La flotta internazionale a sostegno della popolazione di Gaza è salpata dal porto di Barcellona. Prima di iniziare il viaggio anche l'artista d'arte urbana Laika, la cui identità è ignota, attraverso la sua arte ha voluto augurare "buon vento" a tutti coloro che hanno deciso di partecipare all'iniziativa
Laika, street artist dall'identità sconosciuta e attivista europea, partecipa alla mobilitazione internazionale per rompere il blocco imposto dallo stato israeliano e lo fa attraverso la sua arte. Sulle navi della Global Sumud Flottilia infatti, è comparso un dipinto intitolato Sumud, che in arabo significa resistenza, fermezza, perseveranza: tre parole che racchiudono la lotta decennale del popolo palestinese per continuare a esistere. Il titolo dell'opera non è casuale.
L'opera Sumud
L’opera raffigura una donna palestinese che punta il dito in avanti, indicando con decisione la rotta. Alle sue spalle si apre una scia con i colori della bandiera palestinese, simbolo di resistenza, dignità e speranza. "Qualcuno ha detto che la Global Sumud Flottilla è un fallimento e non sarebbe dovuta esistere: è vero. Non doveva esserci questo terribile genocidio, né questa marea di persone che mi emoziona e mi toglie il fiato per la loro forza nel resistere, mettendosi in pericolo. Ho voluto lasciare una traccia, un messaggio nel posto giusto", spiega Laika.
Le parole dell'artista
"È stato un immenso onore dare colore alle navi di donne e uomini coraggiosi che, attraverso un'azione senza precedenti, cercano di rompere l'assedio della Striscia di Gaza: una terra martoriata, dove ormai ci sono più bombe che bambini", racconta. "Israele e il suo governo, con la complicità dei governi occidentali, vogliono cancellare ogni traccia di questo popolo; a Gaza con una 'soluzione finale' che richiama le pagine più buie della storia europea, e in Cisgiordania con gli attacchi dei coloni e gli espropri di terre. Non possiamo permetterlo", spiega Laika. "Questa spedizione è lo specchio di un mondo che si ribella e scende in piazza contro la barbarie. Il messaggio è chiaro: bisogna scegliere da che parte stare. La scia che lascia la donna palestinese rappresenta tutti noi: una marea di umanità che non si fermerà finché il popolo palestinese non avrà pace e uno Stato".
Le altre opere dipinte sulla Flotilla
L'artista e attivista augura "un buon vento" a tutte le imbarcazioni partite da Barcellona che a metà settembre dovrebbero raggiungere le coste palestinesi e conclude con un appello forte e diretto: “Ai governi che ci rappresentano chiedo: farete ancora finta di nulla? Continuerete a stringere accordi e a vendere armi a un Paese responsabile di crimini di guerra e contro l'umanità? La fine di Gaza sarà anche la fine dell'Europa democratica. La storia ci presenterà il conto". Sumud è l’opera principale che Laika ha ideato per la Flotilla: oltre a questa, sono diversi i poster che ha deciso di mostrare sulle imbarcazioni. Tra i più celebri: "Liberazione" (una donna partigiana che prende per mano una palestinese), "Ni una menos" e "Justice 4 Awdah", dedicato all'attivista palestinese ucciso lo scorso mese a Masafer Yatta da un colono israeliano.