Si è aperta a Cernobbio la prima giornata della 51esima edizione del Forum Teha. Il presidente ucraino si è collegato con Villa d'Este in videoconferenza per fare il punto sulla situazione in Ucraina. "Importante che le garanzie di sicurezza inizino subito", ha detto. "Quanto promesso da 26 Paesi volenterosi sono importante passo avanti". Poi, in una conferenza col presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, ha aggiunto: “Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina”
Si è aperta oggi la cinquantunesima edizione del Forum Teha (The European House Ambrosetti). Tanta politica, soprattutto geopolitica, e poca finanza sulla terrazza di Villa d'Este a Cernobbio. Ad inaugurare i lavori, subito dopo i saluti di Valerio De Molli, è stato un intervento del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in video-conference. Ad ascoltarlo in sala, tra gli altri, Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. "È importante che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi scattino subito, senza attendere la fine dei combattimenti", ha dichiarato Zelensky nel suo video-messaggio, aggiungendo che le garanzie sono anche di carattere economico e ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare la sicurezza dell'Ucraina, parlando di "importante passo avanti". Sulle "garanzie di sicurezza, ci sono già 45 Paesi nella coalizione , e 26 di loro sono pronti ad aiutare con un reale sostegno alla sicurezza. Questo è un grande cambiamento. Si tratta di Paesi forti, tra cui l'Italia, e il Presidente Trump ha confermato che l'America è pronta a partecipare", ha concluso. Poi, in una conferenza stampa nell'Ucraina occidentale, ha spiegato che "migliaia" di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate nel Paese nell'ambito delle garanzie di sicurezza fornite dagli alleati di Kiev contro la Russia (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SULLA GUERRA).
Zelensky: "Putin non vuole fine guerra, nessuno si fida di lui"
"Putin non vuole chiudere la guerra ma se la pressione aumenterà, forse lo spingerà a farlo. Nessuno si fida, nessuno si fida dei russi ma non è questione di fiducia, bisogna far finire la guerra e abbiamo bisogno di Usa, Europa e dei Paesi del Sud globale che purtroppo ad oggi non sono coinvolti ma ci lavoreremo", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo alle domande del Forum di Cernobbio.
Zelensky: "L'armata ucraina è grande, garanzia per tutta Europa"
"L'armata ucraina è un'armata grande, 800.000 persone, è la più grande in Europa", dice Zelensky. "È una garanzia per la sicurezza dell'Ucraina e ovviamente per tutta l'Europa. Se l'armata è forte, l'Europa non è in pericolo. Queste sono le cose importanti". Il presidente ucraino, nel suo intervento in videoconferenza al Forum economico di Cernobbio, ha aggiunto che "l'Italia ha un ruolo molto attivo e penso che Giorgia Meloni e il suo team abbiano un ruolo fondamentale. Aprezziamo moltissimo che il popolo italiano supporti il nostro popolo".
Zelensky: "Positivo supporto Usa, abbiamo bisogno dei Patriot"
"È molto positivo che il presidente Trump, specialmente dopo il nostro incontro a Washington, supporti le garanzie di sicurezza. Con la difesa aerea, prima di tutto, abbiamo bisogno dei Patriot, solo gli Stati Uniti hanno un tal numero di Patriot, e licenze e molti sistemi diversi, inclusa l'intelligence", ha detto Zelensky. "Per quanto riguarda la pressione politica, la seconda cosa che può cambiare la situazione sono le sanzioni contro l'aggressione russa".
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“Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate”
Dopo l’intervento al Forum di Cernobbio, Zelensky ha parlato anche durante una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, nell'Ucraina occidentale. "Migliaia di truppe occidentali potrebbero essere dispiegate in Ucraina come parte delle sue garanzie di sicurezza", ha spiegato. Si prevede che queste truppe saranno "migliaia. È un dato di fatto, ma è ancora un po' presto per parlarne" nei dettagli, ha aggiunto. Sempre da Uzhhorod, ha detto ancora: "È fondamentale che tutti considerino l'Ucraina come parte dell'Ue. L'adesione significa sicurezza, economica e geopolitica. Anche gli Stati Uniti supportano questo, considerando la sicurezza dell'Ucraina come parte della sicurezza collettiva dell'Europa. Anche la Russia ora riconosce il percorso dell'Ucraina verso l'Ue".
L’anno scorso Zelensky era a Cernobbio
La prima giornata del Forum Teha si apre sulle “sfide globali” che l'economia sta affrontando. Il presidente ucraino Zelensky quest'anno non si affaccia sulla terrazza di Villa d'Este ma si è collegato in video per fare il punto sulla situazione in Ucraina. "È il terzo anno che partecipa, il primo anno in remoto, nel 2024 in presenza e quest'anno ancora in video", dice il Managing partner e amministratore delegato di The European House - Ambrosetti Valerio De Molli lasciandogli la parola. In sala i rappresentanti di molti governi.
Il programma
La formula della tre giorni è inossidabile, si apre venerdì mettendo sul tavolo le sfide globali, sabato il focus è sull'agenda per l'Europa e la sicurezza e la difesa saranno tra i temi principali del confronto e si chiude domenica con l'agenda per l'Italia dando spazio alle opposizioni ma con il governo quasi tutto schierato anche se la premier Giorgia Meloni quest'anno non interverrà. Nel weekend si alterneranno i principali ministri del’esecutivo italiano, a partire da Antonio Tajani, per chiudere con l'intervento di Giancarlo Giorgetti. E poi Maria Chiara Carrozza, Giuseppe Valditara, Marina Calderone, Matteo Piantedosi, Gilberto Pichetto Fratin, Matteo Salvini, Paolo Zangrillo, Carlo Nordio, Adolfo Urso. Il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, arriverà sabato mattina, nella giornata dedicata all'Europa, domenica sono attesi Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Carlo Calenda e Matteo Renzi.