Guerra Ucraina, cosa sono e che effetti hanno le armi termobariche utilizzate dalla Russia
Il Ministero della Difesa russo il 10 agosto ha confermato di aver utilizzato questo tipo particolare di armi convenzionali per attaccare le forze ucraine nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk. Sono composte quasi al 100% da combustibile esplosivo che risucchia l'ossigeno e sono capaci di generare esplosioni così forti da riuscire a dilaniare gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Ecco quali sono le caratteristiche e i sistemi utilizzati dalla Russia, dal Tos-1 alla "Foab"
- Mosca ha attaccato le forze ucraine nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk, con un missile a testata termobarica, come confermato dal Ministero della Difesa russo. Secondo diverse fonti, è dall’inizio della guerra lanciata contro Kiev dal 24 febbraio 2022 che l’esercito della Federazione utilizza questo tipo particolare di armi convenzionali, composte quasi al 100% da combustibile esplosivo che risucchia l'ossigeno, molto più potenti degli esplosivi dello stesso peso
- Le bombe termobariche vengono chiamate anche bomba a vuoto perché, una volta esplose, privano dell'aria una vasta zona interessata dalla detonazione
- Tecnicamente, una bomba termobarica funziona in due fasi: una carica esplosiva disperde combustibile nell'aria, che si trasforma a contatto con l'ossigeno in una nuvola infiammabile che può infiltrarsi in edifici, tunnel, ambienti non sigillati
- Una seconda carica accende la nuvola, generando un'esplosione ad alta temperatura e un'onda d'urto prolungata, con una pressione e un calore che devastano l'area nel raggio d'azione. Quando scoppiano in un luogo chiuso, ma non solo, le armi termobariche creano una pressione capace di dilaniare gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Solo le esplosioni causate da attacchi nucleari sono considerate peggiori
- Peter Lee, esperto dell’Università di Porthsmouth, quando già nel 2022 iniziavano a circolare voci sull'utilizzo di armi termobariche si era espresso così: “Immagina di fare un respiro profondo e poi di immergerti nell’acqua. Poi prova a inspirare di nuovo. Ma invece dell’acqua fredda che ti riempie i polmoni, arrivano particelle tossiche e infiammabili che iniziano a ucciderti dall’interno verso l’esterno”
- L'enorma potenziale distruttivo delle termobariche fa sì che - pur senza norme specifiche in tal senso - il loro utilizzo su persone ed edifici civili possa essere considerato un crimine di guerra (come inteso dalla Convenzione dell'Aia)
- Negli anni ’60 gli Stati Uniti realizzarono la CBU-55, una cluster bomb termobarica, per colpire i Vietcong annidati nei tunnel e nelle foreste. La bomba tornò poi particolarmente in uso negli anni '90, in Iraq soprattutto, e in seguito anche in Afghanistan per stanare i seguaci qaedisti di Osama bin Laden nelle grotte nel corso della caccia allo sceicco del terrore
- Anche i sovietici fecero studi su questo tipo di ordigno e così svilupparono l'arma anche per altri utilizzi, come ad esempio i proiettili per i lanciarazzi anticarro e i lanciagranate. Le bombe sganciate dal cielo infatti mostravano ampie criticità sul campo, come i russi dovettero constatare nella guerra afghana. Il vento e la morfologia delle valli colpite finivano per esporre la fanteria di Mosca agli effetti delle esplosioni
- In Ucraina, Mosca ha schierato i sistemi lanciarazzi TOS-1, capaci di portare questi ordigni. Il sistema fu usato per la prima volta durante la guerra sovietica in Afghanistan e più di recente in Cecenia e in Siria. La Russia possiede anche un'arma termobarica a caduta libera di circa 7 tonnellate denominata "Foab" (Father of all bombs), che secondo i test russi sarebbe il più potente ordigno non nucleare mai realizzato, in grado di distruggere tutto ciò che si trova nei 300 metri del raggio d'esplosione
- Anche Kiev ha deciso di ricorrere a cariche termobariche, seppur di piccole dimensioni, montate sui droni di guerra che vengono lanciati contro le difese russe