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Guerra Israele-Hamas, licenziati due alti ufficiali dell'Idf per la strage del Wck

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Biden, ultimatum a Netanyahu: subito passi concreti per tutela civili a Gaza
NEWS
Biden, ultimatum a Netanyahu: subito passi concreti per tutela civili a Gaza
00:01:44 min

Nel raid, sette operatori umanitari della World Central Kitchen erano rimasti uccisi. Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Biden a Egitto e Qatar: "Convincete Hamas a fare accordo". Massima allerta per il timore di rappresaglie iraniane dopo l'uccisione del comandante dei pasdaran Mohamad Reza Zahedi a Damasco

in evidenza

Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza. "Una risoluzione anti-israeliana" che "non menziona Hamas nè i suoi crimini del 7 ottobre" per la quale l'ambasciatore, Merav Ilon Shahar, ha abbandonato la sessione plenaria in segno di protesta. Così il ministero degli esteri israeliano ha bollato la risoluzione approvata a Ginevra dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu. 

Israele è in stato di massima allerta per il timore di rappresaglie iraniane dopo l'uccisione del comandante dei pasdaran Mohamad Reza Zahedi. 

Biden ha strigliato Benyamin Netanyahu in una lunga e "tesa" telefonata nella quale ha intimato al premier israeliano di cambiare immediatamente e radicalmente registro nella guerra a Gaza. La politica degli Stati Uniti sarà determinata dalla nostra valutazione dell'azione immediata di Israele". 

Il gabinetto di guerra di Tel Aviv ha disposto la riapertura del valico di Erez e l'utilizzo del porto di Ashdod per aumentare l'assistenza umanitaria ai civili, ricevendo il plauso degli Usa che chiedono "interventi rapidi".



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Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"

Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. LEGGI

Usa in allerta per Iran, timori attacco diretto a Israele

Gli Stati Uniti sono in allerta e si stanno preparando per un significativo attacco dell'Iran la prossima settimana . Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali uno degli scenari peggiori per il quale l'amministrazione Biden si sta preparando è un attacco diretto a Israele perché potrebbe tradursi ina una rapida escalation. 

Bando per collaborazione con Israele, cosa succede all’Università di Torino?

Tensione per la decisione del Senato accademico di non partecipare al bando ministeriale di collaborazione con Israele. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. IL DOCUMENTO

Biden a Egitto e Qatar: pressing su Hamas per gli ostaggi

Joe Biden ha scritto ai leader di Egitto e Qatar esortandoli a fare pressione su Hamas per un accordo con Israele sugli ostaggi. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione americana, secondo quanto riportato dai media. Le lettere sono state portate a Il Cairo dal direttore della Cia Bill Burns. 

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. LEGGI

Unhrc vota risoluzione per blocco vendita armi a Israele

Il Consiglio Onu dei diritti umani, formato da 47 Paesi membri, ha adottato una risoluzione in cui chiede di fermare la "vendita e il trasferimento di armi, munizioni e altro equipaggiamento militare a Israele per prevenire ulteriori violazioni della legge internazionale umanitaria e abusi dei diritti umani". La risoluzione è stata approvata con 28 voti a favore, tredici astenuti e sei contrari. Il testo è stato presentato mentre Israele ha ceduto alle pressioni degli Stati Uniti perche' aprisse un corridoio umanitario per favorire l'arrivo di aiuti alla popolazione palestinese assediata. Il voto da parte dell'Unhrc, un organismo che Israele non riconosce, segna un altro momento di gelo nei confronti di Israele riguardo la conduzione del conflitto a Gaza. Secondo fonti palestinesi, il bilancio delle vittime dei bombardamenti e degli attacchi da parte delle forze di difesa israeliane è salito a 33 mila, di cui 14 mila bambini. Migliaia sono i dispersi, i cui corpi potrebbero essere sepolti sotto le macerie degli edifici distrutti. 

Usa, Iran intende colpire Israele prossima settimana

Un report Usa indica che l'Iran intende colpire obiettivi israeliani con missili da crociera e droni nella prossima settimana. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz. Fonti ufficiali americane hanno detto a CBS News che la rappresaglia iraniana per l'assassinio di un generale delle Guardie Rivoluzionarie a Damasco, imputato a Israele, dovrebbe avvenire nella prossima settimana

Ong in Spagna chiedono accesso umanitario senza ostacoli a Gaza

Varie Ong mobilitate oggi a Madrid hanno reso pubblico un manifesto in cui esigono "un cessate il fuoco permanente"  e "l'accesso umanitario immediato, sicuro, sufficiente, sostenuto e senza ostacoli" alla Striscia di Gaza. E denunciano di aver inviato "tonnellate di aiuti" alla popolazione palestinese "rimaste bloccate a pochi chilometri di Gaza mentre la gente muore". Intitolato 'Sos Gaza', il manifesto presentato oggi nella madrilena piazza 'El jardin de Palestina' denuncia la paralisi di "tonnellate di aiuti che in questo momento potrebbero salvare vite umane sulla Striscia". Le Ong accusano il governo di Israele di imporre "gravi restrizioni all'entrata del materiale e del personale umanitario lungo le rotte terrestri", inviato nelle spedizioni via terra e mai arrivato a destinazione. Reclamano, inoltre, che il personale umanitario "non sia  obiettivo militare", dopo l'uccisione di circa 200 lavoratori in sei mesi. Il manifesto è stato promosso dall'Alianza por la Solidariedad-ActionAid, Acpp Amnesty International, Educo, Farmamundi, Iecah, la Coordinadora de Organizaciones para el Desarrollo, Medicos del Mundo, Medicos sin Fronteras, Medicusmundi, Movimiento por la Paz, Mundubat, Oxfam Intermon, Save the Children e World Vision. Ed è stato letto dalla portavoce di azione umanitaria della Coordinadora de Organizaciones para el Desarrollo Espana, Sandra Ferrer Aranda, fra casse di materiale a simboleggiare gli aiuti umanitari bloccati. 

Israele, decine di migliaia davanti alla Knesset per protestare contro Netanyahu. FOTO

Maggiori sforzi per liberare gli ostaggi a Gaza, ma soprattutto l'uscita di scena del primo ministro e la richiesta di elezioni anticipate. Sono queste le istanze della folla riunitasi davanti alla sede del parlamento israeliano a Gerusalemme per la seconda sera consecutiva, con fumogeni e bandiere israeliane. Momenti di tensione con la polizia. LE PROTESTE

Sullivan lunedì riceve alla Casa Bianca familiari ostaggi

Il Consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, incontrerà lunedì alla Casa Bianca i parenti di alcuni degli ostaggi americani ancora detenuti a Gaza. Lo ha riferito al Times of Israel un alto funzionario dell'amministrazione.

Svelato per errore nome del capo del cyberspionaggio di Israele

Dopo aver trascorso più di due decenni operando nell'ombra, un imbarazzante errore di sicurezza ha svelato l'identità di uno dei ruoli più delicati dell'esercito israeliano, in un momento - quello della guerra a Gaza - in cui la segretezza e la discrezione sono chiave. Il nome è quello del comandante dell'Unità 8200, una delle agenzie di sorveglianza più potenti del mondo, paragonabile alla National Security Agency degli Stati Uniti. E secondo quanto riferito dal Guardian in esclusiva, si tratta di Yossi Sariel, che ha lasciato la sua identità esposta online dopo che un libro da lui pubblicato su Amazon ha lasciato una traccia digitale su un account Google privato creato a suo nome, insieme al suo ID univoco e collegamenti ai profili per i servizi di mappe e calendario. Il Guardian ha confermato da molteplici fonti che Sariel è l'autore segreto di The Human Machine Team, il volume in cui offre una visione radicale su come l'intelligenza artificiale possa trasformare il rapporto tra personale militare e macchine. Pubblicato nel 2021 utilizzando uno pseudonimo composto dalle sue iniziali - Generale di brigata YS - fornisce un quadro dei sistemi avanzati basati sull'intelligenza artificiale che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sperimentato durante la guerra a Gaza. Una versione elettronica del libro - spiega ancora il giornale britannico - includeva un indirizzo email anonimo che può essere facilmente ricondotto al nome e all'account Google di Sariel. Contattato dal Guardian, un portavoce dell'Idf ha affermato che l'indirizzo e-mail non era quello personale di Sariel, ma "dedicato specificamente a questioni relative al libro stesso". Più tardi, in una dichiarazione ai media israeliani, l'Idf ha descritto oggi la divulgazione dei dati personali di Sariel come "un errore", aggiungendo che "la questione sarà esaminata per evitare il ripetersi di casi simili in futuro". È probabile che l'errore di sicurezza eserciterà ulteriore pressione su Sariel, che si dice "viva e respiri" nell'intelligence ma il cui mandato alla guida della divisione d'élite di cyber intelligence dell'Idf è stato oggetto di controversie, scrive il Guardian. L'Unità 8200 è stata infatti criticata per la sua incapacità di prevedere e prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso al sud di Israele. In ogni caso, nella guerra a Gaza l'Idf sembra aver abbracciato pienamente la visione del futuro di Sariel: una sezione del volume annuncia infatti il concetto di 'targets machine' alimentata dall'intelligenza artificiale, le cui descrizioni ricordano da vicino i sistemi di indicazione degli obiettivi su cui - sottolinea il Guardian - l'Idf ha fatto affidamento nei raid su Gaza: secondo il quotidiano, negli ultimi sei mesi Israele ha implementato numerosi sistemi di supporto decisionale basati sull'Ia che sono stati sviluppati dall'Unità 8200 sotto la guida di Sariel.

Gaza, chi sono gli operatori della ong World Central Kitchen uccisi in raid israeliano

L'organizzazione ha fatto sapere che le vittime dell'attacco "provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito” e che tra di loro c’erano “un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese". Netanyahu: "Un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito senza intenzione gente innocente nella Striscia". LE VITTIME

"Israele usa l'intelligenza artificiale per bombardare gli obiettivi a Gaza": l'inchiesta

Secondo +972 Magazine e Local Call, l'Idf avrebbe sviluppato e impiegato un programma basato sull'IA, chiamato Lavender, per individuare e colpire i bersagli palestinesi, in particolare nelle prime fasi della guerra. Le forze israeliane però negano tutto. L'INCHIESTA

Minacce dell’Iran, Israele chiude 30 ambasciate nel mondo: anche quella di Roma

Dopo il raid al consolato iraniano a Damasco, da Teheran sono arrivati messaggi minacciosi. Si sono diffusi allarmi per possibili attacchi in risposta. Una trentina di sedi diplomatiche israeliane sono state quindi chiuse, tra cui l'ambasciata a Roma nei pressi di Villa Borghese. LEGGI

Germania, molotov contro una sinagoga a Oldenburg

L'episodio è avvenuto nel nord del Paese. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Politici e rappresentanti della Chiesa hanno condannato l'attentato ed espresso sdegno. Il vescovo: "Attacco spregevole e disumano". LEGGI L'ARTICOLO






Israele licenzia due alti ufficiali per strage Wck

L'esercito israeliano ha licenziato duealti ufficiali dopo che sette operatori umanitari della World Central Kitchen (Wck) sono stati uccisi in un attacco a Gaza lunedì. Lo rende noto la Bbc. L'inchiesta dell'Idf sull'incidente afferma che alcuni operatorisono sopravvissuti agli attacchi aerei iniziali, ma sono rimasti uccisi quando una terza macchina venne colpita.

Biden: "Israele sta facendo quanto ho chiesto su aiuti Gaza"

"Israele sta facendo quello che ho chiesto sugli aiuti a Gaza". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden.

Israele licenzia due alti ufficiali per strage WCK

L'esercito israeliano ha licenziato due alti ufficiali dopo che sette operatori umanitari della World Central Kitchen (WCK) sono stati uccisi in un attacco a Gaza lunedì. Lo rende noto la Bbc. L'inchiesta dell'IDF sull'incidente afferma che alcuni operatori sono sopravvissuti agli attacchi aerei iniziali, ma sono rimasti uccisi quando una terza macchina venne colpita.


Hezbollah avverte: "Non abbiamo ancora usato tutte le nostre armi"

Hezbollah ha usato solo una minima parte dei suoi uomini e delle sue armi fino a questo momento: lo ha detto il leader del movimento armato libanese, Hasan Nasrallah. "Non abbiamo impiegato altro che una minima parte delle nostre forze. I nostri combattenti non lavorano a pieno ritmo. Vanno al fronte e poi tornano a casa, ogni giorno. Fanno i turni al fronte", ha detto Nasrallah. "Anche le armi, ne abbiamo usato pochissime", ha detto il leader sciita.

Medico israeliano denuncia "le condizioni terribili dei detenuti palestinesi"

Un medico israeliano ha denunciato in una lettera al ministero della sanità, della difesa e al Procuratore dello stato le condizioni del centro di detenzione dell'esercito di Sde Teiman per i prigionieri di Gaza e che potrebbero mettere il governo a rischio di "violazione della legge". Nella lettera, citata da Haaretz, si denuncia che "proprio questa settimana, a due prigionieri sono state amputate le gambe a causa di ferite dovute alle manette, il che purtroppo è un evento di routine". Il medico ha poi detto che "i detenuti vengono nutriti con cannucce, defecano nei pannolini e sono tenuti confinati costantemente, il che viola l'etica medica e la legge". Secondo il medico, "tutti i pazienti dell'ospedale allestito a Sde Teiman sono ammanettati con tutti e quattro gli arti, indipendentemente da quanto siano ritenuti pericolosi. Vengono bendati e nutriti con una cannuccia". Il portavoce militare - interpellato da Haaretz - ha risposto che "ai detenuti è stato dato cibo sufficiente per le loro esigenze di salute e hanno avuto accesso al bagno in base alle loro condizioni mediche. Se i loro movimenti sono limitati, vengono forniti i pannolini". Il centro di detenzione è stato istituito dopo l'avvio della guerra con Gaza per i miliziani di Hamas catturati, compresi quelli che hanno partecipato direttamente all'attacco del 7 ottobre in attesa di essere trasferiti in una prigione regolare.

Hezbollah: "Il fronte libanese resta aperto per sostenere Gaza"

Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha affermato che il fronte di guerra del sud del Libano contro Israele rimane aperto "per sostenere la resistenza a Gaza".
In un discorso trasmesso in diretta tv, Nasrallah ha ribadito che il movimento armato libanese alleato dell'Iran non intende interrompere le ostilità contro Israele fino a quando lo Stato ebraico continua la sua offensiva su Gaza.

Hezbollah: "Iran risponderà a Israele, svolta nella guerra"

"L'Iran risponderà senza dubbio all'attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco": lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo.
"Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell'Iran a Israele", ha aggiunto Nasrallah riferendosi al leader iraniano. "L'attacco al consolato (iraniano di Damasco) costituisce una svolta nella guerra in corso e la regione è entrata in una nuova fase", ha detto Nasrallah.

Media: l'esercito israeliano ammette di aver confuso una borsa per un'arma

I grandi media internazionali, come Bbc e Cnn, rivelano un nuovo errore commesso dall'esercito israeliano nel raid che ha ucciso i 7 operatori umanitari di Wck: i militari hanno scambiato un operatore umanitario con un borsone per un terrorista di Hamas armato. Il dettaglio è stato rivelato nell'incontro dell'Idf con un gruppo di giornalisti internazionali presso l'edificio del Ministero della Difesa a Tel Aviv.
Come riporta Bbc, il maggiore generale in pensione Yoav Har-Even ha ammesso nel briefing che gli operatori di droni dell'Idf hanno scambiato un operatore umanitario che trasportava una borsa per un uomo armato e poi hanno preso di mira uno dei veicoli della World Central Kitchen con un missile. L'Idf ha poi aggiunto che due persone sono fuggite dal veicolo e sono salite su una seconda macchina, che è stata colpita da un altro missile lanciato da un drone.

Blinken: "Gli Usa rivedranno l'inchiesta di Israele su Wck"

Gli Stati Uniti stanno rivedendo con attenzione l'inchiesta israeliana sulla strage dei 7 cooperanti di World Central Kitchen uccisi in un raid nella Striscia di Gaza e Washington seguirà con molta attenzionale le misure che Israele sta prendendo "affinché nulla di simile accada mai più". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Bruxelles, citato dal Guardian. "E' molto importante che Israele si stia prendendo la piena responsabilità per l'accaduto. Ed è importante anche che sembra si stiano facendo passi" nei confronti dei responsabili.

Zakaria, 12 anni, volontario all'ospedale Al-Aqsa

Wck: "Serve inchiesta indipendente su morte operatori a Gaza"

"Le scuse dell'esercito israeliano per l'oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese": lo ha dichiarato Erin Gore, ceo della World Central Kitchen (Wck) in seguito ai risultati dell'inchiesta dell'esercito israeliano sull'uccisione di 7 operatori umanitari a Gaza. Lo riporta il sito di Wck rinnovando la richiesta della creazione di una commissione indipendente per indagare sulle uccisioni: "L'Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza".

Chiusa l'ambasciata israeliana a Roma

È stata chiusa, a quanto si apprende, la sede dell'ambasciata israeliana a Roma in via Michele Mercati, nei pressi di Villa Borghese. Come in altre sedi diplomatiche di Tel Aviv, l'allarme è scattato in seguito alle notizie su possibili attacchi in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco.

Inchiesta su raid a Wkc evidenzia "grave errore", licenziati due ufficiali

Due ufficiali dell'esercito israeliano sono stati licenziati ed altri tre sono stati richiamati ufficialmente in relazione al raid su Gaza in cui lunedì sono stati uccisi sette operatori dell'ong World Central Kitchen (Wck). E' quanto deciso dopo che l'inchiesta interna delle Idf ha evidenziato come il raid sia stato condotto a seguito di una "errata identificazione". 

I militari che hanno autorizzato l'operazione, si precisa, ritenevano di aver preso di mira operativi di Hamas e non i sette operatori umanitari. "Coloro che hanno approvato l'attacco erano convinti che stessero prendendo di mira agenti armati di Hamas", hanno dichiarato le Idf, che hanno ammesso che si è trattato di "un grave errore derivante da un grave fallimento dovuto a un'errata identificazione".

Raid Wck

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Berlino: "Basta pretesti, a Gaza servono aiuti umanitari"

"La gente a Gaza ha bisogno adesso degli aiuti umanitari". Lo scrive su X la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbok. "Ci aspettiamo che il governo di Israele implementi velocemente i suoi annunci. Basta con i pretesti", aggiunge.

Haaretz: "30 ambasciate d'Israele chiuse per minacce dell'Iran"

Circa 30 ambasciate israeliane sono state chiuse nel mondo nel timore di attacchi per le minacce iraniane in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco che ha ucciso alti funzionari di Teheran. Lo ha riferito Haaretz che ha citato una fonte diplomatica secondo cui le misure di sicurezza sono state accresciute in tutte le istituzioni israeliane nel mondo dallo scorso 7 ottobre. 

Israele: "Attacco a Wck grave errore, via i responsabili"

I risultati dell'inchiesta dell'esercito sull'uccisione dei 7 operatori umanitari a Gaza hanno mostrato "che quell'incidente non sarebbe dovuto accadere" ed è "contrario agli standard operativi". "Coloro che hanno approvato il raid - ha continuato l'indagine presentata al capo di stato maggiore Herzi Halevi - erano convinti di colpire operativi armati di Hamas e non impiegati di World Central Kitchen (Wck)". "L'attacco - si spiega - è un grave errore che deriva da una seria mancanza dovuta ad un'identificazione errata, a errori nelle decisioni e a un attacco contrario a standard operativi". L'Idf "solleverà i responsabili". 

Berlino: "Stop armi a Israele? L'export si valuta caso per caso"

"In Germania l'export delle armi viene valutato di caso in caso" in un procedimento "interno non pubblico". È quello che ha risposto la portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann, a chi in conferenza stampa a Berlino ha domandato se Berlino stopperà il rifornimento di armi a Israele, dopo la risoluzione del consiglio dei diritti umani dell'Onu, che chiede la responsabilità di eventuali crimini di guerra commessi a Gaza da parte di Israele. Incalzata dai giornalisti sulla questione, la portavoce ha sottolineato di non poter aggiungere altro. La Germania si aspetta che Israele non commetta crimini di guerra, ha aggiunto un portavoce del ministero degli Esteri. 

Ue: "Bene gli annunci di Netanyahu. L'attuazione sia rapida"

"La Commissione europea prende atto dell'annuncio del primo ministro Netanyahu di aprire ulteriori punti di accesso per gli aiuti umanitari a Gaza, a seguito della sua telefonata con il presidente degli Stati Uniti Biden, in particolare degli impegni ad aprire il porto di Ashdod e il valico di Erez per consentire il flusso diretto degli aiuti nel nord di Gaza e per aumentare significativamente le consegne dalla Giordania. Queste misure dovrebbero essere attuate in modo rapido e completo". Lo afferma in una nota l'esecutivo europeo. Inoltre, la Commissione ribadisce il suo appello a proteggere i civili innocenti e gli operatori umanitari, in linea con il diritto umanitario internazionale. La Commissione invita inoltre tutti gli attori della regione a consentire urgentemente un aumento significativo del flusso di assistenza umanitaria a Gaza. L'Unione europea - ricorda la Commissione nella nota - ha aumentato significativamente il suo sostegno finanziario e umanitario al popolo palestinese e ha lanciato 44 voli, trasportando finora quasi 2 mila tonnellate di aiuti, come parte dell'operazione Ue di ponte aereo umanitario. 

Ue

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Gaza, causa contro l'Italia: "C'è un precedente in Olanda"

La magistratura olandese ha vietato al governo del Paese di sospendere le consegne di parti di ricambio degli aerei militari F-35 in forza all'aeronautica israeliana: questo il precedente citato nel ricorso contro la Presidenza del consiglio dei ministri italiana depositato al tribunale civile di Roma da un avvocato palestinese, Salahaldin Abdalaty, con il patrocinio di quattro colleghi del Foro di Torino. La pronuncia, che è contenuta nel ricorso, è della Corte di appello dell'Aja ed è del 12 febbraio scorso. I giudici olandesi si sono espressi su richiesta di tre associazioni e si sono basati, in particolare, su quanto prevede la convenzione di Ginevra del 1977 contro il genocidio. 

Consiglio Diritti Umani Onu chiede stop armi a Israele

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede di vietare tutte le vendite di armi a Israele, per come si sta comportando nella guerra a Gaza. La risoluzione è passata con 28 'si" dei 47 Stati membri del Consiglio, ci sono stati sei contrari e 13 astenuti. E' la prima volta che il massimo organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani prende posizione sulla guerra piu' sanguinosa che abbia mai colpito il territorio palestinese (oltre 33mila i morti,

secondo il conteggio di Hamas). La risoluzione è stata presentata dal Pakistan a nome di tutti gli Stati membri dell'Organizzazione della cooperazione islamica a eccezione dell'Albania. Prima del voto è affiorata una dissonanza tra i Paesi europei, perchè la Germania e la Bulgaria hanno detto che avrebbero votato contro perche' la risoluzione non condanna esplicitamente Hamas. L'alleato chiave di Israele, Washington, ha votato no, cosi' come hanno fatto -oltre a Germania e Bulgaria - Argentina, Malawi e Paraguay.  Meirav Eilon Shahar, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha definito la risoluzione "una macchia per il Consiglio per i diritti umani e per le Nazioni Unite nel loro insieme".

Iran: "Nessun atto rimarrà senza risposta dopo il raid al consolato in Siria"

Il capo della Guardia rivoluzionaria iraniana Hossein Salami ha avvertito che "nessun atto" contro la repubblica islamica rimarrà senza risposta, dopo il raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco, in Siria, che ha provocato almeno quindici morti.

"Nessun atto di alcun nemico contro il nostro sacro sistema rimarrà senza risposta. L'arte della nazione iraniana è spezzare il potere degli imperi e dimostrare la vittoria della verità e della fede", ha detto in un discorso pronunciato in occasione della giornata di al-Quds, in solidarietà al popolo palestinese.

"I nostri uomini coraggiosi puniranno il regime sionista", ha avvertito Salami, in un discorso dedicato in gran parte a lodare la resistenza del popolo palestinese e ad attaccare Israele e Stati Uniti. Salami ha sottolineato che il sostegno americano ai "crimini sionisti" li ha posti al "centro dell'odio", non solo del mondo islamico, ma di gran parte della popolazione mondiale, secondo l'agenzia di stampa Tasnim.

Israele: "Da Onu nessuna menzione di Hamas e dei crimini"

"Una risoluzione anti-israeliana" che "non menziona Hamas nè i suoi crimini del 7 ottobre" per la quale l'ambasciatore, Merav Ilon Shahar, ha abbandonato la sessione plenaria in segno di protesta. Così il ministero degli esteri israeliano ha bollato la risoluzione approvata a Ginevra dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu. "Nel testo - ha aggiunto - si equiparano gli ostaggi a detenuti sospettati di attività terroristica". Inoltre, "va contro il diritto di Israele di difendersi" e prevede un embargo "sulle armi a Israele mentre ignora in modo offensivo la fornitura di armi a Hamas da parte dell'Iran e dei suoi alleati". 

Germania: "Subito aiuti Gaza, Israele non ha più scuse"

Il governo tedesco ha invitato Israele ad attuare "rapidamente" le sue promesse affinche' gli aiuti umanitari raggiungano la Striscia di Gaza e ha aggiunto che il Paese "non ha più 'scuse'". "La popolazione di Gaza ha bisogno di ogni pacco di aiuti", ha insistito il capo della diplomazia tedesca Annalena Baerbock su X. L'altolà arriva dopo quello statunitense, un monito senza precedenti da parte dell'amministrazione Biden che ieri ha invitato Israele a cambiare marcia se non vuole mandare in frantumi la tradizionale alleanza. Nel frattempo Israele ha annunciato che autorizza la consegna "temporanea" di aiuti alla Striscia di Gaza assediata e minacciata dalla carestia, aiuti che passeranno attraverso il porto di Ashdod e il valico di Erez. 

Onu: "Israele sia ritenuto responsabile di crimini di guerra"

Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza. Ventotto paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Lo riporta Sky News. Nella risoluzione si chiede anche il divieto di armi a Israele, a causa della sua condotta nella guerra a Gaza. Prima del voto, scrive la Bbc, si sono verificate delle spaccature tra i Paesi europei, con Germania e Bulgaria che hanno dichiarato che avrebbero votato contro perché la risoluzione non condannava esplicitamente Hamas anche se condannava il lancio di razzi su Israele da Gaza e chiedeva il rilascio degli ostaggi.   La Francia si è astenuta, definendo "catastrofica" la situazione umanitaria a Gaza. Il voto, pur non essendo vincolante, proviene dal principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani e aumenterà la pressione diplomatica su Israele affinché cambi rotta. 

Turchia, arrestate 8 spie di Israele

I servizi di intelligence turchi hanno realizzato un'operazione questa mattina a Istanbul, al termine della quale sono state arrestate 8 presunte spie di Israele attive su suolo turco. A renderlo noto il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, che specifica che per 2 degli arrestati è stata già predisposta la detenzione, mentre per altri 6 sono scattate forme di controllo giudiziario. Yerlikaya ha reso noto che i sospetti, arrestati nell'ambito dell'operazione "Talpa 3", sono stati intercettati e tracciati mentre svolgevano attività di raccolta di informazioni riguardo cittadini palestinesi e aziende appartenenti a quest, ultimi. I sospetti, nessuno dei quali di cittadinanza israeliana, avrebbero anche incontrato spie dello stato ebraico, cui avrebbero regolarmente inviato dei dossier contenenti informazioni riguardanti attività e spostamenti di palestinesi residenti in Turchia. 

"Fermi la vendita armi a Israele", Sunak sotto pressione

Sta crescendo la pressione sul primo ministro britannico, Rishi Sunak, perché fermi la vendita di armi a Israele sulla scia del raid su Gaza in cui hanno perso la vita sette operatori dell'ong World Central Kitchen, tra cui tre cittadini britannici. "Credo che non abbiamo altra scelta di sospendere le vendite di armi", ha dichiarato alla Bbc Radio 4 la deputata conservatrice e presidente della commissione Affari Esteri, Alicia Kearns. "Le licenze per l'esportazione di armi del Regno Unito richiedono che il destinatario rispetti il diritto umanitario internazionale", ha aggiunto. Intanto ieri circa 600 giuristi ed avvocati hanno firmato  una lettera aperta a Sunak chiedendo che il Regno Unito cessi la vendita di armi a Israele, citando il rischio di infrangere il diritto internazionale

Sunak

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Gaza, avvocato palestinese cita in giudizio il governo italiano

Iniziativa legale di un avvocato palestinese, Salahaldin Abdalaty, contro il governo italiano per "corresponsabilità civile" nelle "violazioni ai diritti umani commesse a Gaza dalle autorità israeliane". Con l'assistenza di un pool di quattro colleghi, tutti del Foro di Torino, Abdalaty ha depositato al tribunale di Roma un ricorso con cui, richiamandosi a una serie di norme nazionali e internazionali, chiede ai giudici di ordinare "con urgenza" alla Presidenza del consiglio e ai ministeri di esteri e difesa una serie di provvedimenti: tra questi figurano l'immediata imposizione del divieto di vendita e trasferimento di armi. Altri provvedimenti sono il ristabilimento della partecipazione dell'Italia ai finanziamenti a Unrwa (l'agenzia dell'Onu per il soccorso dei profughi palestinesi), la sospensione di qualsiasi sostegno "diretto o indiretto" alle operazioni militari israeliane, il voto favorevole del governo in sede Onu, Consiglio europeo "e ogni altro organismo internazionale" a ogni iniziativa finalizzata "a far cessare incondizionatament le operazioni militari nella Striscia di Gaza". Abdalaty è patrocinato dagli avvocati torinesi Stefano Bertone, Marco Bona, Gianluca Vitale ed Emanuele D'Amico. I legali, nel ricorso, citano i "danni gravissimi patiti dal ricorrente", osservando che lo scorso 7 dicembre durante un bombardamento israeliano nella striscia di Gaza sono morti la madre, il fratello, la sorella, la cognata, un nipote e un sesto familiare. L'avvocato, che è un componente del Palestinian Bar Association (l'ordine degli avvocati palestinesi) ora si trova in Egitto. 

Hamas: "Oltre 33mila morti a Gaza dal 7 ottobre"

Sono oltre 33mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, aggiornando il bilancio a 33.091 morti e a 75.750 feriti. Nelle ultime 24 ore 54 palestinesi sono stati uccisi e altri 82 feriti.

Onu: "45 mln dollari per bonifica Gaza da ordigni inesplosi"

Una volta finita la guerra per iniziare la bonifica della Striscia di Gaza da ordigni inesplosi serviranno almeno 45 milioni di dollari. Lo ha detto il capo del Servizio di azione contro le mine dell'Onu (Unmas) in Palestina, Charles Birch, in una intervista al sito delle Nazioni Unite. Allo stato attuale, ha affermato, "ci sono più macerie a Gaza che in Ucraina, e come parte del processo di rimozione delle macerie, un compito già enorme di per sé, c'è lo sgombero di esplosivi e munizioni. Sono anni e anni di lavoro. Si tratterà di un'operazione senza precedenti".   Secondo Birch, "l'enorme quantità di bombe sganciate su Gaza dal 7 ottobre significa che ci vorranno milioni di dollari, e molti anni, per bonificare l'enclave da ordigni inesplosi". 

Blinken: "Bene gli annunci di Israele per gli aiuti, ora i risultati"

"Accogliamo con favore i passi annunciati da Israele con l'apertura di nuovi passaggi aerei e con le spedizioni che vanno direttamente dal porto di Ashdod massimizzando la rotta dalla Giordania. Sono sviluppi positivi ma il vero test sono i risultati ed e' quello che vorremmo vedere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, che gli aiuti raggiugano effettivamente le persone che ne hanno bisogno in tutta Gaza". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Bruxelles. 

Blinken

©Ansa

In Iran i funerali dei 7 pasdaran, "milioni" in piazza per la Giornata per al-Quds

Si sono tenuti a Teheran i funerali dei sette ufficiali dei pasdaran uccisi lunedì scorso a Damasco in un raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano. Le esequie si sono svolte in contemporanea con un altro importante evento che si celebra nella Repubblica islamica ogni anno dal 1979 l'ultimo venerdì del mese di Ramadan: la Giornata per al-Quds (Gerusalemme). I media locali parlano di manifestazioni in corso nella capitale e in tutte le città del Paese e di una partecipazione di "milioni" di persone all'evento voluto dal leader della rivoluzione islamica, Ruhollah Khomeini, in segno di solidarietà con la causa palestinese.

Le tv iraniane hanno trasmesso in diretta i funerali degli ufficiali dei Guardiani della Rivoluzione, per la cui morte i vertici della Repubblica islamica hanno giurato vendetta. Durante la cerimonia sono stati scanditi slogan contro Israele e gli Usa. 

Ieri sera si è tenuta un'altra cerimonia in onore dei sette ufficiali diretta dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, a cui ha partecipato l'establishment militari del Paese. Tra le vittime del raid su Damasco spiccano il generale di brigata e comandante della Forza Quds, Mohammad Reza Zahedi, ed il suo vice, Mohammad Hadi Haji Rahimi. I corpi delle vittime sono stati rimpatriati in Iran mercoledì notte.

Il leader degli Houthi: "37 morti dall'inizio dei raid americani"

E' di 37 morti e 30 feriti il bilancio degli oltre 400 bombardamenti effettuati dall'esercito americano contro obiettivi degli Houthi in Yemen in risposta agli attacchi dei ribelli contro le navi commerciali legate a Israele, Usa e Gran Bretagna nel Mar Rosso. Lo ha indicato il leader degli Houthi, Abdul-Malik al-Houthi, secondo quanto riporta l'emittente al-Masirah.

"L'aggressione nordamericana e britannica contro il nostro Paese si avvicina ai tre mesi durante i quali sono stati effettuati 424 attacchi e  bombardamenti navali" che hanno provocato "37 martiri e 30 feriti", ha affermato il leader dei ribelli, sottolineando che le operazioni di Washington contro di loro si sono rivelate "un fallimento" nel prevenire le azioni degli Houthi, che in un solo mese "hanno effettuato 34 operazioni in cui sono stati lanciati 125 missili e droni contro un totale di 90 navi".

Isw: "Le forze israeliane hanno continuato a condurre operazioni di sgombero in tutta la Striscia di Gaza. Hamas ha respinto l'ultima proposta israeliana di cessate il fuoco"

Medio Oriente, Meloni: "Avanti con lavoro su cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi"

"Bisogna continuare a lavorare, insistere, continuare a chiedere il rilascio incondizionato degli ostaggi, che deve camminare di pari passo con qualsiasi richiesta di cessate il fuoco. Il lavoro che sta facendo il governo italiano” sulla crisi in Medio Oriente “è molto importante, anche sull'aiuto alle popolazioni civili, un lavoro che come sempre ci qualifica sulla nostra umanità". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di 'Porta a porta' in onda ieri sera.

Sondaggio, Gantz potrebbe formare un governo di coalizione

Se si votasse oggi in Israele, il leader dell'opposizione e del partito Unità Nazionale, Benny Gantz, sarebbe in grado di formare un governo di coalizione. E' quanto emerge dall'ultimo sondaggio commissionato da Maariv, secondo cui il partito di Gantz otterrebbe 32 seggi, uno in meno rispetto a un precedente rilevamento fatto il mese scorso, mentre i partiti che componevano la coalizione guidata dal primo ministro, Benjamin Netanyahu, prima dello scoppio della guerra conquisterebbero  44 seggi, 20 in meno rispetto alle elezioni di novembre 2022. Il Likud di Netanyahu otterrebbe solo 17 seggi. Il sondaggio è stato condotto il 3 aprile dall'istituto Lazar in collaborazione con Panel4All su un campione di 528 persone maggiorenni. Il margine di errore è del 4,4%.

Unicef: "620.000 bambini senza scuola a Gaza"

Più della metà dei bambini di Gaza, 620.000, non può frequentare la scuola a causa della distruzione portata da sei mesi di guerra al sistema educativo dell'enclave. Lo ha reso noto il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.

Otto scuole su dieci a Gaza sono danneggiate o distrutte, con circa il 10% delle strutture completamente decimate, afferma l’Unicef. Ma ricostruire le scuole sarà un compito più semplice che affrontare il trauma dei bambini e la perdita dell’istruzione, aggiunge David Skinner di Save The Children.

"Ciò che spesso si perde nel parlare di Gaza è che si tratta di una catastrofe per i bambini", ha detto Skinner. “Si tratta di bambini che hanno subito un lutto, che hanno perso persone, che sono malati e malnutriti”.

"Slogan pro-terrorismo", 8 fermi alla Moschea di Al-Aqsa

Nell'ultimo venerdì di Ramadan la polizia di Gerusalemme ha fermato otto persone alla moschea di Al-Aqsa con l'accusa di aver scandito slogan che istigano al terrorismo. Lo indica il Times of Israel, sottolineando come un numero elevato di agenti sia stato dispiegato nella Città Vecchia in occasione dell'evento religioso che richiama migliaia di fedeli. I sospetti, quattro di Gerusalemme Est e quattro del nord di Israele, saranno interrogati a breve.

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Wafa: "Palestinese ucciso da Israele in Cisgiordania"

Un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere fonti mediche, citate dall'agenzia Wafa, che hanno identificato l'uomo in Saed Abu Alawiya, ucciso "dai proiettili di un cecchino dell'occupazione".

Katz: "Mi congratulo con gli Stati Uniti per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi"

Israele consentirà la consegna temporanea degli aiuti dal confine nord di Gaza

L'ufficio di Netanyahu afferma che consentirà la consegna “temporanea” di aiuti attraverso il confine con la Striscia di Gaza settentrionale. "Israele consentirà la consegna temporanea di aiuti umanitari attraverso Ashdod e il checkpoint di Erez", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del primo ministro.

"Questo aumento degli aiuti eviterà una crisi umanitaria ed è necessario per garantire la continuazione dei combattimenti e per raggiungere gli obiettivi della guerra", ha aggiunto l'ufficio del premier.

Israele: "Per gli Usa il cessate il fuoco è subordinato agli ostaggi"

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, si è congratulato con gli Usa "per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi". "Continueremo a lavorare insieme ai nostri alleati in tutto il mondo - ha aggiunto su X - per preservare il diritto di Israele a continuare la guerra finché gli ostaggi non saranno rilasciati e Hamas sarà definitivamente sconfitto". 

Cia e Mossad al Cairo nel weekend per negoziato sugli ostaggi

Il direttore della Cia Bill Burns dovrebbe recarsi al Cairo nel fine settimana per colloqui con il capo del Mossad, David Barnea, e gli alti funzionari del Qatar e dell'Egitto, nel tentativo di garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta il sito di notizie Axios che spiega che l'incontro avrà luogo dopo che il presidente americano Joe Biden ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "a dare ai suoi negoziatori il potere di concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi".

Oltre a Cia e Mossad, nella capitale egiziana dovrebbero esserci anche il primo ministro del Qatar Mohammed Bin Abdul Rahman al-Thani e il capo dello spionaggio egiziano Abbas Kamel. Secondo fonti di Axios la posizione di Biden rimarebbe quella di un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi. L'attuale proposta in fase di negoziazione potrebbe portare a uno stop ai combattimenti di sei settimane a Gaza e al rilascio di 40 ostaggi - donne soldato e altre donne, uomini di età superiore ai 50 anni e uomini in condizioni mediche critiche - in cambio di circa 700 persone. La settimana scorsa, il governo israeliano aveva richiamato la sua squadra negoziale dal Qatar dopo che i 10 giorni di colloqui erano arrivati a un punto morto. 

Video di Al Jazeera mostra palestinesi bersagliati dall'Idf mentre raccolgono aiuti

Soldati israeliani che prendono di mira deliberatamente i palestinesi mentre si precipitano a raccogliere gli aiuti lanciati dagli aerei nel nord-est di Gaza. E' il contenuto di un filmato esclusivo ottenuto da Al Jazeera girato il 9 marzo, che mostra i militari dell'Idf aprire il fuoco nonostante nessuno di questi uomini palestinesi costituisca una minaccia. Gli spari continuano anche mentre gli uomini abbandonano la zona, allontanandosi dal confine e dalle postazioni dei soldati

Orthodox Union consegna 180.000 lettere a Biden per sostenere Israele

L'Orthodox Union americana ha consegnato 180.000 lettere alla Casa Bianca chiedendo al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di mantenere il suo sostegno alla guerra di Israele a Gaza, combattere l'antisemitismo e garantire il rilascio dei prigionieri di Hamas.

L'Orthodox Union, una delle più grandi organizzazioni ebraiche ortodosse negli Stati Uniti, ha affermato che le 180.000 lettere indicano i 180 giorni in cui i prigionieri sono rimasti in prigionia a Gaza.

Un soldato dell'Idf ferito da un missile lanciato da Hezbollah

Un soldato dell'Idf è rimasto leggermente ferito durante un attacco missilistico anticarro nella zona di Metula, al confine con il Libano, durante la notte. Lo riferisce l'esercito israeliano.

Sette razzi sono stati lanciati anche contro la comunità di Malkia nell'Alta Galilea. Hezbollah si è assunto la responsabilità degli attacchi, affermando di aver preso di mira posizioni militari. L'Idf afferma di aver bombardato le fonti di provenienza dei missili con l'artiglieria.

Israele ascolta Biden, più aiuti a Gaza

Dopo l'attacco mortale al convoglio della World Central Kitchen e a seguito di una telefonata di Netanyahu molto tesa con il presidente americano Joe Biden, Israele 'apre' a maggiori aiuti per la Striscia di Gaza, assediata e minacciata dalla carestia. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato nella notte "misure immediate per aumentare gli aiuti umanitari alla popolazione civile nella Striscia", ha affermato in una nota l'ufficio del primo ministro. E questo avverra' attraverso il porto di Ashdod e il valico di Erez.

Un annuncio che arriva nel momento più intenso di pressione internazionale sul governo israeliano, con il presidente degli Stati Uniti che ieri ha sollevato per la prima volta la possibilità di condizionare gli aiuti americani a Israele su misure "tangibili" di fronte alla catastrofe umanitaria in atto in Israele. "Questo aumento degli aiuti aiuterà a evitare una crisi umanitaria ed è necessario per garantire la continuazione dei combattimenti e raggiungere gli obiettivi della guerra", si legge ancora nella nota del premier israeliano. Tel Aviv autorizzera' la consegna "temporanea" di aiuti attraverso il porto israeliano di Ashdod, a circa 40 km a nord della Striscia di Gaza, e attraverso il valico di Erez, tra il territorio palestinese e il sud di Israele. Inoltre consentirà "l'aumento degli aiuti giordani attraverso Kerem Shalom", un posto di frontiera nel sud di Israele. 

Biden, ultimatum a Netanyahu: "Subito passi concreti per la tutela dei civili a Gaza". VIDEO

Usa plaudono a passi Israele su aiuti: "Ora attuarli subito"

Gli Usa plaudono ai "passi annunciati stasera dal governo israeliano su richiesta del presidente (Biden) dopo la telefonata di ieri col primo ministro Netanyahu", tra cui "l'impegno ad aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di assistenza a Gaza, ad aprire il valico di Erez per una nuova rotta di assistenza per raggiungere il nord di Gaza e ad aumentare significativamente le consegne dalla Giordania direttamente a Gaza",  e chiedono che ora siano "attuati pienamente e rapidamente". Lo afferma la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa Adrienne Watson. 

Cnn, raid di Israele su Rafah: uccisa donna incinta e le sue 2 bambine

Un raid israeliano contro il sobborgo di al-Janina a Rafah ha ucciso una donna incinta e le sue bambine. Lo ha detto alla Cnn il padre della donna, Akram al-Khairi, secondo cui la famiglia era a casa a dormire quando un missile è finito sulla loro casa: è morta la figlia, incinta di otto mesi, le due nipotine di uno e due anni, mentre il genero ed il nipotino di 4 sono sopravvissuti e hanno riportato ferite lievi.


Onu: bene la riapertura del valico di Erez

Le Nazioni Unite hanno accolto con cautela la notizia della riapertura del valico di Erez. "Questa è una notizia positiva ma, ovviamente, dovremo vedere come verrà implementata. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario e di un massiccio afflusso di aiuti", ha detto alla Cnn il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric

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