
Frankenstein Junior torna al cinema per il 50.mo anniversario, le curiosità sul film
Il 29 e 30 ottobre ,in tantissime sale italiane, sarà il momento di celebrare i 50 anni di un capolavoro, uscito il 15 dicembre del 1974. Dalle improvvisazioni di Marty Feldman al cameo di Gene Hackman: ecco alcuni dei retroscena più curiosi avvenuti sul set della pellicola. LA FOTOGALLERY

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Dalle gag di Igor alla rocambolesca e sconclusionata storia d'amore tra i protagonisti: non c'è un minuto di "Frankenstein Junior" che non strappi una risata. Non meno esileranti della stessa pellicola, furono però le riprese. Il 15 dicembre 1974, il film debuttava al cinema, in occasione dell'anniversario dalla sua distribuzione ripercorriamo alcune delle curiosità più interessanti avvenute sul set (ma non solo)

Durante le riprese del film, Mel Brooks scoprì che Ken Strickfaden, il creatore degli elaborati marchingegni visibili realizzati per i vecchi film dedicati a Frankestein, non solo era ancora vivo, ma aveva anche conservato tutti gli equipaggiamenti nel suo garage. Il regista decise così di incontrarlo e affittò tutta l'attrezzatura per realizzare la sua pellicola. In cambio, lo stesso Strickfaden ottenne anche i credit che non aveva ricevuto per i film originari
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Gene Hackman, che nel film interpreta l'eremita cieco, venne a sapere del progetto dal suo amico e partner sul campo di tennis Gene Wilder. Volendo provare a recitare in una commedia, chiese di avere un ruolo. Interpretò l'eremita cieco gratuitamente, girando per quattro giorni per una resa filmica di soli quattro minuti (YouTube)
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La gobba "mobile" sulla schiena di Igor non era presente nello script originale. Durante le riprese, l'attore Marty Feldman decise infatti di spostare avanti e indietro la gobba per diversi giorni. Solo quando anche gli altri membri del cast lo notarono, gli sceneggiatori pensarono di aggiungere la gag al copione

La scena in cui Feldman dice "Walk this way... this way", ha ispirato la canzone degli Aerosmith "Walk this way". Il gruppo guardò il film una sera del 1974. Il giorno dopo la visione, Steven Tyler scrisse il pezzo

Proprio la gag "Walk this way... this way" doveva essere tagliata dal film, ma il suo successo convinse Mel Brooks ad aggiungerla anche a "La pazza storia del mondo (1981) e "Robin Hood - Un uomo in calzamaglia" (1993)

Il cervello che Igor deve rubare è quello di "Hans Delbrück, scienziato e santo". In realtà Hans Delbrück è realmente esistito: era uno storico militare tedesco del diciannovesimo secolo, professore all'Università di Berlino. Suo figlio Max Delbrück era un biochimico del XX secolo, vincitore anche del premio Nobel

Nella fase di realizzazione del film, Gene Wilder e Mel Brooks ebbero un'accesa discussione, con tanto di urla da parte del regista, che lasciò l'appartamento dell'attore (dove si stava lavorando alla sceneggiatura), sbattendo la porta

Dieci minuti dopo il regista chiamò Wilder dicendo: "Chi era quel pazzo a casa tua? Potevo sentirne le urla fino a qui. Non dovresti mai far entrare dei pazzi a casa tua, non lo sai? Potrebbe essere pericoloso". Come disse Wilder in seguito, quello era "il modo in cui Mel si scusa"

Gene Wilder accettò di fare il film a una condizione: che Mel Brooks non vi apparisse, cosa che il regista amava fare nelle sue pellicole. L'attore pensava che il cameo di Brooks avrebbe rovinato l'illusione

Così Brooks si limitò ad apparizioni fuori campo nei panni del lupo ululante, del nonno di Frederick e del gatto urlante

L'idea del felino fu un'improvvisazione del regista, dopo il lancio del dardo di Frederick. Quando Gene Wilder lanciò il suo dardo fuori dalla inquadratura, Brooks urlò come un gatto per creare l'illusione

Un'altra apparizione in incognito del regista è fatta durante le riprese dell'eremita cieco. Per problemi col trucco, nella scena in cui il personaggio di Hackman versa la zuppa su Frankenstein, la mano che si vede non è dell'attore ma di Brooks

Proprio come in "Frankenstein" (1931), il trucco verdastro sul viso del mostro è stato utilizzato per rendere i suoi lineamenti più evidenti nel formato bianco e nero

Il cast e il regista di "Frankenstein Junior" si divertirono talmente tanto che furono aggiunte altre scene solo per continuare a girare