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Guerra Ucraina, Trump: Zelensky venerdì negli Usa, Kiev può scordarsi la Nato

Incertezza accordo Trump-Zelensky su minerali strategici
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Incertezza accordo Trump-Zelensky su minerali strategici
00:01:55 min

Il presidente Usa a tutto campo: "Firmeremo accordo per i minerali strategici con l'Ucraina. Lavoriamo ad un accordo per la fine della guerra, ma Kiev può dimenticarsi la Nato. L'Ue deve garantire la sicurezza dell'Ucraina. Putin dovrà fare concessioni". Il presidente Zelensky afferma di sperare che l'accordo sui minerali strategici con gli Usa "porti ad altri accordi" ma "non sono state ancora concordate le garanzie di sicurezza americane"

in evidenza

Il presidente Usa Donald Trump interviene a tutto campo durante la prima riunione del nuovo governo con i giornalisti, anche alla presenza di Elon Musk: "Zelensky sarà negli Usa venerdì, firmeremo un accordo per i minerali strategici con l'Ucraina. Lavoriamo a una intesa per la fine della guerra, ma Kiev può dimenticarsi la Nato. L'Ue deve garantire la sicurezza dell'Ucraina. Putin dovrà fare concessioni. Il nostro ritiro precipitoso dall'Afghanistan lo ha convinto ad attaccare l'Ucraina". Il presidente Zelensky afferma di sperare che l'accordo sui minerali strategici con gli Usa "porti ad altri accordi" ma "non sono state ancora concordate le garanzie di sicurezza americane" 

"I Paesi europei stanno incitando l'Ucraina a continuare il conflitto di fronte ai "cambiamenti negli equilibri politici" accusa il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Per la premier Meloni,  servono "sforzi per gettare le basi per una pace giusta e duratura in Ucraina", che si avrà "solamente se a Kiev saranno date adeguate garanzie di sicurezza per essere certi che non accada di nuovo, e che le nazioni europee che si sentono minacciate possano sentirsi al sicuro". Il vicepremier Salvini frena sull'invio di truppe di pace: "Parlare oggi di mandare soldati italiani in terra di guerra non ha senso, non mi esercito neanche a dire chi e come. Prima Putin e Zelensky devono deporre le armi e poi ragioneremo di tutto". 

Intanto l'Europa accelera sulla difesa comune. E spunta l'idea di un fondo comune Ue-Gb. 

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Ucraina e minerali strategici, che cosa sono e quanto valgono

Se ne discute ormai da giorni, e la trattativa sul tema tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sembra essere in dirittura d’arrivo: sono le terre rare, per le quali Washington e Kiev sembrano avere trovato un’intesta del valore di 500 miliardi di dollari. L'APPROFONDIMENTO

Guerra in Ucraina, la posizione del governo italiano e dell’Europa sull’invio di truppe

Non c’è ancora un accordo sull’ipotetico invio di truppe di pace europee in Ucraina. Nei giorni scorsi Emmanuel Macron ha portato alla Casa Bianca il piano concordato con Keir Starmer (a capo del Regno Unito), che prevede 30.000 peacekeeper europei dispiegati nel Paese a garanzia della sicurezza. È emersa però una spaccatura fra i leader riuniti a Parigi. IL FOCUS

L’Europa potrebbe difendersi da un attacco della Russia senza gli Usa?

Il ritrovato dialogo fra Stati Uniti e Russia ha risollevato timori sulle  posizioni di Washington che riguardano non solo la guerra in Ucraina, ma  anche un ipotetico disimpegno dalla sicurezza europea. Senza l’appoggio  americano, l’Europa sarebbe in grado di contrastare un attacco da parte  di Mosca? La risposta arriva da uno studio dell'istituto Bruegel e del  Kiel Institute for the World Economy firmato da Guntram Wolff e Alexandr  Burlikov, secondo cui sarebbe necessario reclutare 300.000 nuovi  soldati, acquistare 1.400 nuovi carri armati e raddoppiare la spesa per  la difesa nei prossimi cinque anni. LO STUDIO

Incertezza accordo Trump-Zelensky su minerali strategici

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L'Ucraina che verrà. Una nazione plasmata dalla guerra, ai confini dell'Europa

L'Ucraina  va verso una faticosa ricostruzione partendo dalle ferite e dai rottami  del conflitto. Sky TG24 ha incontrato centinaia di persone,  intellettuali, politici, imprenditori e operai, fabbri e contadini,  militari e gente comune per capire come sta evolvendo il Paese. IL REPORTAGE

Zelensky e Macron domenica saranno a Londra

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dovrebbe visitare la Gran Bretagna questo fine settimana per colloqui con il primo ministro britannico Keir Starmer e altri leader europei. Lo ha reso noto una persona a conoscenza della questione, chiedendo di essere anonimo. Il leader del Regno Unito ospiterà domenica colloqui con i leader europei sulla difesa e la sicurezza, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron. Zelensky ha detto a una conferenza stampa: "Ho intenzione di andare a Londra. Io e gli europei incontreremo là Keir Starmer". Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto alla sua prima riunione di gabinetto che Zelensky sara' in visita a Washington venerdi' per colloqui. Starmer incontera' Trump negli Stati Uniti domani. Starmer sta cercando di convincere l'amministrazione statunitense a fornire garanzie di sicurezza per l'Ucraina come parte di qualsiasi accordo di cessate il fuoco con la Russia. Dovra' compiere un atto diplomatico di alto livello: difendere Kiev senza infastidire Trump, che ha stordito l'Europa cercando un dialogo con il Presidente russo Vladimir Putin. Macron, che ha incontrato Trump a Washington all'inizio di questa settimana, sara' a Londra domenica per partecipare agli incontri organizzati da Starmer, ha detto l'ufficio del Presidente francese.

Guerra in Ucraina, tre anni dall'invasione russa: a che punto è il conflitto

È il 24 febbraio 2022: dopo otto anni di conflitto a bassa intensità la  Russia invade l'Ucraina, dichiarandole guerra. Sono le 5 del mattino e  le città di tutto il Paese tremano per le esplosioni. Le truppe russe  colpiscono in più direzioni nelle regioni di Kherson, Donetsk, Luhansk,  Sumy, Kharkiv, Chernihiv e Kyiv. Tre anni dopo, sono oltre 46 mila i  soldati ucraini morti in battaglia dall'inizio della guerra. Più di 2500  i bambini uccisi. L'APPROFONDIMENTO

Ucraina, così la disinformazione sul conflitto si è evoluta nei 3 anni di guerra

La società di monitoraggio NewsGuard mostra come, dall’inizio  dell’invasione russa, abbia scovato 302 affermazioni false, diffuse dai  551 siti. Nel corso della guerra si è assistito sia a una evoluzione dei  contenuti e delle tattiche adottate, sia a un crescente utilizzo e  impatto dell’intelligenza artificiale. IL REPORT

Zelensky insiste su "garanzie sicurezza" dagli Usa (2)

"Oggi c'è stato un gran lavoro internazionale. I nostri team stanno lavorando con gli Stati Uniti mentre ci prepariamo per i negoziati di venerdì", ha scritto Zelensky, confermando che vedrà Donald Trump.  "Per me e per tutti noi nel mondo, è importante che il supporto degli Stati Uniti non si fermi - ha ribadito il presidente ucraino - La forza è necessaria sulla strada della pace. Sono grato a tutti i partner che continuano a sostenerci e a tutto il nostro popolo che crede nell'Ucraina".

Zelensky insiste su "garanzie sicurezza" dagli Usa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha insistito sulla necessità per il suo Paese di ottenere "garanzie di sicurezza" dall'Occidente, in vista della visita prevista per venerdì a Washington durante la quale spera di avere colloqui con Donald Trump. "Le garanzie di pace e sicurezza sono la chiave per evitare che la Russia distrugga la vita di altre nazioni", ha affermato Zelensky nel suo discorso serale, trasmesso sui social network. "Per me e per tutti noi nel mondo è importante che l'aiuto dell'America non si fermi", ha aggiunto.

Zelensky insiste su garanzie di sicurezza prima di andare in Usa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha insistito in serata sulla necessità che il suo Paese ottenga "garanzie di sicurezza" dall'Occidente, prima di una visita prevista per venerdì a Washington durante la quale spera di incontrare Donald Trump. "Le garanzie di pace e sicurezza sono la chiave per evitare che la Russia distrugga la vita di altre nazioni", ha affermato Zelensky nel suo discorso serale, trasmesso sui social network. "È importante per me e per tutti noi nel mondo che gli aiuti americani non si interrompano", ha aggiunto. 

Quali sono i giacimenti minerari che fanno gola a Trump e Putin

Undici miliardi all’anno. È il valore prodotto sul mercato globale dalle terre rare, 17 elementi della tavola periodica -  Scandio, Ittrio e i Lantanoidi - indispensabili per l'industria  tecnologica e per quella della difesa. La posta in gioco è sempre più  alta: si stima che entro il 2031 arriveranno a un giro d’affari di 21,7 miliardi, con un ritmo di crescita del 7,4% su base annua. L'ANALISI

Musk alla prima riunione di governo. Trump: "Chi è in disaccordo con lui vada via"

Il patron di Tesla e SpaceX ha preso parte alla prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca. Nel corso del suo discorso, il proprietario di X ha sottolineato l'urgenza di "agire rapidamente" per evitare la bancarotta. "C'è qualcuno che è scontento di Elon? Se è così li cacciamo da qui", ha scherzato Trump sottolineando che alcuni membri del suo governo "sono un po' in disaccordo" con il miliardario sudafricano

Trump: Kiev si scordi ingresso nella Nato, è stata questa causa di tutto

L'Ucraina si può scordare l'accesso alla Nato. Lo ha detto Donald Trump, ripetendo poi le posizioni russe secondo le quali sarebbe stato proprio l'aspirazione atlantista di Kiev all'origine del conflitto. "Nato, se lo può scordare, penso che probabilmente questa sia l'origine per cui tutta questa cosa è iniziata", ha detto il presidente rispondendo alle domande dei giornalisti alla Casa Bianca.  

Trump: lavoriamo ad accordo, a Ucraina più terra possibile

"Lavoreremo duramente per un buon accordo", affinché l'Ucraina torni a recuperare "più territori possibile". Lo afferma Donald Trump. "Stiamo lavorando per fare il meglio possibile, per avere il miglior accordo possibile per tutte e due le parti. Per l'Ucraina cercheremo un buon accordo, così che possa riavere più terra possibile", ha detto Trump. 

Zelensky a Londra domenica per la riunione con i leader

Ci sarà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky domenica prossima a Londra, in occasione della riunione sulla difesa comune europea ospitata dal premier britannico Keir Starmer con un nucleo di leader di Paesi del vecchio continente (inclusa Giorgia Meloni). Lo hanno reso noti fonti governative del Regno.   Zelensky arriverà nella capitale britannica dopo l'incontro atteso per venerdì a Washington con il presidente americano Donald Trump, che domani riceverà intanto Starmer. La riunione di Londra segue il formato di quella ospitata la settimana scorsa da Emmanuel Macron a Parigi, dove però Zelensky non c'era. 

Trump: l'Ucraina si può dimenticare l'adesione alla Nato

L'Ucraina si può dimenticare l'adesione alla Nato. Lo ha detto Donald Trump. 

Trump: peacekeeping parte facile, difficile è accordo di pace

"Peacekeeping è la parte molto facile, difficile è un accordo" per la fine della guerra in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump, sottolineando che le vittime della guerra in Ucraina sono maggiori di quanto riportato. 

Trump: parlato con Putin quando sono stato eletto, penso possiamo fare accordo

"Penso che sia una persona molto intelligente...penso che non avesse intenzione di risolvere la guerra, penso che volesse tutto, ma abbiamo parlato quando sono stato eletto e penso che possiamo avere un accordo". Lo ha detto Donald Trump parlando di Vladimir Putin durante la prima riunione del suo gabinetto e ribadendo che "se non fossi stato eletto credo" che la guerra sarebbe continuata, con "molte, molte persone uccise".

Trump: Putin è una persona intelligente e astuta

Il presidente Vladimir Putin è "intelligente, è una persona astuta". Penso che avremo un accordo" ma "non posso garantirlo". Lo ha detto Donald Trump. 

Trump: Putin dovrà fare concessioni sull'Ucraina

Vladimir Putin dovrà fare delle concessioni sull'Ucraina. Lo ha detto Donald Trump.

Trump: le garanzie di sicurezza spettano all'Europa

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che spetta all'Europa offrire garanzie di sicurezza all'Ucraina, rifiutando di fare promesse agli Stati Uniti nell'ambito di un accordo per le risorse naturali dell'Ucraina. "Non ho intenzione di fornire garanzie di sicurezza al di la' di molto", ha detto Trump durante una riunione di gabinetto. "Lo faremo fare all'Europa, perche'... l'Europa e' il loro vicino di casa, ma ci assicureremo che tutto vada bene". 

Tonfo del gas a Amsterdam (-6,7%), attese sull'Ucraina

Prezzo del gas in picchiata sul mercato di Amsterdam, con i future Ttf che hanno terminato la seduta in calo del 6,7% a 41,34 euro al megawattora. A far precipitare il principale benchmark del prezzo del metano del Vecchio Continente hanno contribuito i progressi verso un accordo sulle terre rare tra Ucraina e Stati Uniti, che lasciano sperare nella fine della guerra in Ucraina. 

Trump: Ue deve fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina

L'Europa dovrà fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina. Lo ha detto Donald Trump. 

Trump: Zelensky verrà a firmare l'accordo sulle terre rare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky viene a firmare l'accordo sulle terre rare. Lo ha detto Donald Trump. "Gli Stati Uniti hanno bisogno di terre rare e l'Ucraina ne ha, l'accordo ci consentirà di riprenderci i nostri soldi", ha aggiunto, sottolineando allo stesso tempo che l'intesa "è molto buona anche per l'Ucraina". 

Ucraina, Tajani: prima pace, poi in caso missione Onu

Trump: "Zelensky verrà venerdì e firmeremo accordo"

Il presidente Zelensky verrà venerdì e firmeremo l'accordo" sulle terre rare. Lo ha detto Donald Trump, parlando in occasione della prima riunione del suo governo, rivendicando di "aver messo insieme un grande gabinetto...il primo mese abbiamo avuto molto successo e vogliamo che continui così per anni".

Trump: faremo accordo con Russia e Ucraina per fine guerra

"Faremo un accordo con la Russia e l'Ucraina per metter fine all'uccisione di giovani soldati russi e ucraini". Lo afferma Donald Trump. 

Zelensky: non lasceremo che Mosca "normalizzi" Crimea

"Oggi e' un giorno di coraggio e onore per tutti coloro che hanno chiuso un occhio sull'occupazione russa della nostra Crimea. Proprio in questi giorni, 11 anni fa, e' iniziata l'aggressione della Russia contro l'Ucraina con l'occupazione illegale e spregevole della Crimea", lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Trump: Zelensky arriva venerdì, è confermato

"Zelesnky arriva venerdì, è confermato". Lo ha detto Donald Trump aprendo i lavori del suo primo consiglio dei ministri. 

Ucraina, Meloni: Garanzie di sicurezza in ambito Nato

Usa: "Se l'accordo non è chiuso visita Zelensky inutile"

Se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dice che l'accordo sulle terre rare dell'Ucraina non è chiuso, allora la sua visita a Washington è "inutile". Lo riferiscono fonti della Casa Bianca alla Cnn. 

Zaluzhny: "Attacco russo è guerra contro verità, temuta da dittatori"

Valerii Zaluzhny, ambasciatore ucraino a Londra, ha partecipato a una funzione nella chiesa di St. Bride per onorare il lavoro dei giornalisti nei tre anni di guerra con la Russia. "I dittatori temono la verità", ha affermato nel suo intervento, sottolineando che l'attacco russo "non è solo un atto d'aggressione", ma "una guerra contro la verità". Il Cremlino "non vuole conquistare il territorio, vuole cancellare le identità, cambiare i fatti e sostituire la realtà con le bugie", ha continuato, citato dal Guardian. 

L'ex capo delle forze armate, una delle figure pubbliche più popolari dell'Ucraina, ha elogiato il lavoro svolto dai media per coprire il conflitto, paragonandolo alla lotta del suo Paese contro l'invasore russo. Il giornalismo è quindi “un altro campo di battaglia” e l'ex generale ha sostenuto che “reporter, fotografi e fixer sono diventati combattenti per la verità, opponendosi alla propaganda”. “La verità è importante, oggi più che mai - ha sottolineato Zaluzhnyi - La storia ci dimostra che i dittatori temono la verità più delle armi".

Zaluzhnyi potrebbe emergere come nome favorito per sfidare il presidente Volodymyr Zelensky nelle prime elezioni post guerra, poiché considerato più popolare e preferibile dagli Stati Uniti di Donald Trump, come rivelato dall'Economist. 

Crosetto: "Contingenti non si inviano come un fax"

"I contingenti non si inviano come si invia un fax e per poter fare un comunicato stampa. Soprattutto quelli delle altre nazioni. Se si parla a nome dell'Europa bisognerebbe avere la creanza di confrontarsi con le altre nazioni e ciò non è accaduto per gli aspetti militari della questione. Che mi risulta essere principalmente militare". Lo scrive in un post su X il ministro della Difesa Guido Crosetto, che aggiunge: "Quindi commentare una cosa di cui nessuno sa nulla se non due Presidenti stranieri e che, per quando riguarda l'Italia, come ogni impegno internazionale, dovrebbe avere dei passaggi parlamentari, molteplici e complessi, per autorizzare e finanziare, non mi sembra un modo utile su cui impegnare il dibattito politico interno. Passaggi parlamentari che peraltro sarebbero successivi ad aver verificato con scrupolo ed attenzione tutti gli aspetti tecnico-logistici-operativi-capacitivo e le conseguenti necessità di risorse finanziarie".

Zelensky: "Ancora non concordate le garanzie di sicurezza con Usa"

Volodymyr Zelensky afferma di sperare che l'accordo sui minerali strategici con gli Stati Uniti "porti ad altri accordi" ma ha confermato che non sono state ancora concordate le garanzie di sicurezza americane. L'accordo è stato definito più come un "quadro". Lo riporta la Bbc.  Zelensky sostiene che il suo team ha fatto pressione sugli americani affinché inserissero una riga sul sostegno alle garanzie di sicurezza, anche se per il momento non è stato ancora deciso nulla di concreto. "Volevo una decisione sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, ed è importante che ci sia", aggiunge. 

Meloni vede Kristersson, focus su Ucraina, difesa e competitività

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il primo ministro di Svezia Ulf Kristersson. Come riferisce una nota di Palazzo Chigi "i due Leader hanno avuto uno scambio approfondito sui principali temi dell'agenda europea e internazionale in vista delle riunioni del Consiglio Europeo previste a marzo, soprattutto con riferimento al conflitto in Ucraina e alla sicurezza e difesa europea ed euroatlantica, ma anche alla competitività e al contrasto all'immigrazione irregolare". "Su questo tema", Meloni "ha colto l'occasione per ringraziare il Primo Ministro Kristersson per il sostegno espresso alle posizioni italiane nel quadro della causa pregiudiziale presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea sul concetto di Paese sicuro di origine". "I colloqui - spiega la nota - hanno, inoltre, permesso di riaffermare le eccellenti relazioni bilaterali e di discutere le opportunità di rafforzamento negli ambiti di mutuo interesse, con particolare attenzione all'innovazione e allo spazio". 

Zelensky: "Ancora nessun accordo su garanzie in testo sui minerali strategici"

Nel testo negoziato finora con gli Stati Uniti sullo sfruttamento dei minerali strategici ucraini, che si spera "porti a ulteriori intese", non c'è ancora nulla sulle garanzie di sicurezza che gli Stati Uniti dovrebbero fornire a Kiev. Lo ha precisato Volodymyr Zelensky, che ha parlato dell'intesa come di "un accordo quadro", che prevede la creazione di un fondo congiunto con il contributo per il 50% di entrate provenienti dalla risorse naturali ucraine, anche se "è troppo presto parlare di soldi".

"Voglio una frase sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, è importante che ci sia", ha rimarcato il presidente ucraino. Che poi, rispondendo alla domanda se si tirerà indietro nel caso in cui da Donald Trump non dovessero arrivare, a replicato: "Voglio trovare un percorso per la Nato o qualcosa di simile. Se non avremo garanzie di sicurezza, se non avremo un cessate il fuoco, allora non funzionerà niente".

Tajani: "Invio truppe solo dopo pace e sotto bandiera Onu"

"Invio di truppe in Ucraina solo nell'ambito di una missione Onu? Io credo che si debba" prima "arrivare alla pace. Quindi serve molto lavoro, una trattativa che non sarà semplice, dove dovranno esserci l'Europa, che ha imposto le sanzioni alla Russia, e l'Ucraina; poi si vedrà quali saranno le soluzioni, se ci sarà una zona cuscinetto. L'unico modo per esserci una presenza militare che sia di intermediazione è quella di avere una forza che sia sotto la bandiera delle Nazioni unite, con una decisione del Consiglio di sicurezza in cui tutti si sentano garantiti". Lo dice Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, a margine dell'evento del partito azzurro alla Camera 'Sport e disabilità - Abbattiamo le barriere, costruiamo inclusione'.

Amb. Formosa valuta con Kiev le priorità di ricostruzione

Si è svolta ieri a Kiev la presentazione del Fourth Ukraine Rapid Damage and Needs Assessment (RDNA4), il rapporto elaborato da Banca Mondiale, Commissione Europea e Nazioni Unite per valutare i danni subiti dall'Ucraina e definire le priorità di ricostruzione. Dopo gli interventi introduttivi del primo ministro Denys Shmyhal e del ministro per la Ricostruzione Oleksii Kuleba, l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Carlo Formosa, ha approfondito con la ministra dell'Economia Yuliia Svyrydenko e il ministro delle Finanze Serhii Marchenko i risultati dello studio prodotto dalla Banca Mondiale sul devastante impatto economico della guerra in Ucraina e le necessità di finanziamento per la ripresa del Paese, stimate in oltre 500 miliardi di dollari.  "La ricostruzione dell'Ucraina non riguarda solo la riparazione delle infrastrutture, ma anche la capacità di rilanciare l'economia attraverso tutti i settori individuati come strategici, tra i quali anche la cultura e, in prospettiva, il turismo", ha dichiarato Formosa. A seguire, Antonella Bassani, vicepresidente della Banca Mondiale per l'Europa e l'Asia Centrale, ha illustrato gli impegni dell'istituzione nel sostenere l'Ucraina attraverso programmi di assistenza finanziaria e tecnica, insieme ai rappresentanti della Commissione Europea e del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp). L'incontro ha consentito un confronto sulle strategie di ricostruzione e sugli strumenti di cooperazione internazionale per rafforzare la resilienza economica del Paese. 

Zelensky: "In accordo con Usa nessun debito da 500, 350 o 100 mld"

L'intesa con gli Stati Uniti sui minerali strategici non prevede alcun debito per l'Ucraina. Lo ha sottolineato il presidente Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, mentre si stanno finalizzando gli ultimi dettagli dell'accordo che potrebbe essere già firmato venerdì anche se né da parte ucraina né da parte americana ci sono conferme se non auspici. 

"La versione finale viene valutata molto bene dai nostri funzionari governativi, che raccomandano che possa funzionare -ha spiegato Zelensky - Le questioni principali che ho sollevato sembrano molto buone. In effetti, i team hanno lavorato sodo. L'aspetto principale per me è che non siamo debitori, l'accordo non include 500 miliardi di dollari di debito, né 350 miliardi, né 100 miliardi. Sarebbe ingiusto nei nostri confronti, perché, come ho detto prima, non ci sono stati accordi di questo tipo prima d'ora".

Zelensky: "Spero di vedere Trump venerdì, gli chiederò se stop ad aiuti"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che spera di recarsi a Washington venerdì per discutere con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di un accordo sulle terre rare e di futuri aiuti. "Mi piacerebbe molto fare questa visita", ha detto Zelensky ai giornalisti a Kiev, sottolineando che la data giusta per la visita potrebbe essere venerdì. Il presidente ucraino ha anticipato di voler chiedere all'omologo americano se intende interrompere gli aiuti a Kiev. 

Tajani: "Truppe solo se sotto bandiera Nazioni Unite"

Il possibile invio di truppe in Ucraina? "Credo che intanto si debba arrivare alla pace. Quindi serve molto lavoro. Una trattativa che non sarà semplice dove dovranno comunque esserci l'Europa che ha imposto le sanzioni alla Russia, e il tema sanzioni sara' una delle questioni da mettere sul tavolo, e naturalmente l'Ucraina. Poi si vedra' quali saranno le soluzioni, se ci sarà una zona cuscinetto". Lo premette Antonio Tajani rispondendo a una domanda a margine di un convegno alla Camera. In Ucraina, "credo che l'unico modo per perche' ci sia una presenza militare che sia di intermediazione - ribadisce il ministro degli Esteri - sia quella di avere una forza che sia sotto la bandiera delle Nazioni Unite con decisione del Consiglio di sicurezza in modo che tutti si sentano garantiti".

Forze Kiev, contrattacco nel Donetsk, ripreso controllo località vicina a Pokrovsk

Le Forze Armate ucraine annunciano l'avvio di una controffensiva contro le truppe russe nel Donetsk e affermano di aver ripreso il controllo della località di Kotlyne, nei pressi della strategica Pokrovsk. Con un comunicato diffuso via Telegram, le forze ucraine spiegano l'importanza di Kotlyne, che "avrebbe permesso" ai russi di "arrivare alla strada che collega Pokrovsk e Dnipro", e riferiscono dell'operazione che ha portato a "cacciare gli occupanti" dall'area. 

Zelensky: "A Trump chiederò se vuole fermare gli aiuti a Kiev"

Confermando il suo desiderio di incontrare Donald Trump a Washington venerdì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che chiederà al suo omologo americano se intende "fermare" gli aiuti all'Ucraina. "La mia domanda (a Trump) sarà molto diretta: gli Stati Uniti interromperanno il sostegno o no? E potremo acquistare armi se non ci saranno più aiuti?" ha detto parlando in inglese. 

Tajani: "Unica mediazione con truppe sotto egida Onu"

Il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani ribadisce l'invio di truppe europee sotto l'egida delle Nazioni unite come eventuale opzione in Ucraina. "Credo che l'unico modo per una presenza militare che sia di intermediazione sia quello di avere una forza sotto la bandiera delle Nazioni unite, una decisione del Consiglio di sicurezza, in modo che tutti si sentano garantiti". Tajani l'ha detto a margine di un'iniziativa del suo partito a Montecitorio.   E ha premesso: "Credo che intanto si debba arrivare alla pace. Serve molto lavoro. Una trattativa non semplice a cui  dovranno esserci l'Europa - che ha imposto le sanzioni a Russia e il tema delle sanzioni sarà una delle questioni sul tavolo - naturalmente l'Ucraina. Poi si vedrà quale saranno le soluzioni, se ci sarà una zona cuscinetto". 

Intesa Usa-Ucraina, da Kiev 50% risorse per ricostruzione (2)

"Il processo di investimento del Fondo sarà concepito in modo da investire in progetti in Ucraina e attrarre investimenti per aumentare lo sviluppo, la lavorazione e la monetizzazione di tutti i beni pubblici e privati ucraini, compresi, ma non solo, i depositi di minerali, idrocarburi, petrolio, gas naturale e altri materiali estraibili, le infrastrutture, i porti e le imprese statali, come potrà essere ulteriormente descritto nell'Accordo del Fondo. Il Governo degli Stati Uniti d'America e il Governo dell'Ucraina intendono che il processo di investimento porti a opportunità di distribuzione di fondi aggiuntivi e a un maggiore reinvestimento, per garantire una sufficiente disponibilità di capitale per la ricostruzione dell'Ucraina, come stabilito nell'Accordo sul Fondo. I Partecipanti si riservano il diritto di intraprendere le azioni necessarie per proteggere e massimizzare il valore dei loro interessi economici nel Fondo", si legge ancora nel testo dell'intesa diffuso dal quotidiano britannico.   "L'Accordo per il Fondo includerà dichiarazioni e garanzie appropriate, comprese quelle necessarie a garantire che eventuali obblighi del Governo ucraino nei confronti di terzi, o obblighi che potrebbe assumere in futuro, non vendano, trasmettano, trasferiscano in pegno o gravino in altro modo sui contributi del Governo ucraino al Fondo o sulle attività da cui provengono tali contributi, o sulla disposizione dei fondi da parte del Fondo. Nella stesura dell'Accordo sul Fondo, i Partecipanti si adopereranno per evitare conflitti con gli obblighi assunti dall'Ucraina nell'ambito della sua adesione all'Unione europea o con gli obblighi assunti nell'ambito di accordi con istituzioni finanziarie internazionali e altri creditori ufficiali", recita l'intesa che, stando al testo diffuso dal Ft, porterebbe la firma del segretario del Tesoro Usa Scott Bessent e del vice premier e ministro dell'Economia ucraino Yulia Svyrydenko. 

Meloni: "In Ucraina serve pace giusta e duratura"

Zelensky: "Positiva versione finale accordo con Usa"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che il suo governo sta esaminando la versione finale dell'accordo proposto dagli Stati Uniti per la creazione di un fondo di investimento tra i due Paesi, al quale l'Ucraina contribuirà con i profitti generati dalle sue risorse naturali. "I membri dei nostri governi sono molto positivi sulla versione finale dell'accordo. Dicono che può funzionare", ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino ha aggiunto di non aver ancora visto l'accordo finale, ma ha spiegato che nella bozza concordata non c'è alcun riferimento al debito ucraino nei confronti degli Stati Uniti.

Ucraina, un Fondo per condividere materie prime con gli Usa

"Il governo degli Stati Uniti d'America e il governo dell'Ucraina (ciascuno, un "Partecipante") con il presente atto stipulano questo Accordo bilaterale che stabilisce i termini e le condizioni per un Fondo di investimento per la ricostruzione al fine di approfondire il partenariato tra gli Stati Uniti d'America e l'Ucraina, come stabilito nel presente documento": è il preambolo dell'accordo-quadro che sarà seguito da intese più dettagliate e che il Kiev Independent pubblica in esclusiva. Il governo ucraino portera' al Fondo "il 50% di tutte le entrate derivanti dalla futura monetizzazione di tutte le risorse naturali di proprieta' del governo ucraino (direttamente o indirettamente), definite come depositi di minerali, idrocarburi, petrolio, gas naturale e altri materiali estraibili, nonché altre infrastrutture rilevanti per le risorse naturali (come i terminali di gas naturale liquefatto e le infrastrutture portuali), come concordato da entrambi i partecipanti, come ulteriormente descritto nell'accordo del Fondo. A scanso di equivoci, tali future fonti di reddito non includono le attuali fonti di reddito che fanno gia' parte delle entrate generali del bilancio dell'Ucraina. La tempistica, la portata e la sostenibilità dei contributi saranno ulteriormente definite nell'accordo del Fondo".

Zelensky: "Successo accordo minerali strategici dipende da colloqui Trump"

L'accordo con gli Usa sui minerali strategici è un "inizio", un "accordo quadro" e il suo "successo" dipenderà dai colloqui con Donald Trump. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Questo è un inizio, è solo un accordo quadro" e "potrebbe rivelarsi un grande successo o semplicemente scomparire", ha detto sottolineando che "dipenderà dai miei colloqui" con Trump. Zelensky ha quindi affermato di aver visionato personalmente il documento sui minerali strategici e, a suo avviso, le principali questioni da lui sollevate sono  recepite. "La cosa principale per me era che non siamo debitori", ha sottolineato. 

Zelensky: "Accordo con Usa un inizio, successo dipende da colloqui con Trump"

L'intesa raggiunta con gli Stati Uniti sullo sfruttamento delle terre rare ucraine è solo "un inizio". Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, precisando che si tratta "solo di un accordo quadro: può essere un grande successo o semplicemente sparire". Secondo Zelensky, "questo dipenderò dai nostri colloqui con il presidente Trump", che potrebbero essere venerdì.

Zelensky, accordo su minerali è un "quadro"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito il compromesso raggiunto con gli Stati Uniti sullo sfruttamento delle ricchezze minerarie del suo Paese un "inizio" e un "accordo quadro", ma ha sottolineato che il suo "successo" dipenderà dalle discussioni con il suo omologo Donald Trump. "E' un inizio, è solo un accordo quadro", ha detto ai giornalisti a Kiev. "Questo accordo può essere un grande successo o semplicemente scomparire", ha aggiunto il capo di Stato ucraino, sottolineando che "dipendera' dalle nostre conversazioni con il presidente Trump", che spera di incontrare a Washington venerdì.

Zelensky: "Spero di incontrare Trump venerdì a Washington"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di sperare di incontrare venerdì a Washington il presidente Usa Donald Trump. 

Intesa Usa-Ucraina, da Kiev 50% risorse per ricostruzione

"Ucraina e Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere una pace duratura in Ucraina, intendono istituire un Fondo di investimento per la ricostruzione. L'Ucraina contribuirà al Fondo con il 50 per cento dei proventi derivanti dalla futura monetizzazione di tutte le risorse naturali di proprietà del Governo ucraino". E' quanto si legge nel testo dell'accordo sulle terre rare tra Usa e Ucraina, pubblicato dal Financial Times. "In base alle leggi vigenti negli Stati Uniti, il governo degli Usa manterrà un impegno finanziario a lungo termine per lo sviluppo di un'Ucraina stabile ed economicamente prospera", si legge nel testo. 

Ankara: "Pronti a ospitare i negoziati"

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha confermato che il suo paese è pronto a mediare un accordo di pace sull'Ucraina e può ospitare i colloqui tra Russia e Ucraina. "Abbiamo sempre sostenuto i principi di un accordo che coinvolga entrambe le parti per raggiungere la pace. Il nostro punto di vista non è cambiato. La Turchia è pronta a fornire qualsiasi supporto agli sforzi di pace, compresi i negoziati tra le parti", ha detto in una conferenza stampa. "Allo stadio attuale dei contatti tra vari paesi sull'Ucraina, è chiaro che tutti concordano sulla necessità di un cessate il fuoco. Naturalmente, è fondamentale che questo venga accettato dalle parti in conflitto. Continuiamo a lavorare su quale contributo la Turchia può dare all'accordo, all'attuazione e al mantenimento del cessate il fuoco", ha affermato.

"La Turchia ha un potenziale significativo" per contribuire alla risoluzione del conflitto in Ucraina e "continua i contatti con varie parti", ha aggiunto Fidan. "La Turchia è un paese forte e importante in questa regione e svolgerà sicuramente un ruolo fondamentale nello stabilire e garantire la pace e nel mantenere il cessate il fuoco. Con la nuova amministrazione statunitense in carica, stiamo assistendo a un cambiamento nelle dinamiche. È in corso un processo di negoziazione indiretta, che coinvolge tutti gli stakeholder chiave. Gli americani stanno parlando con i russi, gli ucraini sono in contatto con gli europei, i russi stanno parlando con noi, gli ucraini ci stanno contattando e gli europei stanno interagendo con gli americani. In questo momento, è in atto un'attività diplomatica molto intensa".

Meloni: "Ucraina, sicurezza e competitività al centro prossimi summit"

Con Ulf Kristersson "ci siamo confrontati sulle principali questioni che sono all'ordine del giorno dell'agenda europea internazionale. Abbiamo, come sapete, diversi importanti appuntamenti a partire dai prossimi Consigli europei. C'è un Consiglio europeo informale convocato il prossimo 6 marzo per trattare prevalentemente la questione legata all'Ucraina, alla sicurezza. C'è stata stamattina anche una breve riunione in videoconferenza. E c'è un altro importante Consiglio europeo ordinario il 20 marzo per affrontare la questione della competitività". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, al termine dell'incontro con l'omologo svedese a Palazzo Chigi.

Meloni: "A Kiev garanzie nel contesto dell'Alleanza atlantica"

Io ho sempre detto e ritengo che queste garanzie di sicurezza devono essere realizzate nel contesto dell'Alleanza atlantica perché penso che questa è la cornice migliore per garantire una pace che non sia né fragile né temporanea, perché appunto non ci sia più il rischio che l'Europa possa ripiombare nel dramma della guerra. Le altre soluzioni come ho già detto mi sembrano più complesse e francamente meno efficaci". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte dopo l'incontro con il primo ministro svedese Ulf Kristersson, a Palazzo Chigi. 

Kiev: riuscito contrattacco a Pokrovsk e su strada chiave

L'esercito ucraino ha rivendicato il successo di una controffensiva nei pressi di Pokrovsk, città nell'Ucraina orientale obiettivo dell'avanzata russa, e nei pressi di un'importante autostrada collegata con la città di Dnipro. "Settore di Pokrovsk: i paracadutisti (della brigata Sicheslavsky) hanno preso il controllo della città di Kotlyne", ha annunciato la brigata sul su Facebook, aggiungendo che la conquista russa di questo villaggio avrebbe permesso alle truppe di Mosca di "raggiungere l'autostrada Pokrovsk-Dnipro, motivo per cui il nemico aveva inviato ingenti forze per conquistarlo".

Meloni: "Pace giusta solo con garanzie di sicurezza a Kiev"

Servono "sforzi per gettare le basi per una pace giusta e duratura in Ucraina", che si avrà "solamente se a Kiev saranno date adeguate garanzie di sicurezza per essere certi che non accada di nuovo, e che le nazioni europee che si sentono minacciate possano sentirsi al sicuro". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte dopo l'incontro con il primo ministro svedese Ulf Kristersson, a Palazzo Chigi. 

Difesa: terminata videoconferenza leader Ue con Macron

Si è tenuta stamani la videoconferenza organizzata dal presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa con i leader Ue per ascoltare il presidente francese Emmanuel Macron, che ha incontrato il presidente degli Usa Donald Trump a Washington. L'Ue, dice Costa via social, "continua a lavorare su uno stretto coordinamento europeo. Oggi il presidente Emmanuel Macron ha informato i leader dell'Ue sul suo incontro con il presidente Trump all'inizio di questa settimana a Washington. E' stato molto utile per preparare il nostro Consiglio Europeo straordinario del 6 marzo, nel quale prenderemo decisioni sul nostro sostegno all’Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea". La videoconferenza è stata breve, circa 30 minuti, ed è stata essenzialmente dedicata alle informazioni fornite da Macron sulla sua visita nella capitale degli States. E' seguita una breve sessione di domande e risposte, informano fonti Ue.

Ue: "Tornare al gas russo dopo la pace? Mai più"

"Siamo determinati a smettere di acquistare gas russo in Europa. Non credo di poter essere più chiaro di così: siamo determinati a non continuare più ad acquistare gas e quindi a fornire entrate per il forziere di guerra Putin". Lo ha detto il commissario europeo all'Energia, Dan Jorgensen, rispondendo a una domanda sull'ipotesi che l'Ue torni ad acquistare gas dalla Russia in caso di un accordo di pace con l'Ucraina. 

Zelensky: "Non permettiamo a Mosca di normalizzare l'occupazione"

"Non permettiamo alla Russia di 'normalizzare' l'occupazione". Lo dice in un messaggio pubblicato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nell'anniversario dell'annessione della Crimea da parte di Mosca. "Oggi è il giorno del coraggio e dell'onestà di tutti coloro che non hanno chiuso un occhio sull'occupazione russa della nostra Crimea - scrive Zelensky - in questi giorni, 11 anni fa, l'aggressione russa contro l'Ucraina è iniziata con l'illegale e vile sequestro della Crimea. Ma il giorno del 26 febbraio ha dimostrato che ci sarebbe stata resistenza: resistenza dalla Crimea, resistenza da tutta l'Ucraina. Questo giorno ha dimostrato che ci sono e ci saranno persone che non accetteranno bugie e non abbandoneranno le loro case. Siamo riusciti a rimettere la questione della liberazione della Crimea nell'agenda mondiale. Non permettiamo alla Russia di "normalizzare" l'occupazione. Continuiamo a lottare per il diritto a una vita normale e per le garanzie di sicurezza e pace sostenibile per l'intera Ucraina", conclude il presidente ucraino.

Zelensky

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Il premier di Kiev conferma l'accordo con gli Usa sulle terre rare

Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno raggiunto un accordo definitivo in base al quale gli Stati Uniti otterranno le risorse minerarie ucraine in cambio del sostegno militare nella loro guerra difensiva contro la Russia. Lo conferma il premier ucraino Denys Shmyhal secondo il Guardian. Shmyhal ha affermato che l'accordo prevede la creazione di un fondo di investimento congiunto e contiene una disposizione in cui si afferma che gli Stati Uniti sostengono gli sforzi dell'Ucraina per ottenere garanzie di sicurezza per costruire una pace duratura. Il governo ucraino dovrebbe autorizzare l'accordo oggi. Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che si aspetta che Volodymyr Zelensky si rechi a Washington alla fine della settimana per firmare l'accordo. 

Uccisa giornalista Ukrinform nel raid su regione di Kiev

Tra le vittime raid russo di stanotte sulla regione di Kiev c'è una giornalista di Ukrinform, Tetiana Kulyk, autrice e conduttrice del progetto 'Nazione degli invincibili' che ha ricoperto il ruolo di caporedattrice della redazione multimediale. Lo scrive la stessa agenzia ucraina. Kulyk "era una grande giornalista, ha realizzato molti programmi sulla nostra lotta e sui nostri eroi. Ieri abbiamo parlato di preparare un'intervista con Kyrylo Budanov. Rimarrà sempre nei nostri cuori" e "vendicheremo la nostra collega con materiali che espongano i crimini di guerra" russi, ha detto il direttore generale di Ukrinform Serhiy Cherevaty. 

Isw: "La Russia dovrebbe combattere altri 83 anni per conquistare tutta l'Ucraina"

L'esercito russo dovrebbe combattere altri 83 anni per conquistare il restante 80% dell'Ucraina che sfugge ancora al suo controllo. Lo indica un'analisi dell'Institute for the Study of War (Isw), think tank basato negli Stati Uniti, secondo la quale la Russia sembra agire in Ucraina sulla base del presupposto che la guerra continuerà per sempre e che non ha bisogno di ottenere guadagni territoriali significativi in ​​una singola offensiva.

Alla luce di questa considerazione, l'Isw ha valutato che le forze russe impiegherebbero fino al 2108 per controllare tutta l'Ucraina, supponendo che possano sostenere all'infinito l'attuale ritmo di avanzata e le massicce perdite di truppe, uno scenario che il think tank ritiene improbabile.

"Putin ha articolato una teoria della vittoria, tuttavia, che presuppone che la Russia possa sopravvivere all'Ucraina e all'Occidente e continuare ad avanzare sul campo di battaglia finché non sconfiggerà l'Ucraina", conclude l'Isw nell'analisi.

Kiev: "Raid russo a Kostyantynivka, 5 persone uccise"

Cinque persone sono state uccise e 8 ferite negli attacchi russi sulla città di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk. Lo rende noto il capo dell'amministrazione autonoma regionale di Donetsk, Vadym Filashkin, su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda.   "Secondo le informazioni preliminari, i russi hanno sganciato 3 bombe aeree guidate sulla città e sui suoi dintorni", ha detto Filashkin invitando a "evacuare in modo tempestivo!". 

Russia parla al Consiglio diritti Onu, decine di delegati lasciano la sala

Decine di delegati hanno abbandonato la sala all'inizio del discorso della Russia al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra in segno di sostegno all'Ucraina. Lo riporta il Guardian secondo cui i delegati, tra cui gli ambasciatori di Francia, Germania e Gran Bretagna, si sono riuniti fuori dalla sala in cui si stava svolgendo la sessione. 

Salvini: "Parlare ora di mandare soldati a Kiev non ha senso"

"Parlare oggi di mandare soldati italiani in terra di guerra non ha senso, non mi esercito neanche a dire chi e come. Prima Putin e Zelensky devono deporre le armi e poi ragioneremo di tutto". Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo alla stampa estera. Quanto alla spesa militare "si può aumentare, ma l'ultima cosa che faccio è tagliare la spesa sanitaria per aumentare la spesa militare. O - prosegue - è tutto fuori dal pacchetto dei vincoli europei, e allora è un altro paio di maniche, ma se devo decidere se investire in ospedali, scuole o carri armati è banale dire che l'lultima delle scelte è quella dei carri armati". 

Lavrov: "Nessuna opzione per forze di peacekeeping in Ucraina"

La Russia non sta prendendo in considerazione alcuna opzione per l'invio di forze di peacekeeping europee in Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri Sergei Lavrov secondo le agenzie russe. "No, non possiamo prendere in considerazione nessuna opzione", ha detto, rispondendo a una domanda sulla possibilità che siano inviate forze di peacekeeping in Ucraina. Lavrov ha sottolineato che l'approccio imposto dagli europei, in particolare Francia e Gran Bretagna , è volto ad aggravare ulteriormente il conflitto e a reprimere qualsiasi tentativo di sedarlo. " Macron ha parlato a Washington della necessità di un cessate il fuoco urgente, dell'introduzione di queste forze di mantenimento della pace, e poi, presumibilmente, parleremo di territori, del destino delle persone, di altri principi di insediamento. Questo e' inganno. Non si può andare per un accordo che mira a raggiungere un unico obiettivo: pompare di nuovo l'Ucraina di armi", ha aggiunto. Lavrov ha escluso anche la possibilità di congelare il conflitto in Ucraina lungo la linea di contatto.""Questo non accadrà, abbiamo una Costituzione", ha detto il capo della diplomazia di Mosca. 

Lavrov

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Lavrov: "Incontro funzionari russi e Usa domani a Istanbul"

Funzionari russi e americani si incontreranno domani a Istanbul per discutere del lavoro delle rispettive rappresentanze diplomatiche. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Mosca incrimina reporter con accusa di false notizie su esercito

La giornalista Yekaterina Barabash è stata incriminata in Russia con l'accusa di diffusione di "false" informazioni sull'esercito: lo riferisce il Comitato investigativo russo, citato dalla Tass. Secondo la testata online Sota, citata a sua volta dal Moscow Times, la donna, una critica cinematografica, era tornata in Russia domenica dopo aver seguito il festival del cinema di Berlino. Diversi media e l'ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info scrivono che il figlio ne avesse denunciato già ieri l'arresto in un caso che appare come l'ennesimo episodio di repressione e censura da parte del governo di Mosca. Barabash collabora con la testata "Republic", inserita dalle autorità russe nel famigerato registro degli "agenti stranieri" con cui il Cremlino tenta di colpire persone e enti scomodi per il potere. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, rischierebbe fino a dieci anni di reclusione. Dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino, in Russia è entrata in vigore una legge bavaglio che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sulle forze armate che dovessero essere ritenute "false" dalle autorità, cosa che in pratica proibisce ogni critica all'aggressione militare ordinata da Putin. 

Lavrov: "Gli europei incitano Kiev a continuare il conflitto"

I Paesi europei stanno incitando l'Ucraina a continuare il conflitto di fronte ai "cambiamenti negli equilibri politici". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. "Quando gli equilibri politici sull'Ucraina cambiano, come è evidente dal voto nelle Nazioni Unite, l'Europa cerca immediatamente di sabotare questa tendenza, annunciando nuovi grandi pacchetti di aiuti militari a Kiev, incitandola a continuare a combattere", ha detto Lavrov, citato dall'agenzia Tass, durante una visita in Qatar. 

Ucraina, Salvini: "Essere certi prima di inviare soldati". VIDEO

Mosca, conquistati due villaggi nel Kursk

Il gruppo russo "Nord" ha conquistato le due città di Orlovka e Pogrebki nella regione di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Le unità del gruppo di forze del Nord hanno liberato gli insediamenti di Orlovka e Pogrebki durante le operazioni offensive", si legge nella nota del ministero di Mosca, secondo cui le forze russe stanno facendo  progressi nel respingere il tentativo di invasione delle Forze armate ucraine nel territorio russo nella regione di Kursk. 

Costa: "Il 6 marzo decideremo sul sostegno a Kiev e sulla difesa Ue"

"Stiamo continuando a lavorare su uno stretto coordinamento europeo. Oggi il presidente Emmanuel Macron ha informato i leader dell'UE sul suo incontro con Donald Trump all'inizio di questa settimana a Washington. Molto utile per preparare il nostro Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, dove prenderemo decisioni sul nostro sostegno all'Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea". Lo ha scritto su X il presidente del Consiglio Ue. 

Salvini: "La Russia sia interlocutore a guerra finita"

"La guerra e l'invasione hanno cambiato qualsiasi tipo di rapporto e di relazione" tra la Russia e l'Unione Europea. "Facciamo finire questa guerra e poi il rapporto dovrà essere commerciale, culturale, sportivo, industriale". Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, alla Stampa Estera, a Roma. "A cannoni fermati conto che tutta l'Europa conti ad avere la Russia come un interlocutore. Per l'Unione Europea è meglio avere la Russia come potenza dialogante anzichè lasciarla nelle mani della Cina", ha aggiunto. 

Il Cremlino: "Su accordo terre rare attendiamo l'ufficialità"

Il Cremlino è in attesa della conferma ufficiale che gli Stati Uniti e l'Ucraina abbiano concordato i termini di un accordo storico sui minerali. "Finora non ci sono dichiarazioni ufficiali su questa questione. Abbiamo solo sentito che Zelensky dovrebbe andare a Washington venerdì", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Probabilmente ci saranno tentativi di rendere questa visita in qualche modo sostanziale", ha aggiunto. 

Accordo tra Usa e Ucraina sulle risorse strategiche. VIDEO

Kiev, la Russia ha lanciato 177 droni

Russia e Ucraina si sono attaccate a vicenda con centinaia di droni nella notte tra martedì e mercoledì. I giornalisti dell'AFP hanno sentito forti esplosioni nel centro di Kiev poco prima di mezzanotte, in seguito all'attivazione dell'allerta aerea nella capitale e all'allarme dell'aeronautica militare contro i droni russi che attaccavano diverse regioni del Paese. In totale, la Russia ha sparato 177 droni di diverso tipo, 110 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea e 66 droni esca sono scomparsi senza causare danni, ha riferito in mattinata l'aeronautica ucraina. 

Kiev: "Due vittime nell'attacco con drone russo"

Trovati due corpi sotto le macerie di una casa distrutta nella regione di Kiev, dopo l'attacco di un drone russo. Lo ha dichiarato Viktoriia Ruban, portavoce del Servizio di emergenza statale dell'oblast di Kiev, in un commento all'Ukrainska Pravda Ruban non è stato in grado di fornire informazioni sulle vittime dell'attacco russo, sottolineando che la polizia stava identificando i corpi. Un corrispondente dell'emittente ucraina TSN ha riferito, nel notiziario congiunto ucraino 24/7, che la casa colpita dal drone Shahed era l'abitazione di "un famoso chirurgo e personaggio televisivo". In precedenza, era stato riferito che una donna di 19 anni era rimasta ferita in un attacco russo nel distretto di Bucha, nell'oblast' di Kiev, e che una casa aveva preso fuoco.

Iran: "Lavrov non ha portato messaggi da parte degli Usa"

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che, durante la sua visita di ieri a Teheran, l'omologo russo Serghei Lavrov ha fornito un rapporto dettagliato sui negoziati tra Russia e Stati Uniti e i Paesi della regione ma non ha portato alcun messaggio per l'Iran da parte Washington. Il capo della Diplomazia di Teheran si è espresso in questi termini, parlando ai giornalisti, in seguito alla pubblicazione di alcuni rapporti sui media secondo cui Lavrov avrebbe trasmesso un messaggio da parte degli Usa all'Iran durante la visita di ieri. "Non c'è possibilità di colloqui diretti tra noi e gli Stati Uniti sulla questione nucleare finché verrà applicata in questo modo la massima pressione", aveva detto Araghchi ieri durante una conferenza stampa congiunta con Lavrov, come ha riferito l'agenzia Irna.

Cremlino: "No comment su possibile accordo terre rare Ucraina-Usa"

Fino a quando non vi saranno annunci ufficiali, il Cremlino non commenta le notizie dei media su una visita venerdì a Washington del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la firma con gli Usa di un accordo sull'estrazione di terre rare in Ucraina. "Finora - ha detto Dmitry Peskov, il portavoce della presidenza russa - non ci sono dichiarazioni ufficiali al riguardo. Abbiamo solo sentito che Zelensky andrà probabilmente a Washington venerdì, e ovviamente ci saranno tentativi per accompagnare questa visita con qualcosa di concreto". "Se si tratterà dell'accordo menzionato o qualcos'altro, lo vedremo", ha concluso il portavoce, citato dall'agenzia Tass. E' stata l'agenzia Reuters, citando due fonti informate, a scrivere che Zelensky sarà venerdì a Washington per firmare l'intesa sulle terre rare.

Mosca: "Non discusso eventuale invio peacekeeper cinesi in Ucraina"

Il Cremlino afferma di non aver discusso l'eventualità di un dispiegamento di "peacekeeper" cinesi in Ucraina: lo scrive l'agenzia Interfax citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. "No", ha risposto Peskov alla domanda se Mosca stesse discutendo di questa eventualità.

Spagna, Esteban (Pnv): “Pronti a difesa Ue senza Usa”

"Dobbiamo preparare senza indugio l'embrione di difesa europea senza contare sugli Stati Uniti. Forse ci possono essere altri alleati come il Canada, ma bisogna farlo subito" e "prima che sia troppo tardi". E' quanto ha chiesto il portavoce del Partito nazionalista basco al Congresso spagnolo, Aitor Esteban, al premier Pedro Sanchez durante il question time alla Camera bassa. Il portavoce del Pnv, uno degli 'oratori' storici più apprezzati nel Parlamento iberico, dovrà lasciare l'incarico parlamentare perché è stato eletto presidente del partito nazionalista basco. Nel suo ultimo intervento, in cui è ha nuovamente chiesto al governo di "cambiare la legge franchista sui segreti di Stato", ha ricevuto una standing ovation dei deputati. Il premier si è congratulato con Esteban per l'elezione a presidente del Pnv, riconoscendo che le Camere "perdono uno dei suoi oratori parlamentari più brillanti", ma che il Pnv "guadagna uno straordinario presidente". Sanchez ha affermato che la Spagna conta sul "rispetto e l'ammirazione" della comunità internazionale e sta contribuendo "più di tutti nella Ue" alla pace, alla sicurezza e alla ricostruzione dell'Ucraina. Sul piano interno, il premier si è impegnato a una riforma della legge sui segreti di Stato prima della fine della legislatura.

Zelensky: "L'integrità territoriale mai oggetto di compromesso"

"L'integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina non sono e non saranno soggette ad alcun compromesso. Il Giorno della Resistenza nella nostra Crimea è un giorno di rispetto per l'onestà, per l'Ucraina. E ringrazio tutti coloro che mi sostengono!". Lo scrive Voldymyr Zelensky sui social. "Oggi è un giorno di coraggio e onestà per tutti coloro che non hanno chiuso un occhio sull'occupazione russa della nostra Crimea. Proprio in questi giorni, 11 anni fa, è iniziata l'aggressione russa contro l'Ucraina, precisamente con l'illegale e spregevole sequestro della Crimea.Ma la giornata del 26 febbraio ha dimostrato che ci sarebbe stata resistenza: resistenza dalla Crimea, resistenza da tutta l'Ucraina. Questa giornata ha dimostrato che ci sono e ci saranno persone che non accetteranno le bugie e non abbandoneranno le loro case", aggiunge.

Ministra Gb lancia appello all'Europa per aumento spese militari

La cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves nel governo laburista britannico di Keir Starmer ha lanciato un appello dalle pagine del quotidiano filo-Tory Daily Telegraph ai Paesi europei affinché seguano l'esempio del Regno Unito e aumentino le spese per la difesa. L'appello arriva dopo che ieri alla Camera dei Comuni il premier Starmer aveva annunciato l'incremento delle spese militari al 2,5% del Pil dal 2027 oltre ad aumenti successivi anno per anno parlando di "momento storico" per il Paese e gli alleati chiamati ad affrontare la sempre più forte minaccia rappresentata dalla Russia di Vladimir Putin e le sfide legate al conflitto in Ucraina. "Tutti noi dobbiamo fare un passo in avanti e investire di più nella difesa", si legge nell'intervento della cancelliera, molto criticata in patria per i risultati deludenti della sua gestione dell'economia nazionale. "Ecco perché nei prossimi giorni parlerò con le controparti europee del G20 in Sudafrica dell'importanza della sicurezza e della difesa per le nostre economie e di come possiamo lavorare insieme per rafforzarle", ha sottolineato Reeves. Un altro appuntamento molto importante è il vertice in programma a Londra nel fine settimana per discutere della difesa comune europea dopo l'atteso incontro di domani alla Casa Bianca fra Starmer - in partenza oggi per Washington - e il presidente americano Donald Trump.

Tajani ribadisce: "Italia deve arrivare al 2% di spesa per difesa"

"Anche noi italiani dobbiamo arrivare al 2% almeno del Pil in spese per la difesa, cercando di derogare dal Patto di Stabilità proprio per le questioni legate alla difesa, cioè escluderne le spese che si faranno per garantire la nostra sicurezza. Ma garantire la sicurezza significa anche garantire la sicurezza delle nostre frontiere, del Mediterraneo, essere presenti nel mondo per garantire la pace, così come fanno già i nostri militari nel Libano, nei Balcani": lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenuto alla trasmissione Mattino 5 News su Canale 5. "Nel fine settimana - ha proseguito Tajani - ci sarà un vertice a Londra al quale parteciperà il presidente del Consiglio italiano, per discutere di una difesa europea, che è ormai diventata indispensabile, grazie anche al sogno di De Gasperi e al grande lavoro di Silvio Berlusconi. Ora stiamo finalmente rendendoci conto che questa difesa europea serve. Perché? Perché l'Europa, che fa parte della Nato, non può pensare sempre di essere difesa solo dagli Stati Uniti. Deve provvedere a se stessa, in un'alleanza dell'Occidente in cui devono esserci due pilastri: da una parte gli Stati Uniti e dall'altra parte l'Europa. E noi dobbiamo fare di più per la nostra difesa". Alla domanda se tema che gli Stati Uniti di Trump decidano "di non difendere più noi europei", Tajani ha risposto: "Io non credo che questo accadrà mai. Gli Stati Uniti pretendono - ma lo pretendeva pure la vecchia amministrazione Biden - che l'Europa faccia di più. Ma questo è giusto". Alla domanda se tema che la Russia voglia un domani, per esempio, "invadere la Polonia", Tajani ha detto: "L'Europa deve garantire la propria sicurezza. Io mi auguro che, una volta raggiunta la pace in Ucraina, una pace giusta, la Russia comprenda che non può andare oltre. Poi l'Ucraina, se entrerà a far parte dell'Unione europea, sarà protetta. Dobbiamo trovare fra Stati Uniti e Europa una strategia insieme per garantire la sicurezza dell'Occidente. Noi dobbiamo fare di più, ma gli americani non possono pensare di non seguire più con attenzione questa parte del mondo dove ha interessi", ha concluso Tajani.

Tajani: “Ue deve sedersi al tavolo sull'Ucraina per le sanzioni”

"L'Unione europea deve sedersi al tavolo insieme a Russia, Stati Uniti e Ucraina, perché ha imposto le sanzioni alla Russia, e il tema delle sanzioni sarà uno dei grandi problemi da affrontare nelle future trattative. Quindi noi europei siamo parte in causa e non si può decidere se conservare, levare, o comunque discutere di sanzioni senza l'Europa. E questo lo ha riconosciuto lo stesso segretario di Stato americano, Marco Rubio": lo ha dichiarato il ministro degli esteri, Antonio Tajani, intervenuto alla trasmissione Mattino 5 News su Canale 5. "Ma non è ancora cominciata la trattativa. Qui siamo ancora in fase prodromica e ci sono confronti fra Russia, Stati Uniti e qualche Paese europeo", ha aggiunto Tajani.

Per il Portogallo è prematuro parlare di truppe in Ucraina

Un eventuale dispiegamento di truppe portoghesi in Ucraina dovrebbe essere preso in considerazione solo dopo la definizione di un vero e proprio piano di pace, ma questa decisione, al momento, "non è nemmeno in fase di valutazione. Quando si discute un piano di pace, si attua quel piano e solo dopo si valuta la necessità di inviare o no dei soldati". Così il ministro della Difesa portoghese, Nuno Melo, ha risposto ai deputati dell'opposizione che, in Commissione parlamentare, lo interrogavano sulla posizione dell'esecutivo nei confronti della guerra di Mosca contro Kiev e della posizione dell'amministrazione Trump. Nuno Melo ha inoltre sottolineato più volte che non bisogna confondere l'alleanza fra Portogallo e Stati Uniti con una particolare amministrazione e di essere concentrato sul contributo portoghese a "preservare il legame transatlantico e non creare motivi di ulteriore allontanamento". Il ministro ritiene che i Paesi europei della Nato debbano investire sempre di più al fine di "creare le condizioni per dipendere molto di più da sé stessi".

Mosca: "Nella notte abbattuti 128 droni ucraini"

Le forze russe hanno abbattuto nella notte 128 droni ucraini, 83 dei quali nella regione di Krasnodar: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. "La notte scorsa, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 128 droni ucraini: 83 sulla regione di Krasnodar, 30 sulla Repubblica di Crimea, otto sul Mar d'Azov, cinque sul Mar Nero e uno ciascuno sulle regioni di Bryansk e Kursk", si legge in un comunicato stampa. Secondo il governatore della regione di Krasnodar, Veniamin Kondratyev, ci sarebbero danni a tre abitazioni - due nella zona di Temryuk e una in quella di Tuapse - ma non ci sarebbero vittime. Lo riporta la testata online Meduza.

Tajani: "Truppe italiane in Ucraina solo se neutrali con l'Onu"

Sull'invio di soldati italiani in Ucraina "resto scettico. Non è la soluzione migliore mandare soldati europei" in una zona che deve essere zona neutrale fra la Russia e l'Ucraina e che non può essere gestita da paesi non neutrali. "Se si deve creare una zona neutrale, devono esserci soldati italiani sotto mandato Onu, non della Nato, dell'Unione europea o in generale dell'Occidente", percepiti come nemici dalla Russia: lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Mattino 5 New su Canale 5. "La soluzione sarebbe avere un'azione delle Nazioni Unite, che decida attraverso il consiglio di sicurezza, con l'impegno quindi anche della Cina e della Russia, ad avere una zona cuscinetto, dove potrebbero anche esserci, in quel caso, militari italiani, ma parte, così come accade in Libano, di una missione delle Nazioni Unite, non una missione dell'Occidente che si schiera contro la Russia", ha aggiunto Tajani, ricordando come l'invio di soldati italiani non è previsto.

Van Aken: “Linke europeista di pace, mai truppe in Ucraina”

"Abbiamo avuto una strategia chiara: siamo andati casa per casa a chiedere quali sono i problemi. E i temi sono gli affitti e i prezzi troppo alti. Abbiamo messo la questione sociale con questi due aspetti al centro della campagna". Così a Repubblica Jan van Aken, capolista della Linke che alle ultime elezioni in Germania è passata da sotto il 5% all'8,7%. "Abbiamo inoltre ridotto gli stipendi ai vertici del partito, e questo ha portato credibilità - aggiunge - E infine sull'immigrazione ci siamo posizionati chiaramente in difesa del diritto di asilo e delle persone. Siamo stati gli unici". "Siamo grandi supporter dell'Ue - dice poi -Ma deve essere un'Europa sociale, non solo un'Europa dell'economia e militare. E in quel caso siamo favorevoli a una maggiore integrazione. Trovo che l'Europa vada rafforzata di fronte all'imperialismo degli Usa, ma non come potenza mondiale, non come un ulteriore blocco oltre a Russia, Cina e Usa. Vogliamo un'Europa che sia forza di pace. Ci deve essere un accordo e questo accordo deve avere il supporto della gente in Ucraina. Non potremmo mai mettere truppe militari in Ucraina per assicurare la pace contro la Russia. Questo porterebbe a una guerra. Ci devono essere negoziati alla fine dei quali entrambe le parti si mettono d'accordo su una forza neutrale. La Cina dovrebbe farne parte perché solo così la Russia non attaccherebbe". La Linke è inoltre "a favore del riconoscimento dello Stato palestinese. Anche Israele ha diritto a esistere e a difendersi. Uccidere migliaia di civili è un crimine contro l'umanità". "Noi ci definiamo socialisti-democratici. I temi non sono nuovi, dagli anni '90 difendiamo la giustizia sociale. Abbiamo riscoperto l'attivismo nelle strade".

Bolton: “Trump ha già dato troppo a Putin, Ue punti su Nato”

Donald Trump "ha già concesso troppo a Vladimir Putin" e per gli europei "l'unico modo di riportare il presidente Usa alla realtà è agire all'interno della Nato". Ad affermarlo al Corriere della Sera è John Bolton, 76 anni, repubblicano, già consigliere per la Sicurezza nazionale di Trump dal 2018 al 2019 e dal 2005 al 2006 ambasciatore degli Usa all'Onu. "È molto inquietante - aggiunge - quello che Trump ha fatto negli ultimi giorni, perché ha già concesso un vantaggio tattico a Putin, prima ancora di iniziare il negoziato. In particolare, ha ammesso che l'Ucraina non potrà recuperare la piena sovranità e l'integrità territoriale. Inoltre ha escluso la possibilità che Kiev entri nella Nato, ottenendo sufficienti garanzie di sicurezza. A questo punto, al Cremlino probabilmente si staranno dicendo: 'Avremmo dovuto chiedere di più, perché probabilmente lo avremmo ottenuto'". Il rischio di una spartizione dell'Ucraina "è molto alto, specialmente se l'Ucraina commetterà l'errore di accettare un cessate il fuoco nella situazione attuale: la linea del fronte potrebbe trasformarsi in un confine stabile. Sui minerali: non so quali saranno i termini esatti dell'intesa. Non mi scandalizza un accordo per lo sfruttamento di terre rare o di altre risorse. Ma se si procede con la coercizione o l'estorsione, allora non è più accettabile". "Putin e Trump concordano sul fatto che sono necessarie le elezioni in Ucraina - dice ancora - Ma come puoi organizzare una consultazione libera e trasparente quando un Paese occupante controlla il 20% del tuo territorio? Penso che le pressioni di Trump finiranno per aumentare la popolarità di Zelensky in Ucraina". "Se i leader europei affrontano la questione come Stati sovrani, ma attraverso la Nato - conclude - potrebbero riportare Trump alla realtà. Se, invece, l'approccio fosse 'dimentichiamo l'Alleanza atlantica, trasformiamo la Ue in un'alleanza militare', come sembra proporre Emmanuel Macron, il risultato sarebbe fornire a Trump ancora più motivi per abbandonare la Nato. La storia recente mostra come l'Europa non sarebbe in grado di difendersi da sola".

Presidente iraniano a Lavrov: “Rafforziamo i nostri legami”

"Teheran è determinata a rafforzare i legami con Mosca", ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, in un incontro con il ministro degli Esteri russo in visita, Serghei Lavrov, ieri sera. Il presidente ha anche sottolineato l'importanza di continuare le collaborazioni regionali costruttive fra i due Paesi e anche la necessità di accelerare l'attuazione degli accordi. "Iran e Russia condividono opinioni comuni sulle questioni regionali e perseguono il rafforzamento della loro cooperazione regionale e internazionale", ha aggiunto Pezeshkian. Subito prima, Lavrov ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi. I media iraniani ricordano che Araghchi ha sottolineato che l'Iran non terrà colloqui diretti con gli Stati Uniti sulla questione nucleare, sotto l'attuale massima pressione, minacce e sanzioni.

Zelensky ha sentito Macron: “Discussi risultati del colloquio con Trump”

"Come sempre, una conversazione costruttiva con il presidente francese Emmanuel Macron. Emmanuel mi ha informato sui risultati della sua visita negli Stati Uniti e del suo incontro con il Presidente Trump". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la telefonata di ieri. "Ho condiviso i dettagli dell'incontro di ieri con i leader dei paesi nordico-baltici a Kiev. Per raggiungere una pace giusta è necessaria la voce di ogni Paese nella nostra parte del mondo. Stiamo lavorando su una posizione comune e su garanzie di sicurezza affidabili", ha dichiarato il leader ucraino. "Abbiamo anche coordinato i nostri piani e i prossimi contatti in vari formati. La pace per cui ci impegniamo deve garantire che le generazioni future in Ucraina e in tutta Europa siano protette dall'aggressione russa.Grazie, Emmanuel, per tutto il tuo aiuto e supporto. L'Ucraina vede quanto la Francia sta facendo per il nostro futuro comune", ha concluso.

Media: in intesa su terre rare non ci sono garanzie sicurezza

I media ucraini riportano i dettagli dell'accordo che sarebbe stato raggiunto in serata tra gli Usa e l'Ucraina sulle terre rare. Il documento, scrive Ukrainska Pravda, sarà firmato dal ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga e dal segretario di Stato americano Marco Rubio. In base a tale accordo, gli Stati Uniti e l'Ucraina dovrebbero creare un Fondo di investimento per la ricostruzione. Il Fondo riceverà il 50% dei ricavi derivanti dalle risorse naturali, dai porti e dalle infrastrutture legate alle risorse ucraine (anche quelle di proprietà indiretta del governo ucraino) da reinvestire nell'economia ucraina. La disposizione secondo cui gli Stati Uniti avrebbero avuto il controllo totale sul fondo commerciale è stata eliminata dall'accordo aggiornato. Nella formulazione attuale, deterranno la massima quota finanziaria nel fondo consentita dalla legge degli Stati Uniti. La nuova versione dell'accordo non include la clausola, molto contestata da Zelensky, in base alla quale i contributi fiscali ucraini al fondo avrebbero dovuto raggiungere un importo pari a 500 miliardi di dollari come rimborso all'assistenza finanziaria degli Stati Uniti. Secondo il testo, gli Stati Uniti intendono impegnarsi finanziariamente per assistere l'Ucraina, per un importo che sarà determinato separatamente. Tuttavia, l'accordo non contiene chiare garanzie di sicurezza, che il leader ucraino aveva chiesto.

Trump: "Ci sarà bisogno di qualche sorta peacekeeping in Ucraina"

Ci sarà bisogno di qualche sorta di peacekeeping in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump firmando alcuni ordini esecutivi, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. "Ci sarà bisogno di qualche forma di peacekeeping, troveremo qualcosa che va bene a tutti", ha detto Trump rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla freddezza Cremlino all'ipotesi di una presenza di peacekeeper europei. "E' qualcosa di cui ho parlato, ma una forma di peacekeeping che sia alla fine accettabile per tutti", ha aggiunto.

Ucraina, le risorse minerarie e le terre rare: che cosa sono e quanto valgono

Se ne discute ormai da giorni, e la trattativa sul tema tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sembra essere in dirittura d’arrivo: sono le terre rare, per le quali Washington e Kiev sembrano avere trovato un’intesta del valore di 500 miliardi di dollari. Tanto che Zelensky sarebbe atteso venerdì a Washington per la firma finale. Del resto l’Ucraina, in base a quanto riportato dall’edizione 2024 della pubblicazione di riferimento World Mining Data, da sola concentra circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, anche se non tutte sono sfruttate o facilmente sfruttabili. LEGGI L’ARTICOLO

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