Guerra Israele, Hamas: "Pronti a colloqui". Wafa: 70 morti a Gaza in 24 ore

"Le modifiche richieste da Hamas alla proposta ci sono state trasmesse ieri sera e non sono accettabili" ha detto il premier israeliano. Hamas si è reso disponibile a negoziare, ieri sera, ma aveva chiesto "piccole modifiche". Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia in 24 ore. Khamenei è riapparso in pubblico dopo fine guerra con Israele

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"Le modifiche richieste da Hamas alla proposta ci sono state trasmesse ieri sera e non sono accettabili per Israele. Dopo una valutazione della situazione, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dato istruzioni di accogliere l'invito ai colloqui indiretti e di proseguire i negoziati per il ritorno dei nostri ostaggi, sulla base della proposta del Qatar alla quale Israele ha già dato il suo assenso. La delegazione negoziale partirà domenica per i colloqui a Doha". Lo ha dichiarato il premier israeliano in una nota diffusa dal suo ufficio. 

Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e altri 332 sono rimasti feriti nella Striscia in 24 ore negli attacchi israeliani. Lo riferisce l'agenzia di stampa dell'Anp Wafa. L'esercito israeliano ha riferito  di aver colpito oltre un centinaio di obiettivi in diverse zone di Gaza uccidendo decine di terroristi e distruggendo depositi di armi delle fazioni palestinesi, infrastrutture militari, postazioni operative di Hamas, lanciatori di missili, tunnel sotterranei. 

Intanto, la Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha partecipato sabato a una cerimonia religiosa a Teheran, secondo quanto riportato dai media statali. Si  tratta della prima apparizione pubblica del leader iraniano dopo il cessate il fuoco con Israele del 24 giugno.

Potrebbe esserci un accordo su Gaza la settimana prossima. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Hamas ha fatto sapere di essere "pienamente pronto ad avviare immediatamente negoziati" per porre fine alla guerra a Gaza. Fonti della tv del Qatar Al Araby hanno riferito che la risposta positiva alla proposta Usa di cessate il fuoco richiede tuttavia "piccole modifiche", tra cui l'impegno a non riprendere i combattimenti dopo la tregua di 60 giorni, promettendo di proseguire i negoziati con Egitto, Qatar e Stati Uniti. Un funzionario israeliano ha dichiarato ai media che il governo ha  deciso di inviare una squadra negoziale per colloqui con Hamas a Doha. Lo riporta il Times of Israel. I mediatori sono ottimisti sul raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito l'emittente israeliana Kan.

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Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy

I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci  maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.

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Netanyahu: "Richieste Hamas non sono accettabili per Israele"

"Le modifiche richieste da Hamas alla proposta ci sono state trasmesse ieri sera e non sono accettabili per Israele. Dopo una valutazione della situazione, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dato istruzioni di accogliere l'invito ai colloqui indiretti e di proseguire i negoziati per il ritorno dei nostri ostaggi, sulla base della proposta del Qatar alla quale Israele ha già dato il suo assenso. La delegazione negoziale partirà domenica per i colloqui a Doha". Lo ha dichiarato il premier israeliano in una nota diffusa dal suo ufficio. 

Guerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano

Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Consiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca

Bruxelles ha ospitato il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

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Operatori Usa feriti, Washington accusa Hamas

Il Dipartimento di Stato americano ha accusato direttamente Hamas per l'attacco condotto stamane che ha causato il ferimento di due operatori umanitari americani a Gaza. "Questo atto di violenza contro chi porta effettivamente soccorso a Gaza mette a nudo la depravazione di Hamas. La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha contribuito con oltre 62 milioni di pasti: niente fermerà questi coraggiosi operatori umanitari. Preghiamo per la rapida guarigione degli americani feriti", ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. Anche secondo la Ghf, i due americani sono stati feriti in "un'azione ostile di Hamas" a Khan Younis, nel sud della Striscia.

Coop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola

Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

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Khamenei riappare in pubblico dopo fine guerra con Israele

La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha partecipato oggi a una cerimonia religiosa a Teheran, secondo quanto riportato dai media statali.   Si tratta della prima apparizione pubblica del leader iraniano dopo il cessate il fuoco con Israele del 24 giugno. Un video trasmesso dalla televisione di Stato mostra Ali Khamenei che saluta i fedeli in una moschea durante una cerimonia in occasione dell'anniversario del martirio dell'Imam Hussein, una data importante per i musulmani sciiti. L'ultima apparizione dell'ayatollah risale al 18 giugno, durante un discorso registrato durante la guerra contro Israele.

Khamenei

©Ansa

Ben Gvir contrario a accordo: "Bisogna occupare la Striscia"

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, si è detto contrario all'accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza in discussione, insistendo sul fatto che Hamas debba essere annientata sul piano militare. "Una promessa di 'smilitarizzazione della Striscia' in futuro, un accordo parziale che include il ritiro delle forze israeliane dai territori conquistati, il rilascio di centinaia di terroristi assassini e la rinascita di Hamas con ingenti aiuti umanitari ci allontanano ulteriormente dal raggiungimento di questo obiettivo e rappresentano una ricompensa per il terrorismo", ha scritto Ben Gvir in un post su X, mentre una delegazione del governo israeliano è in partenza per il Qatar. Secondo Ben Gvir, l'unico modo per ottenere il rilascio degli ostaggi è "l'occupazione completa" di Gaza.

Trump: “Iran vicino a bomba atomica"

In un'intervista a Fox News, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Teheran era "vicina alla bomba atomica", annunciando la possibilità di “revocare le sanzioni” all'Iran “se resterà pacifico e dimostrerà che non farà più danni”.

Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'

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Coloni attaccano giornalisti tedeschi in Cisgiordania

Ieri un corrispondente di 'Deutsche Welle' da Gerusalemme e un cameraman sono stati colpiti con grosse pietre e inseguiti da coloni israeliani nella citta' di Sinjil, a nord di Ramallah. La notizia e' confermata dall'emittente tedesca e dallo 'Spiegel'. Fortunatamente, il giornalista e il cameraman sono riusciti a mettersi in salvo senza riportare ferite fisiche. L'auto del cameraman e' rimasta gravemente danneggiata. Peter Limbourg, direttore generale della 'Deutsche Welle', ha dichiarato: "La Deutsche Welle condanna questo attacco ai nostri colleghi che si erano recati a Sinjil per documentare una protesta programmata contro la violenza dei coloni". L'attacco non puo' essere giustificato in alcun modo - "e chiediamo con chiarezza: il governo israeliano deve garantire la sicurezza di tutti i giornalisti in Cisgiordania. La liberta' di stampa - e quindi la sicurezza dei giornalisti - e' il pilastro indispensabile di ogni democrazia", ha affermato Limbourg.

Nucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato

Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

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Netanyahu: "Contro gli operatori Ghf atto terroristico di Hamas"

"Desidero augurare una pronta guarigione ai dipendenti dell'organizzazione umanitaria Usa (Ghf - Gaza Humanitarian Foundation) che sono rimasti feriti oggi nell'attacco terroristico compiuto da Hamas presso un centro di distribuzione alimentare", ha dichiarato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu. "L'intero mondo deve schierarsi e condannare questo grave episodio, che rivela ancora una volta la crudeltà di Hamas. L'Onu devono smettere di ostacolare l'operato della fondazione umanitaria e collaborare per garantire che possa continuare a operare in sicurezza a beneficio degli abitanti della di Gaza", ha aggiunto il premier.

Palestina, ricerca oggetti utili tra macerie di una scuola

A Gaza City i civili hanno ispezionato le macerie di una scuola dell’UNWRA colpita da un attacco israeliano. Gli aerei dell’esercito di Tel Aviv hanno bombardato almeno quattro scuole, mentre i carri armati israeliani sono avanzati nelle zone orientali del sobborgo di Zeitoun a Gaza City. Nel corso degli attacchi almeno 25 persone hanno perso la vita.

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Netanyahu: "In Australia gravi atti di antisemitismo"

"Guardo con estrema gravità agli attacchi antisemiti avvenuti ieri sera a Melbourne, che hanno incluso un tentativo di incendio doloso contro una sinagoga in città e un'aggressione violenta a un ristorante israeliano da parte di facinorosi filo-palestinesi", ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu.    "Questi spregevoli atti di antisemitismo, accompagnati da grida come 'morte all'Idf' e dal tentativo di colpire un luogo di culto, sono crimini d'odio gravi che devono essere estirpati alla radice", ha aggiunto, "lo Stato di Israele continuerà a stare al fianco della comunità ebraica in Australia, e chiediamo al governo australiano di agire con ogni mezzo per assicurare alla giustizia i responsabili e prevenire simili attacchi in futuro".

In centinaia alla veglia a Tel Aviv per i bambini morti a Gaza

Alcune centinaia di manifestanti stanno tenendo una veglia silenziosa a Tel Aviv per i bambini di Gaza morti durante la guerra. I dimostranti sono in piedi in Kaplan Street sul marciapiede con in mano candele e foto dei bambini rimasti uccisi nella Striscia da quando sono riprese le ostilità il 18 marzo. Ogni foto riporta il nome del bambino, la data e il luogo della morte. Alla manifestazione prende parte il parlamentare Ofer Cassif del partito comunista  Hadash. Si tratta della prima veglia silenziosa dopo la guerra di 12 giorni con l'Iran del mese scorso, durante la quale un missile balistico iraniano ha colpito un edificio adiacente e ha costretto alla chiusura di una parte del marciapiede solitamente utilizzato dai partecipanti alla veglia. Lo scorso fine settimana, attivisti di sinistra si sono invece riversati a Haifa per una grande manifestazione contro la guerra.

Tv Israele: mediatori ottimisti su raggiungimento accordo con Hamas

I mediatori sono ottimisti sul raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito l'emittente israeliana Kan.

Lascia l'incarico il portavoce del premier Netanyahu

Lascia l'incarico il portavoce del primo ministro Omer Dostri: lo ha annunciato l'ufficio di Benyamin Netanyahu. Dostri "ha guidato il sistema di comunicazione e informazione dell'ufficio in uno dei periodi più turbolenti e complessi della storia dello Stato di Israele, segnato da una guerra multi-frontale e da sfide politiche, militari e pubbliche.    Durante il suo mandato, ha gestito la comunicazione di eventi chiave come la guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, i negoziati per la liberazione degli ostaggi, la campagna contro Hezbollah nel nord e il confronto con l'Iran", si legge nella nota. È stato inoltre responsabile della comunicazione di organismi di alto livello e sensibili, tra cui il Mossad, lo Shin Bet, il Consiglio per la Sicurezza Nazionale, la Commissione per l'Energia Atomica e la Segreteria di Governo.

Media: “Delegazione Israele andrà a Doha per negoziati”

Un funzionario israeliano ha dichiarato ai media che il governo ha deciso di inviare una squadra negoziale per colloqui con Hamas a Doha. Lo riporta il Times of Israel. Funzionari israeliani hanno dichiarato all'emittente pubblica Kan che Hamas ha ammorbidito le sue richieste sotto la pressione dei Paesi mediatori Qatar e Stati Uniti, aggiungendo che "c'e' qualcosa su cui lavorare". La delegazione israeliana dovrebbe recarsi a Doha stasera o domani. Questa sera intanto il gabinetto israeliano per la sicurezza dovrebbe riunirsi per discutere del possibile accordo e del futuro dei combattimenti nella Striscia di Gaza. I ministri potrebbero anche valutare la risposta di Hamas alla proposta di intesa.

Axios: "Ok Netanyahu a invio delegazione a Doha"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di inviare una delegazione di negoziatori a Doha. Lo ha riferito Axios, citando un funzionario israeliano, secondo il quale la delegazione si recherà a Doha stasera o al più tardi domani.

Meloni sente Emiro Qatar e Netanyahu: "Urgente cessate il fuoco a Gaza"

Nel quadro dei contatti avviati sin dal Vertice G7 di Kananaskis a sostegno di un cessate il fuoco a Gaza, la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha intensificato il dialogo con diversi leader internazionali. Dopo aver avuto ieri un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Meloni ha avuto conversazioni telefoniche con l’Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, e con il Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu. In tutti i colloqui Meloni ha richiamato l’urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l’accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all’assistenza umanitaria.

Idf: intercettati due razzi lanciati dal Sud di Gaza

Due razzi lanciati dal Sud della Striscia di Gaza meridionale sono stati intercettati, dopo che erano suonate le sirene vicino al confine con il territorio palestinese. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, come riporta Haaretz.

Idf conferma attacco con 2 granate alla Gaza foundation a Rafah

Il colonnello Nadav Shoshani, portavoce internazionale dell'Idf, ha confermato questa sera che "l'organizzazione terroristica Hamas e altri gruppi terroristici a Gaza continuano a sabotare e a ostacolare la distribuzione degli aiuti umanitari, sia nei siti di consegna che lungo le vie di accesso". La dichiarazione si riferisce all'attacco avvenuto questa mattina a Rafah contro la Gaza Foundation. Shoshani ha dichiarato che "terroristi hanno lanciato due granate contro un punto di distribuzione degli aiuti, mentre erano ancora presenti civili sul posto. L'esplosione di una delle granate ha ferito due operatori americani della Gaza Humanitarian Foundation". E ha aggiunto che "le forze dell'Idf hanno facilitato l'evacuazione  dei feriti per consentire loro di ricevere cure mediche".

Ue valuta sanzioni contro Israele, ma attuazione poco probabile

L'Unione Europea si prepara a esaminare una serie di possibili sanzioni contro Israele, in risposta al suo operato nella Striscia di Gaza, ma le divisioni tra gli Stati membri rendono improbabile l'adozione di provvedimenti concreti. Lo riferisce il sito Euractiv, citando fonti diplomatiche europee. Il Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) presenterà mercoledì prossimo ai rappresentanti permanenti dei 27 un 'options paper' che elenca cinque misure potenziali. Tra queste figurano la sospensione parziale o totale dell'Accordo di associazione Ue-Israele, sanzioni mirate contro esponenti del governo israeliano, ufficiali dell'esercito e coloni, restrizioni commerciali, un embargo sulle armi e la sospensione della cooperazione scientifica. Si tratta della prima volta in cui tali opzioni vengono formalmente messe per iscritto. I ministri degli Esteri dell'Ue le discuteranno il 15 luglio a Bruxelles, nell'ultimo Consiglio prima della pausa estiva. L'iniziativa segue una revisione interna condotta dalla Commissione europea, secondo cui vi sarebbero "indicazioni di violazioni" degli obblighi in materia di diritti umani contenuti nell'Accordo di associazione con Israele. Secondo più fonti, precisa sempre Euractiv, la probabilità che vengano approvate sanzioni di ampia portata è bassa. Un'eventuale sospensione dell'accordo richiederebbe l'unanimità, obiettivo difficilmente raggiungibile visti i no già annunciati di Germania, Repubblica Ceca e Ungheria. Anche la Commissione, titolare delle competenze in materia commerciale, sarebbe contraria a un'azione economica drastica. Appare improbabile anche un embargo sugli armamenti, soprattutto considerando che Berlino è il principale fornitore europeo di armi di  Israele. Secondo diversi diplomatici, l'ipotesi più realistica resta l'introduzione di sanzioni individuali, sul modello di quelle già adottate da Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia.

Corteo e presidio per la "Palestina libera" in centro Milano

Sono in un centinaio i manifestanti che hanno protestato nel pomeriggio davanti al McDonald's di via Santa Radegonda, nel centro di Milano, per chiedere la fine della guerra in Palestina. "Palestina libera " e "Israele criminale" gli slogan più  scanditi. I manifestanti sono giunti in corteo in piazza Mercanti, dove si sta tenendo un presidio.

Fonti Hamas: "Nuovo round di colloqui indiretti a Doha"

Due fonti palestinesi vicine ad Hamas hanno riferito al canale saudita Al-Sharq che è previsto un nuovo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha, capitale del Qatar, con l'obiettivo di discutere le modalità di attuazione della nuova intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Secondo le fonti, "sono in corso sforzi per far arrivare le delegazioni di Hamas e di Israele a Doha già sabato sera o domenica prossima".

Londra riprenderà i rapporti diplomatici con Damasco

Il Regno Unito ha annunciato che ripristinerà i rapporti diplomatici con la Siria durante la visita ufficiale del ministro degli Esteri britannico David Lammy che ha incontrato a Damasco il presidente ad interim siriano Ahmad al-Shaara. All'incontro - ha annunciato la presidenza siriana - ha partecipato anche il suo omologo siriano, Assaad al-Shaibani.

Netanyahu insoddisfatto: via portavoce senza esperienza

Fonti vicine a Benjamin Netanyahu smentiscono che il portavoce Omer Dostri abbia lasciato l'incarico a causa dei cattivi rapporti con la moglie del premier: in realtà è stato allontanato per la sua mancanza di esperienza nel settore. "Era incompatibile. Non aveva esperienza. Non ha mai svolto questa professione", hanno dichiarato al sito di notizie Ynet fonti vicine all'ufficio del premier israeliano, aggiungendo che a Dostri è stato recentemente comunicato che non avrebbe accompagnato il Primo Ministro nel suo viaggio a Washington questa settimana. Le fonti smentiscono una precedente notizia secondo cui le sue dimissioni sarebbero dovute ai rapporti problematici con la moglie del primo ministro, Sara. "Non era collegato a Sara. Il primo ministro non era soddisfatto di lui. Nel frattempo, Ziv Agmon ricoprirà la posizione, ed è possibile che possa ottenere l'incarico", hanno prospettato le stesse fonti.

Media: prossima settimana proposte Ue su Israele

La prossima settimana il Servizio di azione esterna dell'Ue, guidato dall'Alta rappresentante Kaja Kallas, dovrebbe sottoporre agli ambasciatori degli Stati membri una serie di possibili azioni - cinque - da adottare nei confronti di Israele per le violazioni dei diritti nella Striscia di Gaza. Lo riporta Euractiv. Non è tuttavia detto che i ministri degli Esteri - che si riuniranno a Bruxelles il 15 luglio - effettivamente scelgano di adottarne qualcuna, viste le divisioni interne in merito.

Wafa, 70 morti a Gaza in 24 ore. Idf: uccise decine di terroristi

Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e altri 332 sono rimasti feriti nella Striscia nelle ultime 24 ore negli attacchi israeliani. Lo riferisce l'agenzia di stampa dell'Anp Wafa. L'esercito israeliano ha reso noto di aver colpito oltre un centinaio di obiettivi in diverse zone di Gaza uccidendo decine di terroristi e distruggendo depositi di armi delle fazioni palestinesi, infrastrutture militari, postazioni operative di Hamas, lanciatori di missili, tunnel sotterranei. Le autorità sanitarie della Striscia riferiscono che il bilancio delle vittime dall'ottobre 2023 è salito a 57.338 morti, e 135.957 persone ferite. 

Media, lascia portavoce Netanyahu: "Problemi con moglie premier"

Il portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Omer Dostri, si dimetterà dal suo incarico con effetto immediato a causa di quelli che fonti anonime descrivono come rapporti problematici con la moglie del premier, Sara. Lo riporta l'emittente israeliana Channel 13. Dostri ha assunto l'incarico in agosto dello scorso anno. Nel corso degli anni, scrive il Times of Israel, "si è sostenuto che Sara Netanyahu avrebbe una notevole influenza sulle nomine ai vertici". 

Droni israeliani nel sud del Libano, un morto e sei feriti

Il sud del Libano è stato colpito da diversi attacchi di droni israeliani nei quali una persona è stata uccisa e altre sei sono rimaste ferite. Un "drone nemico israeliano ha preso di mira un veicolo" nella città di Bint Jbeil, ha dichiarato il ministero della Salute in un comunicato diffuso dall'Agenzia di Stampa Nazionale (Ani). Una persona è morta e due sono rimaste ferite secondo la stessa fonte. Il ministero ha successivamente riferito che un'altra persona è rimasta ferita in un attacco di droni contro un'auto nella stessa città. Hezbollah ha riconosciuto che l'occupante del veicolo colpito era un suo combattente.

Media: oggi 56 morti a Gaza, 70 nelle ultime 24 ore

Continua ad aumentare il bilancio degli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza, dove secondo fonti concordanti almeno 56 palestinesi sono stati uccisi dall'alba, di cui nove mentre erano in attesa di aiuti umanitari; tra loro c'erano tre bambini. I dati rilanciati da Al Jazeera sono stati raccolti negli ospedali e tra i soccorritori dell'enclave palestinese. Secondo fonti mediche citate dall'agenzia stampa Wafa, nelle ultime 24 ore almeno 70 palestinesi sono stati uccisi e altri 332 sono rimasti feriti nella Striscia di Gaza. Le autorità sanitarie locali hanno confermato che il bilancio delle vittime palestinesi a causa dell'attacco israeliano dall'ottobre 2023 è salito a 57.338 morti, con ulteriori 135.957 feriti. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.

Sanchez: "Israele a Gaza sta commettendo un genocidio"

"Quanto sta facendo Israele a Gaza e in Cisgiordania ha solo un nome ed è genocidio". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez, nel suo intervento al Comitato federale del Psoe. Il segretario generale socialista ha assicurato che "il nostro partito è l'ultimo grande difensore di un progetto internazionale basato sulla legalità internazionale e sulla pace". Ed è " un punto di riferimento e faro di speranza per milioni di persone nel mondo, perché scommettiamo su pace, sul multilateralismo sul diritto internazionale, sugli aiuti allo sviluppo e per il compimento dell'agenza 2030. E anche per la nostra denuncia di quanto sta facendo il primo ministro Netanyahu in Cisgiordania e a Gaza e che ha solo un nome ed è genocidio", ha rimarcato Sanchez. Davanti alla maggiore crisi che colpisce il partito della rosa nel pugno da anni, Sanchez ha assicurato che "E'' l'ora della resilienza, dell'ottimismo, di dimostrare di che pasta siamo fatti noi socialisti". 

Erdogan: "Chiesto a Trump intervento su spari in punti aiuti Gaza"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato di aver chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di intervenire per fermare le sparatorie nei centri di assistenza a Gaza, che secondo le Nazioni Unite hanno causato la morte di oltre 500 persone. Erdogan ha dichiarato che, quando ha incontrato Trump a un vertice Nato a fine giugno, gli ha detto: "Ci sono persone che vengono uccise nelle file per il cibo. È necessario intervenire affinché queste persone non vengano uccise". 

Gaza Humanitarian Foundation: 2 americani feriti in attacco Hamas

Due operatori umanitari americani sono rimasti feriti questa mattina a Gaza. Lo rende noto la Gaza Humanitarian Foundation, che attribuisce l'attacco a "azioni ostili di Hamas". "Stamattina, due operatori umanitari americani sono rimasti feriti mentre distribuivano cibo nell'ambito delle attività della GHF", scrivono i media israeliani. "Le prime indicazioni indicano che si è trattato di un'azione ostile di Hamas. La GHF continua a indagare e fornirà ulteriori informazioni non appena disponibili", afferma l'organizzazione in un comunicato. Secondo la GHF gli aggressori hanno lanciato due granate a mano contro gli operatori. I due non sono in pericolo di vita. 

Medio Oriente, Trump: ottimista su tregua a Gaza

Wafa: almeno 19 morti in raid israeliani all'alba

Almeno 19 palestinesi sono stati uccisi all'alba, quando le forze israeliane hanno lanciato una serie di attacchi aerei e di artiglieria in diverse aree della Striscia di Gaza, secondo fonti mediche e testimoni oculari. Lo riporta Wafa.   L'attacco più mortale è avvenuto ad Al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, dove le forze israeliane hanno preso di mira le tende che ospitavano i civili sfollati, uccidendo sette persone e ferendone più di dieci in quello che la gente del posto ha descritto come un massacro. In un'altra zona di Khan Younis, un padre e il suo unico figlio sono stati uccisi in un attacco aereo a ovest della città.

Bombardamenti israeliani su Gaza, almeno 18 morti

E' salito ad almeno 18 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani di questa notte sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.

Media, 'Hamas chiede stop agli aiuti della Gaza Foundation'

Una fonte vicina a Hamas ha riferito a Ynet che le modifiche richieste da Hamas all'accordo di cessate il fuoco includono: una riorganizzazione del meccanismo degli aiuti umanitari, in conformità con gli accordi della precedente tregua; il ritiro della Gaza humanitarian foundation (Ghf) dalla distribuzione degli aiuti; il ritiro delle forze dell'Idf dalle posizioni stabilite nel precedente accordo di cessate il fuoco e l'impegno a non riprendere i combattimenti dopo la tregua di 60 giorni, promettendo al contempo di proseguire i negoziati, con Egitto, Qatar e Stati Uniti che forniscono garanzie solo per la continuazione del processo, non per i suoi risultati. 

Media, 'Israele ha ricevuto la risposta di Hamas'

Una fonte israeliana ha confermato a Ynet che Israele ha ricevuto il documento di risposta di Hamas, consegnato dai mediatori, e che "ne sono allo studio i dettagli". 

Trump: possibile accordo su Gaza la settimana prossima

Potrebbe esserci un accordo su Gaza la settimana prossima. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. 

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