini. Così decidono di rapire uno dei cinque figli di un famoso venditore di mobili, Nathan Arizona
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Un pesce di nome Wanda (1988) - Si racconta che un signore danese, tale Ole Bentzen, sia morto di infarto per le troppe risate durante la visione di questa commedia che vede un notevole contributo dei leggendari Monty Python. Anche se si erano sciolti nel 1988 il film è un trionfale ritorno del sestetto inglese, o almeno di una sua parte: John Cleese ne scrive la sceneggiatura e lo interpreta; partecipa anche Michael Palin, mentre Charles Crichton dirige, coadiuvato dallo stesso Cleese. Pietra miliare della comicità degli anni 80
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Beverly Hills Cop (1984) - Diretto da Martin Brest è il perfetto esempio di commedia anni 80 in cui all'interno di una classica narrazione investigativa trovano spazio azione e divertimento. Da vedere soprattuto per l'interpretazione di Eddie Murphy
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Weekend con il morto (1989) - Uscita più di 30 anni fa, la commedia degli equivoci del regista canadese Ted Kotcheff ha segnato un’epoca e, ancora oggi, non smette di piacere. Gli ingredienti per la presa immediata sugli spettatori, in effetti, ci sono tutti: l’atmosfera vacanziera e spensierata; uno spunto narrativo semplicissimo ma sviluppato alla grande; equivoci, battute fulminanti e la bravura dei protagonisti e, soprattutto, del “morto” Terry Kiser, sballottato in ogni dove e talmente credibile da risultare un vero cadavere
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Non guardarmi, non ti sento (1989) - Richard Pryor e il mai tanto compianto Gene Wilder sono i protagonisti di questo classico della comicità anni Ottanta. Uno cieco e l’altro sordo, l’accoppiata vivrà avventure e situazioni surreali e tutte da ridere.
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Ricomincio da tre (1981) - Anche la comicità italiana negli anni 80 raggiunge vette altissime. soprattutto grazie a tre grandi personaggi della risata. Massimo Troisi, Roberto Benigni e Carlo Verdone sono gli artifici di una piccola, grande rivoluzione nell'arte de far ridere. Un esempio è Ricomincio da tre, in cui la vis comica di Troisi esplode con un vigore tale da sconvolgere l'intero cinema italiano che dopo questa commedia non sarà più lo stesso. Da rivedere per apprezzare quanto era superlativo nei suoi tempi comici il mai tanto compianto Massimo Troisi
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Non ci resta che piangere (1984) - Ancora Troisi ma qui accanto ad un altro grande del cinema, il futuro premio Oscar Roberto Benigni. Un’accoppiata vincente che regala al cinema italiano un vero e proprio unicum inimitabile e intramontabile. Da rivedere per la grande capacità di improvvisazione di Roberto e Massimo

Un sacco bello (1980) - Saper far ridere con intelligenza, garbo e senza nessuna volgarità è solo dei grandi talenti e Carlo Verdone lo è di sicuro. Se poi ci riesci a farlo fin dal tuo primo film allora significa che hai una marcia in più. Da rivedere perché con questa commedia ci troviamo nel solco della migliore commedia all’italiana