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Guerra Israele Medioriente, camion su passanti a Tel Aviv: un morto, oltre 30 feriti

©Getty
Medioriente, camion contro fermata bus: un morto e oltre 30 feriti
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Medioriente, camion contro fermata bus: un morto e oltre 30 feriti
00:02:43 min

Un morto e almeno 35 feriti, di cui 6 in gravi condizioni, è il bilancio dello schianto di un camion contro una fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv. Il camionista è stato "neutralizzato". Secondo le prime indicazioni degli investigatori si tratterebbe di un attentato ma i parenti dell'autista sostengono si sia trattato di un malore. L'Iran chiede all'Onu condanna degli attacchi israeliani all'Iran

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Un morto e almeno 35 feriti, di cui 6 in gravi condizioni, è il bilancio dello schianto di un camion contro una fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv.. Il camionista sarebbe stato ucciso e secondo le prime indicazioni degli investigatori si tratterebbe di un attentato. Ma per i familiari dell'autista si tratterebbe di un malore e non di un attacco terroristico.

"Teheran si riserva il diritto di rispondere legalmente e legittimamente all'aggressione israeliana": così il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in una lettera inviata al Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza. "L'Iran esorta l'ONU ad assumere una posizione ferma e a condannare l'accaduto".

Intanto, otto palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e altri feriti in un raid aereo israeliano sulla scuola Asma, che ospitava sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, ricordando che è la seconda volta che l’edificio viene colpito, dopo un attacco il 19 ottobre che aveva causato numerose vittime. Tra le persone uccise ci sono anche  tre giornalisti. Lo riferisce Al Jazeera online, citando i nomi dei tre reporter - Hamza Abu Selmeyeh, Saed Redwan e Haneen Baroud - e precisando che il numero totale dei reporter uccisi a Gaza dal 7 ottobre dell'anno scorso sale così a 180, secondo un conteggio della stessa emittente.

In Libano, invece, secondo quanto riferito dal ministero della Salute almeno otto persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite in un attacco israeliano vicino alla città meridionale di Sidone. Secondo quanto scrive il quotidiano L'Orient le Jour online, Hussein Fneich, affiliato di Hezbollah, insieme a sua moglie e suo figlio, sarebbe stato ucciso nell'attacco, messo a segno con un drone.

Nel nord di Israele almeno tre persone sono rimaste ferite, una delle quali gravemente, a seguito della caduta di razzi nella città araba di Tamra, come riferisce il Times of Israel.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha detto che Teheran non sta cercando la guerra ma darà una "risposta appropriata" ai recenti attacchi di Israele all'Iran, secondo i media statali citati dal Al Jazeera online.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha reso noto che l'Egitto ha  proposto un cessate il fuoco di due giorni a Gaza per scambiare ostaggi  israeliani con alcuni prigionieri palestinesi. Lo riferisce Al Jazeera  online


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Libano: "Almeno 21 le vittime dei raid aerei israeliani"

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Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Ministro Esteri Gb parla con Iran e Israele per chiedere de-escalation

Il ministro degli Esteri del Regno Unito, David Lammy, ha avuto colloqui telefonici con i ministri degli Esteri di Iran e Israele, Abbas Araghchi e Israel Katz, per chiedere ad entrambi de-escalation. "Oggi ho avuto importanti colloqui telefonici con Katz e Araghchi. Il Regno Unito continua a fare pressioni per la de-escalation e per mettere fine al conflitto in Libano e Gaza", ha scritto su X, aggiungendo che "una guerra regionale sarebbe catastrofica e nell'interesse di nessuno". 

Iran: "4 terroristi uccisi dopo l'attacco jihadista di ieri"

Le forze armate iraniane hanno ucciso oggi almeno quattro "terroristi" nel sud-est del Paese dopo l'attacco jihadista contro la polizia perpetrato il giorno prima, in cui sono rimasti uccisi almeno dieci agenti di polizia. Lo riporta il quotidiano libanese L'Orient Le Jour online. L'attacco ha preso di mira le auto della polizia nella contea di Taftan, che fa parte del Sistan Baluchistan, nel sud-est del Paese, una regione situata a circa 1.200 chilometri dalla capitale Teheran. Il gruppo jihadista sunnita Jaish al-Adl ("Esercito della Giustizia" in arabo), con sede in Pakistan e attivo in quest'area, ha rivendicato l'attacco su Telegram. Secondo l'agenzia di stampa Tasnim, le forze dell'ordine hanno ucciso almeno quattro dei "terroristi" coinvolti nell'attacco in un'operazione con i droni. 

Camion contro fermata autobus, autista era arabo israeliano di 72 anni

L'uomo che era alla guida del camion che oggi si è schiantato contro una fermata di autobus a Gilot, provocando la morte di una persona e ferendone una trentina, era un arabo israeliano di 72 anni, chiamato Bezal Carmi. Lo riporta Times of Israel che ricorda che la polizia deve ancora confermare ufficialmente se sia trattato di un attentato terroristico. 

La famiglia dell'autista afferma che l'uomo non aveva intenzione di portare a termine un attacco ed ha chiesto che venga fatta un'autopsia per determinare se un malore abbia provocato l'incidente. Secondo alcuni media, sarebbero stati civili armati ad aprire il fuoco e uccidere l'autista del camion. 

Iran: Usa non hanno rispettato promessa di fine guerra in cambio nostra moderazione

"Avevano promesso di mettere fine alla guerra in cambio della moderazione dell'Iran, però purtroppo non hanno rispettato la promessa". E' questa l'accusa rivolta agli Stati Uniti dal presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, affermando che "se proseguono l'aggressione e i crimini del regime sionista, la tensione aumenterà". "Sappiamo che gli Stati Uniti stanno spingendo Israele a commettere questi orrendi crimini", ha poi aggiunto. 

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente

L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". LEGGI L'ARTICOLO

Netanyahu rimprovera Gallant per i dubbi su attacco a Iran

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rimproverato il ministro della Difesa Yoav Gallant per i dubbi espressi sulla possibilità che tutti gli obiettivi di guerra possano essere raggiunti attraverso la pressione militare e gli ha ricordato che "sono determinati dal Gabinetto". "La lettera di Gallant (riferita alle dichiarazioni) è estremamente sconcertante. C'e' una bussola ed è quella degli obiettivi di guerra determinati dal Gabinetto, che vengono costantemente messi alla prova e sono stati persino ampliati", si legge in un comunicato dell'ufficio del leader israeliano. Il ministro della Difesa aveva sottolineato che il ritorno a casa dei quasi 100 ostaggi ancora a Gaza non può essere ottenuto attraverso la pressione militare e richiederebbe "compromessi dolorosi". 

Ministro esteri: "Ricevuto indicazioni prima di attacco"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato di aver "ricevuto indicazioni" di un attacco prima degli attacchi israeliani di ieri. "Avevamo ricevuto indicazioni fin dalla sera sulla possibilità di un attacco quella notte", ha dichiarato oggi Araghchi ai giornalisti, senza specificare la natura delle indicazioni.


Tel Aviv, camion contro una fermata dell'autobus: un morto e più di 30 feriti. FOTO

Il tir ha colpito all'incrocio di Glilot, nei pressi di Herzliya, zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell'Idf, tra cui l'unità di intelligence 8200. L'autista del camion è stato "neutralizzato". Gli investigatori propendono per un atto terroristico. LE IMMAGINI

Sisi: "Molto importante che gli aiuti entrino subito a Gaza" (2)

Riferendo dell'incontro con Tebboune, il capo di Stato egiziano ha detto che "abbiamo anche parlato delle situazioni nella regione e dei grandi pericoli che essa affronta, iniziando dalla guerra a Gaza, gli sviluppi in Libano e la situazione in Libia e Sudan. C'è un pieno accordo sull'importanza di ricreare la stabilità nella regione senza interferenze esterne o tentativi di fomentare divisioni tra i paesi". "Riguardo a Gaza, vi è un consenso arabo sull'importanza di fermare il fuoco, fornire aiuti e liberare gli ostaggi e i prigionieri palestinesi", ha aggiunto Sisi nella conferenza stampa congiunta come riporta un video pubblicato su Youtube dalla tv Extra News. "Dall'inizio degli scontri il 7 ottobre scorso, l'Egitto ha compiuto grandi sforzi per alleviare le sofferenze dei nostri fratelli". "Durante i giorni scorsi, l'Egitto ha proposto un'iniziativa per fermare il fuoco per due giorni, consentendo lo scambio di quattro ostaggi con prigionieri nelle carceri israeliane, con l'obiettivo di proseguire le trattative per un cessate il fuoco totale e l'ingresso degli aiuti", ha detto ancora Sisi aggiungendo: "ribadiamo che siamo contrari a qualsiasi tentativo di spostare forzatamente la popolazione di Gaza, perché non giova alla causa palestinese". 

Libano, 3 soccorritori affiliati a partito sciita uccisi in raid

Tre soccorritori di un'associazione affiliata al partito sciita Amal, uno dei principali alleati degli Hezbollah libanesi, sono stati uccisi oggi in un "raid israeliano" contro il loro centro nel sud del Libano. Lo ha annunciato il ministero della Sanità libanese in un comunicato stampa. "Il raid del nemico israeliano contro un centro dell'Associazione al-Rissala nella località di Ain Baal ha ucciso tre soccorritori", ha precisato in un comunicato il ministero. 

Sisi: "Molto importante che gli aiuti entrino subito a Gaza"

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, parlando al Cairo nella conferenza stampa con il capo di Stato algerino Abdelmadjid Tebboune, ha detto che "i nostri fratelli nella Striscia di Gaza affrontano un assedio molto duro" che li ha messi "sull'orlo della carestia". "È molto importante che gli aiuti entrino il prima possibile" per alleviare le gravi necessità umanitarie a Gaza, ha aggiunto Sisi. 

Iran: uccisi quattro "terroristi" dopo attacco jihadista di ieri

Le forze armate iraniane hanno ucciso almeno quattro "terroristi" nel sud-est del Paese, domenica, dopo l'attacco jihadista alla polizia di ieri in cui sono stati uccisi almeno dieci agenti di polizia in un'area al confine con Pakistan e Afghanistan. L'attacco ha preso di mira le auto della polizia nella contea di Taftan, parte del Sistan-Baluchistan, una regione a circa 1.200 chilometri dalla capitale Teheran. Il gruppo jihadista sunnita Jaish al-Adl ("Esercito della giustizia" in arabo), con sede in Pakistan e attivo nella zona, ha rivendicato la responsabilita' dell'attacco tramite Telegram. Secondo l'agenzia di stampa Tasnim, le forze di sicurezza hanno ucciso almeno quattro dei "terroristi" coinvolti nell'attacco durante un'operazione di puntamento con i droni. "Durante l'operazione, quattro terroristi sono stati uccisi, altri sono fuggiti con ferite e quattro sono stati arrestati", ha aggiunto l'agenzia. Il Sistan-Baluchistan, che condivide un lungo confine con il Pakistan e l'Afghanistan, e' una delle zone più povere dell'Iran. La regione ospita una vasta popolazione della minoranza etnica Baluchi, che pratica l'Islam sunnita in contrasto con il ramo sciita predominante del Paese. Gli scontri ricorrenti oppongono le forze di sicurezza iraniane ai ribelli della minoranza Baluchi, ai gruppi radicali sunniti e ai trafficanti di droga. 

Al Sisi propone: "Tregua 2 giorni a Gaza per liberazione 4 ostaggi"

Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato oggi una proposta di due giorni di tregua a Gaza, con il rilascio di quattro ostaggi, che potrebbe aprire la strada verso un "cessate il fuoco completo". Il presidente egiziano ha spiegato oggi in una conferenza stampa che la proposta prevede "un cessate il fuoco di due giorni" durante i quali "quattro ostaggi sarebbero scambiati con alcuni prigionieri nelle carceri israeliane". Seguirebbero altri negoziati di 10 giorni con l'obiettivo di assicurare "un completo cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti" nella Striscia di Gaza. 

Egitto a Iran: “Prevenire escalation e allargamento del conflitto”

In una telefonata con il suo omologo iraniano Abbas Araghchi, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha ribadito ieri la condanna dell'Egitto per qualsiasi azione unilaterale e provocatoria che aumenti le tensioni e minacci la sicurezza del Medio Oriente. Lo riporta oggi il sito egiziano al-Ahram precisando che la telefonata ha affrontato i recenti sviluppi relativi all'aggressione israeliana contro l'Iran, con attacchi aerei effettuati da Israele sabato mattina su infrastrutture militari in Iran. Abdelatty ha sottolineato l'importanza di prevenire l'escalation, prendere misure per riportare la calma e non trascinare la regione in una guerra più ampia, riferisce in oltre il sito citando il ministero degli Esteri egiziano e ricordando che il colloquio è il secondo contatto diplomatico tra i due Paesi in meno di due settimane, dopo la visita del ministro iraniano al Cairo del 17 ottobre.

Idf: “Abbiamo danneggiato obiettivi strategici iraniani”

Il capo di Stato maggiore delle Idf, Herzl Halevi, ha affermato oggi che le forze armate israeliane "hanno utilizzato solo alcune delle loro capacità e sono capaci di fare molto di più". Halevi ha poi aggiunto che sono stati "colpiti obiettivi strategici iraniani. Vedremo come si svilupperanno le cose". Lo riporta Haaretz.

Al Sisi propone un cessate il fuoco di due giorni a Gaza (2)

"Abbiamo presentato un'iniziativa per un cessate il fuoco di due giorni nella Striscia di Gaza al fine di scambiare quattro ostaggi con alcuni prigionieri. Poi, entro dieci giorni, avranno luogo negoziati per trasformare la tregua in una tregua permanente", scrive su Facebook l'emittente pubblica statale egiziana al-Qaera citando Sisi durante la conferenza stampa con il suo omologo algerino. "C'è consenso tra Egitto e Algeria sull'importanza di evitare che il conflitto si estenda al di fuori della regione, e sottolineiamo la necessità di porre fine all'escalation in Libano affinché la situazione non degeneri in una guerra più ampia", ha detto Sisi sempre secondo quanto riporta la tv. 

Media: oggi a Gaza almeno 45 morti

Gli attacchi aerei militari israeliani hanno causato la morte di almeno 45 palestinesi nella Striscia di Gaza oggi, la maggior parte dei quali nel nord del territorio, hanno affermato i funzionari sanitari palestinesi citati dal Guardian online. Almeno 20 persone, secondo la stessa fonte, sono state uccise in seguito a un attacco aereo sulle case a Jabalya, il più grande degli otto campi profughi della Striscia di Gaza. Un attacco aereo israeliano su una scuola che ospitava famiglie palestinesi sfollate nel campo di Shati a Gaza City ha ucciso nove persone e ne ha ferite altre 20, molte delle quali in condizioni critiche, hanno affermato i medici.

Hezbollah: “Lanciati missili terra-aria contro jet israeliani”

Hezbollah ha annunciato che le sue unità di difesa aerea hanno preso di mira nel pomeriggio di oggi diversi aerei da guerra israeliani nel settore occidentale del Paese, "usando missili terra-aria" e così "costringendoli a lasciare lo spazio aereo libanese". Lo scrive il quotidiano libanese L'Orient le Jour online.

Pezeshkian: “L’Iran darà una risposta appropriata a Israele”

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha detto che Teheran non sta cercando la guerra ma darà una "risposta appropriata" ai recenti attacchi di Israele all'Iran, secondo i media statali citati dal Al Jazeera online. Già questa mattina su X Pezeshkian aveva scritto che "i nemici dell'Iran devono sapere che la nazione guerriera si erge senza paura in difesa del suolo iraniano e risponde a qualsiasi atto di follia con prudenza e intelligenza".

Al Sisi propone un cessate il fuoco di due giorni a Gaza

Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha reso noto che l'Egitto ha proposto un cessate il fuoco di due giorni a Gaza per scambiare ostaggi israeliani con alcuni prigionieri palestinesi. Lo riferisce Al Jazeera online, secondo cui, parlando con al suo fianco il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune durante una conferenza stampa al Cairo, al Sisi ha detto che i colloqui dovrebbero riprendere entro 10 giorni dall'attuazione del cessate il fuoco temporaneo, nel tentativo di raggiungerne uno permanente.

Teheran conferma: "Venerdì ricevute indicazioni del raid Israele"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Arakchi ha confermato le notizie secondo cui l'Iran aveva informazioni anticipate sull'attacco israeliano. "Abbiamo ricevuto indicazioni venerdì pomeriggio in base alle quali Israele avrebbe lanciato un attacco contro l'Iran. Abbiamo scambiato messaggi con diverse parti prima dell'attacco e ci siamo coordinati con le nostre forze armate", ha aggiunto. Lo riporta Ynet.

Al Jazeera: "Tre giornalisti uccisi a Gaza, 180 in un anno"

Ci sono anche tre giornalisti tra le otto persone uccise oggi in un attacco aereo israeliano su una scuola nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City. Lo riferisce Al Jazeera online, citando i nomi dei tre reporter - Hamza Abu Selmeyeh, Saed Redwan e Haneen Baroud - e precisando che il numero totale dei reporter uccisi a Gaza dal 7 ottobre dell'anno scorso sale così a 180, secondo un conteggio della stessa emittente.

Iran, sale a 5 il numero delle vittime dell'attacco israeliano

Un civile iraniano, rimasto ferito durante gli attacchi israeliani contro i centri militari iraniani nelle prime ore di sabato, è morto oggi a causa delle ferite riportate, secondo quanto reso noto da un rapporto dall'agenzia Irna. L'Iran aveva annunciato che quattro soldati erano stati uccisi durante gli attacchi e, con questa nuova vittima, il numero delle vittime è salito a cinque. 

Presidenza Consiglio Sicurezza: "Domani riunione emergenza richiesta da Iran"

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà domani una riunione di emergenza sull'attacco di Israele all'Iran, in rappresaglia di quello iraniano del primo ottobre scorso. Lo ha confermato la presidenza di turno svizzera del Consiglio, precisando che la riunione è stata richiesta dall'Iran, con il sostegno di Algeria, Cina e Russia.

Camion su fermata bus a Tel Aviv, Hamas elogia "azione eroica"

Il movimento palestinese Hamas ha elogiato in un comunicato stampa quella che ha definito una "operazione eroica" effettuata "vicino al quartier generale del Mossad", in riferimento al camion che oggi ha investito decine di persone a una fermata di autobus a Tel Aviv. Si tratta di "una risposta naturale ai crimini dell'occupazione (israeliana) contro il nostro popolo palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme", ha affermato il gruppo armato. Sull'episodio la polizia israeliana parla di sospetto attentato, mentre i familiari del conducente del camion - ucciso da alcuni civili armati dopo lo speronamento - escludono l'ipotesi dell'attacco parlando di un incidente per un malore. 

Usa e Ue chiedono a Israele di non sospendere operazioni con banche palestinesi

La segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, insieme ai responsabili dell'economia di Unione Europea, Giappone, Canada, Regno Unito, Olanda, Australia e Francia, chiedono ad Israele di non sospendere le operazioni con le banche palestinesi. Secondo quanto rivela Axios, la richiesta è contenuta in una lettera inviata al governo israeliano in cui si chiedono garanzie che il ministro delle Finanze, l'esponentedi estrema destra Bezalel Smotrich, che prolunghi di almeno un anno gli accordi tra le banche israeliane e della Cisgiordania. 

L'attuale accordo è il prossimo 31 ottobre, ed un suo mancato rinnovo potrebbe stravolgere il sistema finanziario della già fragile economia dell'Autorità palestinese. Secondo il sito, solitamente ben informato, gli Stati Uniti sono sempre più preoccupati che Smotrich non accetti di rinnovare l'accordo, come ha minacciato più volte di fare esprimendo la convinzione che le banche palestinesi riciclino denaro per le milizie estremiste.

Gabinetto sicurezza si riunisce a Tel Aviv dopo attacco a Iran

"Anche per domenica 27 ottobre si conferma lo scenario molto complesso che ha caratterizzato il meteo sulla Liguria fin da giovedì: ieri temporali auto-rigeneranti hanno imperversato fra Genova e Savona, interessando un territorio già saturo che è entrato in crisi con precipitazioni molto intense e molto abbondanti, ma non "da record"". Lo scrive Arpal in una nota spiegando che "fino a questa sera, potranno verificarsi ancora precipitazioni localmente intense, specialmente sul ponente fra Genova e Imperia, dove ha ricominciato a piovere debolmente; ma le precipitazioni, anche se moderate o intense, non saranno organizzate né stazionarie". Per questo motivo Arpal conferma la chiusura dell'allerta con le tempistiche delineate ieri: Arancione temporali fino alle 14, seguita da due ore di gialla sul ponente. Ieri sono stati 10 i pluviometri che hanno registrato cumulate orare "molto forti", e una cumulata giornaliera massima di 222 mm a Prai, nel Comune di Campo Ligure. Più in generale, sono bastati fra i 100 e i 150 mm in tre ore per mandare in crisi le Bormide, con esondazioni multiple a Cengio, Carcare, Ferrania, Dego e Piana Crixia; esondazioni anche nella zona di Lerca/Sciarborasca, con i 94-96 mm orari e i 141mm/3 ore che purtroppo hanno portato a un disperso, e a Quiliano, che ha ricevuto un picco orario da 84.6 mm. "Subito dopo la mezzanotte un sistema lineare convettivo notevole, soprattutto per l'estensione con cui si è sviluppato, è risalito dal bacino del Mar Ligure in direzione nord-orientale, riuscendo a spezzare la struttura stazionaria e consumando parte dell'energia disponibile. La situazione è destinata gradualmente a migliorare, perchè la saccatura in affondo sulla penisola iberica tenderà ad isolarsi e spostarsi verso il Marocco, favorendo la rimonta dell'anticiclone e tempo stabile per buona parte della prossima settimana. 

Idf, scoperti nel sud Libano 'depositi sotterranei di armi'

Le forze della Brigata Golani hanno scoperto "depositi sotterranei di armi a Waza e in aree residenziali" nel sud del Libano, ha annunciato su X il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano Avichay Adraee. "Le forze della Brigata Golani continuano le loro attività nella regione meridionale del Libano, dove la scorsa settimana hanno eliminato decine di sabotatori e fatto irruzione in strutture terroristiche in superficie e sotterraneee, dove hanno trovato al loro interno una grande quantità di munizioni e armi", ha scritto nel post il portavoce. "In uno dei raid, le forze hanno trovato un magazzino sotterraneo di armi nascosto all'interno di un'area aspra e montuosa, dove all'interno del magazzino sono stati rinvenuti antimissili, proiettili di mortaio, mitragliatrici e fucili Kalashnikov", ha continuato. 

Prima riunione gabinetto sicurezza Israele dopo attacco a Iran

Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà a breve, le 19 ora locali le 18 in Italia, presso la Kirya di Tel Aviv. Lo ha riferito al Times of Israel uno degli uffici dei ministri. Si tratta della prima riunione del gabinetto di sicurezza dall'attacco di Israele all'Iran.


Yellen e alleati a Israele: non far crollare economia palestinese

Il segretario al Tesoro Janet Yellen e altri sette alleati - fra i quali l'Unione Europea - hanno scritto al premier israeliano Benjamin Netanyahu per chiedergli di non causare il collasso dell'economia palestinese. Lo riporta Axios. La lettera precede la scadenza del 31 ottobre, termine entro il quale Israele deve approvare un'estensione per la comunicazione finanziaria fra le banche di Israele e quelle della Cisgiordania, senza la quale il sistema bancario palestinese imploderebbe. Yellen e gli alleati temono che il ministro delle finanze israeliano non approvi l'estensione, innescando una serie di conseguenze a catena. "Scriviamo per mettere in evidenza il nostro timore che le azioni intraprese da alcuni membri del vostro governo per negare l'accesso alla Cisgiordani alle risorse finanziarie potrebbe mettere a rischio la sicurezza di Israele e minacciare di destabilizzare l'intera regione in un momento pericoloso", hanno scritto Yellen e i rappresentati dell'Unione Europea, Canada, Giappone, Regno Unito, Olanda, Australia e Francia.

Guterres: 'scioccato dal livello di morte nel nord di Gaza'

Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto di essere "scioccato dagli strazianti livelli di morte e distruzione" nel nord di Gaza, dove le forze israeliane stanno portando avanti attacchi che, a loro dire, mirano a impedire ad Hamas di riorganizzarsi. "La difficile situazione dei civili palestinesi intrappolati nel nord di Gaza è insopportabile", ha detto il portavoce di Guterres. "Il Segretario generale è scioccato dagli strazianti livelli di morte, feriti e distruzione nel nord, con civili intrappolati sotto le macerie, malati e feriti senza assistenza sanitaria salvavita e famiglie senza cibo e riparo". 

Mo: familiari vittime Hamas interrompono discorso Netanyahu

Familiari delle vittime degli attacchi di Hamas hanno interrotto  il discorso di Benjamin Netanyahu durante una commemorazione a Gerusalemme delle vittime del 7 ottobre. "Mio padre è stato ucciso", ha urlato uno dei dimostranti. Il premier israeliano è rimasto immobile sul podio, mentre le proteste sono andate avanti per oltre un minuto, come mostrano le immagini della diretta televisiva. 

Otto morti nel raid su Sidone, “ucciso affiliato Hezbollah”

Il ministero della Salute del Libano ha affermato che almeno otto persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite in un attacco israeliano vicino alla città meridionale di Sidone. Secondo quanto scrive il quotidiano L'Orient le Jour online, Hussein Fneich, affiliato di Hezbollah, insieme a sua moglie e suo figlio, sarebbe stato ucciso nell'attacco, messo a segno con un drone. L'attacco ha colpito un'area densamente popolata in un sobborgo di Sidone, dove c'è stato un afflusso di famiglie sfollate da aree più a sud. È stato il primo attacco nella zona da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hezbollah il mese scorso. "Il raid del nemico israeliano su Haret Saida ha causato un bilancio di otto morti", ha affermato il ministero della Salute, rivedendo un precedente bilancio di due morti. Nell'attacco su un complesso residenziale di tre piani un appartamento è stato totalmente distrutto. Anche i negozi e gli edifici circostanti sono stati danneggiati.

Parenti vittime di Hamas interrompono discorso Netanyahu

I parenti delle vittime dell'attacco di Hamas hanno interrotto il discorso del premier israeliano Benyamin Netanyahu oggi durante le commemorazioni del 7 ottobre. Pochi minuti dopo aver cominciato a parlare, diverse persone lo hanno interrotto, una delle quali ha gridato più volte: "Mio padre è stato ucciso". Netanyahu è rimasto immobile davanti a un leggio durante la cerimonia a Gerusalemme mentre i membri del pubblico tra la folla urlavano, interrompendolo per più di un minuto, secondo una trasmissione in diretta del discorso. 

“Negoziati a Doha su breve tregua e rilascio alcuni ostaggi”

Nei colloqui che si terranno oggi a Doha, i direttori della Cia e del Mossad William Burns e David Barnea e il premier del Qatar al Thani si concentreranno sul raggiungimento di un accordo a breve termine, prima di arrivare al negoziato vero e proprio, secondo indiscrezioni riferite da Channel 12. Secondo fonti della tv, sul tavolo c'è oggi un cessate il fuoco a Gaza di meno di un mese e lo scambio di alcuni ostaggi con un certo numero di detenuti palestinesi. Hamas, secondo una dichiarazione riferita da Haaretz, ha ribadito la sua posizione: il rilascio di tutti gli ostaggi prigionieri a Gaza in cambio del rilascio dei detenuti palestinesi in carcere in Israele e di un cessate il fuoco completo nella Striscia, compreso il ritiro totale dell'Idf. "Preferiamo un accordo globale che venga portato a termine in un unico passo e che metta fine alla guerra una volta per tutte", hanno affermato fonti di Hamas parlando con un quotidiano saudita, "non rifiuteremo altre idee che i mediatori potrebbero presentare, ma il criterio vincolante per noi inizia con la fine della guerra". Le fonti hanno anche sottolineato: "Ripetiamo il nostro rifiuto delle precedenti ipotesi israeliane, come la deportazione dei leader di Hamas da Gaza”.

Biden deplora lo “spaventoso aumento” dell'antisemitismo

Nel corso della commemorazione del sesto anniversario della strage alla sinagoga di Pittsburgh, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deplorato oggi uno "spaventoso aumento" dell'antisemitismo dall'inizio della guerra a Gaza. Nel 2018, 11 fedeli ebrei furono uccisi in una sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania, da un estremista di destra nell'attacco antisemita più letale negli Stati Uniti. "Un anno dopo, il trauma di quel giorno e le sue conseguenze sono aggravati dallo spaventoso aumento dell'antisemitismo in America e nel mondo", ha affermato Biden in una nota. Il presidente americano, la cui amministrazione sostiene Israele dall'inizio del conflitto, ha dichiarato di aver lanciato la prima strategia nazionale per combattere l'antisemitismo negli Usa. "La stiamo implementando in modo aggressivo", ha detto, aggiungendo che la sua amministrazione sta dedicando 1,2 miliardi di dollari per garantire la sicurezza delle sinagoghe, delle scuole ebraiche e di altre organizzazioni no-profit. Inoltre, ha affermato, il Dipartimento di Giustizia indaga e persegue i crimini antisemiti.

Camion contro passanti a Tel Aviv: morto uno dei feriti

Uno dei feriti nello scontro con un camion che si è schiantato contro la fermata degli autobus davanti alla base dell'Idf di Glilot, a nord di Tel Aviv, è deceduto. Lo ha riferito l'ospedale Ichilov. 

Media: “Otto morti in raid israeliano su una scuola a Gaza”

Otto palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti oggi in un raid aereo israeliano contro la scuola Asma che ospitava sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche e ricordando che questa è la seconda volta che la scuola Asma viene presa di mira dalle forze di occupazione israeliane, dopo l'attacco avvenuto il 19 ottobre scorso che ha causato numerose vittime.

Libano, due morti e 11 feriti in raid Israele vicino Sidone

Secondo un rapporto provvisorio del ministero della Sanità del Libano, un raid israeliano nei pressi della città meridionale di Sidone ha provocato la morte di due persone e il ferimento di 11 altre. Lo riferisce il quotidiano libanese L'Oreint le Jour online.

Gallant informa Austin del “successo dell'attacco in Iran”

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha informato l'omologo statunitense Lloyd Austin del "successo degli attacchi israeliani contro l'Iran" e ha discusso delle "opportunità strategiche" che potrebbero scaturire. Lo rende noto l'ufficio del ministro. "Gallant ha discusso le valutazioni iniziali riguardanti il successo degli attacchi contro gli impianti di produzione di missili, i siti di missili terra-aria e le capacità aeree iraniane", si legge nella nota, "il colloquio ha riguardato anche le opportunità strategiche emerse a seguito dei risultati operativi, sia fronte settentrionale che meridionale", in riferimento ai combattimenti in Libano e a Gaza.

Razzo Hezbollah su città del nord Israele, tre feriti

Almeno tre persone sono rimaste ferite, una delle quali gravemente, a seguito della caduta di razzi nella città araba di Tamra nel nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel. Il servizio antincendio e di soccorso afferma di essere impegnato a spegnere un incendio innescato da uno dei razzi, che ha anche danneggiato diverse auto ed edifici nelle vicinanze. Il servizio di ambulanze Magen David Adom afferma di aver trasportato tre feriti nel lancio di razzi di Hezbollah al Rambam Hospital di Haifa. Le vittime includono una donna di 57 anni colpita da schegge, in gravi condizioni, una donna di 21 anni e una ragazzina di 13 anni leggermente ferita dall'inalazione di fumo.

Papa, pace, basta vittime innocenti e bambini massacrati

"Per favore, continuiamo a pregare per la pace, specialmente in Ucraina, Palestina, Israele, in Libano, perché si ponga fine all'escalation e si metta al primo posto il rispetto della vita umana che è sacra". Così il Papa all'Angelus. "Le prime vittime lì sono della popolazione civile, lo vediamo tutti i giorni", ha lamentato Francesco. "Troppe vittime innocenti! - ha aggiunto - Vediamo ogni giorno immagini di bambini massacrati. Troppi bambini! Preghiamo per la pace". 

Gallant: "Dolorose concessioni" per liberare ostaggi

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha affermato che sono necessarie "dolorose concessioni" per garantire il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza, affermando che le sole operazioni militari non possono raggiungere gli obiettivi di guerra del Paese. "Non tutti gli obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso le operazioni militari per realizzare il nostro dovere morale di riportare a casa i nostri ostaggi, dovremo fare dolorose concessioni", ha affermato Gallant in un discorso in occasione dell'anniversario del calendario ebraico dell'attacco di Hamas del 7 ottobre dell'anno scorso. 

Parenti camionista Tel Aviv, "ha avuto malore, non è attentato"

L'autista, Rami Nathur di Kalanswa, presunto attentatore alla fermata del bus di Tel Aviv, è stato "neutralizzato" da colpi di arma sparati da civili. Ma i familiari dell'autista - citati da Ynet - hanno detto che l'uomo soffriva di problemi cardiaci: "Questo non è un attacco, Rami soffre di malattie e ha perso il controllo a causa di un malore", hanno dichiarato.

Herzog: "Dopo morte Sinwar sfruttare opportunità per riportare a casa ostaggi"

Israele deve sfruttare l'opportunità di riportare a casa gli ostaggi da Gaza creata dall'uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar. A dichiararlo è stato il presidente israeliano Isaac Herzog durante la cerimonia ufficiale di commemorazione dei soldati dell'IDF caduti durante il massacro del 7 ottobre e nei successivi combattimenti. "Il compito critico e supremo è ancora davanti a noi: riportare urgentemente gli ostaggi togliendoli dalle mani degli assassini", ha dichiarato Herzog al Memoriale del Monte Herzl a Gerusalemme. "L'eliminazione dell'arciterrorista Sinwar e di altri nemici, e i combattimenti dell'IDF e delle forze di sicurezza, hanno creato un'opportunità che non dobbiamo perdere".


Netanyahu: "Attacco a Iran ha raggiunto tutti gli obiettivi"

"L'attacco è stato preciso e potente, e ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati: abbiamo danneggiato gravemente la capacità di difesa dell'Iran e la sua capacità di produrre missili, dopo che negli ultimi mesi abbiamo seguito un piano sistematico per tagliare i tentacoli alla piovra. Il regime di Teheran deve comprendere un principio semplice: chiunque ci fa del male, noi gli facciamo del male". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu nel corso di una cerimonia per commemorare i caduti della campagna Spade di ferro, ovvero la guerra iniziata con l'attacco di Hamas il 7 ottobre. 

Tajani: "Bisogna impedire attacchi terroristici a Israele"

"Purtroppo la tensione cresce, c'è una escalation. Hamas raccoglie militanti tra la popolazione palestinese fomentando l'odio. Mi auguro ci possa essere una de escalation in tutta l'area, noi lavoriamo per la pace, per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano e stiamo aiutando la popolazione civile. Deve prevalere comunque il buon senso e bisogna impedire che ci siano altri attacchi terroristici, per noi la sicurezza di Israele è fondamentale, così come è fondamentale la sicurezza dei civili in Libano e a Gaza". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l'attentato terroristico a Tel Aviv.

Tel Aviv, camion contro passanti: decine di feriti, alcuni gravi. "È un attentato"

Il tir ha colpito all'incrocio di Glilot, nei pressi di Herzliya, zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell'Idf, tra cui l'unità di intelligence 8200. I feriti sarebbero almeno 35. L’autista "sarebbe stato neutralizzato". LE IMMAGINI

Khamenei: "Su risposta a Israele si decida nell'interesse del nostro popolo"

Sulla risposta da dare all'attacco israeliano, la guida suprema iraniana ayatollah Ali Khamenei chiede di a far sì che vada a servire gli interessi del paese e popolo iraniani. "Come la forza e la volontà del popolo iraniano debbano essere rese chiare a [Israele] spetta ai responsabili deciderlo", ha detto Khamenei durante un evento nella capitale Teheran, secondo l'agenzia di stampa statale IRNA. "Ciò che dovrebbe essere fatto è ciò che è nel migliore interesse di questo popolo e di questo Paese", ha aggiunto.

Netanyahu: "Continuiamo a perseguire gli assassini"

"Siamo nel mezzo di una lunga e difficile guerra esistenziale, che ci sta chiedendo un prezzo doloroso. Siamo determinati a continuare la lotta contro coloro che attentano alle nostre vite. Continueremo a perseguire gli assassini e i loro emissari". Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu alla cerimonia commemorativa per le vittime della campagna 'Spade di Ferro'. "Aspettiamo un'indagine finale sull'incidente che ha avuto luogo questa mattina nella zona di Glilot, preghiamo tutti per la pace delle vittime", ha aggiunto. 

Tajani: "Fermare escalation. Lavoriamo al cessate fuoco"

"C'e' purtroppo una escalation. Hamas e' una organizzazione terroristica che raccoglie militanti nella popolazione palestinese e sta fomentando l'odio. Serve una de-escalation. Lavoriamo per costruire la pace, per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano. Stiamo aiutando la popolazione civile, deve prevalere il buonsenso e occorre impedire altri attacchi terroristici. Per noi e' fondamentale la sicurezza di Israele e delle popolazioni in Libano e a Gaza. "Lo ha detto il ministro agli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine della convention di FI a Santa Flavia dopo ultimo attacco. 

Cnn, oggi riunione gabinetto sicurezza Israele

Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per discutere "dell'attacco israeliano all'Iran e della possibilità di una risposta iraniana". A dichiararlo alla Cnn è stato un funzionario israeliano. "Gli obiettivi dell'attacco sono stati determinati in anticipo e non sono stati modificati negli ultimi dieci giorni", ha aggiunto la fonte, chiarendo quindi che i piani non sono stati influenzati dal recente attacco di droni che ha preso di mira la casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea.

Ucei, da un anno guerra di difesa Stato ebraico contro terroristi

"Nel giorno annunciato di lutto nazionale in Israele, dedicato al ricordo di tutti i caduti del 7 ottobre, le Comunità ebraiche italiane si stringono e si uniscono al dolore di tutte le famiglie israeliane straziate dall'orrore e in lutto per i caduti civili e militari. Lo Stato ebraico conduce da oltre un anno una guerra di difesa contro il terrorismo fondamentalista islamico - unito nel progetto di sterminio iraniano - per la propria esistenza, fatta di quotidiana convivenza e cultura della vita. Uno Stato che ha attuato e promosso percorsi di pace e accordi nella regione M.O., evidentemente scomodi a Hamas, Jihad e Hezbollah, sconcertatamente disconosciuti dall'Onu e dalle sue agenzie che collaborano con il terrore". Così la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. "Anche oggi nel 387esimo giorno eleviamo la preghiera per il ritorno degli ostaggi, la guarigione dei feriti e il recupero forze dell'animo. Rispondendo anche oggi con la vita che continua", aggiunge.

Polizia, colpita fermata del bus fuori da base Idf e Mossad

La polizia ha riferito che l'autista del camion che ha colpito la fermata dell'autobus fuori dalla base dell'Idf, dove si trova anche il quartier generale del Mossad, a Glilot, nord di Tel Aviv, si è lanciato a grande velocità contro le persone scendevano da un autobus travolgendole. Testimoni oculari dell'impatto hanno confermato a Ynet che mentre scendevano dall'autobus "un camion è arrivato a tutta velocità e ci ha investito".

Idf, 4 riservisti uccisi in una battaglia con Hezbollah

Quattro soldati di riserva israeliani sono stati uccisi e 14 sono rimasti feriti durante una battaglia con Hezbollah in un villaggio del Libano meridionale, lo ha annunciato l'esercito. 

Tel Aviv, 10 feriti in condizioni gravi, alcuni ancora intrappolati: aggressore "neutralizzato"

Tra i numerosi feriti alla fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv ce ne sono dieci in condizioni gravi. A renderlo noto sono stati i servizi di emergenza citati da Ynet, secondo i quali alcune persone sarebbero ancora intrappolate sul luogo dell'impatto del mezzo pesante. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro l'aggressore, che sarebbe stato 'neutralizzato', rende ancora noto.

Camion su fermata Tel Aviv, per la polizia è attentato, fermato aggressore

La polizia israeliana considera un attentato terroristico quanto avvenuto a nord di Tel Aviv, dove un camion è piombato sulla folla in attesa di un autobus alla fermata facendo decine di feriti. Secondo il Jerusalem Post l'attentatore sarebbe stato arrestato. La polizia ha annunciato che imponenti forze sono state dispiegate nell'area. 

Camion contro fermata bus vicino Tel Aviv, numerosi feriti

Un camion si e' schiantato su una fermata dell'autobus vicino a Glilot, a nord di Tel Aviv. Lo rende noto la polizia locale parlando di decine di persone ferite. L'incidente e' ancora oggetto di indagine. L'area di Glilot vicino a Herzliya ospita il quartier generale del Mossad insieme a diverse unita' di intelligence dell'Idf. 

Raid Israele sull'Iran, Consiglio Sicurezza si riunisce domani

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà domani, su richiesta dell'Iran, per discutere dei raid israeliani contro Teheran. Lo scrive Al Jazeera.  L'Iran ha accusato Israele di aver violato il diritto internazionale e la propria sovranità e integrità territoriale con gli attacchi missilistici diretti contro l'Iran, ammessi dallo stato ebraico. L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha descritto la richiesta dell'Iran di convocare il Consiglio di Sicurezza come "un ulteriore tentativo di danneggiarci, questa volta nell'arena politica", respingendo l'accusa iraniana secondo cui Israele avrebbe violato il diritto internazionale. 

Khamenei: "Non ingigantire né sminuire attacco israeliano"

"Il male del regime sionista nel suo attacco di sabato contro l'Iran non dovrebbe essere né ingigantito né sminuito", ha dichiarato domenica l'ayatollah Ali Khamenei, leader supremo iraniano, aggiungendo: "Questo errore di calcolo dei sionisti deve essere ridimensionato, affinché comprendano il potere e la determinazione dell'Iran". Nella sua prima reazione ai raid israeliani in Iran, il leader ha sottolineato che le autorità iraniane decideranno la reazione appropriata, basandosi sull'interesse del Paese. 

Iran, "evidente" la complicità degli Usa nelle azioni israeliane

"Gli Stati Uniti hanno collaborato con il regime sionista nei recenti attacchi contro l'Iran, fornendo al regime un corridoio spaziale e dotandolo di sistemi di difesa. Pertanto, l'Iran ritiene che la complicità degli Stati Uniti nelle mosse israeliane nella regione sia del tutto evidente," ha dichiarato domenica il Ministro degli Esteri Abbas Araghchi. "Israele non ha potere nella regione senza l'aiuto degli Stati Uniti, e gli americani sono certamente coinvolti in tutte le aggressioni del regime a Gaza, in Libano e in altri paesi," ha aggiunto Araghchi, citato dall'Irna, sottolineando inoltre che "anche tramite il suo supporto politico, gli Stati Uniti non hanno permesso che alcuna dichiarazione venisse emessa contro Israele in nessun organismo internazionale."

Israele, 2 feriti a Acri per l'impatto di un drone

Almeno due persone sono rimaste ferite ad est di Acri, nella Galilea occidentale, a seguito dell'impatto al suolo di un drone nella zona industriale di Bar Lev. Lo riferisce il Times of Israel citando fonti mediche chiamate ad intervenire sul posto. Poco prima le sirene avevano lanciato l'allarme per il possibile arrivo di un drone, ma non in modo specifico per la zona industriale, precisa il sito.

Idf, "circa 40 terroristi" uccisi a Jabaliya nelle ultime 24 ore

L'Idf riferisce che "circa 40 terroristi" sono stati uccisi dalle truppe durante operazioni nel campo di Jabaliya, nel nord di Gaza, nelle ultime 24 ore L'esercito - citat dal Times of Israel - aggiunge che diversi siti appartenenti a Hamas sono stati distrutti e sono state sequestrate armi nell'area. Nel frattempo, nella zona del corridoio di Netzarim, nel centro di Gaza, l'Idf riferisce che le truppe hanno ucciso un gruppo di uomini armati in uno scontro a fuoco. 

Ambasciatore iraniano all'ONU a Guterres: "Condanni l'attacco"

L'ambasciatore iraniano all'ONU Saeed Iravani, in lettere al capo dell'ONU Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza di sabato sera, ha chiesto all'organismo internazionale di rilasciare un comunicato stampa risoluto che condanni `inequivocabilmente' l'attacco del gruppo separatista Jaish al-Adl a Taftan, nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, sabato, che ha causato l'uccisione di dieci poliziotti di frontiera. "L'Iran deplora l'atroce atto di terrorismo nei termini più forti e riafferma la sua determinazione a portare i responsabili davanti alla giustizia, assicurando che affrontino la piena responsabilità per i loro crimini", ha aggiunto, citato da IRNA. 

Khamenei apre account in ebraico su X dopo attacchi israeliani

La guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha aperto un account in ebraico su X dopo gli attacchi aerei israeliani sul suo Paese. Il suo primo post recita: "Nel nome di Allah, il misericordioso e compassionevole". 

Hamas condanna raid israeliano a Beit Lahiya, "brutale crimine"

Hamas ha condannato l' attacco israeliano a un'area residenziale nella città di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza da tempo sotto assedio e sotto attacco, in cui sono rimaste uccise almeno 30 persone e altre sono ancora sotto le macerie. "Il brutale crimine compiuto dall'esercito di occupazione terroristica a Beit Lahiya - riporta Anadolu citando una nota del gruppo di resistenza palestinese - rappresenta una delle forme più orribili di genocidio e di sfollamento forzato conosciute nei tempi moderni". "Questo crimine è una continuazione dei massacri in corso contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza settentrionale, senza che il mondo si muova per fermarli". Hamas afferma poi, nella nota, di ritenere "Washington e le capitali complici responsabili dei massacri e dello sterminio in corso nella Striscia di Gaza settentrionale". L' emittente tv Al-Aqsa ha riferito che l'esercito israeliano "ha commesso un nuovo massacro a Beit Lahiya, uccidendo e ferendo decine di palestinesi". L'attacco avrebbe colpito cinque case vicino alla rotonda occidentale della città, devastando un'area che ospitava molti residenti già sfollati. 

Austin sente Gallant, opportunità per usare diplomazia

Il capo del Pentagono ha parlato con il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant per discutere l'attacco di precisione condotto contro obiettivi militari in Iran. Lloyd Austin ha riaffermato il sostegno incrollabile degli Stati Uniti a Israele e messo in evidenza che gli Stati Unti sono ben posizionati per difendere le forze americane e i partner della regione. Austin ha inoltre detto a Gallant che l'Iran non dovrebbe commettere l'errore di rispondere all'attacco di Israele e discusso le "opportunità che ora esistono per usare la diplomazia" e allentare la tensione nell'area. 

Idf, attaccata ex scuola Salah al Din a Gaza city

Poco fa, sotto la direzione dell'Idf e dell'intelligence, l'aeronautica israeliana ha  condotto "un attacco preciso sui terroristi che stavano operando all'interno di un centro di comando e controllo che era incorporato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola Salah al-Din a Gaza City". Lo ha annunciato l'Idf in un post su Telegram. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele", dice l'Idf."Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di coinvolgere civili". 

Pezeshkian, "risponderemo con coraggio e prudenza"

"I nemici dell'Iran dovrebbero sapere" che "persone coraggiose difendono senza paura la loro terra e risponderanno a qualsiasi stupidità con prudenza e intelligenza". E' il Presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, a rispondere cosi' all'attacco di Israele. "I bambini dell'Iran hanno sacrificato la loro vita in difesa della patria", ricorda ancora rivolgendo le le proprie condoglianze "ai coraggiosi soldati dell'esercito, alla vita di Barkfan Faraja, alle famiglie nobili e al popolo eroico".


Iran a Onu: "Nostro diritto rispondere a attacchi Israele"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in una lettera inviata al Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza, chiede condanna degli attacchi israeliani all'Iran. "Teheran si riserva il diritto di rispondere legalmente e legittimamente all'aggressione israeliana", avverte. "Alla luce delle conseguenze dell'aggressione continua e sistematica del regime israeliano, l'Iran esorta l'ONU ad assumere una posizione ferma e a condannare il regime in modo forte e inequivocabile, dimostrando alla comunità internazionale che tali gravi violazioni non rimarranno senza risposta". 

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. I DETTAGLI

Hamas: "Colpite case nel nord di Gaza, almeno 30 morti"

Almeno 30 persone sono morte nei raid israeliani su Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità controllato da Hamas, denunciando che nei raid sono state prese di mira cinque abitazioni.

L'Iran non ha paura e risponde a qualsiasi atto di follia

"I nemici dell'Iran devono sapere che la nazione guerriera si erge senza paura in difesa del suolo iraniano e risponde a qualsiasi atto di follia con prudenza e intelligenza". Lo ha detto il presidente Masoud Pezeshkian, in un post sul suo account X, domenica mattina. Il presidente ha fatto questa osservazione, nella sua prima reazione all'attacco israeliano all'Iran, in commemorazione dei quattro soldati iraniani, uccisi durante gli attacchi, avvenuti ieri. Pezeshkian ha anche espresso il suo cordoglio per la morte di dieci membri della polizia di frontiera, durante un attacco armato del gruppo separatista baloch-sunnita di Jaish al-Adl nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchestan ieri. 

Teheran: "Abbiamo il diritto di rispondere"

"Ci riserviamo pienamente il diritto di rispondere a questa aggressione che non può essere separata dal genocidio di Israele a Gaza e dallo spargimento di sangue in Libano. Il mondo deve unirsi contro questa minaccia comune alla pace e alla sicurezza internazionale". Lo ha scritto sul social X il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo il raid israeliano della scorsa notte. "Condanniamo fermamente l'attacco criminale ai centri militari iraniani come violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Quattro dei nostri eroi dell'esercito hanno sacrificato la vita per sconfiggere questo assalto sconsiderato e codardo", ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran.

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. IL PUNTO

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