Guerra Israele Medio Oriente, Netanyahu silura Gallant, migliaia protestano in piazza
La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro israeliano, con un'operazione senza precedenti: lo riferisce Channel 12. Centinaia di persone a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant: al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri. "Fiducia incrinata", ha detto Netanyahu. L'ex ministro: nessuna espiazione per abbandono degli ostaggi. Almeno 25 persone uccise in un raid israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza
Media: "Raid israeliano su una cittadina siriana vicino al Libano"
I media statali siriani hanno riferito che Israele ha attaccato oggi una città vicino al confine con il Libano. Poco meno di una settimana fa lo Stato ebraico aveva colpito la stessa area. "Un'aggressione israeliana ha preso di mira la zona industriale di al-Qusayr" nella provincia di Homs, ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Sana. "Non si hanno notizie immediate di vittime o danni", aggiunge l'agenzia.
Iran, pasdaran: "Depositi missili sono 500 metri sottoterra"
"Ci sono poche città in Iran che non hanno un deposito di missili" e questi depositi "si trovano 500 metri sottoterra". Lo ha dichiarato il comandante della Forza aerospaziale dei pasdaran, il generale di brigata Amir Ali Hajizadeh, parlando alla tv pubblica iraniana, mentre da Teheran continuano ad arrivare minacce di una rappresaglia contro Israele per il raid del 26 ottobre. "Il numero delle nostre città con missili è così alto che se venissero individuate, (i nemici, ndr) non sarebbero in grado di affrontarle. Ciò che vedete è la punta di un iceberg", ha aggiunto.
Gallant: "L'Iran si sta preparando a farci del male"
"L'Iran e i suoi alleati si stano preparando a farci del male, ma siamo molti passi avanti a loro, in termini di capacità di difesa e offensa". Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Blinken a Iraq: "Non sia coinvolto in conflitto regionale"
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha parlato ieri con il Primo Ministro iracheno Sudani degli sforzi diplomatici in corso per porre fine alla guerra a Gaza. Blinken - informa il Dipartimento di Stato - ha sottolineato che è importante che l'Iraq non venga coinvolto in un conflitto regionale e ha invitato il governo iracheno a proteggere il personale statunitense.
Prolungata la custodia cautelare per il portavoce di Netanyahu
Il tribunale di Rishon Lezion, in Israele, ha prolungato di altri sei giorni la custodia cautelare per il principale sospettato dello scandalo Bibileaks, la fuga di documenti classificati pubblicati a settembre su due media europei. Eli Feldstein, portavoce per la sicurezza del primo ministro Benyamin Netanyahu, rimarrà in custodia almeno fino a domenica prossima. In giornata si terranno anche le udienze per estendere la detenzione di altri due indagati, tra cui un ufficiale dell'Idf arrestato lunedì.
"Idf ha spazzato via 37 cittadine a sud Libano da ottobre"
L'agenzia di stampa ufficiale del governo libanese ha riferito che l'esercito israeliano ha distrutto decine di migliaia di case e 37 cittadine nel Libano meridionale da quando è iniziata l'offensiva di terra dell'Idf all'inizio di ottobre. "Come parte della campagna in particolare nel Libano del sud, l'Idf sta piazzando mine e demolendo interi quartieri di città e villaggi", afferma l'agenzia di stampa. La scorsa settimana il Nyt ha riferito che riprese satellitari e video del Libano meridionale mostrano una distruzione diffusa in 6 villaggi lungo il confine con Israele, con oltre un migliaio di edifici danneggiati o distrutti.
Scandalo fuga notizie, prorogata custodia cautelare portavoce Netanyahu
E' stato prorogato almeno fino a domenica il regime di custodia cautelare per Eli Feldstein, uno dei portavoce del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu e principale sospettato per lo scandalo della fuga di notizie dall'ufficio del premier sulla guerra a Gaza. Lo ha indicato il Times of Israel, precisando che oggi si tengono le udienze per altri due sospettati, incluso un ufficiale delle Idf.
Ephraim Dimri, avvocato che rappresenta l'ufficiale, ha detto al Times of Israel che deve ancora incontrare il suo assistito e che oggi la Corte distrettuale di Lod deciderà in merito. Secondo altri media in lingua ebraica, a tutti gli altri sospettati è stato consentito incontrare i loro avvocati.
Tv: "Netanyahu pronto a offrire milioni per ogni ostaggio"
Secondo fonti di Channel 12, il primo ministro Benyamin Netanyahu è pronto a offrire ai rapitori degli ostaggi a Gaza "diversi milioni di dollari" per il rilascio di ogni sequestrato. Il premier garantirebbe un "passaggio sicuro" fuori da Gaza per i rapitori e le loro famiglie che rilasciano gli ostaggi, ha affermato un funzionario israeliano. L'ipotesi è stata discussa domenica durante l'incontro sugli ostaggi con il rappresentante del governo Gal Hirsch. Il funzionario ha sottolineato: "Non accadrà nulla sul campo finché non conosceremo i risultati delle elezioni statunitensi".
Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 43.391
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 43.391, di cui 17 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 102.347, secondo la stessa fonte.
Media, raid su edificio residenziale in cittadina a sud di Beirut
I media statali libanesi hanno riferito di un attacco contro un appartamento nella zona costiera di Jiyeh a sud di Beirut, a più di un mese dall'inizio della guerra tra Israele e Hezbollah. L'agenzia nazionale di stampa ha reso noto che "un raid ha preso di mira un appartamento residenziale in un edificio nella città di Jiyeh". Un corrispondente dell'Afp ha riferito di avere notato un grande pennacchio di fumo grigio sprigionarsi nell'area.
Gaza, 25 morti in bombardamento a Beit Lahiya, 13 erano bambini
Sono almeno 25 le persone rimaste uccise in un bombardamento israeliano che nelle scorse ore ha colpito una casa a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo denunciano fonti mediche citate dall'agenzia palestinese Wafa, affermando che le vittime sono tutti civili. Fra i 25 morti, 13 erano minori. Secondo l'agenzia Wafa ci sarebbero ancora persone sotto le macerie.
Media, Miqati vuole arruolare 1.500 militari da schierare nel sud
Il premier libanese uscente Najib Miqati intende accelerare il rafforzamento dell'esercito regolare libanese con l'arruolamento di 1.500 nuovi militari in vista di un dispiegamento delle forze armate nel sud del Libano, così come richiesto da Israele e dagli Stati Uniti e come previsto dalla risoluzione Onu 1701 del 2006. Lo riferiscono oggi i media di Beirut, secondo cui Miqati intende avvalersi delle risorse finanziarie promesse da diversi Paesi occidentali alla recente conferenza internazionale di Parigi. Da anni l'esercito libanese è finanziato dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dall'Arabia Saudita.
La protezione civile: "A Gaza 70 morti in 24 ore e carestia"
Secondo fonti mediche e della locale Protezione civile, nelle ultime 24 ore a Gaza sono state uccise almeno 70 persone nei raid dell'aeronautica militare israeliana e nelle operazioni delle truppe in diversi attacchi contro edifici residenziali in tutta la Striscia. A pagare il prezzo più alto è stato il quartiere densamente edificato e popolato di Beit Lahiya, nella parte settentrionale di Gaza, dove almeno 25 palestinesi sono stati uccisi e dove un numero imprecisato di persone e' ancora intrappolato sotto le macerie. Almeno altri nove palestinesi sono stati uccisi nelle aree centrali e meridionali di Gaza, dove sono stati presi di mira due campi sfollati a Khan Yunis (sud) e Deir al-Balah (centro). Altre quattro persone sono morte quando un attacco israeliano ha colpito una casa di famiglia nella parte orientale di Gaza City (nord).
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. IL PUNTO
Araghchi: "Non cerchiamo l'escalation ma l'autodifesa è nostro diritto"
L'Iran non "cerca" un'escalation, ma ha diritto "all'autodifesa". Lo ha dichiarato in Pakistan il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, riguardo ad una possibile risposta agli attacchi israeliani del 26 ottobre. "A differenza di Israele, la Repubblica islamica non cerca un'escalation, ma ci riserviamo il diritto inalienabile all'autodifesa", ha detto Araghchi durante una conferenza stampa congiunta a Islamabad con il suo omologo pakistano, Ishaq Dar.
"Noi risponderemo, questo è certo, all'aggressione israeliana a tempo debito e in modo adeguato, in maniera molto misurata e ben calcolata", ha aggiunto Araghchi, mentre Dar, il cui Paese, unica potenza nucleare musulmana, non riconosce Israele, da parte sua ha condannato "l'aggressione militare israeliana senza limiti in Medio Oriente e i suoi atti di genocidio contro i civili".
Wafa: "A Beit Lahiya 25 morti, 13 sono bambini in 24 ore"
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che il bilancio dei morti causati da bombardamento israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, è salito a 25. "Fonti mediche hanno riferito che il bilancio delle vittime del bombardamento di una casa appartenente alla famiglia Al-Masry è salito a 25 civili, tra cui 13 bambini, e ci sono ancora dei dispersi sotto le macerie", si legge sul sito dell'agenzia.
Al Jazeera: "L'esercito israeliano ha bombardato la Striscia di Gaza, uccidendo decine di palestinesi nel nord e attaccando l'ultimo ospedale parzialmente funzionante"
Cisgiordania: "Quattro palestinesi uccisi"
Quattro palestinesi sono morti durante operazioni militari israeliane in Cisgiordania. Lo affermano fonti palestinesi. Secondo il ministero della Salute di Ramallah, due uomini sono morti in un raid di un drone a sud di Jenin. Segnalata anche l'uccisione di altri due palestinesi nei pressi di Tubas. I militari israeliani hanno riferito di un'operazione con un drone contro "una cellula di terroristi armati" a sud di Jenin.
Dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, e con l'inizio delle operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza, è peggiorata la situazione già tesa in Cisgiordania. Da allora, secondo il ministero della Salute di Ramallah, sono 738 i palestinesi uccisi in Cisgiordania in operazioni militari israeliane, scontri armati e attacchi di estremisti.
Iran: "Quattro terroristi uccisi e 6 arrestati nel Sistan-Baluchestan"
"In una nuova operazione delle forze armate iraniane, 4 membri di un importante gruppo terroristico, responsabile di un attacco a una stazione di polizia nella provincia del Sistan-Baluchistan, che ha ucciso 10 agenti, sono stati uccisi e altri 6 sono stati arrestati". Lo ha affermato Ahmad Shafaei, importante membro delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. "Contando la nuova operazione, dalla scorsa settimana finora sono stati uccisi in totale 8 terroristi e in tutto altri 14, tra cui i capibanda, sono stati arrestati", ha dichiarato Shafaei, citato da Irna, aggiungendo che "una grande quantità di munizioni, comprese armi americane, è stata confiscata ai terroristi". Il gruppo separatista baluci e sunnita Jaish al-Adl, che ha sede in Pakistan, ha attaccato la stazione di polizia nella città di Taftan il 26 ottobre.
Israele, arrestati 60 terroristi del Fronte popolare palestinese
Lo Shin Bet (sicurezza interna) e le forse di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver arrestato più di 60 terroristi del Fronte popolare per la liberazione della Palestina in un'ampia operazione degli ultimi giorni. Tra gli altri, le direttrici dell'Associazione dei comitati delle donne del Fronte popolare, Abla Saadat, moglie del segretario generale dell'organizzazione, Ahmed Saadat, in carcere dal 2006, e Tahrir Badran Gaber, attivista dell'organizzazione di Ramallah. Lo Shin Bet e l'Idf hanno dichiarato che l'associazione è stata dichiarata nel 2021 come organizzazione terroristica. Inoltre, sono state arrestate figure chiave che hanno servito come capi del Fronte popolare e attivisti terroristici sul campo, persone coinvolte nel reclutamento di squadre militari e nella promozione di attacchi. L'operazione è stata effettuata anche in Libano.