Tregua Gaza, a Betlemme si torna a celebrare il Natale. Pizzaballa: "Una rinascita". LIVE
Centinaia di fedeli si sono riuniti per la messa nella Chiesa della Natività di Betlemme, mentre la città palestinese celebrava il suo primo Natale festivo in oltre due anni, emergendo dall'ombra della guerra a Gaza. "Il Natale ci invita a guardare oltre la logica del dominio, a riscoprire il potere dell'amore, della solidarietà e della giustizia”, le parole del cardinale
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Mentre sembra reggere la fragile tregua in Medio Oriente e a Gaza, a Betlemme si è tornato a celebrare il Natale. La messa è stata officiata dal cardinale Pizzaballa che ha rivolto un messaggio pieno di speranza. Restano però le tensioni tra Israele e Hamas. Alla vigilia di Natale, il premier israeliano Netanyahu è tornato a minacciare una reazione, dopo aver denunciato ripetute violazioni della tregua da parte di Hamas.
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Le parole del Papa alla messa di Natale: "Umanità provata grida"
Durante l’omelia, Leone XIV ha lanciato un nuovo appello per la pace, ricordando le sofferenze di chi vive nelle “tende di Gaza” e di “tanti altri profughi e rifugiati in ogni continente”.
Papa: “Da tende di Gaza ai giovani al fronte, umanità provata grida”
Vai al contenutoIsraele replica ai 14 Paesi: non limiterete nostri diritti
"I governi stranieri non limiteranno il diritto degli ebrei a vivere nella terra di Israele, e qualsiasi richiesta del genere è moralmente sbagliata e discriminatoria nei confronti degli ebrei": con queste parole il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha replicato alla nota di condanna di 14 Paesi occidentali, fra cui l'Italia, per il via libera del suo governo a 19 nuovi insediamenti in Cisgiordania. Sa'ar, citato dal Jerusalem Post, ha affermato che "Israele respinge fermamente" la protesta dei 14 Paesi.
Le parole del cardinale Pizzaballa
La messa di Natale a Betlemme con il cardinale Pizzaballa
Un messaggio di pace e di speranza nella notte di Betlemme davanti a migliaia di fedeli, dopo due anni di celebrazioni in tono minore per la guerra a Gaza. La Santa Messa della Notte di Natale è stata l'occasione per una profonda riflessione del Patriarca Latino, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, sul senso del divino all'interno delle contraddizioni umane. L'annuncio centrale del Natale è che "Dio non attende che la storia migliori per entrarvi", ha detto, "Egli non crea una realtà parallela né sceglie un momento di pace perfetta per rivelarsi, ma accetta la storia reale, anche quando appare confusa, ingiusta o violenta. Facendosi uomo, Dio sposa il reale e depone nel tempo un seme invincibile di pace, dimostrando che nessuna situazione è troppo oscura perché Egli non possa abitarla". "La pace annunciata dagli angeli - ha sottolineato il patriarca latino che nel fine settimana era stato in visita alla parrocchia di Gaza - non è il semplice risultato di fragili accordi politici, ma un dono". A Betlemme per questo Natale è tornato il gigantesco albero sulla piazza della Mangiatoia e si sono rivisti i primi pellegrini e turisti stranieri, alcuni dei quali hanno accompagnato Pizzaballa nella tradizionale processione da Gerusalemme alla città in cui nacque Gesù "Noi tutti insieme scegliamo di essere la luce, e la luce di Betlemme è la luce del mondo", ha detto il Patriarca latino. Al vicepresidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Hussein al-Sheikh, che avrebbe dovuto rappresentare Abu Mazen alla messa di mezzanotte, non è stato consentito di entrare a Betlemme. Secondo quanto riporta l'agenzia Wafa, le autorità israeliane hanno bloccato il suo convoglio che stava entrando in città.