"Siamo pronti ad accettare un accordo complessivo, per cui tutti i prigionieri nemici attualmente detenuti verranno liberati, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, in un'intesa che porterà alla fine della guerra". Lo ha fatto sapere Hamas. "E' un atto rilevante, grave. Questo fatto, che ha toccato Unifil e il nostro contingente, non è un errore, ma una scelta precisa". Così Crosetto dopo che droni israeliani hanno sganciato 4 granate nei pressi delle forze di pace
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"Siamo pronti ad accettare un accordo complessivo, nell'ambito del quale tutti i prigionieri nemici attualmente detenuti verranno liberati, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nel contesto di un'intesa che porterà alla fine della guerra nella Striscia di Gaza": lo scrive Hamas in una nota.
"E' un atto rilevante, grave. E la differenza con gli episodi passati è che questo fatto, che ha toccato Unifil ed anche il nostro contingente, non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell'IDF ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa. Tanto precisa da parte loro quanto incomprensibile ed inaccettabile da parte nostra. Esprimerò con tutta la forza possibile al mio omologo israeliano la nostra totale disapprovazione (e qualcosa in più) per quanto accaduto". Lo dice al Foglio il ministro della Difesa Guido Crosetto, a proposito del nuovo episodio avvenuto nei pressi della blu line, il confine tra Israele e Libano in cui opera la missione delle Nazioni Unite, con all'interno un importante contingente italiano.
"Annuncio che con noi partirà l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi e tre esponenti di altri due partiti, il deputato Arturo Scotto del Pd, l'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado, il senatore del M5s Marco Croatti. Hanno deciso di mettere i loro corpi. Immaginate quanto questo sia importante". Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza nel corso di una conferenza al Senato promossa dal M5s.
L'esercito israeliano si è addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano: lo riporta Reuters sul suo sito.
Anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all'Assemblea dell'Onu. Una decisione che provoca la dura reazione del ministro israeliano di estrema destra Ben-Gvir: "I Paesi europei che si abbandonano all'ingenuità e si arrendono alle manipolazioni di Hamas finiranno per sperimentare il terrore in prima persona".
Gli approfondimenti:
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
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Netanyahu, l'annuncio di Hamas è l'ennesimo trucco
Il premier israeliano risponde con scetticismo all'annuncio di Hamas di mercoledì sera in cui si dice pronto a un accordo globale. "Purtroppo, si tratta di un ennesimo trucco mediatico di Hamas, che non contiene nulla di nuovo. La guerra può finire immediatamente, ma solo alle condizioni stabilite dal Gabinetto di Sicurezza: liberazione di tutti gli ostaggi; smantellamento dell'arsenale di Hamas, smilitarizzazione completa della Striscia, controllo di sicurezza israeliano sulla Striscia; istituzione di un'amministrazione civile alternativa, che non sia una minaccia per Israele", ha dichiarato Benyamin Netanyahu.
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Global Sumud Flotilla, cos'è la flotta internazionale per Gaza
L'iniziativa di solidarietà, supportata da migliaia di volontari, mira a portare aiuti umanitari a Gaza, sfidando il blocco israeliano, che ha già intercettato in acque internazionali numerose sue spedizioni a Gaza. La partenza è prevista il 31 agosto dal porto di Barcellona. "Decine di imbarcazioni sono pronte a salpare" per la missione che aspira a essere la più grande di sempre, e prevede la partecipazione di 44 paesi e migliaia di volontari, ha assicurato il portavoce della Global Sumud Flotilla, Saïf Abukeshek: "Il genocidio deve finire"
Global Sumud Flotilla, cos'è la flotta internazionale per Gaza
Vai al contenutoL'Onu decide la fine di Unifil, missione in Libano terminerà nel 2027
La decisione è stata presa dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che ha sì approvato il rinnovo della missione ma soltanto fino alla fine del 2026, quando inizierà un "ritiro ordinato e sicuro" della durata di un anno. "Per una volta, abbiamo delle buone notizie dall'Onu", ha dichiarato Danny Danon, rappresentante di Israele alle Nazioni Unite. Il premier libanese Nawaf Salam ha invece espresso soddisfazione per il rinnovo del mandato fino alla fine del 2026.
L'Onu decide la fine di Unifil, missione in Libano terminerà nel 2027
Vai al contenutoKatz risponde ad Hamas, arrenditi o Gaza City distrutta
Il ministro della Difesa Israel Katz avverte che Hamas si trovera' presto di fronte a una scelta difficile: accettare le condizioni di Israele per porre fine alla guerra o vedere Gaza City "diventare come Rafah e Beit Hanoun", ovvero distrutta. Le sue osservazioni arrivano dopo che Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava di essere disposto a rilasciare tutti gli ostaggi in cambio della fine della guerra e di un completo ritiro israeliano.
Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza
Considerato un simbolo di Hamas, ammirato in tutto il Medio Oriente e figura di riferimento per i palestinesi, Obeida è stato ucciso nel bombardamento dell'appartamento nel quale si trovava insieme alla moglie e ai figli. Tra i principali obiettivi di Israele, poiché ritenuto il responsabile ufficiale della propaganda psicologica del gruppo, è sempre apparso in pubblico con il volto coperto da una kefiah bianco-rossa per nascondere la propria identità.
Abu Obeida, chi era il portavoce di Hamas ucciso da Israele a Gaza
Vai al contenutoWP: piano Usa per Gaza Riviera, via abitanti per far arrivare turisti
Il Washington Post ha rivelato che l’amministrazione Trump e i partner internazionali stanno discutendo proposte per costruire un lussuoso resort turistico e un polo tecnologico sulla Striscia. Ogni palestinese che sceglie di andarsene riceverebbe un pagamento in contanti di 5.000 dollari e sussidi per coprire quattro anni di affitto altrove, oltre a un anno di cibo.
WP: piano Usa per Gaza Riviera, via abitanti per far arrivare turisti
Vai al contenutoNetanyahu respinge la richiesta di Macron di visitare Israele
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha respinto la richiesta del presidente francese Emmanuel Macron di visitare Israele. Lo riferisce l'emittente pubblica di Tel Aviv, Kan. Parigi ha annunciato il riconoscimento di uno Stato palestinese all'Assemblea Onu di settembre. Netanyahu ha condizionato la visita del capo dell'Eliseo al ritiro dell'iniziativa, richiesta che il leader francese ha respinto, riferisce l'emittente.
Hamas: "Pronti ad accordo globale e rilascio ostaggi"
In una dichiarazione ufficiale, Hamas ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi. "Siamo pronti ad accettare un accordo complessivo, nell'ambito del quale tutti i prigionieri nemici attualmente detenuti verranno liberati, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nel contesto di un'intesa che porterà alla fine della guerra nella Striscia di Gaza", scrive Hamas in una nota. "Tale accordo includerà: Il ritiro completo delle forze d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione; l'avvio di un processo di ricostruzione. Inoltre, il movimento rinnova la sua disponibilità a formare un governo nazionale indipendente composto da tecnocrati, che gestisca integralmente gli affari della Striscia di Gaza e si assuma immediatamente tutte le responsabilità in tutti i settori". Hamas aggiunge: "Stiamo ancora aspettando la risposta di Israele alla proposta che le è stata trasmessa dai mediatori il 18 agosto scorso, proposta che è stata accettata dal movimento e dalle fazioni palestinesi".
La street artist Laika dipinge le navi della Global Sumud Flotilla
La flotta internazionale a sostegno della popolazione di Gaza è salpata dal porto di Barcellona. Prima di iniziare il viaggio anche l'artista d'arte urbana Laika, la cui identità è ignota, attraverso la sua arte ha voluto augurare "buon vento" a tutti coloro che hanno deciso di partecipare all'iniziativa.
La street artist Laika dipinge le navi della Global Sumud Flotilla
Vai al contenutoFlotilla: "Aereo a Sigonella strana coincidenza, droni su barche"
"Per quanto riguarda l'aereo israeliano atterrato a Sigonella dico solo che ci sembra una coincidenza particolare. Le nostre imbarcazioni in Spagna sono state raggiunte da dei droni di controllo, io non posso dire fossero israeliani. C'erano e durante la navigazione notturna li hanno seguiti. La verità è che di fatto ci aspettiamo che stiano monitorando la dimensione dell'iniziativa, non siamo sorpresi". Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della global sumud Flotilla, appena arrivata a Siracusa chiedendo "al governo di tutelare la nostra incolumità, visto che noi non stiamo facendo nulla di illegale". "A mare - ha aggiunto - ci aspettiamo il blocco come c'è sempre stato nelle precedenti missioni però questa volta saremo tanti, tante barche, tante persone e quindi in qualche modo non è scontato l'esito". "A Siracusa - ha sottolineato ho trovato una splendida accoglienza: è straordinaria, la città è in festa, è meraviglioso". Domenica mattina partiranno da Augusta una ventina di barche a vela per raggiungere Gaza, e le imbarcazioni a motore avranno a bordo degli aiuti umanitari.
Libano, condanna Unifil per droni israeliani: "Granate vicino a caschi blu"
Unifil, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite in Libano, ha condannato Israele per "uno degli incidenti più gravi" degli ultimi mesi dopo che dei droni israeliani hanno "lanciato quattro granate vicino ai caschi blu Unifil che lavoravano per rimuovere blocchi stradali che ostacolavano l'accesso a una posizione Onu", con una granata arrivata entro 20 metri, e le altre nel raggio di 100 metri, rispetto al personale e i veicoli Onu".
L'esercito israeliano ha risposto spiegando che le proprie truppe avevano "dispiegato diverse granate [stordenti]" in risposta ad "attività sospette", aggiungendo che "nessun fuoco intenzionale è stato diretto contro il personale Unifil". Stando alla forza Onu, Israele era stato informato in anticipo dei piani per svolgere lavori di sgombero stradale in quell'area, a sud-est del villaggio di confine di Marwahin; Unifil ha sottolineato che mettere in pericolo la vita dei caschi blu è "inaccettabile" e una "grave violazione" di una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu del 2006 che ha formato la base del cessate il fuoco nell'area.
Dopo l'accordo di cessate il fuoco raggiunto lo scorso novembre, Unifil ha assistito l'esercito libanese nello smantellamento dell'infrastruttura militare di Hezbollah nel sud. L'accordo stabilisce che solo l'esercito libanese e i caschi blu possono dispiegarsi nel Libano meridionale, escludendo sia l'esercito israeliano che Hezbollah dalla regione. Tuttavia, Israele ha mantenuto truppe in cinque località che considera strategiche e continua regolarmente a colpire obiettivi di Hezbollah, portando avanti una campagna che intende continuare fino a quando il gruppo militante non sarà disarmato.
Gaza, il presidente israeliano Herzog da Papa Leone XIV giovedì
L'incontro si terrà il prossimo 4 settembre. Ad annunciarlo è stato l'ufficio del presidente stesso, sottolineando che il viaggio, promosso dalla Santa Sede, si concentrerà sugli sforzi per riportare indietro gli ostaggi da Gaza. Tra i focus, anche la lotta all'antisemitismo nel mondo e la protezione delle comunità cristiane in Medio Oriente.
Gaza, il presidente israeliano Herzog da Papa Leone XIV giovedì
Vai al contenutoIsraele, Ben Gvir avverte Europa: proverà terrorismo in prima persona
L'esponente di estrema ha condannato la decisione del Belgio di riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite: "Invece di premiare il terrore, il mondo libero deve unirsi contro di esso".
Israele, Ben Gvir avverte Europa: proverà terrorismo in prima persona
Vai al contenutoCapo Idf: "A Gaza dovremo fare un regime militare"
Il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, ha intenzione di avvertire il governo israeliano che non ci sarà altra scelta se non quella di imporre il controllo militare sulla Striscia di Gaza se andranno avanti i piani per conquistare Gaza City. Lo riporta Channel 12. "Non ci sarà altra scelta che imporre un regime militare su tutta Gaza a partire da novembre", afferma Zamir, secondo il report. Il capo dell'esercito si oppone al piano del governo di conquistare Gaza City e ha invece esortato l'esecutivo ad accettare l'accordo per un cessate il fuoco che comprenda il rilascio degli ostaggi.
Stato Maggiore della Difesa: "Ad aereo israeliano a Sigonella solo supporto logistico"
"Nel pomeriggio del 2 settembre un aeromobile C-130 appartenente alle Forze armate israeliane ha effettuato un atterraggio tecnico presso la U.S. Navy Air Station di Sigonella (Catania), nell'ambito di un'attività addestrativa e di supporto logistico (rifornimento) previamente autorizzata secondo le procedure previste dalla normativa nazionale e internazionale vigente. A bordo del velivolo era presente solo personale tecnico-logistico, non vi era e non è stato imbarcato alcun materiale o equipaggiamento". Così lo Stato Maggiore della Difesa, che aggiunge: "pertanto, durante la sosta, della durata di circa 3 ore e 30 minuti, il velivolo ha ricevuto esclusivamente supporto logistico da parte del personale statunitense presente nella base". L'utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture militari italiane, aggiunge, "avviene nel pieno rispetto del quadro normativo nazionale e degli accordi internazionali in essere".
Global Sumud Flotilla per Gaza, anche 4 politici italiani a bordo
Si uniscono alla missione per portare aiuti al popolo palestinese e rompere il blocco navale imposto da Israele l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, il deputato Arturo Scotto del Pd, l'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado e il senatore del M5s Marco Croatti.
Global Sumud Flotilla per Gaza, anche 4 politici italiani a bordo
Vai al contenutoZamir: "Se piano militare prosegue, ci sarà occupazione a Gaza"
Il capo di stato maggiore dell'Esercito israeliano Eyal Zamir avvertirà ufficialmente il governo che "non ci sarà altra scelta che imporre il dominio militare sulla Striscia di Gaza se i piani dell'operazione Carri di Gideone II andranno avanti". Lo riferisce Channel 12. Zamir si è da tempo opposto al piano del governo di conquistare Gaza City e ha più volte esortato il governo ad accettare l'accordo per raggiungere un cessate il fuoco che vedrà il rilascio degli ostaggi. Il rapporto diffuso da Channel 12 spiega che Zamir eseguirà gli ordini di catturare Gaza City, ma al contempo continua ad avverte il governo di prepararsi alle conseguenze militari e diplomatiche dell'operazione.
Nuove immagini satellitari, gran parte Gaza distrutta
Gaza com'era fino al 7 ottobre del 2023 non esiste più: nuove immagini satellitari di Planet Labs Pbc pubblicate da N12 rivelano gli effetti di due anni di guerra. La Striscia è irriconoscibile. Gran parte delle principali città sono state completamente spazzate via, sottolinea N12. Nella città di Gaza City, che Israele vuole conquistare ora, a essere stata colpita è soprattutto la parte orientale. Il 90% degli edifici del quartiere di Sajaiya sono stati danneggiati. Così anche a Sheikh Ajlin, a sud-ovest, e Nasser, a nord. Più limitata la devastazione nel centro. A sud, quasi nessuna traccia rimane di Rafah, la maggior parte di Khan Yunis è stata distrutta. Nel nord, stessa sorte è toccata a Jabalia e Beit Hanoun. Al centro, i villaggi intorno a Deir al-Balah sono un lungo 'ground zero'. Secondo le stime, ricorda N12, ci vorranno circa 15 anni per ricostruire Gaza dopo la guerra, e il costo sara' di decine di miliardi di dollari. Inoltre, ci sono decine di milioni di tonnellate di rifiuti, la cui rimozione sarà una sfida enorme.
Netanyahu attacca i manifestanti: "Minacciano di uccidermi"
"In una democrazia, la protesta è una cosa legittima. Ma quello che sta accadendo nelle manifestazioni finanziate e politicamente motivate contro il governo ha oltrepassato ogni limite: ogni giorno minacciano di uccidermi, me e la mia famiglia. Si danno anche alla piromania. Hanno detto che circonderanno la mia residenza con un anello di fuoco, proprio come le milizie fasciste", ha dichiarato in un video il primo ministro, Benyamin Netanyahu. "Parlate di democrazia? Vi comportate esattamente come fascisti. Quello che succede qui è molto semplice: non c'è applicazione della legge. C'è un'escalation", ha detto.
Gaza City, esercito israeliano avanza: decine di morti
A Gaza City soldati e carri armati israeliani si sono spinti verso Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati della città. Nel corso dell’avanzata l’esercito di Tel Aviv ha distrutto case e tende che ospitavano palestinesi sfollati.
Gaza City, esercito israeliano avanza: decine di morti | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoMissile dallo Yemen, sirene d'allarme in Israele
Le sirene d'allarme sono state attivate in numerose aree di Israele per il lancio di un missile balistico dallo Yemen. Lo riferisce l'Idf.
Protesta pro-Pal alla Vuelta, 11/a tappa neutralizzata
Una protesta pro-Palestina nella zona del traguardo ha costretto gli organizzatori ad accorciare l'11/a tappa della Vuelta. Decine di manifestanti hanno invaso l'arrivo della frazione, la Bilbao-Bilbao, di 157 km. imponendo il cambio di programma, con il tempo finale preso a tre chilometri dal traguardo previsto. E' il più grave degli incidenti provocati in questa edizione della corsa dai manifestanti, che hanno concentrato la loro attenzione sul team Israel-Premier Tech. La tappa non ha avuto quindi vincitori e a -3 dal traguardo il leader della classifica, Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), era in testa davanti a Tom Pidcock.
Flotilla parte il 7 settembre: "Molte variabili in gioco"
La Global Sumud Flotilla ha fissato una nuova data di partenza per Gaza: il 7 settembre. Si tratta, ha precisato l'ufficio stampa della missione, di una data "premilinare" poichè "ci sono molte variabili in gioco". Ha suscitato tensione e polemiche, intanto, l'atterraggio ieri a Sigonella di un aereo israeliano KC-130H decollato dalla base di Nevatim alle 18:40. L'aereo è ripartito alle 22.15, secondo il tracciamento fornito dal giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura.
Herzog dal Papa ma si parlerà anche di Gaza
Si sono visti la prima volta alla messa di intronizzazione il 18 maggio scorso. Una veloce stretta di mano, un saluto cortese nell'occasione solenne in cui un Papa appena eletto si presenta al mondo e avvia rapporti con gli altri leader religiosi e capi di Stato. Domani invece saranno faccia a faccia in Vaticano per una più approfondita udienza privata, il presidente israeliano Isaac Herzog e papa Leone. Un colloquio che rientra nel giro d'orizzonte dei nuovi Papi ma che è stato caldeggiato da Israele in vista dell'approssimarsi del secondo anniversario dell'attentato terroristico del 7 Ottobre. Un po' più oltre, il 25 ottobre, ricorrerà anche il 60esimo anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra aetate, che ha messo fine all'ostilità tra le due fedi e cui il Vaticano e Israele stanno lavorando anche con iniziative congiunte. Mentre la situazione a Gaza si fa ogni ora più drammatica, l'obiettivo di Herzog è comunque sensibilizzare quante più cancellerie possibili e in primis quella vaticana, su quanto subito in quel tragico giorno dagli israeliani e sugli ostaggi rapiti e in gran parte uccisi da Hamas. Il conflitto in Medio Oriente è d'altronde una delle più grandi preoccupazioni di Leone assieme alla guerra in Ucraina e agli altri scenari di conflitto come dimostra il suo forte appello oggi all'udienza generale per il Sudan. Proprio due sere fa, a cena con gli agostiniani, Prevost si è confidato con alcuni confratelli sulla situazione di Gaza parlando di vero e proprio "dramma".
Aerei israeliani a Sigonella, ridecollati dopo poche ore
Gli aerei israeliani KC130 atterrati alla base di Sigonella ieri sera sono decollati dopo alcune ore. Lo si apprende da fonti informate. Si tratta di aerei che si occupano di rifornimento carburante e trasporto merci.
Aiea: "L'Iran ha accelerato la produzione di uranio al 60%"
L'Agenzia atomica internazionale stima, in un rapporto confidenziale visionato dalla Afp, che l'Iran "abbia accelerato la produzione di uranio arricchito al 60%". Al 13 giugno 2025, data che coincide con l'inizio della guerra di 12 giorni scatenata dall'attacco israeliano all'Iran, il totale ammontava a 440,9 chilogrammi, con un aumento di 32,3 kg rispetto al 17 maggio. L'agenzia sottolinea che lo stop alla cooperazione deciso dall'Iran all'indomani dell'attacco "è profondamente deplorevole".
Idf: "Non sparato deliberatamente contro l'Unifil"
In risposta alle segnalazioni secondo cui ieri droni israeliani avrebbero sganciato granate nei pressi del personale Unifil, l'Idf dichiara le loro forze stavano rispondendo a una "presenza sospetta" nella zona. Lo riferisce il Times of Israel. "A seguito di un'indagine - si legge anche -, l'Idf afferma di aver tenuto un colloquio tramite i canali di comunicazione militari per chiarire l'incidente" e sottolinea che "non è stato sparato deliberatamente contro il personale dell'Unifil" ribadendo che "la sicurezza dei civili e delle forze israeliane rimane una priorità assoluta".
Fonti: "Su Israele Paesi Ue valutano misure nazionali"
I Paesi europei più critici dell'operato del governo israeliano guidato da Benyamin Netanyahu stanno valutando di adottare misure nazionali dato lo stallo che ormai regna al livello europeo. Lo afferma all'ANSA una fonte diplomatica di uno Stato membro. Al Comitato dei rappresentanti permanenti, riunitosi oggi, si sono infatti registrate le solite divisioni, con circa 10 Paesi contrari ad adottare al momento misure contro Tel Aviv, neppure la sospensione dei fondi Horizon, così come proposto della Commissione. La frustrazione dunque aumenta e da qui il desiderio di alcune capitali di procedere in autonomia e in possibile coordinamento. L'esecutivo Ue però è contrario. "Minerebbe la rilevanza dell'Ue", nota la fonte. Allo stesso tempo, ci sono dei segnali che alcune posizioni si stiano indurendo e dunque si aprirebbero spazi per una decisione a maggioranza. I tempi non sembrano però brevi. "Si dovrà forse aspettare l'effetto dell'operazione a Gaza City", nota un'altra fonte.
Trump: "Hamas rilasci tutti gli ostaggi e la guerra finirà"
Donald Trump ha intimato ad Hamas di restituire tutti gli ostaggi affinche' la guerra finisca. "Dite ad Hamas di rilasciare immediatamente tutti i 20 ostaggi (non 2 o 5 o 7) e le cose cambieranno rapidamente", ha scritto il presidente americano su Truth. La guerra "finirà", ha assicurato.

©Ansa
Due arresti a Gerusalemme per gli incendi vicino casa del premier
La polizia ha arrestato due sospettati, di età compresa tra 60 e 80 anni, con l'accusa di aver appiccato il fuoco ai cassonetti della spazzatura a Gerusalemme vicino alla residenza del primo ministro questa mattina durante le proteste. Anche all'automobile di proprietà di un riservista parcheggiata nelle vicinanze è stato dato fuoco. I sostenitori della protesta hanno lanciato una campagna per raccogliere donazioni per la famiglia e, in poche ore, hanno raccolto più di 200.000 shekel, circa 51 mila euro. Il militare infatti ha tre bambini piccoli e la moglie ha necessità dell'auto per spostarsi.
I familiari degli ostaggi a Netanyahu: "Basta guerra, rapiti tornino a casa"
Benjamin Netanyahu 'assediato': centinaia di manifestanti si sono radunati vicino all'abitazione privata del premier israeliano a Gerusalemme e molti altri nei pressi della residenza ufficiale, chiedendo a gran voce il ritorno a casa degli ostaggi prigionieri a Gaza. "Basta mettere in pericolo Nimrod e gli altri ostaggi. Basta mettere in pericolo i soldati. Basta tergiversare e silurare accordi", è l'appello lanciato da Vicky Cohen, madre del soldato rapito Nimrod. "Siamo venuti a Gerusalemme perchè forse possano ascoltarci. A Tel Aviv nessuno ascolta, forse qui finalmente lo faranno. Tutti li vogliono a casa", ha aggiunto. "Tra un attimo saranno 700 giorni (di prigionia), presto saranno due anni. Non ne possiamo piu'", ha sottolineato Anat, la madre dell'ostaggio Matan Angrest. "Novecento soldati sono già stati uccisi, decine di ostaggi sono stati restituiti in sacchi neri a causa delle decisioni che avete preso, a causa di una gestione della guerra che ha perso la bussola", ha denunciato. Gli ha fatto eco Nira Sharabi, moglie dell'ostaggio ucciso Yossi Sharabi: "Basta con questa negligenza! Prendi la decisione giusta, metti fine a questo incubo. Il popolo è al fianco delle famiglie degli ostaggi e sosterrà la tua decisione".
Abu Dhabi: "Annettere la Cisgiordania mina gli accordi di Abramo"
Gli Emirati Arabi avvertono Israele "Annettere la Cisgiordania" intenzione dichiarata dal Premier Netanyahu nell'agenda di governo nelle prossime ore, dopo la presentazione di un piano da parte del Leader della Destra messianica Smutric, "Significa superare una linea rossa". "Un'azione avverte Abu Dhabi che minerebbe gravemente gli accordi di Abramo che nel 2020, hanno normalizzato le relazioni tra i due Paesi" Il monito arriva nelle stesse ore in, Il Ministro della Difesa israeliana ha dichiarato terra statale ben 45 ettari di territorio adiacente all'avamposto illegale Havat Gilad, nel Nord della Cisgiordania, aprendo di fatto a nuovi insediamenti. L'esercito israeliano intanto avanza su Gaza City e si contano decine di vittime.
Abu Dhabi: annettere Cisgiordania mina accordi Abramo | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoGlobal Sumud Flotilla per Gaza, anche 4 politici italiani a bordo
Si uniscono alla missione per portare aiuti al popolo palestinese e rompere il blocco navale imposto da Israele l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi, il deputato Arturo Scotto del Pd, l'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado e il senatore del M5s Marco Croatti.
Global Sumud Flotilla per Gaza, anche 4 politici italiani a bordo
Vai al contenutoNetanyahu: "De Wever è leader debole che cerca di compiacere il terrorismo"
Dopo l’annuncio del Belgio di voler riconoscere uno Stato palestinese alle Nazioni Unite entro la fine del mese, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito il suo omologo belga Bart de Wever "un leader debole che cerca di compiacere il terrorismo islamico sacrificando Israele". Su X, il premier israeliano ha scritto: "Vuole nutrire il coccodrillo terrorista prima che divori il Belgio. Israele non lo permetterà e continuerà a difendersi".

©Ansa
Israele, 45 ettari in Cisgiordania diventano terra statale
Israele ha dichiarato "terreno statale" 45 ettari adiacenti all'avamposto illegale di Havat Gilad, nella Cisgiordania settentrionale. In questo modo, il terreno sarà disponibile per lo sviluppo e infrastrutture per gli insediamenti, ha spiegato l'Amministrazione Civile, dipartimento del ministero della Difesa. L'appezzamento in precedenza faceva parte dei territori amministrativi dei vicini villaggi palestinesi di Jit, Tell e Fara'ata e non era una proprietà privata. Ma i confini della nuova area demaniale sono tracciati in modo tortuoso e includono isole di terra che potrebbero esserlo. L'accesso a questo terreno diventerà impossibile se vi verranno costruiti insediamenti, ha affermato l'organizzazione israeliana Peace Now. Nel 2018 il governo israeliano aveva espresso l'intenzione di legalizzare Havat Gilad, ma il progetto si era arenato dopo che palestinesi avevano rivendicato la proprietà del terreno su quale è costruito. I coloni avevano sostenuto di averlo comprato ma non erano stati in grado di provarlo, a parte un singolo lotto rispetto alle decine sulle quali e' costruito l'avamposto.
Libano, Idf: "Nessun attacco intenzionale contro Unifil"
Le forze armate israeliane hanno respinto le accuse di Unifil, sostenendo che nessun colpo è stato sparato intenzionalmente contro i caschi blu nel sud del Libano. "Una forza che operava in un avamposto nel Libano meridionale ha identificato un sospetto e gli ha lanciato contro granate stordenti, per allontanare la minaccia", ha riferito un portavoce. "Diversi soldati Unifil che operavano nella zona vicina hanno riferito che sono stati sparati colpi nella loro direzione e, a seguito di un'indagine, si è tenuta una discussione tramite il canale di collegamento per chiarire l'accaduto", ha aggiunto. "Non e' stato sparato deliberatamente contro i soldati Unifil", ha assicurato l'Idf.
Crosetto: "L'attacco a Unifil di Idf non è errore ma scelta"
"E' un atto rilevante, grave. E la differenza con gli episodi passati è che questo fatto, che ha toccato Unifil ed anche il nostro contingente, non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell'IDF ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa. Tanto precisa da parte loro quanto incomprensibile ed inaccettabile da parte nostra. Esprimerò con tutta la forza possibile al mio omologo israeliano la nostra totale disapprovazione (e qualcosa in più) per quanto accaduto". Lo dice al Foglio il ministro della Difesa Guido Crosetto, a proposito del nuovo episodio avvenuto nei pressi della blu line, il confine tra Israele e Libano in cui opera la missione delle Nazioni Unite, con all'interno un importante contingente italiano.
Media: "Raid dell'esercito israeliano nel sud del Libano"
L'esercito israeliano ha effettuato attacchi nel sud del Libano. Secondo Al-Akhbar, quotidiano affiliato a Hezbollah, i raid dell'Idf hanno colpito un villaggio a nord di Tiro.
L'Eurocamera verso il voto su risoluzione a Gaza: è la prima volta
La plenaria dell'Eurocamera, in programma la prossima settimana a Strasburgo, dovrebbe calendarizzare, per la prima volta dall'inizio delle operazioni militari dell'Idf, un voto su una risoluzione relativa alla situazione a Gaza. Lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari. I principali gruppi della maggioranza Ue - Socialisti, Liberali e Popolari - avrebbero trovato un accordo su un titolo di massima che richiama la "crisi umanitaria", "il rilascio degli ostaggi" e l'obiettivo dei "due popoli e due Stati". L'accordo era mancato sino ad oggi: l'aula ha affrontato diversi dibattiti su Gaza senza però mai votare una risoluzione.
Global Sumud Flotilla, come seguire in tempo reale la missione
Le navi della missione Global Sumud Flotilla sono ripartite alla volta di Gaza. La missione umanitaria, che punta a consegnare aiuti alla popolazione palestinese rompendo il blocco israeliano sulla Striscia, è composta da decine di imbarcazioni con a bordo operatori e volontari provenienti da 44 Paesi, tra cui anche l'attivista Greta Thunberg.
Global Sumud Flotilla, come seguire in tempo reale la missione
Vai al contenutoKallas: "L'Ue non è inattiva su Gaza, ma la leva è nelle mani degli Usa"
"Mi rifiuto di accettare l'accusa secondo cui l'Europa sarebbe inattiva" nella guerra di Israele a Gaza. "Non è vero. Siamo i più attivi su questo tema tra tutti gli attori internazionali nel mondo. Siamo noi a spingere continuamente. So che non è abbastanza, è per questo che provo frustrazione. Ma non è vero che siamo inattivi. Stiamo davvero cercando di cambiare la situazione sul campo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo all'Euiss. "Siamo i più grandi sostenitori" della Palestina, "stiamo cercando di fare tutto il possibile. Ma se l'America sostiene tutto ciò che fa il governo israeliano, allora la leva che hanno è lì. La leva che abbiamo noi è altrove, purtroppo".
Idf: "Sventato complotto di Hamas per assassinare ministro Ben Gvir"
Le forze dell’Idf e lo Shin Bet, i servizi di sicurezza interni israeliani, hanno annunciato di aver sventato un piano di Hamas che prevedeva un attentato contro il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. Secondo una dichiarazione congiunta, la cellula terroristica, operante nell’area di Hebron, stava pianificando di utilizzare droni carichi di esplosivo per compiere l’attacco. Lo riporta Ynet.
Le indagini hanno rivelato che il gruppo agiva sotto la direzione della leadership di Hamas in Turchia. Durante l’operazione, le forze israeliane hanno sequestrato diversi droni che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati equipaggiati con ordigni esplosivi per colpire Ben Gvir. I membri della cellula sono stati arrestati e il materiale destinato all’attacco è stato confiscato.
Israele, lanciato satellite spia Ofek 19 nello Spazio
Media: in 70mila via da Gaza city nelle ultime 72 ore
Con l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Idf a Gaza city, tra i 70 e gli 80 mila residenti hanno lasciato la città, la maggior parte nelle ultime 72 ore, dopo che nel weekend si erano contati circa 10mila. La stima viene riferita dal notiziario della tv pubblica Kan che cita fonti della Difesa, secondo cui intanto Hamas sta facendo di tutto per bloccare il movimento della popolazione verso sud, "al fine di usare i civili come scudi umani e per scopi di propaganda". Ma decine di migliaia di residenti sono riusciti ad aggirare i posti di blocco dei miliziani e a lasciare la città.
Crosetto: "Attacco a Unifil di Idf non è errore ma scelta"
"E' un atto rilevante, grave. E la differenza con gli episodi passati è che questo fatto, che ha toccato Unifil ed anche il nostro contingente, non è un errore, una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell'IDF ma, a quanto ha comunicato Unifil, una scelta precisa. Tanto precisa da parte loro quanto incomprensibile ed inaccettabile da parte nostra. Esprimerò con tutta la forza possibile al mio omologo israeliano la nostra totale disapprovazione (e qualcosa in più) per quanto accaduto". Lo dice al Foglio il ministro della Difesa Guido Crosetto, a proposito del nuovo episodio avvenuto nei pressi della blu line, il confine tra Israele e Libano in cui opera la missione delle Nazioni Unite, con all'interno un importante contingente italiano.
Parigi a Israele: sicurezza Caschi Blu va garantita
La Francia ha condannato "fermamente" l'attacco israeliano alla Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) e ha sottolineato che la protezione delle forze di pace deve essere garantita. Parigi, in una nota del ministero degli Esteri francese, "ribadisce che la protezione delle forze di peacekeeping e la sicurezza del personale, delle proprietà e dei locali delle Nazioni Unite devono essere garantite, in conformità con il diritto internazionale e la Risoluzione 1701". "L'Unifil deve essere in grado di attuare pienamente il suo mandato ed esercitare la sua libertà di movimento", si legge ancora nel comunicato
Media: 33 palestinesi uccisi oggi negli attacchi israeliani
E' di 33 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime a Gaza causate dagli attacchi israeliani dall'alba di oggi. Lo riporta al Jazeera. Almeno tre persone sono state uccise mentre aspettavano i soccorsi nel sud di Gaza. Ieri più di 100 palestinesi, tra cui alcuni giornalisti, sono rimasti uccisi negli attacchi israeliani su case, quartieri e rifugi.
Sa'ar: "Su uno Stato di Palestina non decide Bruxelles"
In un'intervista al quotidiano belga Sudinfo, il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha definito l'annuncio fatto ieri dal Belgio di riconoscere uno Stato palestinese "una decisione molto strana, presa sotto pressione". "Ma in ogni caso, ve lo dico francamente: non succederà ora. Se Hamas continua a governare Gaza, non succederà mai. Quindi la questione se uno Stato palestinese esisterà o meno non è legata alla decisione del governo di Bruxelles, ma piuttosto alle decisioni del governo di Gerusalemme". Alla domanda sul futuro di Gaza dopo Hamas, Sa'ar afferma che Israele "non ha alcuna intenzione di controllare la popolazione palestinese a Gaza: bisogna dare loro autonomia, ma questa deve essere legata alla fine di due cose: in primo luogo, la fine del terrorismo, ovviamente; in secondo luogo, la fine dell'incitamento". Sa'ar non ha escluso categoricamente la creazione di uno Stato palestinese, ma ha chiarito che "questo processo potrà essere realistico solo se cambieranno atteggiamento". Commentando il piano del presidente americano Donald Trump di prendere il controllo e ricostruire Gaza ha affermato che "può essere una buona cosa", ma solo a due condizioni: "La prima, che coloro che vogliono lasciare Gaza possano farlo liberamente, di loro scelta. La seconda, che ci siano Paesi disposti ad accoglierli".
Smotrich: "Piano per annettere 82% della Cisgiordania"
Il ministro delle Finanze israeliano e leader dell'estrema destra Bezalel Smotrich ha presentato un piano per annettere la maggior parte della Cisgiordania (circa l'82%), esortando il primo ministro Benjamin Netanyahu a "prendere una decisione storica per applicare la sovranità israeliana a tutte le aree aperte di Giudea e Samaria". Per il leader di Sionismo religioso, c'è in Israele una "profonda consapevolezza che non potremo mai permettere che una minaccia esistenziale si instauri tra noi, e dopo decenni di esitazione, è tempo di affermarlo chiaramente e di agire di conseguenza". "E' tempo di applicare la sovranità israeliana in Giudea e Samaria e di eliminare una volta per tutte l'idea di dividere la nostra piccola terra e di fondare al suo interno uno Stato terrorista", ha sottolineato in una dichiarazione congiunta con Israel Ganz, capo dello Yesha Council che raggruppa gli insediamenti in Cisgiordania.
Quattro parlamentari italiani a bordo Global Flotilla
"Annuncio che con noi partirà l'eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi e tre esponenti di altri due partiti, il deputato Arturo Scotto del Pd, l'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado, il senatore del M5s Marco Croatti. Hanno deciso di mettere i loro corpi. Immaginate quanto questo sia importante". Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza nel corso di una conferenza al Senato promossa dal M5s.
Onu: "Almeno 21.000 bimbi a Gaza disabili a causa guerra"
Almeno 21.000 bambini a Gaza vivono con disabilità causate dalla guerra tra Israele e Hamas dal 7 ottobre 2023, secondo il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità (Crpd). Circa 40.500 bambini hanno subito "ferite legate alla guerra" in quasi due anni, ha affermato il comitato, composto da esperti che si riuniscono due volte all'anno a Ginevra.
Emirati: "L'annessione Cisgiordania compromette gli accordi di Abramo"
Gli Emirati Arabi Uniti hanno avvertito Israele che qualsiasi annessione della Cisgiordania costituirebbe una linea rossa per Abu Dhabi e comprometterebbe gravemente lo spirito degli accordi di Abramo che hanno normalizzato le relazioni tra i due Paesi: lo riporta Reuters sul suo sito. "Fin dall'inizio, abbiamo considerato gli accordi come un modo per continuare a sostenere il popolo palestinese e la sua legittima aspirazione a uno Stato indipendente", ha dichiarato Lana Nusseibeh, viceministro per gli Affari Politici e inviato del ministro degli Esteri. "Questa era la nostra posizione nel 2020 e rimane la nostra posizione".
Siria-Libano, storica visita di delegazione di Damasco a Beirut
Si è svolta a Beirut nelle ultime ore la prima riunione di coordinamento tra Libano e Siria dalla caduta del precedente regime a Damasco lo scorso dicembre. L'incontro, guidato per il Libano dal vice primo ministro Tarek Mitri, ha visto la partecipazione di una delegazione siriana composta da alti funzionari vicini al nuovo leader siriano Ahmad Sharaa (al Jolani). Citato dai media, Mitri ha sottolineato che l'obiettivo dell'incontro è stato consolidare la fiducia reciproca, segnando l'inizio di un rapporto tra i due Stati "su un piano di parità". Durante la riunione sono stati discussi diversi temi cruciali. È stato concordato di istituire entro due settimane una commissione congiunta di giuristi per lavorare su un accordo di cooperazione giudiziaria che affronti la questione delle migliaia di detenuti siriani nelle carceri libanesi, molti dei quali da anni in attesa di giudizio. Si è discusso anche della gestione del confine tra i due paesi. Il tavolo congiunto di sicurezza, già esistente, sarà allargato al ministero degli interni siriano, dal quale dipendono le guardie frontaliere siriane. Entrambe le parti hanno espresso l'intenzione di intensificare gli sforzi per combattere il contrabbando. La delimitazione del confine, incluse le controverse fattorie di Shebaa, occupate da Israele, sarà affrontata in una fase successiva. Le delegazioni si sono mostrate favorevoli anche al ritorno del maggior numero possibile di profughi siriani dal Libano. Rispetto ai circa 200mila rientrati da dicembre a oggi, nel paese rimangono più di un milione di profughi siriani. Inoltre si è deciso che sarà creato un comitato congiunto che coordini il lavoro delle già esistenti commissioni siriana e libanese per i dispersi. Si contano migliaia di libanesi dispersi in Siria sin dagli anni della guerra civile libanese (1975-90) e della tutela siriana in Libano (1976-2005).
Global Flotilla: "Ci serve protezione, Tajani venga a conoscerci"
"Come società civile possiamo essere strumento al servizio del popolo di Gaza, ma abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni. Ben Gvir ha dichiarato che chi è bordo sarà trattato come terrorista e nessun governo salvo quello spegnolo ha risposto come ci saremmo aspettati. Tajani ha detto 'non mi pare ci siano terroristi'. Invito Tajani a venire a conoscerci in modo da averne la certezza. Noi siamo persone normalissime e siamo preoccupate. Ci auguriamo che i nostri governi ci proteggano". Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, interpellata a margine di una conferenza al Senato promossa dal M5s.
Tajani: "Condanniamo gli attacchi alla missione Unifil"
"Condanniamo gli attacchi alla missione Unifil che lavora per garantire sicurezza e stabilità del Libano". Così su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'incontro a Roma con l'inviato speciale Usa Boulos dopo che droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace. "Lavoriamo con gli Usa - afferma Tajani per la stabilità del Mediterraneo e del Medio Oriente a partire dalla Libia. Vogliamo consolidare la cooperazione con i paesi di partenza e di transito del Nord Africa, del Sahel e del Corno d'Africa per combattere la migrazione irregolare e i trafficanti di esseri umani".
Idf, esercitazione marittima a Gaza, prima che arrivi flottiglia
A pochi giorni dall'arrivo previsto della flottiglia di attivisti che tenterà di rompere il blocco marittimo della Striscia, "la Marina israeliana e la divisione di Gaza hanno svolto lunedì un'esercitazione congiunta per rafforzare la difesa lungo il confine marittimo con l'enclave". Lo ha comunicato l'Idf. All'attività hanno partecipato le unità navali di sicurezza, il sistema di comando marittimo e le truppe della brigata settentrionale della divisione di Gaza. Durante l'esercitazione sono stati simulati diversi scenari di combattimento e procedure di emergenza nei posti di comando.
Droni israeliani attaccano contingente Unifil in Libano
Revisore Stato accusa Netanyahu: "Risposta alle crisi inadeguato"
Il revisore dello Stato di Israele Metanyahu Engelman ha pubblicato un rapporto severo sulla gestione del fronte interno israeliano dallo scoppio della guerra "Spade di ferro". Nel documento si afferma che Benyamin Netanyahu, che ha ricoperto la carica di primo ministro per 13 degli ultimi 14 anni e mezzo, aveva l'obbligo di assicurare una risposta alle carenze di lunga data nella preparazione civile alle emergenze. Engelman ha menzionato anche i mandati degli ex premier Naftali Bennett e Yair Lapid, ma ha sottolineato che Netanyahu non ha garantito un adeguato sistema di risposta civile in caso di crisi.
Sosta tecnica a Baleari per alcune barche Global Sumud Flotilla
Una parte della Global Sumud Flotilla, la spedizione che mira a rompere il blocco navale di Israele a Gaza e a consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata, ha dovuto fare oggi sosta alle isole Baleari, secondo quanto ha confermato la giornalista Marta Viana, a bordo di una delle imbarcazioni, a Catalunya Radio. Una trentina di imbarcazioni, con a bordo oltre 300 attivisti provenienti da 44 Paesi, fra cui Greta Thunberg, erano partite domenica dal porto di Barcellona, dove tuttavia erano dovute rientrare all'alba di lunedì per le avverse condizioni meteo. Dopo la ripartenza, nella serata di lunedì, ieri cinque delle barche a vela più piccole, sono rientrate a Barcellona per i danni subiti dal mare grosso. Per tutte le altre 24 imbarcazioni che hanno continuato la traversata era prevista una sosta tecnica oggi alle isole Baleari, per fare le riparazioni necessarie e attendere gli altri natanti da Barcellona e riunire il convoglio. Tuttavia, la sosta a Maiorca e Minorca è stata limitata a sole sette imbarcazioni, ha segnalato Marta Viana, mentre il resto ha proseguito per riunirsi in acque internazionali al largo della Tunisia con le altre flotte di attivisti, provenienti da vari porti del Mediterraneo, fra cui Genova, la Sicilia, Tunisi e la Grecia. e puntare verso Gaza. La data inizialmente prevista per il raduno era giovedì 4 settembre, ma il programma è subordinato alle condizioni meteo e marittime. Nonostante gli imprevisti, l'organizzazione della Global Sumud Flotilla conferma che almeno altre venti imbarcazioni si uniranno alla missione nei prossimi giorni. In collegamento con Catalunya Radio, l'ex sindaca di Barcellona, che fa parte della spedizione, ha minimizzato i contrattempi, ricordando che si tratta di "un'impresa cittadina auto-organizzata di una portata mai vista". L'obiettivo è infatti realizzare "la più grande missione umanitaria per Gaza". "La maggior parte della Flotilla prosegue la sua rotta", ha assicurato Colau e stima di raggiungere la Striscia di Gaza entro 14 giorni, salvo ulteriori imprevisti. L'ex sindaca ha, inoltre, riferito che droni non identificati hanno sorvolato alcune imbarcazioni della flotta, anche se "non ci sono stati problemi di sicurezza".
Smotrich: "È ora di applicare la sovranità sulla Cisgiordania"
"È giunto il momento di applicare la sovranità israeliana in Giudea e Samaria (Cisgiordania) e togliere dal tavolo la divisione di questa piccola terra". Lo ha dichiarato il ministro-colono di estrema destra Bezalel Smotrich, insieme con il presidente del Consiglio delle 'comunità ebraiche in Giudea e Samaria (Yesha)' Yisrael Gantz. "Massimo territorio, minimo numero di arabi", ha affermato, "il largo consenso a favore della sovranità deriva dalla consapevolezza che non si può permettere a una minaccia esistenziale di operare al nostro interno". Smotrich ha poi invitato il primo ministro Benyamin Netanyahu ad applicare la sovranità, aggiungendo che la sua intenzione è di "estendere la legge israeliana sull'82% del territorio della Cisgiordania, lasciando il restante 18% ai palestinesi".
Media: esercito israeliano avanza verso centro di Gaza City
L'esercito israeliano si è addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano: lo riporta Reuters sul suo sito. Nelle ultime settimane, le forze israeliane sono avanzate attraverso la periferia esterna di Gaza City e ora si trovano a pochi chilometri dal centro città, nonostante gli appelli internazionali a fermare l'offensiva. I residenti di Gaza City hanno riferito a Reutes che l'esercito ha distrutto case e accampamenti di tende che ospitavano palestinesi sfollati dopo quasi due anni di guerra.
Sirene d'allarme a Tel Aviv, prima volta da settimane
Per la prima volta dopo settimane le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'Ansa sul posto.
Idf e Shin Bet: ucciso capo Brigate Mujahideen a Gaza
Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno ucciso il terrorista Misbah Salim Misbah Daya, il capo a Gaza del gruppo terroristico delle Brigate Mujahideen. Lo ha riferito l'Idf pubblicando il filmato dell'attacco attuato la scorsa settimana durante le operazioni in corso nella Striscia di Gaza. In realtà è la quarta volta che l'Idf afferma di aver eliminato il leader dell'organizzazione negli ultimi mesi, dopo che i predecessori di Dayyah sono stati tutti uccisi dalle forze di sicurezza israeliane.
Israele, gruppo di riservisti annuncia che non si presenterà
Un gruppo di 365 riservisti contrari alla conquista di Gaza City ha annunciato in una lettera che non si sarebbe più presentato in servizio in caso di richiamo a combattere. L'iniziativa è affiliata al gruppo di sinistra contro la guerra Standing Together. "Siamo oltre 365 soldati, e il numero continua a crescere, che hanno prestato servizio durante la guerra e hanno dichiarato che non si presenteranno in servizio quando saranno richiamati", ha dichiarato ieri il sergente Max Kresch in una conferenza stampa a Tel Aviv. "Ci rifiutiamo di prendere parte alla guerra illegale di Netanyahu e consideriamo un dovere patriottico rifiutare e chiedere conto ai nostri leader". Kresch, un medico da combattimento, ha affermato che il gruppo di riservisti e soldati è composto dalle stesse persone che si sono precipitate in prima linea durante l'attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023 per proteggere Israele. "È proprio questo stesso senso del dovere che ci spinge a rifiutare", ha dichiarato. Intanto un'organizzazione di mogli di soldati ha dichiarato al Wall Street Journal che un gran numero di uomini, dopo mesi di guerra, sono ora disoccupati, divorziati o sull'orlo della rovina finanziaria per il tempo trascorso lontano da casa.
Unifil, attacco israeliano in Libano contro i caschi blu
L'Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito "uno degli attacchi più gravi" contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre. "Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell'Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l'accesso a una postazione delle Nazioni Unite", ha dichiarato la forza Onu.
Manifestanti incendiano cassonetti intorno casa Netanyahu
La 'Giornata di disordini' indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un 'anello di fuoco' attorno al luogo. Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6.30 (5.30 in Italia) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno.