Israele-Hamas. Negoziati al Cairo, famiglie ostaggi: Netanyahu ostacola tregua

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Lo ha riferito la tv egiziana Al Qahera News TV. Il premier Benyamin Netanyahu nei giorni scorsi aveva annunciato l'invio di delegazioni nella capitale egiziana e a Doha in Qatar. 5 persone sono morte a Gaza per la calca, durante la quale sono stati anche uditi colpi d'arma da fuoco, mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. Intanto i media libanesi riferiscono di un attacco con un drone israeliano nel sud del loro Paese. L'esercito israeliano smentisce

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Secondo i media egiziani, i colloqui per una tregua tra Israele e Hamas riprenderanno al Cairo durante la giornata di Pasqua. Nel frattempo le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza hanno protestato in Israele, accusando Netanyahu di ostacolare la tregua.

Almeno 5 persone sono morte a Gaza per la calca, durante la quale sono stati anche uditi colpi d'arma da fuoco, mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna Rossa, mentre l'Afp afferma che in un suo video si vedono camion che si muovono velocemente in mezzo a ruderi in fiamme, con la folla che urla e si accalca e si odono 'spari di avvertimento', definiti così da testimoni. 

Secondo quanto riferiscono i media libanesi è stata colpita un'auto degli osservatori Onu da un raid nei pressi di Rmeish, al confine tra Libano e Israele. Le forze armate israeliane hanno negato di aver effettuato l'attacco. 

Lunedì a Washington previsti i colloqui Usa-Israele su Rafah. Lo afferma la tv libanese filo-Hezbollah Al Mayadeen.


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Mo, Giordania-Francia-Egitto: cessate il fuoco permanente a Gaza, rilasciare tutti gli ostaggi

I ministri degli Esteri di Francia, Egitto e Giordania riuniti al Cairo hanno chiesto "un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza ed il rilascio di tutti gli ostaggi". E' quanto si legge in una nota a firma di Stephane Sejourné, Sameh Shoukry e Ayman Safadi, che hanno anche messo un guardia dalle "terribili conseguenze della situazione umanitaria, della carestia e del collasso del sistema sanitario nella Striscia" e ribadito la loro opposizione a ogni tentativo di trasferimento forzato dei palestinesi.

I tre ministri hanno poi chiesto a Israele di "rimuovere tutti gli ostacoli e di permettere e facilitare l'uso dei varchi di terra" per ampliare la consegna di aiuti umanitari, mentre hanno riaffermato che "si oppongono a ogni attacco militare a Rafah".-


M.O., oltre 200mila a Londra per tregua immediata a Gaza

Oltre 200 mila persone hanno manifestato a Londra chiedendo il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza: si tratta dell'undicesima protesta organizzata nella capitale britannica dall'inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. La protesta e' stata organizzata Campagna di Solidarieta' Palestinese, Stop alla Guerra e Campagna per il Disarmo Nucleare. Al termine della manifestazione, alla quale hanno partecipato persone di tutte le eta' e intere famiglie, sono intervenuti l'ex leader del partito laburista britannico Jeremy Corbyn e l'attore britannico-egiziano Khalid Abdalla.

Famiglie ostaggi Israele: prossima settimana davanti la Knesset

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno convocato una manifestazione di massa davanti al Parlamento a Gerusalemme la prossima settimana, mentre migliaia di persone si sono radunate a loro sostegno oggi a Tel Aviv

Media: 16 arrestati a Tel Aviv al corteo per gli ostaggi

La polizia israeliana ha annunciato che 16 manifestanti sono stati arrestati a Tel Aviv dopo che erano scoppiati degli scontri con le forze dell'ordine. La polizia ha precisato che le persone arrestate avevano tentato di bloccare l'autostrada Ayalon nella città costiera e ha poi annunciato che tutte le strade bloccate sono state aperte al traffico. Nove persone sono state denunciate per intralcio al traffico e blocco delle strade. Lo riportano i siti israeliani 

Cnn, 'due palestinesi uccisi e sepolti col bulldozer da Israele'

"Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ammesso di aver ucciso due uomini palestinesi e di aver seppellito i loro corpi con un bulldozer dopo che nei giorni scorsi al Jazeera aveva pubblicato un video che mostrava l'incidente in questione". Lo riporta la Cnn citando una dichiarazione dell'Idf in base alla quale i due palestinesi si sarebbero avvicinati "all'area operativa" nel centro di Gaza "in modo sospetto" e non avrebbero risposto a un colpo di avvertimento. Nella stessa dichiarazione dell'esercito si legge inoltre che gli israeliani li hanno uccisi e poi hanno seppellito i loro corpi temendo che trasportassero esplosivi. Nel video di al Jazeera, girato ad una certa distanza, si vedono due uomini camminare lungo una spiaggia di Gaza, separati l'uno dall'altro; entrambi sembrano sventolare bandiere bianche, quasi a voler simboleggiare la resa, mentre si avvicinano con cautela ad un gruppo di soldati israeliani: poi uno dei due scompare dalle immagini mentre il secondo cade sulla sabbia, apparentemente colpito. Il video poi passa ad un'altra angolazione dove si vede un bulldozer militare israeliano seppellire due corpi nella sabbia e nei detriti. Non è chiaro se i corpi mostrati nella seconda metà del filmato siano proprio quelli dei due uomini filmati all'inizio della sequenza. Al Jazeera sostiene che siano gli stessi uomini

Protesta famiglie ostaggi, "Netanyahu ostacolo ad accordo"

Diverse centinaia di persone si sono riunite in una delle principali arterie stradali di Cesarea, vicino alla residenza privata del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, portando cartelli e incitandogli a dimettersi. La protesta di questa sera nella ricca città costiera a metà strada tra Haifa e Tel Aviv  una delle numerose manifestazioni delle ultime settimane che secondo i manifestanti sono progettate per "aumentare la pressione su di lui in modo che vada a nuove elezioni", come hanno raccontato i partecipanti al Times of Israel.


Media Egitto: domani al Cairo ripresa negoziati su tregua

I negoziati indiretti tra Hamas e Israele per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi riprenderanno domani al Cairo. Lo ha riferito la tv egiziana Al Qahera News TV, che cita fonti della sicurezza, ripresa da media internazionali e in Israele da Haaretz. Il premier Benyamin Netanyahu nei giorni scorsi aveva annunciato l'invio di delegazioni nella capitale egiziana e a Doha in Qatar. 

Israele, la foto di una vittima di Hamas vince un premio: è polemica

Lo scatto premiato ritrae il corpo martoriato di Shani Louk, la ragazza israeliana con nazionalità tedesca uccisa dai miliziani di Hamas dopo il rapimento del 7 ottobre

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Medico italiano di Msf a Gaza: "Manca tutto, anche l'umanità"

"È difficile descrivere com'è la situazione nella Striscia di Gaza oggi. Gaza appare come un'arena dove dentro si sta giocando il gioco al massacro, dove si sta perdendo qualsiasi concetto di umanità. Le persone cercano di scappare da questa folle guerra ma si sa che non c'è nessun luogo dove si può scappare. Nessuno può uscire dalla Striscia di Gaza". Lo racconta in un video Roberto Scaini, medico italiano di Medici Senza Frontiere, impegnato nell'ospedale Al-Aqsa di Gaza "dove la situazione è al collasso. All'interno dell'ospedale ci sono centinaia di pazienti in ogni angolo: per terra, sulle scale, nei corridoi. È addirittura difficile capire chi ancora è vivo e chi è morto. Insieme ai feriti, nell'ospedale vivono centinaia di persone che qui hanno cercato un rifugio. Un rifugio che non c'è, perché sappiamo benissimo che qualsiasi struttura è un bersaglio. Anche gli ospedali sono stati attaccati, alcuni letteralmente rasi al suolo"

Fazioni Gaza: proposta Israele su forza araba una trappola

"Le fazioni della resistenza palestinese" hanno respinto la proposta attributa ad Israele di inviare forze arabe per amministrare Gaza, mettendo in guardia dai "risultati e dalle ripercussioni". Si tratta di una "trappola e di un inganno dei sionisti per attirare alcuni paesi arabi a servire i loro piani e progetti dopo il loro grande fallimento sul campo, mentre cercano, insieme agli Usa, di aggirare la terribile sconfitta che stanno affrontando", hanno detto in un comunicato da Damasco diffuso su Telegram da Hamas

Israele, 'allarme razzi dal Libano al nord del Paese'

Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media si teme l'infiltrazione di un "velivolo ostile". In precedenza - sempre secondo il portavoce militare - l'aviazione israeliana ha colpito "obiettivi degli Hezbollah" a Et Tayibe, Naqoura, e Hanine nel Libano del sud. Inoltre è stata colpita la fonte dei razzi lanciati questa mattina presto su Israele del nord.

Hamas ribadisce, 'nessuna intesa senza il ritiro da Gaza'

Hamas ha ribadito il suo rifiuto di ogni accordo sugli ostaggi senza "una completa fine dell'aggressione, il ritorno degli sfollati e il completo ritiro dalla Striscia, la fine dell'assedio, l'apertura dei valichi e l'arrivo degli aiuti". Lo ha detto su Telegram la fazione islamica in un lungo comunicato in occasione del Giorno della Terra che ricorda i caduti arabi israeliani negli scontri con l'Idf del del 30 marzo 1976. Hamas ha anche detto che l'obiettivo finale è la creazione di uno stato palestinese con Gerusalemme capitale. 

Mezzaluna Rossa: 'Israele blocca ingresso a Gaza di materiale essenziale

"Limitano il numero dei camion che possono passare, il problema è che bloccano l'ingresso di materiale essenziale, e se in un camion c'e' del materiale rifiutato, bloccano l'intero camion". E' quanto dichiara Mohamed Nossair, capo delle operazioni della Mezzaluna Rossa egiziana in un'intervista a Nbcnews in cui si denuncia che centinaia di camion carichi di cibo e medicinali bloccati a Gaza. 

Tra le cose che gli israeliani bloccano vi sono bombole di ossigeno, filtri per l'acqua, antidolorifici e generatori, spiega Nossair secondo il quale ogni giorno entrano a Gaza tra i 100 e 120 camion di aiuti, circa la metà di quelli che gli israeliani potrebbero controllare, ed una frazione del flusso di forniture precedenti alla guerra. Secondo le agenzie Onu, a Gaza sarebbero necessari tra i 500 ed i 600 camion di aiuti e beni commerciali al giorno. Ogni giorno gli israeliani bloccano tra i 20 e i 25 camion, continua Nossair spiegando che gli aiuti che arrivano in casse di legno vengono rifiutati senza neanche un controllo, come anche vengono rifiutati i pacchi che non corrispondono alle misure precise imposte dal governo israeliano. Ovviamente diversa la versione fornita a Nbcnews dal Cogat, l'agenzia israeliana responsabile degli aiuti a Gaza, secondo la quale il 99% dei camion controllati vengono approvati e con sarebbe imposto alcun "limite" al numero di ingressi quotidiani. 



Premier Libano condanna "attacco" a osservatori Unifil

Il primo ministro libanese, Najib Mikati ha chiamato il capo dell'Unifil, lo spagnolo Aroldo Lazaro, per esprimere solidarieta' dopo che il personale della Forza Onu è stato "preso di mira" in un attacco nel Sud del Libano. Lo riferisce il quotidiano libanese an-Nahar aggiungendo che Mikati ha "condannato" l'episodio. Come riportato in precedenza, un'esplosione stamattina ha ferito tre osservatori dell'Unifil e un traduttore libanese che erano in missione di pattuglia nel sud del Libano. Israele, sospettato di aver compiuto l'attacco, ha negato il coinvolgimento.


Attacco a osservatori Onu, nessun ferito grave

Nessuno dei quattro osservatori Onu della missione di supervisione della tregua (Untso) né il loro traduttore locale, colpiti stamane durante un pattugliamento da un'esplosione al confine tra Libano ed Israele, nell'area di Rmeish, è rimasto ferito gravemente. Lo apprende l'Adnkronos. I quattro osservatori sono un australiano, un cileno, uno svizzero e un norvegese.

A Gaza calca e spari per gli aiuti, almeno 5 morti

Almeno 5 persone sono morte a Gaza per la calca, durante la quale sono stati anche uditi colpi d'arma da fuoco, mentre venivano distribuiti aiuti umanitari poco prima dell'alba. Lo fa sapere la Mezzaluna Rossa. L'Afp afferma che in un suo video si vedono camion che si muovono velocemente in mezzo a ruderi in fiamme, con la folla che urla e si accalca e si odono "spari di avvertimento", definiti così da testimoni. La Mezzaluna Rossa afferma che l'episodio è accaduto quando a Gaza City sono arrivati 15 camion di aiuti umanitari diretti alla rotatoria Kuwait, dove era programmata la distribuzione. 

Fonti: osservatori Onu feriti non in pericolo di vita

Non sono in pericolo di vita i tre osservatori Onu e il loro interprete libanese feriti oggi nel sud del Libano lungo la Linea Blu di demarcazione con Israele. Lo riferiscono all'ANSA le fonti mediche libanesi che hanno attualmente in cura i quattro feriti. "Si tratta di ferite non gravi. Nessuno di loro è in pericolo di vita". 

Gaza, 32.705 morti dal 7 ottobre

Sale a oltre 32.700 morti il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. L'ultimo bollettino del ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, segnala 32.705 morti, 82 dei quali nelle ultime 24 ore. Il bilancio, riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, parla anche di 75.190 feriti da quando sono iniziate le operazioni militari israeliane contro Hamas.

Calca e spari durante consegna aiuti a Gaza City, 5 morti

Cinque persone sono morte e decine sono rimaste ferite a causa della calca e di colpi d'arma da fuoco sparati durante la consegna di aiuti nella rotonda Kuwait a Gaza City. Lo ha indicato la Mezzaluna rossa palestinese, precisando che i fatti sono accaduti all'alba dopo che migliaia di persone si erano radunate per l'arrivo di 15 camion carichi di derrate alimentari. Secondo l'organizzazione, almeno tre delle cinque persone morte sono state uccise da proiettili.

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