Sale a 9 il bilancio delle vittime di una grande operazione israeliana nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Operazione (denominata "Muro di ferro") che per Netanyahu mira a "sradicare il terrorismo" nel campo, un bastione di gruppi militanti locali. Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell'accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica
L'esercito israeliano lancia l'operazione 'Muro di ferro' in Cisgiordania. Il bilancio delle vittime nel raid israeliano su Jenin è salito a nove, secondo quanto ha reso noto il ministero della Salute palestinese aggiungendo che allo stesso tempo almeno altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferisce Al Jazeera online, sottolineando che tra i feriti ci sono anche diversi dottori e infermieri, secondo quanto ha detto il direttore dell'ospedale governativo di Jenin.
"Siamo ancora in guerra, ma c'è un'opportunità per il cambiamento. Il cessate il fuoco è iniziato domenica ed è stato un momento molto significativo, una grande benedizione, perché stiamo lavorando per riportare a casa gli ostaggi”, ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog intervenendo al World Economic Forum a Davos. Tuttavia, ha sottolineato Herzog, la situazione rimane critica perché l'Iran continua a sponsorizzare il terrorismo utilizzando le formazioni terroristiche nella regione, dagli Houthi ad Hamas.
Ci sono ancora sette donne nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell'accordo raggiunto con Israele. Quattro di queste verranno liberate domenica, come ha anticipato il funzionario di Hamas Taher al-Nunu. Gioia per le tre donne israeliane prese in ostaggio il 7 ottobre e per le centinaia di detenuti palestinesi liberati.
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha annunciato con una lettera al ministro della Difesa che lascerà il comando dell'Idf il 6 marzo prossimo. Lascerà il suo incarico anche il capo del comando sud dell'Idf Yaron Finkelman.
Quattro feriti: questo il bilancio di un accoltellamento avvenuto in due diverse strade di Tel Aviv questa sera. La polizia ha riferito che si è trattato di un attacco terroristico. Il terrorista, ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un'altra persona che è fuggita.
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Onu: entrati oggi a Gaza 897 camion di aiuti umanitari
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) afferma che 897 camion di aiuti sono entrati nella Striscia di Gaza oggi, terzo giorno di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. L'Ocha cita informazioni ricevute dalle autorità israeliane e dai garanti dell'accordo di cessate il fuoco - Stati Uniti, Egitto e Qatar. I termini dell'accordo prevedono che almeno 600 camion di aiuti entrino a Gaza ogni giorno.
Tregua Israele-Hamas, la lista dei 33 ostaggi che saranno liberati nella prima fase
Sono 33 gli ostaggi che saranno rilasciati durante la prima delle tre fasi dell'accordo di tregua per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza tra Israele e Hamas scattato alle 10.15 del 19 gennaio. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa. Si tratta di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono le persone che dovrebbero essere liberato man mano durante questa fase di tregua. LEGGI QUI
Media: “Terrorista di Tel Aviv un marocchino con green card Usa”
L'aggressore che ha compiuto l'attacco con accoltellamento a Tel Aviv questa sera sarebbe apparentemente un cittadino marocchino titolare di green card statunitense, secondo un documento d'identità trovato sul suo corpo. Lo riferisce Times of Israel identificando l'attentatore come Abdelaziz Kaddi, 29 anni. Secondo il portale, è entrato in Israele il 18 gennaio con un visto turistico. I funzionari della sicurezza stanno ancora lavorando per verificare la sua identità. L'aggressore ha accoltellato e ferito quattro persone, prima di essere ucciso a colpi di arma da fuoco.
Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. FOTO
Molti abitanti della Striscia si stanno spostando a piedi oppure su camion e carretti trainati da asini per tornare nelle loro abitazioni. Intanto, camion con aiuti umanitari e ambulanze sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. GUARDA LA GALLERY
Ucciso terrorista dell'attacco a Tel Aviv, quattro feriti
Il servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito che il terrorista che ha lanciato un attacco in due diverse strade di Tel Aviv questa sera è stato ucciso a colpi di arma da fuoco sul posto. La polizia ha confermato che l'accoltellamento è stato un attacco terroristico. I feriti sono quattro. Il terrorista, secondo la polizia, sarebbe arrivato sul posto in motocicletta accompagnato da un'altra persona che è fuggita.
Attentato a Tel Aviv, polizia: “2 feriti”
La polizia ha riferito che un uomo di 24 anni e un di 50 anni sono rimasti feriti nelle strade Nachalat Binyamin e Kalisher a Tel Aviv. La polizia ha informato che l'attacco non è ancora finito. Sembra che l'aggressore sia stato colpito.
Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
"Attentato a Tel Aviv, accoltellate due persone, una grave"
Due persone sono state accoltellate poco fa nel centro di Tel Aviv, in via Nachalat Binyamin, uno dei feriti sarebbe grave. La via è solitamente frequentata da numerosi gruppi di giovani. Un uomo è stato visto correre via con un coltello in mano.
Gaza, la tregua è iniziata. Cosa succede adesso: le tappe
Le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalle aree intorno alla città meridionale di Rafah verso il corridoio Philadelphia, lungo il confine tra Egitto e Gaza. L'accordo di tregua con Hamas prevede tre fasi e stabilisce la negoziazione della fase due e tre durante la fase uno. Sempre nella fase iniziale Israele dovrebbe concedere una aumento delle consegne di aiuti umanitari, fino a 600 camion al giorno. Ecco una cronologia di quello che dovrebbe accadere nei prossimi due mesi. COSA SAPPIAMO
Crosetto: “Pace prima possibile, soluzione 2 popoli e 2 Stati”
"Io mi auguro la pace prima possibile in Medio Oriente, che anche attaccata inizialmente con lo scotch prosegua e che si arrivi a una soluzione definitiva che è una sola: quella di due popoli e due Stati". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto interpellato sul Medio Oriente mentre lasciava il Senato dopo la sua informativa sull'Ucraina.
Telefonata tra Putin e al-Sisi, discusse Gaza e Siria
Circa Gaza, Al-Sisi ha sottolineato gli sforzi dell'Egitto, compiuti "in collaborazione con il Qatar e gli Stati Uniti dal mese di ottobre 2023", per raggiungere l'accordo e garantire "l'arrivo degli aiuti umanitari in quantità sufficienti e senza ostacoli", riferisce fra l'altro un comunicato della presidenza egiziana. Sisi ha inoltre ribadito "l'importanza di unire gli sforzi internazionali per garantire l'attuazione dell'accordo", aprendo la strada a un processo politico basato sulla "soluzione dei due Stati", considerata "l'unica via per garantire sicurezza e stabilità durature nella regione". I due leader hanno affrontato anche la situazione in "Libano, Sudan e Libia", sottolineando gli sforzi per riportare la stabilità in questi Paesi. Inoltre, è stata menzionata la "guerra in Ucraina", esaminando i più recenti sviluppi del conflitto. Putin ha espresso il suo sostegno allo sviluppo delle relazioni economiche con il Cairo, apprezzando gli "sforzi costanti dell'Egitto volti a preservare la stabilità e la sicurezza della regione".