Eastern Economic Forum, Putin: “Imprese Paesi ostili non vogliono lasciare mercato russo”

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Il presidente russo è intervenuto alla sessione plenaria dell'Eef a Vladivostok. Ha dichiarato che le aziende di diversi Paesi ostili alla Russia, "con i quali sussistono alcune difficoltà", non hanno abbandonato il mercato russo e intendono ampliare la loro cooperazione. Poi ha parlato del conflitto con l’Ucraina: “Soldati occidentali sarebbero un bersaglio, se si raggiunge la pace non c’è alcun bisogno di truppe”

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Il presidente russo, Vladimir Putin, è intervenuto oggi alla sessione plenaria dell'Eastern Economic Forum (Eef) a Vladivostok, nell'Estremo oriente russo. Ha dichiarato che le aziende di diversi Paesi ostili alla Russia, "con i quali sussistono alcune difficoltà", non hanno abbandonato il mercato russo e intendono ampliare la loro cooperazione. "Le aziende di alcuni Paesi, con i quali politicamente, in base alla situazione attuale, sussistono problemi lavorativi, non sono andate da nessuna parte. E continuano a voler ampliare la cooperazione", ha affermato lo Zar. Putin, che ha parlato dell'est russo affacciato al Pacifico e vicino alla Cina come del nuovo potenziale motore dell'economia russa, ha inoltre detto che la Banca centrale di Mosca sta combattendo l'inflazione per portarla al 4%. Rispondendo poi a una domanda, il numero uno del Cremlino ha detto che l'aquila bicipite russa "non guarda solo a ovest e a est, ma anche a sud".

Putin: “Truppe occidentali in Ucraina sarebbero un bersaglio”

Il presidente russo, Vladimir Putin, parlando da Vladivostok ha detto poi parlato ampiamente del conflitto con l’Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). "Se delle truppe occidentali dovessero comparire sul campo, soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi", ha detto all'Eastern Economic Forum. Il capo del Cremlino ha aggiunto che il dispiegamento di una forza occidentale "non favorirebbe una pace a lungo termine". Poi ha aggiunto che se si potesse raggiungere un accordo di pace sull'Ucraina, non ci sarebbe bisogno di truppe straniere. "Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente”.

Putin: “Per ora praticamente impossibile un accordo con Kiev”

Putin afferma di essere "pronto" a "contatti" con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ma di non vedere "molto senso" in essi sostenendo che sarebbe, a suo dire, "praticamente impossibile raggiungere un accordo con la parte ucraina su questioni chiave”. "Anche se ci fosse la volontà politica, cosa di cui dubito, ci sarebbero difficoltà legali e tecniche”. Come riportato dalla Tass, il leader russo ha detto: "La parte ucraina vuole questo incontro e lo ha proposto. Io dico, siamo pronti, venite. Garantiremo le necessarie condizioni di lavoro e di sicurezza, una garanzia del 100%”. "Se ci dicono che vogliono incontrarci e che dovremmo andare da qualche parte per avere l'incontro, credo che queste richieste siano semplicemente eccessive. Se vogliono incontrarci, siamo pronti. Il miglior luogo è la capitale della Russia, Mosca”.

Putin: “Mosca contraria a ingresso di Kiev nella Nato”

Il presidente russo ha ribadito che Mosca si oppone a un eventuale ingresso dell'Ucraina nella Nato a causa di quelli che sostiene essere "interessi di sicurezza a lungo termine della Russia”. E ha aggiunto che non ha "ancora discusso dei risultati delle consultazioni in Europa" con il presidente americano Trump, ma di "mantenere" con lui "un dialogo aperto" e di "aver concordato di chiamarsi a vicenda, di contattarsi e di accordarsi, se necessario".

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