Israele, decine di migliaia davanti alla Knesset per protestare contro Netanyahu. FOTO
Maggiori sforzi per liberare gli ostaggi a Gaza, ma soprattutto l'uscita di scena del primo ministro e la richiesta di elezioni anticipate. Sono queste le istanze della folla riunitasi davanti alla sede del parlamento israeliano a Gerusalemme per la seconda sera consecutiva, con fumogeni e bandiere israeliane. Momenti di tensione con la polizia
- Migliaia di israeliani che chiedono maggiori sforzi per liberare gli ostaggi tenuti a Gaza, ma anche l'uscita di scena del primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno marciato a Gerusalemme nella seconda sera consecutiva di proteste di massa
- I manifestanti hanno bloccato l'autostrada principale della città dopo essersi radunati davanti al parlamento israeliano, accendendo fuochi e sventolando bandiere israeliane
- La polizia ha usato cannoni ad acqua contro di loro, respingendo i manifestanti mentre scandivano slogan, tra cui Netanyahu "deve andarsene”
- I dimostranti hanno dichiarato che la protesta a Gerusalemme è stata la più grande dallo scoppio della guerra a Gaza in ottobre
- Tra le loro richieste elezioni anticipate e un accordo che permetta di arrivare al rilascio dei 130 ostaggi che si trovano ancora nella Striscia
- Il governo del primo ministro Netanyahu "non rappresenta l'opinione pubblica israeliana", ha scandito il leader della protesta Moshe Radman secondo quanto riferito da The Times of Israel
- Nella giornata di domenica Radman ha sottolineato che l'obiettivo delle manifestazioni di Gerusalemme è quello di "creare un grande evento che sposti l'ago della bilancia" e faccia pressione sul governo per programmare le prossime elezioni prima del Giorno dell'Indipendenza, fissato per il 13-14 maggio
- Alla domanda se pensa che le manifestazioni avrebbero fatto cambiare idea a Netanyahu, ha detto al Times of Israel che il primo ministro "non può ascoltare perché è nel bel mezzo della sua sopravvivenza politica e del mantenimento della sua leadership, ma spero che le persone della coalizione ci ascoltino e capiscano che l'unico modo in cui Israele si riprenderà da questo disastro sono le elezioni"
- Netanyahu ha commentato le richieste di dimissioni in un intervento mandato in onda sulle televisioni israeliane: ha detto che indire nuove elezioni paralizzerebbe Israele per vari mesi e renderebbe difficile portare avanti i colloqui per la liberazione degli ostaggi
- Venerdì Netanyahu aveva approvato la ripresa dei negoziati con Hamas in Egitto per concordare una tregua e la liberazione degli ostaggi. I media egiziani avevano detto che le trattative sarebbero dovute ricominciare domenica, ma al momento non c’è nessuna indicazione che sia successo