
La Russia ha messo in guardia gli Stati Uniti da errori di calcolo che potrebbero avere conseguenze "fatali", dopo la decisione di consentire agli ucraini di usare armi americane per attaccare in profondità il territorio russo. L'avvertimento è stato lanciato dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Zelensky accusa Pechino di aiutare la Russia a cercare di far fallire il vertice di pace in Svizzera. In una settimana "le truppe russe hanno lanciato quasi 1.000 attacchi contro l'Ucraina", ha detto
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Volodymyr Zelensky abbandona ogni cautela diplomatica e accusa apertamente Pechino di essere "strumento nelle mani di Putin" per far fallire il vertice per la pace in programma fra due settimane in Svizzera. "La Russia, sfruttando l'influenza cinese nella regione e utilizzando anche i diplomatici cinesi, fa di tutto per sabotare il summit", è l'attacco del presidente ucraino da Singapore. La Cina, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, respinge le accuse "sulle pressioni" esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull'Ucraina prevista questo mese.
In una settimana "le truppe russe hanno lanciato quasi 1.000 attacchi contro l'Ucraina", ha affermato. Gli attacchi hanno avuto come conseguenza una nuova ondata di blackout programmati in tutto il Paese. Nel frattempo, le truppe di Mosca continuano ad avanzare sul fronte orientale di Donetsk.
Gli approfondimenti:
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Guerra in Ucraina, le aquile cambiano rotta migratoria per evitare il conflitto
Uno studio pubblicato su Current Biology dimostra l'impatto negativo per la sopravvivenza degli uccelli migratori causato dalla guerra nei territori del nord a partire dal 2022. L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, cosa colpirà Kiev in Russia con le armi Nato: gli obiettivi possibili
Fra gli obiettivi sul territorio russo che Kiev potrà colpire con le armi Nato ci sono città come Belgorod, che Putin sta cercando di proteggere con la nuova offensiva su Kharkiv, ma anche i radar di Krasnodar e i nuovi hangar di Marinovka. LE COSE DA SAPERE
Lula con il croato Milanovic difende un dialogo Russia-Ucraina
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha difeso oggi l'ipotesi di un dialogo "diretto" tra Ucraina e Russia e un cessate il fuoco in Medio Oriente in un colloquio con il suo omologo croato Zoran Milanovic, in visita ufficiale a Brasilia. "Il Brasile - ha dichiarato Lula - ha condannato fermamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Una riduzione della tensione sarebbe un passo avanti affinché le parti possano riprendere il dialogo diretto". Al riguardo il capo dello stato brasiliano ha quindi aggiunto che "sosteniamo lo svolgimento di una conferenza internazionale riconosciuta sia dall'Ucraina che dalla Russia". Due settimane fa i governi brasiliano e cinese hanno firmato una proposta congiunta a sostegno dell'idea di negoziati di pace con la partecipazione di Russia e Ucraina. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato la proposta e ha accusato Lula di essere un alleato del Cremlino. Per quanto riguarda il caso di Gaza, Lula ha invece affermato oggi che "il Brasile continuerà a lavorare per un cessate il fuoco permanente che permetta l'ingresso degli aiuti umanitari, e per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas".
Russia, distrutta da un incendio la dacia di Putin. Ospitò vari leader, tra cui Berlusconi
La casa veniva utilizzata dal capo del Cremlino come villa per le vacanze, ma nascondeva anche un bunker anti-nucleare; le immagini del rogo sono state diffuse da un canale Telegram di alcuni attivisti. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev? I DATI
Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero favorevoli a concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev sia usato colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di più in armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo opposto insieme a Spagna e Grecia. Di questo si è parlato nella puntata del 29 maggio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
Onu: a Kharkiv 90 minori uccisi e 320 feriti da inizio guerra
A Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina, gli scontri sono continuati anche oggi. Dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, nella sola regione di Kharkiv sono stati 90 i minori uccisi e più di 320 quelli rimasti feriti. Lo riporta l'Onu, che cita i dati forniti dal Coordinamento per gli affari umanitari.
Presidente bulgaro: rischio escalation con Nato in Ucraina
"Il coinvolgimento della Nato nella guerra tra Russia e Ucraina è ormai 'un segreto di Pulcinella' che sta diventando sempre più pubblico e comporta il rischio di un'escalation incontrollata, inclusa la guerra nucleare". Lo ha dichiarato oggi il presidente della Bulgaria Rumen Radev parlando con i giornalisti. Il capo dello Stato ha sottolineato di non aver mai detto che la Bulgaria ha deciso di inviare sue truppe nel territorio ucraino, come affermano alcuni leader politici, e che "le speculazioni su questo argomento mirano a disorientare l'opinione pubblica". "I nostri sedicenti 'euroatlantici' sono codardi e incapaci di prendere una simile decisione da soli, perché sanno benissimo che saranno ostracizzati e ripudiati dalla società. Altrimenti, se lasciassimo fare a loro, manderebbero volentieri tutti i bulgari a combattere al fronte contro i russi per mascherare la loro falsa facciata euroatlantica perché sono molto lontani dai valori euroatlantici e democratici e mettono a rischio il nostro Paese", ha aggiunto Rumen Radev. Il presidente ha invitato i politici bulgari a rendersi conto che finora esistevano due linee rosse che frenavano l'escalation incontrollata della guerra tra Russia e Ucraina: "la limitazione della guerra solo sul territorio ucraino e l'esclusione di uno scontro diretto tra le forze della Nato e della Russia". "Eliminando le restrizioni sull'uso da parte dell'Ucraina di armi occidentali per colpire obiettivi militari in profondità nel territorio russo, e con l'ufficializzazione dell'invio di consiglieri e istruttori occidentali direttamente sul fronte, queste linee rosse vengono cancellate e "sfortunatamente, i nostri politici risultano coinvolti in tali decisioni inadeguate con tutte le conseguenze che ne derivano", ha concluso Radev.
Massima allerta roghi dolosi in Europa: si teme siano attacchi di Mosca
La questione è stata sollevata anche in un vertice dei ministri degli Esteri e della Difesa a Bruxelles con funzionari della sicurezza olandesi, estoni e lituani che hanno tutti avvertito delle vulnerabilità nazionali. Le operazioni di intelligence straniera infatti sono basate anche sui cosiddetti sabotatori pay-as-you-go. LEGGI L'ARTICOLO
Al via esercitazione militare della Jef tra Atlantico e Baltico
È iniziata oggi l'esercitazione Nordic Warden della Joint Expeditionary Force (Jef), una coalizione a guida britannica creata nel 2014 cui aderiscono Estonia, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda. Nel corso dell'esercitazione, che avrà una durata complessiva di un mese, le forze della Marina e dell'Aeronautica militare dei Paesi afferenti alla Jef si concentreranno sulla difesa delle infrastrutture critiche sottomarine in tutta l'area estera compresa tra l'Atlantico settentrionale e il mar Baltico. Un'esercitazione con caratteristiche analoghe era avvenuta lo scorso dicembre.
La Russia rivede i confini nel Mar Baltico con Lituania e Finlandia. Mosca non smentisce
La decisione unilaterale russa emergerebbe da un progetto di decreto governativo pubblicato online. Sarebbero interessate una parte dello specchio d'acqua a est del Golfo di Finlandia e nei pressi delle città di Baltiysk e Zelenogradsk nella regione di Kaliningrad. Ma perché il Cremlino ha prodotto quel documento e a quali scenari può portare in un’area già calda per gli equilibri tra le forze NATO e quelle russe? I DETTAGLI
Russia respinge attacco con 20 droni su regione Kursk
Mosca ha annunciato di aver respinto un attacco ucraino con una ventina di droni sulla regione russa di Kursk. Secondo il governatore ad interim della regione Alexei Smirnov, "i sistemi di guerra elettronica hanno distrutto e neutralizzato 20 droni ucraini nelle zone di confine".
Armi nucleari tattiche, qual è la differenza con quelle strategiche
Si tratta delle testate meno potenti di un arsenale nucleare, che potrebbero essere usate appunto in chiave tattica. Il loro scopo è raggiungere degli obiettivi in scala ridotta contro bersagli specifici durante un conflitto, senza la distruzione di un ampio territorio come avviene invece per le testate nucleari strategiche. La Russia ha effettuato esercitazioni con armi nucleari tattiche ai confini dell'Ucraina. IL PUNTO
Tajani: "Nel nuovo pacchetto per Kiev invieremo Samp-T"
"È noto che noi invieremo un altro pacchetto, passeremo certamente attraverso l'informazione del Copasir perché è ancora riservato il contenuto delle armi che inviamo. E' un segreto che venne posto da Draghi e Crosetto ha detto che siamo disposti a toglierlo, ma si sa che invieremo Samp-T che è uno strumento di difesa aerea, quindi di protezione che ci ha chiesto la stessa Ucraina, non è nessun segreto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Zapping su Radio1. "Stiamo lavorando per questo, noi abbiamo soltanto detto che non invieremo soldati in Ucraina e che le armi italiane non potranno essere usate in Russia".
Guerra Ucraina, tenaglia di Putin su Kharkiv per prendersi il Donbass: la strategia russa
Secondo un’analisi dell’agenzia France Press, in una settimana Mosca avrebbe conquistato 278 chilometri quadrati di territorio. La pressione intorno al capoluogo del nord-est sarebbe però funzionale a fiaccare i reparti di Kiev nella controffensiva sulle regioni di Donetsk e Lugansk. Zelensky: "Situazione difficile ma sotto controllo". IL PUNTO
Victoria Shi: ecco chi è la portavoce ucraina generata con l'intelligenza artificiale
La portavoce per la politica estera si chiama Victoria Shi, fornirà aggiornamenti tempestivi sulla guerra e offrirà informazioni sulle attività belliche in corso nel Paese. LEGGI L'ARTICOLO
Cloropicrina, cos'è l'arma chimica che la Russia avrebbe usato contro Kiev
Stando a quanto affermato dal Dipartimento di Stato americano le truppe di Mosca avrebbero utilizzato questa sostanza chimica vietata, contro le forze armate ucraine. Obiettivo? Quello "di far allontanare le forze ucraine dalle posizioni fortificate e ottenere vantaggi tattici sul campo di battaglia". Il Cremlino, però, ha negato le accuse. DI COSA SI TRATTA
Cardinale Zuppi: 'Continua la missione di pace in Ucraina'
La missione vaticana per una soluzione di pace tra Ucraina e Russia procede per la sua strada, con la speranza che la conferenza in programma in Svizzera possa essere "utile a gettare le basi per preparare il terreno per i prossimi passi". A sostenerlo è il cardinale Matteo Zuppi, l'inviato del Papa per la missione di pace, in un'intervista esclusiva alla Itartass. "La missione continua - ha detto -, in particolar modo a livello umanitario. La Santa Sede può agevolare il ricongiungimento dei minori con le loro famiglie, così come lo scambio di prigionieri e lo scambio di informazioni che possono essere utili alle famiglie. Se necessario, sono pronto a fare nuovi viaggi a Mosca e Kiev ma non sono in programma in questo momento". Il porporato ha osservato che è importante evitare un aumento del grado di tensione, e ha sottolineato l'importanza della dichiarazione su questo tema del segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, che ha messo in guardia dal pericolo di un'escalation incontrollata, nonché della posizione equilibrata del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in merito all'uso di armi occidentali contro obiettivi nella Federazione Russa. "Penso che l'Europa abbia una grande responsabilità ed è quella di contribuire alla soluzione del conflitto attraverso i negoziati - ha sottolineato -, e non ci possono essere altre basi per raggiungere un accordo di pace giusto e affidabile". "L'Europa unita, nata dopo la seconda guerra mondiale e basata sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti - ha proseguito il cardinale - non deve abbandonare questa visione. Ogni giorno che passa, il numero delle vittime e delle sofferenze aumenta, e tutti devono fare uno sforzo credibile per creare le condizioni per il dialogo e il negoziato. Tutti devono fare passi concreti".
A Mosca protestano mogli e parenti dei soldati
I parenti dei soldati russi hanno manifestato di fronte al Ministero della Difesa di Mosca, chiedendo il loro ritorno dal fronte. Tra di essi, anche una quindicina di mogli. I manifestanti chiedono un incontro con il nuovo ministro della Difesa Andrei Belousov, riporta la testata dell'opposizione Mediazona, che sul suo sito ha postato alcune foto della protesta, nelle quali compaiono manifesti come "E' ora che i mobilitati tornino a casa". Secondo il movimento 'La via di casa' - che è stato aggiunto il 31 maggio al registro degli 'agenti stranieri' - sarebbero diversi i partecipanti alla protesta. La polizia si è immediatamente avvicinata ai manifestanti, ha chiesto loro di disperdersi e ha controllato i loro documenti.
Guerra in Ucraina, le aquile cambiano rotta migratoria per evitare il conflitto
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Canale russo: 'Kiev attacca in Russia con missili Usa'
Le forze ucraine avrebbero utilizzato missili americani Himars per colpire un sistema di difesa aerea con missili S-300 e S-400 nella regione russa di Belgorod. Lo riferisce il canale Telegram russo di esperti militari Dva Majora, aggiungendo che non si registrano vittime tra i soldati di Mosca. Il canale posta anche alcune fotografie in cui si vedono dei mezzi militari in fiamme e una colonna di fumo alzarsi nel cielo. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco del genere dopo l'autorizzazione di Washington a Kiev di usare armi fornite dagli Usa per attaccare il territorio russo.
Olanda autorizza uso F-16 su obiettivi militari russi
Il ministro della Difesa olandese Kajsa Ollongren ha annunciato che l'Ucraina puo' utilizzare i 24 caccia F-16 che i Paesi Bassi hanno in programma di donare per attaccare obiettivi militari in territorio russo "per autodifesa", e ha sottolineato che "non c'e'" alcuna restrizione perche' "una volta consegnati" a Kiev, gli aerei "sono loro da usare" come desiderano. In un'intervista rilasciata a Politico a Singapore, il ministro olandese in carica ha spiegato che l'Olanda non ha intenzione di imporre restrizioni a Kiev su come utilizzare i caccia forniti. "Applicheremo lo stesso principio che abbiamo applicato a tutte le altre forniture (di armi), ovvero che una volta consegnate all'Ucraina, sono loro ad usarle", ha dichiarato.
Sanchez e Lula: 'Unire gli sforzi per pace a Gaza e in Ucraina'
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha informato oggi in un messaggio postato su X di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, in cui i due hanno "passato in rivista le questioni principali dell'agenda internazionale". "Condividiamo la preoccupazione per i conflitti a Gaza e in Ucraina", segnala Sanchez. "Siamo d'accordo sulla necessità di unire gli sforzi per raggiungere la pace e difendere il sistema multilaterale", rimarca il primo ministro spagnolo.
Kamala Harris a vertice in Svizzera per la pace in Ucraina
La vicepresidente Kamala Harris parteciperà al vertice per la pace in Ucraina che si terrà in Svizzera. Harris presenzierà il 15 giugno e ribadirà l'impegno dell'amministrazione Biden a sostenere gli sforzi di Kiev per assicurarsi una pace giusta e duratura, basata sulla sovranità e l'integrità territoriale. Insieme a Harris ci sarà il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Mosca: "Usa non commettano errori fatali in Ucraina'
Mosca ha messo in guardia gli Stati Uniti da errori di calcolo che potrebbero avere conseguenze "fatali", dopo la decisione di consentire agli ucraini di usare armi americane per attaccare in profondità il territorio russo. L'avvertimento è stato lanciato dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass.
Fratoianni (Avs): Nato è un'allenaza di un altro tempo
"La Nato è un'alleanza che risale a un altro tempo, e la sua funzione è stata raramente di stabilizzazione. Il punto è come l'Europa torni a essere un soggetto in campo". Lo ha detto il deputato di Avs e leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni al forum Ansa.
Mosca si congratula con Sheinbaum: "Vittoria impressionante"
La Russia si è congratulata con Claudia Sheinbaum, la vincitrice delle elezioni presidenziali in Messico, per la sua "impressionante" vittoria e ha auspicato di continuare il "fruttuoso dialogo" tra i due Paesi durante il suo mandato, e di risolvere "alcune difficoltà" sui visti. "Ci congratuliamo con la signora Sheinbaum per il suo impressionante successo", ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Sergey Riabkov, secondo quanto riportato da Interfax. "Speriamo che con la nuova leadership messicana le nostre relazioni ricevano un ulteriore sviluppo, un nuovo impulso", ha detto Riabkov, auspicando che durante il mandato di Sheinbaum vengano risolti "alcuni problemi" che i russi incontrano attualmente nel recarsi in Messico o nell'utilizzare il Paese come scalo nel tragitto verso altre destinazioni. La settimana scorsa, il Ministero degli Esteri russo aveva convocato l'ambasciatore messicano a Mosca, Eduardo Villegas Megias, a causa dell'aumento dei casi di cittadini russi a cui è stato negato l'ingresso in Messico.
Clooney: "Nessuna intenzione di perseguire i giornalisti russi"
George Clooney ha smentito che la fondazione sua e della moglie Amal voglia perseguire i giornalisti russi considerati filo-Cremlino chiedendone l'arresto, come aveva detto un'avvocata della fondazione. "Qualcuno nella nostra fondazione ha sbagliato a parlare", afferma l'attore in una dichiarazione diffusa su X.
Zelensky parteciperà al G7 in Italia di persona o online
Il portavoce del presidente ucraino Sergei Nikiforov ha confermato che Vladimir Zelensky parteciperà al vertice del G7 in Italia, che si svolgerà dal 13 al 15 giugno, o di persona o online. Lo riporta Ukrainska Pravda. Secondo il portavoce, Zelensky intende discutere con gli Stati Uniti, che parteciperanno al vertice, un ulteriore aumento del sostegno alla difesa ucraina, lo sviluppo di una coalizione di caccia occidentali e misure per accelerare le consegne di F-16. "Sono senza dubbio il nostro partner principale. Parleremo con loro dei temi chiave delle nostre relazioni ma avremo anche colloqui in formato bilaterale con i paesi del G7", ha detto Nikiforov.
Tajani: "Bisogna lavorare per de-escalation, non siamo in guerra con la Russia"
"Noi stiamo lavorando per difendere indipendenza dell'Ucraina e stiamo lavorando per la pace, puntando soprattutto sulla diplomazia. E' ovvio che aiutiamo Kiev, ma riteniamo che non si debba mandare nessun soldato italiano a combattere in Ucraina perché non siamo in guerra con la Russia". A sottolinearlo è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rtl. "E' vero - ha aggiunto - abbiamo mandato e manderemo armi all'Ucraina per difendersi, ma non armi che devono essere usate in territorio russo. Noi difendiamo il diritto dell'Ucraina ad essere indipendente e libera". "Gli Stati Uniti hanno autorizzato l'uso di armi americane fuori del territorio ucraino soltanto per colpire una base russa da dove partono gli attacchi su Kharkiv. Quindi anche gli americani sono molto prudenti: non bisogna lavorare per una escalation, bisogna lavorare per una de-escalation", ha detto.
L'Italia ''non invierà soldati in Ucraina, nemmeno come addestratori'' perché ''farlo significherebbe intervenire'' nel conflitto, ha dichiaratopoi a 'Start' su Sky Tg24, sottolineando che ''si possono addestrare ucraini in territorio occidentale''.
Occorre ''essere sempre molto prudenti perché ogni minimo errore può provocare un'escalation che mette a repentaglio la pace'', ha aggiunto Tajani ribadendo ''l'impegno del governo per la difesa della libertà e dell'indipendenza dell'Ucraina, in difesa del diritto internazionale''. Tajani ha quindi detto che ''non sono favorevole a usare armi al di là dei confini dell'Ucraina'' e che ''continueremo a inviare materiale militare, anche per la difesa aerea''.
Stato maggiore Gb: Putin non vuole una guerra con la Nato
"Il presidente russo Vladimir Putin non vuole una guerra diretta con la Nato" né tanto meno un conflitto nucleare. Lo ha detto l'ammiraglio Tony Radakin, capo di stato maggiore della difesa britannico in un'intervista a Sky News in vista delle celebrazioni per gli 80 anni del D-Day, lo sbarco in Normandia avvenuto il 6 giugno del 1944. Radakin ha criticato l'uso di un "linguaggio approssimativo" rispetto all'escalation della guerra in Ucraina e precisato che le "cose sono diventate più pericolose" rispetto al passato ma non in modo tale da degenerare in un nuovo conflitto mondiale.
Pechino: mai soffiato sul fuoco della guerra tra Mosca e Kiev
La Cina non ha mai "attizzato il fuoco o alimentato le fiamme" della guerra tra Russia e Ucraina. A dichiararlo è stato oggi un portavoce del ministero degli Esteri cinese. Il Paese ritiene che ogni sforzo debba essere riconosciuto nel sostegno alle misure di pace nella guerra tra Russia e Ucraina, ha dichiarato il portavoce Mao Ning, rispondendo a una domanda sul prossimo vertice che si terrà in Svizzera a metà giugno. Le osservazioni del portavoce fanno seguito alle accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, secondo cui Russia e Cina starebbero cercando di indebolire il vertice di pace globale da lui voluto.
"Purtroppo la Russia - ha dichiarato ieri Zelensky - sfruttando l'influenza cinese nella regione e i diplomatici cinesi, fa di tutto per disturbare il vertice di pace. È un peccato che un Paese grande, indipendente e potente come la Cina sia uno strumento nelle mani di Putin", ha dichiarato.
La Cina attribuisce grande importanza alle sue relazioni con l'Ucraina e rimane il suo principale partner commerciale, ha detto Mao oggi, aggiungendo che la posizione della Cina sulla conferenza di pace è molto "aperta e trasparente". "Crediamo di poter ottenere la comprensione e il sostegno di tutti".
Mosca rivendica cattura Umanske nel Donetsk
Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la cattura del piccolo centro abitato di Umanske, nella regione di Donetsk che contava 180 abitanti prima dell'inizio dell'invasione. Umanske si trova 25 chilometri a nord ovest di Donetsk. Venerdì il ministro della Difesa Andrei Belousov aveva reso noti i progressi delle forze russe "in direzioni tattiche", con la cattura, quest'anno, di 880 chilometri quadrati di territori. Le forze russe stanno spingendo anche nella direzione di Pokrovsk, a una trentina di chilometri a nord ovest di Umanske.
Tajani: "No a uso armi italiane fuori da confini Kiev"
"Noi non abbiamo mai fatto mancare il nostro aiuto e sosteniamo in maniera incondizionata l'Ucraina. Non siamo una potenza militare: noi mandiamo tutto ciò che possiamo... Stiamo per inviare un altro pacchetto, è questione di settimane. Siamo al lavoro. Come sempre viene informato il Copasir". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando sabato alla platea dei giovani di Confindustria. "Noi non manderemo neanche un soldato italiano a combattere in Ucraina perché non siamo in guerra con la Russia. Noi non autorizziamo l'uso di armi italiane fuori dai confini dell'Ucraina", ha rimarcato il leader di Forza Italia. "Nessun tentennamento nel sostegno" all'Ucraina ma "non siamo dei guerrafondai", ha detto. "I rischi di una terza guerra mondiale possono aumentare se ci sono scelte velleitarie, basta un piccolo errore per provocare conseguenze nefaste. Noi - ha sottolineato Tajani - siamo fermissimi nel difendere l'Ucraina ma anche fermissimi nel difendere la pace. Questo è quello che vuole il popolo italiano". "Nessun problema a togliere il segreto sulla fornitura di armi all'Ucraina, ma poi bisognerà evitare speculazioni", ha detto.
Sull'utilizzo delle armi donate a Kiev in territorio russo "non siamo isolati nella Nato, sono tutte chiacchiere di chi non partecipa alle riunioni e vorrebbe un'Italia guerrafondaia. Basta un piccolo errore per far precipitare la situazione. Anche gli Usa sono molto, molto prudenti" e hanno autorizzato l'uso delle armi americane "soltanto contro un sito", ha poi dichiarato a Stasera Italia su rete 4. "Noi diciamo di usare le armi italiane, che non sono poi talmente tante da poter fare chissà che cosa, per combattere i russi in territorio ucraino. Quando ci saranno i Samp/T, che sono strumenti di difesa aerea, si potranno utilizzare in territorio ucraino contro le basi russe in Donbass, in Crimea cioè in quei territori che sono occupati dalla Russia e che non sono riconosciuti come territorio russo", ha precisato.
Kiev, Zelensky parteciperà al G7in Italia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà al prossimo vertice del G7 in Italia o in via virtuale o di persona, ha dichiarato il suo portavoce ai media ucraini. "Purtroppo non posso confermare né negare che il presidente parteciperà fisicamente al vertice del G7, ma in ogni caso o di persona o in collegamento video, non c'è dubbio che ci sarà", ha detto alla televisione ucraina il portavoce del presidente, Sergiy Nikiforov.
Mosca: impediremo attacchi a nostri sistemi antimissili
La Russia è determinata a prevenire ogni tentativo ucraino di attaccare i sistemi radar per gli allarmi missilistici che fanno parte del suo sistema di difesa strategico. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Ryabkov, citato dalla Tass. Nei giorni scorsi si era avuta notizia di due tentativi di attacchi simili da parte delle forze di Kiev.
Cina, nessuna pressione su Paesi contro conferenza Ucraina
La Cina ha respinto le accuse del presidente Volodymyr Zelensky "sulle pressioni" esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull'Ucraina prevista questo mese. E' quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
Mosca: Usa non commettano errori fatali in Ucraina
Mosca ha messo in guardia gli Stati Uniti da errori di calcolo che potrebbero avere conseguenze "fatali", dopo la decisione di consentire agli ucraini di usare armi americane per attaccare in profondità il territorio russo. L'avvertimento è stato lanciato dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dalla Tass.
Singapore e l'Ucraina firmano accordi su collegamenti aerei
Il 2 giugno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il presidente di Singapore Tharman Shanmugaratnam, il primo ministro Lawrence Wong e gli investitori di Singapore, in un viaggio che ha combinato la sua partecipazione allo Shangri-La Dialogue con una visita di lavoro a Singapore. Durante la sua visita, Singapore e l'Ucraina hanno firmato un accordo per rafforzare i collegamenti aerei tra i due paesi. All'incontro di Zelensky con Tharman, entrambi i presidenti hanno riaffermato i legami cordiali e amichevoli tra Singapore e Ucraina. I leader hanno inoltre avuto un ampio dibattito sugli sviluppi globali e hanno convenuto sull'importanza del rispetto del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, ha affermato il Ministero degli Affari Esteri (MAE). Le questioni discusse da Zelensky con il primo ministro Wong includevano potenziali settori in cui entrambi i paesi avrebbero potuto approfondire la cooperazione bilaterale, come nelle relazioni commerciali ed economiche. Entrambi hanno concordato che la sovranità, l'indipendenza politica e l'integrità territoriale di tutti i paesi devono essere rispettate, ha sottolineato il MAE. Dopo il loro incontro, il primo ministro Wong e Zelensky hanno assistito alla firma dell'accordo sui servizi aerei Ucraina-Singapore tra il ministro dei trasporti Chee Hong Tat e l'ambasciatore ucraino a Singapore Kateryna Zelenko.
Zelensky a Manila, "grato per sostegno Filippine"
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è in visita nelle Filippine in un momento di forte tensione tra Manila e Pechino, il giorno dopo aver criticato la Cina per il suo "boicottaggio" del vertice per la pace in programma in Svizzera il 15 e 16 giugno. Il leader ucraino è arrivato ieri sera a Manila dopo aver partecipato al forum sulla sicurezza regionale a Singapore. Nella capitale filippina ha incontrato il leader Ferdinand Marcos Jr. "Sono grato alle Filippine per aver sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale del paese, per la sua chiara posizione sull'aggressione della Russia contro il nostro Paese e per aver sostenuto importanti risoluzioni dell'ONU", ha scritto il presidente ucraino su X, annunciando la prossima apertura di un'ambasciata a Manila. Da parte sua, Marcos ha sottolineato che continuerà a fare tutto il possibile per contribuire alla pace in Ucraina, soprattutto attraverso iniziative multilaterali presso l'ONU, secondo una dichiarazione del suo ufficio. "Continueremo a fare tutto il possibile per promuovere la pace, porre fine ai combattimenti e raggiungere una soluzione politica nel vostro Paese", ha affermato. Le tensioni fra le Filippine e la Cina riguardano soprattutto la rispettiva sovranita' nelle acque contese del Mar Cinese Meridionale. Ieri a Singapore Zelensky aveva denunciato che "la Cina, purtroppo, sta lavorando oggi per impedire ai paesi di partecipare al vertice di pace", accusando la Russia di essere responsabile di tale comportamento cinese.
Mosca, drone Kiev abbattuto su regione russa Belgorod
Un drone ucraino è stato abbattuto stanotte sulla regione russa di Belgorod. Lo rende noto il Ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia di stampa russa Tass.
Missili russi sul Kharkiv, un morto e due feriti
Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite in un attacco missilistico russo che stanotte ha colpito il distretto di Chuhuiv, nella regione ucraina nordorientale di Kharkiv. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare locale Oleh Syniehubov, citato dai media di Kiev.
Zelensky a Manila per invitare Marcos al vertice in Svizzera
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a sorpresa nelle Filippine, nell'ambito degli sforzi tra i leader asiatici per sollecitare la partecipazione alla conferenza di pace del 15-16 giugno prossimi in Svizzera sulla guerra in Ucraina, dopo aver esplictamente accusato la Russia, con l'aiuto della Cina, di lavorare al boicottaggio dell'iniziativa. Zelensky, hanno riferito i media locali, è arrivato domenica sera senza preavviso e sotto stretta sorveglianza a Manila da Singapore, dove ha parlato nel fine settimana - con una presenza a sorpresa - allo Shangri-La Dialogue, il più grande evento asiatico dedicato alla sicurezza e alla difesa. Il presidente ucraino aveva programmato - però non riuscendovi - di incontrare il presidente Ferdinand Marcos Jr. a margine del forum e ha deciso di volare nelle Filippine per invitarlo di persona all'evento svizzero. Entrambi i leader hanno parlato in modo molto critico della Cina alla conferenza di Singapore, al quale hanno partecipato i massimi funzionari della difesa su scala globale, inclusi quelli di Washington e Pechino. Tra l'altro, nella conferenza stampa tenuta domenica, Zelensky ha accusato la Cina - che non sarà in Svizzera - di aiutare la Russia a boicottare il vertice di pace, facendo pressioni su altri Paesi e sui loro leader affinché non partecipassero.

©Ansa
Il presidente ucraino Zelensky con il presidente delle Filippine Ferdinand Bongbong Marcos Jr. durante una visita nel Paese
Zelensky nelle Filippine, con Marcos concorderà apertura di ambasciate
Il Presidente ucraino Volodimir Zelenski ha incontrato questa mattina il suo omologo filippino, Ferdinand Marcos Jr. nella prima visita a Manila di un leader ucraino. Al centro di colloqui, tra gli altri temi, l'apertura di ambasciate nelle rispettive capitali. “Sono arrivato nelle Filippine e ho incontrato il presidente Marcos per la prima volta nella storia delle nostre relazioni bilaterali. Sono grato alle Filippine per aver sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, per la sua chiara posizione sull'aggressione della Russia contro il nostro Paese e per aver appoggiato importanti risoluzioni delle Nazioni Unite", ha scritto Zelensky su X.