Torna cessate il fuoco a Gaza dopo i raid dell'Idf in seguito ad attacchi di Hamas

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L'esercito israeliano annuncia che è ripartito il cessate il fuoco nella Striscia. Torna la tregua dopo i raid odierni dell'Idf seguiti, secondo Israele, all'attacco di Hamas nei confronti di truppe israeliane "impegnate a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah". Interrotta la consegna degli aiuti, potrebbe riprendere domani

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L'esercito israeliano annuncia che è ripartito il cesate il fuoco nella Striscia. Torna la tregua dopo i raid dell'Idf seguiti, secondo Israele, all'attacco di Hamas nei confronti di truppe israeliane "impegnate a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah". Interrotta la consegna degli aiuti, potrebbe riprendere domani.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato la chiusura di tutti i valichi verso la Striscia di Gaza e di interrompere la consegna degli aiuti umanitari in risposta alla violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas. I valichi potrebbero riaprire domani.

L'Idf ha iniziato a demarcare fisicamente il confine di ritiro della Linea Gialla a Gaza, collocando grossi blocchi di cemento dipinti di giallo ai quali vengono attaccati cartelli metallici dello stesso colore. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel.  Il governo israeliano ha approvato il cambio di nome delle operazioni militari a Gaza in "Guerra di Resurrezione". 

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Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra

All'indomani della firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

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Gaza, agricoltura distrutta. La Striscia è sempre più dipendente dagli aiuti

Dopo che l’accordo di pace per Gaza è stato firmato, cosa sta  cambiando nella distribuzione degli approvvigionamenti nella Striscia? E quali sono le difficoltà che si stanno riscontrando nel rispettare i  punti fissati dall'intesa tra Israele e Hamas? Anche di questo tema si è  occupata la puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 15 ottobre

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Gaza, Israele lancia serie di raid aerei: decine di morti. VIDEO

Hamas: "Almeno 45 persone uccise in attacchi dell'Idf oggi"

L'agenzia di protezione civile e gli ospedali di Gaza hanno affermato che una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 45 persone oggi, aggiornando il bilancio precedente di 33 vittime. "Almeno 45 persone sono state uccise a seguito degli attacchi aerei israeliani in varie zone della Striscia di Gaza", ha dichiarato Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia di protezione civile, che opera come servizio di soccorso sotto l'autorità di Hamas. Quattro ospedali di Gaza hanno confermato il bilancio delle vittime, affermando di aver accolto i morti e i feriti.

Il parroco di Gaza: "Penso la tregua tenga, c'è voglia di dire basta"

"Penso che la tregua tenga, nonostante quell'attentato nel sud e i tanti bombardamenti di oggi e non si sa quanti morti. Il valico del sud domani riapre, è segno che la tregua resiste e quindi sia un primo passo verso la fine della guerra". Così padre Gabriel Romanelli, il parroco della chiesa cattolica della Sacra Famiglia di Gaza, a "Che Tempo Che Fa" sul Nove. "Finita la tregua, non finita, questa incertezza crea una disperazione più grande tra la gente", tuttavia "soprattutto c'è il sentimento generale di stanchezza, sia tra i palestinesi che tra gli israeliani: tutti sono stanchi di questa guerra e c'è voglia di dire basta". Romanelli ha raccontato che in questi giorni è potuto uscire dalla parrocchia e "si vede ancora più distruzione" rispetto a all'ultima volta che era uscito un mese fa.   "Non ho visto tante tende come prima, ma le persone ora stanno cercando dove mettersi, ovunque. C'è violenza in città. C'è la polizia di Hamas, fino a che non verrà la forza internazionale". "Arrivano pochi aiuti specie al nord. Noi per fortuna come Chiesa - ha spiegato - continuiamo ad aiutare migliaia di famiglie. Per esempio ora distribuiamo sacchetti con 8 chili di verdura e frutta. Un chilo di verdura prima costava 100 euro, ora si sono abbassati i prezzi e costa 10 euro al chilo, ma egualmente non se la possono permettere, le banche sono distrutte". 

Mancano zucchero e insulina: a Gaza anche il diabete può uccidere

Nella Striscia i pazienti con diabete di tipo 1 - compresi i  bambini - rischiano la vita ogni giorno a causa dell'impossibilità di  reperire l'insulina e della mancanza di zucchero (il prezzo è schizzato  alle stelle). La testimonianza di Medici Senza Frontiere: “L’unico modo  per salvare le persone con diabete a Gaza è far entrare l’insulina da  fuori. Serve che cessi urgentemente il blocco degli aiuti”. E quella di  un giovane medico palestinese: "A Gaza i diabetici soffrono in silenzio,  oscurati da crisi più gravi"

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Bbc: "Oggi 44 morti a Gaza"

E' salito a 44 morti il bilancio degli attacchi condotti oggi nella Striscia di Gaza da Israele in risposta a un attacco contro le Idf a Rafah in cui hanno perso la vita due soldati. Lo hanno riferito alla Bbc fonti negli ospedali a Gaza, precisando che oltre metà dei morti è stata registrata nell'ospedale di al-Awda, nel nord dell'enclave palestinese.

Witkoff e Kushner domani in Israele, martedì arriva Vance

L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il consigliere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump Jared Kushner arriveranno in Israele domani, mentre il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance atterrerà nel paese martedì. I tre funzionari incontreranno il primo ministro Benjamin Netanyahu e alti funzionari israeliani durante la loro visita, al fine di far avanzare ulteriormente il cessate il fuoco di Washington a Gaza. 

Gaza, Hamas giustizia palestinesi in strada dopo la tregua: che cosa succede

Mentre il cessate il fuoco a Gaza sembra reggere, e Israele e Hamas hanno iniziato i negoziati sulla seconda fase del piano Trump,  dalla Striscia sono arrivate nei giorni scorsi notizie di esecuzioni  pubbliche e gambizzazioni compiute dai miliziani del gruppo. Secondo  diversi fonti, si tratterebbe di regolamenti di conti e veri e propri  scontri tra l’organizzazione terroristica e gruppi locali, soprattutto  per il controllo del territorio dopo che le truppe dell’IDF si sono  ritirate a seguito del cessate il fuoco

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Hamas: "Delegazione al Cairo per monitorare l'attuazione dell'intesa"

Mentre il cessate il fuoco sta affrontando la sua crisi più significativa fino ad oggi, Hamas ha affermato che una delegazione è arrivata al Cairo "per monitorare l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco, con i mediatori e con le fazioni palestinesi". Lo riporta Sky News. La delegazione è guidata da Khalil al Hayya, il leader di Hamas che ha anche condotto i negoziati sull'accordo per conto del gruppo. Tra i mediatori figurano Stati Uniti, Qatar, Turchia ed Egitto. 

Esercito Israele annuncia ripresa cessate il fuoco a Gaza

L'Esercito israeliano ha annunciato che a partire da questi minuti tornerà a rispettare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani. "In conformità con le direttive del livello politico, e dopo una serie di attacchi significativi, le Idf hanno iniziato a rafforzare il cessate il fuoco dopo la sua violazione da parte dell'organizzazione terroristica Hamas. Le Idf continueranno a far rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con forza a qualsiasi violazione dell'accordo", hanno dichiarato le forze armate israeliane.

Gaza come l’Irlanda del Nord? Il dibattito in Uk è aperto

Diversi analisti ritengono che tra le vicende di due conflitti  molto diversi ci possano essere punti di vicinanza nel percorso di  pacificazione

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Ehud Barak: “Accordo su Gaza avrà successo se Trump resta determinato”

L’ex premier israeliano dice che Hamas sa da tempo che non governerà più la Striscia. E rivela un “cauto ottimismo” sull’intesa raggiunta in Egitto

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"Tregua violata": nuova strage a Gaza e stop agli aiuti

Le bombe tornano a cadere sulla Striscia di Gaza, dove si è consumata una nuova strage dopo appena una settimana di tregua. L'accordo per il piano di pace di Donald Trump è appeso a un filo per l'escalation di attacchi che rischia di far saltare ancora una volta il banco, nella terra martoriata da oltre due anni di guerra. Dopo che nella notte gli Stati Uniti hanno lanciato l'allarme su una "pianificata", ma non precisata "imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione" della Striscia, Israele ha denunciato la rottura del cessate il fuoco da parte dei miliziani con "un missile anticarro e spari" contro le truppe dell'Idf a Rafah. In risposta, l'esercito israeliano ha sferrato una prima serie di raid aerei su Rafah e Beit Lahia, proseguiti nel pomeriggio "su obiettivi terroristici" nella stessa zona a sud di Gaza, con almeno 33 morti conteggiati dalla protezione civile palestinese. Anche due militari sono rimasti uccisi, ha poi riferito l'Idf. Israele ha quindi annunciato la chiusura di tutti i valichi e la sospensione dell'ingresso di aiuti nell'enclave "fino a nuovo avviso". Da parte sua, Hamas ha negato ogni accusa dicendosi all'oscuro degli scontri a Rafah, sostenendo di non avere contatti con i suoi affiliati in quell'area da marzo scorso, e confermando di voler rispettare il cessate il fuoco. Ma la crisi si infiamma e preoccupa Washington, riferiscono fonti americane a Channel 12 secondo cui l'amministrazione Trump ha avvertito Israele di rispondere ad Hamas "in maniera proporzionata, ma con moderazione", per evitare di rompere l'accordo sul piano di pace del tycoon.

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Media: "Domani riprende consegna degli aiuti e riapre valico per Gaza"

Dietro pressioni dell'Amministrazione Trump, Israele avrebbe deciso di ritirare la decisione di chiudere il valico per Gaza e sospendere la consegna degli aiuti umanitari. Lo hanno indicato funzionari israeliani citati da Axios, precisando che domani mattina riaprirà il valico e riprenderà la consegna degli aiuti.

La difesa civile di Gaza: "Oggi morte 33 persone"

E' salito a 33 morti il bilancio dei raid condotti da Israele oggi sulla Striscia di Gaza in risposta a un attacco contro le Idf a Rafah. Lo ha riferito la Difesa civile di Gaza, secondo quanto riporta Sky News Arabia.

Gaza, bulldozer alla ricerca dei corpi di ostaggi israeliani. VIDEO

Idf, due soldati uccisi e tre feriti da terroristi a Rafah

L'Idf ha dichiarato che due soldati sono stati uccisi e tre sono rimasti feriti nell'attacco di questa mattina "da terroristi palestinesi a Rafah". Lo riporta il Times of Israel. Gli uccisi sono il maggiore Yaniv Kula, 26 anni, e il sergente maggiore Itay Yavetz, 21 anni. Secondo l'Idf, l'incidente è avvenuto stamattina nel sud est di Rafah quando "una cellula di terroristi è uscita da un tunnel e ha sparato con i lanciarazzi contro una scavatrice, uccidendo i due soldati". Nello stesso momento, un'altra scavatrice è stata colpita da un cecchino, ferendo altri due soldati. Poco dopo, un altro soldato è stato ferito da un cecchino.

Idf, 2 soldati uccisi nell'attacco stamattina a Rafah

Poche ore dopo aver annunciato un attacco contro i soldati nel sud di Gaza che ha portato a intensi attacchi aerei nella Striscia, l'Idf afferma che due soldati sono stati uccisi e tre feriti nell'attacco di terroristi palestinesi a Rafah questa mattina. I soldati uccisi sono il maggiore Yaniv Kula, 26 anni, e il sergente Itay Yavetz, 21 anni. Entrambi hanno prestato servizio nel 932  Battaglione della Brigata Nahal e provengono dalla città centrale di Modiin.

Idf, decine di obiettivi di Hamas colpiti oggi a Gaza

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, accusando i miliziani di aver violato il cessate il fuoco. "Nelle ultime ore, in risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di oggi, le Idf hanno colpito decine di obiettivi terroristici di Hamas in tutta la Striscia di Gaza", ha dichiarato l'esercito, aggiungendo che tra gli obiettivi c'erano depositi di armi di Hamas. 

Protezione civile Gaza, salgono a 21 i morti nei raid Idf

La protezione civile nella Striscia di Gaza ha annunciato che gli attacchi israeliani hanno ucciso oggi 21 persone in tutto il territorio palestinese, mentre Israele e Hamas si accusano a vicenda di aver violato il cessate il fuoco. Mahmoud Bassal, portavoce della protezione civile che opera sotto l'autorità di Hamas, ha rivisto al rialzo due bilanci iniziali delle vittime, prima di 11 e poi di 15.

Israele: annullata udienza di Netanyahu per incontri diplomatici

Il giudice del tribunale distrettuale di Gerusalemme Rivka Friedman-Feldman ha annunciato l'annullamento delle udienze del processo a Netanyahu previste per domani e martedì, a seguito della richiesta del primo ministro di ridurre la sua testimonianza a un'ora e mezza "a causa di incontri diplomatici". Il tribunale ha dichiarato che "alla luce di quanto affermato nella domanda e dopo che ci sono stati trasmessi ulteriori dettagli relativi a tali incontri, nonché per motivi personali di uno dei membri del collegio, le udienze previste per il 20 e il 21 ottobre saranno annullate". Gli avvocati del primo ministro hanno aggiunto che Netanyahu non sarà in grado di testimoniare né mercoledì né giovedì, a causa dell'imminente visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance e della cerimonia formale di giuramento del nuovo capo dello Shin Bet David Zini. 

Idf, uccisi terroristi che avevano superato Linea Gialla

L'Idf ha affermato di aver ucciso "diversi terroristi palestinesi armati che si sono avvicinati alle truppe nel nord della Striscia di Gaza". "La cellula di uomini armati ha attraversato la cosiddetta Linea Gialla - dove l'esercito si è ritirato secondo i termini dell'attuale cessate il fuoco - a Beit Lahiya, nel nord di Gaza", e "rappresentava una minaccia imminente per le forze", ha spiegato l'esercito, sottolineando che "in conformita' con l'accordo", è stato effettuato un attacco con droni contro gli uomini armati "per rimuovere la minaccia". L'esercito ha anche pubblicato un video dell'attacco.

Media, 'Netanyahu ha ordinato stop consegna aiuti a Gaza'

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato la chiusura di tutti i valichi verso la Striscia di Gaza e di interrompere la consegna degli aiuti umanitari in risposta alla violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas. Lo ha riferito su X il giornalista di Axios Barak Ravid, citando un alto funzionario israeliano.

Gaza, riaperto valico di Rafah per aiuti umanitari

A  Rafah, in Egitto, i camion di aiuti umanitari hanno ripreso il loro  viaggio verso Gaza dopo una momentanea chiusura del valico da parte del  Primo Ministro israeliano. Secondo Netanyahu la sua riapertura dipendeva  dalla consegna da parte di Hamas dei corpi degli ostaggi deceduti.

'Usa a Israele, risposta ad Hamas senza rompere l'accordo'

L'amministrazione Trump è impegnata a impedire che lo scontro di oggi tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza si trasformi in un'ulteriore escalation che potrebbe portare al crollo dell'accordo per porre fine alla guerra. Lo riporta Channel 12 che cita alti funzionari americani. Secondo quanto riferito, Washington ha esortato Israele a "rispondere in modo proporzionato ma con moderazione". "La situazione è ancora molto in bilico", ha affermato un funzionario statunitense, ma "non possiamo permettere che facciano deragliare l'accordo". 

Idf, nuovi raid contro Hamas nel sud di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato nuovi raid nel sud di Gaza. "In risposta alla palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco di questa mattina, le Idf hanno avviato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas nella striscia di Gaza meridionale", scrive su X l'Idf. 

'Netanyahu convoca riunione su risposta ad attacchi Hamas'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu convocherà questa sera i suoi massimi collaboratori per una riunione urgente sulla risposta di Israele all'attacco di Hamas contro le truppe dell'Idf avvenuto oggi e sul mancato ritorno della di tutti gli ostaggi uccisi. Lo scrive il Times of Israel citando l'ufficio di uno dei ministri presenti. La riunione è prevista per le 18 israeliane (le 17 in Italia). 

Trump, 'no truppe sul terreno a Gaza, Hamas ha promesso disarmo'

"Non avremo truppe sul terreno (nella Striscia di Gaza, ndr). Non c'è motivo". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un'intervista a Fox News nella quale ha sottolineato che Hamas ha promesso il suo disarmo. "Ma queste sono persone molto violente. Questa è una parte del mondo molto violenta. Nessuno ha mai visto una violenza del genere", ha aggiunto Trump, secondo cui "se necessario, disarmeremo noi, gli Stati Uniti, o potrebbe farlo Israele con il nostro sostegno".

Iran: giustiziato un uomo per spionaggio a favore di Israele

L'Iran ha giustiziato un uomo condannato per spionaggio a favore dell'intelligence israeliana, l'ultima di una serie di esecuzioni dopo una guerra di 12 giorni tra i due Paesi a giugno. "L'esecuzione di questa spia... è stata eseguita dopo la conferma della Corte Suprema e il rigetto della sua richiesta di grazia presso la prigione di Qom", ha dichiarato Kazem Mousavi, presidente della provincia di Qom, citato dal sito web della magistratura Mizan Online. L'identità dell'uomo, impiccato ieri nella citta' santa di Qom, a sud di Teheran, non è stata immediatamente rivelata. Secondo le autorità iraniane, il sospettato ha iniziato a contattare l'intelligence israeliana nell'ottobre 2023 ed è stato arrestato tra gennaio e febbraio 2024. Gli investigatori hanno affermato che ha confessato di aver collaborato con il Mossad e di aver trasmesso informazioni riservate online.

Idf, 'è possibile che lanceremo altri attacchi a Gaza'

Israele potrebbe condurre ulteriori attacchi a Gaza: lo ha dichiarato un funzionario militare dopo che l'esercito israeliano ha preso di mira i miliziani di Hamas in seguito a tre attacchi nella città meridionale di Rafah e nella città settentrionale di Beit Lahia. "C'è la possibilità di ulteriori attacchi", ha affermato il funzionario in un briefing online con i giornalisti. 

Axios, Israele ha informato gli Usa prima del raid a Gaza

Israele ha informato in anticipo l'amministrazione Trump di voler attaccare nella Striscia di Gaza attraverso il Centro di comando statunitense che sovrintende al cessate il fuoco. Lo afferma Axios, citando funzionari americani e israeliani. Un funzionario israeliano ha inoltre precisato che Israele non ha chiesto il permesso di condurre attacchi di rappresaglia contro Hamas.

Idf, risponderemo alle violazioni di Hamas sella tregua

L'esercito israeliano ha dichiarato che "rispondera' con forza" ad Hamas dopo quelle che descrive come violazioni del cessate il fuoco da parte dell'organizzazione islamista e gli scontri di questa mattina tra milizie palestinesi e truppe israeliane nel sud di Gaza. In un messaggio sul suo account X, il portavoce di lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, ha avvertito i cittadini di Gaza di non entrare nell'area di Gaza controllata dalle truppe israeliane e ha chiesto a coloro che potrebbero rimanervi di evacuare immediatamente.

Katz, Hamas pagherà un prezzo elevato per ogni colpo sparato

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha avvertito che le truppe a Gaza risponderanno con la forza se i militanti di Hamas realizzeranno attacchi violando il cessate il fuoco. "Hamas pagherà un prezzo elevato per ogni colpo sparato e per ogni violazione del cessate il fuoco", ha dichiarato Katz in una nota. "Se il messaggio non verrà recepito, la nostra risposta diventerà sempre più severa". 

Onu: 'Houthi trattengono 20 nostri dipendenti,15 stranieri'

L'Onu ha annunciato domenica che 20 dei suoi dipendenti sono trattenuti dai ribelli Houthi a Sanaa, la capitale yemenita controllata dagli insorti filo-iraniani, il giorno dopo un nuovo raid degli Houthi contro il personale Onu nel paese devastato dalla guerra. "Cinque membri dello staff nazionale e 15 membri dello staff internazionale sono trattenuti nel complesso Onu" perquisito dai ribelli sabato, ha dichiarato Jean Alam, portavoce del coordinatore residente delle Nazioni Unite in Yemen.

Media, a breve nuova riunione Netanyahu con vertici sicurezza

E' prevista a ore un'altra riunione del premier israeliano Benjamin Netanyahu con i vertici della Difesa dopo le notizie arrivate da Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui la riunione per valutare la situazione è prevista per le 18 ora locale, le 17 in Italia. In Israele sono attesi Steve Witkoff, inviato di Donald Trump, Jared Kushner, genero del presidente degli Stati Uniti, e anche il vice presidente JD Vance.

Hamas, 'recuperata salma altro ostaggio, consegna se condizioni lo consentiranno'

Hamas comunica che nella Striscia di Gaza è stata trovata la salma di un altro ostaggio e afferma che verrà consegnata a Israele "se le condizioni sul campo lo consentiranno". Lo riferiscono i media israeliani. "Qualsiasi escalation" da parte di Israele "interromperà le ricerche e questo porterà a ritardi nel recupero dei corpi", afferma il gruppo.

Hamas, 'altri 15 corpi palestinesi restituiti da Israele'

Il Ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha annunciato domenica che altri 15 corpi di palestinesi sono stati restituiti a Gaza da Israele, portando a 150 il numero totale dall'inizio della settimana. Nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco mediato dal presidente Usa, Donald Trump, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni israeliano deceduto restituito. Israele ha annunciato stamani di aver identificato i resti di due ostaggi consegnati a Gaza ieri sera da Hamas.

Wafa, un morto e un ferito in operazione Israele a Nablus

Un palestinese di 42 anni, Majed Mohammad Dawood, è stato ucciso oggi dopo essere stato colpito più volte all'addome e agli arti durante un'operazione militare israeliano nel campo profughi di Al-Ein a Nablus. Lo riporta l'agenzia Wafa, secondo cui i team medici della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno riferito che Dawood ha riportato ferite da arma da fuoco gravi ed è stato sottoposto a rianimazione d'urgenza per insufficienza cardiaca e respiratoria prima di essere dichiarato morto al suo arrivo in ospedale. Un altro giovane di 22 anni è rimasto ferito a entrambe le gambe da schegge di proiettile. Il raid ha coinvolto truppe israeliane sotto copertura che si sono infiltrate nel campo, hanno assediato una casa e hanno sparato proiettili veri, mentre ulteriori rinforzi israeliani sono arrivati ;;in seguito dal checkpoint di Deir Sharaf. 

Katz, 'Hamas pagherà prezzo pesante per attacco a Rafah'

"Hamas imparerà oggi a sue spese che l'esercito israeliano è determinato a proteggere i propri soldati e a impedire qualsiasi danno nei loro confronti". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, dopo l'attacco contro le truppe israeliane avvenuto questa mattina a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

"Hamas pagherà un prezzo pesante per ogni sparatoria o violazione del cessate il fuoco - ha aggiunto Katz - e se il messaggio non sarà compreso, l'intensità delle risposte aumenterà". Il ministro ha fatto sapere di aver dato istruzioni alle Forze di difesa israeliane (Idf) di "colpire con forza gli obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia".

Secondo una fonte militare, oltre 20 obiettivi sono stati già colpiti dall'alba di oggi, in risposta all'attacco di Rafah. 

Ministero Sanità Hamas, almeno 8 morti a Gaza in ultime 24 ore

Almeno otto persone sono state uccise neltime 24 ore nella Striscia di Gaza in seguito a raid israeliani. Lo ha riferito il ministero della Sanità sotto il controllo di Hamas. Il bilancio parla anche di tre feriti e 10 corpi recuperati, ma - ha precisato il ministero - "molte vittime restano sotto le macerie e nelle strade" dal momento che i soccorritori non riescono a raggiungerle. Dall'entrata in vigore del cessate il fuoco basato sul piano del presidente Donald Trump, i morti a Gaza sono saliti a 35 e i feriti a 146, mentre i corpi recuperati sono stati 414. Il totale delle vittime nella Striscia è di 68.159 dall'inizio della campagna militare israeliana, avviata dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Hamas nega violazioni, 'non sappiamo degli scontri a Rafah'

Hamas nega violazioni del cessate fuoco da parte sua e riferisce di non essere al corrente di scontri a Rafah, dove l'Idf ha compiuto raid aerei. "Riaffermiamo il nostro pieno impegno a implementare tutto ciò che è stato concordato, primo fra tutti il ;;cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza", hanno dichiarato le Brigate Ezzedine Al-Qassam in una nota. "Non siamo a conoscenza di incidenti o scontri in corso nell'area di Rafah, poiché si tratta di zone rosse sotto il controllo dell'occupazione, e i contatti con i nostri gruppi rimasti lì sono stati interrotti dalla ripresa della guerra nel marzo di quest'anno". 

Netanyahu, usare forza su obiettivi terroristici

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato alle Forze di Difesa Israeliane e ai servizi di sicurezza di "intraprendere azioni decise contro obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza" dopo l'attacco di Hamas contro le truppe dell'IDF avvenuto oggi, secondo quanto riportato dall'ufficio del primo ministro. Netanyahu ha impartito le istruzioni durante un incontro con il Ministro della Difesa Israel Katz e i vertici dello Shin Bet e del Mossad, afferma l'Ufficio del Primo Ministro. L'IDF afferma che i terroristi palestinesi hanno sparato con lanciarazzi e hanno sparato con cecchini contro le forze israeliane che operavano nell'area di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Israele ha risposto con diversi attacchi aerei contro obiettivi terroristicterroristici.

Idf conferma raid Rafah 'dopo missile anticarro su truppe'

"Stamattina i terroristi hanno lanciato un missile anticarro e sparato contro le truppe dell'Idf impegnate a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah, nel sud di Gaza, in conformità con l'accordo di cessate il fuoco. In risposta, l'Idf ha iniziato a colpire la zona per eliminare la minaccia e smantellare i tunnel e le strutture militari utilizzati per attività terroristiche". Lo scrive l'esercito israeliano su X confermando i raid su Rafah. "Queste azioni terroristiche costituiscono una palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco e l'Idf risponderà con fermezza", aggiunge.

Idf conferma: a Rafah abbiamo risposto ad attacco di Hamas

Le IDF confermanbo l'attacco a Rafah. L'esercito spiega che agenti terroristici palestinesi hanno sparato con lanciarazzi e sparato con cecchini contro le forze israeliane che operavano nell'area di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, questa mattina. Le truppe stavano operando sul lato orientale della Linea Gialla - un'area sotto il controllo IDF in linea con l'accordo di cessate il fuoco con Hamas - per distruggere le infrastrutture terroristiche nella zona "in

conformità con l'accordo", afferma l'esercito. Subito dopo gli attacchi, le IDF affermano di aver effettuato attacchi aerei con caccia e bombardamenti di artiglieria a Rafah per "rimuovere le minacce", durante i quali sono stati distrutti diversi tunnel ed edifici in cui sono stati identificati agenti terroristici. "Questa è una palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco; le IDF risponderanno con la forza", aggiunge l'esercito. I media palestinesi riferiscono che le IDF hanno iniziato a colpire a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.

Ok governo Israele a 'Guerra rinascita', Netanyahu ricorda 'terribile disastro 7/10'

"Guerra della rinascita". Il governo israeliano ha approvato la proposta di Benjamin Netanyahu per un nuovo nome alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il Times of Israel. Amichai Chikli, ministro del Likud per gli Affari della diaspora, si è astenuto. Ha votato contro Orit Strock, ministro per gli Insediamenti e i progetti nazionale. Per Netanyahu il nuovo nome - "ufficiale" e "definitivo" - indica come "ci siamo rialzati dal disastro terribile del 7 ottobre" 2023. "Al termine di due anni di continui combattimenti, ricordiamo come siamo partiti. Ci siamo rialzati dal disastro terribile", ha detto all'inizio della riunione di governo, come reso noto dal suo ufficio. Prima delle notizie arrivate da Rafah, Netanyahu ha parlato di quella che è stata una "guerra intensa contro i nostri nemici".

Hamas, presa di mira milizia sostenuta da Israele no Idf

Media affiliati ad Hamas hanno riferito che l'operazione condotta nella parte orientale di Rafah questa mattina ha preso di mira una milizia sostenuta da Israele, ma non le truppe dell'Idf. Secondo queste fonti, nella città meridionale di Gaza, l'obiettivo era Yasser Abu Shabab, il leader di una milizia che opera con il supporto di Israele nella zona. La milizia in questione si trova in una zona sotto il controllo israeliano, in base a quanto stabilito dall'accordo di cessate il fuoco. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sul presunto attacco la cui responsabilità viene attribuita ad Hamas. L'Idf avrebbe risposto con raid aerei dopo che "agenti terroristici" hanno attaccato i soldati israeliani. Finora l'esercito israeliano non ha commentato ufficialmente lo scontro. 

Testimoni: "Due i raid aerei dell'Idf contro Hamas a Rafah"

Un  testimone e i media israeliani hanno riferito domenica di due attacchi  aerei israeliani nel sud della Striscia di Gaza, dove, secondo un  funzionario militare israeliano, Hamas ha preso di mira i militari  israeliani. "Aerei da guerra hanno compiuto due attacchi aerei su Rafah"  in una "zona sotto il controllo militare israeliano", ha detto un  testimone all'Afp, mentre un secondo ha parlato di "scontri" tra Hamas e  un altro gruppo armato palestinese in una zona "sotto il controllo  militare israeliano". 

Israele, ok governo a cambio nome: ora è guerra di Resurrezione

Il governo israeliano ha approvato il cambio di nome delle operazioni militari a Gaza in "Guerra di Resurrezione". All'inizio della riunione del suo esecutivo per formalizzare il nuovo nome ufficiale alla guerra, il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che "ci siamo rialzati con slancio dal terribile disastro del 7 ottobre, ricordiamo come abbiamo iniziato". "Abbiamo restituito guerra per guerra ai nostri nemici. Abbiamo rimosso la minaccia esistenziale dell'asse iraniano. Abbiamo avviato l'impresa di resurrezione nazionale nella terra di Israele, nel nostro stato forte e fiorente. Questa e' la guerra di resurrezione del nostro popolo, come diretta continuazione della Guerra d'Indipendenza", ha detto il primo ministro israeliano. Secondo quanto riportato dai media ebraici, Netanyahu ha lasciato la riunione del governo dopo che presunti elementi terroristi nella Striscia di Gaza hanno lanciato un attacco contro le forze israeliane a Rafah, nel sud di Gaza, seguito da raid dell'aeronautica. 

Media: "Esponente Hamas: noi rispettiamo cessate fuoco, a violarlo è Israele"

 Hamas rispetta il cessate il fuoco.  E' quanto rivendica l'esponente di Hamas, Izzat al-Rishq, in una  dichiarazione di cui dà notizia il Times of Israel dopo le ultime  notizie arrivate da Rafah. E' Israele, secondo al-Rishq, che "continua a  violare il cessate il fuoco e a trovare scuse per i suoi crimini" e il  premier Benjamin Netanyahu - accusa - cerca di "eludere i suoi  impegni".

Il Papa: "Pace giusta e duratura in Terra Santa e Ucraina"

Il Papa ribadisce la necessità di  pregare "per la pace in Terra Santa, in Ucraina e negli altri luoghi di  guerra. Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per  avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura", ha detto Leone  XIV all'Angelus. 

Fonte Israele: "Molteplici attacchi di Hamas contro l'Idf"

Un funzionario militare israeliano ha  dichiarato all'Afp che i miliziani di Hamas hanno lanciato "molteplici  attacchi" contro le forze israeliane a Gaza oltre la Linea Gialla,  dietro la quale l'Idf mantiene le sue posizioni, in aperta violazione  del cessate il fuoco. "L'organizzazione terroristica Hamas ha effettuato  molteplici attacchi contro le forze israeliane oltre la Linea Gialla",  ha affermato il funzionario. 

Israele, identificato secondo corpo consegnato da Hamas

Appartiene a Sonthaya Oakkharasri,  cittadino della Thailandia, il secondo corpo consegnato ieri sera da  Hamas a Israele. Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano,  Benjamin Netanyahu, come riporta il giornale Haaretz ricordando che  Oakkharasri, 30 anni, lavorava nel kibbutz di Be'eri. Era stato ucciso  nell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e il suo corpo era stato  portato a Gaza. 

Ben Gvir chiede a Netanyahu ripresa operazioni a Gaza

Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha chiesto al premier Benjamin Netanyahu di riprendere le operazioni militari nella Striscia di Gaza. In un clima di escalation, l'appello pubblico del leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit e' giunto dopo che non meglio identificati "agenti terroristici" hanno lanciato un attacco contro le forze israeliane a Rafah, in un'apparente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas. "Chiedo al primo ministro di ordinare alle Forze di Difesa Israeliane di riprendere i combattimenti su vasta scala nella Striscia a pieno regime", ha dichiarato il ministro in una nota. "La falsa convinzione che Hamas cambiera' idea, o che rispettera' l'accordo firmato, si sta rivelando, prevedibilmente, pericolosa per la nostra sicurezza. Questa organizzazione terroristica nazista deve essere completamente distrutta, e prima lo sara', meglio sara'", ha sottolineato Ben Gvir. Ieri il ministro ha dichiarato a "Meet The Press" di Channel 12 di aver dato a Netanyahu una scadenza non specificata per smantellare Hamas e introdurre la pena di morte per i terroristi. Ben Gvir minacciato che, se le sue condizioni non fossero state soddisfatte, il suo partito Otzma Yehudit avrebbe lasciato il governo. Ben Gvir ha recentemente minacciato di andarsene se Hamas "continuasse a esistere" dopo la liberazione degli ostaggi, affermando che il suo partito non sarebbe stato complice di "una sconfitta nazionale" e di "una vergogna eterna".

Media: "Hamas nega di voler attaccare civili Gaza"

Hamas ha respinto una dichiarazione del Dipartimento  di Stato americano secondo cui il gruppo palestinese avrebbe pianificato  un attacco contro i civili a Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Hamas ha  difeso il suo attacco a quelle che ha definito "bande criminali armate e  finanziate" sostenute da Israele e operanti a Gaza, che, ha aggiunto,  stavano compiendo "uccisioni, rapimenti, furti di camion di aiuti  umanitari e aggressioni contro civili palestinesi".   Hamas ha affermato  che le sue operazioni si stavano svolgendo secondo "leggi chiare" e che  erano necessarie per il mantenimento della sicurezza a Gaza. Durante la  notte il Dipartimento di Stato Usa ha informato i Paesi che  garantiscono l'accordo di pace a Gaza di una "imminente violazione del  cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione", parlando di  "attacco pianificato contro i civili palestinesi" che "costituirebbe una  diretta e grave violazione del cessate il fuoco e metterebbe a rischio i  significativi progressi raggiunto con la mediazione". Se Hamas  procederà con questo attacco, "saranno prese misure per proteggere la  popolazione di Gaza e preservare l'integrità del cessate il fuoco".  Stamani l'Idf segnala un attacco contro un suo mezzo del genio,  attribuito a Hamas, nellazona di Rafah e un conseguente intervento  aereo. 

Media: "Hamas viola tregua a Rafah, risposta aerea Idf"

"Hamas oggi  ha violato il cessate il fuoco con un  incidente tra combattenti dell'Idf e terroristi che hanno aperto il  fuoco contro un mezzo del genio a Rafah. In risposta, l'aeronautica ha  attaccato l'area di Rafah. Al-Arabiya ha riferito che l'Idf ha  effettuato tre attacchi aerei". Così la testata israeliana N12. Il primo  ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz  ricevono aggiornamenti sugli sviluppi sul campo in una riunione di  gabinetto. E' in corso una valutazione tra Netanyahu, il ministro e alti  funzionari Odf in merito alla natura della risposta e alla prosecuzione  delle attività nella Striscia. 

Media: "Attacco a forze Israele a Rafah, raid Idf sull'area"

Un attacco contro forze israeliane  viene segnalato nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. A  riferirne è il Times of Israel, precisando che i militari israeliani  hanno risposto con raid aerei nella zona. Anche il sito israeliano Ynet  riferisce di raid israeliani su Rafah e rilancia notizie da parte  palestinese che parlano di uno scontro a fuoco a Rafah. Non ci sono per  ora conferme da parte delle Idf.

Idf: "Da stasera esercitazione su vasta scala a confine con Libano"

Le forze israeliane (Idf) hanno  annunciato che avvieranno questa sera manovre militari su "vasta scala"  che andranno avanti per cinque giorni lungo il confine con il Libano e  nelle località israeliane nella zona. Le esercitazioni si concluderanno  giovedì e serviranno, secondo le Idf, a "simulare vari scenari, comprese  la difesa del territorio e la risposta a minacce sul campo". I militari  precisano che le manovre erano "pianificate" e avvertono che potrebbero  essere udite esplosioni.

Media: "Hamas nega di voler attaccare civili Gaza"

Hamas ha respinto una dichiarazione del Dipartimento  di Stato americano secondo cui il gruppo palestinese avrebbe pianificato  un attacco contro i civili a Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Hamas ha  difeso il suo attacco a quelle che ha definito "bande criminali armate e  finanziate" sostenute da Israele e operanti a Gaza, che, ha aggiunto,  stavano compiendo "uccisioni, rapimenti, furti di camion di aiuti  umanitari e aggressioni contro civili palestinesi". Hamas ha affermato  che le sue operazioni si stavano svolgendo secondo "leggi chiare" e che  erano necessarie per il mantenimento della sicurezza a Gaza. 

Spoljaric (Croce Rossa internazionale): "Gaza distrutta, gli aiuti non sono atto di guerra"

 "Gaza è completamente distrutta, serve tutto, e  intendo davvero tutto. In ordine di priorità: acqua, cibo, medicine. E  dignità umana. Dobbiamo assicurarci che entreranno i materiali che ci  permetteranno di ripristinare e ricostruire tutto ciò che è possibile".  Lo afferma in una intervista rilasciata al Fatto Quotidiano Mirjana  Spoljaric, presidente della Croce Rossa internazionale, con un appello  "agli Stati per il ritorno al diritto umanitario" perché "se queste  regole fossero rispettate davvero non vedremmo l'abbassamento dello  standard nella protezione dei civili nei conflitti, né assisteremmo ad  una deliberata strumentalizzazione dell'aiuto umanitario nel  perseguimento di obiettivi militari. L'aiuto non può diventare strumento  di guerra".   Riguardo la fine delle ostilità, attraverso il piano  messo a punto dal presidente Usa Donald Trump, spiega: "Non commento il  piano, ma posso dire è che non c'era alternativa al cessate il fuoco.  Temo che non ci sia più resilienza della popolazione in caso di ripresa  delle ostilità. Gli accordi sono forti se lo è la volontà politica dei  soggetti coinvolti. Ci vorrà tempo, intanto ci dobbiamo assicurare che i  civili a Gaza, Israele, West Bank vivano con dignità e senza paura".

Muqbel Barghouti: "Mio fratello Marwan rischia di essere ucciso in carcere"

"Mio fratello Marwan è come il popolo  palestinese, non lo spezzeranno a forza di botte. Però in carcere  possono ucciderlo, siamo molto preoccupati". Parla con La Repubblica  Muqbel Barghouti, fratello minore del più popolare leader palestinese,  Marwan Barghouti, 66 anni, dal 2002 in carcere per scontare cinque  ergastoli perché per Israele è un terrorista. Per la famiglia Barghouti,  "è stato un processo politico, senza alcuna prova". "Rompono  le costole a un uomo di 66 anni, che tra l’altro è un membro del  parlamento palestinese. Dov’è l’indignazione dei parlamenti del mondo?  Perché gli onorevoli dell’occidente non fanno una campagna a difesa dei  detenuti palestinesi? Dopo li 7 Ottobre, già 77 prigionieri uccisi nelle  carceri dello Stato ebraico - denuncia - Chiediamo al mondo libero di  salvare Marwan Barghouti". Ed è convinto vincerebbe le elezioni  presidenziali "anche se rimanesse in prigione".  Il  fratello parla degli "effetti di due anni di isolamento". Ma, aggiunge,  "non si illudano, Marwan non si spezza". E, incalza, "la destra estrema  che governa Israele non vuole la pace, quindi non vuole Marwan in  libertà", mentre "Abu Mazen poteva fare molto di più per il suo  rilascio, ma non ha fatto molto". Marwan Barghouti "parla ebraico, lo ha  studiato in cella anche per capire i media israeliani". Ha deciso di  votarsi alla causa palestinese "quando ci hanno ammazzato il cane".  "Viveva a casa nostra - racconta ancora il fratello - Nel 1969, durante  un  pattugliamento, i soldati occupanti israeliani gli hanno sparato.  Quell’incidente è stata la leva che ha azionato in Marwan, allora aveva  dieci anni". Perché "avevano ucciso qualcuno che noi amavamo, senza  alcuna ragione".

Media: Idf demarca Linea Gialla con grossi blocchi di cemento

L'Idf ha iniziato a demarcare fisicamente il confine di ritiro della Linea Gialla a Gaza, collocando grossi blocchi di cemento dipinti di giallo ai quali vengono attaccati cartelli metallici dello stesso colore. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel, mentre in rete circolano gia' foto e video girati nei pressi della Yellow Line. Venerdi', il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato la demarcazione fisica in modo che i confini del controllo militare nella Striscia siano chiaramente visibili, avvertendo che "ogni violazione avra' una risposta immediata". Secondo Katz, i marcatori serviranno da avvertimento per "i terroristi di Hamas e i residenti di Gaza che qualsiasi violazione o tentativo di oltrepassare la linea verra' respinto con il fuoco". L'Idf ha ucciso diversi palestinesi negli ultimi giorni, affermando che avevano oltrepassato la Linea Gialla e rappresentato una minaccia per le truppe israeliane. La Linea Gialla, cosi' come tracciata dai mediatori, comprende oltre la meta' del territorio della Striscia, ovvero il 53%, la maggior parte del quale si trova al di fuori delle aree urbane.

Hamas contro Usa: "È Israele che arma bande di Gaza"

"E' Israele che ha armato e finanziato le bande di Gaza": Hamas ha risposto in questi termini al Dipartimento di Stato Usa sulla minaccia di un imminente massiccio attacco ai civili palestinesi da parte del movimento terroristico. Nella sua dichiarazione Hamas controbatte che "i fatti sul campo dimostrano che Israele e' colui che ha creato, armato e finanziato bande criminali armate all'interno della Striscia di Gaza". Nelle scorso ore, una dichiarazione del Dipartimento di Stato Usa affermava di avere informazioni attendibili secondo cui l'organizzazione armata palestinese violera' l'accordo di cessate il fuoco e attacchera' i civili palestinesi. 

Media: "Coloni e Idf attaccano agricoltori in Cisgiordania"

Coloni e forze armate israeliane hanno condotto oggi  una serie di attacchi contro agricoltori e proprietà palestinesi in  Cisgiordania, prendendo di mira raccoglitori di olive e terreni privati  ;;in diverse città e villaggi. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.  Gli attacchi, è spiegato, hanno incluso l'espulsione di agricoltori  dalle loro terre, l'incendio di veicoli, l'arresto e l'aggressione di  civili e il divieto di accesso ai terreni agricoli durante la stagione  della raccolta delle olive, causando danni significativi e perdite  finanziarie. A Turmus Ayya, a nord-est di Ramallah, forze armate e  coloni hanno attaccato i raccoglitori di olive nella zona di Wadi Ammar,  costringendoli ad abbandonare le loro terre. In precedenza, l'esercito  aveva istituito un posto di blocco temporaneo all'ingresso della città,  fermando e perquisendo i veicoli. Nel villaggio di Al-Jaba'a, vicino a  Betlemme, un gruppo di coloni si è infiltrato in un'officina di  riparazione veicoli di proprietà di un residente locale e ha dato fuoco a  diversi veicoli, causando ingenti danni. A Rujeib, a est di Nablus,  coloni del vicino insediamento di Itamar hanno aggredito i raccoglitori  di olive, tentando di impedire loro di raccogliere i loro raccolti. Dal 7  ottobre 2023, secondo i dati in possesso della Wafa, i coloni hanno  effettuato 7.154 attacchi in Cisgiordania, danneggiando 37.237 ulivi,  mentre 33 palestinesi sono stati uccisi in incidenti correlati, secondo  la Commissione per la Resistenza al Muro e agli Insediamenti. 

Padre Gabriel Romanelli ricorda vittime raid israeliano su Gaza di 2 anni fa

Padre Gabriel Romanelli, il parroco  della chiesa cattolica della Sacra Famiglia di Gaza, ricorda sui social  le 17 vittime del raid israeliano alla chiesa cristiana ortodossa di San  Porfirio avvenuto esattamente due anni fa, il 19 ottobre 2023. "Che  riposino nella pace di Cristo. Sono morti nella chiesa greca-ortodossa  di Gaza in seguito ai bombardamenti israeliani", scrive Romanelli in un  post corredato dalle foto delle vittime tra cui Viola, una operatrice di  Caritas Gerusalemme di 26 anni, uccisa insieme al suo bambino e al  marito. In una recente intervista con Infobae, padre Romanelli ha  parlato dell'accordo tra Israele e Hamas mediato dal presidente degli  Stati Uniti Donald Trump affermando che "ora ci sono più segnali di  speranza" poiché ci sono "altri garanti come Usa, Qatar, Egitto,  Turchia, questo dà più sicurezza delle altre volte", ha osservato. Ad  Hamas, ha aggiunto, "io chiedo che recuperino i corpi degli ostaggi e li  restituiscano alle famiglie" e parla di vera "barbarie" a proposito  delle esecuzioni effettuate dalla stessa organizzazione terroristica ma,  "allo stesso tempo" sottolinea l'incertezza della situazione nella  Striscia con embarghi anche contro "i materiali di costruzione" che non  consentono una ripresa della vita. Padre Romanelli continua poi a  lanciare l'allarme per la condizione precaria della popolazione ed in  particolare dei "bambini" che "necessitano di assistenza".

Ufficio Netanyahu: "Hamas rispetti impegni, no compromessi su restituzione salme ostaggi"

"L'organizzazione terroristica di  Hamas deve rispettare i suoi impegni con i mediatori e restituire nel  quadro dell'attuazione dell'accordo" le salme degli ostaggi deceduti  ancora nella Striscia di Gaza. Così l'ufficio del premier israeliano  Benjamin Netanyahu nella dichiarazione diffusa via X che conferma  appartenere a Ronen Tommy Engel uno dei due corpi consegnati ieri sera  da Hamas a Israele. "Non scenderemo a compromessi e non risparmieremo  sforzi fino al ritorno di tutti gli ostaggi deceduti, fino all'ultimo",  rimarcano. "Il governo, e  tutto l'organico per i dispersi e i rapiti dello Stato di Israele, è  determinato, impegnato e lavora senza sosta per il ritorno (in Israele)  di tutti i nostri ostaggi deceduti affinché abbiano degna sepoltura nel  loro Paese", si legge ancora.

Figlia ostaggio restituito: "Mio padre finalmente a casa"

Mika Engel, figlia di Ronen Engel, il cui corpo e' stato restituito a Israele da Hamas durante la notte, ha scritto che suo padre e' "finalmente a casa". Mika era stata rapita anche lei il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz con la madre Karina e la sorella Yuval; e' stata poi liberata nel novembre 2023. "Dopo 744 giorni, mio padre e' finalmente tornato a casa. Non e' quello che speravamo, non e' quello che desideravamo per lui, ma finalmente e' arrivato", ha scritto su Instagram. "I nostri cuori sono con le famiglie degli ostaggi e non ci fermeremo finche' l'ultimo ostaggio ucciso non sara' tornato a casa", ha proseguito Mika Engel. Ronen Engel, 54 anni, residente a Nir Oz, era stato rapito dalla sua casa e ucciso da Hamas il 7 ottobre 2023; il suo corpo era stato portato via e tenuto in ostaggio nella Striscia di Gaza. Era stato dichiarato morto il 1 dicembre 2023.

Media: "Vasta esercitazione militare Idf lungo confine Libano"

Le forze di difesa israeliane (Idf) terranno un'esercitazione militare su larga scala che durera' cinque giorni lungo il confine con il Libano. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Secondo le Idf, l'esercitazione, che iniziera' questa sera e si concludera' giovedi', e' stata pianificata in anticipo: prevede di simulare "diversi scenari, tra cui la difesa dell'area e la risposta a minacce immediate". L'esercito israeliano avverte che potrebbero essere udite esplosioni, che ci saranno truppe che agiranno come forza di opposizione e che ci sara' un aumento degli spostamenti di droni, aerei, navi della Marina e truppe in Galilea. L'annuncio di questa vasta esercitazione militare al confine libanese giunge in un contesto di forte tensione: secondo l'Onu, Israele viola ogni giorno il cessate il fuoco firmato con Beirut lo scorso novembre. I frequenti attacchi dell'Idf continuano a provocare morti nel Libano meridionale. 

Media: "Cisgiordania, demolita strada e sei persone arrestate"

Ieri sera le forze armate israeliane hanno demolito  parte della strada principale nel centro di Tubas, a nord della  Cisgiordania, nel corso di una "incursione su larga scala in città". Lo  riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Secondo quanto risulta  all'agenzia, le ruspe israeliane hanno chiuso l'ingresso meridionale  della città con cumuli di terra e raso al suolo tratti della strada  principale vicino all'incrocio di Tayasir. Truppe di fanteria,  accompagnate da cecchini, sono state schierate in diversi quartieri,  facendo irruzione in diverse abitazioni. Nelle prime ore della sera, le  forze israeliane hanno fatto irruzione a Tubas con un grande convoglio  di veicoli militari. Ulteriori rinforzi, tra cui due ruspe, sono  arrivati ;;in seguito dal checkpoint di Tayasir, a est della città. Il  raid, riferisce sempre Wafa, ha causato ingenti danni e ha ulteriormente  limitato la libertà di movimento dei residenti, che hanno dovuto  affrontare ripetute incursioni e chiusure nelle ultime settimane, a  causa dell'intensificarsi dei raid militari israeliani in tutta la  Cisgiordania. Sempre Wafa, che riporta fonti di sicurezza palestinesi,  riferisce che Israele ha arrestato oggi sei palestinesi durante  molteplici raid nella città di Nablus, sempre in Cisgiordania, nelle  città e nei villaggi circostanti. Le fonti hanno riferito che le forze  israeliane hanno preso d'assalto la zona orientale di Nablus, hanno  fatto irruzione in un'abitazione nel quartiere di Al-Dahiya Al-Ulya e  hanno arrestato due fratelli dopo aver perquisito e saccheggiato la  proprietà. Nella città di Zawata, a ovest di Nablus, le truppe  israeliane hanno arrestato un altro residente a seguito di un raid  simile. Ulteriori incursioni sono state effettuate nelle città di Beita,  a sud della città, e Burqa, a nord-ovest, dove i soldati hanno  perquisito diverse abitazioni e arrestato altre tre persone. I raid  notturni sono stati accompagnati da diffuse perquisizioni e danni alle  proprietà. 

Idf: "Identificati i resti di un altro ostaggio"

L'esercito israeliano afferma che sono stati identificati i resti di un altro ostaggio. Il corpo dell'ostaggio restituito è quello del 54enne Ronen Engel. L'esercito "ha informato la famiglia dell'ostaggio Ronen Engel... che il loro caro è stato restituito a Israele e la sua identificazione è stata completata", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu in una nota. Israele non risparmierà sforzi "finché tutti gli ostaggi caduti non saranno rimpatriati", ha aggiunto.    Engel, residente del kibbutz di Nir Oz, era stato rapito dalla sua casa e ucciso da Hamas il 7 ottobre 2023, e il suo corpo era stato portato a Gaza. L'esercito israeliano ha annunciato la sua morte il 1° dicembre 2023. Era uno dei due ostaggi morti restituiti da Hamas ieri.    La moglie di Engel, Karina Engel-Bart, e i loro figli adolescenti Mika e Yuval sono stati rapiti mentre la famiglia si nascondeva nella loro stanza di sicurezza. La sua famiglia fu poi liberata durante la prima tregua.    Engel era un fotoreporter e autista di ambulanza volontario per Magen David Adom (MADA), l'equivalente israeliano della Croce Rossa nella regione meridionale del Negev.    In base a un accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, Hamas ha restituito tutti i 20 ostaggi sopravvissuti e i resti di 12 deceduti.

Usa, attacco imminente di Hamas contro i civili di Gaza

Gli Stati Unti hanno informato i Paesi che garantiscono l'accordo di pace a Gaza di una "imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione" della Striscia. Lo afferma il Dipartimento di Stato, sottolineando che il "pianificato attacco contro i civili palestinesi costituirebbe una diretta e grave violazione del cessate il fuoco e metterebbe a rischio i significativi progressi raggiunto con la mediazione". Se Hamas procederà con questo attacco, "saranno prese misure per proteggere la popolazione di Gaza e preservare l'integrità del cessate il fuoco". 

L'Idf a Gaza ha ricevuto i corpi dei due ostaggi

Le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza hanno ricevuto dalla Croce Rossa le due bare con i corpi di due ostaggi uccisi. Lo ha annunciato l'ufficio del premier israeliano citato dal Times of Israel. Le bare sono state ritirate dalla Croce Rossa da Hamas nel sud di Gaza. L'Idf ispezionerà le bare prima di coprirle con bandiere israeliane e tenere una breve cerimonia guidata da un rabbino militare. I resti saranno poi portati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione e la conferma che appartengano a ostaggi uccisi. 

Netanyahu: "Mi ricandiderò alle elezioni del 2026"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che si candiderà alle elezioni del novembre 2026 e che si aspetta di vincerle. Intervenuto in un programma su Channel 14, a Netanyahu è stato chiesto se intendesse candidarsi per un altro mandato. "Sì", ha risposto. Alla domanda se si aspettasse di vincere, il leader ha risposto: "Sì". Come leader del Likud, il più grande partito di destra israeliano, Netanyahu detiene il record per il mandato più lungo a capo del governo in Israele: oltre 18 anni in totale - con interruzioni - dal 1996. 

Hamas: "Chiusura di Rafah ritarderà consegna di altri corpi"

Hamas ha dichiarato che la chiusura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza causerà ritardi significativi nella consegna dei corpi degli ostaggi. In una dichiarazione, il gruppo ha affermato che la continua chiusura "blocca l'ingresso delle attrezzature specializzate necessarie per la ricerca dei dispersi sotto le macerie e impedisce alle squadre di medicina legale e agli strumenti necessari per identificare i corpi", causando "ritardi significativi nel recupero e nel trasferimento dei resti" dei rapiti. 

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