Gaza, Waltz in Israele e Giordania. Media: Trump annuncerà fase 2 piano entro Natale. LIVE
Waltz si recherà in Giordania e nello Stato ebraico tra il 6 e il 10 dicembre, dove incontrerà Netanyahu e Herzog "per discutere le priorità comuni per la sicurezza regionale e gli aiuti umanitari". La Casa Bianca ha come obiettivo quello di annunciare la transizione alla seconda fase del piano di pace per Gaza, vale a dire l'istituzione di una forma di amministrazione e di un meccanismo di sicurezza nella regione in sostituzione ad Hamas, entro due settimane, rende noto Israel Times
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L'inviato statunitense alle Nazioni Unite Waltz si recherà in Giordania e nello Stato ebraico tra il 6 e il 10 dicembre, dove incontrerà il premier Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog "per promuovere la cooperazione tra Stati Uniti e Israele alle Nazioni Unite e discutere le priorità comuni per la sicurezza regionale e gli aiuti umanitari". Secondo fonti Usa e israeliane, la Casa Bianca ha come obiettivo quello di annunciare la transizione alla seconda fase del piano di pace per Gaza, vale a dire l'istituzione di una forma di amministrazione e di un meccanismo di sicurezza nella regione in sostituzione ad Hamas, entro due settimane. Sarà Donald Trump ad annunciare l'elenco dei Paesi e le personalità coinvolte nel meccanismo. Sono ancora in corso le trattative dei mediatori Qatar, Egitto e Turchia con Hamas, che continua a opporsi alla cessione del potere a entità straniere, sul disarmo e l'abbandono del potere del movimento.
Gli approfondimenti:
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Merz atteso in Giordania, poi visita in Israele
Missione in Giordania e Israele per Friedrich Merz. E' la prima volta che il cancelliere tedesco si reca in visita nei due Paesi da quando ha assunto l'incarico lo scorso maggio. Ad Amman è prevista la prima tappa della missione, con i colloqui con re Abdullah II. In serata sarà ricevuto a Gerusalemme dal presidente israeliano Isaac Herzog. Per domani è atteso il faccia a faccia con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Merz visiterà lo Yad Vashem. Al centro della missione, le relazioni tra Israele e Germania e la situazione nella Striscia di Gaza.
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Spagna, Paesi Bassi, Slovenia e Irlanda hanno scelto di opporsi alla decisione dell'Ebu di mantenere Israele in gara. Ma che cosa significa in termini di numeri? La defezione di questi quattro Paesi porterà una perdita immediata di quasi 10 milioni di spettatori rispetto alla finale 2025. Numeri che potrebbero aumentare ulteriormente, nel caso in cui altri decidessero di adottare la stessa linea.
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Vai al contenutoWaltz: da oggi al 10 dicembre in Israele e Giordania.
L'inviato statunitense alle Nazioni Unite conferma che visiterà Israele nei prossimi giorni, nell'ambito di un viaggio in Medio Oriente. Una dichiarazione dell'ufficio dell'ambasciatore Mike Waltz afferma che si recherà in Giordania e nello Stato ebraico tra il 6 e il 10 dicembre. Waltz sottolineerà "l'impegno degli Stati Uniti - si legge nella nota - nel promuovere la stabilità regionale, attuando il Piano in 20 punti del presidente" americano Donald "Trump per Gaza e sostenendo gli obiettivi della Risoluzione 2803 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che stabilisce la strada da seguire per la regione". Waltz incontrerà il premier Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog "per promuovere la cooperazione tra Stati Uniti e Israele alle Nazioni Unite e discutere le priorità comuni per la sicurezza regionale e gli aiuti umanitari", secondo la dichiarazione. Il suo itinerario in Israele include anche visite al valico di Kerem Shalom. In Giordania, Waltz incontrerà Re Abdullah II e il ministro degli Esteri Ayman Safadi; la dichiarazione degli Stati Uniti cita il "ruolo fondamentale della monarchia nel facilitare gli aiuti umanitari a Gaza".