La Russia ha messo in guardia gli Stati Uniti da errori di calcolo che potrebbero avere conseguenze "fatali", dopo la decisione di consentire agli ucraini di usare armi americane per attaccare in profondità il territorio russo. L'avvertimento è stato lanciato dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Zelensky accusa Pechino di aiutare la Russia a cercare di far fallire il vertice di pace in Svizzera. In una settimana "le truppe russe hanno lanciato quasi 1.000 attacchi contro l'Ucraina", ha detto
Volodymyr Zelensky abbandona ogni cautela diplomatica e accusa apertamente Pechino di essere "strumento nelle mani di Putin" per far fallire il vertice per la pace in programma fra due settimane in Svizzera. "La Russia, sfruttando l'influenza cinese nella regione e utilizzando anche i diplomatici cinesi, fa di tutto per sabotare il summit", è l'attacco del presidente ucraino da Singapore. La Cina, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, respinge le accuse "sulle pressioni" esercitate su altri Paesi per disertare la conferenza di pace svizzera sull'Ucraina prevista questo mese.
In una settimana "le truppe russe hanno lanciato quasi 1.000 attacchi contro l'Ucraina", ha affermato. Gli attacchi hanno avuto come conseguenza una nuova ondata di blackout programmati in tutto il Paese. Nel frattempo, le truppe di Mosca continuano ad avanzare sul fronte orientale di Donetsk.
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Guerra in Ucraina, le aquile cambiano rotta migratoria per evitare il conflitto
Uno studio pubblicato su Current Biology dimostra l'impatto negativo per la sopravvivenza degli uccelli migratori causato dalla guerra nei territori del nord a partire dal 2022. L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, cosa colpirà Kiev in Russia con le armi Nato: gli obiettivi possibili
Fra gli obiettivi sul territorio russo che Kiev potrà colpire con le armi Nato ci sono città come Belgorod, che Putin sta cercando di proteggere con la nuova offensiva su Kharkiv, ma anche i radar di Krasnodar e i nuovi hangar di Marinovka. LE COSE DA SAPERE
Lula con il croato Milanovic difende un dialogo Russia-Ucraina
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha difeso oggi l'ipotesi di un dialogo "diretto" tra Ucraina e Russia e un cessate il fuoco in Medio Oriente in un colloquio con il suo omologo croato Zoran Milanovic, in visita ufficiale a Brasilia. "Il Brasile - ha dichiarato Lula - ha condannato fermamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Una riduzione della tensione sarebbe un passo avanti affinché le parti possano riprendere il dialogo diretto". Al riguardo il capo dello stato brasiliano ha quindi aggiunto che "sosteniamo lo svolgimento di una conferenza internazionale riconosciuta sia dall'Ucraina che dalla Russia". Due settimane fa i governi brasiliano e cinese hanno firmato una proposta congiunta a sostegno dell'idea di negoziati di pace con la partecipazione di Russia e Ucraina. Tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato la proposta e ha accusato Lula di essere un alleato del Cremlino. Per quanto riguarda il caso di Gaza, Lula ha invece affermato oggi che "il Brasile continuerà a lavorare per un cessate il fuoco permanente che permetta l'ingresso degli aiuti umanitari, e per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas".
Russia, distrutta da un incendio la dacia di Putin. Ospitò vari leader, tra cui Berlusconi
La casa veniva utilizzata dal capo del Cremlino come villa per le vacanze, ma nascondeva anche un bunker anti-nucleare; le immagini del rogo sono state diffuse da un canale Telegram di alcuni attivisti. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev? I DATI
Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero favorevoli a concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev sia usato colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di più in armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo opposto insieme a Spagna e Grecia. Di questo si è parlato nella puntata del 29 maggio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
Onu: a Kharkiv 90 minori uccisi e 320 feriti da inizio guerra
A Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina, gli scontri sono continuati anche oggi. Dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, nella sola regione di Kharkiv sono stati 90 i minori uccisi e più di 320 quelli rimasti feriti. Lo riporta l'Onu, che cita i dati forniti dal Coordinamento per gli affari umanitari.
Presidente bulgaro: rischio escalation con Nato in Ucraina
"Il coinvolgimento della Nato nella guerra tra Russia e Ucraina è ormai 'un segreto di Pulcinella' che sta diventando sempre più pubblico e comporta il rischio di un'escalation incontrollata, inclusa la guerra nucleare". Lo ha dichiarato oggi il presidente della Bulgaria Rumen Radev parlando con i giornalisti. Il capo dello Stato ha sottolineato di non aver mai detto che la Bulgaria ha deciso di inviare sue truppe nel territorio ucraino, come affermano alcuni leader politici, e che "le speculazioni su questo argomento mirano a disorientare l'opinione pubblica". "I nostri sedicenti 'euroatlantici' sono codardi e incapaci di prendere una simile decisione da soli, perché sanno benissimo che saranno ostracizzati e ripudiati dalla società. Altrimenti, se lasciassimo fare a loro, manderebbero volentieri tutti i bulgari a combattere al fronte contro i russi per mascherare la loro falsa facciata euroatlantica perché sono molto lontani dai valori euroatlantici e democratici e mettono a rischio il nostro Paese", ha aggiunto Rumen Radev. Il presidente ha invitato i politici bulgari a rendersi conto che finora esistevano due linee rosse che frenavano l'escalation incontrollata della guerra tra Russia e Ucraina: "la limitazione della guerra solo sul territorio ucraino e l'esclusione di uno scontro diretto tra le forze della Nato e della Russia". "Eliminando le restrizioni sull'uso da parte dell'Ucraina di armi occidentali per colpire obiettivi militari in profondità nel territorio russo, e con l'ufficializzazione dell'invio di consiglieri e istruttori occidentali direttamente sul fronte, queste linee rosse vengono cancellate e "sfortunatamente, i nostri politici risultano coinvolti in tali decisioni inadeguate con tutte le conseguenze che ne derivano", ha concluso Radev.
Massima allerta roghi dolosi in Europa: si teme siano attacchi di Mosca
La questione è stata sollevata anche in un vertice dei ministri degli Esteri e della Difesa a Bruxelles con funzionari della sicurezza olandesi, estoni e lituani che hanno tutti avvertito delle vulnerabilità nazionali. Le operazioni di intelligence straniera infatti sono basate anche sui cosiddetti sabotatori pay-as-you-go. LEGGI L'ARTICOLO
Al via esercitazione militare della Jef tra Atlantico e Baltico
È iniziata oggi l'esercitazione Nordic Warden della Joint Expeditionary Force (Jef), una coalizione a guida britannica creata nel 2014 cui aderiscono Estonia, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda. Nel corso dell'esercitazione, che avrà una durata complessiva di un mese, le forze della Marina e dell'Aeronautica militare dei Paesi afferenti alla Jef si concentreranno sulla difesa delle infrastrutture critiche sottomarine in tutta l'area estera compresa tra l'Atlantico settentrionale e il mar Baltico. Un'esercitazione con caratteristiche analoghe era avvenuta lo scorso dicembre.
La Russia rivede i confini nel Mar Baltico con Lituania e Finlandia. Mosca non smentisce
La decisione unilaterale russa emergerebbe da un progetto di decreto governativo pubblicato online. Sarebbero interessate una parte dello specchio d'acqua a est del Golfo di Finlandia e nei pressi delle città di Baltiysk e Zelenogradsk nella regione di Kaliningrad. Ma perché il Cremlino ha prodotto quel documento e a quali scenari può portare in un’area già calda per gli equilibri tra le forze NATO e quelle russe? I DETTAGLI
Russia respinge attacco con 20 droni su regione Kursk
Mosca ha annunciato di aver respinto un attacco ucraino con una ventina di droni sulla regione russa di Kursk. Secondo il governatore ad interim della regione Alexei Smirnov, "i sistemi di guerra elettronica hanno distrutto e neutralizzato 20 droni ucraini nelle zone di confine".
Armi nucleari tattiche, qual è la differenza con quelle strategiche
Si tratta delle testate meno potenti di un arsenale nucleare, che potrebbero essere usate appunto in chiave tattica. Il loro scopo è raggiungere degli obiettivi in scala ridotta contro bersagli specifici durante un conflitto, senza la distruzione di un ampio territorio come avviene invece per le testate nucleari strategiche. La Russia ha effettuato esercitazioni con armi nucleari tattiche ai confini dell'Ucraina. IL PUNTO
Tajani: "Nel nuovo pacchetto per Kiev invieremo Samp-T"
"È noto che noi invieremo un altro pacchetto, passeremo certamente attraverso l'informazione del Copasir perché è ancora riservato il contenuto delle armi che inviamo. E' un segreto che venne posto da Draghi e Crosetto ha detto che siamo disposti a toglierlo, ma si sa che invieremo Samp-T che è uno strumento di difesa aerea, quindi di protezione che ci ha chiesto la stessa Ucraina, non è nessun segreto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Zapping su Radio1. "Stiamo lavorando per questo, noi abbiamo soltanto detto che non invieremo soldati in Ucraina e che le armi italiane non potranno essere usate in Russia".
Guerra Ucraina, tenaglia di Putin su Kharkiv per prendersi il Donbass: la strategia russa
Secondo un’analisi dell’agenzia France Press, in una settimana Mosca avrebbe conquistato 278 chilometri quadrati di territorio. La pressione intorno al capoluogo del nord-est sarebbe però funzionale a fiaccare i reparti di Kiev nella controffensiva sulle regioni di Donetsk e Lugansk. Zelensky: "Situazione difficile ma sotto controllo". IL PUNTO
Victoria Shi: ecco chi è la portavoce ucraina generata con l'intelligenza artificiale
La portavoce per la politica estera si chiama Victoria Shi, fornirà aggiornamenti tempestivi sulla guerra e offrirà informazioni sulle attività belliche in corso nel Paese. LEGGI L'ARTICOLO
Cloropicrina, cos'è l'arma chimica che la Russia avrebbe usato contro Kiev
Stando a quanto affermato dal Dipartimento di Stato americano le truppe di Mosca avrebbero utilizzato questa sostanza chimica vietata, contro le forze armate ucraine. Obiettivo? Quello "di far allontanare le forze ucraine dalle posizioni fortificate e ottenere vantaggi tattici sul campo di battaglia". Il Cremlino, però, ha negato le accuse. DI COSA SI TRATTA
Cardinale Zuppi: 'Continua la missione di pace in Ucraina'
La missione vaticana per una soluzione di pace tra Ucraina e Russia procede per la sua strada, con la speranza che la conferenza in programma in Svizzera possa essere "utile a gettare le basi per preparare il terreno per i prossimi passi". A sostenerlo è il cardinale Matteo Zuppi, l'inviato del Papa per la missione di pace, in un'intervista esclusiva alla Itartass. "La missione continua - ha detto -, in particolar modo a livello umanitario. La Santa Sede può agevolare il ricongiungimento dei minori con le loro famiglie, così come lo scambio di prigionieri e lo scambio di informazioni che possono essere utili alle famiglie. Se necessario, sono pronto a fare nuovi viaggi a Mosca e Kiev ma non sono in programma in questo momento". Il porporato ha osservato che è importante evitare un aumento del grado di tensione, e ha sottolineato l'importanza della dichiarazione su questo tema del segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, che ha messo in guardia dal pericolo di un'escalation incontrollata, nonché della posizione equilibrata del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in merito all'uso di armi occidentali contro obiettivi nella Federazione Russa. "Penso che l'Europa abbia una grande responsabilità ed è quella di contribuire alla soluzione del conflitto attraverso i negoziati - ha sottolineato -, e non ci possono essere altre basi per raggiungere un accordo di pace giusto e affidabile". "L'Europa unita, nata dopo la seconda guerra mondiale e basata sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti - ha proseguito il cardinale - non deve abbandonare questa visione. Ogni giorno che passa, il numero delle vittime e delle sofferenze aumenta, e tutti devono fare uno sforzo credibile per creare le condizioni per il dialogo e il negoziato. Tutti devono fare passi concreti".
A Mosca protestano mogli e parenti dei soldati
I parenti dei soldati russi hanno manifestato di fronte al Ministero della Difesa di Mosca, chiedendo il loro ritorno dal fronte. Tra di essi, anche una quindicina di mogli. I manifestanti chiedono un incontro con il nuovo ministro della Difesa Andrei Belousov, riporta la testata dell'opposizione Mediazona, che sul suo sito ha postato alcune foto della protesta, nelle quali compaiono manifesti come "E' ora che i mobilitati tornino a casa". Secondo il movimento 'La via di casa' - che è stato aggiunto il 31 maggio al registro degli 'agenti stranieri' - sarebbero diversi i partecipanti alla protesta. La polizia si è immediatamente avvicinata ai manifestanti, ha chiesto loro di disperdersi e ha controllato i loro documenti.