Zelensky ha comunicato le dimissioni del suo capo di gabinetto, Andriy Yermak, dopo la perquisizione della sua abitazione da parte dell’agenzia anticorruzione. Rustem Umerov, ex ministro della Difesa ucraino e attuale segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa, guiderà la delegazione ucraina negli Stati Uniti per i negoziati sul piano di pace: domani sarà in Florida per incontrare Witkoff e Kushner. Zelensky: "Compito è trovare con gli Usa un modo per finire la guerra"
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il suo capo di gabinetto, Andriy Yermak, ha lasciato l’incarico. La decisione arriva dopo che, nella mattinata di venerdì, l’abitazione di Yermak — figura influente e spesso discussa, considerata una delle più vicine al presidente — era stata oggetto di una perquisizione da parte degli investigatori dell’agenzia anticorruzione nazionale. Zelensky ha espresso riconoscenza per il contributo del suo collaboratore, spiegando di voler porre fine a illazioni e congetture circolate negli ultimi tempi.
Sarà Rustem Umerov, ex ministro della Difesa ucraino e attuale segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa, a guidare la delegazione ucraina che si è recata negli Stati Uniti per i negoziati sul piano di pace: domenica sarà in Florida per incontrare Witkoff e Kushner. Il suo compito, ha precisato Zelensky, è quello di "individuare rapidamente e in modo sostanziale le misure necessarie per porre fine alla guerra".
Un attacco di droni russi ha colpito Kiev nelle prime ore di oggi, uccidendo una persona e ferendone sette, hanno riferito le autorità. Forti esplosioni sono state udite in città intorno a mezzanotte e le forze di difesa aerea sono intervenute.
Gli approfondimenti:
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- Cosa sappiamo dell'operazione "Sentilla dell'Est" della Nato"
- Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina
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Ucraina, soldati in lacrime al fronte e disfatte: i video deepfake della propaganda russa
Che Pokrovsk sia diventato il centro della battaglia tra Russia e Ucraina è risaputo. Da questa piccola città del Donetsk orientale (circa 7mila gli abitanti) partono gli snodi ferroviari e stradali che collegano questa parte del territorio ucraino con il resto del Paese. Qualche settimana fa si diceva che la conquista di Mosca era praticamente data per scontata, ma la capitolazione delle forze di Kiev non c’è ancora stata. Almeno nella realtà, perché la macchina della propaganda mostra già la vittoria. Lo fa proprio visivamente: sui social russi circolano da tempo decine e decine di filmati con la resa dei soldati ucraini. Una disfatta totale, che però non è reale: sono immagini realizzate con l’intelligenza artificiale.
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Vai al contenutoFonte Usa: anche Rubio a incontro domani in Florida
Anche il segretario di Stato americano Marco Rubio parteciperà all'incontro di domani tra l'inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff e Jared Kushner con una delegazione di funzionari ucraini. Lo ha detto un alto funzionario dell'amministrazione
Trump che ha rivelato i piani per l'incontro, che si terra' in Florida,
dove Rubio già si trova.
Guerra in Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e in Donbass: situazione sul campo e mappe
Più o meno un quinto del Paese è oggi in mano agli invasori, ma in realtà negli ultimi due anni il fronte non si è particolarmente mosso né in un senso né in un altro. Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.
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Vai al contenutoGuerra in Ucraina, la dipendenza di Kiev alle armi "made in Usa". I DATI
Come riporta il Financial Times, il 90% del totale dei sistemi missilistici in dotazione all'esercito ucraino è di fabbricazione americana, così come l'80% dell'artiglieria. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda venerdì 21 novembre
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Vai al contenutoUcraina, piano di Trump per la pace: dai territori ceduti a Mosca alle garanzie per Kiev
Un piano in 28 punti per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina, con Kiev che cederebbe terreno a Mosca in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti contro future aggressioni. Ci sarebbe questo al centro del piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto scoppiato con l’invasione su larga scala del 24 febbraio 2022.
Guerra in Ucraina, che cosa prevede il piano di pace di Trump
Vai al contenutoUcraina, i punti del piano di pace dell’Europa. Usa aperti a modifiche. Cosa sappiamo
Uso degli asset russi congelati per compensare l'Ucraina, garanzie a Kiev sulla scorta di un'intesa che ricordi l'articolo 5 del Trattato Nato, mantenimento delle difese ucraine, negoziati territoriali che partano dall'attuale linea del fronte. Sono questi alcuni dei punti che, secondo le indiscrezioni circolate sui media internazionali, fanno parte della controproposta con cui i leader europei hanno ribattuto al piano di Donald Trump per porre fine alla guerra russa in Ucraina. Ecco i dettagli.
Ucraina, ecco i punti del piano di pace proposto dall’Europa
Vai al contenutoYermak: "Nessun risentimento verso Zelensky"
Andriy Yermak assicura di non nutrire risentimento nei confronti di Volodymir Zelensky di cui è stato la spalla per questi anni di guerra. "Era mio amico prima di questo lavoro e sarà ricordato dopo", ha dichiarato al Financial Times dopo essere stato costretto a dimettersi nel quadro di crescenti pressioni nei confronti del Presidente e delle accuse di corruzione rivolte verso il suo capo di gabinetto che aveva in questi anni accentrato su di se un enorme potere ma sulle cui capacità, in particolare come negoziatore, il Presidente aveva piena fiducia.
Guerra in Ucraina, ecco dove le forze militari della Russia stanno avanzando: la mappa
Mentre proseguono a ritmo frenetico le trattative alla ricerca della pace, sul campo in Ucraina si continua a combattere. Proseguono i raid notturni incrociati e le forze russe avanzano su tre direttrici, Pokrovsk, Huliaipole e Siversk. Ecco la situazione.
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Vai al contenutoDomani Umerov in Florida incontra Witkoff e Kushner
Una delegazione di alti funzionari del governo ucraino sarà domani negli Stati Uniti per colloqui con le controparti americane sul piano di pace per l'Ucraina. Volodymyr Zelensky ha annunciato su X che Rustem Umerov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino, guiderà la delegazione. La nomina di Umerov arriva dopo che Il presidente ucraino ha licenziato il suo principale consigliere Andriy Yermak a seguito di un'irruzione nella sua abitazione da parte dell'organismo di controllo anticorruzione ucraino. Yermak era l'interlocutore chiave con gli alleati occidentali di Kiev ed era ampiamente considerato il secondo uomo più potente del governo ucraino. "Il compito è chiaro: elaborare rapidamente e concretamente i passi necessari per porre fine alla guerra", ha scritto Zelensky "L'Ucraina continua a collaborare con gli Stati Uniti nel modo più costruttivo possibile". La delegazione ucraina, riporta Nbc, dovrebbe incontrare l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del Presidente, Jared Kushner, in Florida. "Ci aspettiamo che i risultati degli incontri di Ginevra vengano ora definiti negli Stati Uniti", ha scritto Zelensky nel suo post di oggi.
Zelensky: "Diplomazia è attiva, nuovi passi nei prossimi giorni"
"La delegazione ucraina dovrebbe essere negli Stati Uniti già questa sera, ora statunitense. Il dialogo basato sui punti di Ginevra proseguirà. La diplomazia rimane attiva. La parte americana sta dimostrando un approccio costruttivo e nei prossimi giorni sarà possibile definire i passi per determinare come porre fine alla guerra in modo dignitoso. La delegazione ucraina ha le direttive necessarie e mi aspetto che i ragazzi lavorino in conformità con le chiare priorità ucraine". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
Gas Ucraina, impianti al collasso e rischio di inverno al gelo: come cambiano le forniture
Alle porte del quarto inverno dall’inizio dell’invasione russa su larga scala, nel febbraio 2022, l’Ucraina rischia di dover fare i conti, oltre che con l'inasprimento dei combattimenti, anche con l’incognita freddo.
Gli attacchi sferrati da Mosca sulle infrastrutture energetiche hanno messo in ginocchio gli impianti di estrazione del gas necessari per garantire il riscaldamento di abitazioni e fabbriche. Ecco in che modo Kiev prova a correre ai ripari.
Gas Ucraina, impianti al collasso: ecco come cambiano le forniture
Vai al contenutoKiev: "La difesa a Pokrovsk complicata dal meteo sfavorevole"
Le operazioni di difesa nella città di Pokrovsk, nella regione ucraina del Donetsk, sono state complicate dal peggioramento delle condizioni meteorologiche. Lo ha riferito il 7° Corpo delle Forze d'assalto aereo ucraine su Telegram, come riportato da Ukrinform. In particolare, "la fitta nebbia, che ha insistito sulla città per tutta la giornata di ieri, ha ostacolato in modo significativo il lavoro delle unità ucraine, specie la ricognizione aerea" perché "limita la visibilità e la capacità di individuare e distruggere il nemico", ha dichiarato l'esercito. Secondo le forze ucraina i russi stanno cercando di approfittare della ridotta visibilità per rinforzare le loro forze, creare coperture all'interno degli edifici e preparare le condizioni per ulteriori avanzate. Sotto la copertura della nebbia, possono portare più personale nella città.
Guerra in Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e in Donbass: situazione sul campo e mappe
Più o meno un quinto del Paese è oggi in mano agli invasori, ma in realtà negli ultimi due anni il fronte non si è particolarmente mosso né in un senso né in un altro. Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.
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Vai al contenutoEliseo: lunedì Zelensky da Macron a Parigi
Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà lunedi' prossimo a Parigi l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky per colloqui. Lo ha riferito l'Eliseo.
Zelensky vede Shmyhal e Budanov: ”È ora di cambiare la Difesa"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito su X di aver avuto un incontro con il ministro della Difesa Denys Shmyhal e con il capo dei servizi segreti ucraini Kyrylo Budanov. Shmyhal, ha detto Zelensky, "ha presentato una relazione", il presidente ucraino ha sottolineato che "è giunto il momento di aggiornare i documenti fondamentali relativi alla difesa dell'Ucraina, compreso il piano di difesa nazionale". Secondo il leader di Kiev, "il corso delle ostilità ha dimostrato quali devono essere le nuove priorità" e "abbiamo concordato che Denys preparerà proposte dettagliate per questi cambiamenti e le presenterà al Consiglio dei ministri dell'Ucraina per l'approvazione". Con Budanov, invece, Zelensky ha parlato di "situazione della sicurezza, situazione politica intorno all'Ucraina e prospettive attuali" e "abbiamo individuato diversi punti chiave che sono importanti nel processo negoziale". Budanov, infatti, fa parte del team negoziale dell'Ucraina che si è recata negli Stati Uniti. "È importante" - ha concluso Zelensky - "che il governo e il ministero della Difesa dell'Ucraina garantiscano pienamente i finanziamenti necessari, in particolare per l'acquisto di droni per le brigate di combattimento, e che ieri sia stata finanziata un'altra tranche mensile di sovvenzioni per le brigate di combattimento per un importo di 4,3 miliardi di grivna (circa 8 milioni di euro, ndr). Sono stati inoltre stanziati ulteriori 8 miliardi di grivna (oltre sedici milioni di euro) per il finanziamento della Drone Line.
Zelensky: "Tempo di cambiare piani di difesa"
L'Ucraina cambierà i suoi piani di difesa per adattarsi alla nuova realtà sul terreno. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky, dopo aver incontrato il ministro della Difesa Denys Shmyhal. "E' già tempo di modificare i documenti di base riguardanti la difesa dell'Ucraina, in particolare il piano di difesa del nostro Stato", ha scritto su Telegram. "L'andamento delle operazioni militari ha mostrato quali debbano diventare le nuove priorità", ha proseguito, "Denys preparerà proposte dettagliate per le modifiche e le presenterà al consiglio dei Ministri per l'approvazione".
Mosca: "Truppe russe avanzano a Pokrovsk"
Le truppe russe stanno continuando ad avanzare nella parte orientale della città ucraina di Pokrovsk nell'oblast del Donbass. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo aggiungendo che le sue forze stanno "continuando a bonificare" il vicino villaggio di Rivne. Ieri i funzionari ucraini hanno dichiarato che i militari di Kiev stanno mantenendo le loro posizioni nel centro di Pokrovsk, che per l'Ucraina rappresenta un importante polo logistico.
Kiev rivendica attacco a 2 petroliere flotta fantasma russa nel Mar Nero
L'Ucraina ha rivendicato gli attacchi a due petroliere, la Virat e la Kairos, colpite da droni navali al largo della costa turca nel Mar Nero, sostenendo che le navi fossero parte della "flotta ombra" russa soggetta a sanzioni. Secondo una fonte dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu), "i droni navali modernizzati Sea Baby hanno colpito con successo le imbarcazioni”", e un video condiviso dalla stessa fonte mostrerebbe i veicoli senza equipaggio dirigersi verso le navi prima delle esplosioni.
Gli attacchi, avvenuti tra ieri sera e l'alba, hanno danneggiato le petroliere senza provocare feriti tra gli equipaggi, rispettivamente di 20 e 25 persone. Le due navi battenti bandiera gambiana erano dirette verso il porto russo di Novorossiysk, dove un terminal petrolifero ha sospeso le operazioni dopo essere stato colpito a sua volta da un attacco con droni navali.
Cremlino: "Witkoff vedrà Putin in prima metà prossima settimana"
Il presidente russo Vladimir Putin riceverà l'inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti Steve Witkoff nella prima metà della prossima settimana: lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dai media russi. "Nella prima metà della settimana. Annunceremo la data a tempo debito", ha detto Peskov ai giornalisti.
Zelensky: "Compito di Umerov è trovare con gli Usa un modo per finire la guerra"
''Il Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa dell'Ucraina e capo della delegazione ucraina, Rustem Umerov, è già in viaggio verso gli Stati Uniti con la sua squadra'' e il suo ''compito è chiaro: individuare rapidamente e in modo sostanziale le misure necessarie per porre fine alla guerra''. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato su 'X' di aver nominato l'ex ministro della Difesa Umerov a capo del team negoziala al posto di Yermak.
''L'Ucraina continua a collaborare con gli Stati Uniti nel modo più costruttivo possibile e ci aspettiamo che i risultati degli incontri di Ginevra vengano ora elaborati negli Stati Uniti'', ha aggiunto Zekensky. ''Attendo con interesse il rapporto della nostra delegazione al termine dei lavori di domani. L'Ucraina sta lavorando per una pace dignitosa. Gloria all'Ucraina!'', ha concluso il presidente ucraino.
Zelensky: "Umerov già in viaggio per gli Usa"
"Il Segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa dell'Ucraina e capo della delegazione ucraina Rustem Umerov, insieme al suo team, è già in viaggio verso gli Stati Uniti", lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Oggi c'è stata la relazione di Rustem, e l'obiettivo è chiaro: preparare in modo rapido e sostanziale la definizione dei passi per porre fine alla guerra. L'Ucraina continua a lavorare nel modo più costruttivo possibile con l'America, e ci aspettiamo che i risultati degli incontri a Ginevra vengano ora perfezionati negli Stati Uniti. Attendo la relazione della nostra delegazione sui risultati del lavoro, che avverrà questa domenica. L'Ucraina lavora per una pace dignitosa. Gloria all'Ucraina!".
Cremlino: "Corruzione Kiev legata a fondi guerra Usa e Ue"
La corruzione a Kiev "è stata e continua a essere legata ai fondi di guerra donati da europei e americani": lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dai media di Mosca. "Tutta questa corruzione era e continua a essere legata ai soldi che americani ed europei hanno donato per la guerra, questo è un dato di fatto", ha detto Peskov ieri in tarda serata ai giornalisti che chiedevano un commento sulle dimissioni di Andriy Yermak.
Tusk: "Nato creata per difenderci da Mosca, metta da parte interessi egoistici"
Il premier polacco Donald Tusk ha esortato gli alleati Nato a presentare un fronte unito lontano da "interessi egoistici" per proteggere l’Occidente dalla minaccia russa. Tusk ha ricordato in un post su X che "la Nato è stata creata per difendere l’Occidente dall’aggressione sovietica, cioè contro la Russia, e i suoi fondamenti si basavano sulla solidarietà, non su interessi egoistici. Spero che nulla sia cambiato".
Le dichiarazioni di Tusk seguono un quadro di tensioni crescenti, tra la visita del premier ungherese Viktor Orbán a Mosca, il caos generato dall’ultimo piano di pace statunitense per l’Ucraina e la recente crisi politica a Kiev dopo le dimissioni del capo dell’Ufficio Presidenziale ucraino, Andri Yermak. "Orbán visita Putin. Caos nelle negoziazioni sul piano Witkoff e crisi politica a Kiev. Una combinazione disastrosa", aveva commentato ieri il leader polacco.
Zelensky: "Umerov nuovo capo delegazione negoziati in Usa"
Sarà Rustem Umerov, ex ministro della Difesa ucraino e attuale segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa, a guidare la delegazione ucraina che si è recata negli Stati Uniti per i negoziati sul piano di pace. Lo ha stabilito il presidente Volodymyr Zelensky, con decreto, riferiscono i media di Kiev. In precedenza il capo delegazione era Andriy Yermak, costretto ieri alle dimissioni a causa dello scandalo corruzione. Nella delegazione è confermato anche il capo degli 007 militari, Kirylo Budanov.
Zelensky nomina Umerov capo delegazione pace al posto di Yermak
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato Rustem Umerov a capo della delegazione ucraina per i negoziati di pace, in sostituzione di Andriy Yermak. Lo riferiscono i media ucraini. Segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina, Umerov ha ricoperto in passato il ruolo di ministro della Difesa del governo di Kiev.
Yermak: "Vado al fronte, sono una persona perbene"
L'ex capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak è pronto ad andare ''al fronte'' a combattere contro i russi dopo essersi dimesso dal suo incarico, travolto dallo scandalo corruzione che sta interessando il Paese. Lo scrive il New York Post in esclusiva, annunciando di aver ricevuto un messaggio dall'ex braccio destro del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Vado al fronte e sono pronto a qualsiasi rappresaglia", ha dichiarato Yermak al New York Post, "sono una persona onesta e perbene". Non specificando quando sarebbe partito e annunciando che non avrebbe più risposto a richiesta di commento, Yermak ha poi detto al giornale che "ho servito l'Ucraina ed ero a Kiev il 24 febbraio", giorno in cui la Russia ha lanciato la sua guerra su vasta scala. "Forse ci rivedremo. Gloria all'Ucraina", ha aggiunto. "Sono stato screditato e la mia dignità non è stata tutelata, nonostante sia a Kiev dal 24 febbraio - ha detto - Non voglio creare problemi a Zelensky, andrò al fronte''.
Ankara: "Petroliere colpite appartengono a flotta ombra russa"
Appartengono alla flotta ombra russa, che aggira le sanzioni sul petrolio a Mosca, le due petroliere colpite da droni nelle ultime 24 ore nel Mar Nero. La Virat e la Kairos, battenti bandiera gambiana, sono infatti soggette a sanzioni per il trasporto di petrolio dai porti russi, in violazione dell'embargo imposto dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022. Secondo Ankara, la Kairos era in rotta verso il porto russo di Novorossiysk, dove ha sede il terminal petrolifero colpito oggi da un attacco con droni marini che ha costretto allo stop alle operazioni.
Ucraina: petroliera attaccata a largo della costa turca nel Mar Nero (2)
La nave, battente bandiera gambiana e ritenuta appartenente alla Flotta Fantasma russa, "ha riportato lievi danni al lato di dritta, sopra la linea di galleggiamento", ha dichiarato il ministero, sottolineando che "non si è verificato alcun incendio a bordo e l'equipaggio è sano e salvo". "Le squadre di soccorso si mantengono a distanza di sicurezza dalla nave, poiche' non sono pervenute chiamate di emergenza", ha aggiunto il ministero. Una seconda petroliera, anch'essa battente bandiera gambiana e diretta in Russia, ha preso fuoco ieri sera a 28 miglia (circa 52 km) dalla costa turca a seguito di un'esplosione, secondo le autorità turche. Venticinque membri dell'equipaggio di questa nave, la Kairos, sono stati evacuati in sicurezza, ha annunciato sabato il Ministro dei Trasporti turco Abdulkadir Uraloglu. Entrambe le petroliere sono soggette a sanzioni occidentali per il trasporto di petrolio dai porti russi, nonostante l'embargo imposto dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022.
Masiello: "In Ucraina nuova guerra cyber e disinformazione"
In Ucraina si combatte una guerra non solo "con carri armati e artiglieria, ma con attacchi cyber e disinformazione. Su questi due ultimi tipi di guerra l'Europa e l'Italia sono già in guerra. L'Italia è uno dei Paesi uno dei Paesi più esposti agli attacchi cyber", che sono reali e quotidiani". Lo ha detto il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Carmine Masiello, a margine degli Stati Generali della Ripartenza a Bologna, intervenendo sul nuovo scenario dei conflitti e sulla trasformazione delle Forze Armate. "La disinformazione è uno strumento che sta destabilizzando l'opinione pubblica", avverte il generale Masiello. Ampio spazio anche al ruolo delle nuove tecnologie e della trasformazione dell'Esercito. "La rivoluzione dei droni ha cambiato tutto - ha aggiunto il Capo di stato maggiore dell'Esercito - . Non possiamo pensare di equipaggiarci come prima: la vita tecnologica di un drone è di due mesi, poi è già superato. Siamo di fronte a un'evoluzione rapidissima che richiede risposte altrettanto rapide". Masiello ha infine richiamato la dimensione culturale del cambiamento in essere tra l'Esercito e l'opinione pubblica. "La guerra non è un problema solo dei militari - ha ricordato - ma di ogni cittadino. Lo dice la Costituzione e su questo l'opinione pubblica deve riflettere, anche perché la situazione è particolarmente critica".
Ucraina: petroliera attaccata a largo della costa turca nel Mar Nero
Una petroliera in navigazione al largo della costa turca nel Mar Nero è stata attaccata stamattina da un drone navale, dopo essere già stata oggetto di un attacco simile ieri sera, ha annunciato il ministero dei Trasporti turco. "La nave denominata Virat, attaccata da mezzi senza equipaggio a circa 35 miglia nautiche (circa 65 chilometri) dalla costa del Mar Nero, è stata nuovamente attaccata questa mattina da imbarcazioni senza pilota", ha dichiarato il ministero in una nota.
Zelensky: "36 missili e 600 droni lanciati da russi contro Kiev"
''A Kiev e nella regione, i nostri servizi di emergenza stanno lavorando sui luoghi degli attacchi russi. I russi hanno lanciato circa 36 missili e quasi 600 droni''. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su 'X' sottolineando che ''i principali obiettivi dell'attacco sono state infrastrutture energetiche e strutture civili, con ingenti danni e incendi in edifici residenziali. Attualmente abbiamo segnalazioni di decine di feriti e tre morti. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari''.
Il presidente ucraino ha aggiunto che ''dobbiamo lavorare senza perdere un solo giorno per garantire che ci siano abbastanza missili per i nostri sistemi di difesa aerea e sua a posto tutto il necessario per la nostra protezione e per esercitare pressione sulla Russia''. Zelensky ha aggiunto che ''è ora che l'Europa prenda una decisione sui beni congelati se Mosca si rifiuta di porre fine ai suoi attacchi con droni e missili. E dobbiamo certamente discutere con tutti i partner i passi necessari per porre fine a questa guerra''.
Stop operazioni a terminal petrolio russo per attacco droni
Un importante terminal petrolifero russo vicino al porto meridionale di Novorossijsk è stato costretto a interrompere le operazioni, dopo l'attacco di un drone navale ucraino che ha danneggiato uno dei suoi tre punti di ormeggio. Lo ha annunciato il gestore citato dalla Tass. Il "punto di ormeggio singolo 2 ha subito danni significativi", recita la nota del consorzio, che gestisce circa l'1% delle forniture mondiali di petrolio
Orban da Putin: "Ungheria continua a cooperare con la Russia"
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha incontrato ieri a Mosca il presidente russo Vladimir Putin per rafforzare le forniture energetiche dell'Ungheria e discutere gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina. Orbán si è impegnato a continuare a importare idrocarburi russi, da cui l'Ungheria rimane dipendente, sfidando ancora una volta l'Unione Europea sulla questione. "Voglio ribadire che le forniture energetiche dalla Russia costituiscono attualmente la base dell'approvvigionamento energetico dell'Ungheria e lo rimarranno anche in futuro", ha affermato. Viktor Orbán, uno dei pochi leader europei vicini sia al presidente americano che a quello russo, non ha cercato di diversificare realmente le importazioni del suo Paese dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022, a differenza di molti dei suoi vicini europei. "Non abbiamo abbandonato la cooperazione in nessun ambito, nonostante tutte le pressioni esterne", ha dichiarato. Il presidente russo, da parte sua, si è detto "molto soddisfatto" del proseguimento delle relazioni tra i due Paesi, che ha descritto come basate sul "pragmatismo". Questo incontro susciterà sicuramente le reazioni di Bruxelles, con il blocco europeo che cerca di ridurre la propria dipendenza dagli idrocarburi russi e continua a imporre sanzioni per fare pressione su Mosca e tentare di porre fine alla guerra in Ucraina. Orban ha annunciato all'inizio di questo mese di aver presentato un ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) per contestare la decisione della maggioranza degli Stati membri di approvare a ottobre il principio di un divieto, entro la fine del 2027, sulle importazioni di gas naturale russo.
Oltre 600mila persone senza corrente dopo raid russi nella notte
La nuova ondata di attacchi russi con missili e droni che ha colpito l’Ucraina nella notte, ha lasciato oltre 600 mila persone senza elettricità. Lo ha reso noto il ministero dell’Energia ucraino, spiegando che "più di 500 mila utenti a Kiev, oltre 100 mila nella regione della capitale e quasi 8 mila nella regione di Kharkiv sono rimasti senza corrente".
Il bilancio dell’attacco su Kiev è salito a due morti e 27 feriti, tra cui un bambino, secondo quanto riferito dal Kiev Independent citando le autorità locali. Danni significativi sono stati registrati in edifici residenziali in almeno sei distretti della capitale – Sviatoshynskyi, Dniprovskyi, Darnytskyi, Shevchenkivskyi e Solomyanskyi. Almeno 17 dei feriti sono stati ricoverati in ospedale, ha scritto su Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.
Droni danneggiano raffineria nella Russia meridionale
Gli impianti della raffineria Afipskaya, nel distretto di Seversky, nella regione meridionale russa di Krasnodar, sono stati danneggiati oggi a seguito di un attacco di droni ucraini che ha interessato dieci regioni russe, secondo le autorità locali. "Alcune delle attrezzature tecniche nell'area dell'impianto sono state danneggiate; i serbatoi sono rimasti illesi", hanno dichiarato su Telegram. L'incendio causato dagli attacchi dei droni ha interessato un'area di circa 250 metri quadrati ed e' stato domato dai vigili del fuoco, hanno indicato. Il personale dell'impianto è stato evacuato nei rifugi antiaerei, hanno aggiunto le autorità. Nella regione di Volgograd, secondo un post su Telegram del governatore locale Andrei Bochkarev, due persone sono rimaste ferite e quattro edifici e un magazzino di materiali da costruzione sono stati danneggiati durante l'attacco.
Zelensky: "Sui civili 36 missili e quasi 600 droni russi"
"A Kiev e nella regione, i nostri servizi di emergenza stanno lavorando sui siti degli attacchi russi. I russi hanno lanciato circa 36 missili e quasi 600 droni contro la vita quotidiana", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensly su Telegram. "I principali obiettivi dell'attacco sono infrastrutture energetiche e civili, con ingenti danni e incendi in edifici residenziali. Ad oggi, decine di persone sono rimaste ferite e tre sono morte. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari. Dobbiamo lavorare senza perdere un solo giorno affinché ci siano abbastanza missili per i sistemi di difesa aerea, affinché ci sia tutto il necessario per la nostra difesa e per fare pressione sulla Russia. E' tempo che l'Europa prenda una decisione sui beni congelati se Mosca non vuole rinunciare agli attacchi con droni e missili. E dobbiamo assolutamente discutere con tutti i partner le misure per porre fine a questa guerra. Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno".
Il piano di Orban per dopoguerra: "Kiev cuscinetto tra Russia e Nato"
"L’Ucraina dovrà diventare uno Stato cuscinetto tra Russia e Nato". Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha sintetizzato così la sua visione per il futuro di Kiev in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt. Secondo il premier, il dopoguerra dovrà portare a "concessioni territoriali inevitabili" a favore di Mosca. Orbán immagina un accordo internazionale in cui "i territori negoziati resteranno sotto controllo russo", mentre "tutte le terre a ovest di quella linea – fino al confine orientale della Nato – costituiranno uno Stato ucraino ridotto". Il leader ungherese propone inoltre di "limitare dimensioni e capacità delle forze armate ucraine" presenti nella zona cuscinetto.
Le dichiarazioni giungono all’indomani della sua controversa visita a Mosca, durante la quale ha incontrato Vladimir Putin sostenendo la necessità di un’intesa rapida per chiudere il conflitto, anche al fine di garantire "approvvigionamenti energetici stabili e favorevoli" per l’Ungheria. "È tempo di abbandonare le illusioni e affrontare la realtà delineata nel piano di pace statunitense in 28 punti", ha affermato Orbán, avvertendo che ulteriori ritardi "favoriranno la Russia, non l’Ucraina", e comporteranno nuove perdite "di territori e vite umane".
Secondo Orbán, lo stesso piano americano prevederebbe anche una graduale reintegrazione della Russia nell’economia mondiale: "Le sanzioni saranno revocate nel tempo, i beni congelati serviranno a creare fondi di investimento Usa-Russia e le relazioni commerciali riprenderanno". Il premier ha infine smentito che i fondi russi contribuiscano al sostegno finanziario di Kiev: "La favola secondo cui gli europei stanno finanziando la guerra con il denaro russo è finita".
Ucraina, sale a 2 morti e 27 feriti bilancio raid russo su Kiev
E' salito a due morti e 27 feriti, tra cui un bambino, il bilancio del raid condotto nella notte e stamattina dalle forze armate russe su Kiev con droni e missili. Lo riferisce il Kiev Independent citando le autorità locali, secondo le quali sono stati danneggati edifici residenziali in almeno sei zone della capitale ucraina, nei quartieri Sviatoshynskyi, Dniprovskyi, Darnytskyi, Shevchenkivskyi e Solomyanskyi.
Almeno 17 delle persone ferite sono state ricoverate in ospedale dopo l'attacco, ha scritto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su Telegram.
Andriy Yermak, chi è il braccio destro di Zelensky che si è dimesso
Il consigliere presidenziale e stretto alleato del presidente ucraino si è dimesso dopo la perquisizione del suo appartamento nell'ambito dell'inchiesta su uno scandalo corruzione da 100 milioni di euro. Capo di gabinetto di Zelensky e suo consigliere più fidato, era anche il capo negoziatore per Kiev nelle trattative di queste settimane per tentare di raggiungere la pace con la Russia. Ecco cosa sapere di lui.
Andriy Yermak, chi è il braccio destro di Zelensky che si è dimesso
Vai al contenutoCosta: "Finanzieremo ancora l'Ucraina"
"Posso garantire che il Consiglio europeo di dicembre non si concluderà senza l'approvazione dei finanziamenti all'Ucraina per il 2026 e il 2027, indipendentemente dalla modalità su cui si baseranno tali finanziamenti. Ho già informato i miei colleghi che questa volta dovranno prepararsi, se necessario, a un Consiglio europeo più lungo". È una delle dichiarazioni che António Costa ha rilasciato in un'intervista al settimanale portoghese Expresso. Alla domanda sui rischi connessi all'uso di attivi russi per finanziare l'Ucraina, Costa risponde: "Non c'è una soluzione priva di rischi, ma quella presentata dalla Commissione è molto creativa e intelligente e rispetta le norme del diritto internazionale, perché non si tratta propriamente di un'appropriazione dei beni sovrani russi. Si tratta piuttosto, per così dire, di un utilizzo del valore contabile di tali beni come veicolo per il finanziamento dell'Ucraina. Ma è una soluzione che deve ancora essere elaborata. Il governo belga e altri governi hanno segnalato questioni su cui la Commissione sta lavorando con grande serietà". E alla domanda sulla possibilità di una soluzione che non comporti costi per i cittadini europei, Costa dice: "Su questo bisogna essere chiari e onesti. Il denaro non piove mai dal cielo e il denaro pubblico, direttamente o indirettamente, proviene sempre dall'economia, dai cittadini e dalle imprese. Dobbiamo investire nella sicurezza dell'Ucraina, non solo per solidarietà, ma anche per il nostro interesse nella nostra sicurezza. Non possiamo pensare che sia solo un problema del confine orientale, altrimenti corriamo il rischio che a chi vive nel sud dell'Europa accada ciò che è successo a chi viveva nel centro e nel nord dell'Europa, quando pensavano che la questione dell'immigrazione fosse solo un problema del confine meridionale".
Ucraina, 2 i morti e 10 i feriti in attacchi russi su Kiev
Sono due i morti e dieci i feriti negli attacchi notturni russi su Kiev: lo annunciano le autorità, citate dai media locali, precisando che sono stati colpiti e danneggiati edifici e abitazioni in diversi quartieri della capitale.
Mosca, intercettati 103 droni ucraini nella notte
I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 103 droni ucraini durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. “Nel corso della scorsa notte, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 103 droni ucraini ad ala fissa: 26 droni nella regione di Belgorod, 20 nella regione di Rostov, 19 nella Repubblica di Crimea, 11 ciascuno nella regione di Ryazan e nel territorio di Krasnodar, 5 nella regione di Voronezh, 4 nella regione di Lipetsk, 3 nella regione di Kursk e 1 ciascuno nella regione di Astrakhan, nella regione di Volgograd, nella Repubblica di Calmucchia e sul Mar d’Azov”, ha riferito il ministero della Difesa..
Si dimette Yermak, consigliere e braccio destro Zelensky
Il consigliere presidenziale e stretto alleato di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, si è dimesso dopo la perquisizione del suo appartamento nell'ambito dell'inchiesta su uno scandalo corruzione da 100mln di euro. Lo riferiscono i media di Kiev. Zelensky ha elogiato Yermak, considerato il suo braccio destro, ma ha chiarito che "non ci dovrebbe essere motivo di essere distratti da nient'altro che dalla difesa dell'Ucraina". Secondo alcune indiscrezioni, Yermak si apprestava a partire per gli Usa per i negoziati di pace.
Yermak, 'vado al fronte, disgustato da mancanza sostegno'
"Vado al fronte e sono pronto a qualsiasi rappresaglia. Sono una persona onesta e perbene": così Andriy Yermak al New York Post. "La mia dignità non è stata tutelata, nonostante sia a Kiev dal 24 febbraio 2022. Pertanto, non voglio creare problemi a Zelensky, vado al fronte", ha detto. Yermak si dice "disgustato" per le accuse che gli vengono rivolte, "ancora più disgustato dalla mancanza di sostegno da parte di coloro che conoscono la verità".
Ucraina: attacco droni su Kiev, un morto e diversi feriti
Un attacco di droni russi ha colpito la capitale ucraina nelle prime ore di oggi, uccidendo una persona e ferendone sette, hanno riferito le autorita' di Kiev. Forti esplosioni sono state udite in città intorno a mezzanotte e le forze di difesa aerea sono intervenute.
Ucraina, Merz: "Avrà bisogno di esercito forte dopo firma pace"
L'Ucraina avrà bisogno di un esercito forte anche se verrà firmato un accordo sulla risoluzione della crisi ucraina, ha dichiarato giovedì il cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Verrà il giorno in cui verrà raggiunto un accordo di pace, ma l'Ucraina avrà comunque bisogno di forze armate forti", ha detto Merz, citato dalla rivista Stern. "Le garanzie di sicurezza più importanti sono un equipaggiamento costante e di qualità dell'esercito ucraino, ora e in futuro".
Crosetto: "Truppe europee non servono, priorità alla ricostruzione"
"Noi non pensiamo che servano truppe europee in Ucraina, pensiamo di dover costruire prima la condizione di sicurezza dell'Ucraina". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista all'emittente francese Lci.
"All'Ucraina servono aiuti economici, la ricostruzione di ospedali e scuole. Mandare soldati sul terreno sarebbe irrealistico: servirebbero 200-300 mila uomini, cosa impossibile - ha aggiunto - Se creiamo le condizioni per una pace sicura, non c'è bisogno di truppe sul terreno".