Guerra in Ucraina, cosa colpirà Kiev in Russia con le armi Nato: gli obiettivi possibili

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Introduzione

Fra gli obiettivi sul territorio russo che Kiev potrà colpire con le armi Nato ci sono città come Belgorod, che Putin sta cercando di proteggere con la nuova offensiva su Kharkiv, ma anche i radar di Krasnodar e i nuovi hangar di Marinovka. Inoltre il nodo militare di Rostov, che un anno fa Prigozhin provò a conquistare col suo Gruppo Wagner, le basi di Voronetsk, dov’è ammassato fin dal 2021 il grosso degli invasori. Nel mirino anche le piste aeree, i depositi di carburante, le caserme di Millerovo, Brjansk, Sudzha, Novye Yurkovichi, Troebortnoe. Washington è tuttavia preoccupata per il rischio di errori: l’Ucraina nei giorni scorsi ha mirato su due radar russi del programma di deterrenza nucleare. C'è inoltre timore per i civili, dato che la città di Belgorod ha quasi mezzo milione d’abitanti. Voronetsk e Rostov sono ancora più popolose, con più d’un milione. Al momento – e sulla carta – le armi più potenti che l'Ucraina può usare restano i missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow britannici e la loro versione francese denominata Scalp. 

Quello che devi sapere

ARSENALE

Dai missili alle bombe d'artiglieria: è diversificato l'arsenale di armi occidentali che Kiev potrà utilizzare per colpire in territorio russo per contrastare, nell'immediato, l'avanzata delle truppe di Mosca perlomeno nella regione di Kharkiv

Per approfondire: Guerra Ucraina, ok a Kiev per uso armi contro Russia. Zelensky: grazie Biden

I PRECEDENTI

In 27 mesi di guerra è già capitato che gli ucraini avanzassero in territorio russo. Un anno fa comparvero due droni sulle cupole del Cremlino e lo scorso lunedì Kiev ha colpito la stazione radar Voronezh-M di Orsk, che dista 1.500 km dal fronte. Qualche settimana fa sono arrivati fino al Tatarstan

ATACMS

Dal pacchetto di armi americano, hanno evidenziato fonti di Washington al Wall Street Journal, sarebbero però esclusi gli Atacms, missili terra-terra tattici a corto raggio Srbm che hanno un raggio d'azione fino a 300 chilometri, ultima fornitura arrivata a Kiev. Non è chiaro se invece i soldati ucraini potranno utilizzare quelli meno potenti già nei magazzini: gli Atacms, prodotti dalla Lockheed-Martin in varie versioni, hanno infatti gittate diverse e gli Usa fino alla svolta dell'aprile scorso avevano consegnato solo quelli con una portata massima di 140 chilometri

HIMARS E MLRS

Via libera all'uso dei sistemi di lancio Himars e Mlrs per colpire le retrovie russe con gli altri razzi americani a disposizione, che hanno un raggio d'azione superiore a 70 chilometri, e con le 'ground launched small diameter bombs' (bombe di piccolo diametro lanciate da terra, Glsdb), che invece possono distruggere un bersaglio fino a 150 chilometri "entro un metro di raggio e con un'angolazione a 360 gradi", assicura il produttore, la Saab

LE ARMI PIÙ POTENTI

Tra le altre armi fornite all'Ucraina, non solo da Washington ma da diversi altri Paesi, ci sono poi i pezzi d'artiglieria M777 howitzer, con una portata di 40 chilometri e quindi teoricamente in grado di contrastare l'avanzata russa lungo il confine. Ipotesi che sembra però remota: gli M777 sarebbero inefficaci e vulnerabili, lamentano i militari di Kiev. Sulla carta dunque, le armi più potenti che l'Ucraina può usare restano i missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow britannici e la loro versione francese denominata Scalp

OBIETTIVI/1

Fra i possibili obiettivi di Kiev in territorio russo ci sono città come Belgorod, che Putin sta cercando di proteggere con la nuova offensiva su Kharkiv, ma anche i radar di Krasnodar e i nuovi hangar di Marinovka

OBIETTIVI/2

Inoltre ci sono il nodo militare di Rostov, che un anno fa Prigozhin provò a conquistare col suo Gruppo Wagner, le basi di Voronetsk, dov’è ammassato fin dal 2021 il grosso degli invasori; le piste aeree, i depositi di carburante, le caserme di Millerovo, Brjansk, Sudzha, Novye Yurkovichi, Troebortnoe

RISCHIO ERRORI

Washington è tuttavia preoccupata per il rischio di errori: l’Ucraina nei giorni scorsi ha mirato su due radar russi del programma di deterrenza nucleare. La città di Belgorod inoltre ha quasi mezzo milione d’abitanti, Voronetsk e Rostov più d’un milione

MACRON

Il presidente francese Emmanuel Macron, mappa alla mano, ha chiesto di autorizzare l'Ucraina a colpire "in Russia" le postazioni da cui viene attaccata, mentre si prepara ad annunciare l'invio di "istruttori" in Ucraina, quasi certamente alle celebrazioni del D-Day accanto a Zelensky. "Come spieghiamo agli ucraini che bisogna proteggere le loro città – si è chiesto il presidente francese -, se poi diciamo loro che non possono colpire i punti da cui partono le bombe?"

 

LE CONDIZIONI

Nel frattempo, la maggior parte dei Paesi mittenti – quindi Usa, Canada, Polonia, Finlandia, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Cechia, Estonia, Lettonia, Lituania, Olanda – subordina l’esportazione della guerra a una condizione: colpire eclusivamente le strutture militari coinvolte nell’attacco di Putin

Per approfondire:  Guerra Ucraina, tenaglia di Putin su Kharkiv per prendersi il Donbass: la strategia russa