Ucraina Russia, Mosca: scambio di prigionieri con Kiev: 103 per parte

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Oggi la Russia ha scambiato 103 prigionieri di guerra ucraini con Kiev in cambio di altrettanti prigionieri russi in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Il segretario generale della Nato Stoltenberg: "La Nato avrebbe potuto fare di più per armare l'Ucraina cercando di impedire l'invasione russa nel 2022". La Gran Bretagna si prepara a dare il via libera all'Ucraina ad usare le sue armi per colpire anche il territorio russo, con il via libera degli Stati Uniti

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Oggi la Russia ha scambiato 103 prigionieri di guerra ucraini con Kiev in cambio di altrettanti prigionieri russi in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca. "Oggi 103 soldati catturati nella regione di Kursk (dagli ucraini) sono stati restituiti dai territori controllati dal regime di Kiev" e "in cambio, 103 soldati ucraini prigionieri sono stati consegnati", si legge nel comunicato. Joe Biden e il primo ministro britannico hanno ribadito il loro sostegno all'Ucraina che continua a difendersi contro l'aggressione della Russia. La Gran Bretagna si prepara a dare il via libera all'Ucraina ad usare le sue armi per colpire anche il territorio russo, con il via libera degli Stati Uniti. Coinvolti i missili britannici a lungo raggio Storm Shadow. Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che il prossimo vertice globale sulla pace sarà a novembre e la Russia sarà invitata. Resta il no dell'Italia all'uso in Russia delle armi fornite a Kiev da Roma, dice il ministro Tajani. Putin avverte sul rischio di 'guerra' con l'Occidente, Mosca accusa di spionaggio sei diplomatici Gb. All'Ambasciatore russo convocato alla Farnesina per il caso degli inviati Rai ricercati è stata espressa la forte sorpresa e contrarietà per la misura adottata nei loro confronti. L'Italia ha ribadito l'importanza della libertà di stampa, d'informazione e di cronaca, come valori fondamentali da garantire e tutelare a livello universale.

La Nato avrebbe potuto fare di più per armare l'Ucraina cercando di impedire l'invasione russa nel 2022: lo ha detto il segretario generale della Nato  Jens Stoltenberg in un'intervista.


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G7 a Iran: stop a forniture armi alla Russia

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Pechino e Brasilia difendono la loro proposta di pace in Ucraina

Il governo cinese ha commentato le critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla proposta di pace presentata da Pechino insieme al Brasile e ha sottolineato che più di 110 Paesi hanno dato una risposta positiva al piano.
"Le intese comuni hanno ricevuto una risposta positiva da più di 110 Paesi e soddisfano l'aspirazione comune della comunità internazionale", ha dichiarato Mao Ning, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese. "Sulla crisi ucraina, comprese le sei intese comuni, la Cina ha mantenuto una stretta comunicazione con l'Ucraina, continuerà a promuovere i colloqui di pace e a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della crisi".
In dichiarazioni al sito all news brasiliano Metrópoles, Zelensky aveva accusato Cina e Brasile di aver consultato solo la Russia sull'iniziativa, ma non l'Ucraina, definendo il loro piano di pace "distruttivo".
Anche il Brasile, tramite il suo ambasciatore a Kiev, de Mello Vidal, nelle scorse ore aveva difeso l'iniziativa congiunta con Pechino, negando che Brasilia sia filorussa.

Stoltenberg: "Il sostegno all'Ucraina sia forte e chiaro"

Il sostegno all'Ucraina deve essere "forte e chiaro". Lo ha detto il segretario generale uscente della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista a Cnn, durante la quale confessa che il suo cibo e la sua musica preferiti sono il sushi e Leonard Cohen. A chi gli chiedeva cosa farà dopo la Nato, ha risposto sorridendo: "Può chiederlo ma non avrà una risposta".

Ambasciatore Brasile replica a Zelensky: "Non siamo filorussi"

"Il Brasile non è a favore della Russia, il Brasile non è a favore dell'Ucraina, il Brasile è a favore della pace", ha dichiarato l'ambasciatore brasiliano a Kiev Rafael de Mello Vidal, parlando a nome del governo verdeoro. "Il Brasile ha partenariati strategici tradizionali con entrambi i Paesi e nello scenario della tragedia umanitaria che l'Ucraina sta affrontando, derivante dalla guerra russa, comprendiamo che la fine di tale tragedia non può aspettare domani o il prossimo futuro", ha aggiunto il diplomatico.
De Mello Vidal ha aggiunto al sito all news Metrópoles che "se la nostra storica posizione di neutralità venisse abbandonata non sarebbe il modo migliore per il Brasile di aiutare l'Ucraina perché avremmo pochissima capacità militare per cambiare il corso della guerra, avremmo pochissima capacità finanziaria per agire a favore dell'Ucraina e Kiev perderebbe il grande strumento che il Brasile può offrire, ovvero la capacità di dialogo e comunicazione con Mosca".
La precisazione giunge dopo le dichiarazioni rilasciate, sempre a Metrópoles, dal presidente dell'Ucraina Zelensky, che aveva accusato il governo di Brasilia di avere concordato un piano di pace per il conflitto deflagrato il 24 febbraio 2022 solo con Russia e Cina, senza coinvolgere Kiev.

Ok da Svezia e Finlandia a Kiev per uso missili lunga gittata

La Finlandia e la Svezia non hanno nulla in contrario rispetto all'uso, da parte dell'Ucraina, di missili a media-lunga gittata per colpire a scopo difensivo il territorio della Russia. Lo hanno dichiarato le ministre degli Esteri dei due Paesi scandinavi entrati lo scorso anno nella Nato - la finnica Elina Valtonen e la svedese Maria Malmer Stenergaard - in una conferenza stampa congiunta a Helsinki.
Secondo la finlandese Valtonen, citata dal sito Yle, l'unica limitazione è che le armi in questione "siano utilizzate in conformità con il diritto internazionale". La svedese Stenergaard ha dichiarato che l'uso delle armi non è limitato al territorio dell'Ucraina e "può essere esteso anche ad attacchi al territorio russo".
La leadership finlandese - ricorda Yle - ha già ripetutamente affermato che non limiterà l'uso delle armi che ha fornito all'Ucraina.

Zelensky rivela dettagli telefonata con Trump: "Mi sostiene"

"Credo che i messaggi pre-elettorali siano messaggi elettorali, a volte non sono proprio veri. Per questo queste dichiarazioni ci hanno fatto preoccupare per la nostra gente. Ma ho avuto un colloquio telefonico con Donald Trump e lui mi ha sostenuto molto, abbiamo avuto una bella conversazione". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rievocando la telefonata di due mesi fa con il tycoon, ha risposto a una domanda della Cnn sulle affermazioni di Trump in campagna elettorale sul fatto che, se eletto, porrebbe fine alla guerra tra Mosca e Kiev in poco tempo. Trump "capisce quanto sia difficile sopravvivere durante una guerra", ha aggiunto il leader ucraino che intende presentare il suo "piano per la vittoria", oltre che al presidente Joe Biden, anche a Kamala Harris e a Donald Trump. "Voglio condividere questo piano (con lui) per ascoltare la sua reazione", ha spiegato. L'intervista integrale della Cnn andrà in onda domani.

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