Israele dice no alle richieste di Hamas per raggiungere una tregua. Il primo ministro israeliano ha dato istruzioni di accogliere l'invito ai colloqui indiretti e di proseguire i negoziati per il ritorno degli ostaggi nelle mani di Hamas, sulla base della proposta del Qatar alla quale Israele ha già dato il suo assenso. "Vogliamo riavere tutti gli ostaggi e sconfiggere Hamas”, ha detto Netanyahu prima di partire per Washington, dove lunedì vedrà Trump. Nella Striscia, il ministero della Salute di Gaza segnala 80 mo
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Israele dice no alle richieste di modifiche di Hamas per una tregua al conflitto. Per il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu le modifiche proposte non sono accettabili per Israele. Dopo una valutazione della situazione, Netanyahu ha dato istruzioni di accogliere l'invito ai colloqui indiretti e di proseguire i negoziati per il ritorno degli ostaggi nelle mani di Hamas, sulla base della proposta del Qatar alla quale Israele ha già dato il suo assenso.
Intanto, Netanyahu ha incontrato il presidente israeliano Herzog prima del suo volo per Washington, dove lunedì il premier vedrà il presidente degli Stati Uniti Trump. Secondo un comunicato dell'ufficio di Herzog, il presidente sottolinea l'urgenza di raggiungere una svolta nei colloqui per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. "Sostengo pienamente questi sforzi, anche quando comportano decisioni difficili, complesse e dolorose. Il costo non è semplice, ma sono fiducioso che il governo e le forze di sicurezza saranno all'altezza della sfida", ha detto Herzog. "Siamo determinati a riportare a casa tutti gli ostaggi. Allo stesso tempo, insistiamo sull'eliminazione delle capacità militari di Hamas e sul fatto che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Un incontro con il presidente Donald Trump potrebbe contribuire al raggiungimento dell'accordo", ha detto prima di partire per Washington Netanyahu, che ha definito "inaccettabili" le richieste di Hamas.
Nella Striscia, il ministero della Salute di Gaza segnala 80 morti e 304 feriti arrivati negli ospedali in 24 ore. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. L'Idf ha dichiarato di aver colpito oltre 100 obiettivi terroristici nell'enclave sotto assedio il giorno prima.
I leader dei Paesi Brics riuniti a Rio de Janeiro hanno lanciato un appello per il raggiungimento ai negoziati di Doha di un accordo per una tregua "immediata e senza condizioni" a Gaza. Hanno, inoltre, "condannato gli attacchi militari" contro l'Iran, definendoli una "violazione del diritto internazionale".
Domenica sera, nella capitale del Qatar, Doha, i colloqui tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar con l'obiettivo di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Gli approfondimenti:
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Guerra Medioriente e commerci Italia-Iran, i rischi per Made in Italy
I rapporti commerciali fra Roma e Teheran potrebbero subire dei contraccolpi a causa del conflitto. In questo caso sarebbe probabilmente il nostro Paese a perderci maggiormente. Anche se non si tratta di scambi di grande entità, esportiamo più di quanto importiamo.
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Vai al contenutoGuerra 12 giorni: come è stato colpito il programma nucleare iraniano
Prima l’intervento militare di Israele in Iran, quindi l’attacco americano contro tre importanti siti nucleari iraniani. Dopo i recenti attacchi che hanno infiammato il Medio Oriente, con protagonisti Israele, Usa ed Iran, quanto è stato realmente danneggiato del programma atomico iraniano? A fornire un quadro d’insieme è un’analisi del quotidiano “La Repubblica”, secondo cui i piani di Teheran “hanno subito danni ingenti, ma non il colpo di grazia auspicato da Donald Trump”. Ecco in che modo.

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Vai al contenutoConsiglio Europeo: negoziare con Iran, tregua a Gaza, sanzionare Mosca
Bruxelles ha ospitato il Consiglio europeo tra i leader dei 27, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La due giorni di vertice segue il World Forum Nato a L'Aja“dominato” dalla presenza di Donald Trump. Al centro due dossier chiave delle relazioni transatlantiche, i dazi e la difesa, ma anche la complicata situazione geopolitica internazionale. Nelle conclusioni di rito, i capi di Stato e di governo esortano a trovare una soluzione negoziale "alla questione nucleare iraniana" e chiedono un "immediato" cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Sull'Ucraina - con l'impegno a proseguire con gli aiuti militari - le conclusioni sono state adottate a 26, senza il sostegno di Budapest che continua a opporsi all'avanzamento di Kiev nel percorso di adesione all'Ue.

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Vai al contenutoCoop Alleanza toglie da scaffali prodotti israeliani e mette Gaza Cola
Da un paio di settimane la Cooperativa - attiva in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata - ha aderito alla campagna Coop 4 Refugees. "Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle violenze in corso nella Striscia".

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Vai al contenutoAttivisti Pro Pal manifestano dentro al museo del Bargello
Oggi al Museo del Bargello c'è stata un'iniziativa di alcuni attivisti di Firenze per la Palestina per denunciare "il genocidio dei palestinesi da parte di Israele - affermano - a Gaza e nei Territori Occupati e delle complicità del nostro governo". Nel cortile sono stati srotolati due striscioni. In uno c'era scritto "Chi arma Israele condanna a morte i palestinesi. Italia complice del genocidio" e nell'altro "End now Israeli occupation, apartheid, genocide". Sono state esposte le bandiere palestinesi sulla scalinata e dalla balconata. "È stato scelto il Bargello come teatro di questa iniziativa per il legame simbolico con la tragedia palestinese - spiegano -. Il palazzo che ospita adesso uno dei più importanti musei al mondo in passato è stato il luogo dove venivano detenuti e sottoposti a torture i cittadini arrestati e dove venivano eseguite le condanne a morte, così come accade da 77 anni a Gaza e in Cisgiordania dove gli israeliani arrestano, torturano e ammazzano i palestinesi con la complicità dell'Occidente".
Idf: razzo da Gaza cade in kibbutz Nirim, nessun ferito
Un razzo sparato dal Sud della Striscia di Gaza è caduto nel kibbutz di Nirim, in territorio israeliano. Lo riferisce un comunicato delle Israel Defense Forces. Nessuno e' rimasto ferito. Alcune case in costruzione hanno subito danni definiti "leggeri".
Anp: due palestinesi uccisi da esercito Israele in Cisgiordania
Il Ministero della Salute palestinese ha fatto sapere che due uomini sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco domenica dall'esercito israeliano nei pressi della città di Nablus, nella Cisgiordania occupata. Qusai Nasser Mahmud Nassar, 23 anni, e Wissam Ghassan Hassan Shtayyeh, 37 anni, "sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle forze di occupazione israeliane questo pomeriggio nel villaggio di Salem, a est di Nablus", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Contattato dall'Afp, l'esercito israeliano non ha rilasciato dichiarazioni immediate. La violenza in Cisgiordania è aumentata dallo scoppio della guerra a Gaza, innescata dall'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele da parte del movimento islamista palestinese Hamas. Da allora, le truppe o i coloni israeliani in Cisgiordania hanno ucciso almeno 949 palestinesi, molti dei quali militanti, ma anche decine di civili, secondo i dati del Ministero della Salute palestinese. Secondo i dati ufficiali israeliani, almeno 35 israeliani, tra civili e forze di sicurezza, sono stati uccisi in attacchi palestinesi o operazioni militari israeliane.
Trump: “Iran vicino a bomba atomica. Niente proroga sui dazi'
In un'intervista a Fox News, il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Teheran era "vicina alla bomba atomica", annunciando la possibilità di “revocare le sanzioni” all'Iran “se resterà pacifico e dimostrerà che non farà più danni”.

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Vai al contenutoNucleare Iran, Trump: 'Siti distrutti”. Nyt: programma solo ritardato
Dopo il bombardamento statunitense contro tre impianti iraniani, è scontro tra la versione ufficiale dell’amministrazione Usa e le valutazioni dell’intelligence riportate dai media americani. Il presidente parla di "distruzione totale", mentre un rapporto segreto sostiene che il programma nucleare iraniano è stato solo rallentato perché parte del materiale nucleare sarebbe stato spostato prima dell’attacco. L’inviato speciale Witkoff ribadisce: "Obiettivo raggiunto".

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Vai al contenutoSono cominciati a Doha i negoziati indiretti tra Israele e Hamas
Sono iniziati nella capitale del Qatar, Doha, i colloqui tra Israele e Hamas mediati da Egitto e Qatar con l'obiettivo di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riferiscono i media israeliani.
Palestina, ricerca oggetti utili tra macerie di una scuola
A Gaza City i civili hanno ispezionato le macerie di una scuola dell’UNWRA colpita da un attacco israeliano. Gli aerei dell’esercito di Tel Aviv hanno bombardato almeno quattro scuole, mentre i carri armati israeliani sono avanzati nelle zone orientali del sobborgo di Zeitoun a Gaza City. Nel corso degli attacchi almeno 25 persone hanno perso la vita.

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Vai al contenutoMedia: "Hamas chiede più aiuti e l'apertura del valico di Rafah"
Una fonte vicina ad Hamas e a conoscenza dei negoziati a Doha ha riferito al quotidiano qatariota Al Shark che il round di negoziati indiretti tra il movimento e Israele, che si tiene questa sera nella capitale del Qatar, Doha, discuterà i "meccanismi di attuazione" della nuova proposta di cessate il fuoco, sottolineando che il movimento "si concentrerà sulle osservazioni presentate nella sua risposta per migliorarla". Il funzionario ha detto che il leader di Hamas Khalil al-Haya guida la delegazione del movimento in questo round di negoziati e che Hamas "ha assicurato ai mediatori la sua disponibilità a condurre negoziati seri che portino a un accordo per porre fine definitivamente alla guerra". La fonte ha riferito ad Al-Sharq che Hamas vuole "l'ingresso di sufficienti quantità di aiuti, fino a 600 camion al giorno, inclusi cibo e assistenza medica, tende attrezzate, case mobili, carburante e materiali da costruzione per riparare ospedali, panifici e distributori d'acqua". Chiede inoltre "l'apertura del valico di Rafah verso la Striscia di Gaza in entrambe le direzioni per consentire il transito di oltre 20.000 malati e feriti che necessitano di cure urgenti negli ospedali in Egitto e all'estero, soprattutto dopo che Israele ha distrutto il sistema sanitario nella Striscia di Gaza".
Iran, Parigi denuncia "preoccupante scomparsa" giovane francese
Una fonte diplomatica francese ha definito "preoccupante" la scomparsa di una giovane cicloturista francese che si era recata in Iran e non comunica con la sua famiglia dal 16 giugno. "Questa scomparsa e' preoccupante. Siamo in contatto con la famiglia in merito", ha dichiarato la fonte, ricordando che ai cittadini francesi è sconsigliato recarsi in Iran, poichè Teheran sta attuando "una deliberata politica di presa di ostaggi occidentali".
Brics: condanna per attacchi militari Usa contro Iran
I Brics hanno "condannato gli attacchi militari" contro l'Iran, definendoli una "violazione del diritto internazionale", nella dichiarazione congiunta rilasciata durante il vertice di Rio de Janeiro. "Condanniamo gli attacchi militari contro la Repubblica Islamica dell'Iran dal 13 giugno 2025, che costituiscono una violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite", hanno dichiarato gli 11 Paesi emergenti. La dichiarazione non ha menzionato specificamente Israele o gli Stati Uniti, le nazioni responsabili degli attacchi aerei.
Ministero Salute Gaza: 80 morti e 304 feriti in 24 ore
Il Ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che gli ospedali della Striscia hanno ricevuto 80 morti e 304 feriti nelle ultime 24 ore. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, precisando che diverse vittime rimangono sotto le macerie e per le strade, con ambulanze e soccorritori impossibilitati a raggiungerle a causa dell'intensità dei bombardamenti. Gli attacchi si sono intensificati nelle ultime ore - aggiunge Wafa - in particolare sulla città di Deir al-Balah. Fonti mediche hanno riferito che sono state 61 le vittime dei raid sulla Striscia dall'alba di oggi, di cui 39 a Gaza City.
Idf invia 54mila ordini di leva entro luglio, pure ultraortodossi
L'Idf prevede di inviare tutti i 54mila ordini di leva obbligatoria entro la fine di luglio, con un piano rafforzato per l'applicazione della legge che riguarda anche gli ultraortodossi. I provvedimenti riguarderanno tutti i cittadini soggetti all'obbligo di leva, dai 16 ai 26 anni. Secondo fonti militari, chi non risponderà a tre convocazioni sarà classificato come disertore già dopo 12 giorni dal terzo avviso. L'Idf ha chiarito che l'applicazione della norma riguarderà tutte le fasce della popolazione, non solo gli haredim. Nel quadro delle nuove misure, saranno istituiti posti di blocco e punti di controllo nelle principali arterie stradali, all'ingresso di aree popolate, per intercettare i disertori. L'obiettivo dell'esercito è arruolare immediatamente gli individui fermati.
Brics: "A Gaza raggiungere un cessate il fuoco immediato"
"Esortiamo le parti a impegnarsi in buona fede in ulteriori negoziati per raggiungere un cessate il fuoco immediato, permanente e incondizionato, il pieno ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e da tutte le altre parti dei Territori Palestinesi occupati". E' un passaggio della dichiarazione finale del vertice del Brics, a Rio de Janeiro. Nello stesso paragrafo si chiede "il rilascio di tutti gli ostaggi e dei detenuti in violazione del diritto internazionale, e l'accesso sostenuto e senza ostacoli e la consegna di aiuti umanitari".
Bandiera Palestina sulla Torre dei Caduti in centro Bergamo
Una grande bandiera della Palestina è stata srotolata da un gruppo di attivisti sulla Torre dei Caduti, in centro a Bergamo, nella mattinata oggi, mentre era in corso la cronometro d'apertura del Giro d'Italia Women. È stata rimossa poco dalle forze dell'ordine. L'azione ricalca quanto già visto nel mese di maggio durante il Giro maschile, quando erano state organizzate simili iniziative lungo il percorso delle varie tappe. Il gesto è stato rivendicato da centro sociale Pacì Paciana, Collettivo Las e Fridays for Future Bergamo: "Perché Israele porta avanti un genocidio con la complicità dell'Occidente, con il governo Meloni in prima fila mentre alimenta un clima di guerra, censura e repressione", si legge in un comunicato pubblicato sulle pagine social delle tre organizzazioni: "Bloccare l'accesso alla torre è un modo per dire basta. Basta silenzio, basta indifferenza, basta finta neutralità. Prendere posizione è urgente. Anche con azioni radicali, se serve, sfidando il Dl sicurezza divenuto legge".
Netanyahu parte per Washington "per far avanzare negoziati su accordo Gaza"
Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu è partito da Tel Aviv per Washington, terza missione negli Usa in sei mesi, per incontrare Donald Trump, un colloquio che, ha detto, "potrà contribuire a far avanzare" l'accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza. "Stiamo lavorando per arrivare all'accordo che abbiamo discusso alle condizioni che abbiamo concordato", ha dichiarato il Premier israeliano confermando di "aver inviato un team di negoziatori a Doha con istruzioni chiare".
Netanyahu: "Vedrò Trump la terza volta in 6 mesi e lo ringrazierò"
Sono in partenza, insieme con mia moglie, per una visita molto importante a Washington, per incontrare il presidente Trump. È il mio terzo incontro con lui da quando è stato eletto, poco più di sei mesi fa. Incontrerò anche tutti i vertici dell'amministrazione, i principali membri del Congresso di entrambi i partiti e molte altre personalità", ha dichiarato il premier israeliano, come riporta il suo ufficio in una nota. "Nel colloquio con il presidente Trump, innanzitutto lo ringrazierò per il suo forte impegno a favore di Israele. Non abbiamo mai avuto un amico così alla Casa Bianca. Il nostro impegno congiunto ha portato a una grande vittoria contro il nostro nemico comune: l'Iran", ha detto. "E non solo lì, ma anche contro il Libano" e "abbiamo colpito anche Hamas". "Tutto ciò comporta una grande responsabilità, ma anche grandi opportunità. La responsabilità è, prima di tutto, preservare ciò che abbiamo ottenuto e vigilare contro i tentativi dell'Iran di rinnovare il proprio programma nucleare volto alla nostra distruzione. Ma c'è anche una grande opportunità: allargare il cerchio della pace, ben oltre quanto potevamo immaginare in passato", ha aggiunto Netanyahu. "Abbiamo già cambiato profondamente il volto del Medio Oriente, e abbiamo l'opportunità e la capacità di trasformarlo ulteriormente, per portare un grande futuro a Israele, al popolo di Israele e all'intera regione. Parallelamente, siamo ancora coinvolti sul fronte di Gaza. Anche lì abbiamo ottenuto grandi risultati, ma ci sono ancora missioni da completare. Finora abbiamo liberato 205 dei 255 ostaggi, tra cui 148 vivi. Restano 20 ostaggi vivi e 30 deceduti. Sono determinato - siamo determinati - a riportarli tutti a casa", ha detto ancora. "Siamo anche determinati ad assicurare che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Questo significa che non permetteremo più rapimenti, omicidi, decapitazioni, invasioni. Significa una cosa sola: l'eliminazione delle capacità militari e governative di Hamas. Hamas non sarà più lì". "Stiamo lavorando per raggiungere quell'accordo di cui si è parlato, alle condizioni che abbiamo accettato. Ho inviato una squadra per i negoziati con direttive chiare. Credo che la conversazione con il presidente Trump possa sicuramente aiutare ad avanzare verso questo risultato che tutti desideriamo", ha concluso.
Netanyahu: "Lavoriamo a accordo secondo termini concordati"
"Stiamo lavorando per raggiungere un accordo secondo i termini che abbiamo concordato. Ho inviato una squadra negoziale con istruzioni chiare e il mio colloquio con il presidente Trump potrebbe contribuire a far progredire le cose". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netnyahu, prima di imbarcarsi sul volo per Washington. Secondo alcuni media israeliani Netanyahu avrebbe dovuto ritardare la sua partenza per gli Usa per discutere della questione legata al tema della leva per gli ultra-ortodossi, ma il premier israeliano e' invece partito secondo l'orario stabilito. Riferendosi ai colloqui per il cessate il fuoco, Netanyahu ha ribadito il suo impegno per il ritorno di tutti gli ostaggi e la garanzia che Hamas non rappresentera' piu' una minaccia per Israele: "Hamas non ci sara' piu'", ha affermato, ribadendo l'obiettivo di Israele di eliminare sia le capacita' militari che quelle di governo del gruppo terroristico. La situazione attuale offre l'opportunita' di "ampliare il cerchio della pace ben oltre qualsiasi immaginazione", ha concluso Netanyahu, "abbiamo rimodellato il Medio Oriente e ora abbiamo un'opportunita' storica per un futuro piu' luminoso per Israele e la regione".
Iran: disperso un giovane turista francese, dal 16 giugno nessuna notizia
Un giovane turista francese, in Iran in bicicletta, è disperso dallo scorso 16 giugno, ultimo giorno in cui ha dato sue notizie. La sua scomparsa viene considerata "inquietante" da Parigi, come ha sottolineato una fonte diplomatica citata dall'Afp. "Siamo in contatto con la famiglia", ha precisato la fonte, ricordando che è raccomandato ai turisti di evitare di recarsi in Iran, data la "politica deliberata di Teheran di prendere ostaggi occidentali".
Netanyahu: "Vogliamo riavere tutti gli ostaggi e sconfiggere Hamas"
"Siamo determinati a riportare a casa tutti gli ostaggi. Allo stesso tempo, insistiamo sull'eliminazione delle capacità militari di Hamas e sul fatto che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Un incontro con il presidente Donald Trump potrebbe contribuire al raggiungimento dell'accordo". Lo ha detto prima di partire per Washington il premier Benyamin Netanyahu a Channel 12.
Lula: "Non restare indifferenti di fronte a genocidio a Gaza"
"Assolutamente nulla giustifica le azioni terroristiche perpetrate da Hamas. Ma non possiamo rimanere indifferenti al genocidio praticato da Israele a Gaza, all'uccisione indiscriminata di civili innocenti e all'uso della fame come arma di guerra". Lo ha detto il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, aprendo il vertice del Brics, a Rio de Janeiro.
Media: "Stupri come arma di guerra", report sui crimini di Hamas
Un nuovo rapporto, il più dettagliato che sia stato redatto finora, documenta l'uso diffuso e sistematico della violenza sessuale come arma di guerra da parte dei terroristi di Hamas durante il massacro del 7 ottobre usata come strumento di guerra. Finanziato in parte dal governo britannico e scritto da esperti israeliani di genere e di diritto, sarà presentato domani a Gerusalemme. Lo riferisce il Sunday Times. Il documento raccoglie testimonianze di 15 ostaggi liberati da Gaza, di una sopravvissuta al tentato stupro al festival Nova e di decine di soccorritori e testimoni oculari. Il rapporto, denominato "Progetto Dinah", riporta che violenze e stupri di gruppo sono stati perpetrati in almeno sei luoghi diversi, tra cui il festival Nova, la strada 232, la base militare di Nahal Oz e i kibbutz di Re'im, Nir Oz e Kfar Aza. In molti casi, le vittime sono state assassinate durante l'aggressione o sono rimaste traumatizzate al punto da non riuscire a testimoniare. Tra i modelli ricorrenti: donne nude o semi-nude legate ad alberi o pali, segni di stupri collettivi, mutilazioni genitali e tentativi di stupro anche su cadaveri. Il documento include anche abusi sessuali su ostaggi durante la prigionia a Gaza, tra cui due uomini. Il rapporto è stato redatto da un team guidato dalla professoressa Ruth Halperin-Kaddari, con la collaborazione dell'ex procuratrice militare Sharon Zagagi-Pinhas e della giudice in pensione Nava Ben-Or. Le autrici denunciano l'indifferenza delle istituzioni internazionali, in particolare delle agenzie delle Nazioni Unite, accusate di aver ignorato le voci delle vittime. Il rapporto chiede al Segretario generale Onu di inviare una commissione d'inchiesta e di includere Hamas nella lista nera degli organismi che usano la violenza sessuale come arma di guerra.
Strage a Gaza: raid israeliano su edificio residenziale. VIDEO
Hamas minaccia di morte leader milizia Gaza che combatte con Israele
Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno minacciato di morte il leader e i membri della milizia armata Abu Shabab, che ha annunciato di combattere a fianco delle forze israeliane nella Striscia di Gaza. "Questi agenti agiscono su ordine dell'occupazione e sono ostracizzati dal nostro popolo e dalle fazioni della resistenza", si legge in una nota di Hamas. "Il loro destino è nella pattumiera della storia e una macchia di vergogna davanti a Dio e alla patria", ha aggiunto. Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno elogiato le tribù e le famiglie palestinesi "che rinunciano al tradimento di questo gruppo ribelle", sottolineando che "il nostro popolo è consapevole e sa distinguere bene tra agenti e coloro che sono leali alla patria e alla nostra giusta lotta". La scorsa settimana, l'autorità giudiziaria militare di Hamas a Gaza ha invitato il leader della milizia Abu Shabab ad arrendersi entro dieci giorni o ad affrontare un processo in contumacia. Yasser Abu Shabab è stato accusato di tradimento, spionaggio, collaborazione con elementi ostili, formazione di banda armata e ribellione armata.-
Due 'Guardiani' uccisi nell'ovest dell'Iran, disinnescavano esplosivi Idf
Due militari del corpo dei Guardiani della rivoluzione in Iran sono rimasti uccisi a Khorramabad, nell'ovest del Paese mentre disinnescavano esplosivi in una zona colpita dai bombardamenti israeliani nella 'guerra dei 12 giorni', ha reso noto l'agenzia Tasnim.
Idf, ucciso comandante forze navali Hamas in raid su Internet cafè
Il comandante delle Forze navali di Hamas nel nord della Striscia di Gaza, Ramadan Abd Ali Saleh, è stato ucciso nel raid aereo israeliano che ha colpito un Internet Cafè a Gaza City. Lo hanno reso noto le Idf e lo Shin Bet in una nota congiunta, precisando che altri funzionari di Hamas sono stati uccisi nell'attacco.
Nave attaccata al largo dello Yemen, risponde al fuoco
Una nave è stata attaccata nel Mar Rosso, al largo delle coste dello Yemen, dopo essere stata avvicinata da navi più piccole a bordo delle quali viaggiavano uomini armati che hanno sparato e lanciato razzi. Lo ha dichiarato il Centro per le Operazioni Marittime del Regno Unito (Ukmto), spiegando che una squadra di sicurezza armata a bordo della nave ha risposto al fuoco. "Le autorità stanno indagando", ha aggiunto l'Ukmto mentre nessuno ha rivendicato l'azione.
Hezbollah: "Non deporremo armi fino a ritiro Israele da Libano"
Hezbollah non deporrà le armi fino a che Israele non si sarà ritirato da tutto il Libano meridionale e avrà cessato i suoi attacchi aerei. Lo ha detto il leader di Hezbollah, Naim Kassem, in un videomessaggio riportato dai media locali. "Come potete aspettarvi che non restiamo fermi mentre il nemico israeliano continua la sua aggressione, e continua a entrare nei nostri territori e a uccidere?", ha detto Kassem nel suo videomessaggio. "Non parteciperemo alla legittimazione dell'occupazione in Libano e nella regione. Non accetteremo la normalizzazione". Le parole di Nassem arrivano alla vigilia della visita dell'inviato statunitense Tom Barrack a Beirut, per discutere un piano proposto per il disarmo di Hezbollah e il ritiro delle forze israeliane dal resto del Libano meridionale. In queste ore migliaia di persone si stanno radunando nella periferia meridionale di Beirut per celebrare la festa sciita dell'Ashura. Per gli sciiti, la commemorazione è diventata il simbolo della resistenza contro la tirannia e l'ingiustizia.
IDF, distrutti avamposti regime Assad su Monte Hermon
L'esercito israeliano ha attaccato e distrutto diversi avamposti del regime di Assad nel settore siriano del Monte Hermon. Lo dicono le stesse IDF in una nota sui social. "Questi avamposti rappresentavano una minaccia diretta per gli avamposti dell'IDF sull'Hermon, in quanto erano gli avamposti di prima linea del nemico nella zona", ha affermato l'esercito.
Netanyahu parte per gli Usa, team negoziale in volo verso Doha
Il primo ministro Benyamin Netanyahu partirà alle 17,00 ora locale (un'ora in meno in Italia) per la visita ufficiale a Washington dove incontrerà il presidente Donald Trump domani alle 18,30 (2,30 in Italia). L'orario non è ancora stato confermato ufficialmente. Il governo ha confermato che il ministro della Difesa Israel Katz fungerà da vice del premier durante la sua assenza nella riunione del gabinetto ristretto, mentre il ministro della Giustizia Yariv Levin fungerà da suo vice durante la riunione di governo. La delegazione negoziale israeliana intanto è partita per Doha, dove si terranno i colloqui indiretti con Hamas (mediati da Qatar, Usa e Egitto) per raggiungere l'obiettivo di un cessate il fuoco di due mesi a Gaza durante i quali si tratterà l'accordo per la fine della guerra.
L'ambasciata svizzera riapre a Teheran
L'ambasciata svizzera ha riaperto ufficialmente domenica a Teheran, alla presenza dell'ambasciatrice. L'ambasciata era stata chiusa a seguito degli attacchi israeliani contro l'Iran, secondo quanto riportato dall'Irna. L'ambasciatrice svizzera Nadine Olivieri Lozano, insieme al suo team, è arrivata ieri in Iran attraverso il confine con il vicino settentrionale dell'Iran, la Repubblica dell'Azerbaigian, ha dichiarato oggi il Ministero degli Esteri svizzero in una nota, aggiungendo: "Da domenica, l'ambasciata è di nuovo aperta, dopo essere stata temporaneamente chiusa il 20 giugno a causa dell'instabilità della situazione nel Paese". Secondo la dichiarazione, l'ambasciata riprenderà gradualmente le operazioni e sarà in grado di svolgere il suo ruolo di potenza protettrice degli interessi statunitensi in Iran.
Hamas: 80 morti in raid Idf su Gaza in ultime 24 ore
Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha annunciato che 80 persone sono state uccise e 304 ferite negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Secondo il comunicato, rilanciato da Haaretz, 57.418 persone sono state uccise e 136.261 ferite dallo scoppio della guerra nell'ottobre 2023.
Fonti: nuovo round negoziati tregua al via oggi a Doha
Un nuovo round di negoziati indiretti tra Israele e Hamas inizierà oggi in Qatar nel tentativo di raggiungere un accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito una fonte palestinese vicina ai colloqui.
Herzog a Netanyahu: "Firmi l'accordo anche se ha un costo"
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog prima del suo volo per Washington, dove lunedì il premier incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Secondo un comunicato dell'ufficio di Herzog, il presidente sottolinea l'urgenza di raggiungere una svolta nei colloqui per un accordo sulla liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco. "Sostengo pienamente questi sforzi, anche quando comportano decisioni difficili, complesse e dolorose… Il costo non è semplice, ma sono fiducioso che il governo e le forze di sicurezza saranno all'altezza della sfida", ha detto Herzog.
Media: salgono a 33 i palestinesi uccisi a Gaza
I raid aerei israeliani hanno ucciso almeno 33 palestinesi a Gaza, affermano i funzionari dell'ospedale, dopo che l'esercito ha dichiarato di aver colpito oltre 100 obiettivi terroristici nell'enclave sotto assedio il giorno prima. Lo riporta il Times of Israel.
Idf: colpiti 130 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza
L'Idf ha affermato che le sue truppe continuano le operazioni nella Striscia di Gaza contro le organizzazioni terroristiche. Nel settore di Khan Yunis, nel sud della Striscia, i soldati hanno condotto raid in diversi siti e individuato armi. Nella zona di Jeninah a Rafah, sono stati localizzati pozzi di tunnel e smantellate infrastrutture terroristiche. Nel nord di Gaza, sono stati colpiti edifici militari appartenenti a gruppi terroristici e sono stati eliminati uomini armati nell'area di Gaza City. Le truppe hanno inoltre smantellato postazioni di osservazione e altre strutture di milizie armate. Nel corso dell'ultima giornata, dice l'Idf, è stato distrutto un deposito con contenitori di materiali esplosivi. In parallelo, terroristi sono stati eliminati a Jabaliya e nei pressi di Daraj Tuffah. Sempre secondo il portavoce militare, circa 130 obiettivi sono stati colpiti dall'aviazione, tra cui postazioni di comando, depositi di armi, lanciarazzi e uomini armati.
Wafa: 17 persone uccise dai raid israeliani nella Striscia
Secondo fonti dell'agenzia di stampa dell'Anp Wafa, almeno 17 palestinesi sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti stamattina, quando gli aerei israeliani hanno lanciato una serie di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza. L'attacco più mortale si è verificato nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord di Gaza city.
Netanyahu vedrà Trump domani a Washington alle 18:30
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà il presidente degli Stati Uniti Donald Trump domani alla Casa Bianca alle 18:30 ora locale (le 00:30 di martedì in Italia). Lo ha riferito l'ufficio di Netanyahu al Times of Israel. Il premier atterrerà questa sera a Washington.
Leader Hezbollah: "Non consegneremo le armi sotto minaccia"
Il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il suo gruppo non si arrenderà né deporrà le armi in risposta alle minacce israeliane, nonostante le pressioni per il disarmo. "Questa minaccia non ci farà accettare la resa", ha dichiarato Qassem in un discorso televisivo, aggiungendo che il gruppo non abbandonerà le armi e affermando che "l'aggressione" di Israele deve prima cessare.
Raid Israele su Gaza, almeno 17 morti tra cui bambini
Israele ha ucciso almeno 17 palestinesi, compresi bambini, in nuovi attacchi aerei lanciati in tutta la Striscia di Gaza questa mattina presto, ha riportato l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche e testimoni oculari.
Houthi rivendicano raid missilistico su scalo Tel Aviv
Gli Houthi hanno attaccato l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un missile balistico ipersonico, secondo quanto rivendicato dal portavoce del gruppo yemenita, Yahya Saria, come riporta Arab News.
Israele, esercitazione anti-terrorismo nell'area dell'ambasciata a Roma
La simulazione - spiega la questura - prevederà l'attivazione dei piani anti-terrorismo codificati per la gestione di scenari critici emergenziali e risponde "alla esigenza di testare la resilienza del sistema sicurezza dato lo scenario geo-politico internazionale, sebbene in assenza di specifici e concreti indicatori di rischio".

Israele, esercitazione anti-terrorismo in area ambasciata a Roma
Vai al contenutoMedia: Israele va in Qatar anche con no di Netanyahu a Hamas'
Una squadra negoziale israeliana oggi si recherà comunque in Qatar per colloqui indiretti con Hamas sul rilascio degli ostaggi e un accordo per il cessate il fuoco, anche se il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ieri sera ha definito "inaccettabili" le modifiche richieste da Hamas alla proposta di cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti e dallo stesso Stato ebraico. Lo scrive il Times of Israel, citando l'ufficio del primo ministro, che ha ordinato l'invio della squadra a Doha mentre Bibi si prepara a partire per Washington per incontrare il Donald Trump, con cui parlerà di Gaza, di Iran e di altri argomenti. Venerdì Hamas aveva dato una risposta "positiva" alla proposta quadro sul tavolo, che prevede il ritorno in Israele di circa la metà degli ostaggi vivi e circa la metà di quelli morti detenuti dai gruppi terroristici a Gaza nell'arco di 60 giorni, in cinque rilasci separati. Secondo fonti informate, Hamas ha proposto tre emendamenti all'accordo: che i colloqui per un cessate il fuoco permanente continuino fino al raggiungimento di un accordo; che gli aiuti riprendano pienamente attraverso meccanismi sostenuti dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni umanitarie internazionali, e che le l'Idf si ritiri sulle posizioni che manteneva prima del crollo del precedente cessate il fuoco a marzo. L'ufficio del primo ministro in risposta ha affermato che le modifiche proposte da Hamas "non sono accettabili per Israele", ma che comunque la delegazione israeliana andrà a Doha. Pessimista invece il quotidiano Haaretz, secondo cui "un cessate il fuoco a Gaza che faccia perno su Netanyahu è destinato seguirà lo stesso vecchio copione dei precedenti accordi per la presa di ostaggi", cioè un nulla di fatto.
Wsj: sceicchi Hebron vogliono Emirato e Accordi di Abramo
Un gruppo di cinque importanti sceicchi del distretto di Hebron, in Cisgiordania, ha inviato una lettera al governo israeliano esprimendo il desiderio di aderire agli Accordi di Abramo e di raggiungere la pace con Israele. Lo riporta il Wall Street Journal. La missiva esprime il desiderio degli sceicchi di staccarsi dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) e di costituire Hebron come Emirato che "riconosca Israele Stato del popolo ebraico, quindi Israele riconoscerà l'Emirato come rappresentante dei residenti arabi". Secondo il Wsj, altri sceicchi che sostengono l'iniziativa hanno mantenuto l'anonimato per motivi di sicurezza.
Usa: due americani feriti a Gaza
"I terroristi di Hamas hanno ferito due americani" a un centro di distribuzione a Gaza, "questo atto di violenza contro chi aiuta la popolazione a Gaza mette a nudo la depravazione". Lo afferma la portavoce del Dipartimento di stato Tammy Bruce condannando quanto accaduto a due operatori umanitari a Gaza, feriti mentre distribuivano cibo.
Idf intercetta missile lanciato su Israele dallo Yemen
Le forze di difesa israeliane affermano di aver intercettato con successo un missile lanciato dallo Yemen verso Israele. Lo riportano i media israeliani. Le sirene hanno suonato nelle zone del Mar Morto e del deserto della Giudea.
Netanyahu: "Inaccettabili le richieste di Hamas"
L'ufficio del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che "le modifiche che Hamas intende apportare alla proposta del Qatar ci sono state comunicate ieri sera e sono inaccettabili per Israele. A seguito di una valutazione della situazione, Netanyahu ha ricevuto istruzioni di accettare l'invito per dei colloqui e di proseguire i negoziati per il ritorno dei nostri ostaggi, sulla base della proposta del Qatar che Israele ha accettato". La dichiarazione ha aggiunto che "il team negoziale partirà domani per i colloqui in Qatar".