Russia, distrutta da un incendio la dacia di Putin. Ospitò vari leader, tra cui Berlusconi

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La casa veniva utilizzata dal capo del Cremlino come villa per le vacanze, ma nascondeva anche un bunker anti-nucleare; le immagini del rogo sono state diffuse da un canale Telegram di alcuni attivisti

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In fiamme la residenza invernale di Vladimir Putin, situata nei Monti Altaj e dove il presidente russo avrebbe nascosto un bunker anti-nucleare segreto. Lì, Putin aveva costruito uno dei rifugi più sicuri per sè e per la sua famiglia, da usare in caso di conflitto atomico. Lo riferisce il Moscow Times citando il canale Telegram Sirena, della Fondazione anticorruzione dell'oppositore Alexei Navalny, morto lo scorso febbraio. Quest'ultima fonte cita il blogger Amyr Aitashev e l'attivista Aruna Arna, che hanno postato immagini dell'incendio, precisando che non se ne conoscono le cause.

La dimora, di proprietà di Gazprom, era diventata nota anche per aver ospitato vari leader stranieri nel corso degli anni, tra questi l'ex presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, durante uno dei suoi incontri con il capo del Cremlino. Le indagini per determinare le cause dell'incendio sono ancora in corso. 

La dacia in fiamme, nella foto diffusa dagli attivisti

In corso le indagini sulle cause dell’incendio 

L'area circostante alla casa, completamente distrutta dalle fiamme, è stata immediatamente transennata e l'accesso è stato rigorosamente vietato a chiunque. Secondo i servizi di sicurezza, la residenza nel distretto di Ongudaysky, nella Repubblica di Altaj, veniva utilizzata dagli alti ufficiali militari per scopi ricreativi. 

Nei mesi scorsi alcuni droni ucraini avevano tentato di colpire obiettivi come questo, luoghi strategici per il capo del Cremlino. Per ora, però, le forze dell'ordine russe si sono riufiutate di commentare e di fornire ulteriori elementi.

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La struttura che aveva suscitato l’ira degli animalisti

La struttura, stando ad alcune indiscrezioni, ospitava anche una fattoria, utilizzata per una pratica particolare. Lì, infatti, si estraeva sangue dalle corna di cervo per compiere i  "miracolosi" bagni di gioventù: un'antica tradizione siberiana alla quale Putin sarebbe stato introdotto dall'ex ministro della Difesa Shoigu. Un rituale che aveva già provocato le proteste degli animalisti.

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