
Introduzione
Se ne discute ormai da giorni, e la trattativa sul tema tra gli Stati Uniti e l’Ucraina sembra essere in dirittura d’arrivo: sono le terre rare, per le quali Washington e Kiev sembrano avere trovato un’intesta del valore di 500 miliardi di dollari. Tanto che Zelensky sarebbe atteso venerdì a Washington per la firma finale. Del resto l’Ucraina, in base a quanto riportato dall’edizione 2024 della pubblicazione di riferimento World Mining Data, da sola concentra circa il 5% delle risorse minerarie mondiali, anche se non tutte sono sfruttate o facilmente sfruttabili.
La partita delle risorse minerarie del Paese, e in particolare delle terre rare, è cruciale dal punto di vista economico: il mercato globale infatti è previsto in rapida espansione. Se oggi vale quasi 11 miliardi di dollari, si stima che entro il 2031 arriverà ai 21,7 miliardi: un ritmo di crescita previsto del 7,4% all'anno.
Quello che devi sapere
La situazione dell’Ucraina
- Sempre secondo quanti riferito dall’edizione 2024 di World Mining Data, l’Ucraina si colloca al quarantesimo posto tra i paesi produttori. In un libro pubblicato nel 2023 dall'Ufficio francese di ricerca geologica e mineraria, i geologi hanno fatto l'inventario di oltre un centinaio di risorse: tra queste ci sono il ferro, la manganese e l’uranio. Secondo il World Mining Data, nel 2022 il paese era il decimo produttore mondiale di ferro. Ma non tutti i minerali sono considerati allo stesso modo.
Per approfondire: Terre rare, quali Paesi ne hanno di più? L’obiettivo Usa è arginare il dominio della Cina
I minerali critici o strategici
- I minerali possono essere definiti come critici o strategici dai Paesi per la loro economia o la loro transizione energetica, soprattutto in caso di timori di interruzioni dell'approvvigionamento. Gli Stati Uniti ne designano circa cinquanta, mentre l’Unione europea più di trenta. La Commissione europea ha descritto l'Ucraina come "una potenziale fonte di oltre venti materie prime critiche". L'Ucraina produce in particolare tre minerali critici: manganese (ottavo produttore mondiale), titanio (undicesimo) e grafite (quattordicesimo), indispensabile per le batterie elettriche.
Cosa sono le terre rare
- Per quanto riguarda in particolare la grafite, l'Ucraina concentra circa il 20% delle risorse mondiali. Kiev è anche uno dei principali paesi europei in termini di potenziale per quanto riguarda il litio, anch'esso indispensabile per le batterie e considerato critico, ma ad oggi non viene estratto. Non è invece chiaro quante siano le riserve di terre rare in Ucraina: si tratta di un gruppo di 17 elementi della tavola periodica (tra cui il lantanio, il cerio e lo scandio) che trovano un'ampia applicazione nella tecnologia avanzata e nelle energie rinnovabili.
Quante ce ne sono in Ucraina
- Gli esperti sostengono che il territorio ucraino disponga di diversi giacimenti di terre rare, nessuno dei quali però è ancora stato sfruttato. Da parte sua il governo ucraino sostiene di aver identificato la presenza di terre rare sul suo territorio e parla di "prospettive di produzione". Tecnicamente, i principali elementi citati nel documento (tantalio, niobio, berillio, stronzio, magnetite) non fanno parte dell'elenco delle 17 terre rare. Alcuni di essi, sempre secondo il governo, sono tuttavia "prodotti associati".
Gli investimenti necessari
- Secondo Kiev, ad esempio lo sviluppo del deposito di Novopoltavske, con giacimenti di terre rare, richiede un investimento di 300 milioni di dollari, e peraltro questo giacimento si trova inoltre in territorio occupato dalla Russia. Come ha osservato S&P, i dati su cui si basa il governo ucraino risalgono però "all'era sovietica" ed eventuali depositi "sarebbero difficili da sfruttare". Gli stessi analisti fanno però presente che un eventuale sfruttamento richiede ingenti investimenti necessari all'estrazione e potrebbe quindi non essere redditizio avviare progetti del genere.
Il mercato globale
- In ogni caso, le terre rare rappresentano un mercato globale che si prevede in rapida espansione: se oggi vale quasi 11 miliardi di dollari, si stima che entro il 2031 arriverà ai 21,7 miliardi. Un ritmo di crescita previsto del 7,4% all'anno. La partita delle terre rare, indispensabili nell'industria tecnologica e in quella della difesa, è sempre più strategica: la trattativa da 500 miliardi di dollari che si starebbe giocando tra Usa e Ucraina ne è l'esemplificazione più chiara. La partita potrà servire agli Stati Uniti a fare un passo avanti per arginare il dominio di Pechino in materia. Si stima infatti che tra il 2019 e il 2022 gli Usa abbiano importato più del 95% delle terre rare consumate.
Chi produce le terre rare
- A oggi la Cina è il primo produttore mondiale con 240mila tonnellate prodotte di materiale che rappresentano all'incirca il 70% del totale e con un export che anche lo scorso anno è cresciuto del 6%. Gli Usa hanno invece una produzione che - seppure cresciuta moltissimo negli ultimi anni - nel 2024 ha raggiunto le 43mila tonnellate. Poi ci sono Australia e Thailandia. La Russia è al quinto posto insieme a India e Madagascar con 2.600 tonnellate. Ecco quindi il valore strategico delle risorse ucraine, Paese che conta oltre 20 mila miniere (in maggior parte carbone e ferro) ma anche una riserva di terre rare che complessivamente, secondo uno studio dell'Istituto geologico nazionale, si aggirerebbero intorno ai 2,6 miliardi di tonnellate. Kiev ad esempio è leader nella produzione di titanio (componente fondamentale anche per la costruzione di missili).
Il nodo del Donbass
- Il nodo delle risorse ucraine è però dovuto al fatto che molti giacimenti si trovano nell'area del Donbass, quella nel quale si combatte e dove sono posizionate le truppe russe. La stima è che almeno 12.400 miliardi di dollari di valore complessivo di giacimenti energetici, metalli e minerali dell'Ucraina siano ora sotto il controllo russo. Oltre al 63% dei giacimenti di carbone del Paese, la Russia infatti controlla l'11% dei giacimenti di petrolio, il 20% dei giacimenti di gas naturale, il 42% dei giacimenti di metalli e il 33% dei giacimenti di terre rare e altri minerali essenziali, tra cui il litio.
Per approfondire: Guerra in Ucraina, la posizione del governo italiano e dell’Europa sull’invio di truppe