Hamas si dice pronto a discutere di "congelare o immagazzinare" il suo arsenale di armi come parte del cessate il fuoco con Israele. Lo afferma un alto funzionario, proponendo una possibile formula per risolvere una delle questioni più spinose dell'accordo mediato dagli Stati Uniti. Ieri Nethanyahu ha sostenuto che "le opportunità di pace sono a portata di mano" e che presto si passerà alla fase 2 del piano in 20 punti per Gaza
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Hamas si dice pronto a discutere di "congelare o immagazzinare" il suo arsenale di armi come parte del cessate il fuoco con Israele. Lo afferma un alto funzionario, proponendo una possibile formula per risolvere una delle questioni più spinose dell'accordo mediato dagli Stati Uniti. Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, parla mentre le parti si preparano a passare alla seconda e più complessa fase dell'accordo. "Siamo aperti ad adottare un approccio globale per evitare ulteriori escalation o ulteriori scontri o esplosioni", ha dichiarato all'Associated Press a Doha. Ieri Nethanyahu ha sostenuto che "le opportunità di pace sono a portata di mano" e che presto si passerà alla fase 2 del piano in 20 punti per Gaza.
Gli approfondimenti:
- Piano di pace per Gaza: il testo integrale dell'accordo
- Da Oslo a Sharm el Sheik, i piani di pace degli ultimi decenni
- Chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas
- Dagli ostaggi rilasciati alle vittime, i numeri della guerra
- Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese e quali sono contrari. LA MAPPA
- Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania
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Onu: "Per Palestina servono aiuti per 4 miliardi di dollari"
Per l'anno prossimo, il più grande singolo piano di aiuti dell'Onu riguarda i Territori Palestinesi occupati, dove sono necessari 4,1 miliardi di dollari per raggiungere 3 milioni di persone, mentre in Sudan, la più grande crisi di sfollamento al mondo, servono 2,9 miliardi di dollari per 20 milioni di persone. E' quanto è emerso dal piano presentato a New York dal capo delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite Tom Fletcher. Il Global Humanitarian Overview 2026, ha detto Fletcher, si basa su riforme, prove ed efficienza. Le organizzazioni umanitarie concentrano le risorse dove le crisi sono più gravi, stanno anche riducendo le duplicazioni e assicurandosi che ogni dollaro vada a beneficio delle persone che assistono.
Hamas: pronti a discutere congelamento o deposito per armi
Hamas si dice pronto a discutere di "congelare o immagazzinare" il suo arsenale di armi come parte del cessate il fuoco con Israele, afferma un alto funzionario, proponendo una possibile formula per risolvere una delle questioni più spinose dell'accordo mediato dagli Stati Uniti. Lo scrive Times of Israel Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, parla mentre le parti si preparano a passare alla seconda e più complessa fase dell'accordo. "Siamo aperti ad adottare un approccio globale per evitare ulteriori escalation o ulteriori scontri o esplosioni", ha dichiarato Naim all'Associated Press nella capitale del Qatar, Doha.
Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni
Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.
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Vai al contenutoNetanyahu scettico su disarmo Hamas con forza Onu
Israele "riporterà indietro anche Rani [Gvili]", ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu agli ambasciatori israeliani, riferendosi all'ultimo ostaggio ucciso a Gaza, restituito durante la prima fase del cessate il fuoco con Hamas. "Stiamo riportando indietro tutti gli ostaggi, fino all'ultimo". "Nella seconda fase, ci stiamo muovendo verso il disarmo e la smilitarizzazione", afferma. Gli Stati Uniti vogliono creare una forza internazionale per portare a termine questo compito, afferma Netanyahu. "Ho detto, andate avanti", continua. "Sappiamo che ci sono alcune missioni che questa forza potrebbe svolgere", afferma. "Ci sono altre cose che non possono fare, forse il compito principale non lo possono fare, ma vedremo". "Possiamo farlo nel modo piu' facile o in quello piu' difficile", dice a proposito del disarmo di Hamas. "Ma alla fine sarà fatto". Passando alla normalizzazione, respinge le indiscrezioni dei media secondo cui alcuni accordi di pace non possono essere conclusi senza che Israele faccia qualcosa per primo - un probabile riferimento alla richiesta saudita che Israele si impegni per un eventuale Stato palestinese.
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