Donald Trump afferma che Hamas "ha accettato alcune cose molto importanti" e che "avremo un accordo presto". Pressing anche su Netanyahu: “È un ottimo accordo per Israele". Netanyahu: "Senza rilascio ostaggi piano non va avanti". Hamas accusa: "Idf continua a commettere i suoi orribili crimini". Tajani: “Charter con ultimi 15 italiani Flotilla”
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Iniziati a Sharm el Sheikh i negoziati sul piano di pace per Gaza presentato dal presidente americano Donald Trump a cui finora Hamas ha dato un via libera condizionato. Ma già questa mattina Al Cairo si sono tenuti incontri preliminari tra la delegazione di Hamas e i rappresentanti di Egitto e Qatar, secondo la Bbc. Sono al Cairo già da ieri sera invece i delegati di Hamas, guidata da Khalil al-Haya. Si attende poi l'arrivo dell'inviato americano Steve Witkoff e del genero di Trump, Jared Kushner.
Trump fiducioso: "Mi è stato detto che la prima fase (dei negoziati su Gaza) dovrebbe essere completata questa settimana, e sto chiedendo a tutti di agire velocemente". E ha aggiunto che "Hamas ora deve fare in fretta, non tollererò ritardi. Sarà annientata se rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza”. Pressing anche su Netanyahu. “È un ottimo accordo per Israele".
Stasera in Italia gli ultimi 15 connazionali della Flotilla, rilasciati da Israele. Lo si apprende da ambienti vicini agli attivisti. Da Atene prenderanno le coincidenze per diverse città. A quanto riferito, le spese per il viaggio saranno sostenute dal Global Movement to Gaza.
Gli approfondimenti:
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Global Sumud Flotilla, chi sono i 4 parlamentari italiani rilasciati
Sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flotilla. La notizia è arrivata questa mattina, 3 ottobre, dal ministero degli Esteri. Poi, poche ore dopo, alle 14, i quattro sono atterrati in Italia, a Fiumicino. "Stiamo bene. Il nostro pensiero va ora a tutti gli attivisti, affinché siano al più presto liberati", ha detto il deputato Arturo Scotto. Insieme a lui anche il senatore Marco Croatti, e le eurodeputate Annalisa Corrado e Benedetta Scuderi
Global Sumud Flotilla, chi sono i 4 parlamentari italiani rilasciati
Vai al contenutoTrump, Hamas ha accettato alcune cose molto importanti
Donald Trump afferma che Hamas "ha accettato alcune cose molto importanti" e che "avremo un accordo presto".
Trump, nessuna tensione con Netanyahu sull'accordo per Gaza
Donald Trump smentisce che ci sia stata tensione tra lui e Benajmin Netanyahu per l'accordo su Gaza. "Non è vero, è stato molto positivo", ha detto il presidente americano
Manifestazioni pro Gaza in tutta Italia, i cortei da Torino a Roma. FOTO
Si torna in piazza anche sabato, ma solo a Roma: la manifestazione sfilerà da Porta San Paolo a San Giovanni. Cortei e proteste in tutto il Paese a favore dell’azione della Global Sumud Flotilla bloccata da Israele, con una mobilitazione nazionale indetta da Unione Sindacale di Base (Usb), Cgil, Cub e Sgb. Interessati tutti i settori pubblici e privati. A Milano i manifestanti hanno bloccato la tangenziale Est: sassi contro la Polizia. A Bologna bloccata l'autostrada A14. Voli sospesi all'aeroporto di Pisa
Da Roma a Torino, ancora manifestazioni pro Gaza. FOTO
Vai al contenutoPiano di pace di Trump per Gaza, come si è arrivati all’apertura di Hamas
L’apertura di Hamas al piano di pace per Gaza proposto dal presidente Usa potrebbe rappresentare un’occasione per avviare una stabilizzazione più ampia del Medio Oriente, con la possibilità di estendere anche gli Accordi di Abramo negoziati durante il primo mandato Trump. Il presidente degli Stati Uniti ci crede, anche se resta il rischio che Hamas abbia accettato il suo piano solo per evitare le conseguenze più pesanti del suo ultimatum. Ma come si è arrivati al sì condizionato di Hamas? Secondo una ricostruzione del New York Times, tutto è cominciato con il bombardamento di Doha.
Piano di pace di Trump per Gaza, perché Hamas ha aperto al dialogo
Vai al contenutoGuardian: "Greta Thunberg detenuta con poco cibo e acqua". Israele: "Sfacciate menzogne"
Il Guardian ha preso visione di un'e-mail inviata dal ministero degli Esteri svedese a persone vicine alla stessa Thunberg. Nella mail sarebbe emerso che un funzionario che ha visitato l'attivista in prigione ha affermato che la ragazza, arrestata insieme ad altri membri della Flotilla, ha raccontato di essere stata detenuta in una cella infestata da cimici, con troppo poco cibo e poca acqua. E secondo un giornalista turco è stata costretta a baciare la bandiera israeliana. Per Israele sono "sfacciate menzogne"
Guardian: 'Greta detenuta con poca acqua e cibo'. Israele: 'Menzogne'
Vai al contenutoPutin a Netanyahu: "Soluzione globale questione palestinese"
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. I due leader hanno discusso degli sviluppi in Medio Oriente e della risoluzione della questione della Striscia di Gaza. Lo ha riportato l'ufficio stampa del Cremlino. "Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Hanno discusso approfonditamente degli attuali sviluppi in Medio Oriente, anche nel contesto del piano del Presidente degli Stati Uniti per la normalizzazione della Striscia di Gaza", si legge nella dichiarazione. Le parti hanno scambiato opinioni sulla situazione relativa al programma nucleare iraniano e sulla situazione in Siria. "Si è svolto uno scambio di opinioni sulle questioni regionali. In particolare, è stato espresso interesse nel trovare una soluzione negoziata alla situazione relativa al programma nucleare iraniano e nell'ulteriore stabilizzazione della Siria", ha dichiarato il Cremlino in una nota. Putin e Netanyahu hanno anche discusso del piano del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per risolvere la situazione nella Striscia di Gaza. "Gli attuali sviluppi in Medio Oriente sono stati ampiamente discussi, anche nel contesto del piano del Presidente degli Stati Uniti per la normalizzazione della Striscia di Gaza. Vladimir Putin ha ribadito la posizione incrollabile della Russia a favore di una soluzione globale della questione palestinese basata su un quadro giuridico internazionale ben noto", si legge nella dichiarazione. Netanyahu ha espresso i suoi migliori auguri a Putin alla vigilia del suo compleanno. "Alla vigilia del compleanno di Vladimir Putin, il Primo Ministro israeliano gli ha espresso i suoi migliori auguri", ha dichiarato la parte russa in una nota.Il presidente russo festeggia il suo 73 compleanno il 7 ottobre. Putin si è congratulato con Netanyahu e il popolo israeliano per la festa ebraica di Sukkot. "Il Presidente russo si è congratulato con Benjamin Netanyahu e il popolo israeliano per la festa ebraica di Sukkot", si legge nel comunicato stampa.
Onu: "Pronti a inviare aiuti a Gaza se via libera"
Le Nazioni Unite hanno "pronto" un piano di aiuti per Gaza nel caso venga raggiunto l'accordo sul cessate il fuoco. Lo ha detto il portavoce, Stephane Dujarric, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Siamo pronti - ha detto - e il meccanismo è già avviato e pronto a partire non appena riceveremo il via libera".
Casa Bianca: "Tutte le parti vogliono fine guerra"
La portavoce della Casa Bianca, Caroline Leavitt, ha parlato ai giornalisti del piano in 21 punti del Presidente Trump, affermando che "tutte le parti hanno concordato sulla necessità di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, e questo è un risultato straordinario. Il Presidente vuole un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, e i team tecnici stanno discutendo su questo aspetto per garantire che ciò avvenga. Il Presidente vuole che gli ostaggi vengano rilasciati il più rapidamente possibile".
Israele, Trump: “Hamas sarà annientato se non cede il potere”
Il presidente Usa ha parlato in un messaggio inviato al giornalista della Cnn Jake Tapper. Anche Netanyahu “è d’accordo” con l’interruzione dei bombardamenti a Gaza, ha riferito ancora Trump nell’intervista all’emittente statunitense
Israele, Trump: “Hamas sarà annientato se non cede il potere”
Vai al contenutoFreedom Flotilla diretta a Gaza, 30 imbarcazioni in Egitto
Le 30 imbarcazioni della Freedom Flotilla dirette a Gaza hanno raggiunto e costeggiato l'Egitto. Le telecamere installate a bordo hanno anche ripreso in diretta gli equipaggi seduti sul ponte e circondati da bandiere palestinesi.
Freedom Flotilla diretta a Gaza, 30 imbarcazioni in Egitto
Vai al contenutoFlotilla, espulsa Greta Thunberg e altri 170 attivisti. In custodia ancora 138 persone
SIl ministero degli Esteri israeliano ha fatto sapere che sono stati espulsi dal Paese altri 171 attivisti della Global Sumud Flotilla, inclusa la giovane svedese. Nel pomeriggio è arrivato ad Atene il volo, messo a disposizione dal governo ellenico, con 27 cittadini greci e 134 cittadini di 15 Paesi europei, compresi gli italiani. Altre 138 persone restano ancora sotto custodia. Gli avvocati denunciano "gravi abusi subiti” nelle celle israeliane
Flotilla, espulsa Greta Thunberg e altri 171 attivisti
Vai al contenutoOnu: "A Gaza meno bombardamenti ma continuano attacchi"
A Gaza l'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari ha registrato una riduzione dei raid aerei negli ultimi giorni, ma ha riferito che bombardamenti e sparatorie sono continuati nel fine settimana, con 21 persone presumibilmente uccise e 96 ferite. Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, citando dati del ministro della Salute di Gaza. "L'accesso umanitario e la libertà di movimento attraverso la Striscia restano difficili - ha aggiunto - Ieri sono state facilitate otto missioni che richiedevano coordinamento con le autorità israeliane, mentre ad altre sei missioni è stato negato l'accesso e cinque hanno dovuto essere cancellate dagli organizzatori". A Deir al Balah e Khan Younis, il Programma alimentare mondiale è riuscito a consegnare farina di grano ai panifici, facilitando per le famiglie la possibilità di avere pane sulle tavole. I panifici stanno attualmente lavorando fino a 22 ore al giorno e producendo circa 100 mila pani al giorno.
Eurodeputata Rima Hassan: "Picchiata dalla polizia israeliana"
L'eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, espulsa insieme ad altri 160 attivisti da Israele dopo l'arresto per aver partecipato alla flottiglia per Gaza, ha dichiarato lunedì ad Atene di essere stata "picchiata" dalla polizia israeliana. "Sono stata picchiata mentre salivo sul furgone da due poliziotti israeliani", ha dichiarato la deputata de La France Insoumise all'Afp dall'aeroporto internazionale di Atene, dove è atterrata questo pomeriggio con gli altri attivisti espulsi, tra cui Greta Thunberg."Abbiamo molto da denunciare", ha aggiunto, sottolineando "il trattamento che abbiamo ricevuto da parte del regime israeliano". "Alcuni di noi sono stati picchiati". Non ha fornito ulteriori dettagli, affermando solo che "a volte eravamo in 13-15 per cella, nemmeno sui letti, ma su materassi sul pavimento" nella "prigione di massima sicurezza israeliana del Negev". "Ci mancava davvero tutto".
Casa Bianca: "Su Gaza vogliamo procedere velocemente"
"Il presidente vuole il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, l'amministrazione sta lavorando duro per far andare avanti le cose il più velocemente possibile, ora sono in corso colloqui tecnici" in Egitto: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ribadendo che "vogliamo procedere molto velocemente".
Flotilla, Pm indaghi su ordine attacco droni da Netanyahu
"Se queste notizie dovessero essere confermate si aggiungeranno alla vergogna su chi ci accusava di esserci autosabotati. Speriamo che tutte queste informazioni vengano prese in considerazione dai pm anche in virtù dell'esposto fatto in Procura". Così la portavoce del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, in merito alle notizie diffuse da media stranieri secondo cui Netanyahu ordinò l'attacco con i droni a Flotilla l'8 e il 9 settembre scorsi contro due imbarcazioni ormeggiate in Tunisia.
Global Flotilla, Thunberg: "per Gaza dai nostri governi neanche il minimo indispensabile". VIDEO
Israele: "Aiuti in barche Flotilla meno di 1 decimo di un tir"
Il Ministero degli Esteri israeliano ha riferito che la "flottiglia Hamas-Sumud" diretta a Gaza, guidata dall'attivista Greta Thunberg, conteneva "meno di un decimo" degli aiuti che un singolo camion consegna quotidianamente a Gaza tramite 42 imbarcazioni. "Non c'è da stupirsi che abbiano respinto tutte le offerte di Israele, Italia e Grecia per il trasferimento degli aiuti", ha ironizzato il Ministero degli Esteri. "Dopo aver esaminato tutte le navi e gli yacht, gli 'aiuti' ammontavano a sole 2 tonnellate circa, mentre un singolo camion trasporta circa 20 tonnellate, e 300 di queste entrano a Gaza ogni giorno. La flottiglia non è altro che una trovata pubblicitaria".
Cnn: "Delegazione di Hamas arrivata a Sharm El-Sheikh"
Una delegazione di Hamas e' arrivata a Sharm El-Sheikh, in Egitto, per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza, lo riferisce la CNN.
Capo Idf: "Esercito in allerta massima per festività"
Il capo di stato maggiore delle IDF, Eyal Zamir, ha ordinato all'esercito israeliano di aumentare il livello di allerta al massimo durante la festività di Sukkot. Lo rende noto un portavoce delle IDF. La decisione arriva dopo una valutazione che Zamir ha effettuato oggi con i vertici delle IDF, afferma l'esercito. Zamir ha inoltre spiegato che "fino alla fine del periodo festivo, lo sforzo difensivo sarà quello principale".
Kallas: "Ue vuole far parte dell'organo di transizione Gaza"
L'Unione Europea vuole svolgere un ruolo nel piano di pace di Donald Trump e far parte del nuovo organismo internazionale di transizione previsto per Gaza, ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Kaja Kallas, durante una visita in Kuwait. "Crediamo che l'Europa abbia un ruolo importante e che dovremmo farne parte", ha affermato in risposta alla domanda di un giornalista sulla possibile partecipazione dell'Ue al "Comitato per la Pace" menzionato nel piano del presidente degli Stati Uniti.
Flotilla, Spagna: altri 27 attivisti stanno rientrando
Il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares ha annunciato che 27 dei 28 spagnoli della Global Sumud Flotilla rimasti in una prigione israeliana sono ora in viaggio verso la Spagna. Attraverso i social media, il ministro ha riferito che i 27 attivisti stanno tornando in Spagna. Dei 49 spagnoli che viaggiavano sulla Flotilla, intercettati da Israele la scorsa settimana, 21 sono tornati in Spagna ieri, 27 stanno rientrando in questo momento mentre uno ha visto prolungata la sua detenzione con l'accusa di aver morso un agente nel carcere di Ketziot.
Herzog sente Merz, speranza per piano Trump su Gaza
Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente israeliano Isaac Herzog in vista del secondo anniversario del massacro del 7 ottobre. Lo rende noto l'ufficio di Herzog secondo cui "i due hanno discusso della loro speranza e aspirazione all'attuazione del piano di Trump e all'immediato ritorno di tutti gli ostaggi". "Voglio dire che condivido profondamente il vostro dolore e quello del vostro Paese. Condivido il vostro profondo dolore per i terribili attacchi che domani segneranno due anni. Sappiate che vi pensiamo sinceramente e condividiamo la vostra preoccupazione per gli ostaggi", ha detto Merz.
Media: "Al via a Sharm colloqui indiretti su Gaza" (2)
Secondo al Qahera News, legata all'intelligence egiziana, le delegazioni "stanno discutendo la preparazione delle condizioni di base per il rilascio di detenuti e prigionieri", in linea con la proposta Trump. "I mediatori egiziani e qatarioti stanno lavorando con entrambe le parti per stabilire un meccanismo" per lo scambio, ha spiegato ancora l'emittente.
Media: "Al via a Sharm colloqui indiretti su Gaza"
Sono iniziati poco prima delle 17 ora italiana a Sharm el Sheikh i colloqui indiretti tra le delegazioni di Israele e di Hamas sul piano per Gaza presentato dal presidente americano Donald Trump. Lo ha riferito la tv di Stato egiziana.
Sudafricani sulla Flotilla liberi domani, anche nipote Mandela
Gli attivisti sudafricani che erano a bordo delle imbarcazioni parte della Global Sumud Flotilla verranno rilasciati e rimpatriati e torneranno domani a casa passando per la Giordania. Lo ha confermato il Dipartimento delle relazioni internazionali e della cooperazione del Sudafrica in un comunicato in cui ha spiegato di essere è stato "formalmente informato" dalle autorità israeliane in merito alla situazione dei cittadini sudafricani che hanno partecipato alla Flotilla. "Abbiamo ricevuto conferma che le persone in questione saranno rilasciate dalla detenzione e rimpatriate, partendo domani mattina attraverso la Giordania". Il ministro degli Esteri, Ronald Lamola, ha ringraziato tutte le parti coinvolte, sia a livello nazionale che internazionale, per la loro cooperazione e coordinamento nel garantire il ritorno dei cittadini sudafricani. Tra i dieci sudafricani detenuti in Israele ci sono Nkosi Zwelivelile 'Mandla' Mandela, membro del Parlamento e nipote di Nelson Mandela; Zukiswa Wanner, scrittrice e attivista culturale; la dottoressa Fatima Hendricks, nota attivista umanitaria; Carrie Shelver, attivista per i diritti umani; e il giornalista e attivista Jared Sacks.
Governo Netanyahu invita pregiudicato Gb d'ultradestra, è bufera
Non si spegne nel Regno Unito la bufera per l'invito in pompa magna in Israele rivolto dal governo di Benyamin Netanyahu nei prossimi giorni a Tommy Robinson, extraparlamentare d'ultradestra inglese, pluricondannato in patria per reati comuni, oltre che per razzismo o istigazione a violenze di piazza e all'odio contro migranti e musulmani. Un personaggio che - sullo sfondo dell'escalation a Gaza - ha apertamente sostenuto Israele in odio ai palestinesi ricevendo nei mesi scorsi il sostegno di Elon Musk; ma che sull'isola viene ritenuto impresentabile persino da Nigel Farage, leader della destra trumpiana di Reform Uk. L'invito è stato annunciato, in vista di un evento governativo di sostegno allo Stato ebraico e contro "l'antisemitismo montante in Europa" da Amichai Chikli, ministro della Diaspora israeliano del Likud, il partito di Netanyahu: il quale si è detto "orgoglioso di ospitare un coraggioso patriota britannico, in prima linea contro l'Islam radicale". Definizione respinta come inaccettabile e "provocatoria" sia da Stella Creasy, deputata della maggioranza laburista che sostiene il governo di Keir Starmer, sia dalla baronessa Sayeeda Warsi, esponente moderata dell'opposizione conservatrice, membro della Camera dei Lord e paladina della lotta all'islamofobia. Le quali hanno bollato l'iniziativa del ministro di Netanyahu come "orrenda e incendiaria", un plateale "tentativo di seminare le divisioni" in un Paese multietnico e multireligioso. Non solo. Critiche sono arrivate dalla due maggiori organizzazioni di establishment della comunità ebraica del Regno (che pure hanno rapporti stretti con il governo israeliano), secondo cui le bandiere con la stella di Davide sventolate in piazza da Robinson non cancellano il fatto che "egli sia un teppista": considerato pericoloso "dalla gran parte degli ebrei" britannici.
Atterrato ad Atene volo con attivisti della Flotilla
L'aereo con gli attivisti della Global Sumud Flotilla, espulsi oggi da Israele, è atterrato nell'aeroporto internazionale di Atene. Lo riporta Ert news. A bordo dell'aereo, messo a disposizione dal governo ellenico, hanno viaggiato 27 cittadini greci e anche altri 134 attivisti cittadini di 15 paesi europei, compresi gli italiani.
Filmati mentre picchiano palestinese, due soldati sospesi
Un soldato riservista israeliano filmato mentre prende ripetutamente a calci un uomo palestinese nella città di Dura, in Cisgiordania, e un commilitone che osserva senza intervenire sono stati sospesi dal servizio. Lo ha annunciato l'Idf, a quanto riporta il Times of Israel. La polizia militare, ha riferito ancora l'Idf, ha aperto un'indagine interna. Il video di una telecamera di sorveglianza mostrano i due militari che si avvicinano a un uomo, fornaio, e gli intimano di sedersi sul pavimento. Uno dei due mostra all'altro qualcosa su un telefono cellulare e poi comincia a prendere a calci ripetutamente il palestinese. L'altro osserva la scena e non si muove. "E' un comportamento di un soldato non coerente con i valori dell'Idf", hanno spiegato le forze israeliane, "i soldati sono stati sospesi dal servizio".
Media: "Hamas pronta consegnare armi a soggetto Egitto-palestinese"
Hamas sarebbe pronta a consegnare le armi a un organismo egiziano-palestinese sotto supervisione internazionale. Lo riporta Al Arabya mentre la delegazione dell'organizzazione islamista è arrivata a Sharm per i colloqui indiretti con Israele.
Appello famiglie ostaggi: "Nobel per la Pace vada a Trump"
Le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza hanno chiesto al Comitato norvegese per il Nobel di assegnare il premio Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, per i suoi sforzi volti a garantire la liberazione dei loro cari. L'Hostages and Missing Families Forum, che rappresenta la maggior parte dei familiari degli ostaggi in Israele, afferma in una nota di aver inviato questa mattina una lettera al Comitato - che venerdì annuncerà il vincitore di quest'anno - sullo sfondo degli imminenti negoziati in Egitto sull'attuazione della prima fase del piano di Trump per porre fine alla guerra a Gaza. In base a tale piano, tutti i 48 ostaggi rimasti verrebbero liberati entro le prime 72 ore dopo il via libera all'accordo. "In questo preciso momento, il piano globale del presidente Trump per liberare tutti gli ostaggi rimasti e porre fine a questa terribile guerra è sul tavolo. Per la prima volta da mesi, speriamo che il nostro incubo finisca finalmente. Siamo certi che non si darà pace finché l'ultimo ostaggio non sara' riportato a casa, la guerra non sarà finita e la pace e la prosperita' non saranno ripristinate per il popolo del Medio Oriente", scrivono le famiglie. "Fin dal momento del suo insediamento, Trump ha portato la luce nei nostri momenti più bui", continua la nota, in cui si esprime gratitudine per gli ostaggi restituiti grazie al cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra gennaio e marzo. "Nell'ultimo anno, nessun leader o organizzazione ha contribuito alla pace nel mondo più del presidente Trump. Mentre molti hanno parlato con eloquenza di pace, lui l'ha raggiunta", aggiungono i famigliari degli ostaggi. "Vi esortiamo vivamente a conferire il premio Nobel per la Pace al presidente Trump perché ha giurato che non si fermerà e non si fermerà finché anche l'ultimo ostaggio non sarà tornato a casa", conclude la lettera. Dal 2018, Trump è stato candidato al prestigioso premio - che ha ripetutamente affermato di meritare - da diverse personalità negli Stati Uniti e da politici all'estero. A luglio, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha proposto il leader americano per il premio, citando il ruolo degli Stati Uniti nella guerra tra Israele e Iran durata 12 giorni e il cessate il fuoco che vi ha posto fine. Tuttavia, la nomina di Netanyahu sarebbe valida solo per la selezione del 2026 dal momento che le candidature vengono presentate entro settembre per l'anno successivo. Alcuni osservatori hanno ipotizzato che Trump si stia muovendo rapidamente per iniziare ad attuare la sua proposta di cessate il fuoco a Gaza, anche per rafforzare le sue possibilità in vista dell'assegnazione del premio di quest'anno.
delegazioni Israele e Hamas arrivate a Sharm el Sheikh
Dopo quella israeliana, anche la delegazione di Hamas è giunta a Sharm el Sheik per i negoziati sul piano per Gaza presentato dal presidente americano Donald Trump. Lo hanno riferito all'Afp fonti aeroportuali".
Media: "Oggi negoziati preliminari tra Israele e Hamas" (2)
Una fonte egiziana a conoscenza della mediazione, riporta il quotidiano vicino alle autorità qatarine, ha svelato che "persiste un ostacolo non ancora risolto, legato alle modalità di rilascio degli ostaggi israeliani vivi e le salme dei defunti, che riguarda specificamente i dettagli operativi: come garantire la sicurezza del trasferimento durante il cessate il fuoco iniziale, la verifica dell'identità delle salme attraverso intermediari neutrali come la Croce Rossa, e l'ordine sequenziale dello scambio, ad esempio dando proprietà ai vivi rispetto ai defunti". Hamas ha ribadito che senza un accordo su questi aspetti, non procederà oltre la fase preliminare, temendo che Israele possa sfruttare il processo per "ritardare il ritiro o mantenere posizioni militari chiave a Gaza".
Media: "Oggi negoziati preliminari tra Israele e Hamas"
I negoziati indiretti tra il governo israeliano e una delegazione di Hamas - programmati per iniziare oggi pomeriggio - si concentreranno su "una serie di passi preliminari". Lo riporta la versione online del quotidiano Al-Araby Al-Jadeed, citando fonti informate sulle trattative in Egitto. Secondo le fonti, i passaggi preliminari "includeranno l'elaborazione di regole e principi generali che governeranno le negoziazioni nelle loro diverse fasi, nonché la definizione delle garanzie generali", che, secondo una delle fonti, rappresentano finora una questione "irrisolta". In particolare - suggeriscono le fonti - "Hamas insiste su una garanzia chiara per l'attuazione di quanto verrà concordato, enfatizzando la necessità di meccanismi vincolanti per evitare ritardi o deviazioni, come accaduto in precedenti round di trattative fallite nel 2024".
Ingv: "Rafforzare il sostegno a ricercatori dalla Palestina"
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia esprime "orrore, dolore, indignazione e angoscia" per la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, condanna le azioni militari israeliane che stanno causando migliaia di vittime e conferma "il fermo impegno del mondo della ricerca scientifica per la pace". "Il dialogo e la diplomazia sono il mezzo per la risoluzione dei conflitti", sottolinea l'Ingv in una nota, ricordando "l'importanza del ruolo della diplomazia scientifica e culturale come strumento di costruzione della collaborazione internazionale a favore della pace". L'Ingv si impegna pertanto "a promuovere e rafforzare specifiche misure di sostegno a studentesse e studenti, ricercatori e ricercatrici provenienti dalla Palestina come da altre aree colpite da conflitti; incentivare iniziative di cooperazione scientifica e formativa con istituzioni di ogni Paese per contribuire all'affermazione e al rafforzamento della cultura della pace, del dialogo e dell'inclusione; riaffermare il ruolo della comunità scientifica impegnata non solo nell'avanzamento della conoscenza, ma anche nella tutela dei diritti fondamentali e nella costruzione di condizioni di convivenza pacifica tra le persone e i popoli; sostenere la natura e il fondamento stessi della scienza come spazio di cooperazione, di dialogo e di confronto pacifico e collaborativo tra le persone e tra i popoli, al di là di ogni confine, di ogni diversità, di ogni conflitto".
Hamas: "Stasera il primo round di colloqui a Sharm"
Hamas afferma che il primo round di negoziati per mediare la fine delle ostilità a Gaza inizierà stasera: lo ha detto una fonte di Hamas alla Cnn.
Croce Rossa: "Pronti a rilascio ostaggi e fornitura aiuti"
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato di essere pronto a partecipare al rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e a fornire aiuti alla Striscia di Gaza. Le delegazioni di Hamas, Israele e Stati Uniti si incontrano oggi in Egitto per i negoziati volti a porre fine alla guerra di quasi due anni a Gaza. Hamas e Israele hanno entrambi risposto positivamente all'offerta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di porre fine ai combattimenti e rilasciare gli ostaggi a Gaza in cambio della liberazione dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. "I nostri team sono pronti a fungere da intermediario umanitario neutrale per aiutare il ritorno di ostaggi e detenuti alle loro famiglie. Siamo inoltre pronti a trasportare aiuti umanitari a Gaza e a distribuirli in sicurezza alla popolazione civile, che ne ha urgente bisogno", ha dichiarato il Cicr in una nota. Il Cicr ha sottolineato la necessità di riprendere gli aiuti umanitari "a piena capacità" e di distribuirli in sicurezza alla popolazione della Striscia di Gaza. L'organizzazione, con sede a Ginevra, ha affermato di aver facilitato il rilascio di 148 ostaggi e 1.931 detenuti dall'ottobre 2023. Ha inoltre contribuito alla restituzione delle salme. Il Cric ha infine osservato che queste operazioni sono "estremamente complesse e richiedono un'attenta pianificazione, sia dal punto di vista logistico che di sicurezza".
Parolin: "Il piano di Trump coinvolga i palestinesi"
"Qualunque piano che coinvolga il popolo palestinese nelle decisioni sul proprio futuro e permetta di finire questa strage, liberando gli ostaggi e fermando l'uccisione quotidiana di centinaia di persone, è da accogliere e sostenere". Lo dice il segretario di stato vaticano, il card. Pietro Parolin, ai media vaticani sul piano presentato da Donald Trump. Sulle manifestazioni di piazza, osserva: ""Anche se a volte queste iniziative, a causa delle violenze di pochi facinorosi, rischiano di far passare a livello media un messaggio sbagliato, mi colpisce positivamente la partecipazione alle manifestazioni, e l'impegno di tanti giovani".
Parolin: "Su Gaza c'è ipocrisia della comunità internazionale"
Nel secondo anniversario dell'attacco "disumano" e "ingiustificabile" di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione di Gaza, il Segretario di Stato vaticano, il card.Pietro Parolin, parla con i media vaticani: "Chiediamo la liberazione degli ostaggi e di porre fine alla spirale di violenza", afferma, "l''antisemitismo è un cancro da estirpare". Sulla Striscia, aggiunge, "non basta che la Comunità internazionale dica che è inaccettabile quanto avviene e poi continuare a permettere che avvenga. C'è da porsi delle serie domande sulla liceità, ad esempio, del continuare a fornire armi che vengono usate contri i civili".
Israele, in custodia ancora 138 attivisti della Flotilla
Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato all'AFP che 138 attivisti della Global Sumud Flotilla sono ancora sotto custodia israeliana. Poco prima Israele aveva annunciato che 171 attivisti di varie nazionalità erano stati espulsi in Grecia e Slovacchia.
Parolin: "Nascita dello Stato di Palestina via più valida"
La soluzione, "la nascita di uno Stato palestinese, dopo quanto avvenuto negli ultimi due anni mi sembra ancora di più valida. E' la via, quella dei due popoli in due Stati, che la Santa Sede ha perseguito fin dall'inizio. Le sorti dei due popoli e dei due Stati sono interconnesse". Così il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani nel secondo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia. Parolin ha ricordato che la Santa Sede ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina dieci anni fa, con un Accordo Globale che "supporta pienamente una risoluzione giusta, comprensiva e pacifica della questione della Palestina, in tutti i suoi aspetti, in conformità al diritto internazionale e a tutte le pertinenti risoluzioni dell'Onu. Al contempo - ha sottolineato -, sostiene uno Stato di Palestina che sia indipendente, sovrano, democratico e praticabile, inclusivo della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e di Gaza. Il medesimo accordo individua questo Stato non in opposizione ad altri, ma capace di vivere fianco a fianco dei suoi vicini, in pace e in sicurezza". "Guardiamo con soddisfazione al fatto che diversi Paesi del mondo abbiano riconosciuto lo Stato di Palestina. Ma non possiamo non notare con preoccupazione - ha aggiunto Parolin - che le dichiarazioni e le decisioni israeliane vanno in una direzione opposta e, cioè, intendono impedire per sempre la possibile nascita di un vero e proprio Stato palestinese".
Parolin: "Antisemitismo nel mondo cancro da estirpare"
"L'antisemitismo è un cancro da combattere e da estirpare: c'è bisogno di uomini e donne di buona volontà, educatori che aiutino a comprendere a soprattutto a distinguere... ". Cosi' il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani nel secondo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia, riguardo agli episodi di antisemitismo aumentati nel mondo negli ultimi mesi. "Sono una triste e altrettanto ingiustificata conseguenza: viviamo di fake news, della semplificazione della realta'", ha sottolineato Parolin. "E ciò porta chi si alimenta di queste cose ad attribuire agli ebrei in quanto tali la responsabilitè per ciò che accade oggi a Gaza. Lo sappiamo che non è così: ci sono anche tante voci di forte dissenso che si levano dal mondo ebraico contro la modalità con cui l'attuale governo israeliano ha operato e sta operando a Gaza e nel resto della Palestina dove - non dimentichiamolo - l'espansionismo spesso violento dei coloni vuole rendere impossibile la nascita di uno Stato Palestinese. Vediamo la testimonianza pubblica dei familiari degli ostaggi". Il Segretario di Stato ha rimarcato che "non possiamo dimenticarci di quanto è accaduto nel cuore dell'Europa con la Shoah, dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze perché questo male non rialzi la testa". "Dobbiamo al tempo stesso fare in modo che mai siano giustificati atti di disumanità e di violazione del diritto umanitario: nessun ebreo deve essere attaccato o discriminato in quanto ebreo, nessun palestinese per il fatto di essere tale deve essere attaccato o discriminato perché - come purtroppo si sente dire - 'potenziale terrorista'. La perversa catena dell'odio e' destinata a generare una spirale che non può portare nulla di buono. Spiace vedere che non si riesca a imparare dalla storia, anche recente, che resta maestra di vita".
Parolin: "Attacco Hamas 7 ottobre brutale e disumano"
"L'attacco terroristico compiuto da Hamas e da altre milizie contro migliaia di israeliani e di migranti residenti, molti dei quali civili, che stavano per celebrare il giorno della Simchat Torah, a conclusione della settimana della festa di Sukkot, è stato disumano ed è ingiustificabile. La brutale violenza perpetrata nei confronti di bambini, donne, giovani, anziani, non può avere alcuna giustificazione. E' stato un massacro indegno e - ripeto - disumano". Così il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani nel secondo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia. La Santa Sede, ha ricordato Parolin, "ha espresso immediatamente la sua totale e ferma condanna, chiedendo subito la liberazione degli ostaggi e manifestando vicinanza alle famiglie colpite durante l'attacco terroristico. Abbiamo pregato e continuiamo a farlo, così come continuiamo a chiedere di porre fine a questa spirale perversa di odio e di violenza che rischia di trascinarci in un abisso senza ritorno".
Parolin: "Piano Trump da accogliere e sostenere"
"Qualunque piano che coinvolga il popolo palestinese nelle decisioni sul proprio futuro e permetta di finire questa strage, liberando gli ostaggi e fermando l'uccisione quotidiana di centinaia di persone, è da accogliere e sostenere". Così il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani nel secondo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia, commenta il piano presentato dal presidente Trump per arrivare alla tregua e alla fine della guerra. "Anche il Santo Padre ha auspicato che le parti accettino e che si possa finalmente incominciare un percorso di pace", ha sottolineato Parolin.
Gaza, Parolin: "Situazione disumana, no assuefarci a carneficina"
"E' inaccettabile e ingiustificabile ridurre le persone umane a mere 'vittime collaterali'". Così il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in una intervista ai media vaticani nel secondo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la distruzione della Striscia. A Gaza la situazione "è ancora più grave e tragica" rispetto a un anno fa, dopo una guerra devastante che ha mietuto decine di migliaia di morti", dalle "conseguenze disastrose e disumane... ". "Mi colpisce e mi affligge il conteggio quotidiano dei morti in Palestina, decine, anzi a volte centinaia al giorno, tantissimi bambini la cui unica colpa sembra essere quella di essere nati lì: rischiamo di assuefarci a questa carneficina!", ha sottolineato Parolin. "Persone uccise mentre cercavano di raggiungere un tozzo di pane, persone rimaste sepolte sotto le macerie delle loro case, persone bombardate negli ospedali, nelle tendopoli, sfollati costretti a spostarsi da una parte all'altra di quel territorio angusto e sovrappopolato... ". Per il Segretario di Stato "è necessario recuperare il senso della ragione, abbandonare la logica cieca dell'odio e della vendetta, rifiutare la violenza come soluzione. E' diritto di chi è attaccato difendersi, ma anche la legittima difesa deve rispettare il parametro della proporzionalità".
Sondaggio, 66% israeliani vuole fine della guerra a Gaza
Il 66 per cento degli israeliani vuole la fine della guerra a Gaza, il 13 per cento in piu' di un anno fa, contro il 27% che vorrebbe continuarla. Lo rivela un sondaggio dell'Istituto Israeliano per la democrazia, condotto alla vigilia del secondo anniversario della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023, come riporta il Times of Israel. Secondo l'istituto, la ragione principale chiudere il conflitto è la sorte degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, 48 di cui una ventina presumibilmente ancora in vita. Quanto al giudizio sul primo ministro Benjamin Netanyahu, il 64% ritiene che dovrebbe assumersi la responsabilità dell'eccidio del 2023 e dimettersi, immediatamente (45%) o dopo la guerra (19%).
Ai pm esposti degli attivisti Flotilla,saranno sentiti
Sono all'attenzione della Procura di Roma gli esposti presentati nei giorni scorsi dagli attivisti e parlamentari italiani che erano a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla e fermati dalle autorità israeliane in prossimità delle coste di Gaza. In base a quanto si apprende gli incartamenti - in cui si ipotizza anche il reato di sequestro di persona- sono ora oggetto di valutazione e analisi da parte degli inquirenti, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi. Non è escluso che una volta definito il fascicolo, anche dal punto di vista della competenza, possano essere ascoltati in Procura i partecipanti alla missione come persone informate sui fatti.
Tripodi: "Pacificazione di Gaza per la sicurezza del Medio Oriente"
"La pacificazione di Gaza, insieme alla stabilità di Siria e Libano, è parte integrante della visione italiana per una nuova architettura di pace e sicurezza nel Medio Oriente, in cui l'Unione Europea e il Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno un ruolo cruciale da svolgere". E' quanto ha affermato il sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, nel suo intervento oggi a Kuwait City al 29° Comitato Congiunto e incontro Ministeriale tra l'Unione Europea e il Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), co-presieduto dall'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell'UE, Kaja Kallas, e dal Ministro degli Esteri del Kuwait, Abdullah Ali Al-Yahya, Presidente di turno del Ccg. Tripodi ha anche posto l'accento sulla necessità di sostenere la stabilità in Siria, prevenendo nuove tensioni e favorendo una transizione politica realmente inclusiva, nel rispetto della sovranità del Paese, e in Libano, sottolineando come la priorità resti il rafforzamento delle istituzioni e delle forze armate, condizioni indispensabili per la sicurezza e lo sviluppo del Paese. L'incontro ha offerto l'occasione per un ampio confronto sulle principali questioni regionali e per valutare i progressi conseguiti dopo il primo Vertice dei Leader UE-Ccg, svoltosi a Bruxelles lo scorso anno. Le discussioni hanno riguardato, in particolare, la cooperazione politica, la sicurezza regionale, le transizioni economiche e le sfide globali comuni.
Massima attenzione a Roma per anniversario 7 ottobre
Massima attenzione a Roma in vista del secondo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre, che ricorre domani. Sotto la lente, per garantire la massima sicurezza, l'area del Ghetto e tutti gli altri luoghi in città riconducibili a Israele e alla cultura ebraica.
Israele: "Espulsi 171 attivisti Flotilla, anche Greta Thunberg"
Israele ha annunciato di aver espulso altri 171 attivisti dalla Flottiglia per Gaza, tra cui la svedese Greta Thunberg. "Altri 171 provocatori della flottiglia [...], tra cui Greta Thunberg, sono stati espulsi oggi da Israele verso Grecia e Slovacchia", ha scritto il ministero degli Esteri su X, pubblicando foto di Thunberg e di altre due donne all'aeroporto internazionale Ben Gurion vicino a Tel Aviv, con indosso le tute grigie indossate nelle prigioni israeliane. Tra le persone deportate ci sono cittadini di Grecia, Italia, Francia, Irlanda, Svezia, Polonia, Germania, Bulgaria, Lituania, Austria, Lussemburgo, Finlandia, Danimarca, Slovacchia, Svizzera, Norvegia, Regno Unito, Serbia e Stati Uniti, ha aggiunto il ministero.
Israele: "Colpiti siti militari Hezbollah in Libano, raid nella Beqaa"
Le forze israeliane (Idf) confermano di aver effettuato raid nell'est del Libano. Su X comunicano di aver "colpito strutture militari della Forza Radwan e diversi obiettivi terroristici appartenenti a Hezbollah nella zona della Beqaa". "I siti militari venivano utilizzati da Hezbollah per l'addestramento di terroristi", affermano le Idf, denunciando "una palese violazione delle intese tra Israele e Libano" e una "minaccia per lo Stato di Israele". In precedenza i media libanesi avevano riferito di almeno tre raid nella regione della Bekaa.
Israele: "Ucciso esponente di Hezbollah in raid nel sud del Libano"
Le forze israeliane (Idf) annunciano di aver "eliminato" Hasan Ali Jamil Atwi, "terrorista di primo piano dell'unità di difesa aerea di Hezbollah nella zona di Nabatieh", nel sud del Libano. Su X le Idf affermano che "Atwi ha guidato gli sforzi per il ripristino dell'unità", era "una fonte significativa di conoscenze operative" e aveva contatti in Iran.
"Le sue attività - affermano le Idf - costituivano una violazione dell'intesa tra Israele e Libano e la sua eliminazione intacca ulteriormente gli sforzi di ricostruzione militare di Hezbollah".
Atwi, secondo il Times of Israel e secondo le notizie dei media libanesi, è stato ucciso con la moglie in un raid di un drone che ha colpito l'auto su cui viaggiavano alla periferia di Nabatieh. Stando ai media del Paese dei Cedri, Atwi era rimasto cieco dopo l'attacco dello scorso anno quando in Libano esplosero i cercapersone degli Hezbollah.
Kallas: "Pronti a contribuire a piano di pace con ogni mezzo"
A Gaza, "il ciclo di morte deve finire. Dobbiamo sfruttare lo slancio politico di New York, sosteniamo gli sforzi in corso per raggiungere il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e l'orizzonte politico per la pace". Lo ha dichiarato l'alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, nel suo intervento al 29esimo Consiglio Ue-Consiglio Cooperazione Golfo. "L'Ue è pronta a contribuire a questo piano con tutti gli strumenti a sua disposizione: siamo il principale donatore umanitario a Gaza, abbiamo istituito un nuovo gruppo di donatori per la Palestina e restiamo il principale sostenitore finanziario dell'Autorità nazionale palestinese, con 1,6 miliardi di euro dal 2025 al 2027", ha aggiunto.

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Israele, Greta Thunberg tra i 171 attivisti della Flotilla espulsi
C'è anche Greta Thunberg tra i 171 attivisti della Global Sumud Flotilla che sono stati espulsi oggi da Israele verso la Grecia dopo essere stati arrestati mentre portavano aiuti alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Lo rende noto il ministero degli Esteri israeliano in un post su X. "Altri 171 provocatori della flottiglia Hamas-Sumud, tra cui Greta Thunberg, sono stati espulsi oggi da Israele in Grecia e Slovacchia", ha spiegato il ministero israeliano spiegando che gli attivisti espulsi erano cittadini di diversi Paesi, tra cui Grecia, Italia, Francia e Stati Uniti.
L'attivista svedese è tra i circa 450 attivisti arrestati da Israele dopo che le Idf hanno intercettato la Global Sumud Flotilla diretta verso la Striscia di Gaza la scorsa settimana.
I negoziatori israeliani arrivati a Sharm el Sheikh
I mediatori israeliani sono giunti a Sharm el Sheikh dove da questo pomeriggio si terranno i negoziati sul piano per Gaza presentato dal presidente americano Donald Trump. Lo ha riferito l'emittente Kan. La squadra è guidata dal ministro degli Affari strategici Ron Dermer. Con lui, il consigliere del premier per la politica estera, Ophir Falk, il coordinatore degli ostaggi Gal Hirsch e dirigenti del Mossad e dello Shin Bet.
Belgio: "Liberi gli attivisti belgi e lussemburghesi della Flotilla"
"I quattro cittadini belgi e il cittadino lussemburghese sulla Global Sumud Flotilla, arrestati da Israele, sono liberi e in viaggio ora verso l'Europa", con destinazione Grecia. Lo riferisce il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ringraziando le autorità greche per la collaborazione. "Desidero elogiare il lavoro dietro le quinte dei miei servizi: la diplomazia belga si è dimostrata ancora una volta particolarmente attiva ed efficace", ha scritto in una nota il ministro, indicando che i servizi restano "in contatto con le famiglie e le autorità lussemburghesi per coordinare il rientro" degli attivisti "a Bruxelles". Il Belgio, aggiunge, continuerà a impegnarsi "per la revoca del blocco umanitario intorno a Gaza e per il raggiungimento di un rapido cessate il fuoco, accompagnato dal rilascio di tutti gli ostaggi".
Media: "La Turchia ha preso contatti con gruppi di Hamas che tengono gli ostaggi"
La Turchia ha preso contatti con due gruppi di miliziani di Hamas che stanno tenendo in ostaggio cittadini israeliani nella Striscia di Gaza e con i quali finora non erano in corso comunicazioni. Lo scrive il Jerusalem Post citando una propria fonte turca nel giorno in cui in Egitto prendono il via i negoziati indiretti tra Israele e Hamas sul piano di pace elaborato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Invasione Gaza, chi sono e quanti sono gli ostaggi in mano ad Hamas. VIDEO
Famiglie degli ostaggi: "Nobel a Trump, nessuno più di lui ha contribuito alla pace"
L'Hostages and Missing Families Forum ha inviato una lettera aperta ai membri del Comitato norvegese per il Nobel, esortandoli ad assegnare il premio Nobel per la pace al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "In questo preciso momento, il piano globale del presidente Trump per liberare tutti gli ostaggi rimasti e porre fine a questa terribile guerra è sul tavolo", si legge nella lettera.
"Per la prima volta da mesi, confidiamo che il nostro incubo finisca finalmente. Mentre molti hanno parlato con eloquenza di pace, lui l'ha raggiunta", scrivono le famiglie degli ostaggi. "Nell'ultimo anno, nessun leader o organizzazione ha contribuito alla pace nel mondo più del presidente Trump".
Tajani: "15 italiani Flotilla in partenza, in ottime condizioni"
"I 15 italiani della Flotilla rimasti in Israele stanno decollando in questo momento alla volta di Atene per rientrare in Italia. Sono tutti in ottime condizioni fisiche. Ringrazio tutto il nostro personale per il grande lavoro di assistenza svolto, sono fiero di guidare il Ministero degli Esteri". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Corteo pro Gaza a Roma, arresti dei manifestanti convalidati, ma imputati liberi
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto dei due manifestanti fermati dopo i disordini al termine della manifestazione Pro Pal che si è svolta sabato a Roma. Dopo la convalida, i giudici hanno rimesso in libertà i due, un 19enne del padovano e un 39enne di Bologna. Le accuse, a vario titolo, sono di resistenza e lesioni aggravate. Il 39enne, accusato di aver lanciato bottiglie e una sedia contro i poliziotti, si è difeso in aula dicendo di essersi “spaventato” perché aveva visto diversi agenti andargli contro e di aver “preso una manganellata in testa”. Per entrambi, incensurati, il pm aveva chiesto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. I giudici, al termine dell’udienza hanno convalidato gli arresti senza disporre misure e rimettendo i due in libertà. Per loro i processi inizieranno ad aprile e maggio prossimi.
Raid drone su auto nel sud Libano, 2 morti e un ferito
E' di due morti e un ferito il bilancio di un sospetto raid israeliano sul Libano meridionale. Lo ha riferito il ministero della Salute di Beirut, precisando che un drone ha colpito un'auto nella località di Zebdine, alla periferia di Nabatieh. L'esercito israeliano, per il momento, non ha confermato di aver eseguito l'attacco.
Flotilla, attivista Genova: "Umiliati. Continuare mobilitazione"
"Siamo stati messi in ginocchio, obbligati a guardare a terra e questo e' durato almeno 5 ore in banchina, ad Ashdod, prima di arrivare al carcere. Greta Thunberg e' stata letteralmente umiliata, avvolta nella bandiera Israeliana. E' stata quella piu' maltrattata". A dirlo, Jose Nivoi, il portuale del Calp imbarcato con la Global Sumud Flotilla, reduce dalla prigione di Ketziot, e rientrato ieri a Genova, che in un video sui social racconta la sua esperienza. Il portuale spiega di aver avuto le "fascette strette ai polsi, tanto che non circolava piu' bene il sangue alle mani. Ero bendato con una stoffa di fascia con i colori di Israele. A quel punto e' entrato il ministro Ben Gvir che ci ha utilizzato per fare propaganda".
L'ambasciatore d'Italia in Israele: "Italia impedisca proteste che esaltano terrorismo"
"Trovo oltraggioso che in Italia ci siano degli eventi che celebrano il massacro del 7 ottobre: stupri, mutilazioni, esecuzioni sommarie, persone bruciate vive e rapimenti di civili innocenti commessi da Hamas. Crimini contro l'umanità che non hanno alcuna giustificazione. Ci aspettiamo che le autorità italiane si oppongano con fermezza a queste iniziative. Confidiamo che l'Italia impedirà manifestazioni che esaltano il terrorismo e tradiscono i valori della nostra civiltà democratica". Lo scrive su X l'ambasciatore d'Italia in Israele Jonathan Peled.
Flotilla, gli ultimi 15 italiani arriveranno stasera in Italia
Arriveranno stasera in Italia gli ultimi 15 connazionali della Flotilla, rilasciati da Israele. Lo si apprende da ambienti vicini agli attivisti. Da Atene prenderanno le coincidenze per diverse città. A quanto riferito, le spese per il viaggio saranno sostenute dal Global Movement to Gaza.
Ue: "Israele partner su muro droni? Lavoriamo con i nostri Paesi"
"Il nostro lavoro prosegue in sicurezza insieme agli Stati membri e all'industria europea, in particolare per aumentare gli investimenti nel settore della difesa. Per quanto riguarda le tecnologie dei droni, disponiamo già di alcuni programmi di finanziamento per sviluppare le più recenti innovazioni in questo campo, ma non vi è nulla in particolare" su Israele. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sulla possibile collaborazione con Israele per la realizzazione del cosiddetto muro di droni, dopo le affermazioni del ministro degli Interni tedesco, Alexander Dobrindt, sulla necessità di sviluppare tecnologie avanzate per la sorveglianza aerea in cooperazione con Ucraina e Israele.
Iran: "Sostegno a ogni iniziativa che porti alla fine dei crimini contro umanità a Gaza"
L'Iran sostiene "qualsiasi iniziativa che porti alla cessazione della pulizia etnica, dei crimini di guerra e contro l'umanità a Gaza e apra la strada alla realizzazione del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese". E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Teheran, nel giorno in cui a Sharm el-Sheikh, in Egitto, dovrebbero riprendere i negoziati per la pace a Gaza basati sulla proposta degli Stati Uniti.
Nella nota, citata dall'agenzia di stampa Mehr, il ministero degli Esteri iraniano esorta le Nazioni Unite e la comunità internazionale a "perseguire il genocidio del regime sionista a Gaza".
Evidenziando quindi le "implicazioni pericolose del piano proposto", Teheran ha sottolineato che ogni decisione in merito "rientra nell'autorità del popolo e della resistenza palestinesi e accoglie con favore qualsiasi decisione da parte loro che comporti la fine del genocidio dei palestinesi, il ritiro dell'esercito di occupazione sionista da Gaza, il rispetto del diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione, la fornitura di aiuti umanitari e la ricostruzione di Gaza".
Fonti Gaza: "L'Idf continua a lanciare raid in diverse aree"
Secondo fonti di Gaza, l'Idf sta continuando a bombardare in diverse zone della Striscia, non solo a Gaza City, nonostante la richiesta del presidente Usa di fermare i raid.

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Media arabi: "Priorità di Hamas a rilascio di sei detenuti anziani"
Un funzionario palestinese ha riferito ai quotidiani arabi che Hamas, durante i colloqui in Egitto chiederà in particolare il rilascio di sei detenuti anziani e, in particolare insisterà sulla liberazione di Marwan Barghouti, Ahmed Saadat, Hassan Salama Abdullah, Ibrahim Hamed, Abdullah Barghouti e Abbas al-Sayed. Israele ha già fatto sapere che alcuni detenuti condannati all'ergastolo per gli attentati nei primi anni 2000 che hanno provocato centinaia di vittime civili, non faranno parte della lista di coloro che saranno scarcerati in cambio degli ostaggi. Tra questi, Marwan Barghouti, che sta scontando cinque ergastoli. Il funzionario palestinese ha sottolineato che durante i colloqui Hamas chiederà un massiccio afflusso di aiuti, al ritmo di 400 camion al giorno, e che i residenti di Gaza possano spostarsi facilmente tra la parte meridionale e quella settentrionale della Striscia.
Attesa per i colloqui in Egitto, ecco chi ci sarà
Attesa in Egitto per l'avvio dei colloqui indiretti tra Israele e Hamas dopo la presentazione del piano di Donald Trump per "la fine del conflitto a Gaza". Ecco i protagonisti:
- USA: l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, sono stati mobilitati secondo quanto riportato dai media americani.
- ISRAELE: la tv satellitare al-Arabiya ha riferito dell'arrivo stamani a Sharm el-Sheikh di alti ufficiali dello Shin Bet e del Mossad e del coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, Gal Hirsch. Nelle scorse ore l'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che la guida della delegazione israeliana è affidata al ministro per gli Affari strategici, Ron Dermer. Ma, secondo due fonti israeliane citate dalla Cnn, Dermer guiderebbe - almeno per ora - la delegazione 'da remoto'.
- QATAR: la Bbc, ma non c'è riscontro sui media arabi, indica tra chi sarà presente a Sharm el-Sheikh il ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.
- HAMAS: il gruppo che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza ha annunciato nelle scorse ore che la sua delegazione è guidata da Khalil Al-Hayya, il caponegoziatore del gruppo, che lo scorso settembre Israele cercò di eliminare nel raid a Doha.
Unrwa (Onu): "A Gaza il 40 per cento vive tra i rifiuti"
L'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha pubblicato alcune statistiche sulla vita a Gaza sotto i bombardamenti israeliani: quasi il 90% delle risorse idriche e igienico-sanitarie sono state distrutte o danneggiate: oltre il 60% delle famiglie non ha accesso al sapone: oltre il 40% vive vicino a rifiuti non raccolti. In più mezzo milione di donne e ragazze non hanno a disposizione sufficienti materiali per l'igiene mestruale. L'Unrwa, scrive il Guardian, è stato il principale distributore di aiuti a Gaza e ha fornito istruzione, assistenza sanitaria e altri servizi di base a milioni di rifugiati palestinesi in tutta la regione. Ma all'inizio dell'anno è entrato in vigore il divieto israeliano all'agenzia di operare a Gaza e nella Cisgiordania occupata, dopo che Israele l'ha accusata di essere infiltrata da Hamas, il gruppo militante palestinese. L'Unrwa nega questa accusa. Il personale palestinese dell'Unrwa a Gaza continua a fornire servizi e assistenza alla popolazione civile e lo stesso vale per la Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est. In un post su X di ieri, Unrwa ha scritto: "L'Unrwa continua a distribuire acqua, kit igienici e a raccogliere i rifiuti solidi".
Landini: "Gaza non diventi investimento immobiliare"
"Io credo che tutto quello che va nella direzione di fermare il genocidio, di ridare l'acqua, il cibo, gli ospedali, le cure minime alla popolazione di Gaza deve essere realizzato. Ma è evidente che ci sono alcuni punti che debbono essere affrontati, sia quando si parla di liberazione degli ostaggi che di liberazione dei prigionieri politici, ma soprattutto è necessario che si riconosca lo Stato di Palestina, cosa che non è ancora avvenuto se davvero si vuole affermare l'obiettivo di due popoli e due Stati". Così il leader della Cgil, Maurizio Landini sulla questione palestinese. "Bisogna mettere il popolo palestinese - ha aggiunto Landini a margine dell'assemblea convocata dalla Cgil Campania - nella condizione democratica di poter prendere le sue decisioni ed essere ammesso a questi tavoli. Non servono logiche coloniali o logiche che pensano di fare di Gaza o della Cisgiordania un investimento immobiliare come qualcuno ha detto. Quindi, proprio perché questi elementi non sono ancora chiari, è necessario a maggior ragione che il nostro governo, che l'Europa svolgano un ruolo che vada in questa direzione".
Al-Arabiya, la delegazione di Israele arrivata a Sharm el-Sheikh
E' arrivata a Sharm el-Sheikh, in Egitto, la delegazione israeliana che oggi dovrebbe partecipare ai negoziati indiretti con Hamas basati sul piano americano per mettere fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'emittente al-Arabiya.
I kibbutz commemorano il 7 ottobre, foto dei rapiti ancora a Gaza
Le comunità dei kibbutz al confine con Gaza hanno tenuto cerimonie commemorative per ricordare il secondo anniversario del massacro del 7 ottobre. La comunità di Nir Oz è partita in un convoglio unito, insieme al gruppo 'Cavalieri per i rapiti', dalla loro residenza temporanea nei vigneti di Gat al cimitero del kibbutz, portando con sé le foto dei nove ostaggi che si trovano ancora a Gaza. Il kibbutz Be'eri ha commemorato il massacro in cui sono stati assassinati 102 persone ricordando che quattro rapiti sono ancora tenuti prigionieri da Hamas nella Striscia.
Madrid, atteso oggi rimpatrio degli altri 28 spagnoli sulla Flotilla
Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha annunciato che 28 spagnoli della Global Sumud Flotilla, detenuti in Israele, dopo essere stati intercettati e arrestati mercoledì scorso in acque internazionali, "rientreranno oggi stesso in Spagna, se non ci saranno cambiamenti dell'ultima ora". "Questa è l'idea e questo è quanto ci ha ufficialmente confermato Israele", ha detto Albares in dichiarazioni a 'Catalunya Radio', Tuttavia, il ministroha fatto appello alla "prudenza" fino "a quando non saranno seduti tutti in aereo e l'aereo sarà in volo". Il capo della diplomazia iberica ha assicurato di aver informato del rimpatrio i familiari dei 28 attivisti, dopo il rientro in Spagna, domenica sera, del primo grippo di 21 persone del totale dei 49 spagnoli che hanno preso parte alla missione umanitaria diretta a Gaza. "Allo stesso modo che con il gruppo di 21" cittadini, il ministero degli Esteri si è fatto carico "completamente" del rimpatrio dei 28 spagnoli rimanenti e - ha segnalato Albares - "farà tutto il necessario perché arrivino il più rapidamente possibile in Spagna". In merito ai "maltrattamenti e al trattamento denigrante" denunciati ieri sera dai 'reduci' della missione umanitaria arrivati in Spagna, fra i quali l'ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, Albares si è riservato di "parlare con loro in maniera approfondita" quando tutti i partecipanti alla Global Sumud Flotilla "avranno lasciato Israele". E ha assicurato che saranno indagati e denunciati "questi maltrattamenti, se ci sono prove", nell'informare che già è stata aperta un'inchiesta della Procura spagnola, dopo che un team medico legale del Servizio Estero di Sanità ha esaminato, ieri all'arrivo all'aeroporto madrileno di Barajas, i 21 componenti della Flotilla che hanno chiesto una visita medica.
Medio Oriente, Tajani: "La pace a Gaza è più vicina". VIDEO
Israele rafforza sicurezza a confine Gaza per anniversario 7/10
In vista delle commemorazioni nei kibbutz e al Nova, Israele ha rafforzato oggi la sicurezza lungo il confine con la Striscia di Gaza, in vista delle commemorazioni per i due anni dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Le forze di polizia e l'esercito sono dispiegati in diverse località che prevedono un afflusso elevato di visitatori, tra cui i kibbutz Be'eri e Nir Oz, la città di Sderot, la strada 232 e l'area del festival Nova a Re'im. Centinaia di persone si sono già radunate a Nir Oz per ricordare le vittime del piccolo kibbutz, dove un quarto dei residenti fu ucciso o rapito. Le autorità invitano i cittadini che non partecipano alle cerimonie e a evitare la zona, per prevenire congestioni e garantire la sicurezza dei partecipanti.
Negoziati al via, prima al Cairo poi a Sharm el Sheikh
Inizieranno ufficialmente nel pomeriggio a Sharm el Sheikh i negoziati sul piano di pace per Gaza presentato dal presidente americano Donal Trump e cui finora Hamas ha dato un via libera condizionato. A quanto riferisce la stampa israeliana, la prima riunione è prevista per le 16:00 ora locale (le 15:00 in Italia). Ma già questa mattina la Cairo si sono tenuti incontri preliminari tra la delegazione di Hamas e i rappresentanti di Egitto e Qatar, secondo la Bbc. La squadra israeliana, con il ministro Ron Dermer, dovrebbe partire per i negoziati in Egitto intorno alle 14:00 (le 13:00 in Italia). Sono al Cairo già da ieri sera invece i delegati di Hamas, guidata da Khalil al-Haya. Si attende poi l'arrivo dell'inviato americano Steve Witkoff e del genero di Trump, Jared Kushner.
Hamas e il piano di Trump, un rapido capovolgimento di fronte
Hamas risponde ai 20 punti del piano di Trump per la pace, un piano che ha già l'approvazione di Benjamin Netanyahu che ha visto accolte, ancora prima di renderlo pubblico, alcune sue richieste di mofidica. Hamas si è detto pronto ad accettare ma non senza negoziare.
Hamas e il piano di Trump, un rapido capovolgimento di fronte
Vai al contenutoMedia, 7 morti dall'alba nella Striscia di Gaza
Almeno sette persone sono rimaste uccise dall'alba in attacchi delle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera.
Iran, approccio diplomatico con l'E3 "non porta frutti"
"Gli E3 (Gran Bretagna, Francia e Germania) sostengono che la via diplomatica con l'Iran rimane aperta. Crediamo anche che la diplomazia non finirà mai e che, se la riterremo utile, la utilizzeremo, ma la situazione dopo la recente attivazione del meccanismo di snapback da parte degli E3 è diversa, poiché hanno dimostrato che un approccio diplomatico con loro è improduttivo e non porta frutti". Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero iraniano degli Esteri Esmaeil Baghaei. "L'approccio degli E3 contro l'Iran, in particolare l'attuazione del meccanismo di snapback, che è stato un atto ostinato, è stato irresponsabile e distruttivo", ha aggiunto, citato dall'Irna, sottolineando: "In effetti, hanno abusato del meccanismo per imporre le richieste degli Stati Uniti e hanno avanzato tre condizioni, tra cui colloqui con gli Stati Uniti, che erano totalmente illogiche".
Attivisti svizzeri della Flotilla: "Condizioni disumane di detenzione"
Nove membri della Flotilla sono tornati a casa in Svizzera ieri denunciando di essere stati sottoposti a condizioni disumane durante la loro detenzione: lo afferma l'organizzazione di appartenenza Waves of Freedom, come riporta Haartez. Diciannove cittadini svizzeri, tra cui l'ex sindaco di Ginevra Remy Pagani, erano a bordo di imbarcazioni della flottiglia composta da decine di imbarcazioni che cercavano di consegnare aiuti a Gaza, sotto assedio israeliano. Nove membri del gruppo sono tornati a Ginevra ieri pomeriggio. "I partecipanti hanno condannato le condizioni di detenzione disumane e il trattamento umiliante e degradante subito al momento dell'arresto e dell'incarcerazione", si legge in una dichiarazione del gruppo.
Pizzaballa: "Percorso pieno di insidie ma c'è uno spiraglio"
"Un clima di speranza si percepisce. Anche i media locali qui si mostrano speranzosi, ma con misura. Il fatto e' che ci sono tante difficoltà, tanti punti interrogativi. C'è ancora tanto da fare. Tanto. Però questa è una possibilità che non si era mai vista prima". Così il cardinale Patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, in un'intervista al Corriere della Sera. "E' un percorso pieno di insidie, come sempre. Però - sottolinea - da una parte c'è anche tanta stanchezza, in tutti, una stanchezza che non può essere del tutto ignorata: basta. E dall'altra vediamo una forte pressione internazionale che apre un minimo di possibilità. Si è aperto uno spiraglio che non ha precedenti. Bisogna entrarci e cercare in ogni modo di allargarlo". Una prospettiva di pace? "Pace è una parola impegnativa, richiede tempo. La fine di questa guerra orribile non sarebbe la fine del conflitto, il cessate il fuoco non è la pace", rimarca il Patriarca. "Però è un primo passo, la premessa necessaria per cominciare un percorso nuovo, diverso". Il pericolo più grande è "l'incapacità di trovare un compromesso. E' chiaro che tutte le parti debbano rinunciare a qualcosa in vista di un bene maggiore, e vedo una certa difficoltà in questo. Poi ci sono anche questioni di reputazione, di coerenza con la linea presa. Certo sono decisioni che richiedono coraggio e devono essere sostenute dai mediatori e dalla comunita' internazionale".
Gaza, Trump: "Chiedo a tutti di agire velocemente. Continuerò a monitorare questo conflitto secolare". VIDEO
Flotilla, Greta Thunberg sarà liberata oggi
L'attivista svedese Greta Thunberg sarà espulsa oggi da Israele in un volo per la Grecia: lo ha annunciato La Global Sumud Flotilla sui social. Thunberg sarà tra le oltre 70 persone di diverse nazionalità che oggi lasceranno Israele dopo essere state sequestrate a bordo della flottiglia di aiuti umanitari diretta a Gaza. Tra coloro che lasceranno Israele ci sono 28 cittadini francesi, 27 greci, 15 italiani e nove svedesi. Ventuno spagnoli sono tornati separatamente in Spagna domenica da Israele. Il rilascio lascia ancora diversi stranieri in custodia israeliana, tra cui 28 cittadini spagnoli.

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Obiettivo tregua, oggi in Egitto i negoziati Israele-Hamas
Sono previsti oggi in Egitto colloqui indiretti tra Israele e Hamas con l'obiettivo di liberare tutti gli ostaggi detenuti a Gaza e porre fine a due anni di devastante guerra nei territori palestinesi. Le trattative si svolgono nella localita' turistica di Sharm el-Sheikh, alla vigilia del secondo anniversario dell'attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese Hamas contro Israele. Tel Aviv reagi' con una campagna militare nella Striscia di Gaza che ha causato decine di migliaia di morti. Le trattative sono riprese su impulso del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha esortato i negoziatori delle due parti in conflitto a muoversi "molto rapidamente", dopo aver inviato in Egitto il suo inviato Steve Witkoff e suo genero Jared Kushner. Annunciato il 29 settembre, il piano statunitense prevede un cessate il fuoco, il rilascio entro 72 ore dei 47 ostaggi ancora trattenuti dopo l'attacco del 7 ottobre, il ritiro graduale dell'esercito israeliano da Gaza e il disarmo di Hamas. Trump, che ha dichiarato di voler completare la prima fase - il rilascio degli ostaggi - questa settimana, ha avvertito Hamas che "non tollererà alcun ritardo".
Media, colloqui Hamas-Qatar-Egitto prima dei negoziati indiretti
E' atteso a breve nella capitale egiziana, Il Cairo, l'inizio di colloqui preparatori tra rappresentanti di Hamas, Qatar ed Egitto in vista dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Lo ha confermato alla Bbc un esponente palestinese informato sugli sviluppi.
Ministero della Difesa di Israele: "1.152 morti tra forze di sicurezza dal 7/10"
Sono più di 1.150 i morti tra il personale delle forze di sicurezza israeliane dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. E più del 40% dei caduti aveva meno di 21 anni. I dati diffusi dal ministero della Difesa israeliano parlano di 1.152 morti, tra Idf, Polizia, Shin Bet e altre unità, riportano i media israeliani.
Secondo il Times of Israel, il bilancio include sia chi fra il personale è morto in servizio il 7 ottobre di due anni fa o da quel giorno, sia le vittime di incidenti che i decessi per malattia e i casi di suicidio. La maggior parte dei caduti sono militari morti nei combattimenti nella Striscia di Gaza, dove le operazioni militari vanno avanti da quel giorno, in Cisgiordania e in Libano. Circa il 42% dei caduti aveva meno di 21 anni. In 141 avevano più di 40 anni.
Flotilla, oggi espulsione per Greta Thunberg e altre decine di attivisti
Atteso in giornata il rimpatrio della giovane svedese e di altre decine di persone che erano a bordo della Global Sumud Flotilla. Verranno espulsi da Israele, per lo più con un volo diretto in Grecia, 28 cittadini francesi, 27 greci, quindici italiani (gli ultimi ancora non rientrati) e nove svedesi. Altri 170 sono stati espulsi nei giorni scorsi. Gli avvocati denunciano "gravi abusi subiti” nelle celle israeliane
Flotilla, oggi espulsione per Greta Thunberg e decine di attivisti
Vai al contenutoIdf, "colpite cellule Hamas a Gaza"
Nonostante la pausa nell'attività offensiva delle forze israeliane, continuano gli scontri a Gaza, affermano le Forze di difesa israeliane, che hanno riferito di aver effettuato una serie di attacchi aerei in risposta agli attacchi di Hamas di ieri. L'esercito afferma che un attacco è stato effettuato da caccia dell'aeronautica militare israeliana contro una cellula di combattenti armati di mortai e ordigni esplosivi, uccidendoli. Secondo le Idf, "il gruppo aveva pianificato di compiere attacchi terroristici contro le truppe operative a Gaza City".
Prefetto Roma: "Violenti sono stati isolati dal corteo, massima allerta su antisemitismo"
"La manifestazione è finita senza incidenti. Questi sono venuti dopo. Sin dall'inizio hanno provato e cercato spazi per turbare la manifestazione. Non ci sono riusciti. Con gli organizzatori c'è sempre stato un confronto. Poi, lo sappiamo bene, c'è chi quel colloquio lo rifiuta. Si tratta di appartenenti a gruppi antagonisti. Sono arrivati da Torino, Milano, Piacenza, Bologna, Firenze". Lo afferma Lamberto Giannini, prefetto di Roma, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa' sottolineando che "secondo noi volevano andare verso il centro o verso i palazzi istituzionali, ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. A Santa Maria Maggiore sono stati identificati 136 personaggi, di cui si valuterà la posizione".
Prefetto Roma: "Scritte antisemite da non sottovalutare"
"Bisogna avere la massima attenzione, perché si tratta di un linguaggio d'odio che richiama cose terribili. Queste scritte si commentano da sole e sono odiose, ma non bisogna sottovalutarle". Così il prefetto di Roma Lamberto Giannini, commentando in un'intervista al quotidiano La Stampa la comparsa di una scritta antisemita sulla serranda di un panificio kosher. "Non solo" ci saranno controlli rafforzati a causa dell'aumento dell'antisemitismo. "Ogni scritta, come questa, richiede un'indagine importante. Bisogna analizzare le telecamere, scandagliare ogni singolo dettaglio per trovare e punire chi manda questi messaggi". Il bilancio della manifestazione di sabato è stato "assolutamente positivo" e la protesta è "finita senza incidenti".
Card. Pizzaballa: "Percorso pieno di insidie ma c'è uno spiraglio mai visto"
"Un clima di speranza si percepisce. Anche i media locali qui si mostrano speranzosi, ma con misura. Il fatto è che ci sono tante difficoltà, tanti punti interrogativi. C’è ancora tanto da fare. Tanto. Però questa è una possibilità che non si era mai vista prima". Lo afferma il patriarca di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa in un'intervista al Corriere della Sera aggiungendo che "è un percorso pieno di insidie, come sempre. Però da una parte c’è anche tanta stanchezza, in tutti, una stanchezza che non può essere del tutto ignorata: basta. E dall’altra vediamo una forte pressione internazionale che apre un minimo di possibilità. Si è aperto uno spiraglio che non ha precedenti. Bisogna entrarci e cercare in ogni modo di allargarlo".
Ambasciatore Israele: "Scopo Flotilla non era portare aiuti, Greta non è stata maltrattata"
Lo scopo della Flotilla "non era certo portare aiuti. È stata una grande, sfortunata e triste farsa. Una provocazione politica contro di noi. Voglio esprimere tutta l'indignazione dello Stato di Israele per il modo nel quale è stata presentata l'iniziativa della Flotilla. Ora tutti sappiamo che non era una missione umanitaria ma solo un'azione orchestrata per minare la legittimità di Israele e per favorire la propaganda dei gruppi estremisti". Lo dice al Giornale l'ambasciatore israeliano in Italia Jonathan Peled, spiegando che gli attivisti che hanno preso parte alla missione a Gaza non sono terroristi, "non lo abbiamo mai detto. Io penso che molti di essi ignorano tante informazioni e non sanno che la flotta è stata organizzata e finanziata da Hamas, o da associazioni vicine ad Hamas".
Hamas, "delegazione per negoziati rilascio ostaggi arrivata in Egitto"
Hamas ha annunciato che la sua delegazione, guidata da Khalil al-Hayya, che dovrebbe partecipare ai negoziati per il rilascio degli ostaggi, è arrivata in Egitto. I negoziati avranno luogo a Sharm El-Sheikh, dove è previsto l'arrivo anche della delegazione israeliana guidata dal ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dal capo dello Shin Bet e dal capo del Mossad. Si prevede che anche l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, parteciperanno ai colloqui in Egitto.
Trump: gli sforzi di pace "sembrano funzionare"
Gli sforzi per raggiungere un accordo tra Israele e Hamas e porre fine alla guerra a Gaza "sembrano funzionare". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo che in un post su Truth ha detto di aspettarsi la fine della prima fase negoziale entro la settimana prossima. "Aspetteremo un po' e vedremo come andra' a finire", ha detto ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca.
Attivisti Flotilla a Madrid: "Maltrattati dopo arresto Israele"
"Ci hanno colpiti, ci hanno trascinato a terra, ci hanno legato mani e piedi, ci hanno messo in gabbia, ci hanno insultati, ci hanno impedito di dormire, ci hanno negato assistenza medica". Lo hanno denunciato alcuni dei 21 attivisti spagnoli arrivati questa sera con un volo da Tel Aviv dopo essere stati espulsi in Spagna, in un'intervista in diretta tv su X, raccontando di essere stati "maltrattati" e "umiliati" dalle forze di sicurezza israeliane, dopo l'arresto mercoledì, e dal momento in cui sono stati fatti sbarcare nel porto israeliano di Ashdod. Secondo le testimonianze, durante la detenzione in Israele non hanno avuto "accesso all'acqua potabile". Hanno denunciato che gli è stato dato "cibo scaduto" e che sono stati "48 ore senza mangiare". "E' tortura", ha affermato uno dei giovani componenti della Flotilla. "Israele ha voluto sottoporci a un trattamento esemplare", ha aggiunto. "Nel modulo degli uomini, sono entrati varie volte con le armi e le hanno puntate a parti vitali, come la testa o il cuore", ha denunciato un altro degli attivisti. E ha assicurato di aver temuto per la vita: "C'è stato un momento in cui ho pensato: qui mi ammazzano".
Trump: "Prima fase negoziati dovrebbe finire in settimana"
"Mi è stato detto che la prima fase (dei negoziati su Gaza) dovrebbe essere completata questa settimana, e sto chiedendo a tutti di agire velocemente. Continuerò a monitorare questo 'conflitto' che dura da secoli. Il tempo è essenziale o seguirà un massacro, qualcosa che nessuno vuole vedere!": lo scrive Donald Trump su Truth.
Trump: "Nel weekend colloqui molto proficui su Gaza"
"Ci sono state discussioni molto positive con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e tutti gli altri) questo fine settimana, per liberare gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza e, cosa più importante, finalmente ottenere la tanto desiderata pace in Medio Oriente. Questi colloqui sono stati molto proficui e stanno procedendo rapidamente. I team tecnici si incontreranno nuovamente lunedì, in Egitto, per esaminare e chiarire i dettagli finali": lo scrive Donald Trump su Truth.
Capo negoziatore Hamas arrivato in Egitto
Il principale negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, è arrivato in Egitto a capo della delegazione palestinese. Il gruppo islamista ha annunciato che la delegazione è arrivata "per iniziare i negoziati sui meccanismi per un cessate il fuoco, il ritiro delle forze di occupazione e uno scambio di prigionieri".
Greta Thunberg verrà espulsa oggi da Israele
Oggi Greta Thunberg sarà espulsa da Israele con un volo finanziato dalla Grecia. Lo riporta Ynet, sottolineando che l'aereo decollerà dall'aeroporto Ramon, nel sud di Israele, e atterrerà ad Atene. Sono più di 470 gli attivisti arrestati dalle forze israeliane dopo aver partecipato alla missione organizzata dalla Globale Sumud Flotilla