Guerra Ucraina Russia, Zelensky abbassa l'età per il reclutamento da 27 a 25 anni

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La legge è stata approvata un anno fa dai deputati ed era in attesa di essere promulgata dalla presidenza. Putin: "Puniremo gli sponsor dei terroristi del Crocus. Le forze di sicurezza russe arriveranno a coloro che hanno ordinato l'attacco terroristico". La Russia sta preparando la documentazione per citare in giudizio davanti a Corti internazionali il governo di Kiev con l'accusa di coinvolgimento in atti di terrorismo

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che abbassa l'età per il reclutamento nelle forze armate: d'ora in avanti potrà avvenire a partire dai 25 anni, non più da 27. Lo rendo noto i media di Kiev. La legge, approvata un anno fa dai deputati e in attesa di essere promulgata dalla presidenza, entrerà in vigore domani, ha dichiarato la Rada, il parlamento ucraino, sul suo sito web. 

La Russia punirà gli sponsor dei terroristi che hanno attaccato il Crocus City Hall di Mosca. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin citato dalla Tass.  "Le forze di sicurezza russe arriveranno a coloro che hanno ordinato l'attacco terroristico", ha assicurato Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, in una riunione dello staff del ministero dell'Interno. 

Mosca citerà in giudizio Kiev davanti alle Corti internazionali con l'accusa di essere coinvolta in atti di terrorismo sul suolo russo. Tra i responsabili il capo degli 007 ucraini Malyuk. L'iniziativa non riguarda per ora la strage al Crocus City Hall.  Diverse persone sono rimaste feritem in un attacco di droni contro alcune fabbriche nella regione russa del Tatarstan, a più di 1.100 km dall'Ucraina: lo hanno reso noto le autorità locali. 


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"Se vuoi la pace, preparati alla guerra", ha detto il premier  bielorusso, aggiungendo che il suo Paese "non ha bisogno di minacciare  nessuno". Il portavoce dell'Ue per la politica estera Stano: "Stiamo  lavorando per rendere l'Europa attrezzata per affrontare le minacce che  provengono da persone come lui". LEGGI L'ARTICOLO

Romania, iniziati i lavori della nuova base Nato più grande d'Europa: cosa sappiamo

La struttura sarà realizzata vicino a Costanza, città nella parte  sud-orientale del Paese, sulle rive del Mar Nero. Sorgerà nei pressi  dell'attuale base militare “Mihail Kogalniceanu”, che verrà ampliata a  circa 2.800 ettari. Arriverà a ospitare fino a 10.000 militari, con le  loro famiglie e il personale di supporto essenziale. Stanziati 2,5  miliardi di euro. Il progetto non piace alla Russia di Putin. L'APPROFONDIMENTO

Nato: Kuleba incontrerà domani Borrell, il 4 Blinken e Stoltenberg

Il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba avrà dei colloqui con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il capo della diplomazia dell'Ue Josep Borrell in occasione della riunione ministeriale della Nato, la prima a cui prenderà parte anche la Svezia, in qualità di Alleato. Lo riferisce 'Ukrainska Pravda'. La maggior parte dei colloqui bilaterali è prevista per domani. Mercoledì Kuleba, infatti, incontrerà l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, nonché i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Danimarca, Spagna, Polonia, Finlandia, Estonia, Bulgaria, Grecia, Ungheria e Nuova Zelanda. Giovedì si terrà una riunione programmata del Consiglio Nato sull'Ucraina, al termine della quale Kuleba avrà colloqui con i ministri degli Esteri di Italia e Svezia, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "L'attenzione principale sarà rivolta all'aumento dell'assistenza militare all'Ucraina, al rafforzamento della difesa aerea del nostro Paese e all'aumento della capacità di produzione di armi", spiega il ministero degli Esteri. "Anche la formula di pace del presidente Volodymyr Zelensky, l'uso dei beni russi congelati per le esigenze dell'Ucraina e altri argomenti urgenti saranno argomenti importanti degli incontri", aggiunge Kiev.

Zelensky: 'la giustizia sia più forte delle mura del Cremlino'

La comunità internazionale deve assicurarsi che ogni aggressore deve poi pagare: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in video alla conferenza ministeriale all'Aja per 'Ripristinare la giustizia per l'Ucraina'. "La giustizia - ha detto ancora, citato da Ukrinform - è la linea dalla quale può partire il movimento verso la pace sicura. Le armi infatti danno protezione fisica, ma è la giustizia che ristabilisce il senso di sicurezza alle vita che era stata difesa con l'uso delle armi. E' la giustizia porta anche un senso di prevedibilità nelle relazioni globali. Ogni potenziale aggressore dovrebbe sapere cosa lo aspetta se distrugge la pace. E' la giustizia che può assicurare che questo avvenga", ha detto Zelensky, ricordando il secondo anniversario della strage di Bucha, di cui non si conoscono ancora i nomi di tutte le vittime, "simbolo per tutto il mondo della malvagità russa". Perseguire chi aggredisce la pace e commette crimini serve "perché chiunque vada al potere dopo Putin sappia che la giustizia è più forte delle mura del Cremlino. Solo il nostro lavoro comune può garantire questo", ha concluso Zelensky.

Sindrome dell'Avana, "c'è Mosca dietro gli strani malesseri degli agenti Usa": l'inchiesta

Secondo  un'indagine di un gruppo di giornalisti investigativi, la causa  dei  misteriosi malesseri comparsi per la prima volta fra i diplomatici   americani nella capitale di Cuba sarebbe "un'arma energetica usata da   un'unità d'intelligence russa di sabotaggio, la Gru 29155". Mosca nega   qualsiasi coinvolgimento. LEGGI L'ARTICOLO

Vasyl Malyuk, chi è il capo degli 007 ucraini accusato da Mosca per la strage al Crocus

Secondo  le autorità russe, che insistono sulla pista ucraina, il numero  uno  del Servizio di sicurezza di Kiev sarebbe dietro all'attentato alla   sala concerti, rivendicato dall'Isis. Il militare, 41 anni, ha   raccontato in un'intervista che i suoi uomini, nel corso della guerra,   hanno anche agito in territorio russo con una rete di agenti segreti e   infiltrati. Affermazioni che hanno fatto scattare il mandato d'arresto   di Mosca. IL PROFILO

Tensione Nato-Russia, tre navi da guerra di Putin sono nel Mediterraneo. Cosa sappiamo

Pochi  giorni fa alcune unità della Marina di Mosca sono state  avvistate nei  pressi di Pantelleria, nel canale di Sicilia. Le ragioni  del viaggio  sono ignote, ma sembra che siano dirette a est, prima in  Egitto e poi  in Siria, dove c’è una stazione russa di rifornimento e  dove possono  portare rinforzi per le difese militari del presidente Assad. COSA SAPPIAMO

Attentato a Mosca, le fake news che attribuiscono la responsabilità all’Ucraina

Dopo  l'attentato a Mosca rivendicato dall'Isis, circolano deepfake e  foto  decontestualizzate che mirano a dimostrare la tesi promossa dalla   Russia secondo cui Ucraina e paesi occidentali sarebbero coinvolti   nell’attentato. L'ANALISI

Ucraina, 18 feriti dopo un attacco russo a college e asilo a Dnipro

L'Ucraina annuncia che un attacco missilistico russo sulla città centrale di Dnipro ha ferito almeno 18 persone, mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che sono in corso le operazioni di soccorso dopo che sono stati colpiti un college e un asilo. "Dnipro. Già 18 feriti", ha dichiarato il governatore di Dnipropetrovsk Sergey Lysak sui social media, aggiungendo che cinque delle persone portate in ospedale erano bambini. Zelensky ha dichiarato nel suo discorso serale quotidiano che "le operazioni di soccorso sono attualmente in corso" dopo che "gli edifici del college e dell'asilo sono stati danneggiati". 

F-16 all'Ucraina, Putin minaccia la Nato: "Saranno obiettivi legittimi". Cosa può accadere

Il capo del Cremlino ha avvisato l'Occidente che i jet inviati da  alcune  nazioni europee verranno colpiti "ovunque si trovino", quindi  anche in  aeroporti non ucraini. Sale dunque sempre di più il rischio di   escalation: ecco i possibili scenari nei prossimi mesi. IL FOCUS

Politico: "Gli alleati valutano il Gruppo di contatto su Kiev nella Nato"

Gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali stanno valutando la possibilità di trasferire alla Nato un gruppo multinazionale guidato dagli Stati Uniti, il gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina che coordina la spedizione di armi a Kiev. Una mossa che potrebbe aiutare a mantenere il flusso di armi all'Ucraina sotto una seconda presidenza di Donald Trump. Lo scrive Politico. Durante l'incontro dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles mercoledì e giovedì, si dovrebbe discutere il passaggio graduale dell'organizzazione - chiamata Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina - sotto il controllo dell'alleanza, secondo tre dirigenti europei e un uno statunitense a conoscenza delle deliberazioni interne. L'obiettivo sarebbe quello di finalizzare la mossa al vertice dei leader della Nato a Washington a luglio.

Guerra Russia-Ucraina, Mosca conquista 500 chilometri quadrati in 5 mesi. LA MAPPA

Secondo  le stime dell'Isw (Institute for the study of war), le truppe  del  Cremlino sono tornate a occupare ampie porzioni di territorio  ucraino  da quando hanno rilanciato le operazioni offensive nell'ottobre  2023. E  anche stanotte le bombe non si sono fermate: colpite le centrali   termiche e idroelettriche delle regioni centrali e occidentali. L'APPROFONDIMENTO

Kuleba: "Se si vuole giustizia per l'Ucraina un modo si trova"

"Se i politici vogliono servire la giustizia, gli avvocati e i banchieri trovano sempre un modo per farlo. Se una logica diversa fosse stata seguita dalla comunità internazionale non ci sarebbe stato un tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia". "Tutto inizia con la volontà di garantire giustizia e se c'è qualcuno che crede che le atrocità commesse dalla Russia contro l'Ucraina" non siano sufficienti "per trovare una soluzione che porti la Russia a rispondere di questo crimine, allora mi dispiace dire che ci troviamo su lati diversi della barricata". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Kuleba

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Mosca, dopo la strage torna l'incubo attentati islamici in tutta Europa

Il massacro al Crocus di Mosca evoca i peggiori incubi in giro per il   Vecchio Continente. Allerta massima in Francia e Germania mentre il   Belgio resta più cauto. Ieri il vertice al Viminale: massima attenzione   ai luoghi di aggregazione in vista del periodo di Pasqua. LEGGI QUI

Kiev: "976 sistemi di artiglieria russi distrutti a marzo 2024. È il numero mensile più grande dall'inizio dell'invasione su vasta scala"

Ue, adottare rapidamente misure per l'uso degli asset russi

"Chiediamo una rapida adozione della nostra proposta sull'uso dei profitti straordinari dei beni russi congelati che possono portare tra i 2 e i 3 miliardi di euro all'anno all'Ucraina". Lo ha detto il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders nell'incontro stampa dopo la conferenza ministeriale 'Ripristinare la giustizia in Ucraina'.

Ucraino filo russo ucciso da connazionale durante lite su guerra

Nel 2022, al culmine di una lite nata per divergenze sul conflitto tra Russia e Ucraina, prese a pugni e provocò la morte di un connazionale filo russo: condanna confermata, anche in appello, per l'ucraino 27enne Oleh Kruk, al quale la Corte di assise di Napoli aveva inflitto sei anni e otto mesi di reclusione per l'omicidio preterintenzionale aggravato del connazionale 40enne Torshyn Serhiy. L'aggressione che avrebbe generato il decesso per le conseguenze dei colpi ricevuti risale al 18 agosto 2022 e avvenne a San Giuseppe Vesuviano, nel Napoletano. La vittima morì tre giorni dopo l'aggressione, la sera del 22 agosto, nel Secondo Policlinico di Napoli, a causa delle conseguenze del violento alterco (emorragia subaracnoidea dell'emisfero cerebrale di destra). Dopo la conferma della condanna in primo grado, emessa dalla Corte di assise di Napoli, e la conferma in secondo grado dello scorso 22 marzo, davanti alla Corte di assise di appello, Kruk ha scelto di farsi difendere dall'avvocato Fabrizio De Maio il quale ora annuncia di voler chiedere la detenzione domiciliare per il suo cliente attraverso un ricorso per Cassazione.

Vladimir Putin, anatomia di un personaggio controverso

Un ritratto tra luci e ombre del presidente russo, eletto per un quinto    mandato e al potere dal 1999 quando prima fu scelto come primo  ministro   da Boris Yeltsin e poi prese il suo posto per non lasciarlo  più,  tranne  una pausa "tecnica" tra il 2008 e il 2012 quando fu  comunque  premier. L'ANALISI

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