Guerra Ucraina Russia, Putin: "Truppe occidentali sarebbero un bersaglio"

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Zelensky al forum Ambrosetti: "Lavoriamo per fermare la Russia, garanzie di sicurezza subito". Poi, in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Costa, aggiunge: "Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina". Ma per Putin qualsiasi esercito occidentale schierato in Ucraina sarebbe un obiettivo "legittimo" per l'esercito di Mosca. Ieri gli alleati occidentali di Kiev hanno dichiarato di essersi impegnati a mantenere la presenza delle truppe in caso di accordo di pace

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Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che qualsiasi truppa occidentale schierata in Ucraina sarebbe un obiettivo "legittimo" per l'esercito di Mosca, il giorno dopo che gli alleati occidentali di Kiev hanno dichiarato di essersi impegnati a garantire la presenza di truppe in caso di accordo di pace.

Gli europei "ostacolano la risoluzione in Ucraina. Non stanno contribuendo affatto", accusa intanto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Zelensky al forum Ambrosetti: "Lavoriamo per fermare la Russia, garanzie di sicurezza subito". Poi, in conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Costa, aggiunge: "Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina".

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Trump: 'Invitare Russia al G20? Ci penserò'

Donald Trump ha detto che "penserà un bel po'" se invitare la Russia al G20 del prossimo anno a Miami. "Ci penserò", ha risposto a duna domanda dei giornalisti nello Studio Ovale annunciando che non andrà al vertice di quest'anno in Sudafrica. Al suo posto ci sarà il vice presidente Jd Vance.

Botta e risposta Putin-Zelensky, pace Ucraina ancora lontana

Trump: porteremo a termine il lavoro

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è tornato a mostrarsi ottimista sulla conclusione del conflitto tra Russia e Ucraina. "Porteremo a termine il lavoro - ha detto - aiuteremo con le garanzie di sicurezza. Pensavo che quella sarebbe stata la guerra piu' semplice, ma faremo qualcosa".

Forum Ambrosetti, Zelensky: “Lavoriamo per fermare la Russia"

Si è aperta a Cernobbio la prima giornata della 51esima edizione del Forum Teha. Il presidente ucraino si è collegato con Villa d'Este in videoconferenza per fare il punto sulla situazione in Ucraina. "Importante che le garanzie di sicurezza inizino subito", ha detto. "Quanto promesso da 26 Paesi volenterosi sono importante passo avanti". Poi, in una conferenza col presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, ha aggiunto: “Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina”.

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Ucraina, Trump: l’Europa sarà la prima a intervenire

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che l’Europa “vuole vedere finire” la guerra in Ucraina. “Vogliamo salvare molte vite”, ha affermato, aggiungendo: “Faremo qualcosa in questo senso. Penso che la gente si aspetti che li aiuteremo. L’Europa sarà di gran lunga la prima a intervenire, e vuole essere la prima, vuole vederla finire”.

Trump: la guerra in Ucraina è una vergogna deve finire

"La guerra in Ucraina è una vergogna, voglio che finisca". Lo ha detto Donald Trump nello studio Ovale. 

Eastern Economic Forum, Putin: “Imprese Paesi ostili non vogliono lasciare mercato russo”

Il presidente russo è intervenuto alla sessione plenaria dell'Eef a Vladivostok. Ha dichiarato che le aziende di diversi Paesi ostili alla Russia, "con i quali sussistono alcune difficoltà", non hanno abbandonato il mercato russo e intendono ampliare la loro cooperazione. Poi ha parlato del conflitto con l’Ucraina: “Soldati occidentali sarebbero un bersaglio, se si raggiunge la pace non c’è alcun bisogno di truppe”.

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Ucraina, approvata legge "dura" contro soldati, proteste a Kiev

A Kiev, in Piazza Indipendenza, è in corso una protesta contro il progetto di legge approvato ieri in prima lettura dal parlamento ucraino, che inasprisce la responsabilità penale per i soldati in caso di disobbedienza. Lo riferisce Ukrainska Pravda. I manifestanti espongono cartelli con scritte come: “State punendo quelli sbagliati”, “Dobbiamo proteggere coloro che ci proteggono”, “La repressione non è disciplina”. Gli organizzatori della protesta dichiarano: “La manifestazione è stata approvata dall’amministrazione militare e dall’amministrazione statale della città di Kiev. La polizia del dialogo ci aiuterà a garantire la sicurezza durante il raduno”. 

Perché Kiev non può cedere la “cintura fortificata” nel Donetsk?

Ha il nome di "cintura fortificata" la porzione di territorio che le forze di Kiev ancora controllano nel Donetsk, la regione che Vladimir Putin ha chiesto nella sua interezza in cambio di concessioni per arrivare a una fine del conflitto in Ucraina. Ecco cosa sapere.

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Trump: “Risolto 6 guerre in 6 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

"So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, ha affermato lunedì Donald Trump sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente degli Usa ha ribadito più volte: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”, aggiungendo che quello tra Mosca e Kiev sarebbe il settimo scenario bellico da lui fermato. A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

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Guerra in Ucraina, l'Europa ha speso più degli Usa per aiutare Kiev

Dall’inizio del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca, gli Usa hanno di fatto bloccato il flusso di finanziamenti per sostenere l’Ucraina nel conflitto contro la Russia. Gli alleati europei della Nato sono però riusciti a compensare ciò che non sta più arrivando da Washington.

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Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi

In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere.

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Garanzie di sicurezza all’Ucraina, cosa prevede il 'Piano Meloni'

I leader europei stanno discutendo di una garanzia di sicurezza per l'Ucraina, promossa dalla premier Giorgia Meloni, che impegnerebbe gli alleati di Kiev a decidere - entro un limite di tempo ancora da definire - se fornire supporto militare al Paese in caso di un nuovo attacco da parte della Russia. A scriverlo è Bloomberg, sottolineando che la proposta equivale a una clausola di difesa collettiva simile a quella della Nato, ma che non prevede l'effettiva adesione di Kiev all'alleanza. Ed è tra una serie di opzioni che si stanno delineando mentre i leader europei sfruttano lo slancio dopo che Donald Trump ha accettato di sostenere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina.

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Fico da Zelensky: "Con Kiev rapporti pragmatici"

Il premier slovacco Robert Fico, nel suo primo incontro col presidente Volodymyr Zelensky, ha affermato oggi a Uzhhorod, in Ucraina, di "volere la pace", sottolineando si sostenere l'adesione di Kiev nell'Ue e le garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Secondo Fico, che nei giorni scorsi è stato da ricevuto da Putin a Mosca prima della tappa a Pechino, le relazioni reciproche tra la Slovacchia e l'Ucraina sono un buon esempio di come una cooperazione pragmatica possa superare le divergenze politiche. "Devo confermare che su alcuni temi abbiamo opinioni diverse, ma così va il mondo", ha affermato. 

Medvedev: "Volenterosi che discutono garanzie Kiev ci consultino"

Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che i cosiddetti Paesi "Volenterosi" che "si stanno riunendo e stanno discutendo quali garanzie dare all'Ucraina" dovrebbero "almeno consultarsi" con la Russia. Lo riporta la Tass. "Loro si stanno riunendo e stanno discutendo quali garanzie dare proprio all'Ucraina. E l'hanno chiesto a noi? Se c'è un conflitto, se è in corso un'operazione militare speciale, allora dovrebbero almeno consultarsi con noi quando sviluppano qualsiasi proposta", ha dichiarato Medvedev. 

Quanto gas e petrolio russo compra ancora l'Ue

Bielorussia: Polonia estende rafforzamento sicurezza a confine, verso nuova crisi migranti

In un’escalation di tensioni verbali tra Israele ed Egitto, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha accusato il Cairo di “imprigionare contro la loro volontà i residenti di Gaza che vogliono lasciare una zona di guerra”. La dichiarazione segue la reazione egiziana alle affermazioni di Netanyahu, che, in un’intervista al canale Abu Ali Express, ha detto che avrebbe permesso agli abitanti di Gaza di uscire attraverso il valico di Rafah, che però il Cairo “avrebbe bloccato”. In risposta, il ministero degli Esteri egiziano ha espresso la sua “massima condanna” delle parole di Netanyahu, definendole “parte dei suoi continui tentativi di prolungare l’escalation nella regione e radicare l’instabilità per evitare di affrontare le conseguenze delle violazioni israeliane a Gaza, sia all’interno che all’esterno”.

Medvedev: 'Iniziative dei Volenterosi non avranno conseguenze'

Il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha dichiarato che le iniziative dei cosiddetti Paesi 'Volenterosi' per garantire la sicurezza dell'Ucraina non avranno "nessuna conseguenza". Lo riporta l'agenzia Interfax. "Quindi si riuniscono e discutono il tema delle garanzie da dare all'Ucraina. Si inventano qualcosa, lo tirano fuori da diverse parti e poi lo presentano come garanzia. Questo non avrà alcuna conseguenza", ha affermato Medvedev.

Mosca: 'Colloqui tra il ministro della Difesa russo e Haftar'

Il ministero della Difesa russo ha riferito che il capo del dicastero, Andrei Belousov, e il generale libico Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, hanno avuto dei colloqui durante i quali "sono state affrontate le questioni attuali dei rapporti russo-libici" e "questioni chiave relative all'evoluzione della situazione in Nordafrica". Lo riporta la Tass.

Tajani riferirà su Kiev, Medio Oriente e dazi l'11 settembre

"Il governo ha informato il presidente del Senato e il presidente della Camera dei deputati della disponibilità a riferire in Parlamento sulla politica estera, come richiesto dai gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione. A rendere un'informativa urgente sui recenti sviluppi delle crisi in Ucraina e Medio Oriente e in materia di commercio internazionale sarà il ministro degli Esteri Antonio Tajani nella giornata di giovedì 11 settembre". Lo si legge in una nota del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Zelensky: parlato di sicurezza con Fico, Slovacchia non resterà a guardare

"Ho avuto un colloquio di sostanza con il Primo ministro della Slovacchia Robert Fico. Abbiamo trattato temi chiave, questioni di principio per l’Ucraina e questioni di principio per la Slovacchia". E' quanto rende noto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha accolto in visita il premier slovacco. "L'ho informato riguardo alla nostra conversazione di ieri con il presidente Trump, al nostro lavoro con i leader della Coalizione dei Volenterosi per promuovere la pace e garantire la sicurezza dell’Ucraina, e all’architettura di sicurezza per l’Europa. E la Slovacchia non resterà a guardare". "Il Primo ministro - prosegue Zelensky - mi ha parlato dei suoi contatti in Cina. Un tema distinto e importante è stata l’indipendenza energetica dell’Europa: il petrolio russo, così come il gas russo, non hanno futuro. La Slovacchia sostiene l’Ucraina nel suo percorso verso l’Unione europea. Questo è altamente significativo. Condividiamo anche l’opinione che l’Ucraina e la Moldavia debbano continuare ad avanzare insieme verso l’adesione all’Ue. Ugualmente importante è che la cooperazione bilaterale in materia economica, energetica e infrastrutturale qui, nella nostra regione, rafforzi i nostri popoli e i nostri paesi".

Zelensky: 'Slovacchia sostiene percorso verso Ue, petrolio russo non ha futuro'

"La Slovacchia sostiene l'Ucraina nel suo percorso verso l'Unione europea, una posizione molto significativa", ha scritto il Presidente ucraino Volodymir Zelensky dopo aver incontrato il Premier Robert Fico con cui ha riferito di aver parlato anche dell'"indipendenza energetica dell'Europa". "Il petrolio russo, proprio come il gas russo, non ha futuro", ha sottolineato Zelensky. "Condividiamo la posizione che Ucraina e Moldova debbano continuare ad avvicinarsi insieme verso l'adesione all'Ue", ha aggiunto.

Zelensky: 'Slovacchia non si farà da parte su garanzie di sicurezza'

La Slovacchia "non si farà da parte" sul lavoro per far avanzare la pace e per garantire la sicurezza dell'Ucraina e per la architettura di sicurezza per l'Europa, ha reso noto il Presidente Volodymir Zelensky dopo il suo incontro con il Premier slovacco Robert Fico che ha informato il leader ucraino "dei suoi contatti in Cina".

Kiev: colpita con droni una raffineria russa a Ryazan

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina ha confermato di aver attaccato nella notte la raffineria di petrolio di Ryazan, in Russia, e diverse altre strutture nel Paese. Lo riporta Ukrinform. Secondo quanto rivendicato l'attacco con droni ha colpito l'unità di raffinazione primaria del petrolio Elou-avt-6, con una capacità stimata di 6 milioni di tonnellate di petrolio all'anno. "La raffineria di petrolio di Ryazan, con una capacità di produzione di 17,1 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, è tra le quattro più grandi raffinerie di petrolio della Federazione Russa. Produce benzina di vario tipo, gasolio, carburante per aerei, gas liquefatti e altri prodotti petroliferi. L'impianto è coinvolto nell'approvvigionamento dell'esercito di occupazione russo", ha commentato lo Stato Maggiore. In precedenza, il governatore della regione di Ryazan, Pavel Malkov, aveva riferito dell'abbattimento di otto droni sull'oblast. "Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime né danni a edifici residenziali e infrastrutture. I detriti sono caduti sul terreno di un impianto industriale", aveva dichiarato citato da Interfax.

Zelensky: 'Con Fico colloqui sostanziali, proseguire dialogo'

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver avuto colloqui "sostanziali" con il premier slovacco Robert Fico durante la sua visita odierna nella città occidentale ucraina di Užhorod. "È importante che questo dialogo venga portato avanti. Lo continueremo", ha dichiarato Zelensky, citato dall'agenzia Ukrinform. La Slovacchia, insieme all'Ungheria, dipende ancora fortemente dalle importazioni di gas russo e ha ripetutamente criticato l'Ucraina per gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Fico è stato criticato anche questa settimana per aver preso parte a una parata militare in Cina, incontrando Xi Jinping e Vladimir Putin per colloqui bilaterali.

Ucraina, colloquio von der Leyen-Vance su sanzioni Russia

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il vicepresidente degli Usa James David Vance hanno avuto ieri un colloquio telefonico a proposito del "mantenimento di un fronte unito sulle sanzioni" nei confronti della Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha riferito la portavoce capo Paula Pinho, durante il briefing con la stampa. "Più coordiniamo il nostro approccio con i partner - ha continuato - più questi sono efficaci. Abbiamo una serie di esempi per dimostrarlo, ad esempio gli sforzi congiunti con il G7 sul tetto del prezzo del petrolio, che sta producendo risultati. Abbiamo visto che le sanzioni sono efficaci e continueremo quindi a fare pressione sull'economia di guerra russa, ad aumentare i costi per la Russia per non aver intrapreso colloqui di pace e a portare infine il presidente Vladimir Putin al tavolo delle trattative". La portavoce ha confermato che la Commissione continua a "lavorare" per varare un diciannovesimo pacchetto di sanzioni. Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha detto da Uzhhorod, nell'Ucraina occidentale, che la Commissione ha inviato una squadra di funzionari a Washington per coordinare le sanzioni Ue con quelle degli Usa.

Zelensky: parlerò con Fico di acquisti suo paese di petrolio russo

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intende parlare degli acquisti di petrolio russo da parte della Slovacchia con il primo ministro Robert Fico che si trova in visita nel paese. Kiev considera che queste operazioni aiutino Mosca a finanziare la sua invasione e irritazione per questi acquisti è stata espressa ieri dal presidente Usa Donald Trump. Fico è conosciuto per le sue posizioni filorusse e per le sue severe critiche al presidente ucraino, in contrasto con la posizione dell’Unione europea. Slovacchia e l’Ungheria ricevono petrolio russo attraverso l’oleodotto Droujba, che è stato recentemente preso di mira da attacchi ucraini, creando tensioni tra Kiev e questi paesi. Nella videoconferenza di ieri, Trump ha detto ai leader della coalizione dei volenterosi che l’Europa deve smettere di comprare petrolio russo e Zelensky ha aggiunto che è importante che anche l’Ungheria "ascolti questi segnali". Il ministro ungherese degli Affari esteri Peter Szijjarto ha reagito durante una conferenza stampa alle critiche respingendo la colpa sull’Unione europea. "Il fatto che l’Ungheria cooperi con la Russia per la sicurezza dell’approvvigionamento è in gran parte dovuto al rifiuto da parte dell’Ue della nostra richiesta di assistenza per aumentare la capacità dei gasdotti dell’Europa sud-orientale".

Budapest: altri Paesi Ue comprano petrolio russo in segreto

"L'Ungheria acquista petrolio russo apertamente perché non ha altra scelta, mentre alcuni Paesi europei lo acquistano segretamente attraverso canali alternativi, perché è più economico". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, come riferito via X dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. Il ministro ha "messo in guardia contro l'ipocrisia di coloro che attaccano a gran voce l'Ungheria e la Slovacchia, ma importano silenziosamente lo stesso petrolio attraverso l'Asia", secondo Kovacs, mentre si è svolto in Danimarca il Consiglio informale dell'energia.

Russia: contro Francia su legittima sovranità Comore su Mayotte

Lo scontro diplomatico tra Russia e Francia si estende oltre l'Ucraina, raggiungendo l'Oceano Indiano. Durante una visita a Moroni, capitale delle Comore, l'ambasciatore russo in Madagascar, Andrey Andreev, ha sollevato la questione di Mayotte, ribadendo il sostegno della Russia al "legittimo diritto" delle Comore di "ripristinare la propria sovranità sull'isola di Mayotte". Le dichiarazioni, rilasciate in occasione del cinquantesimo anniversario delle relazioni tra Russia e Comore, si schierano a favore del governo comoriano contro la Francia.  "La Russia ha sempre sostenuto con coerenza il legittimo diritto dell'Unione delle Comore a ripristinare la propria sovranità sull'isola di Mayotte. Continueremo a lavorare in questa direzione", ha dichiarato Andreev in un discorso trasmesso da Channel 1. Il diplomatico ha annunciato l'apertura di un'ambasciata russa a Moroni entro "la fine del 2026" per rafforzare l'influenza di Mosca nella regione.   Non è la prima volta che la Russia si esprime su Mayotte. A marzo, Mosca ha denunciato la "militarizzazione" dell'isola, accusando Parigi di controllarla "illegalmente". "La Russia si oppone alla militarizzazione ingiustificata di qualsiasi territorio, con pericolose conseguenze per la pace e la sicurezza", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.  Il ministro dei Territori d'Oltremare francese, Manuel Valls, ha replicato: "La Russia cercherà di danneggiare gli interessi della Francia ovunque. L'apertura di un'ambasciata russa a Moroni e le dichiarazioni scandalose della portavoce del ministero degli Esteri russo sono un chiaro segnale di questa strategia".  Mayotte, dipartimento francese dal 2011, è una delle quattro isole dell'arcipelago delle Comore. Le altre tre – Grande Comore, Moheli e Anjouan – formano l'Unione delle Comore, indipendente dal 1975, che continua a rivendicare la sovranità su Mayotte. "Nel 2019, quando il presidente Macron mi ha ricevuto, ha dichiarato che Mayotte era francese. Ho risposto che era comoriana", ha ricordato il presidente comoriano Azali Assoumani a La Tribune nel maggio 2023, riferendosi al territorio di 374 km². 

Nato, riunione comitato militare il 26 e 27 settembre a Riga

Il Comitato Militare della NATO, la massima autorità militare dell'Alleanza, si riunirà a livello di Capi di Stato Maggiore della Difesa il 26 e 27 settembre 2025 a Riga, in Lettonia. Lo comunica la NATO in una nota. A presiedere la riunione sarà il Presidente del Comitato Militare, l'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Parteciperanno il Comandante Supremo Alleato per l'Europa (SACEUR), il Generale Alexus G. Grynkewich, e il Comandante Supremo Alleato per la Trasformazione (SACT), l'Ammiraglio Pierre Vandier. La riunione si concentrerà sul seguito al Vertice NATO dell'Aia, in particolare sul rafforzamento della deterrenza e della difesa collettiva dell'Alleanza.  

Orlov: "Trump? Putin lo ha manipolato come voleva"

"Come faremmo senza Trump... tutte queste sue posizioni e promesse senza conseguenze sono quelle di un re nudo. È un fatto che Trump e Putin hanno bisogno l'uno dell'altro. Trump ha una grande simpatia per Putin, del resto sono entrambi degli imperialisti. Trump ne ha bisogno: era convinto di trovare una lingua comune e passare alla storia come l'uomo della pace, ma è rimasto deluso. A Putin, invece, Trump è necessario come oggetto di manipolazione: finora lo ha manipolato come voleva, finora c'èriuscito alla grande". Così l'attivista russo Oleg Orlov, Nobel per la pace 2022, a Palermo.

Zelensky: "Possibile invio migliaia truppe occidentali"

"Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina come parte delle sue garanzie di sicurezza": lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si prevede che queste truppe saranno "migliaia. E' un dato di fatto, ma è ancora un po' presto per parlarne" nei dettagli, ha affermato Zelensky in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nell'Ucraina occidentale.

Parolin: "Per Gaza e Kiev serve il dialogo, S. Sede farà sua parte"

La via per risolvere i conflitti in Ucraina e a Gaza passa necessariamente per il dialogo. Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine della cerimonia al Bambino Gesù, dove ha benedetto un'effigie di Pier Giorgio Frassati che domenica verrà canonizzato insieme a Carlo Acutis. "La Santa Sede sta insistendo perché le parti riprendano il dialogo e, attraverso di esso, possano trovare soluzioni alla tragica situazione di Gaza. È una voce - ha detto Parolin al Sir - che continua a levarsi, ribadita anche ieri in maniera molto decisa con il presidente di Israele. L'auspicio è che questa voce, unita a quella della comunità internazionale, possa produrre qualche effetto". In particolare la preoccupazione della Santa Sede per la parrocchia di Gaza "è molto alta, soprattutto perché nella parrocchia vivono numerose persone con disabilità che non possono essere trasferite altrove. Si spera che venga garantito rispetto a quanti hanno deciso di rimanere e a coloro che non hanno alternative, ascoltando l'appello a proteggerli". Anche per l'Ucraina "la posizione è chiara: avviare un dialogo. Il Santo Padre aveva perfino messo a disposizione il Vaticano come luogo per ospitare eventuali colloqui. Da parte della Santa Sede c'è grande disponibilità ad aiutare a trovare tutte le vie e i mezzi possibili per mettere fine alla carneficina". 

Costa: "Budapest smetta di comprare energia dalla Russia"

Sul percorso di adesione dell'Ucraina la Commissione è stata chiara, Kiev "risponde ai criteri" finora richiesti. "L'Ungheria sostiene che l'adesione non deve avvenire durante la guerra. Questo significa quindi aumentare il sostegno militare a Kiev e, dall'altra parte, non alimentare più la macchina da guerra russa. Noi abbiamo ridotto dell'80% l'acquisto di gas e petrolio da Mosca. Resta il 20%, e dobbiamo evitarlo. La maggior parte di questa percentuale è occupata dagli acquisti dell'Ungheria: Budapest deve fermarli". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa in conferenza stampa con Volodymyr Zelensky. 

Zelensky: "Fondamentale che tutti vedano l'Ucraina in Ue"

"E' fondamentale che tutti considerino l'Ucraina come parte dell'Ue. L'adesione significa sicurezza - economica e geopolitica. Anche gli Stati Uniti supportano questo, considerando la sicurezza dell'Ucraina come parte della sicurezza collettiva dell'Europa. Anche la Russia ora riconosce il percorso dell'Ucraina verso l'Ue". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa con Antonio Costa da Uzhhorod. 

Mosca: "Trump è cinico, ma in senso buono"

"La posizione di Trump è diversa da quella delle nazioni europee oggi. Trump è molto più costruttivo. È, in senso buono, piuttosto cinico, pensa: perché combattere quando si può commerciare? Guidato dagli interessi degli Stati Uniti, sta facendo tutto il possibile per porre fine alle guerre. In questo senso, i suoi interessi coincidono con i nostri". Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, in un'intervista alla testata Argumenty y Fakty ripresa dalla Tass. 

Zelensky a Costa: "Garanzie sicurezza già durante guerra"

"Ringrazio l'Ue e le istituzioni europee per il loro impegno attivo nel garantire la sicurezza dell'Ucraina. Stiamo costruendo un sistema che funzionerà già durante la guerra e rimarrà in vigore anche dopo. 35 paesi fanno parte della nostra Coalizione dei Volentieri, 26 dei quali sono pronti a fornire garanzie di sicurezza". Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo incontro con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. "Si tratta di contributi concreti: a terra, in aria, in mare, nel cyberspazio e nel finanziamento. Apprezziamo strumenti come l'iniziativa Safe, a cui ora aderiscono 19 paesi. L'Ucraina deve essere un partecipante a pieno titolo - Safe puo' potenziare notevolmente le capacità di difesa sia in Ucraina che in tutta Europa", ha aggiunto. 

Mosca: incontro Putin-Trump si può organizzare rapidamente

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che "se i presidenti" di Russia e Usa, Vladimir Putin e Donald Trump, "lo riterranno necessario, un loro incontro potrà essere organizzato molto rapidamente, proprio come è stato organizzato rapidamente l'incontro in Alaska". "Certamente, è possibile", ha risposto Peskov alla domanda sulla possibilità di un secondo round di colloqui Putin-Trump nel prossimo futuro. Lo riporta la Tass citando un'intervista di Peskov a aif.ru. 

Russia: preso il controllo di un villaggio nel sud-est ucraino

Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano preso il controllo di un villaggio nel sud-est ucraino: Markove, nella regione di Donetsk. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le dichiarazioni di Mosca non sono confermabili in maniera indipendente.

Presidenza Ue: da Mosca neanche una molecola di energia

Per l'Unione europea "l'obiettivo è molto, molto chiaro. Vogliamo interrompere le importazioni" di energia russa "il più rapidamente possibile. E anche in futuro, anche quando ci sarà la pace, ritengo che non dovremmo comunque importare energia russa. Non si tratta di una sanzione temporanea. Una volta raggiunto questo accordo, non importeremo mai più nemmeno una molecola di energia russa". Lo ha detto il commissario per l'energia, Dan Jorgensen, all'arrivo al Consiglio Ue informale in corso a Copenaghen.

Ucraina, Cina: si oppone fermamente a pressioni da Ue o Usa

La Cina si "oppone fermamente" a qualsiasi coercizione dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato i leader europei a esercitare pressioni economiche su Pechino in merito alla guerra in Ucraina. "La Cina non è l'origine di questa crisi, né ne è parte. Ci opponiamo fermamente a questa tendenza a invocare la Cina in ogni momento e anche alla cosiddetta pressione economica esercitata contro di essa", ha dichiarato ai giornalisti Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese.

Zelensky: "Italia ha ruolo attivo e fondamentale"

L'Italia "ha un ruolo molto attivo" nella coalizione dei 'volenterosi' e il presidente del Consiglio "Giorgia Meloni e il suo team hanno un ruolo fondamentale". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodmyr Zelensky, nel suo intervento in videoconferenza al Forum Ambrosetti. "Meloni ci ha supportato, sono grato all'Italia per la partecipazione", ha aggiunto Zelensky, che ha anche sottolineato il ruolo del governo italiano nella ricostruzione, con la conferenza di Romae l'impegno delle aziende italiane. 

Forum Ambrosetti, Zelensky: “Lavoriamo per fermare Russia'

Forum Ambrosetti, Zelensky: “Lavoriamo per fermare Russia'

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Zelensky: "Importante che garanzie sicurezza inizino subito"

E' importante che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi scattino subito, "senza attendere la fine dei combattimenti": lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in video al Forum economico di Cernobbio. Zelensky ha poi detto che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare la sicurezza dell'Ucraina, parlando di "importante passo avanti". 

Putin: "Se si raggiunge la pace, nessun bisogno di truppe"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che, se si potesse raggiungere un accordo di pace sull'Ucraina, non ci sarebbe bisogno di truppe straniere. "Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente", ha affermato il leader del Cremlino, parlando a Vladivostok, nell'Estremo oriente russo, all'Eastern Economic Forum (Eef). 

Putin: "Truppe occidentali in Ucraina sarebbero un bersaglio"

Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che qualsiasi truppa occidentale schierata in Ucraina sarebbe un obiettivo "legittimo" per l'esercito di Mosca, il giorno dopo che gli alleati occidentali di Kiev hanno dichiarato di essersi impegnati a garantire la presenza di truppe in caso di accordo di pace. "Se i soldati dovessero comparire li', soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi", ha dichiarato Putin a un forum economico nella citta' di Vladivostok, nell'estremo oriente aggiungendo anche che il dispiegamento di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine.

Cremlino: Usa e Ue non possono garantire sicurezza Kiev

Il Cremlino è "assolutamente" contrario alle garanzie militari americane ed europee offerte all'Ucraina per la sua sicurezza. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov. "Gli stranieri, in particolare i contingenti militari europei e americani, possono garantire la sicurezza dell'Ucraina? - si chiede Peskov parlando con RIA Novosti -. Assolutamente no, non possono". "Questa - ha aggiunto - non può essere una garanzia di sicurezza per l'Ucraina adatta al nostro Paese". 

Cremlino: europei intralciano risoluzione del conflitto

Dura presa di posizione del Cremlino nei confronti dei Paesi europei accusati di "ostacolare" la risoluzione del conflitto in Ucraina. "Gli europei - sono le parole del portavoce di Mosca,  Dmitri Peskov, in un'intervista al quotidiano russo Izvestia - ostacolano la risoluzione in Ucraina. Non stanno contribuendo affatto". Peskov accusa l'Europa di "continuare nei tentativi" di fare dell'Ucraina "il centro di tutto ciò che è anti-russo.

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