Si ono chiusi i colloqui tra Mosca, Kiev e Usa a Riad. Casa Bianca: concordato sugli stessi punti. L'accordo sullo stop agli attacchi nel Mar Nero potrebbe entrare in vigore solo dopo la revoca delle restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Lo ha precisato il Cremlino in una nota
in evidenza
Il missile a lungo raggio “Long-Neptune” era già stato usato contro “un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”. Lo ha rivelato il ministro ucraino delle industrie strategiche Herman Smetanin, in un'intervista al giornale norvegese Nettavisen.
Primo passo verso la tregua in Ucraina con l'accordo sul cessate il fuoco nel Mar Nero e lo stop agli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina. Ma Mosca frena. L’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. Lo ha precisato il Cremlino in una nota.
La Casa Bianca ha diffuso nel pomeriggio di martedì due note parallele sui colloqui avuti a Riad con le delegazioni di Mosca e Kiev in cinque punti. Quattro di essi sono identici, solo uno diverge nelle due versioni: in quello riguardante i colloqui con i russi si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, nell'altro Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini in mano russa. “Passi nella giusta direzione”, ha commentato il leader ucraino Zelensky.
I funzionari ucraini e statunitensi hanno concordato che "terze parti", come la Turchia, potrebbero supervisionare aspetti di una tregua tra Russia e Ucraina, ha detto Zelensky ai giornalisti dopo i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita.
Intanto, l'aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina ha riferito di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando un trentina di soldati russi. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. Lo Stato maggiore ha spiegato che la distruzione di questa base russa riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk.
Gli approfondimenti:
- Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati
- Colloqui di Riad, i cinque punti del possibile accordo tra Russia e Ucraina
- Russia, missili Oreshnik saranno schierati in Bielorussia
- Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
- Ue, Draghi propone “catena di comando” militare e riarmo centralizzato. Come funziona ora?
- La protesta degli ucraini sotto il consolato Usa a Milano: "Da Trump show assurdo"
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog termina qui:
Continua a seguire gli aggiornamenti sul nuovo liveblog di Sky TG24 del 26 marzo
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Kiev, nuovo attacco di droni russi in varie regioni ucraine
"Questa sera i terroristi russi hanno nuovamente lanciato i droni suicidi Shahed verso l'Ucraina. In molte regioni è stato dichiarato lo stato di allerta e le forze di difesa aerea sono operative". Lo riferisce Rbc-Ucraina citando l'Aeronautica militare dell'Ucraina. "I primi droni hanno iniziato ad entrare nello spazio aereo ucraino da est attraverso la regione di Kharkiv. Poi sono comparsi gruppi di droni che si sono spostati da Kherson verso la regione di Mykolaiv e dal Mar Nero verso la regione di Odessa", si legge nel report.
ReArm Europe, Italia punta su strumenti comuni Ue. Gli scenari
Per il piano di riarmo europeo, Roma sembra voler puntare su meccanismi che "non pesino direttamente sul debito degli Stati", come ha spiegato la premier Meloni. Ci potrebbero essere quindi dei contributi a fondo perduto. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. GLI SCENARI
Ucraina, Poroshenko: "Dobbiamo collaborare con Trump"
L’ex presidente ucraino attacca anche Zelensky: "Non deve trasformare l’Ucraina in una dittatura". L'intervista a Sky TG24. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER
"5 anni fa il voto che incoronò Putin come '"zar"
Sono passati 25 anni da quel 26 marzo del 2000 che vide Vladimir Putin eletto per la prima volta al Cremlino. Un quarto di secolo che ha visto la Russia cambiare radicalmente, sotto una deriva autoritaria che ha ormai trasformato le presidenziali russe in un evento di regime per rafforzare il suo controllo sul Paese. Quelle del 2024 sono state infatti elezioni macchiate da accuse di brogli, da un opaco voto elettronico e dal fatto che le urne fossero aperte persino nelle regioni ucraine occupate dalle truppe russe. Elezioni ufficialmente vinte da Putin con quasi il 90% dei voti. In una Russia in cui tutti i principali oppositori sono in esilio o ingiustamente dietro le sbarre. O sono morti, come Aleksey Navalny e Boris Nemtsov. Una Russia in cui schierarsi contro la guerra in Ucraina ordinata da Putin può costare fino a 15 anni di reclusione. Quando vinse le elezioni del 2000 Putin era già presidente ad interim. Era infatti premier da quattro mesi quando, il 31 dicembre del 1999, Yeltsin si dimise con un discorso a sorpresa in tv lasciandogli le chiavi del Cremlino. Precedentemente l'ex ufficiale del Kgb era stato per otto mesi a capo dell'intelligence e per cinque segretario del Consiglio di sicurezza. In questo quarto di secolo di Putin al potere, ci sono state la seconda guerra cecena, le terribili stragi del teatro Dubrovka di Mosca e della scuola di Beslan. Nel 2006 vengono uccisi la giornalista Anna Politkovskaya e l'ex ufficiale dei servizi russi Aleksandr Litvinenko, diventato una voce critica nei confronti del Cremlino. Putin intanto consolida sempre più il controllo sui mass media e inasprisce la repressione. Nel 2003 il magnate del petrolio Mikhail Khodorkovsky, considerato un possibile sfidante di Putin, viene arrestato con accuse di "frode ed evasione fiscale" da molti ritenute di ovvia matrice politica. Nel 2008, alla fine del suo secondo mandato presidenziale consecutivo, Putin è costretto dalla Costituzione a non ricandidarsi. Diventa premier, ma la poltrona presidenziale passa a un suo fedelissimo, Dmitri Medvedev. Putin torna subito al Cremlino già nel 2012 e da allora rafforza la sua posizione cambiando la Costituzione in modo da allungare il mandato presidenziale da 4 a 6 anni. Poi cancella di fatto per sé, e solo per sé, il limite di due incarichi consecutivi riservandosi la possibilità di candidarsi nel 2024 e ancora nel 2030. La repressione continua. Mentre a livello internazionale si fanno sempre più tesi i rapporti con l'Occidente, almeno fino al ritorno di Trump alla Casa Bianca. Dopo la rivolta di Maidan, che in Ucraina costringe alla fuga il presidente filorusso Viktor Yanukovich, nel 2014 la Russia si annette illegalmente la Crimea con un intervento armato e un controverso referendum. Poco dopo scoppia la guerra del Donbass, in Ucraina orientale, dove Mosca è accusata di appoggiare i miliziani separatisti. Nel 2022 le truppe russe lanciano l'aggressione militare su larga scala che sta martoriando l'Ucraina e in cui hanno perso la vita decine di migliaia di persone. Due anni dopo il rivale numero uno di Putin, Alexey Navalny, muore in carcere in circostanze poco chiare: una morte dietro la quale si staglia prepotente l'ombra del Cremlino e per la quale l'opposizione russa punta il dito direttamente contro il regime
Lavrov: "Witkoff intelligente, ha capito essenza del conflitto"
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steven Witkoff, è un uomo intelligente ed energico che conosce bene il conflitto ucraino. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista a Canale Uno, rilanciata dalla Tass. "È una persona intelligente ed energica" e "ha capito l'essenza di questo conflitto, a giudicare dalle sue dichiarazioni durante un'intervista con Tucker Carlson", ha affermato.
Lavrov: "Trump non vuole lo scontro, noi siamo d'accordo"
L'amministrazione Trump non vuole che i disaccordi tra le due maggiori potenze nucleari degenerino in scontri, e la Russia è d'accordo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista rilanciata dalla Tass. "Il fatto che la squadra di Trump voglia che queste relazioni siano reciprocamente vantaggiose laddove possibile, reciprocamente rispettose laddove non siamo d'accordo e non permetta che i disaccordi tra le due maggiori potenze nucleari degenerino in scontri, ci trova d'accordo", ha affermato. In ogni caso "non dimenticheremo" il proverbio "fidati, ma verifica" quando la Russia costruirà un dialogo con gli Stati Uniti, ha sottolineato Lavrov
Difesa, ecco quanto spendono Russia ed Europa. Il confronto
Il tema è stato uno degli argomenti centrali del Consiglio europeo: in vista di questo appuntamento Bruxelles ha pubblicato il Libro Bianco sulla Difesa, che riassorbe in modo organico il piano ReArm Europe e fornisce alcuni dettagli sulla sua messa a terra. Le differenze tra i singoli Paesi e tra Unione europea e Russia sono stati al centro della puntata di “Numeri”, programma di SkyTG24. I NUMERI
Allarme 007 Usa, 'Mosca prepara satellite nucleare'
La Russia sta sviluppando un nuovo satellite destinato a trasportare un'arma nucleare che potrebbe avere "conseguenze devastanti" per gli Usa e il mondo: è uno degli allarmi lanciati dalla comunità d'intelligence nel primo rapporto della nuova amministrazione Trump sulle minacce mondiali, dove la Cina resta comunque l'avversario numero uno a livello militare, cyber e IA (settore in cui vuole superare gli Usa entro il 2030). L'attesa maggiore per questo rapporto, in parte oscurato dalle audizioni al Senato virate sull'imbarazzante fuga di notizie sui piani di guerra del Pentagono contro gli Houthi, era vedere se gli 007 americani avrebbero confermato le loro precedenti conclusioni su Vladimir Putin, ossia che il suo obiettivo è demolire il governo ucraino, minando gli Usa e l'Occidente. O se si sarebbero adeguati alla svolta di Trump e dei suoi emissari, secondo cui lo zar è un futuro partner commerciale affidabile che vuole semplicemente porre fine a una guerra orribile, ottenere il controllo di parti dell'Ucraina che gli appartengono di diritto e riprendere relazioni regolari con gli Stati Uniti. Ebbene, l'intelligence Usa, pur sfumando i suoi giudizi su Putin, rivela che il Cremlino sta lavorando a un'arma spaziale nucleare che potrebbe dargli una supremazia pericolosa. Non solo. La Russia, insieme all'Iran, alla Corea del Nord e alla Cina, cerca di sfidare gli Stati Uniti attraverso campagne deliberate per ottenere un vantaggio, con il conflitto in Ucraina che ha fornito a Mosca "una grande quantità di lezioni su come combattere contro le armi e l'intelligence occidentali in una guerra su larga scala". Un conflitto che, se protratto, perpetuerebbe per Washington i rischi strategici di un'escalation involontaria e del potenziale uso di armi nucleari. Ossia la terza guerra mondiale evocata da Trump. Un anno fa, durante la presidenza Biden, l'allora capo della commissione intelligence della Camera, il repubblicano Mike Turner, aveva lanciato un altro allarme, rivelando a sorpresa che la Russia stava lavorando anche a un'arma nucleare anti-satellite, evocando scenari da 'Star Wars'. Insomma, il monito è chiaro: Mosca sta cercando di militarizzare lo spazio con armi nucleari. Unico sospiro di sollievo: l'Iran al momento non sta costruendo l'atomica. La minaccia più temibile, secondo gli 007 americani, resta Pechino, che ha la capacità di colpire gli Stati Uniti con armi convenzionali, di compromettere le infrastrutture statunitensi tramite attacchi informatici e di colpire le sue risorse nello spazio. E punta a sostituire gli Stati Uniti nel ruolo di prima potenza in materia di intelligenza artificiale entro cinque anni. "L'esercito cinese sta schierando capacità avanzate, tra cui armi ipersoniche, aerei stealth, sottomarini avanzati, risorse più potenti per la guerra spaziale e informatica e un arsenale più ampio di armi nucleari", ha confermato al Senato la direttrice della National Intelligence Tulsi Gabbard. Pechino, secondo il rapporto, è pronta anche ad aumentare già quest'anno la coercizione militare ed economica verso Taiwan
Trump, stop al tracciamento dei bambini ucraini deportati in Russia
L’amministrazione americana ha interrotto i finanziamenti a un progetto che documentava presunti crimini di guerra russi, inclusa la deportazione di bambini ucraini. Il database, usato anche dalla Corte penale internazionale, rischia ora di essere perso o compromesso. LEGGI QUI
Zelensky mercoledì da Macron, i volenterosi serrano i ranghi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky domani a Parigi potrà chiedere a Emmanuel Macron, nel corso di una cena di lavoro all'Eliseo, come intendono muoversi ora i volenterosi per assistere Kiev quando - e se - verrà raggiunto un cessate il fuoco. L'Onu, intanto, è disponibile a un ruolo di monitoraggio sulla futura tregua, se ci saranno le condizioni giuste. Zelensky, dunque, ha lanciato un appello agli alleati sull'eventuale missione di peacekeeping dopo l'eventuale tregua con la Russia, a due giorni dal nuovo vertice dei volenterosi convocato giovedì nella capitale francese: "Il nostro compito - ha detto - è quello di arrivare al risultato di capire chi abbiamo e chi è pronto". Il Cremlino però ha sempre rifiutato di prendere in considerazione la presenza in Ucraina degli europei, a qualsiasi titolo, perché visti come parte in causa. "Questi sognatori stanno dimostrando la loro totale incompetenza politica ogni giorno che passa", ha sferzato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov commentando nuovamente l'idea di forze europee di 'peacekeeping in Ucraina. Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, con delega alle Operazioni di pace, ha delineato il quadro di un possibile intervento dell'Onu nel corso di un incontro a Bruxelles con alcune testate, tra cui l'ANSA. Innanzitutto "è necessario che siano d'accordo le parti che firmano la tregua" e poi "serve un mandato" da parte del Consiglio di Sicurezza. L'ipotesi, in ogni caso, non è da escludere. "Si tratterebbe di una forza che monitora il rispetto del cessate il fuoco, che è cosa ben diversa dalle garanzie di sicurezza di cui si parla", ha sottolineato Lacroix, che venerdì sarà a Roma.
Putin, tappe della leadership del Presidente della Federazione Russa. VIDEO
Spese Difesa, quali Paesi le hanno aumentate di più dall'inizio della guerra in Ucraina?
Tra i partiti italiani si discute sul tema del riarmo europeo. Il governo insiste sulla necessità di impegnare l’Onu nella salvaguardia dell’Ucraina, protetta magari da un articolo 5bis della Nato. "Qualcuno pensa di usare soldi dei contribuenti italiani per carri armati stranieri? No grazie", ha scritto Salvini sui social. La spesa italiana nel settore e le posizioni di maggioranza e opposizione sono stati i temi al centro di una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Francia: "ok accordi fra Kiev e Mosca ma non bastano per tregua"
Per la presidenza francese, gli accordi annunciati dalla Casa Bianca riguardanti in particolare una tregua nel Mar Nero fra Kiev e Mosca vanno "nella giusta direzione" ma sono insufficienti per arrivare ad "un cessate il fuoco duraturo". "Una moratoria sulle infrastrutture energetiche o iniziative nel Mar Nero - hanno detto fonti dell'Eliseo ai giornalisti - sono passi nella direzione giusta ma non sono passi sufficienti a stabilire un cessate il fuoco duraturo, solido, e ancora meno un accordo di pace
Lettonia stanzia 45 milioni per rafforzare il confine con Russia
Nel corso di quest'anno, le forze armate lettoni destineranno 45 milioni di euro all'implementazione del piano per il rafforzamento militare del confine del Paese baltico con la Russia e la Bielorussia. Lo comunica il ministero della Difesa di Riga. Con la somma stanziata saranno acquistati e posizionati ostacoli anti-mobilità, sensori, sistemi di artiglieria e attrezzature di intralcio. "Il rafforzamento del confine orientale è una delle priorità del governo e dell'industria della difesa, a cui attualmente sono destinate significative risorse nazionali - ha dichiarato il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds -. Attuando il piano per il rinforzo militare e l'anti-mobilità è già stata aumentata la capacità delle forze armate di limitare l'avanzamento forze nemiche".
Zelensky: "Mosca già prova a manipolare le intese'"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di manipolazioni e menzogne sul cessate il fuoco nel Mar Nero e nel settore energetico. Lo riporta Rbc-Ucraina citando il discorso serale di Zelensky. Secondo il leader ucraino I russi "stanno già cercando di distorcere gli accordi e di ingannare sia i nostri mediatori sia il mondo intero".
Intesa Kiev-Mosca sul Mar Nero. Per Trump fatti "molti progressi"
A sorpresa, dopo una maratona negoziale di due giorni a Riad che sembrava si fosse conclusa con un nulla di fatto, gli Stati Uniti hanno annunciato un accordo tra Mosca e Kiev per una tregua nel Mar Nero e per uno stop effettivo agli attacchi contro le infrastrutture energetiche, con il via libera al monitoraggio sulle intese da parte di Paesi "terzi". E' stata la Casa Bianca, con una nota diffusa dopo nuove consultazioni con gli ucraini, a riferire che tutti e tre i gruppi di lavoro, seppur da tavoli separati, "hanno concordato sugli stessi punti". Con Trump che ha parlato dei "molti progressi" fatti. Volodymyr Zelensky ha confermato il buon esito della trattativa, pur esprimendo cautela sulle reali intenzioni dei russi, mentre il Cremlino ha incassato l'impegno americano sulle restrizioni all'export agricolo russo. La giornata sul fronte diplomatico della guerra in Ucraina si era aperta nel peggiore dei modi, con Mosca che aveva accusato Kiev di aver fatto fallire i negoziati in Arabia Saudita. Tuttavia, alcune ore dopo, da Washington è arrivato il colpo di scena, attraverso un comunicato dettagliato della Casa Bianca sugli esiti della trattativa di Riad, mediata dal team americano facendo spola tra i tavoli dei due contendenti, che in seguito hanno sostanzialmente concordato sui termini dell'intesa. L'accordo tra russi e ucraini è articolato su cinque punti. A partire dall'impegno a "garantire una navigazione sicura, eliminare l'uso della forza e impedire l'uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero". E' l'elemento di principale novità: il nodo si è sciolto grazie dall'intervento degli Usa, che si sono impegnati a aiutare i russi a "ripristinare l'accesso al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti". Per Mosca era una condizione necessaria, per alleggerire la propria economia, tanto che il Cremlino ha condizionato il via libera alla tregua marittima solo "dopo il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti e fertilizzanti, collegandoli allo Swift". Passi avanti, almeno sul piano delle intenzioni, sono stati fatti anche sul tema degli attacchi alle centrali. La tregua di trenta giorni concordata una settimana da Zelensky e Putin dopo due telefonate con Trump non è mai entrata in vigore, tra accuse reciproche delle due parti. Ora invece, è stato "concordato di sviluppare misure per attuare" questo impegno a risparmiare "le strutture energetiche di Ucraina e Russia", ossia "gasdotti, raffinerie e centrali". Un'altra novità non scontata riguarda il via libera alla possibilità che "terze parti" monitorino il cessate il fuoco marittimo e sull'energia. Zelensky, parlando con i giornalisti, ha evocato l'auspicio che "qualcuno dall'Europa o, ad esempio, dalla Turchia possa essere coinvolto" per verificare la tregua marittima e "qualcuno dal Medio Oriente" che monitori la tregua sull'energia. Infine, negli accordi Usa-Russia-Ucraina c'è l'impegno a lavorare al raggiungimento di una "pace duratura" e c'è anche un passaggio (per ora concordato solo tra Kiev e Washington) per "lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di detenuti civili e il ritorno dei bambini ucraini trasferiti forzatamente". Trump, commentando gli accordi, ha rivendicato i passi in avanti compiuti, sottolineando che le trattative "stanno andando bene". Ma Kiev e Mosca continueranno a guardarsi con diffidenza: Zelensky ha chiarito che per l'attuazione efficace degli accordi serviranno "ulteriori consultazioni tecniche", mentre il Cremlino ha ribadito che anche in questa fase l'interlocuzione resterà esclusivamente con gli Stati Uniti. Ed anche ammesso che una tregua parziale scatti effettivamente, un cessate il fuoco totale appare ancora un miraggio. Come dimostrano le incessanti battaglie di droni ed i combattimenti nel Donbass e in territorio russo. In quest'ultimo fronte, in particolare, Kiev ha rivendicato un raid contro una base militare nel Kursk, che avrebbe ucciso un trentina di soldati nemici. Mentre il ministro delle industrie strategiche Herman Smetanin, in un'intervista, ha reso noto che il supermissile Neptune, con mille chilometri di gittata, è stato già utilizzato oltreconfine. Anche contro un "obiettivo militare nella Crimea occupata".
Trump. "valuteremo richieste russe per revoca sanzioni"
Esamineremo la richieste russe per una revoca delle sanzioni: lo ha detto Donald Trump incontrando gli ambasciatori americani alla Casa Bianca
Ucraina, la Cina fa chiarezza: "Invio di peacekeeper? Tutto falso"
Lo ha sostenuto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, rispondendo alla stampa in merito. "La posizione della Cina sulla crisi ucraina è coerente e chiara", ha detto. Di recente, invece, la testata tedesca Welt am Sonntag, citando fonti vicine all'Ue, ha rivelato che la stessa Cina avrebbe chiesto a Bruxelles se l'invio di peacekeeper sarebbe possibile o addirittura auspicabile dal punto di vista europeo. LEGGI L'ARTICOLO
Trump: "fatti molti progressi su Ucraina, sta andando bene ."
"Abbiamo fatto un sacco di progressi sull'Ucraina...siamo in discussioni approfondite con Russia e Ucraina e sta andando bene": lo ha detto Donald Trump incontrando gli ambasciatori americani. "Russia e Ucraina andranno d'accordo sul cessate il fuoco marittimo", ha aggiunto.
I ministri degli Esteri baltici incontrano Marco Rubio
"La proposta fatta a Gedda per una tregua di 30 giorni dimostra chiaramente che sia gli Stati uniti che l'Ucraina sono impegnati a raggiungere la pace. Tuttavia, la Russia non ha dato segni di disponibilità a procedere in direzione della pace". Lo ha affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, nel corso di un incontro tenutosi oggi a Washington alla presenza dei ministri degli Esteri di Lettonia (Baiba Braze) e Lituania (Kestutis Budrys) con il suo omologo statunistense, Marco Rubio. Durante l'incontro, i tre ministri hanno ribadito che una pace giusta e duratura può essere raggiunta solo se la Russia abbandona il suo obiettivo di distruggere l'Ucraina e accetta di ristrutturare l'architettura di sicurezza europea aggiungendo che le sanzioni e l'utilizzo dei beni russi congelati rappresentano le principali leve su cui puntare per raggiungere tali obiettivi. Tsahkna, Braze e Budrys hanno inoltre sottolineato come negli ultimi mesi l'Europa abbia adottato misure decisive per aumentare gli investimenti nella difesa e sviluppare capacità di difesa, passi che contribuiranno a rafforzare la difesa collettiva.
Accordo su Mar Nero, Londra "spera in un progresso"
Prima reazione cautamente positiva del governo britannico di Keir Starmer all'annuncio sulle intese per uno stop delle ostilità nel Mar Nero emerse dai colloqui paralleli dei negoziatori Usa con quelli di Russia e Ucraina. Un portavoce di Downing Street, sollecitato al riguardo, ha evocato "la speranza di un progresso". Non ha tuttavia fatto alcun cenno a ipotesi di adesione di Londra all'impegno reso pubblico da Washington verso una revoca parziale delle sanzioni contro Mosca, sul fronte dell'esportazione di prodotti agricoli: revoca indicata dal Cremlino come condizione preliminare dell'accordo.
Ungheria: "Ok accordo Mar Nero, Ue non ostacoli sforzi pace"
L'Ungheria accoglie con favore "l'accordo sul cessate il fuoco e sulla navigazione sicura nel Mar Nero come un passo fondamentale verso un accordo di pace". Lo scrive su X il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó. "I colloqui tra Stati Uniti e Russia sono l'unica via per la pace" aggiunge il capo della diplomazia magiara, invitando "Bruxelles a non ostacolarli"
Ucraina, a Riad raggiunto un parziale accordo di tregua. VIDEO
Colloqui di Riad, i cinque punti del possibile accordo tra Russia e Ucraina
La Casa Bianca ha diffuso, questo pomeriggio, i dettagli dei colloqui avuti a Riad con le delegazioni di Russia e Ucraina: in due note, vengono riassunti i termini per concordare un cessate il fuoco che si articolano in cinque punti. Quattro di questi, nelle due note, sono identici, mentre uno -il secondo- cambia. In una versione, con i russi, si parla della possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, mentre nell'altra, con gli ucraini, Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi. LEGGI L'ARTICOLO
Cremlino: "Ok accordo Mar Nero ma via sanzioni agricole"
Il Cremlino afferma di essere d'accordo con gli Usa sull'attuazione di un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l'intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. Il Cremlino sostiene che gli accordi possano entrare in vigore dopo "il ritiro delle sanzioni contro Rosselkhozbank e altre istituzioni finanziarie coinvolte nel garantire il commercio internazionale di alimenti (compresi i prodotti ittici) e fertilizzanti, collegandoli allo Swift e aprendo i necessari conti di corrispondenza". Il settore agricolo russo non è sotto sanzioni occidentali, ma la Russia -sottolinea l'Afp - sostiene che le sue esportazioni siano colpite dalle restrizioni sulle assicurazioni sulle spedizioni e da quelle contro Rosselkhozbank, banca che finanzia l'agricoltura.
Conte: "Sull'Ucraina Crosetto si è dissociato da Meloni"
"Do atto a Crosetto di aver risposto ai quesiti" che gli avevo posto in Aula "e non si è sottratto. Questo gli fa onore. Ricordavo che Meloni deve chiedere scusa per avere più volte dichiarato: 'Scommetto sulla vittoria militare contro la Russia'. Il ministro ha detto: 'Io non ho mai scommesso'. Ne prendo atto. Quindi si è dissociato da Meloni, riconosce che sono state una formula e una strategia infelici e improvvide. Si è dissociato da Meloni, riconosce che dovrebbe scusarsi". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in una diretta social.
Media: "Bruxelles creerà comitato speciale per le crisi"
Bruxelles creerà un comitato di crisi speciale per prevenire, monitorare e rispondere alle possibili emergenze climatiche e belliche nell'Unione Europea, rafforzando al contempo la risposta attuale alle emergenze. Lo prevede la bozza del pacchetto Vigilanza Ue che la Commissione presenterà domani, visto in anteprima dal Pais. Nel nuovo comitato di crisi saranno rappresentati la Commissione europea, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza e i 27 Stati membri, che riceveranno il sostegno delle agenzie europee nazionali. L'iniziativa, probabilmente avviata entro la fine del 2025, è frutto del rapporto stilato dall'ex presidente finlandese Sauli Niinistö. "L'identificazione precoce di rischi e minacce può far guadagnare tempo prezioso e aiutare a prevenire le crisi o facilitarne la gestione e minimizzarne l'impatto", sottolinea il documento, che è ancora in discussione e potrebbe subire modifiche. Oltre a proporre la creazione di questo nuovo comitato speciale per le crisi, il documento stabilisce altre linee guida specifiche, come la raccomandazione a tutta la popolazione di "preparare scorte che consentano di sopravvivere per 72 ore senza aiuti esterni in caso di guerra o crisi climatica". L'esecutivo blustellato vuole anche accelerare i piani per rafforzare e ampliare il suo servizio di analisi e intelligence, il cosiddetto Centro unico di analisi dell'intelligence dell'Ue (Siac), l'ente che riceve informazioni civili e militari dalle agenzie di spionaggio dei paesi membri.
Onu: "Cruciale il supporto dei Paesi membri al peacekeeping"
Le attuali undici missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite sono sostenute dall'Unione Europea e dai suoi Stati membri in molti modi "con una cooperazione molto stretta e articolata sul terreno. Il loro supporto finanziario è cruciale, in un contesto di crisi di liquidità dalle inevitabili ripercussioni operative. Se il bilancio annuale del peacekeeping Onu, 5,6 miliardi di dollari, può sembrare ingente, è ad esempio inferiore a quello del dipartimento della polizia di New York, ed è appunto messo a rischio dal fatto che molti Stati membri non pagano pienamente e in tempo i loro contributi". Lo ha detto il sottosegretario al Segretario Generale dell'Onu, con delega alle operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix, in un'intervista ad alcuni media internazionali, tra i quali l'ANSA. Lacroix, in questi giorni è in missione in Europa e venerdì farà tappa a Roma. Al centro dei suoi colloqui ci saranno temi di attualità - possibile che sul tavolo ci sia anche l'ipotesi dei una missione di peacekeeping in Ucraina - e dossier legati più strettamente alle operazioni di pace sotto egida Onu. "L'augurio è che il contributo degli Stati Sembri rimanga perlomeno agli attuali livelli e non diminuisca", ha spiegato Lacroix, spiegando che, in prospettiva "occorrerà una revisione del peacekeeping per renderlo più efficace anche in rapporto ai costi. Tuttavia - ha puntualizzato - tale capacità di incidere non può essere pregiudicata da discrepanze tra i mandati conferiti alle missioni di pace Onu e le risorse stanziate".
Zelensky: "Spero che a Parigi ci sia chiarezza sui peacekeeper"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello alla chiarezza agli alleati su un'eventuale missione di peecekeeping, a due giorni dal nuovo vertice dei volenterosi convocato per giovedì a Parigi. "Il nostro compito è quello di arrivare al risultato di capire chi abbiamo e chi è pronto" a contribuire per mettere in piedi questo contingente per monitorare il rispetto di un futuro accordo tra Mosca e Kiev.
Tregua Mar Nero, Tajani: "Ogni passo verso la pace è positivo"
"Ogni passo in avanti che si fa verso la pace è un fatto positivo. Noi ci siamo sempre battuti affinchè il grano che passava attraverso il Mar Nero potesse arrivare, soprattutto nel Continente africano dove c'era penuria. Quindi, se si va in questa direzione, è un fatto positivo. Tutto ciò che va verso il cessate il fuoco, verso la pace per noi va bene. Noi lavoriamo sempre per raggiungere la pace giusta, sia in Ucraina, sia in Medio Oriente". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti a una domanda sull'accordo Usa-Ucraina per la sicurezza della navigazione sul Mar Nero, a margine del convegno 'Agricoltura è made in Italy' nell'ambito di 'Agricoltura È' in corso a Roma.
Mosca: "Sì ad aiuto di terze parti in attuazione accordi"
"Russia e Stati Uniti accolgono con favore i buoni uffici di Paesi terzi volti a sostenere l'attuazione di accordi nei settori energetico e marittimo": lo afferma il Cremlino. Il riferimento è all'intesa sull'interruzione dei raid sulle infrastrutture energetiche e a quella sulla sicurezza della navigazione nel Mar Nero.
Consiglio d'Europa: "Lavorare da subito a ricostruzione Ucraina"
Gli Stati membri del Consiglio d'Europa non devono aspettare che l'aggressione della Russia finisca per impegnarsi in un lavoro cruciale con l'Ucraina per gettare le basi per la sua ripresa e la sua ricostruzione a livello locale, regionale e a livello nazionale, sulla base del pieno rispetto dei diritti umani". Lo afferma il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa in una dichiarazione adottata durante la sessione plenaria. "La Russia deve pagare per la ricostruzione delle regioni ucraine e i beni russi confiscati, che oggi sono congelati in tutto il mondo, dovrebbero essere usati a questo fine", evidenzia un emendamento alla dichiarazione votato all'unanimità. "Vorrei che la dichiarazione adottata dal Congresso divenga uno dei documenti finali della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina che si terrà a Roma i prossimi 10 e 11 luglio", ha affermato Davide La Cecilia, l'inviato speciale del ministero degli Esteri italiano per la ricostruzione dell'Ucraina, presentando al Congresso le iniziative già intraprese
Cremlino: “Ok accordo Mar Nero ma via sanzioni agricole”
Il Cremlino afferma di essere d'accordo con gli Usa sull'attuazione di un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l'intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati.
Zelensky: "Terze parti possono monitorare una potenziale tregua"
I funzionari ucraini e statunitensi hanno concordato che "terze parti", come la Turchia, potrebbero supervisionare aspetti di una tregua tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky. "Non è una brutta cosa, ad esempio, qualcuno dall'Europa o, ad esempio, dalla Turchia può essere coinvolto nella situazione in mare, e forse qualcuno dal Medio Oriente in termini di energia", ha detto Zelensky ai giornalisti dopo i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita.
Mosca: "Intesa per implementare tregua su siti energia"
Il Cremlino afferma che Russia e Stati Uniti "hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall'accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti".
Zelensky: "Accordo sul Mar Nero è passo in giusta direzione"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un accordo per fermare gli attacchi militari nel Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, mediato da Washington, è stato un passo nella giusta direzione. "È troppo presto per dire che funzionerà, ma questi sono stati gli incontri giusti, le decisioni giuste, i passi giusti. Nessuno può accusare l'Ucraina di non muoversi verso una pace sostenibile dopo questo", ha affermato Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev, sottolineando che l'Ucraina farà il suo "lavoro" e rispetterà la sua parte degli accordi raggiunti con gli Stati Uniti.
Zelensky critica Usa per ripristino export agricolo russo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe. "Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce", ha detto Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, parlando della decisione di Washington di aiutare a ripristinare l'accesso della Russia al mercato mondiale per i suoi prodotti agricoli.
Kiev: pronti a reagire se Mosca rompe tregua nel Mar Nero
Il governo ucraino, confermando l'intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che "tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell'impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell'Ucraina. In questo caso l'Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all'autodifesa". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita
Kiev: dettagli intesa da concordare presto
L'Ucraina ha chiesto che vi siano "consultazioni" per mettere a punto i dettagli di un accordo con la Russia su un cessate il fuoco parziale nel Mar Nero, annunciato dagli Stati Uniti. "Per un'attuazione efficace degli accordi, è importante tenere quanto prima ulteriori consultazioni tecniche per concordare tutti i dettagli e gli aspetti tecnici dell'implementazione, del monitoraggio e del controllo degli accordi", ha scritto su X il ministro della Difesa, Rustem Umerov
Usa a Kiev e Mosca: stop uccisioni per arrivare ad accordo
"Gli Stati Uniti hanno ribadito l'imperativo del Presidente Donald J. Trump di porre fine alle uccisioni da entrambe le parti del conflitto tra Russia e Ucraina, come passo necessario per raggiungere un accordo di pace duraturo. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra entrambe le parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad". E' quanto si legge nella nota della Casa Bianca dopo i colloqui di Riad con Russia e Ucraina
Casa Bianca: concordati stessi punti con Ucraina e Russia
Gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. E' quanto emerge da una nota della Casa Bianca.
Ok Usa-Ucraina per attuare tregua su strutture energetiche
"Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno concordato di sviluppare misure per attuare l'accordo del Presidente Trump e del Presidente Zelensky di vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina": è uno degli esiti del lavoro del gruppo di esperti Usa-Ucraina sul Mar Nero, secondo quanto reso noto dalla Casa Bianca.
Ok Usa-Ucraina a navigazione sicura nel Mar Nero
"Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno concordato di garantire una navigazione sicura, eliminare l'uso della forza e impedire l'uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero": e' uno degli esiti del lavoro del gruppo di esperti Usa-Ucraina sul Mar Nero
007 Usa: Russia sviluppa un satellite per arma nucleare
La Russia sta sviluppando un nuovo satellite destinato a trasportare un'arma nucleare che potrebbe avere 'conseguenze devastanti' per gli Usa e il mondo: lo evidenzia un rapporto delle agenzie d'intelligence Usa
007 Usa: guerra in Ucraina perpetua rischi di escalation
La guerra Russia-Ucraina perpetua per gli Stati Uniti i rischi strategici di un'escalation involontaria e del potenziale uso di armi nucleari: lo evidenzia un rapporto delle agenzie d'intelligence Usa
Kiev: missile Long Neptune usato anche in Crimea
Il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina 'Long-Neptune' con una gittata di 1.000 chilometri è stato utilizzato contro la Russia: è noto l'uso contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, in Russia, ma il ministro ucraino delle industrie strategiche Herman Smetanin, in un'intervista al giornale norvegese Nettavisen, ha affermato che in realtà "la prima volta che l'abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata"
Mosca: "Conquistati due villaggi nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia"
Le autorità russe hanno annunciato nuovi progressi nella loro offensiva nell'est dell'Ucraina. Il Ministero della Difesa russo ha reso noto sul suo canale Telegram che le "azioni decisive" dell'esercito hanno permesso di prendere nelle ultime ore le località di Mirnoye e Malie Shecherbaki, rispettivamente a Donetsk e Zaporizhzhia, senza che Kiev si sia ancora pronunciata in merito.
Entrambe le province, insieme a Kherson e Luhansk – tutte parzialmente occupate nell’ambito dell’invasione – sono state annesse dalla Russia nell’ottobre 2022, una misura non riconosciuta dalla comunità internazionale e che si aggiunge all'annessione della penisola di Crimea da parte di Mosca nel 2014.
Fox News: "Waltz discuterà gli accordi sul Mar Nero con Mosca"
Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, avrà oggi dei colloqui con la controparte russa sull'accordo di cessate il fuoco nel Mar Nero. Lo riporta Fox News confermando che Donald Trump non ha intenzione di licenziare Waltz in seguito al 'caso Atlantic'. Una fonte vicina a Trump ha detto a Fox News che il posto di Waltz è salvo, che il consigliere Usa non ha intenzione di dimettersi e che oggi rispetterà il suo programma, ovvero discutere con Mosca dell'accordo sul Mar Nero.
Media: "Kiev usa missile Long Neptune per colpire base russa in Crimea"
Le forze armate di Kiev hanno utilizzato per la prima volta il Long Neptune, il nuovo missile di produzione ucraina, per colpire una base militare russa in Crimea. Lo ha detto il ministro delle industrie strategiche dell'Ucraina, Herman Smetanin, in un'intervista a Nettavisen rilanciata da Suspilne. La stessa arma era stata utilizzata per attaccare la raffineria russa di Tuapse, situata sulla costa del Mar Nero, a circa 600 km dal territorio ucraino. La messa a punto del Long Neptune era stata annunciata alcune settimane fa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il missile, con una gittata di circa mille chilometri, in linea di principio sarebbe in grado di colpire direttamente Mosca.
Guerra in Ucraina, il Cremlino: "Finora nessun accordo specifico". VIDEO
Mosca, "abbiamo conquistato due villaggi nell'Est dell'Ucraina"
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le sue truppe hanno preso il controllo di due villaggi dell'Ucraina orientale: quello di Mirnoye, nella regione di Donetsk, e quello di Malye Shcherbaki, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta l'agenzia Interfax.
Lavrov: "Ordine Usa a Zelensky per garantire accordo Mar Nero"
Un ordine diretto da Washington a Kiev garantirebbe a Mosca la sicurezza dell'iniziativa del Mar Nero. Lo dice il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. La Russia ritiene che gli americani abbiano ricevuto il segnale, ha aggiunto. "Avremo bisogno di solide garanzie e, data la deplorevole esperienza degli accordi con la sola Kiev, tali garanzie non possono essere altro che il risultato dell'ordine di Washington a Zelensky e al suo team di fare esattamente come viene loro detto, e non altrimenti. Credo che i partner americani abbiano ricevuto il nostro segnale. Si rendono conto che solo Washington puo' ottenere risultati positivi nel fermare attacchi terroristici e attacchi alle infrastrutture civili, infrastrutture energetiche non correlate al settore della difesa", ha affermato Lavrov in un'intervista a Channel One.
Lavrov: "Peacekeeper europei? Sognatori dimostrano incompetenza"
"Questi sognatori stanno dimostrando la loro totale incompetenza politica ogni giorno che passa": così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha commentato l'idea di forze europee di "peacekeeping" in Ucraina. Lo riporta la Tass, secondo cui Lavrov si riferiva al premier britannico Keir Starmer e al presidente francese Emmanuel Macron.
Kiev, terminati colloqui con Usa a Riad
Si è concluso il nuovo round di colloqui tra Ucraina e Stati Uniti a Riad. Lo dice una fonte di Kiev secondo quanto riportano i media ucraini.
Sejournè: "Pronti a collaborare su materie critiche"
"Con l'Ucraina all'epoca c'era un memorandum d'intesa firmato dal mio collega commissario Maros Sefcovic. Abbiamo un quadro di riferimento con il Paese e, quando sono andato in Ucraina, ho semplicemente ribadito alle autorità e al governo ucraini che siamo ovviamente sempre desiderosi di poter costruire e sviluppare il quadro di riferimento sulle materie prime critiche". Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, con delega alla strategia industriale, Stephane Sejournè, nella conferenza stampa di presentazione della selezione dei primi progetti per le materie prime critiche in Ue, rispondendo a chi chiedeva conto dei colloqui avuti nel corso della sua visita a Kiev, alla fine di febbraio.
Mosca, nessuna dichiarazione congiunta per colpa di Kiev
La Russia e gli Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell'Ucraina: lo ha detto il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, come riporta Interfax. "Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell'Ucraina, è molto tipico e sintomatico", ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24.
Lavrov: "Usa ordinino a Kiev rilancio accordo export nel Mar Nero"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha chiesto agli Stati Uniti di dare a Kiev un "ordine" per un nuovo accordo sulla navigazione nel Mar Nero sulla scia della Black Sea Grain Initiative, affermando che Mosca desidera meno restrizioni alle sue esportazioni. "Siamo favorevoli a rilanciare in qualche modo, in un modo più accettabile per tutti, la Black Sea Initiative", ha detto Lavrov intervistato da Channel One. Citato dalle agenzie di stampa russe, Lavrov ha aggiunto che Mosca non vuole "che nessuno provi a spingerci fuori" dal mercato globale dei cereali e dei fertilizzanti. La Russia, ha aggiunto Lavrov, ritiene che questo obiettivo possa essere raggiunto solo "in seguito a un ordine da Washington al (leader ucraino Volodymyr, ndr) Zelensky e al suo team".
Mosca, attacco droni Kiev a impianto gas nel Lugansk
Le forze armate ucraine hanno effettuato un attacco con droni alla stazione di distribuzione del gas di Svatovo, nel Lugansk. Lo dice il ministero della Difesa di Mosca secondo le agenzie russe.
Lavrov: "Accordo sul Mar Nero elimini restrizioni russe"
Mosca vuole un accordo sul Mar Nero che elimini le restrizioni sulle esportazioni agricole russe. Lo ha afferma il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista alla tv di Stato russa. La Russia vuole che "il mercato dei cereali e quello dei fertilizzanti siano prevedibili", affinché nessuno cerchi di rimuovere la Russia da questi mercati.
Lavrov: "Peacekeeping? idea di sognatori incompetenti"
"Sognatori che dimostrano ogni giorno il loro completo fallimento", e "la loro totale incompetenza politica". Cosi' il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, intervistato da Channel One, ha commentato l'iniziativa dei paesi europei, Francia e Gran Bretagna in testa, di inviare forze di peacekeeping in Ucraina. Secondo quanto riportato da Ria Novosti, Lavrov ha detto che l'Europa contraddice la posizione degli Stati Uniti, che parlano di parametri preliminari per la risoluzione del conflitto. Senza i paesi europei, le forze armate ucraine sarebbero state sconfitte molto tempo fa, ha aggiunto, e Londra e Parigi sono le prime a inviare armi a Kiev. Sui piani dell'UE di inviare forze di peacekeeping in Ucraina, questi sognatori dimostrano ogni giorno il loro completo fallimento, ha detto Lavrov, che ha ribadito il parallelo storico sui tentativi di contenere la Russia e sconfiggerla: e' il desiderio di Napoleone e Hitler, ci siamo gia' passati, ha aggiunto.
Lavrov: "Peacekeeper Ue? Sono sognatori incompetenti"
Gli europei sono ''sognatori che ogni giorno dimostrano la loro totale incompetenza politica''. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha commentato il piano per l'invio in Ucraina di truppe europee di peacekeeping quando venisse raggiunto un accordo di cessate il fuoco tra Kiev e Mosca.
Lavrov: "Sì a iniziativa Mar Nero, discusso con Usa a Riad"
Russia e Stati Uniti nei colloqui di Riad hanno discusso della sicurezza della navigazione nel Mar Nero: la Russia sostiene la ripresa dell'iniziativa del Mar Nero in una forma piu' accettabile per tutti e ha chiesto a Washington di evitare qualsiasi ambiguita'. Lo ha detto in un'intervista rilasciata a Channel One , il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov secondo Ria Novosti.
Onu: "Piano in Ucraina è un'ipotesi, finora nessuna richiesta"
"Si tratta di un'ipotesi, nessun segnale o richiesta finora sono arrivate" in questa direzione, si tratta di un'ipotesi "nell'aria": E' quanto ha spiegato, in un'intervista ad un gruppo di media internazionali tra i quali l'ANSA, Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario del Segretario Generale delle Nazioni Antonio Guterres, con delega alle Operazioni di pace. Lacroix, dopo aver fatto tappa a Parigi è a Bruxelles nell'ambito della sua missione in Europa. Venerdì il diplomatico francese sarà a Roma. Nel corso della sua intervista Lacroix ha innanzitutto voluto chiarire in contorni di un'eventuale operazione di peacekeeping in Ucraina. Innanzitutto, ha spiegato, "è necessario che siano d'accordo le parti che firmano la tregua". Poi, "serve un mandato" da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni. "Per muoverci abbiamo bisogno di un mandato. Ci dovrebbe essere una richiesta operativa", ha spiegato il capo del dipartimento del Palazzo di Vetro. L'ipotesi, in ogni caso, non è da escludere. "Un'intesa sulla tregua può includere un attore terzo per il monitoraggio. Si tratterebbe di una forza che monitora il rispetto del cessate il fuoco, che è cosa ben diversa dalle garanzie di sicurezza di cui si parla", ha sottolineato Lacroix, secondo il quale l'ipotesi di una simile operazione "potrebbe essere sul tavolo" dei suoi incontri europei. "Posso immaginarlo", ha spiegato il diplomatico, tornando a precisare: "al momento si tratta comunque di uno scenario teorico, non stiamo pianificando nulla".
Lavrov: "A Riad si è discusso di sicurezza navigazione nel Mar Nero"
Ieri ''a Riad si è discusso prima di tutto della sicurezza della navigazione nel Mar Nero''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a proposito dei temi affrontati ieri nella capitale saudita dalle delegazioni russa e americana, che hanno tenuto oltre 12 ore di colloqui. "Quello che è stato discusso lì, come concordato tra (il presidente russo Vladimir, ndr) Putin e (il presidente degli Stati Uniti Donald, ndr) Trump è stato, prima di tutto, il problema della sicurezza della navigazione nel Mar Nero", ha detto Lavrov in un'intervista a Channel One.
In precedenza il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva detto che i dettagli delle ''lunghe trattative tecniche'' che si sono tenute ieri a Riad ''non saranno resi pubblici''.
Guerra in Ucraina, Cremlino: "Finora nessun accordo specifico"
Mosca accusa Kiev: "Reporter uccisi presi di mira da sue truppe"
Il Cremlino accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. "Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia Interfax. Le accuse di Mosca non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l'autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
Zelensky da Macron a vigilia summit 'volenterosi'
Il presidente francese Emmanuel Macron ricevera' domani all'Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia l'Eliseo secondo cui l'incontro servira' per "preparare" il vertice del giorno successivo a Parigi dei paesi della "coalizione dei volenterosi", pronti a fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina. "Il Capo dello Stato ribadira' al presidente Zelensky che la Francia considerera' la continuazione e il rafforzamento del sostegno militare e finanziario all'Ucraina la sua massima priorita'", ha affermato l'Eliseo in una nota.
Kiev: "Colpita base in Kursk, 30 russi feriti o uccisi"
Le forze armate ucraine hanno colpito un gruppo di militari russi nell'oblast di Kursk, uccidendo o ferendo circa 30 soldati. Lo dice lo stato maggiore di Kiev secondo i media ucraini. "L'Aeronautica delle Forze Armate dell'Ucraina ha colpito con successo l'area di Kondratovka nell'Oblast di Kursk, dove era concentrato il personale nemico. L'obiettivo e' stato completamente distrutto e fino a 30 occupanti sono stati uccisi o feriti", scrive lo stato maggiore su Telegram. Secondo Kiev l'obiettivo colpito "riduce la capacita' dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle oblast' di Sumy e Kursk".
Kiev: "Terminati a Riad i colloqui con gli Usa" (2)
"Si sono conclusi i colloqui. Tutti i dettagli verranno annunciati successivamente", si è limitata a dire la fonte a un piccolo gruppo di giornalisti.
Peskov: "Non stabilita data nuovi colloqui Russia-Usa"
''Non è stata stabilita una data specifica per i prossimi colloqui tra Stati Uniti e Russia''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. L'incontro di ieri a Riad tra la delegazione russa e quella americana è durata oltre 12 ore.
Domani sera Zelensky a cena all'Eliseo da Macron
Il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron, accoglierà domani sera all'Eliseo l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky "per un incontro seguito da una cena di lavoro". Il capo dello stato - precisa la presidenza - "ribadirà al presidente Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all'Ucraina la sua priorità assoluta". L'Eliseo aggiunge che l'incontro "consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l'Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi".
Kiev: "Terminati a Riad i colloqui con gli Usa"
I colloqui tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita sono terminati: lo fa sapere una fonte della delegazione di Kiev a Riad.
Cremlino: "Nuova telefonata Putin-Trump? Per ora nessun piano"
"Per ora non ci sono piani per colloqui di alto livello. Se necessario, queste conversazioni possono essere organizzate rapidamente". Si è espresso così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Tass sulla possibilità di un nuovo colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin. L'ultima telefonata confermata ufficialmente tra il presidente degli Stati Uniti e il leader russo risale al 18 febbraio.
Kiev: "Colpita base militare nel Kursk, uccisi 30 russi"
L'aeronautica militare delle Forze armate dell'Ucraina afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando un trentina di soldati russi. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. Lo Stato maggiore ha spiegato che la distruzione di questa base russa riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk.

©Ansa
Cremlino: "Russia e Usa studiano ora i risultati dei colloqui di Riad"
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che "i risultati dei negoziati russo-americani a lungo termine" svoltisi ieri a Riad "sono stati riportati nelle capitali" e "ora vengono analizzati". Lo riporta l'agenzia Interfax.
Il Cremlino: "Finora nessun accordo specifico"
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che i colloqui tra Usa e Russia svoltisi ieri a Riad erano di natura tecnica e che il loro contenuto "non sarà sicuramente reso pubblico". Lo riporta la Tass. Peskov ha affermato che "non c'è nessun accordo specifico finora", riporta Interfax.
Cremlino: "Non si è discusso di trilaterale con Usa e Kiev"
La possibilità di un incontro tra i rappresentanti di Stati Uniti, Russia e Ucraina non è ancora stata discussa, non se ne parla. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo le agenzie di stampa russe. "Non ci sono ancora discussioni su un incontro del genere", ha detto Peskov ai giornalisti che chiedevano se fosse in programma un incontro trilaterale tra i rappresentanti della Federazione Russa, degli Stati Uniti e dell'Ucraina.
Cremlino: "Non renderemo noti i resoconti su colloqui di Riad"
Il Cremlino non pubblicherà i resoconti dei colloqui tra Russia e Usa a Riad. Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Kiev, nella notte 139 droni russi: due feriti a Poltava
Nella notte 139 droni russi sono stati lanciati contro l'Ucraina e le autorità locali hanno dichiarato che due persone sono rimaste ferite in un hangar aziendale nella zona di Poltava e che sono stati danneggiati anche due magazzini nella regione di Kiev. Lo riportano i media ucraini. I droni hanno inoltre danneggiato le linee elettriche ferroviarie e causato un incendio esteso su 8.400 metri quadrati, più o meno le dimensioni di un campo da calcio, nella città di Izium, nella regione nord-orientale di Kharkiv, ha affermato il governatore locale.
Kiev: "Sale a quasi 100 il numero dei feriti del raid russo a Sumy"
E' salito a 99 persone il numero dei feriti del pesante raid russo su vari edifici, inclusa una scuola, ieri a Sumy. Tra i feriti ci sono 23 bambini. Lo riportano i media ucraini.
Zelensky: "Nello Studio Ovale ho difeso la dignità del Paese"
L'incontro di Volodymyr Zelensky con il presidente e il vicepresidente Usa, Donald Trump e JD Vance, nello Studio Ovale e' degenerato in scontro verbale perchè il presidente ucraino ha "voluto difendere l'onore" del suo Paese. Lo ha spiegato lo stesso Zelensky in un'intervista al 'Time', che gli dedica la copertina dell'ultimo numero. "Perchè gli ucraini si sono difesi all'inizio di questa guerra? Per una questione di dignita'. Non ci consideriamo una specie di superpotenza", ha spiegato Zelensky, "quando si tratta del nostro senso di dignità, libertà, democrazia, il nostro popolo si solleva e si unisce". "In quella conversazione, ho difeso la dignità dell'Ucraina", ha detto ancora Zelensky, spiegando che gli ucraini diventano "molto emotivi quando si tratta della loro dignità, libertà e democrazia".

©Ansa
Mosca: "I negoziatori russi torneranno a Mosca in serata"
I negoziatori russi che hanno preso parte ai colloqui di ieri con gli Stati Uniti a Riad, Grigory Karasin e Sergey Beseda, torneranno a Mosca in serata: lo ha detto alla televisione Rossiya-24 il primo vicepresidente della Commissione per gli affari internazionali della Camera Vladimir Dzhabarov, come riporta Tass. "Ho avuto una conversazione con lui (Karasin) un'ora e mezza fa e ha detto che stava andando all'aeroporto. Stanno partendo o sono già partiti da Riad", ha detto il senatore. "Ci aspettiamo che la nostra delegazione torni a Mosca questa sera", ha aggiunto.
Usa: "L'accordo va preceduto da cessate il fuoco nel Mar Nero"
Un accordo per la fine della guerra in Ucraina va preceduto da un cessate il fuoco nel Mar Nero. Lo ha reso noto la portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce, ieri sera sottolineando che gli Stati Uniti sono al lavoro con la Russia e l'Ucraina anche per raggiungere un cessate il fuoco nel Mar Nero.
Si sono conclusi i colloqui sull'Ucraina tra le delegazioni americana e russa che si sono svolti a Riad, come rende noto la Ria Novosti spiegando che i negoziati sono durati oltre 12 ore.
Sarà resa nota oggi la dichiarazione congiunta di Stati Uniti e Russia sull'Ucraina elaborata al termine dei colloqui.
In corso a Riad nuovo round di colloqui Kiev-Washington
La delegazione ucraina e quella statunitensi sono impegnate in un nuovo round di colloqui a Riad. Lo ha detto una fonte ucraina, all'indomani del lungo incontro tra le delegazioni statunitense e russa sul cessate il fuoco nel Mar Nero. "Stiamo ancora lavorando con gli americani", ha detto un membro della delegazione ucraina a un piccolo gruppo di giornalisti.
Kiev denuncia: "Più di 600 bambini uccisi da inizio guerra, oltre 1.800 i feriti"
Sono più di 600 i minori uccisi in Ucraina dall'inizio, il 24 febbraio di tre anni fa, dell'invasione russa su vasta scala del Paese. E' la denuncia che arriva dall'Ufficio del Procuratore generale ucraino, come riporta Ukrinform.
"Più di 2.421 bambini sofferto in Ucraina per l'aggressione armata su vasta scala della Russia - si legge - Fino alla mattina di ieri, secondo informazioni ufficiali, si contano 604 bambini uccisi e più di 1.817 rimasti feriti" con conseguenze di varia entità. Le zone più colpite, secondo le denunce degli ucraini, sono la regione del Donetsk, con 633 vittime tra morti e feriti, e quella di Kharkiv (470).
Kiev accusa Mosca: "139 droni e un missile contro nostre regioni nella notte"
L'Ucraina accusa la Russia di aver fatto partire nella notte dal suo territorio 139 droni e un missile Iskander. Secondo le notizie diffuse dall'Aeronautica militare di Kiev, e riportate dai media locali, sono stati abbattuti 78 droni, mentre altri 34 erano droni-esca che non hanno provocato danni. Nessuna precisazione sui restanti droni che sarebbero partiti dal territorio russo, né sul missile.
Ucraina, la Cina fa chiarezza: "Invio di peacekeeper? Tutto falso"
Lo ha sostenuto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, rispondendo alla stampa in merito. "La posizione della Cina sulla crisi ucraina è coerente e chiara", ha detto. Di recente, invece, la testata tedesca Welt am Sonntag, citando fonti vicine all'Ue, ha rivelato che la stessa Cina avrebbe chiesto a Bruxelles se l'invio di peacekeeper sarebbe possibile o addirittura auspicabile dal punto di vista europeo. IL PUNTO
Sky TG24 Mondo, la guerra in Ucraina e i colloqui a Riad. VIDEO
Colloqui Usa-Russia, negoziatori lasciano l'hotel a Riad
Un'immagine tratta dal video fornito dal servizio stampa del ministero degli Esteri russo mostra la delegazione russa, il consigliere del capo dell'FSB Sergey Beseda (a sinistra) e il senatore ed ex diplomatico Grigory Karasin (al centro), lasciare l'hotel Ritz-Carlton, dopo i colloqui tra Russia e Stati Uniti sulla fine del conflitto tra Russia e Ucraina, a Riad, in Arabia Saudita.

©Ansa
Ex capo Kgb a Mosca: "Ok di Putin alla tregua solo a obiettivi raggiunti, l'Europa si svegli"
Il leader russo Vladimir Putin "vuole assolutamente entrare nella storia come 'Il Grande raccoglitore delle terre russe', colui che ha invertito la disgregazione dell’impero" e "l’inclusione in uno Stato unico di Ucraina e Bielorussia gli consentirebbe di aumentare la 'sua' popolazione fino a circa 188 milioni, con un ampliamento delle risorse di mobilitazione, del mercato interno di consumo e dei quadri lavorativi. Era una teoria cara al vecchio Kgb: più è piccola, più la Russia diventa ingovernabile". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del Kgb e poi analista al ministero della Sicurezza. Dal 2023 vive all'estero ed è convinto che l'Europa "dovrebbe svegliarsi" perché "il secondo obiettivo di Putin" è il "ritrovamento del ruolo di egemone europeo e globale".
E il leader russo, afferma, "accetterà una tregua completa solo quando sarà sicuro di poter raggiungere i suoi grandi obiettivi". "Nel piccolo che per lui rappresenta l’Ucraina, appare evidente che ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. Così potrà tenere sotto pressione Odessa, la Transnistria e Chisinau - aggiunge - Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza". Savostyanov afferma di non ritenere possibile "una fine della guerra senza un sostanziale cambiamento del rapporto di forze sul fronte a favore della Russia, ancora più marcato di quello attuale". E, conclude, "un nuovo assetto geopolitico sorgerà inevitabilmente a causa della decisione degli Usa di ridurre drasticamente il loro ruolo negli affari internazionali. Putin promuoverà la sua visione, cercando una zona di influenza a Ovest per smarcarsi da quella, molto più vasta, della Cina".
Negoziatore di Mosca: "Coinvolgere l'Onu nei colloqui con gli Usa"
La Russia parla di "coinvolgere" l'Onu, e non solo, nei colloqui con gli Stati Uniti dedicati all'Ucraina, passati più di tre anni dall'invasione russa su vasta scala del Paese. "Continueremo (il dialogo) - ha detto all'agenzia russa Tass il negoziatore russo Grigory Karasin all'indomani delle 12 ore di confronto in Arabia Saudita con una delegazione Usa - coinvolgendo la comunità internazionale, prima di tutto le Nazioni Unite e singoli Paesi".
Colloqui Usa Russia, Trump: si parla anche di territori. VIDEO
Il comunicato congiunto Usa-Russia sarà diffuso alle 9
La dichiarazione congiunta di Stati Uniti e Russia dopo i colloqui in Arabia Saudita per un accordo di cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero sarà pubblicata alle 9 di oggi, ora italiana. Lo riporta CBS News che cita fonti a conoscenza della tempistica decisa dalle due delegazioni. Sebbene i dettagli della dichiarazione non siano noti, i resoconti condivisi con l'amministrazione Trump dal team tecnico statunitense a Riad sembrano ottimisti, hanno aggiunto le fonti, secondo cui anche la delegazione ucraina che non ha partecipato ai colloqui ma era in Arabia Saudita è stati informata. Un precedente accordo mediato dall'Onu e dalla Turchia, da cui la Russia è uscita nel 2023, aveva consentito la navigazione marittima nel Mar Nero e l'esportazione di grano. Della delegazione statunitense hanno fatto parte Michael Anton del Dipartimento di Stato e Andrew Peek del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha detto domenica che, se entrerà in vigore il cessate il fuoco marittimo, il prossimo passo sarà parlare della linea di controllo, "che sono le vere linee del fronte, entrando nei dettagli dei meccanismi di verifica, del mantenimento della pace, del congelamento" dello status quo "e poi, naturalmente, della pace piu' ampia e permanente".
Negoziatore russo: "Continueremo i colloqui con Usa sull'Ucraina"
Un negoziatore russo ha definito "utili" i colloqui tra funzionari russi e statunitensi su una possibile tregua parziale in Ucraina, aggiungendo che i contatti proseguiranno. "Abbiamo parlato di tutto, è stato un dialogo intenso, non facile, ma molto utile per noi e per gli americani", ha dichiarato Grigory Karasin all'agenzia Tass. "Continueremo", ha aggiunto, all'indomani delle 12 ore di colloquio tra le delegazioni in Arabia Saudita. "Continueremo a farlo, coinvolgendo anche la comunità internazionale, in primo luogo l'Organizzazione delle Nazioni Unite e alcuni paesi", ha dichiarato Karasin riferendosi al dialogo tra Usa e Russia. "In generale, c'è stata l'impressione di un dialogo così costruttivo che è dovuto e necessario. Anche gli americani sono interessati a questo", ha dichiarato il presidente della commissione Esteri del Senato. Lo riporta la Tass.
Difesa, ecco quanto spendono Russia ed Europa. Il confronto
Il tema è stato uno degli argomenti centrali del Consiglio europeo: in vista di questo appuntamento Bruxelles ha pubblicato il Libro Bianco sulla Difesa, che riassorbe in modo organico il piano ReArm Europe e fornisce alcuni dettagli sulla sua messa a terra. Le differenze tra i singoli Paesi e tra Unione europea e Russia sono stati al centro della puntata di “Numeri”, programma di SkyTG24. I NUMERI
ReArm Europe, Italia punta su strumenti comuni Ue. Gli scenari
Per il piano di riarmo europeo, Roma sembra voler puntare su meccanismi che "non pesino direttamente sul debito degli Stati", come ha spiegato la premier Meloni. Ci potrebbero essere quindi dei contributi a fondo perduto. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. GLI SCENARI
Ucraina, Poroshenko: "Dobbiamo collaborare con Trump"
L’ex presidente ucraino attacca anche Zelensky: "Non deve trasformare l’Ucraina in una dittatura". L'intervista a Sky TG24. LEGGI L'ARTICOLO SU SKY TG24 INSIDER
Per ricevere le notizie di Sky TG24
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)