Jared Kushner, chi è il marito di Ivanka Trump e il suo ruolo nell’accordo Israele-Hamas
MondoIntroduzione
Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto (GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.
Quello che devi sapere
La famiglia e l’educazione ebraica ortodossa
Jared Kushner è nato a Livingston, nel New Jersey, il 10 gennaio 1981 ed è cresciuto in una famiglia ebrea ortodossa moderna con entrambi i genitori, Charles Kushner e Seryl Stadtmauer, di origine ebraica. Un’educazione profondamente religiosa giunta sin dai suoi nonni paterni, ebrei scampati all’Olocausto in Europa, con sua nonna paterna, Rae Kushner, fuggita dal ghetto di Novogrudok, in Bielorussia scavando un tunnel sotto le recinzioni e arruolandosi poi nella leggendaria unità ebraica dei “partigiani di Belski”, che si nascondeva nelle foreste della Polonia e attaccava i nazisti.
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La formazione
Laureatosi ad Harvard nel 2003 in Amministrazione Pubblica, ha ottenuto il Master alla New York University School of Law e alla New York University Stern School of Business nel 2007, svolgendo poi un tirocinio presso l'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan Robert Morgenthau e presso lo studio legale di New York Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison.
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L’impero immobiliare
Sin dagli anni dell’università Kushner si è occupato dell’impero immobiliare di famiglia, la Kushner Companies, dopo i problemi giudiziari del padre Charles nel 2005. Nel decennio seguente ha ampliato le proprie operazioni, acquisendo immobili per un valore complessivo di quasi 7 miliardi di dollari, in gran parte situati a New York
Gli altri affari
La Kushner Companies non è stato il solo mezzo per gli affari di Jared: già nel 2006, ad esempio, si era lanciato nel mondo dell’editoria con l’acquisizione del New York Observer, testata rilanciata e rimessa in attivo. Una volta concluso il primo mandato di Donald Trump, Kushner ha fondato Affinity Partners, società di private equity sostenuta soprattutto da PIF, il fondo sovrano saudita. A settembre 2025, EA, colosso mondiale dei videogiochi, ha annunciato di essere stato acquisito da un consorzio composto da PIF, Affinity Partners di Kushner e da un’altra società di private equity, la californiana Silver Lake per la cifra record di 55 miliardi di dollari
Il ruolo di Ivanka Trump
Un ruolo importante nel suo futuro politico lo ha avuto Ivanka Trump, secondogenita di Donald Trump e della prima moglie Marie Zelnickova. Dopo essersi conosciuti nel 2005, si sposano con rito ebraico nel 2009 e successivamente lei si converte all’ebraismo. Oggi sono una famiglia ebraica moderna, che osserva però una dieta kosher e celebra lo Shabbat ogni sabato, e hanno tre figli: Arabella Rose (2011), Joseph Frederick (2013) e Theodore James (2016)
L’impegno politico
Sin dall'inizio della prima corsa presidenziale di Donald Trump, Jared Kushner ha avuto un ruolo decisivo dietro le quinte, diventando il principale stratega e coordinatore delle attività digitali della campagna. È stato lui a immaginare e dirigere l’intera struttura di comunicazione online e sui social network, costruendo da zero una macchina tecnologica che integrava analisi dei dati, pubblicità mirata e raccolta fondi. Per realizzare questo sistema, ha coinvolto esperti e programmatori provenienti dalla Silicon Valley, reclutati per formare un team di circa cento persone, noto come Project Alamo. E' stato Kushner, insieme a Paul Manafort e Brad Parscale, a decidere di ingaggiare la società di analisi dei dati Cambridge Analytica, legata a Steve Bannon, per rafforzare ulteriormente la strategia elettorale. Parallelamente, si è occupato della stesura di discorsi e della pianificazione della fase di transizione alla Casa Bianca, delineando il programma per il futuro governo; ha pianificato la visita di Donald Trump in Messico ed è stato la mente dietro la scelta di Mike Pence come vicepresidente
Il primo mandato Trump
Con l’elezione di Trump Kushner entra alla Casa Bianca con un ruolo importante, quello di Senior Advisor del Presidente. Grazie ai suoi rapporti con i Paesi mediorientali e al suo ruolo, è il principale artefice degli Accordi di Abramo, la normalizzazione dei rapporti tra Israele e alcuni Paesi arabi firmata nel 2020 che a oggi rappresenta uno dei successi del primo mandato del tycoon. Kushner, inoltre, è stato coinvolto nelle diplomatiche legate alla disputa tra Qatar e alcuni Paesi, come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto, che avevano imposto un blocco a Doha dal 2017. In particolare, negli ultimi mesi dell’amministrazione Trump ha cercato di promuovere una riconciliazione dei Paesi del Golfo, giunta poi soltanto nel 2021
La fiducia del tycoon e il ritorno sulla scena politica
Dopo la sconfitta elettorale di Trump nel 2020 e l'attacco al Campidoglio del 2021, Kushner si allontana dalla scena politica anche a causa di alcuni problemi di salute. Assente nel corso della campagna elettorale del 2024, rimane lontano anche nei primi mesi della seconda Amministrazione Trump, nonostante la fiducia del presidente, già incassata a più riprese nel corso del primo mandato (di lui Trump ha più dichiarato che è "un bravo ragazzo" e di avere "totale fiducia in lui"). Grazie ai suoi contatti nell'area è una delle menti insieme a Steve Witkoff, inviato speciale nell'area e proveniente anche lui dal mondo immobiliare, dell'accordo di tregua tra Hamas e Israele. Da quanto emerso, la svolta per l'ok alla prima fase dell'accordo di pace per Gaza è avvenuta quando lo stallo dei colloqui indiretti è stato sbloccato da un incontro diretto a Sharm el Sheik tra gli emissari di Trump - Witkoff e Kushner - e i dirigenti di Hamas. Come ha dichiarato lo stesso Kushner poco tempo fa: “A occuparsi di trattative internazionali di solito sono i diplomatici e gli accademici, gente di indubbia esperienza. Quando sei un uomo d’affari, l’approccio alle trattative è diverso. È un altro genere di sport”.
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