"Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv": Lo ha detto il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. E' salito a 36 il bilancio delle persone rimaste uccise negli attacchi attribuiti agli israeliani compiuti oggi su Palmira, nel centro della Siria. Lo riferiscono fonti del governo siriano. Fonti sanitarie hanno riferito che diverse persone sono state uccise in un raid su una casa nella zona di Jabalya. Altre 10 risultano disperse
"Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv". Lo ha riferito il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. "Israele ha attaccato il cuore di Beirut, quindi deve aspettarsi che la risposta avvenga nel centro di Tel Aviv. Deve pagarne il prezzo", ha aggiunto.
E' salito a 36 il bilancio delle persone rimaste uccise negli attacchi attribuiti agli israeliani compiuti oggi su Palmira, nel centro della Siria. Lo riferiscono fonti del governo siriano.
Fonti sanitarie hanno riferito che almeno 15 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dall'Idf, tra cui un soccorritore, mentre si intensificano le operazioni nel Nord della Striscia. I medici hanno detto che almeno 12 persone sono state uccise in un raid su una casa nella zona di Jabalya. Altre 10 persone sono disperse mentre le operazioni di soccorso continuano.
Un altro uomo è stato ucciso in un bombardamento di carri armati nelle vicinanze. Nel sobborgo di Sabra di Gaza City, un attacco israeliano ha preso di mira una delle squadre di soccorso uccidendo un membro del personale e ferendone altri 30.
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Attacco Israele a Tiro causa 4 morti
Un attacco israeliano nei pressi della città costiera di Tiro, nel Libano meridionale, ha ucciso quattro persone. Altre tre sono rimaste ferite in un attacco israeliano sulla città di Maarakeh, vicino a Tiro, scrive l'agenzia NNA, aggiungendo che si tratta di un bilancio iniziale. Le squadre della protezione civile stanno attualmente lavorando alle evacuazioni in mezzo alle rovine, ha affermato la NNA.
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". LEGGI QUI
Senato Usa oggi vota risoluzione su stop vendita armi a Israele
Il Senato voterà oggi la risoluzione di Bernie Sadners per bloccare la vendita di armi a Israle. Presentata in settembre, la risoluzione se approvata vieterebbe al Pentagono di inviare altre 20 miliardi di dollari di armi a Israele mentre continua il suo attacco a Gaza. La risoluzione deve essere approvata dal Senato e dalla camera con una maggioranza semplice per arrivare sul tavolo del presidente Joe Biden.
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Madrid: 'Libano non può essere un nuovo Afghanistan'
Il numero di militari spagnoli impegnati in 17 missioni internazionali sotto l'ombrello della Nato, dell'Unione europea e dell'Onu ha raggiunto le 3.800 unità, "un record storico", secondo le parole della ministra della Difesa, Margarita Robles, che ha rivelato anche un recente attacco terrorista alla base spagnola a Mogadiscio, "senza danni personali". In una audizione in commissione alla Camera bassa, la Robles ha segnalato che i 20 militari presenti nella base militare in Somalia sono stati bersaglio di un attentato terrorista, che tuttavia non ha provocato vittime o feriti. La titolare della Difesa ha segnalato che la Spagna ha attualmente 2000 soldati mobilitati nelle missioni in Lettonia, Slovacchia e Romania, alle quali apporta anche numerosi carri armati, veicoli corazzati, sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento per la protezione dello spazio aereo del Baltico e del mar Nero. "A questi si uniscono i gruppi navali permanenti della Nato", ha aggiunto la Robles, ai quali Madrid partecipa con 422 marinai per la vigilanza e dissuasione nel Mediterraneo e Mar Nero. Sempre con la Nato ha dispiegato una batteria di missili Patriot in Turchia, vicino alla frontiera con la Siria, dove sono impegnati 137 militari spagnoli. Ma è in Libano dove è concentrato il grosso delle truppe iberiche, con 664 soldati nella forza di interposizione Unifil dell'Onu, di 10.000 unità, sotto il fuoco incrociato fra Israele e Hezbollah, per sorvegliare la 'blue line' alla frontiera fra Israele e il paese dei cedri. "Non possiamo permettere che il Libano sia un nuovo Afghanistan" ha detto la titolare di Difesa, nel ricordare il fallimento della comunità internazionale dopo il ritorno del regime talebano a Kabul. In Iraq Madrid ha dispiegati 339 soldati, impegnati nella lotta al terrorismo, anche se ha cominciato il ripiegamento degli elicotteri addetti alla logistica e resterà presente con soli 155 militari nella missione Nato. La Spagna, infine, guida l'operazione Atalanta dell'Ue per la lotta alla pirateria nell'Oceano Indiano.
Axios: 'Israele rassicura Usa che non manderà via residenti Gaza nord'
Israele ha rassicurato formalmente gli Stati Uniti che non ha intenzione di sfollare con la forza i palestinesi nel nord di Gaza o di negare gli aiuti alla popolazione civile locale. Lo riporta Axios, citando una lettera indirizzata al segretario di Stato americano, Antony Blinken, e al segretario alla Difesa Lloyd Austin datata 13 novembre. La missiva è firmata dal ministro degli Affari strategici, Ron Dermer, e dal neo ministro della Difesa, Israel Katz. I due ministri inoltre respingono "una serie di false accuse, tra cui l'aver preso di mira innocenti a Gaza e aver deliberatamente fatto morire di fame la popolazione". I ministri ringraziano gli Stati Uniti per tutto quello che hanno fatto per Israele negli ultimi 14 mesi dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, in particolare la "storica visita in Israele nei primi giorni della guerra del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha fornito a Israele un'assistenza fondamentale per la sicurezza, ha autorizzato la proiezione della forza americana nella regione, ha fornito un prezioso supporto diplomatico alle Nazioni Unite e molto altro ancora". "Israele sarà per sempre grato", si legge.
Rabbino capo sefardita chiede al Papa di ritrattare e scusarsi
Il rabbino capo sefardita israeliano David Yosef ha criticato aspramente l'ipotesi del Papa secondo cui Israele potrebbe commettere un genocidio a Gaza, e ha chiesto a Francesco di ritrattare la sua dichiarazione e di scusarsi, affermando che il pontefice si sta schierando dalla parte degli assassini e non delle vittime. "È molto interessante che il Papa non chieda un'indagine sul terribile massacro di ebrei dell'anno scorso, il 7 ottobre", ha affermato in una dichiarazione video, "è interessante che non chieda un'indagine sull'incitamento contro gli ebrei in tutta Europa, palese incitamento antisemita".
Domani riunione tra Sanchez e il premier palestinese
Il premier spagnolo Pedro Sanchez e il primo ministro palestinese con delega agli Affari esteri, Muhamad Mustafa, presiederanno domani al Palazzo della Moncloa, a Madrid, la prima riunione bilaterale di alto livello, dopo il riconoscimento dello Stato Palestinese da parte della Spagna nel maggio scorso, e in pieno conflitto di Israele a Gaza. E nella quale è prevista la firma di vari accordi di cooperazione. Alla riunione parteciperanno, da parte spagnola, la vicepremier con delega al Lavoro, Yolanda Diaz, i ministri degli Esteri, José Manuel Albares, dell'Interno, Fernando Grande-Marlaska, di Educazione, Pilar Alegria e di Gioventù e infanzia, Sira Rego, informano fonti dell'esecutivo citate da Efe. Della delegazione palestinese faranno parte i responsabili del Lavoro, Enas Omar, dell'Interno, Ziyad Habalreeh, e di Educazione, Amjad Dababat. In occasione della riunione con il presidente palestinese, Mahmud Abbas, lo scorso 19 settembre alla Moncloa, Pedro Sanchez aveva proposto la convocazione a Madrid di una nuova conferenza di pace sul Medio Oriente, dopo quella ospitata nel 1991 nella capitale iberica.
Anp: 'Veto Usa incoraggia Israele a continuare suoi crimini contro civili'
"La decisione degli Stati Uniti di esercitare il loro diritto di veto per la quarta volta incoraggia Israele a continuare i suoi crimini contro civili innocenti in Palestina e in Libano". Così l'Autorità palestinese commenta, con una dichiarazione diffusa dalla Wafa, il veto che gli Stati Uniti hanno messo su una bozza di risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco "immediato, incondizionato e permanente" a Gaza, "che deve essere rispettato da tutte le parti" e "la liberazione immediata e incondizionata di tutti gli ostaggi".
La bozza di risoluzione è stata accolta da 14 sì e un no. Secondo fonti americane il veto è stato posto perché il testo non condizionava in modo chiaro la tregua al rilascio degli ostaggi.
In Libano almeno 3.558 morti da 8/10/23
Almeno 3.558 persone sono state uccise e 15.123 ferite negli attacchi israeliani in Libano dall'8 ottobre 2023. Lo afferma il Ministero della Salute libanese. Di questi, 14 sono stati uccisi e 87 feriti nelle ultime 24 ore, ha aggiunto il ministero.
Hamas: Usa responsabili guerra genocida di Israele
Hamas ha accusato gli Stati Uniti di essere "direttamente responsabili" della "guerra genocida" di Israele a Gaza, dopo aver posto il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco. "Ancora una volta, gli Stati Uniti dimostrano di essere un partner diretto nell'aggressione contro il nostro popolo, che è criminale, uccide bambini e donne e distrugge la vita dei civili a Gaza, e che è direttamente responsabile della guerra genocida e della pulizia etnica", ha affermato Hamas in una dichiarazione.
Rabbini europei a Papa: "Genocidio? "Conseguenze immense"
La Conferenza dei rabbini europei ha rimproverato Papa Francesco per aver insinuato che Israele potrebbe stare attuando un genocidio a Gaza. La questione - attaccano i rabbini - avrà "conseguenze immense". La notizia è riportata dal quotidiano israeliano 'Haaretz'.
Media: 'Se ci sarà accordo tregua in Libano entro una settimana'
Cauto ottimismo è stato espresso da funzionari israeliani prima dell'incontro di questa sera tra l'inviato speciale dell'amministrazione Biden per il Medio Oriente, Amos Hochstein, e il più stretto collaboratore del premier Netanyahu, il ministro Ron Dermer. Alti funzionari israeliani affermano che se ci sarà un accordo, il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sarà possibile entro una settimana. I due nodi ancora non sciolti riguardano la libertà d'azione israeliana in Libano in caso di violazione dell'accordo di tregua e la composizione del comitato di vigilanza in Libano. Lo riferisce Channel 12.