Lo scatto premiato ritrae il corpo martoriato di Shani Louk, la ragazza israeliana con nazionalità tedesca uccisa dai miliziani di Hamas dopo il rapimento del 7 ottobre. Il premio per quella foto è stato contestato da molti sui social, ma non da Nissim Louk, padre della ragazza, che su Ynet si è detto contento che lo scatto sia stato inserito tra quelli presi in esame e poi premiato. "E' una delle immagini più importanti degli ultimi 50 anni", ha detto
Polemica in Israele per il premio vinto dal fotografo palestinese Ali Mahmoud per la foto che ritrae su un pick up il corpo martoriato di Shani Louk. Si tratta della ragazza israeliana con nazionalità tedesca portata via dai miliziani di Hamas il 7 ottobre e brutalmente uccisa. L'European Jewish Congress, in un post sul proprio account ufficiale di X, ha espresso l'indignazione della comunità ebraica: "Siamo disgustati e scioccati dal fatto che una foto che ritrae i terroristi di Hamas con il cadavere seminudo della tedesco-israeliana Shani Louk sia stata premiata come Team Picture Story of the Year dal Donald W. Reynolds Journalism Institute della Missouri School of Journalism", si legge nel post. "Non è solo una mancanza di rispetto verso la sua famiglia, ma anche verso le oltre 1.200 persone brutalmente assassinate da Hamas il 7 ottobre", è il commento su X.
Il padre della ragazza difende il premio assegnato
Il premio per quella foto è stato contestato da molti sui social, ma non da Nissim Louk, padre della ragazza, che su Ynet si è detto contento che lo scatto sia stato inserito tra quelli presi in esame e poi premiato. "E' una delle immagini più importati degli ultimi 50 anni", ha detto. L'Ap e la Reuters - che pubblicarono la foto - furono accusati da parenti della ragazza e da altri partecipanti al festival Nova, dove avvenne il rapimento, di aver impiegato un fotografo che aveva accompagnato i miliziani nell'attacco.