Guerra Gaza, Herzog a New York. Netanyahu ha ricevuto il cancelliere tedesco Merz. LIVE
Prevista una serie di incontri diplomatici oggi con il presidente israeliano Herzog che sarà a New York, mentre il premier Netanyahu ha incontrato il cancelliere tedesco Merz. Lo stesso primo ministro israeliano ha affermato di essere in "disaccordo" con il cancelliere tedesco sulla creazione di uno Stato palestinese. "L'obiettivo di istituire uno Stato palestinese è distruggere lo Stato ebraico", ha detto Netanyahu. La fase 3 del piano di pace consisterà nel "deradicalizzare" Gaza, ha aggiunto
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Prevista una serie di incontri diplomatici oggi con il presidente israeliano Herzog che sarà a New York, mentre il premier Netanyahu ha ricevuto il cancelliere tedesco Merz. Lo stesso primo ministro israeliano ha affermato di essere in "disaccordo" con il cancelliere tedesco sulla creazione di uno Stato palestinese. "L'obiettivo di istituire uno Stato palestinese è distruggere lo Stato ebraico", ha detto Netanyahu, rilanciato dai media israeliani, "avevano uno Stato e hanno cercato di distruggere Israele da esso".
Nella giornata di ieri almeno sette palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano oggi nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha sollecitato il rapido dispiegamento di una forza internazionale di monitoraggio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Gli approfondimenti:
- Piano di pace per Gaza: il testo integrale dell'accordo
- Da Oslo a Sharm el Sheik, i piani di pace degli ultimi decenni
- Chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
- Dagli ostaggi rilasciati alle vittime, i numeri della guerra
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
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Netanyahu, 'ci sono opportunità di pace, presto la fase 2'
"Ci sono opportunità di pace. L'asse iraniano è stato duramente colpito, ne discuterò con Trump entro la fine del mese e porremo fine al ruolo di Hamas a Gaza. Siamo quasi alla fine della prima fase e prevediamo di passare presto alla seconda. Otterremo il disarmo di Hamas e smilitarizzeremo Gaza". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, citato dai media israeliani, in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Gerusalemme.
Netanyahu: "La fase 3 sarà deradicalizzare Gaza"
La fase 3 del piano di pace per il Medio Oriente consisterà nel "deradicalizzare" Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. "E' qualcosa che si pensava impossibile ma è stato fatto in Germania", ha detto Netanyahu indicando Merz, "è stato fatto in Giappone, è stato fatto negli Stati del Golfo, può essere fatto anche a Gaza". "La cosa importante è che Hamas venga smembrata", ha detto ancora Netanyahu.
Merz: "Applicare fase due del piano, una pace duratura è possibile"
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in conferenza stampa congiunta a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha sottolineato la necessità di "mettere in pratica la fase due del piano di pace formulato grazie a Trump". "Hamas non può avere un ruolo a Gaza, non può porre una minaccia per Israele", ha aggiunto Merz rilanciato da Ynet, "una pace duratura è possibile, lo Stato palestinese e una soluzone a due Stati puo' essere raggiunta solo tramite negoziati". Merz ha ribadito "il diritto e dovere di Israele a difendere la sua esistenza". "Al memoriale di Yad Vashem la responsabilità della Germania diventa tangibile e quindi saremo sempre al fianco della sicurezza di Israele e del suo diritto a esistere", ha aggiunto Merz, "questo è al fondamento delle nostre relazioni oggi e per sempre. Dopo l'attacco terroristico portato avanti da Hamas il 7 ottobre la Germania è stata a fianco di Israele. Abbiamo pianto insieme e condiviso preoccupazione per il destino degli ostaggi". "Israele ha il diritto e il dovere di difendere i suoi cittadini e la sua esistenza contro coloro che negano lo Stato ebraico e democratico e il suo diritto a esistere", ha concluso il cancelliere.
Netanyahu: "In disaccordo con Merz sullo Stato palestinese"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in una conferenza stampa congiunta con Friedrich Merz, ha affermato di essere in "disaccordo" con il cancelliere tedesco sulla creazione di uno Stato palestinese. "L'obiettivo di istituire uno Stato palestinese è distruggere lo Stato ebraico", ha detto Netanyahu, rilanciato dai media israeliani, "avevano uno Stato e hanno cercato di distruggere Israele da esso".
Concluso l'incontro tra Netanyahu e Merz
Si è concluso l'incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in visita di Stato in Israele. Lo riferisce la stampa israeliana. Dopo il faccia a faccia tra i due leader, il vertice è stato allargato al ministro della Difesa israeliano Gideon Sa'ar, al ministro degli Esteri Israel Katz, al Consigliere per la Sicurezza Nazionale ad interim Gil Reich, al direttore generale del ministero della Difesa Amir Baram e agli ambasciatori delle due nazioni. E' ora in corso la conferenza stampa di Netanyahu e Merz.
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
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Vai al contenutoMerz visita il memoriale di Yad Vashem, poi vedrà Netanyahu
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha ribadito il sostegno di Berlino a Israele durante una visita al memoriale dell'Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme, alla quale seguiranno ora colloqui con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Merz è arrivato ieri in Israele per la sua prima visita ufficiale nel Paese, i cui solidi legami con Berlino sono stati scossi dalla guerra di Gaza. Merz ha infatti criticato più volte il costo pagato dai civili palestinesi nelle operazioni di Tel Aviv contro Hamas. Durante la visita a Yad Vashem, Merz ha affermato che "la Germania deve difendere l'esistenza e la sicurezza di Israele", dopo aver riconosciuto la "responsabilità storica duratura" del suo Paese per gli stermini di ebrei compiuti dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Due palestinesi uccisi dall'Idf ieri a Hebron in Cisgiordania
Due palestinesi sono stati uccisi ieri sera a colpi d'arma da fuoco dai soldati israeliani a Hebron, in Cisgiordania. L'Idf aveva inizialmente affermato di aver "eliminato due terroristi" che in auto "avevano accelerato verso i soldati a un posto di blocco a Hebron", ma poi avrebbe precisato che uno dei due, Ziad Naim Abu Dawud, era un passante. Testimoni hanno riferito all'agenzia palestinese Wafa che l'uomo, 55 anni, era un netturbino che stava svolgendo il suo lavoro quando è stato raggiunto dagli spari.
Famiglie ostaggi: "Hamas usa l'ultimo rapito come merce di scambio"
"Il ritorno finora di 27 ostaggi deceduti dimostra inequivocabilmente ciò che abbiamo sempre detto: Hamas conosce la posizione di ogni ostaggio e sta usando queste informazioni come merce di scambio per ingannare il mondo intero. Hamas si è impegnata a restituire tutti, e il governo israeliano e i mediatori devono esigere che rispettino pienamente questo impegno". Lo scrive in una nota il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani in merito all'ultimo rapito deceduto ancora a Gaza, l'agente di polizia Ran Gvili. "Non possiamo procedere alla fase successiva" dell'accordo di cessate il fuoco "prima che Ran Gvili torni a casa", ribadisce il Forum. "Ricordiamo al primo ministro: il successo di questo accordo sarà misurato dal ritorno di tutti gli ostaggi".
Merz allo Yad Vashem: "La Germania deve difendere Israele"
"Manterremo viva la memoria del terribile crimine della Shoah commesso dai tedeschi contro il popolo ebraico". Lo ha scritto sul libro degli ospiti dello Yad Vashem il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in visita in Israele, citato dalla Dpa. "Qui, allo Yad Vashem, si può percepire la duratura responsabilità storica della Germania: la Germania deve difendere l'esistenza e la sicurezza di Israele. Questo è un elemento fondamentale e inalterabile delle nostre relazioni, per sempre", ha aggiunto il cancelliere che, dopo la visita al memoriale dell'Olocausto di Gerusalemme incontrerà, il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Al Jazeera: "Bambino ferito dal fuoco israeliano a Gaza City"
Un bambino è stato ferito dal fuoco dell'esercito israeliano fuori dalla linea gialla nel quartiere di al-Tuffah, a Gaza City. Lo scrive Al Jazeera citando una fonte dell'ospedale battista di Gaza.
Media: "Netanyahu ha incontrato Blair sul dopoguerra a Gaza"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha tenuto circa una settimana fa un incontro non pubblicizzato con l'ex premier britannico Tony Blair per discutere i piani dell'amministrazione Trump per la gestione postbellica di Gaza. Lo scrive il Times of Israel da una fonte vicina alla vicenda. Blair ha lavorato a stretto contatto con Jared Kushner, genero e collaboratore di Trump, per promuovere l'organismo di governo palestinese di transizione che amministrerà la Striscia al posto di Hamas. La fonte smentisce categoricamente un rapporto dell'emittente pubblica israeliana Kan secondo cui Blair avrebbe sfruttato l'incontro per presentare un piano che consentisse il graduale ritorno dell'Autorità Nazionale Palestinese a Gaza.
Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
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Vai al contenutoTribunale cancella udienza di Netanyahu prevista per domani
La corte distrettuale di Gerusalemme ha accettato la richiesta di cancellare la testimonianza del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, prevista per domani. Netanyahu, sotto processo per corruzione, aveva chiesto di non comparire in tribunale a causa della convocazione di un vertice diplomatico di "emergenza".
La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025.
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Vai al contenutoCosa non sta funzionando del Piano Trump per Gaza
Il quadro complessivo risulta molto differente da quello che era stato ipotizzato dal documento in 20 punti presentato dal presidente degli Usa.
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Vai al contenutoA Gaza si cerca corpo Gvili, ultimo ostaggio da restituire
Hamas e la Croce Rossa avvieranno oggi a Città di Gaza, nel quartiere di Zeitoun, le ricerche del corpo del sergente maggiore Ran Gvili, l'ultimo ostaggio israeliano ucciso il cui corpo non è stato ancora riconsegnato. Lo riferisce lo Yedioth Ahronoth. La restituzione delle spoglie del poliziotto, catturato durante gli attacchi del 7 ottobre, dovrebbe consentire l'avvio della fase due del piano di pace per la Striscia di Gaza, che il presidente americano Donald Trump, mediatore dell'intesa, intende annunciare prima di Natale.
Merz in Israele: "Nostro sostegno è un principio fondamentale"
Il sostegno a Israele è una parte fondamentale della politica tedesca, ha affermato ieri il cancelliere tedesco Friedrich Merz poco dopo il suo arrivo in visita a Gerusalemme. "Considero un grande onore e un vero privilegio essere qui e ribadire che sostenere questo Paese è e rimarrà il principio fondamentale immutabile della politica della Repubblica Federale di Germania", ha affermato Merz, la cui decisione di agosto di imporre un embargo parziale sulle esportazioni tedesche verso Israele in risposta all'intensificazione dei bombardamenti israeliani a Gaza aveva profondamente scontentato le autorità israeliane. "Le azioni dell'esercito israeliano a Gaza ci hanno posto di fronte ad alcuni dilemmi e abbiamo risposto", ma "abbiamo anche constatato che, ad oggi, non c'è fondamentalmente alcuna divergenza" tra noi, ha aggiunto Merz, che ha revocato l'embargo a fine novembre e ha ribadito a Herzog che "Israele ha il diritto di difendersi".